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Sono circondato

Stavo spensieratamente e sinergicamente zappando quando una allogena vegana, capito che sono di Camerano mi fa: “a Camerano c’era un gruppo di partigiani ben nutrito”.

Una domanda così a bruciapelo, senza nessun discorso precedente, senza nulla che potesse far pensare ad un tema così particolare.

Io mi fermo per un attimo, mi guardo intorno, guardo il cielo e penso per quale sinergia interstellare debba capitare una domanda così proprio a me.

Poi penso se è il caso di dire la mia oppure starmene zitto e neanche rispondere.

Però rispondere è cortesia per cui ho risposto: “Beh, in ogni paese ce ne sono stati tanti di partigiani, Camerano sarà solo uno di questi” e poi via a ri-zappare ma questa volta un po’ meno sinergicamente.

Cara mia, quanto ti avrei voluto dire che gli italiani sono fatti così, prima tutti fascisti poi tutti partigiani…

Catena di pensieri

Quello che mi passa in mente ora è che il corso di “Orti Urbani” è interessante ma le motivazioni dei numerosi partecipanti mi sembrano molto diverse.

Ambiente eterogeneo, non so se la sinergia la si può trovare con il prossimo o è meglio cercarla con la terra, però la cosa positiva è che quasi tutto il discorso, avendo cercato informazioni sul web, lo conoscevo già: questo significa che non sono ancora rincoglionito del tutto, so ancora leggere ma soprattutto riesco a discernere.

Poi, dopo un buon caffè assolutamente necessario per cercare di non addormentarsi nel banco come il lunedì mattina a scuola dei tempi che furono, uno deve assolutamente chiedersi il perché di questo interesse.

Perché?

Mi interessa davvero o è solo curiosità? Mi interessa come la subacquea? Come l’informatica? Come la fotografia? Come la psicologia? Come la politica?

Non saprei, però quel che attrae è la particolarità dell’argomento, i mille aspetti che non avrei mai preso in considerazione.

Forse è solamente curiosità ma non ne sono sicuro.

La curiosità però è una mia particolarità che è stata notata e mi si è presentata proprio l’altro giorno bussandomi forte alle spalle. Cambiare vita? Lavoro? O solo aria?

Ecco, sono 2 giorni che ci penso. Prendere o lasciare? Sarà la ruota delle fortuna che gira oppure è solo un miraggio come l’acqua nel deserto dell’Arabia Saudita?

Boh, lì comunque, oltre al petrolio ci sono molte possibilità, mica hanno Monti e la Fornero che sputano minchiate e tasse dalla mattina alla sera.

Però la Fornero con quelle rughette lì, con quei polpaccetti lì, devo dire che un senso di austero ce l’ha, però verso gli altri e non verso i familiari, armiamoci e partite!

Ma torniamo a noi….ehm, a me. L’altro giorno ho sbagliato stanza per l’iscrizione, sono entrato dove una cantante lirica che si stava “allenando”. Sapete com’è andata? Mi ha steso! Mi ha travolto e mi sono innamorato di lei e della lirica in un secondo, come sono innamorato della placida e calma signora di Osimo che mi vende le piantine, perché lei è carina, tranquilla, parla piano piano, non è agitata, cerca di consigliarmi nel migliore dei modi anche se le compro due euro di semini e mi fa pure lo scontrino. Ogni volta che passo davanti al suo negozio lei ha il doblò sempre aperto e carico di piantine, nella chiusura pomeridiana le lascia all’aperto lungo la strada, tanto lei si fida, non gliele tocca nessuno. Lei sta bene, è in pace con se stessa e con il prossimo.

Fabri Fibra secondo me è un artista vero perché ho ripreso in mano un cd con delle sue canzoni e dopo 2 anni lo ascolto da giorni come fosse sempre la prima volta.

Mi trasmette lui, mi trasmette la signora della lirica, mi trasmette la signora delle piantine, spero mi trasmettano alcuni compaesani corsisti non solo con gli occhi.

A proposito, oltre i progetti di orti urbani che democraticamente non si possono dire pubblicamente altrimenti succede il finimondo, sto sempre cercando qualcuno che sia intenzionato a zappettare con me su un terreno agricolo che ancora non ho trovato, possibilmente in pianura, possibilmente con un pozzo, possibilmente vicino casa per cui a Camerano, ma questo è solo per i motori di ricerca…ah, si riparte, l’informatica…

Primo raccolto di misticanza

Ad un paio di mesi dalle prime semine ho raccolto la prima insalatina cresciuta su una terra un po’ arida e priva di troppo nutrimento.

Il sapore è ottimo, già potrei fare il secondo raccolto ma aspetto martedì o mercoledì.

Nel frattempo ho arato e concimato per bene altri 7-8 mq nella speranza che le piantine crescano meglio, più velocemente e soprattutto robuste.

Conosco un ristorantino che mi ha dato la cenere del forno a legna che ho unito alla segatura di legno naturale che mi ha dato un falegname, vediamo se assieme al letame dei conigli ed ormai il mio celebre compostaggio domestico (ne parlo sempre con tutti) viene fuori un mix fenomenale.

Comunque l’idea del GAT (Gruppo Acquisto Terreni) mi ispira non poco, chiunque viva nei paraggi, Camerano, Sirolo, Numana, Osimo, Castelfidardo, Ancona e fosse interessato a fare qualcosa in tal senso mi può contattare al………… o anche commentando questo o altri articoli.

Sarebbe interessante poter fare una cooperativa agricola ortofrutticola e per ora anche i ritagli di tempo potrebbero essere più che sufficienti.

L’economia scricchiola, il lavoro ormai va sempre più dove costa meno e ci sono meno garanzie. La politica sta a guardare questo impoverimento senza tentare di arginare la situazione. La politica in Italia ha la stessa velocità di reazione del pugile che ha subito il colpo del KO. I soldi vanno dove c’è gente che può spendere e qui ne vedo sempre meno.

Io voglio tutelarmi da un eventuale botto e questa del botto non mi sembra una eventualità troppo vaga.

Alzataccia

Sabato mattina, ore 4:00, squilla la sveglia.

Ci si alza per andare a fotografare l’alba a Portonovo.

Siamo in tre, quasi i “soliti” tre, puntuali alle 5 in riva al mare assieme ad un paio di canoisti e un apneista che ci guardano un po’ stupiti: loro più avvezzi al posto con pagaia e fucile, noi un po’ più allogeni con fotocamere e cavalletti.

Per arrivare allo scoglio della Vela c’è da camminare un po’, ma la sensazione è ottima e l’assetto perfetto per i “coccoli” di Portonovo.

Arriviamo in fronte al nobile sasso al momento giusto, il mare è calmo e limpidissimo, la temperatura è buona e vien voglia quasi di un bagno.

Iniziamo a scattare, ma io con parsimonia visti i 25Mb di RAW…

Intanto il sole sorge e colora di arancione la nostra rarissima alba ma il Photoshop ci mette un po’ del suo nel rendere l’atmosfera ancora più intensa.

In riva al mare mi muovo sugli scogli alla ricerca del punto migliore quando noto che i piccoli granchi nati ultimamente stanno fuori dall’acqua a guardare l’alba con lo stesso nostro stupore: non siamo soli, abbiamo un sacco di amici che però al mio passaggio si tuffano repentinamente in acqua.

La sensazione è quella di pace, di tranquillità, l’impressione che ogni giorno che non ci alziamo presto ci perdiamo inevitabilmente qualcosa per sempre.

Di ritorno facciamo colazione a Camerano al bar dei “simpaticoni”, l’unico aperto a quell’ora.

Abbiamo fame e ci sembra mezzogiorno invece sono solo le 7.

No, amico mio, non portarmi a casa, tanto lì dormono tutti mentre io voglio sfruttare la situazione, lasciami in mezzo ad un campo, tornerò a casa a piedi, stanco e sudato ma soddisfatto.