Berlusconi KO, resta l’ipocrisia della Costituzione


Il Lodo Alfano, com’è noto, è stato dichiarato incostituzionale.

Berlusconi, decisamente incazzato, si è lasciato andare a battute poco corrette.

La maggior parte dei cittadini come il sottoscritto, godono!

Sempre secondo il sottoscritto però resta la bellezza delle parole scritte nella Costituzione Italiana e la grande ipocrisia che rivestono oggi.

Quando mi sento un po’ giù di morale ed ho bisogno di rilassarmi con qualche barzelletta solitamente apro la Costituzione e mi leggo i primi 3 articoli.

Per chi non li ricordasse a memoria sono questi:

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Alla lettura del primo articolo penso sempre a quando vado a fare assistenza negli uffici pubblici e già mi scompiscio dalle risate.

Al secondo articolo penso a quanto è tassato il reddito dal lavoro dipendente e quello da rendite finanziarie e poi cerco sempre l’etimologia della parola “solidarietà”, non si sa mai non mi ricordassi bene il significato.

Al terzo articolo di solito non ci arrivo, ma quando riesco e leggo: “eguali davanti alla legge“…beh…questa si che si chiama ipocrisia!


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