Voglio andare a vivere in Svizzera


Ultimamente sto diventando sempre meno tollerante.

Tutto quello che vedo in giro che non va mi fa incazzare e non poco.

Stamattina, nel tragitto per raggiungere l’azienda, tra le curve di Osimo per la precisione, ero dietro ad un autista all’italiana.

Il tipo, tutto “in tiro”, era alla guida della sua Suzuki nuova nuova, alta, grossa, tipo SUV, tutta pulita e luccicante fin nel parafango.

Ad un certo punto, la mano sinistra schiaccia ed espelle fuori dalla vettura un pacchetto di sigarette vuoto. Se avessi avuto i missili perforanti di Jeeg avrei fatto fuoco e senza alcuna esitazione!

Che porco, maiale schifoso!

Io non ne posso più di questa gente pulita fuori e zozza dentro.

Voglio andare a vivere in Svizzera, voglio andare a vivere in un paese dove c’è educazione civica, dove ci sono regole rispettate non solo dai più fessi.

Voglio andare a vivere in un paese dove quando si taglia l’erba non compare un campo minato!

Pensandoci bene, forse andrebbe bene anche il Giappone!


1.068 risposte a “Voglio andare a vivere in Svizzera”

  1. Sono d’accordo con te e considerato che in Italia l’economia andra’ sempre peggio ho deciso di traferirmi in Svizzera.
    Posso con il solo mio reddito di 1400 euro vivere dignitosamente.
    Questo e’ quello che mi frena.

    • Ciao. Da otto anni sto in Italia. Di origine sono Georgiana. Ho studiato, ho fato tanta fatica e per che cosa? Per nulla. Svizzera e mio paese di sogno. Solo la posso sentirmi bene. Sono stata qualche voglia e mi sono sentita veramente in un altro mondo. Sto cercando lavoro e spero che trovero. Posso lavorare in qualsiasi lavoro se anche sono laureata in economia e comercio al mio paese e sono diplomata in Italia OSS. Secondo me Svizzera e un paese di possibilità e di tranquillità. Mi auguro di lavorare la e posso vivere a Como. Magare.

      • Salve a tutti
        Non vorrei aggiungere a quello che e stato detto da quasi tutti. Volevo solo dire a coloro che pensano che quando avranno la cittadinanza italiana verranno le cose cambiate, AHIME’ , e da più di 10 anni che l’ ho avuta e vi posso garantire che le cose sono peggiorato tranne una solo e quella di evitare di fare file lunghe e attese di mesi /anni per il rinnovo del permesso di soggiorno.
        Ultimamente nell’ufficio postale la Sig.ra continuava a chiedermi il permesso di soggiorno pur avendo in mano la mia carta identità con cittadinanza italiana.
        l’anno scorso sono stato ospedalizzato e tutti mi chiamavano LO STRANIERO DELLA CAMERA 10, invece tecnicamente sono il PATIENTE DELLA CAMERA 10.
        Anche sono laureato in lingue nel mio paese e ho una seconda laurea in Italia in scienze sociale. parlo benissimo l’inglese il francese, l’arabo e l’italiano con un buon livello accademico universitario. Dopo 26 anni in Italia non ho fatto niente nonostante lavoravo ed ho lavorato sempre, ma era sopravvivere e pagare l’affitto(monolocale 550 + le spese) cosa rimane a qualcuna che guadagna 1100/1200 euro al mese.
        Ultimamente il governo ha creato il reddito di cittadinanza ma vedo che non e una cosa per me, io vorrei lavorare e vivere con il mio sudore la testa alta.
        questa anno ho deciso di andarmene dall’Italia verso un altro paese: l’Inghilterra/ Irlanda o Svizzera. In tanti mi hanno consigliato la Svizzera per la qualità della vita e lo stipendio alto ma un costo della vita molto caro.
        Spero di trovare qualsiasi lavoro nel turismo come receptionist/portiere notturno almeno per migliorare la mia situazione economica prima di tornare al mio paese di origine per sempre.

    • Desidero trasferirmi da voi in Svizzera nazione civilissima fin dalla notte dei tempi. Io e mio marito siamo pensionati statali con un reddito complessivo di 38000,00 lordi c’è una possibilità. Attendo risposta grazie.

  2. Stiamo seriamente cercando casa in CH, le ragioni, bè, ke-te-le-dico-a-fare!!!!
    Solo ci serve essere sicuri di quelle ke sono le reali possibilità di avere una vita buona e gli eventuali aspetti negativi, senza contare il cambiamento sostanziale di ambiente… Noi viviamo sul mare a Chiavari!
    Ke ne pensate?

  3. anche io e mia moglie stiamo pensando di trasferirci nel cantone ticino attirati in particolare da tutto poiche’ quasi tutto funziona li, a differenza che da noi dove non funziona niente. Io sono tecnico radiologo e mia moglie infermiera. Staremo a vedere, anche noi viviamo vicino al mare in provincia di ferrara, ma adoriamo anche la montagna. Qualcuno sa qualcosa a riguardo? grazie

  4. un saluto a tutti..posso dirvi che ultimamente sto’ andando a lugano ogni 15 gg..e devo dire che nonostante sia a mezz’ora da milano e’ tutto un altro mondo!!!il benvenuto si capisce gia appena passata la frontiera in autostrada ….paghi 30 euro ed hai gia pagato l’autostrada per tutto l’anno!!!!! Consiglio Lugano come citta’ perche e’ vicina all’italia..son tutti italiani o quasi..e non manca nulla..se vorrete man mano aggiornero’ altre informazioni..(presto scappo a Lugano!!)Saluti italiani!

    • ciao io mi kiamo giuseppe ho 41 anni sono sposato e ho tre figli, sn disoccupato da 8 mesi facevo il carpentiere ho fatto anke altri lavori so praticamente fare tutto solo ke qui in italia nn ce lavoro mia moglie nn lavora e nn sappiamo come andare avanti. Mi sono documentato sulla svizzera e devo dire ke è molto interessante solo ke nn conosco nessuno e nn so dv sbattere la testa per riuscire ha trovare lavoro. VI PREGO AIUTATEMI SONO DISPERATO!!!

    • Ciao Marco, mi chiamo Alessandra……ahime’ sono rientrata in Italia dopo circa 8 anni, nel 2012 e voglio scappare….
      ho visto la tua vecchia data del post, sei gia’ partito???
      SE leggi il mio post rispondimi per favore, ho una situazione disperata, sono rientrata x divorziare e ho una bimba di 13/5 anni.
      Mio marito e’ contumace e irreperibile, non solo non provvede economicamente, scappa pure, inoltre appare d’improvviso a gamba tesa ogni 7/10 mesi….avanzando diritti!?!?
      La legge Italiana e i Tribunali….beh tralascio!
      Sto guardando la Svizzera, lavoro nel Fitness, differenti discipline, massaggi etc., sono eventualmente interessata ad aprire uno studio o come indipendente….
      Mia figlia ed io parliamo benissimo inglese, francese e spagnolo, lei buon tedesco ed io inizio un corso a settembre.
      Credi che potrei avere possibilita’ a Lugano?
      Grazie immensamente sia da parte mia che di mia figlia, Auguri di buona Continuazione ove tu sia! 😉 GRAZIE

    • Ciao marco vorrei sapere come procedi per lugano tutte informazioni sto pensando anche io di andare in svizzera a trovare lavoro e nuova vita

  5. Sono d’accordissimo con tutti voi. Sto decidendo seriamente di andare con la mia famiglia a vivere in una di quelle splendide ctttadini svizzere, lontano da tutto questo schifo che abbiamo in Italia. Parlo dello sfacelo della politica, delle strutture, della giustizia, di questa nuova generazione di ragazzi annoiati e senza obiettivi. Ho due bimbe piccole alle quali voglio, assolutissimamente voglio offrire il meglio… E perchè non cambiare vita ed orizzonti? Certo, lasciare le proprie radici, la propria casa, i ricordi e tanto altro è difficile, ma sicuramente non impossibile. Saluti romani.

    • cari amici italiani mi permetto di scrivervi perche il vostro grido di aiuto mi apre il cuore io sono di origine napoletana ho lasciato la mia napoli che sono 45 anni sempre per la stessa raggione e in tutti questi anni l italia non ha cambiato anzi sempre peggio dovete guardare la realta in faccia so che è difficile anche per me e la mia famiglia ma credetemi si deve mettere da parte il nostro amore per il paese non si vive solo della visione del mare la sola ancora di salvezza per voi è partire non aspettete qualcosa che non cambierà mai la mia italia mi manca ma quello che mi da la svizzera non me l ha dato l italia vivo nella città di ginevra svizzera romanda si parla francese bellissima città con un grande lago che sembra il mare se volete provare la svizzera provate i 4 cantoni non solo lugano qui ci sono italiani da per tutto non solo lugano veni te 3 settimane da turisti che ne avete diritto conoscendo persone per aiutarvi qui il cittadino ha diritto di chiedere e di non essere daccordo cio vuole dire rispettare il popolo senza prenderlo in giro abbiate coraggio muovetevi l italia per il momento è finita vi auguro tantissima fortuna dal profondo del mio cuore fate passare il mio scritto a tutti del sito

      • Ciao Aldi, mi chiamo Alessandra, mi permetto di scriverti, colgo il tuo invito…..ho vissuto all’estero x 8 anni, sono rientrata in Italia x necessita’…..divorzio etc., con mia figlia.
        Ho 49 anni, ho vissuto e lavorato, dando anche lavoro ad altri, per piu’ di 20 anni, ora non trovo lavoro, sono troppo vecchia x i “contratti” Italiani, non ho diritto ad una casa perche’ vivo da mia mamma e non sono extracomunitaria, pago tutti i medicinali e le spese mediche perche’ non ho un reddito superiore ai 7,500 euro annui, mio marito e’ irreperibile, contumace e non mantiene la figlia…..per farla breve IN ITALIA MIA FIGLIA ED IO NON ABBIAMO DIRITTI
        Desidero trasferirmi in Svizzera in quanto mi sembra molto civile, per offrire di meglio a mia figlia di 13 anni, anche per il mio futuro…..ti chiedo se hai qualche info o contatto, lavoro nel fitness e massaggi, sono disposta anche a pulire pavimenti!!!
        L’Italia non mi mancava prima e non mi manchera’ nemmeno in futuro!
        GRAZIE DI CUORE!!!

  6. Ciao,anch’io abito al mare(Rapallo),ma voglio trasferirmi in Svizzera perchè mi sono rotto di un paese dove tutti gli stranieri fanno i padroni,non c’è giustizia e non c’è piu speranza. Ho due figlie e voglio che abbiano il massimo. Il problema è solo il lavoro. Mi sono iscritto a tutti i siti svizzeri per trovarlo,ma per ora nulla. Se qualcuno può aiutarmi ,faccia un fischio. Aufwiedersen!

  7. Tra l’altro,vado ultimamente spesso a Lugano e devo dire che anche i prezzi dei supermercati(Manor,coop,ect),son in linea con i nostri. Le case sono molto meno care che qui in Liguria. A presto!

  8. Bene rieccomi qua..posso aggiornarvi delle mie ultime ersperienze a lugano..per quanto riguarda le case sono d’accordo con alberto..costano meno e anche gli affitti(fra l’altro si scaricano dalle tasse!!)..niente tassa della spazzatura..addirittura si recupera anche le spese per andare al lavoro(biglietti ,,carburante etc etc ..)solo dopo aver avuto il permesso c pero’!…all’inizio bisogna trovare lavoro..dopo di che con un foglio firmato e timbrato dal datore si va ad un apposito ufficio e ti fanno un permesso b per 5 anni e ti trovano loro una casa dove stare(se non si vuole ammatire a cercarla!)..dopo 5 anni di permesso b si passa al permesso c valido per altri 5 anni.Con questo permesso hai tutti i diritti di un cittadino svizzero(non ci si puo’ allontanare dalla svizzera per piu di 6 mesi pero’!!altrimenti si perde tutto!)..preciso che con il permesso b si deve rimanere 5 anni nello stesso comune altrimenti gli anni si riazzerano..ci risentiamo per altre info!un saluto a tutti e un ultima cosa..in svizzera si vive benissimo e tranquillamente..ricordatevi soltanto di comportarvi sempre in maniera onesta educata e civile..perche li’ e’ peggio del grande fratello,sanno e vedono tutto!!!quindi fate i bravi che la svizzera fa la brava con voi in tutto!!abbracci!

    • ciao Marco, non è proprio corretto quello che hai scritto. Dopo 5 anni con il permesso “B” ti viene nuovamente rinnovato lo stesso permesso “B” per altri 5 anni…solo dopo aver avuto il permesso “B” per 10 anni, ti danno quello “C”. Il permesso “C” è il migliore che tu possa avere, S,î ti dâ tutti i diritti (come gli svizzeri) ma non quello di andare a votare o altre piccole cose. Puoi anch farti Svizzero (pagando) ma solo con il permesso “C” ed avendo avuto la residenza nello stesso comune per 5 anni (i 5 anni di residenza nello stesso comune, sono il trampolino di lancio verso il passsaporto svizzero…non c’entra niente tra permesso “B” e “C”….ma anche quâ in Svizzera ci sono molti sistemi per facilitarne l’entrata e la vita tranquilla) saluti Antonio

      • Il permesso C ti viene dato allo scadere dei 5 anni di permesso B ovviamente se non hai avuto problemi con finanziamenti e Polizia se sei pulito ti viene dato in automatico

        • ho lavorato x 20 anni a locarno ora sono tornata definitivamente in sardegna e la mia salute si e’ aggravata a causa del lavoro in svizzera ora lotto x avere da loro un invalidita’ non so come fare

      • Salve… Vedo che i commenti sono un po’ datati… Non so se potete essermi d’aiuto.
        Sono una docente di ruolo in Italia e voglio trasferiemi in Svizzera. Ho letto un po’ di cose su Internet ma avrei bisogno di aiuto…. Grazie a chi volesse darmi una mano.
        Vorrei dare una svolta alla mia vita.

  9. Grazie per l’informazione,Marco. Dove lavoro ora io( a Genova) c’è abbastanza crisi. Ho un contratto di lavoro in scadenza a maggio e mi hanno cambiato alcune condizioni economiche al volo( in negativo,ovvio). Se posso,per l’estate volevo “andarmene”..in CH. Pensavo di comprare un’attività,ma dovrei saperne di piu..Per notizia,andate tuttoclick,c’è di tutto(lavoro,case,ect.
    Teniamoci in contatto

  10. Ciao Alberto..fra i miei contatti svizzeri ho quasi tutti dipendenti apparte uno che ha una impresa edile..magari questo weekend che vado su(domani sera parto!)comincio a informarmi anche su attivita inproprio..se devi trasferirti urgentemente ti consiglio l’estate almeno le belle giornate ti attenuano il cambiamento di clima e panoramico!!!(penso che di inverno sia piu triste cambiare vita!)..e magari ti consiglio se puoi di trovare un lavoro semplice da dipendente tanto per iniziare ad avere i permessi b ed una casa..dopodiche con calma valuti meglio sul posto tutte le novita del mondo imprenditoriale svizzero!(nota bene io sono un piccolo imprenditore ma inizialmente passero’ ad un lavoro dipendente anche perche il guadagno e’ buono e riesci a vivere uguale li!!!)poi decidero’ con calma se rimanere dipendente o ributtarmi sull’imprenditoria..altro consiglio fondamentale se vuoi lavorare inproprio e’ conoscere il tedesco..perche per quanto nel ticino si parli l’italiano non si puo avere difficolta con gli svizzeri!!!!!la lingua inglese li conta poco o nulla meglio il francese caso mai!a presto..ci riaggiorneremo..saluti!

    • Ciao Narco mi chiamo Sergio 49 anni giovanile 6 figli,2 grandi fanno i cuochi a Londra mia moglie lavora ed io ho dovuto chiudere l’attivita’ come artigiano edile,se potessi con calma darmi un aiuto per inserirmi in qualsiasi settore dell’ediizia sono gia’ stato a Biasca da parenti ma sembra che nn hanno voglia di aiutarmi,io nn chiedo soldi solo un po’di amicizia per poter provare di dare una vita dignitosa ai 4 piccoli,io possiedo tutte le attrezzature per ristrutturare un’appartamento,furgone ducato e opel vivaro 9 posti e tanta voglia di riprendermi la mia dignita’ quella che mi hanno tolto,abito a Treviso,o un appoggio a Milano da mio fratello e mi adatto a qualsiasi,clima,lavoroe non mi stanco mai grazie di cuore.

    • ciao marco,colgo l’occasione per 1 affettuoso saluto,sono da poco su questo blog,ho letto che hai qualche contatto da quelle parti e volevo sapere se c’è posto ho possibilità di trovare lavoro come idraulico ho saldatore ,magari poi mettermi per mio conto,se poi la cosa è difficile si può ripiegare come muratore???vedi purtroppo ho perso il lavoro e l’italia non garantisce 1 gran che …più si va avanti più è peggio …specialmente per gli over 50 pratic amente siamo morti,puoi aiutarmi..grazie ciaoooooo

  11. Penso che tu abbia ragione. Martedi 12 febbraio penso di andare in ticino anch’io. Hai qualche dritta da darmi per il lavoro? Magari ,già che sono la ed è un giorno feriale,mi sbatto un po’per cercare. Io qui sono”dipendente”,ma solo sulla carta( fino a poco tempo fa gestivo un punto vendita). Ho fatto lingue,inglese,francese e tedesco(il tedesco è un po’arrugginito). Non hai idea di quanto sia stufo dell’Italia. SE VEDEMU

  12. Ciao Alberto..mi scuso ma ho letto ora il forum e tu sarai gia laggiu..cmq per il lavoro io mi muovo tramite contatti che ho laggiu(fammi sapere cosas puo interessarti che se posso ti do’ una mano)…con tutte le lingue che conosci non dovresti avere tanti problemi..cmq in generale consigliano di iniziare con le agenzie interinali del lavoro..che tendono a trovarti anche dei lavori ben pagati in modo che ci guadagnano di piu anche loro..quando avrai iniziato a lavorare poi tramite conoscenze cambierai con comodo come vuoi tu…fammi sapere..saluti!

    • Ciao Marco, sai dirmi a quale agenzie mi posso rivolgere a Lugano, in grado di seguirti in tutto per l’acquisto di un’attività in vendita? grazie

  13. Ciao Marco,purtroppo ho avuto problemi e non sono riuscito ad andare. Per il lavoro futuro l’unico che non voglio piu fare è il mio attuale(vendita automobili) perchè è dal 1990 che lo faccio e mi ha stufato. Mi piacerebbe fare l’autista personale,segretario personale,faccio palestra e quindi ho una certa”presenza”,ma anche il commesso in qualche negozio. Basta alzare le tende da qui…Che agenzie mi consigli? Grazie e scusa per il”terzo grado”!

  14. Ciao Alberto..peccato perche proprio in questi giorni ho letto che a Lugano una concessionaria cercava un addetto alle vendite..con conoscenze di meccanica auto..cmq nella prox comunicazione ti scrivo i vari siti con annuncio di lavoro che ho io..li troverai anche i nomi delle varie agenzie di lavoro piu importanti..ti riscrivo domani sera…ciao.

  15. ciao Alberto come va,io sono Giancarlo di Milano
    e stavo valutando anch’io la possibilita’ di trasferirmi a Lugano.Cmq ci teniamo in contatto.

  16. ciao a tutti qualcuno sa quanti franchi al mese occorrono per vivere discretamente in CH ad una famiglia con un figlio mediamente? Grazie…

  17. Grazie Marco,te ne sarei grato! Stasera sentivo il telegiornale e mi sono tolto ogni dubbio….FACCIAMO LE VALIGIE AL PIU PRESTO!!!Diamoci una mano,ragazzi!!

  18. Se non sbaglio,ogni persona paga 250 euro al mese per la cassa mutua(la nostra mutua. Quindi per tre persone 750 euro.Gli stipendi pero’sono almeno il doppio,la luce e il gas costano meno(almeno credo). Per la spesa, dipende dove vai,è pieno di supermercati,quindi basta fare un giro.
    A presto

  19. Ciao,

    ho ricevuto una proposta di lavoro per la svizzera: 93000 CHF/Anno. Dovrei risiedere a SOLOTHURN, Qualcuno sa dirmi a che qualità di vita posso aspirare? Considerate che vivo in una grande città (ROMA) e provengo da un altra grande città (NAPOLI).

    Mi spaventa la prospettiva di vivere in paesini con non più di 8000 abitanti.

    Grazie

  20. ciao a tutti,
    io mi chiamo Davide ed abito a milano, come tutti voi mi sono rotto le scatole di vivere in un paese buono solo per chi non ha rispetto di niente. chiedevo ragazzi se è possibile sapere un sito, oppure anche una mail di qualcuno che parla di cifre (mi riferisco ad affitti, bollette, stipendi ecc.) se qualcuno ha queste informazioni gli sarei davvero molto grato. grazie ciao

  21. salve a tutti mi chiamo francesco abito ad Ancona e anche io vorrei trasferirmi in Svizzera, sono padre di 4 figli,lavoro nel settore di impianti elettrici ma per quello che guadagno non riesco ad andare avanti e come vedo non sono il solo che ormai si e stufato di vivere in Italia. volevo sapere se avete qualche consiglio e a chi mi posso rivolgermi per trasferirmi, per adesso da solo e sono disposto anche a cambiare lavoro

  22. ciao marco, mi chiamo claudio e abito a perugia, sono un macchinista stampatore offset da 20 anni, adesso ne ho 42 e ho fermamente deciso di andare a vivere in ticino insieme a mia moglie che è medico.
    Questa estate andremo su a Lugano per 15/20 gg., ti volevo chiedere, visto che sei molto esperto e cortese, se hai qualche informazione da darmi sulla mia professione e/o dove potrei eventualmente rivolgermi (annunci, giornali agenzie ecc.).
    grazie tante per la tua gentilezza, a presto claudio.

  23. Ciao a tutti!! se volete vi posso dare qualche informazione sulla svizzera visto che si tratta del mio paese d’origine!!!
    Allora prima di tutto tra la svizzera e l’italia cé una grandissima differenza. Qui si sta decisamente bene, é un ambiente pulito, serio e offre tanti servizi di ottima qualità!! Devo dire che é un po caruccia ma in compenso si ha il buon servizio. Principalmente si parlano 3 lingue, italiano, tedesco, svizzero tedesco e francese! se avete bisogno informazioni su come trovare lavoro, nessuno problema vi do gli indirizzi!!! A presto!

  24. Ciao Siri,sono Alberto,sono sposato e ho 40 anni,da venti vendo automobili presso Peugeot. Ho deciso di cercare lavoro in Ticino nel mio campo oppure in campi differenti,tipo venditore o commesso presso un centro commerciale. Tra l’altro pratico body building e non disdegnerei un lavoro presso un palestra,magari come segretario con la funzione di sviluppo della clientela. Puoi aiutarmi? Ho una certa fretta!!! Grazie

  25. Ciao Alberto,
    questi sono indirizzi da andare in internet a vedere se cé qualcosa di interessante!

    http://www.adecco.ch
    http://www.area-lavoro.ch
    http://www.job-contact.ch
    http://www.workandwork.ch
    http://www.luisoni.ch
    http://www.monsider.ch
    http://www.orizzonte.ch
    http://www.manpower.ch (tedesco o francese)
    http://www.tiimpiego.ch

    per case o appartamenti:

    http://www.tuttoclick.ch (affitto+vendita)
    http://www.remax.ch (solo vendita)
    http://www.immostreet.ch

    Saluti!

  26. ciao Siri sono tiziana sono sposata e ho quasi due bimbe (una in arrivo). Visto ke quì in italia ormai nn si vive +,stiamo pensando anke noi come tanti di andare a vivere in Svizzera,ma purtroppo nn sappiamo proprio da dove cominciare.Mi consiglieresti qual’è il luogo adatto per vivere bene sia col lavoro sia con la casa…Grazie mille mi daresti una speranza in +

  27. Ciao a tutti,
    mi chiamo Teresa, anche io sono sposata con due figli di 10 e 6 anni. Anche io desidero andare a vivere in Svizzera preferibilmente a Lugano (a quanto pare non sono l’unica….) per ritrovare un pò di ordine, rispetto delle regole e non dover più sentire le imprese dei “furbetti” che ormai sono in tutti i campi. Vi posso inserire altri due links per la ricerca del lavoro:
    http://www.optioncarriere.ch
    http://www.fashionjob.ch
    http://www.monster.ch
    http://www.mb-recruiting.ch

    Sono ancora nella fase iniziale. Da quello che ho potuto notare, guardando i siti della ricerca del personale, la categoria lavorativa a cui appartiene mio marito, geometra, non mi sembra molto richiesta. In Svizzera c’è forse una “denominazione” diversa?
    Altra domanda: come sono le scuole svizzere nel Cantone Ticino? I miei bambini sono in 1 elementare e 5 elementare. Come fanno per mettersi alla pari con le lingue?
    Grazie per gli aiuti.
    Teresa

  28. ciao Siri mi chiamo francesco ed lavoraro nel settore dell’istallazioni di impianti elettrici, mi rivolgo a te visto la tua gentilezza e disponibilita’ per dare informazioni come trasferisi in Svizzera, o approfittato degli indirizzi in cui si puo trovare un lavoro ma pultroppo tutti mi anno risposto che bisogna conoscere il tedesco o il francese, sono padre di 4 figli e non riesco a trovare lavoro nonostante la mia professione ti volevo chiedere se mi sapressi indicare dove andare in quale parte della Svizzera per trovare un posto di lavoro dove non ce bisogno di altra lingua. grazie

  29. Salve a tutti,

    come tutti voi sto pensando di trasferirmi in svizzera soprattutto per lo scarso rapporto qualità/costi attualmente presenti qui da noi…
    Ho avuto modo di frequentare un corso per croupier e potrei aver la possibilità di lavorare presso qualche casino del posto.
    Io starei optando per Mendrisio o Lugano.
    Qualcuno di voi, conosce qualcuno che già sta svolgendo questo tipo di lavoro ?
    Grazie

  30. Grazie a tutti voi che anche involontariamente mi avete dato idee per il mio progetto. Come voi vorrei trasferirmi in svizzera , sono stata a monaco (Principato) fino a 2 anni fa poi dopo il divorzio ho dovuto ritornare in Italia . Dopo essermi abituata all’ordine ed efficenza di Monaco immaginate come posso stare bene a Lecco. Siccome mi manca un panorama intenazionale , efficente in tutto , che magari pretendera’ pure ma so’ che da’ anche ho pensato alla svizzera. Il problema che mi fa pensare e’ dove posso inscrivere mia figlia alle elementari ed e’ meglio ora alla fine della prima o aspettare la seconda elem? Per il lavoro vorrei riprendere a fare il mio vendita di gioielli se sentite qualche gioielleria che cerca me lo fareste gentilmente sapere? grazie a tutti

  31. Salve a tutti,

    avendo intenzione di trasferirmi in Ticino (anch’io) vorrei chiedervi che possibilita ho di trovare lavoro nel settore finanziario considerato che:

    vivo in UK da 2 anni e mezzo
    lavoro da un anno per una grossa banca americana (mansione: tranfer agency)
    ho quasi 28 anni
    ottima conoscenza di inglese
    francese e spagnolo solo a livello scolastico

    Qualcuno lavora nel mio stesso settore e puo magari consigliarmi su come muovermi etc ?!?

    grazie in anticipo a tutti
    Bye

  32. Buongiorno a tutti.
    Ebbene sì, anche io sto pensando seriamente di trasferirmi in Svizzera… ho due bambini e sono sola: sono laureata in giurisprudenza e ho 20 anni di esperienza in ambito amministrativo, con specifico riferimento all’edilizia/urbanistica. Purtoppo non credo sia qualcosa di spendibile in Svizzera.. inoltre conosco abbastanza bene lo spagnolo ma inglese e francese si possono definire “scolastici”, volendo essere ottimisti.
    C’è qualcuno che ha suggerimenti, aiuti, chiarimenti e idee da darmi?
    Grazie a tutti.
    Cinzia

  33. ciao a tutti,mi chiamo Nino e anche io a dire il vero ultimamente mi sono rotto di vivere nel mio paese.Abito in Campania in un piccolo paese e anche io vorrei trasferirmi con la mia famiglia in Svizzera italiana ma non so come fare per trovare lavoro se qualcuno di voi può aiutarmi nel farlo lo ringrazio molto se mi fa sapere. ciao a tutti alla prossima!!!!!!!

  34. spero di avere una possibilita di andare a vivere a svizzera, paese ke mi piace tanto e spero di avere l ocasion da qualsiasi parte…

  35. Andate, andate…
    Soprattutto nelle valli di lingua italiana.
    Basteranno pochi giorni di soggiorno a farvi cambiare idea.
    A meno che possediate una villa a St. Moritz…
    Se siete poveri, non andate in Svizzera, piuttosto tirate la cinghia qui, ma non fatevi umiliare! Non avrete alcuna possibilità di carriera, potrete fare solo i lavori più umili e ora meno pagati che in Italia.
    E non dimenticate che il popolino svizzero ci chiama Cìncali, zingari.
    Andate…, andate!
    Capirete cosa vuol dire razzismo.

  36. Ciao a tutti,
    mi chiamo Rosario e, vorrei tanto trasferirmi anch’io con la mia famiglia in svizzera. Ho un solo grande problema, cioè, quello di sapere se ci sono dei veti burocratici riguardo il trasferimento o se invece è libero.
    Se qualcuno può aiutarmi, rispondendo alla mia domanda, mi farebbe davvero cosa gradita.
    Grazie

  37. concordo con sciuscone.io abito a 20 km dalla svizzera ed e una realta che conosco bene.e vero nel cantone ticino gli stipendi sono del 50% superiori a qui ma se decidete di vivere li ricordate che dovete pagare la assicurazione sanitaria ed e molto cara.per quelli che ammirano l’efficenza elvetica e l’organizzazione ricordo loro che e costruita sul segreto bancario che ha dato a questo fazzoletto di terra la possibilita di diventare il piu’ ricco stato del mondo,sulle spalle di paesi del terzo mondo,traffici illegali ecc.li se sei un dittatore o un mafioso ma porti soldi ti mettono il tappeto rosso ma se butti una carta per terra ti mettono in galera!!!meditate anche al trattamento che riceverete visto che siete zingari per loro!!

  38. ciao a tutti sono orgolioso che parlate cosi del mio pase. sono svizzero al cent xcento ,se avete bisogno di info sono a vostra dispo. ciaooooo robi

  39. Ciao a tutti!anche io con mio marito sto pensando di trasferirmi in svizzera…viviamo a roma con un affitto di 1100 euro mensili,le spese,la retta dell’asilo di mio figlio e lo stipendio di mio marito che quando ci va bene arriva a circa 1500 euro!!!Se non fosse per una piccola rendita che abbiamo a quest’ora staremo sotto i ponti…e pensare che con quei soldi avremo potuto comprare una casetta e vivere tranquilli…ma a roma è e rimarrà sempre e solo un utopia!!
    Se solo qualcuno ci desse la possibilità di trovare un lavoro…saremmo pronti a partire immmediatamente!!

  40. ciao a tutti! mi chiamo antonio e vivo in svizzera nell cantone di solothurno.
    se avete domande di come e la vita, il lavoro o altro riguardo la svizzera (quella tedesca)…domandate!
    io, che sono nato qua, ci vivo e lavoro…vi posso dare tante informazioni! come minimo 1 volta al’ anno vado in italia con i miei (che al’ ora loro sono venuti qui). percio vedo sempre un po in quale situazione e l’italia.

    tanti saluti
    Antonio

    ps: scusate x il mio italiano =)

    • Ciao antonio iomi kiamo giuseppe ho 41 anni sn sposato e ho tre figli due vanno alle superiori e il piccolo va alle elementari, sono disoccupato vorrei andare via dall’italia nn si puo vivere. Quindi cosa devo fare per trovare lavoro o dove posso andare per riuscire ha trovarne uno. dimmi cosa devo fare ….grazie aspetto tue notizie

    • Ciao Antonio mi chiamo Tommy ho 36 anni e ti scrivo da Treviso. Dopo anni di lavori saltuari e mal pagati vorrei cambiare vita e sarei anche disponibile ad aprire un negozio o qualsiasi attività che potrebbe andare da quelle parti (io vorrei aprire un negozio alimentare con prodotti tipici meridionali). Potresti darmi un consiglio? Perchè qua veramente in Italia sembra che la situazione peggiori sempre di più e non si trovano vie d’uscita… Grazie ciao

  41. Ciao gente,
    sto pensando anch’io alla Svizzera, non solo per questioni lavorative, ma per un modo di vita che escluda la prepotenza e la prevaricazione dell’italiano medio.
    Il problema (o la disgrazia, fate voi) e’ che ho una laurea in lettere col massimo dei voti, conosco inglese e un po’ di francese e ho alle spalle lavori schiavistici a Milano come organizzatore di eventi e call center. Non ho la pretesa di trovare lavoro adatto alla mia formazione, infatti sarei disposto anche a fare tutt’altro. Ma basta per trovare lavoro in Svizzera? Purtroppo non sono frontaliero (ma non avrei problemi a spostarmi al confine).
    Ho letto che e’ necessario un permesso che si ottiene solo se hai un lavoro. Ma ottieni un lavoro solo se hai il permesso. Non voglio dubitare dell’intelligenza degli svizzeri, ma… allora come si fa ?
    Chi puo’ darmi qualche risposta dettagliata, mi contatti se ne ha voglia…
    mail: luca_labbate@virgilio.it

    Grazie e a presto

  42. ciao a tutti.per favore se ce qualquno che sa, come debo fare per aprire un piccolo negozio in basel o berna me faccia sapere mi piace molto la parte tedesca ,e ho pensato di andare a vivere li, pero lavorare in proprio.
    grazie,ho bisogno di informazione per la scuola elementare, la casa, un po di tutto.chi puo aiutarmi con qualche risposta mi contatti,parlo, spanolo,italiano.anche francese.grazie. marcela

  43. Anche io non ne posso più e voglio andare in Svizzera. Sonos stufo con la mentalità incivile e con la burocrazia dell’Italia.
    Se qualche italiano, invece, vuole trasferirisi in Svizzera solo per soldi e lavoro per poi fare “l’italiano” anche lì, se ne stia a casa!!

  44. ciao a tutti, sono un infermiera e anch’io come voi desidero vivere in Svizzera possibilmente a Lugano. Qualcuno può darmi informazioni su come è la situazione infermieristica e se ne cercano?
    Grazie

  45. La Svizzera è una bellissima nazione. Ma mi permetto di dire che è troppo facile mollare tutto ed andare via. Andate via, quando magari proprio tutti voi, insieme, potreste seminare qualcosa di buono qui in Italia. Io da anni mi incavolo con chi butta cartacce per strada o lascia che il cane imbratti il marciapiede senza pulire. I risultati? Fegato a 2000, ma davanti a casa mia non ci sono più pupù di cani da mesi. Tutti insieme possiamo cambiare questo paese che potrebbe essere meravigliosamente migliore.
    Io preferisco restare e “combattere” le mie battaglie. Per il futuro di un’Italia che non riesco a non vedere come la mia patria, come uno dei pochi fortunati paesi in cui puoi goderti mare, montagna, collina, lago. Un paese in cui la storia ha lasciato un solco profondissimo. Un paese nel quale sono nato e cresciuto, e nel quale voglio che i miei figli trovino una situazione migliore che posso, anche in piccola misura, contribuire a creare.
    Andate in Svizzera, ma preferirei vedervi al mio fianco….

  46. Ciao a tutti anche io come voi ho deciso di trasferimi in Ch a Solothurn dove ho dei parenti oppure in ticino visto che si parla italiano ma vi assicuro che non sono riuscito a trovare uno straccio di lavoro di qualsiasi genere dal 2007 che ci provo… La cosa che più mi fa arrabbiare per essere educato … è che qui in Italia io sono un direttore di negozio e faccio le assunzioni e non trovo mai gente che abbia voglia di lavorare….
    Per chi era indeciso vi dico che il gioco vale la candela per vivere in CH vi basta vedere me che lascerei un bel posto qui anche per andare a fare le pulizie li ciao e buona fortuna a tutti

  47. Guardate, da un pò di tempo anche io e il mio fidanzato stiamo pensando di andare a vivere in svizzeìra. Abbiamo visto su alcuni siti delle case meravigliose e dei paesaggi stupendi.La natura è preservata, la gente che vive lì rispetta le leggi e gli altri, tutto funziona e si vive in modo sereno e tranquillo…Lo vorremo tanto è il nostro sogno, spero presto realizzabile.
    baci a tutti e buona fortuna anche a voi.

  48. scusate eh!Ma tutti quelli che vivono in svizzera italiani come fanno?
    potremmo essere considerati zingari o quelle che volete, se andiamo lì e non facciamo nulla o vogliamo comportarci come facciamo quì con Italia..non ecrto se rispettiamo le loro leggi e gli altri.è difficile!ok! ma nulla nella vita è facile, le cose se le si desiderano davvero bisogna sudarsele…ho solo 22anni, voglio dire se sono pronta a farlo io perchè non voi..Come è difficile per Voi lo è anche per me..quindi….
    nella Vita bisogna provarci, per non pentirsi un giorno di non averlo fatto per niente

  49. ciao a tutti voi ,ho letto i vostri commenti rigurdo ad andare a vivere in svizzera sono d’accordo anche a lugano .sarebbe il mio piu’ grande sogno sono estetista se qualcuno puo’ aiutarmi ne sarei molto grata aspetto notizie grazie

  50. Salve gente c’è qualche buon anima che mi può aiutare ?
    Voglio andare a vivere in Svizzera, nessuno può darmi indirizzi di agenzie interinali, indirizzi di fabbriche che cercano operai ?
    Quanto prima, con mia moglie e le mie due figlie vorrei lasciare questo paese, attualmente vivo in provincia di Venezia.
    Preferirei il Canton Ticino ma potrebbero andare bene anche altre zone.

  51. un saluto a tutti anch’io vorrei andare tanto in svizzera visto che gia sono andato via dal mio paese d’origine non mi fa impressione spostarmi di nuovo solo che devo lasciare mio figlio emia moglie per un tot di tempo finche non sarò in grado di portarli con me e un inizio di mutuo della casa ed con il lavoro ho un contratto a tempo determinato ed allora non so se mollare ho resistere. Se vogliamo emigrare mettiamoci in contatto ed invadiamo la svizzera

  52. Per Silvestro: ciccio, col cavolo che venite a invadere la Svizzera, c’é già l’italia che basta e avanza perché devete venire a rovinare anche il nostro paese? Ricordatevi che ci vuole un minimo di reddito altrimenti la vostra richiesta viene annullata.

  53. Per Syrias:Syrias quando parlavo di invadere la Svizzera era in senso buono no per venire a fare la guerra ma per trovare un angolo di paradiso dove far crescere bene i nostri figli mi scuso per l’equivoco ma guarda che se io verrei in Svizzera vengo per cose serie non per combinare casini.

  54. Ho letto tutti i vostri commenti e sono assolutamente d’accordo con voi, anch’io vorrei andarmene in svizzera giacchè ho 20 anni se qualcuno mi sà dire qualcosa su che città andare mi faccia sapere (possibilmente nel ticino), se qualcuno mi vuole fare sapere mi contattasse non c’è la faccio più a vivere qui io sono del sud e trovo molte difficoltà!!!

  55. Ciao io sono italiana ma sono nata nel canton Zurigo dopo che i miei genitori erano immigrati la per lavoro, ma dal ’91 abito nella provincia di Venezia, sinceramente la Svizzera mi manca tantissimo e ho una gran voglia di tornare ma purtroppo non so che pesci pigliare, convivo con il mio fidanzato che non vuole saperne di lasciare l’italia.

  56. per KARIN:
    semplice , lasci il tuo fidanzato e scappi a zurigo con me 😀 eheheh

    a parte gli scherzi, anche io vorrei tanto trasferirmi in svizzera ,ci vado sempre in vacanza e mi trovo benissimo!

    syrias: hai parlato di reddito minimo , mi speighi come funziona ?

    ciaociao

  57. Haha! Noo pooovero! Impossibile, ormai siamo due piccioncini inseparabili, pensavo ad una via di mezzo, e cioè di andare in Svizzera come stagionale, ma come faccio da sola? E’ un gran problema.

  58. Mi mancano tantissimo i paesaggi, abitavo di fronte ad un lago circondato da colline verde smeraldo piene di boschi, camminavo spesso attorno al lago con i miei genitori c’era una stradina di ghiaia tutt’attorno solo per pedoni e biciclette. E in più abitavo vicino a Zurigo, questa città è stata messa per sei anni consecutivi al primo posto come città più vivibile al mondo (classifica che tiene conto di vari parametri, tra cui reddito, trasporti, ordine, giustizia, sistema politico ecc.). Comunque ho trovato un bel sito in cui potersi informare sui posti di lavoro, indicando il cantone a cui si è interessati: http://www.area-lavoro.ch

  59. Salve a tutti! Io mi sono trasferito in Svizzera 3 anni fa. Ho lasciato Riccione e devo ammettere che il divertimento e il mare un po’ mi manca, ma quando ne ho voglia posso permettermi di farci un salto e recuperare, poi tornare alla mia tranquillità. X l resto l’Italia non mi manca x niente! Inizialmente è stata molto dura, è vero che la gente è freddina specialmente con gli stranieri, ma basta saper rispettare le regole e dimostrare che gli italiani sanno essere un popolo anche civile x essere rispettati. Chi dice di aver vissuto razzismo è x’ non si è mai voluto abituare alle regole ed ha continuato a vivere da “italiano” in una terra che non ti permette di fare troppo il ganzo! Economicamente e socialmente sono all’avanguardia! Tutti i servizi funzionano correttamente e gli stipendi ti permettono di fare una vita dignitosa! Ho cominciato dal basso come cameriere con un permesso stagionale e una laurea come infermiere. In italia guadagnavo appena 1000 euro striminziti, qui ne guadagno 2200 in euro parlando ed ho slo 26 anni! Poi dipende dalla vita che uno vuole fare! Se sognate di vivere da ricchi, con il villone e la Aston Martin in garage dimenticatevelo!!! Qui si viene x lavorare e x arrivare a fine mese senza tirare la ginghia. Le mie vacanze oggi non le faccio + a Riccione ma a Miami grazie alla Svizzera!!! Anche se il mio sogno resta comunque quello di tornare in Italia sperando che la situazione migliori x’ l’Italia è un bellissimo paese dopotutto, a rovinarlo sono certe persone, gli eccessivi stranieri entrati illegalmente, le leggi e la politica! Tolto questo l’Italia resta uno dei paesi con la cultura e gli ambienti + belli d’Europa!

  60. ciao Enry io sono un tecnico radiologo e mia moglie infermiera ci sono prospettive di lavoro interessanti dove sei te? in che zona vivi in CH, noi siamo di Ferrara

  61. Hai ragione…le città italiane assomigliano sempre di più a città del terzo mondo…e i peggiori sono proprio gli italiani,
    …cafoni..irrispettosi … rincoglioniti

  62. Salve a tutti anche io vorrei andare a vivere in Svizzera ma non so proprio da dove cominciare.
    Qualcuno potrebbe aiutarmi?
    Grazie tante!!!!

  63. Buon giorno Sig. Enrico, mi potrebbe dare lei qualche informazione sul da farsi per andare a lavorare e quindi vivere in Svizzera?
    Gentilmente ringrazio

  64. ciao a tutti come molti di voi anche io maturo dentro di me l’idea di trasferirmi in svizzera italiana e da un bel po’ di tempo che ci provo con varie domande fatte via internet ma nn ho risolto niente volevo sapere se per caso qualcuno mi protrebbe aiutare per trovare un lavoro come operaio di qualsiasi genere lascio la mia email salvatore1502@interfree.it
    grazie

  65. ciao,bene bene andate pure in svizzera,non per sempre,solo per un po,cosi capirete cosa vuol dire essere imigrato,magari imparate a tratare meglio i imigrati per bene che arrivano in Italia e fanno i lavori piu brutti,io me ne sto andando da questo paese,e spero che tutti i stranieri piano piano se ne vano dall Italia,voglio vedere chi fara i lavori piu bruti,e non e vero che il lavoro mancha,e che tantti italiani non vogliono lavorare

  66. ciao
    secondo mel’italia,quella che qualcuno critica con così tanta rabbia,mancherà anche al più arrabbiato
    so che direte ehh ma che ne sai
    io abito in svizzera da 6 anni. ho avuto pochi soldi prima perchè studiavo, ma è già buona che dal secondo anno di studi qualcosina ho preso,sputaci sopra. al momento invece sono in prova con un contratto dove se mi ammalo per ora non vengo pagata senza tredicesima e altre cosette.non sono ricca,non sono ricchi,gli svizzeri.ci sono i ricchi e ci sono diversi,specialmente se non vivono da soli,che stanno normale.le tasse arrivano una volta l’anno o ogni due qui,l’italia tira via direttamente dalla busta.c erto si in italia ci sono cose scandalose,e forse così scandalose qui no,ma per tutto c’è il rovescio della medaglia.
    vengo da un paesino sulla frontiera da parte italiana natutalmente, quindi i chilometri in realtà erano solo pochi. mi ha colpito la prima straniera, perchè è vero che non è tutto oro, tante cose sono pazzescamente diverse, o comunque non sentirsi a casa..non fraintendetemi, sono grata alla svizzera come al resto delle cose della mia vita. ma basta passare la dogana e l’aria è diversa..ma io dico in positivo! si, caotica aria disordinata italiana, spesso mi manchi
    è vero quel che diceva su come gli italiani trattano gli immigrati. sia ben chiaro, in fondo geograficamente è italia anche qui, e parlano italiano, ma ogni cosa ha il pro e il contro
    la tranquillità economica è importante, chiaro,lo so,però che ce devo fà, io ho voglia di tornare nella mia scapestrata italia
    la facilità dello scambiare 2 chiacchiere
    i ritmi
    il calore
    mah.non voglio confondervi le idee, vorrei solo che guardiate anche questo.
    lo sapete che in africa la depressione non esiste?!?
    per il resto, tante cose buone a tutti

    alla fine poi si dice che si può essere felici ovunque
    so che la realtà poi è quello che è
    l’ideale sarebbe avere un’ottima idea nella propria terra
    e so che non è facile se ti tarpano le ali
    ma diamoci da fare e basta,ognuno per quel che farà tanti auguri a tutti

  67. ma perchè insultate le nostre città?????
    no! non fatelo.. è vero siamo governati nel modo che sappiamo
    ma non negate la bellezza dell’italia

  68. La cosa che dobbiamo cambiare la democrazia!!! che non c’è… qui in Italia.
    In Svizzera hanno una democrazia di tipo diretto cioè che ad ogni legge provvedimento da prendere per la confederazione è il popolo a decidere…mentre da noi non è così…Siamo a regime!!! E questo che dovremo cambiare…ma il popolo italiano questo lo vuole??? lo dubito!!! oppure….smentitemi!!!

  69. Concordo con “un’altra straniera”. Anch’io vivo in Svizzera da qualche anno e faccio un lavoro che mi piace. Ringrazio questo Paese per le opportunità che mi dà, ma credetemi… il rovescio della medaglia c’è! Non è solo il clima ad essere freddo, ma soprattutto la gente. Tutti gentili ed educati, ma soli, terribilmente soli. Le città sono bellissime ma mi danno un grande senso di tristezza….. per questo appena posso torno in Italiaper il week-end, e già quando respiro l’aria (seppur inquinata) di Milano mi sento a casa!!!!:-) Grazie Svizzera, ma prima o poi torno nella mia amata Italia.
    In bocca al lupo a tutti!

  70. Buon Giorno,
    vorrei chiedere a Francesca se potrebbe darmi lei qualche dritta dal momento che vorrei andare a vivere in Svizzera ma qui nel blog non mi ha risposto nessuno e poi anche perchè lei già ci vive.
    Grazie in anticipo!

  71. ciao sono pier , be vi dico che per me vivere in svizzera cioe’ a zh. e’ stato bellissimo e ci voglio ritornare per sempre ma mi daranno una casa con il permesso l? ancora non lo so spero di si.

  72. son stato in svizzera alcune volte,,e devo dire..ke..ogni volta ke rientro in italia..mi assale la depressione.in svizzera ogni kosa funziona al meglio..forse puo sembrare fredda..kosa ke io nn ho mai trovato,poike invecie ..trovo tutto molto rilassante..e zurigo la trovo viva al punto giusto..senza troppi eccessi..kome qui in italia..dove tutto è lasciato al caso..le citta sn belle certo,ma sempre piu sporke ed invivibile..anke il nostro patrimonio culturale perde ogni valore in questo scempio..il mio desiderio comunque..è quello di andare presto a vivere in svizzera..qui inizio a sentirmi nel 3 mondo

  73. sono d’accordo con ki vuole andarsene dall’italia….io vivevo in svizzera con i miei genitori anni fa poi mio padre ha deciso di tornare nella sua italia sperando nella gratitudine della patria ma ovviamente il nostro stato se ne frega dei suoi cittadini tanto da farli vivere quasi in miseria, mentre i politici programmatori di questa miseria si arricchiscono…aiutatemi a tornare in svizzera mi manca troppoooo!!!!!!! mia figlia ke ha 20 anni già studia all’estero e quando torna è sempre più skifata, mi spice scrivere queste cose ma è così

  74. voi volete dritte, non è difficile al giorno d’oggi con internet, ci sono gli annunci delle case e gli annunci del lavoro.
    per chi vuol venire dico solo tanti auguri di cose buone, e davvero non voglio scoraggiarvi, perchè a suo tempo la svizzera mi ha dato tanto, ma io torno in italia, a casa. non è un paese razzista ma sei comunque uno straniero.. non sottovalutatelo, oppure fatelo se siete un pò razzisti così sarete più empatici con chi viene in italia, o comunque fatelo e basta perchè nella vita una cosa va bene per uno e non va bene mbia per l’altro, insomma.. a ognuno le proprie scelte, e tanta buona vita. basta ascoltarsi sempre bene però.
    dritte più specifiche: anche qui ci sono i capi disonesti. gli affitti costano un pò di più anche se ho visto che anche in italia non scherzano. trovate gli annunci.
    gli stipendi cambia molto. trovate gli annunci e scrivete, provate. se vi danno per certo un buon stipendio cercate casa e via, il permesso non è difficile, ma siate sicuri della paga e dei modi di lavoro perchè a me sta andando male lavorando 3 ore al mattino prestissimo e 3 ore la sera tardi per guadagnare meno che in italia con il triplo sbattimento. sono stata sfortunata con questi ultimi datori, non tutti così, ma ad esempio non ho tedicesima e se mi ammalo son fatti miei ecc. io capisco la vita dura con pochi soldi ma se proprio state male, ok,però.. poi è vero che comunque qui in ticino erano un triangolo italiano, infatti a loro volta i ticinesi sono considerati i meridionali della svizzera, e tanti sono già dei mischi italo-svizzeri, però vuoi mettere “casa” propria.. e poi non pensiate: si fermano alle striscie pedonali, ma anche in buco di cittadina come Bellinzona o Lugano c’è delinquenza, e tanta drogaa. la gente, anche se per fortuna non tutti, sono tristi e depressi, c’è tanta patologia psichiatrica infatti, e tanta cocaina a tutti gli strati anche se quello credo anche in italia. anche qui la gente diventa alcolista e sopratutto non si parla. non si conoscono persone per strada facilmente, a meno che siano italiani in vacanza! ma non voglio demoralizzarvi: ci sono le cose positive. se si diventa abitanti con permesso b si ha diritto a qualche vantaggio, ma bisogna abitare mi pare 5 anni nello stesso comune con un lavoro già trovato. lo stipendio è un pò più alto a seconda del lavoro ma si pagano anche un botto di tasse una volta l’anno. ad esempio una persona media può guadagnare 3000 fr, ma pagarne 1500 per un appartamentino normale con due stanze dal letto, 400 a testa per la cassa malati obbligatoria, la vita costa di più, aggiungi riscaldamento e tutte le spese, il cibo costa di più, la benzina no ma la vita si, cinema 15 fr, una cena sui 40 minimo. però è vero che se uno è parsimonioso da matti può mettere da parte qualcosa.
    buone scelte a tutti. in ogni caso in certi momenti della vita si deve andare, in altri capire che si vuole stare, in altre lamentarsi, in altre apprezzare, e tutto è bene, ognuno ha la sua via. ciao, tante buone cose

  75. devo dire che è da tanto tempo che vorrei lasciare l’Italia;all’inizio ero innamorata di Barcellona (e lo sono ancora anche se un pò meno),poi mi sono sposata,2 figli e ho capito che in Spagna gli affitti sono carissimi e la paga è + bassa dell’Italia….quindi siamo andati in Sicilia….la mia Sicilia…ma siamo scappati per quello che si sa già…scuole e il resto bene solo se paghi…quindi si ritorna al Nord,questa volta in 4…Il mio malumore va sempre peggio…la gente,la sporcizia,la delinquenza,ma mio marito,venendo da Buenos Aires mi fa capire che essere emigrante o straniero è dura…avresi voluto che andasse per qualche colloquio chiamato in Svizzera da amici argentini (buon lavoro)ma lui è stato restìo.Dice:meglio qualche soldo in meno ma vuoi mettere il mare,il sole e la sanità gratis (se ti va bene).Ogni tanto lui mi riporta con i piedi per terra anche se forse ora dei nostri amici (forse) andranno a vivere a Zurigo o Baden e mi viene ancora nostalgia per l’estero…per la civiltà,la voglia di non vedere più gente arrogante e presa dalle proprie griffe….che fare,quindi?…ho 2 bimbi,di cui una in settembre incomincerà la prima elementare,li sradico nuovamente?…però avrei voglia di buone scuole,buona sanità e soprattutto civiltà…

  76. scuole: il sistema scolastico è risaputamente migliore in italia.
    sanità: qui obbligatorio pagare circa 400 franchi, sui 300 euro, al mese, di cassa malati. attenzione..in caso di bisogno ti inchiappettano se possono e le spese non te le pagano con un minimo cavillo.
    civiltà: ti prego rileggi il mio messaggio. la gente è come in italia, solo un pò più chiusa

    non voglio scoraggiare, se è per i soldi probabilmente qualcosa di più prendete, ma non rinnegate l’italiano chiaccherone! per il resto gente nevrotica o comunque stressata.. in tutto il mondo

  77. scusate, ma pensate davvero che andando a vivere in Svizzera risolvete i vostri problemi? ci sono tanti processi di integrazione, sociale, economica, culturale ecc.. che possono durare anni e francamente sono apparentemente appaganti ma a lungo molto logoranti. in Italia il lavoro, grazie a Dio c’è, certo non è possibile essere tutti dirigenti ma con un pò di buona volontà solo nostra tutto, piano piano, arriva. Il problema vero nasce quando lecchiamo il culo ai politici e cerchiamo la raccomandazione per fare tuttu i direttori di banca o lavori dirigenziali e poi, dopo essere stati presi in giro, (ma siamo noi che lo vogliamo) ci accolliamo di andare all’estero a fare qualsiasi lavoro anche il più umile che in Italia avremmo certamente schifato.APRITE BENE GLI OCCHI, andiamo in Svizzera solo per turismo, restiamo in Italia e tiriamo le orecchie e bacchettiamo con le maniere forti i politici e le lobby che quotidianamente ci succhiano il sangue, non abbassiamo più la testa, anzi una volta per tutte facciamoci sentire ed abbattiamo i muri che ci tengono distanti da chi predica bene e razzola male in parlamento.

  78. ciao..in italia non si vive bene, ci sono una miriade di problemi. in italia le cose semplici diventano complicate, le cose complicate diventano semplici se conosci qualcuno. L’italia attualmente è un paese in transizione, siamo abbastanza retrogradi da cedere alle mazzette e ai favoritismi e non garatire la parità di trattamento a tutti ma siamo molto avanti con la tecnica la scienza e la conoscenza. L’italia, non si sa quando, diventerà padrona del mondo! Tutto il mondo parlerà dell’italia come di un paese bellissimo e del posto con il più alto tenore di vita del mondo e le città più belle e tutto il resto….io credo che questo possa accadere, e accadrà sicuramente solo quando ci sarà in italia un governo che non sia composto da persone italiane! solo un governo di stranieri potrà fare grande l’italia…il vero italiano non ha consapevolezza di sè, è sempre piccolo, sporco, cativo e male organizzato…però capace di grandi cose!!! l’talia è uguale solo a se stessa…ma non è fantastico un paese così??? ditemelo…

  79. macheidea secondo me vivi un utopia quando pensi ke un giorno in italia cambieranno le cose in meglio, un paradiso hai descritto….sogna sogna pure tanto qui si andrà sempre peggio…e non lo dico per disfsttismo anzi per realismo, cominciamo a guardare in faccia la realtà, e tutta una corruzione e ad alti livelli…basta viaggiare un po per rendersene conto, e poi a me piace la svizzera comunque c’è un educazione un modo di fare che non è freddezza è non entrare nell’intimità altrui come invece si fa in italia, e poi per i problemi seri non c’è un disgraziato ke ti aiuti, si è filoesteri disposti ad aiutare gli stranieri ma il vicino no, lo si spia e basta

  80. @straniera del 28 gennaio

    ….”scuole: il sistema scolastico è risaputamente migliore in italia”……
    pare che lo sai solo tu perchè nelle (serie) classifiche ufficiali internazionali (tipo OECD, FMI, test PISA…) l’Italia occupa sempre gli ultimi posti per il sistema scolastico. Informati prima di spararne.

  81. l italia sarebbe bella se fosse governata e avesse leggi.ha delle ricchezze storiche è vero..ma nemmeno son valorizzate..tutto è lasciato allo scatafascio..e mai kome negli ultimi 15 anni.quando l’italia conobbe il boom economico,tutti i politici si riempirono le tasche nei modi piu indegni,anzichè creare le basi x un paese prospero.mi sembra una barzelletta sentire che il sistema scolastico italiano sia uno dei migliori,quando ogni cosa,e ripeto ogni kosa,fa acqua da tutte le parti.Non è una mia opinione purtroppo,le statistike parlano kiaro,la svizzera è al primo posto al mondo x qualita della vita con ben quattro citta,l’italia si piazza al 56 posto,ben lontana da quasi tutti gli stati europei,e non solo..ma sempre piu prossima al terzo mondo…povera italia

  82. Ho letto molte opinioni contrastanti, ce chi comprende la necessità di andare in un luogo più giusto/corretto/pulito/ecc. (come la Svizzera), ce chi invece sostiene che bisogna cercare di superare le cose che non funzionano in Italia, perchè sotto sotto, qui si sta bene.

    Io amo l’Italia, ma da un po non sopporto più tutto l’insieme, la mancanza di giustizia/sicurezza/educazione civica/e potrei andare avanti ancora per molto. Questo mi fa vivere la quotidianeità con un senzo di malessere (cerco di non guardare anche i telegiornali perchè mi irritano).

    Io se fosse possibile, andrei via in questo momento (spegnerei il PC e partirei immediatamente), ma ho una famiglia che non condivide il mio pensiero.

    Tuttavia continuo ad inviare curriculum nella Svizzera Italiana, con la speranza che una società sia interessata a me (poi si vedrà).

    Anzi se qualcuno del forum che vive in Svizzera, può aiutarmi a cercare lavoro ne sarei grato.

    Ciao
    Tullio

  83. buongiorno a tutti..mi chiamo antonio ho 20anni e vivo a roma,sono fidanzato da piu di due anni cn una ragazza italiana ke vive nel kanton zug(tra lucerna e zurigo)
    dopo circa due anni di viaggi e spese x vederci finalmente abbiamo deciso di avvicinarci e ovviamente tra roma e la svizzera abbiamo scelto la svizzera nke perke lei in svizzera ha un lavoro sikuro…io invece a roma lavorando all alitalia non ho niente di sikuro anzi una cosa sikura ce lo:non mi assumeranno mai e poi mai a tempo indetermintato…kmq ho letto i vari commenti sin dal febbraio 2007 e la cosa mi ha un po incuriosito…allora io sn anni ke navigo su internet x informarmi cm è la vita in svizzera qnt sia diversa dall italia se sia meglio del nostro paese o no…insomma anke grazie all aiuto della mia ragazza si puo dire ke sn informato al cento per cento cm se c vivessi io stesso
    tra le varie cose ke ho letto,ho notato ke si ha un po di confusione x cm vivere in svizzera.
    una cosa su tutte:possiamo stare mesi interi a parlarne pero diciamo ke la base principale del discorso è il seguente:la svizzera e nettamente superiore allo stato italiano purtrotto…a livello economico,sociale,politico e di vita.Ragazzi la svizzera e cara qst e vero ma si percepisce uno stipendio superiore ke rapportato al tenore di vita è nettamente migliore dell’italia
    permettetemi di dire cn sincerita ke purtroppo qui in italia non si riesce arrivare neanke a fine mese,e qst e una cosa non grave ma gravissima perke siamo uno dei poki paesi ke nn riesce arrivare a fine mese,noi gia dicendo ke in svizzera si riesce arrivare a fine mese col proprio stipendio gia e un lusso…quindi gia sono avanti a noi e vi posso assikurare ke a fine mese ci si arriva e come…..xke nella federazione svizzera vige una legge ke dice ke qualsiasi contratto di lavoro dal lavapiatti a qll ke raccoglie l immondizia debba percepire un salari tale da poter vivere. Quindi state certi ke meno di 3000chf non li prendete xke sn obbligati a darvi il minimo e poi e kiaro ke qst e sl l inizio poi nel frattempo ai una scuola per imparare la lingua diciamo ke ti fai strada da solo e piano piano arrivi a uno stipendo in grado di mantere una famiglia anke se x comodita e meglio se si lavora in due pero una volta ke si ha una qualfika in mano(attestato)si percepisce dai 5000chf in su a seconda del lavoro ma vi ripeto all inizio trovando un lavoro cosi alla mano tanto per lavorare e imparare la lingua,meno i 3000chf non si prende perke non lo possono fare di legge proprio…..e tranquilli ke nn e come in italiana ke prendono a lavorare in nero con affitti delle case in nero.Li se trovi un lavoro e ti devono fare un permesso di soggiorno qnd vai a prendere una casetta in affitto ti kiedono il contratto di lavoro e se ce l hai per caso in nero il lavoro(sl ipotesi xke e impossibile)non possono farti il permesso di soggiorno xke il permesso si fa sl se hai un contratto di lavoro……RAGAZZI GUARDATEVI INTORNO,VIAGGIATE,GIRATE IL MONDO…..NOI VIVIAMO IN UN PAESE ORAMAI PURTROPPO FATTO DI PAGLIACCI E DI SOLE CHIACCHIERE….NON SI PUO ANDARE AVANTI….KE SUCCEDERA IN UN FUTURO???IL NOSTRO FUTURO…..IL MIO E QLL DI TANTI ALTRI GIOVANI…DEI NOSTRI FUTURI FIGLI,MA KE FUTURO AVRANNO IN ITALIA?????RAGAZZI IN SVIZZERA,I RAGAZZI GIA ALL ETA DI 15ANNI FANNO L APPRENDISTATO PER PRENDERE LA QUALIFICA DI UN LAVORO SPECIFICO(IL NOSTRO LICEO PER INTERDERCI)PERO A DIFFERENZA DI NOI,LORO FINITO L APPRENDSTATO PASSANO AUTOMATICAMENTE A UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO SIN DA SUBITO,HANNO IL LAVORO SIKURO….MA STIAMO SKERZANDO??????FATEVI UN GIRO A ZURIGO OPPURE A LUCERNA KE E UNA CITTA BELLISSIMA E MENO TRAFFIKATA….RAGAZZI SVEGLIAEVI SIAMO NEL 2009….IO LA FINE DEL FALLITO NON LA VOGLIO FARE….LA FINE DI VIVERE CN 1500EURO AL MESE E SPENDERNE 1400 TRA AFFITTO/MUTUO,TASSE E SPESE VARIE….NON SO VOI MA IO ME NE SCAPPO…
    ADDIO ITALIA
    ADDIO ITALIANI
    UN IN BOKKA AL LUPO A TUTTI
    PENSATECI BENE

  84. Ciao ragazzi mi chiamo Pamela e sono di Roma, mamma di una bambina di qsi 2 anni.
    Convivo con mio marito da 2 anni e viviamo in Inghilterra (non siamo a Londra), ora ci è capitata l’occasione ottima al livello econimico di andare a vivere a Baden, Zurigo…abbiamo visto i vari prezzi ma in realtà non sappiamo granchè quindi se qlc ha qlc notizia in più relativa a Zurigo o alle cittadine li intorno per tutto qllo che riguarda viverci vi prego di darci ulteriri informazioni.
    Abbiamo visto i prezzi delle case intorno ai 1300 ai 1800 franchi, l’assicurazione sanitaria le tasse…ma secondo voi ne vale la pena?
    Mio marito è un’ingegnere e andrebbe a fare il suo lavoro, io sono laureata in storia dell’arte ma ora faccio la mamma….e la cultura nonostante 2 anni qui in Inghilterra e cmq italiana calorosi amichevoli..solari..
    Aspetto risposta.
    Pame

  85. vorrei tanto tornare a berna dove sono nata almeno per un po di tempo e vedere se posso fare qsa li’
    Ma ho questo pensiero solo perche qui in Italia sta diventando tutto difficile.
    io adoro la mia citta roma, ma in certi momenti penso veramente a un paese tranquillo e civile. sono di roma e sono italo svizzera se qno ha una dritta su lavori fattibili per una 35 enne fatemi sapere, mi manca solo che me ne vado sul serio. grazie 1000

  86. ciao a tutti! Io me ne sono andata a vivere in Svizzera italiana da un anno..che dire..sicuramente non è al 100% la Svizzera che si sogna ovvero fatta di datori di lavoro onesti..tenore di vita medio-alto..forse lo è per chi vieni qui già con i soldi!!Io faccio un lavoro ben pagato, sono farmacista, ma vi assicuro che tra tasse affitto e spese varie risparmio il giusto per affrontare qualche imprevisto economico!Ora anche qui per trovare un mestiere si fa un po’ fatica..la Svizzera ricca e”perfetta” per me è quella francese e tedesca.E’ vero i ticinesi sono persone gentili ma danno l’impressione di avere paura di crearsi rapporti sociali! La qualità della vita qui è buona..si sta tranquilli..ma alla fine anche dove vivevo in Italia la mia qualità di vita non era affatto scadente (vivevo con i miei nel varesotto).Sono venuta qui perchè desidero crescere professionalmente..ma alla fine torno in Italia!!!

  87. ciao a tutti. sono anche io l’infermiera e mi piacerebbe sapere uno website per lavoro. per cortesia, chiunque vive in svizzera e fa questo mestiere, scrivete se c’e’ lavoro oppure se sapete come trovarlo!!! sono disponibile cominciare subito! sto lavorando come un EEG tecnico (ho fatto l’educazione per 10 mesi)! grazie 1000
    cari saluti
    ana
    email anagligo@hotmail.com

  88. Ho 43 anni.
    Ingegnere Elettronico, sposato con 2 bimbe (grande e piccola).
    Vivo in un paese di quasi 20.000 abitanti attorno a PD.
    Ho visto questo paese,questa Città,questa Regione,questo Paese negli ultimi 20 anni (da Mani Pulite in poi) diventare una MER*A.
    Il mio paesino,la bella città dove ho passato i begli anni dell’università (PD), la Regione dalle origini nobili e democratiche in cui sono nato e (fino ad ora vissuto).
    E il degrado è sotto gli occhi di tutti (quelli che abbandonano fedi/religioni politiche/ideologiche e vogliono VEDERE le cose per come sono).
    Perché continuare in questo clima di BARBARIE culturale, educativa, emotiva, circondato da gente idiota, ignorante, incapace di capire quello che di umano rimane nel nostro mondo?
    Non mi bastano più il Dalai Lama, Krisnamurti, Jacopo Fo’, Freud, Jung alla ricerca di risposte interiori.
    Qui mancano risposte VERE dalla società.
    Se l’ esimio Presidente del Consiglio Italiano ha il coraggio di dire che “la gente lo ama cosi’”, cioè puttaniere in un questo grande puttanaio che è l’ Italia di oggi, siamo al capolinea.
    E l’ opposizione inesistente (fatta ugualmente di ladri/affaristi legati a doppio filo alla lobby dei giornali/media) non ha nemmeno il buon gusto di ribattere, affossata dalle sue scelte scellerate in campo politico (immigrati clandestini ovunque a delinquere, ordine pubblico allo sbando,giustizia inesistente).
    Sembra incredibile ma le uniche (rozze) persone che ragionano in termini pragmatici a favore della “gente” sono i leghisti. (massacrati dai media servi del potere di Confindustria).
    Consiglio a tutti di leggere “Il termitaio” di Statera (appena uscito) , “Magistrati, L’ Ultracasta” di
    Livadiotti (Espresso) , e “Polli da Spennare” per capire quali sono le reali condizioni del Paese Italia.
    Per questo penso, soprattutto a favore dei miei figli,di emigrare in Svizzera.
    Quando i Carabinieri al telefono si beffano dei tuoi problemi e al Pronto Soccorso devi fare
    5 ore di attesa per essere visitato è meglio trovare una via di uscita.
    (Prima che l’ Italia esca dall’EURO – entro il 2015, a crisi rientrata).
    Il clima, il calore(finto) della gente, i colori del paesaggio possono essere per alcuni ragioni sufficienti per restare in Italia.
    Per la CIVILTA’ e l’ unica ragione sufficiente per emigrare.

  89. mi piacerebbe tanto andare in svizzera, ma per me resta un sogno… sono sposata con due piccoli e mio marito non stacchi nemmeno per milioni di euro al mese…..mi vergogno tanto di essere italiana…la sanità ke non và… la democrazia non c’è… e poi ragazzi guardiamo bene ormai le leggi vengono fatte tutte a favore di ki è più grande….e la cosa più vergognosa??????????? la giustizia….qualcuno mi sa dire se c’è….nooo non credo proprio… proviamo a difenderci da un’aggressione e poi vediamo ki paga… possiamo stare in casa nostra?? non è proprio possibile….

  90. per pf65: hai ragione, sono d’accordissimo…..chi può è meglio che vada….io mi sto organizzando….sono proprio stanca del basso livello culturale ch e c’è ora in Italia….tutto quello che i Grandi hanno realizzato, lo stiamo “bruciando” con le chiacchiere….griffe, telefonini, reality, e altre str…..te

  91. Ciao a tutti, concordo pienamente sul fatto che l’Italia purtroppo è un paese fatto di una moltitudine di gente ignorante, calorosa di facciata, che pensa solo al proprio orticello. Mi piacerebbe tanto andare a vivere e lavorare in Svizzera, in una società quindi civile dove magari mi trattano da professore di musica e non mi prendono in giro se tento di spiegare le caratteristiche di una settima di prima specie. Certo non sarà tanto facile, almeno all’inizio ma sto seriamente pensando di lasciare questa terra che non mi dà pane, ne soddisfazione. Un prof un pò depresso.

  92. Salve a tutti. Sono rimasto sconcertato dal numero di post di questo argomento. Ho letto quasi tutto, fin dai primissimi. Tra qualche mese anche io mi trasferirò in Svizzera; andrò a vivere con la mia ragazza ( lei è svizzera) in un paesino vicino a Lugano (1000 anime) e ho molti dubbi ma ho deciso alla fine di provare. Devo cmq dire che per me non sarà poi così traumatico, dato che da quasi 8 anni faccio il frontaliere e conosco bene la realtà del canton Ticino. Volevo dare un consiglio a tutte quelle persone che vogliono trasferirsi. ASPETTATE! Non andate subito in svizzera, ma fermatevi in un paesino di frontiera appena prima e cercate lavoro in Svizzera come frontalieri. Il lavoro lo troverete di sicuro, il frontaliere ormai è richiestissimo, e avrete uno stipendio di 2000/2500 € netti al mese vivendo in italia (specialmente ora che il cambio è favorevole). Se lavorate in due porterete a casa 4000 e passa € puliti al mese. Tenete conto che vivrete si sempre in Italia ma in un comune molto ricco ( per esempio Luino, Cernobbio o Como) poiché quasi tutti i residenti sono frontalieri e il comune incassa le imposte alla fonte direttamente dallo stato elvetico, e che quindi tutti i servizi funzionano piuttosto bene e la sanità non è scandalosa. Essendoci ricchezza c’è molto meno disagio, meno delinquenza e più efficienza. Vi assicuro che a Luino o a Cernobbio si sta benissimo, siete sul lago ed è sempre pieno di turisti. Fatevi un po di anni così, mettete da parte un po di soldini ( un bel po’), imparate a conoscere la Svizzera e poi decidete… Spero di esservi stato utile. Io sono convinto che in italia ci siano ancora tante persone per bene, che lottano tutti i giorni per vivere in maniera onesta e dignitosa. Sono con voi. Un abbraccio.
    Simone

  93. Un Buongiorno a tutti la mia storia è un po’ insolita , nel senso che sono nato e cresciuto in svizzera (BERNA) fino a 11 anni con ricordi+ o – che mi hanno accompagnato fino ad oggi che ho 39 anni , i miei dopo un po di anni trascorsi a Berna dopo anni di sacrificii dopo aver messo da parte un pò di gruzzolo( vabbè erano altri tempi) si sono stufati ed un bel giorno hanno avuto la brillante idea di raccogliere buratti e burattini e tornaresene in paese ……si sono dovuti ricredere subito in quanto si sono scontrati con una realta a cui nn erano abituati ma ormai secondo loro era troppo tardi per fare dietrofront,questo è quello che gli rimprovero sempre, bhe cmq a parte i ricordi , oggi mi scontro con un’altra realta …..che è mia moglie lei nn è molto propensa a fare il passo di un trasferimento anche perchè ci siamo ormai stabiliti in lombardia da9 anni io ho un lavoro a tempo ind. lei dopo anni di esperienze fatte nel ramo dell’elettronica (alcatel , IBM ecc con i famosi contratti co.co.co si ritrova a casa senza lavoro e difficilmente trova qualcosa di questi tempi ha lasciato centinaia di cv. dando la sua disponibilità a compiere lavori anche + umili ma niente…..la ciliegina sulla torta è che adesso aspetterebbe un bambino cosa che entrambi desideravamo ma che forse in questo contesto è la cosa meno opportuna , questi fatti mi hanno spinto ad accarezzare un pò di piu l’idea di trasferirmi inizialmente soltanto io vedere un po come funziona e poi si vedra , la domanda che mi assilla è se l’eta potrebbe essere un ostacolo in svizzera , attualmente lavoro nel campo alimentare da quasi dieci anni mentre prima avevo un’impresa di pulizie ,queste sono le esperienze su cui punterei per entrare in svizzera.
    Altra domanda le donne in svizzera come sono considerate …..??’ cioè sono un’ostacolo ai fini di un ‘assunzione specie se hanno bambini e qual’è la retibuzione media, ringrazio fin d’ora a chi saprà esaudire le mie domande…..un saluto caloroso a tutti

  94. Complimenti per il palese spunto preso dal mio gruppo pubblicato su Facebook “VOGLIO ABITARE IN SVIZZERA”.
    Naturalmente è troppo difficile per una persona con poco cervello trovare le idee per poter scrivere riguardo argomenti che possano essere discussi in un BLOG……..
    Saluti
    Tentori Massimiliano….il vero autore!

  95. appena letto il tuo commento avevo voglia di insultarti giuro !!!!
    ma io a differenza tua so padroneggiarmi e nn scendo a queste bassezze.
    La mia storia che ho cercato di descrivere nei particolari corrisponde a VERITA’, che tu ci creda o no……,vorrei capire da dove avrei tratto spunto o scopiazzato , cosi da rendermi conto ed eventualmente chiederti scusa? o
    camminare sui carboni ardenti….vestirmi di sacco o non so altro…
    e comunque che io sia ricco o povero di idee, dalle tue prime povere battute comprendo che non sei assolutamente nella posizione di giudicare anzi… Cordiali saluti Rosario

  96. ki pensa di venire a vivere in svizz xkè qui cè pulizia è un povero illuso.io abito in svizz e vi posso dire ke non è oro tutto quel ke luccica.non ci sono i barboni x le strade come in italia,è vero.ma ci sono e sono tenuti nascosti nei manicomi!qui si fanno gli esperimenti animali cioè la vivisezione,e pure quelli umani.ci sono i volontari ke vengono pagati a loro riskio e pericolo certo.lo fanno x soldi e scelgono loro.ma in proporzione vengono pagati poco xkè nè loro nè i medici sanno l effetto collaterale di certi farmaci.cè una vera e propia mafia in questo.tanti italiani e tanti brasiliani vivono in questo modo.qui tutti hanno lo psikiatra.x una crisi post parto finisci in manicomio.col parco e la piscina ma x sempre in manicomio.ki abita in italia pensa ke qui sia tutto bello pulito e tutto rosa e fiori ma è 1illusione.si pagano tasse su tasse e certo la gente è piu civile.ma è solo1mancanza di liberta’.è vero ke in italia le cose nn funziano molto bene ma la svizz ha tanti peccati nascosti.tutti i $ arrivano dall olocausto e dall hapartaid in africa.$sporki e riciclati.tanto verde tante banke ma pieno di bunker ovunque.prima di parlare informatevi bene ma bene.io da qui x cose burocratike nn posso andarmene senno’ lo farei.le scuole si basano solo sulla matematica e nn su una vera cultura.dall italia son passati scenziati ed inventori.la svizz ha poco da dare e da insegnare in storia letteratura e cultura.nn ci son le prostitute x le strade.son nei night.nel pulito certo.ma devono accettare di bere x i clienti e dopo2anni una ballerina qui diventa alcolizzata.e il magnaccia è lo stato.penate bene prima di dar giudizi negativi sull italia.

  97. Ciao a tutti,
    questo blog mi capita a pennello e vi sarei grato se poteste spendere un attimo per una risposta, anche se breve.

    Sono torinese, emigrato in Inghilterra da un paio di anni, contratto indet., azienda importante. Non si sta male (luogo carino, orari ottimi, lo sport costa pochissimo, moltissimi italiani)

    Gradirei tornare a Torino (se dessero 40-50KE…, ma anche un poco di meno, alla fine sarebbe sempre un compromesso), ma anche avvicinarsi andrebbe benino.

    Ora sono in corsa per un posto a Zurigo, da 120000CHF.

    Sto cercando informazioni riguardo alla vita a Zurigo, da single che parla inglese e francese (e piemontese…). In particolare:

    – la città è viva? Vivibile? La gente socializza? (pare di no)
    – la lingua è un ostacolo? (pare di sì, nel casino tra tedesco e dialetto)
    – lo stipendio permetterebbe un appartamento in zona civile, un po’ di vita (ristorante 1-2 volte a settimana, club di tennis, un we in italia/mese, lasciando ancora 1500CHF di risparmio?)
    – come siamo visti noi italiani? Ce ne sono?
    – clima?

    Grazie.
    Se in cambio volete info sull’Inghilterra, chiedete pure.

    Luca

  98. Credere di trovare un paese perfetto è certo una pia illusione, ma l’italia (il minuscolo è voluto) fa talmente schifo, lei e la maggioranza degli italiani, che a trovare di meglio ci vuole poco, molto poco. Mi viene da ridere poi quando leggo di chi si lamenta che in svizzera c’è un sistema repressivo, incredibile ! La tipica mentalità italiana, dove ci sono delle regole che vengono fatte rispettare allora c’è un sistema repressivo (leggi non posso fare il mio porco comodo), quando poi il classico italiano trova uno più prepotente di lui, allora si invoca giustizia e regole che non vengono rispettate …….

  99. ragazzi ciao a tutti! ho avuto un’offerta di lavoro a Bien-Bielle e mi han proposto 2000 franchi…volevo sapere se tra tutte le spese mi potrebbero bastareo no…tra trasposrti pubblici e affitto di una stanza (anche una doppia o tripla se serva per risparmiare!)
    In Svizzera nn ci sono mai stato e quindi nn so se con quei soldi realmente riuscirei a viverci…fatemi sapere grazie!

  100. Caro roberto in svizzera con 2000 franchi muori di fame…………….fidati ci ho vissuto un anno e forse ci ritornero con la mia famiglia perche io ho moglie e figlia svizzere.Uno stipendio per una sola persona per poter almeno sopravvivere è almeno 3500 CHF al mese che tra l altro non è molto. Ho un amico a zurigo che mi diceva che guadagnava troppo 6500CHF la mia moglie in svizzera in un altra citta prendeva 5000CHF. Quindi Roberto fatti alzare l offerta senno dammi retta non andarci.

  101. Sono un cittadino italiano e vivo al nord italia.
    non riesco più a tollerare tutto quello che vedo ogni giorno: sporcizia, degrado, immigrazione selvaggia ed inciviltà.
    Sto pensando di andare a vivere a Lugano, ma sento dire che ci sono tasse spaventose. Io lavoro nella pubblica amministrazione e vorrei acquisire non la cittadinanza svizzera, ma la sola domiciliazione di tipo “b”.
    Qualcun osa darmi informazioni attendibili su come sui miei dubbi?
    Ciao e grazie a tutti!!

  102. ciao a tutti. Sono un italiano che vive in svizzera da più di un anno. Nonostante abbia un buon lavoro e in svizzera funzioni tutto perfettamente, la qualità emozionale della vita è molto bassa. Gli svizzeri sono soli e tristi, ma essendo abituati dalla nascita a una vita con pochi contatti la cosa la vivono con totale naturalezza. Ma gli occhi spenti e le facce da ‘neuro’ che si vedono da queste parti non le ho mai viste in nessun altro paese. La svizzera ha il più alto numero di suicidi d’europa e probabilmente anche il più alto numero di persone depresse, in cura da psichiatri, psicoterapeuti e psicanalisti. Pochi studiano – il lavoro si trova lo stesso e ben pagato – e il livello generale di cultura dei singoli è spesso disarmante, anche solo rispetto all’italia. Se ci sono manifestazioni culturali è solo perchè ci sono i soldi, non certo perchè ci sia una consapevolezza dell’importanza della cultura. Poi, conoscere persone è cosa difficilissima e spesso frustrante e per loro il concetto di amicizia è molto molto diverso da quello italiano: per noi è una banale conoscenza. A tutti quelli che pensano di trasferirsi in svizzera, dico con pensateci seriamente, perchè in fondo, in fondo, la qualità della vita non la fanno solo i soldi. un saluto

  103. ciao a tutti, ho ricevuto un offerta di lavoro in Svizzera (Zurigo), in italia ho un ottimo lavoro tra i 50/60K.
    sono indecisissimo se accettare o meno, l’offerta l’oro di aggirerebbe cira sui 140K.

    ma quanto costa la vita lì?
    io dovrei trasferirmi con la mia ragazza che non parla ne tedesco ne inglese, dovrebbe trovare lavoro..
    dite che è troppo dura?

    perchè dite che gli svizzeri sono tutti tristi, sono stato a Zurigo, non mi sembra poi tanto male come città.

    grazie mille ciao.

  104. Rosario :appena letto il tuo commento avevo voglia di insultarti giuro !!!!ma io a differenza tua so padroneggiarmi e nn scendo a queste bassezze.La mia storia che ho cercato di descrivere nei particolari corrisponde a VERITA’, che tu ci creda o no……,vorrei capire da dove avrei tratto spunto o scopiazzato , cosi da rendermi conto ed eventualmente chiederti scusa? ocamminare sui carboni ardenti….vestirmi di sacco o non so altro…e comunque che io sia ricco o povero di idee, dalle tue prime povere battute comprendo che non sei assolutamente nella posizione di giudicare anzi… Cordiali saluti Rosario

    complimenti.con la tua risposta hai dimostrato intelligenza e distacco..da ki fa portabandiera della propria ignoranza

  105. sono stato in svizzera diverse volte,e conosco bene quasi tutti i cantoni,da ginevra a zurigo…lucerna..e anche il cantonticino quello piu somiliante all italia.io andrei li se potessi senza pensarci due volte,e sto organizzandomi x riuscire ad andarmene dall italia.svizzera ed austria son i posti dove desidererei poter vivere.non concordo assolutamente con ki afferma che in svizzera la gente è depressa,ci son tanti suicidi,o sia un paese triste.con tutte le caratteristiche negative che possono presentarsi,la qualita della vita non è nemmeno lontanamente paragonabile all italia..ormai giunta al terzo mondo.paese dove mancano completamente le regole,dove la gente è in gran parte incivile.dove gli interessi a cose e persone son principalmente speculativi,dove la gente si indebita x cose futili..vacanze vestiti beni di non primaria necessita,dove i problemi dei cittadini son lasciati a se stessi..i mezzi di trasporti fatiscenti non funzionano..scioperi -ritardi..e le grandi citta stanno diventando bronx..tra sporcizia e degrado.negli ultimi 15 anni questo è molto visibile..e sfido kiunque a dimostrare il contrario.forse x molti è piu facile vivere in mancanza di civilta..e questo rende difficile seguire le tante tante regole che un paese come la svizzera impone…io invecie..ne sarei fiero..e spero di poterlo essere entro poki anni.ora vi diko una cosa..che è un dato di fatto dai vari sondaggi.la svizzera detiene il primato mondiale con ben 2 delle sue citta ginevra e zurigo,per qualita della vita.e la qualita della vita viene calcolata in base a tutti i criteri fondamentali..istruzione..lavoro salute..ecc.. l italia si piazza ben oltre il 60esimo posto…gia questo dovrebbe fare riflettere….

  106. Andrea: ottimo il tuo commento. Sono d’accordo su tutto.
    Io da 6 anni vivo e lavoro a Madrid, ma devo dire che qui in Spagna l’educazione civica della gente é ancora peggio dell’Italia.

    Ma per andare a lavorare in Svizzera servono dei permessi speciali?

    Ciao

  107. Ciao a tutti… sono una ragazza nata e sposata (purtroppo qua in Svizzera). Dico purtroppo perche se sarebbe per me, da mo che mene sarei andata a vivere in Italia. Dico subito perche. Qua, certamente ce la pulizia, e ben ordinato, e tutto regolare. E fin qua tutto bene. Il guadagno (solo 3’500, sposato 6000.- in su va bene). Il problema e che come guadagni bene, spendi comunque altrettanto cosi che alla fine nn ti rimane un gran che. Ma ci vivi comunque bene. Quello che le persone qua sono tristi sono perfettamente daccordo. Ogniuno guarda per se, (tranne che n 6 una bella ragazza :-). Ma la cosa che piu nn sopporto e il CLIMA. SEMPRE e dico davero SEMPRE apparte se tutto va bene 1mese al anno, freddo. E di una tristezza pazzescha. Purtroppo mio marito e Svizzero e nn ci pensa minimamente ad andare a vivere in Italia. Io mi accontenterei di guardagnare molto meno a cambio del mare sole e la gente italiana!!!!!

  108. buona sera a tutti, mi presento sono una laureanda in infermieristica, italiana , e nn appena avrò la laurea avrei intenzione di lavorare in svizzera. Ora mi pongo una domanda, basta solo inviare il curriculum negli ospedali pubblici? poi saranno loro a contattarti o bisogna fare altro? ho anche un’altra domanda, parlo solo l’italiano mentre con l’inglese non ho molta confidenza, lo parlo a livello scolastico, questo basta? ringrazio in anticipo chi mi potrà dare risposta ai miei dubbi.

  109. ((((( x sandra)))) cioe” tu vuoi andare in italia x la gente??? che te ne fai della gente se nn hai lavoro , oppure se c”e l”hai nn c”e la faresti a fine mese. . . . forse e questo che vuoi????? pensaci bene che in italia stiamo ( inguaiati)tu nn sai qua in italia le cose come stanno bhe” te lo dico io. .. . ( e uno schifo) nn si lavora proprio oppure se lavori ti pisciano in mano mi piacerebbe dirtelo in napoletano . . . . senti ( se riesci a mangiare a fine serata ti conviene stare in svizzera! e un consiglio che ti do!oppure se ci tieni cosi tanto facciamo cambio. .

  110. io sono nato in svizzera, ma d origini.. italianissimo…
    ho letto tanti commenti, in qualche modo tutti veri!

    per chi vuole trasferirsi in svizzera, consiglio
    Ginevra, lucerna e zurigo, altri posti lasciate perdere se non volete finire depressi, specialmente a Basilea, zona molto industriale, qui si lavora come dei robot ed arrivi a 60 anni che nn ti sei nenache accorto cosà e la vita,, solo lavoro e casa lavoro e casa.. ti spremono come un limone, finche
    non ci si ammala di salute,, qui i pensionati o crepano (scusate la parola ma e cosi) o finiscono in una casa per anziani dove vivono ancora qualche anno triste!
    riguardo lorganizazione sicuramente in svizzera non ce niente da ricriminare. funziona tutto abbastanza bene, i nr. 1 mondiale direi, lavoro cé ne per tutti se lo si vuole!
    il guadagno e medio alto ma i costi lo sono altrettanto, a persona bisogna guadagnare 5’000 CHF sotto si fa fatica direi se vuoi vivere civilmente!

    per gente giovane che vuole anche un po di vita e divertimento direi di trasferirsi a zurigo, se cercate una bella ragazza, andate a prenderla in italia, xé qui sono bianche, brutte, noiose,, direi che basta!!

    la comunicazione con la gente e = 0!!
    ognuno per i cavoli suoi!!
    i sorrisi durante il giorno sono pochi!!
    lestate dura ca. 14 giorni l’anno x una persona che ha vissuto al mare, sconsigliabile!

    e un paese che ha funzionato bene, ma anche qui stanno cambiando tante cose,,, la pulizia nn e quella d una volta, lemigrazione e sembre piu alta con gentaglia d tutti i tipi!!

    qui si lavora per vivere, scordatevi gli aperitivi dolo il lavoro, i weekend al mare, la passeggiata domenicale e tutto cio che vi piace fare!!

    io vi consiglio se vi propongono un buon lavoro cn un buon salario, venite a vivere in svizzera e fatevi tanti weekend in italia e in giro per il mondo!
    ma se vi propongono una paga di 3000 franchi rimanete in italia!!

    un saluto dalla svizzera!

  111. Ciao Simone
    Per quanto dici fare il frontaliero conviene, noi siamo una famiglia di tre persone e volevamo fare il lavoro di fr, però mio marito fa il cuoco, e pensa di recarsi a zurigo o ginevra per lavoro…pensi sia giusta la scelta? Grazie.

  112. > “… la pulizia nn e quella d una volta, lemigrazione e sembre piu alta con gentaglia d tutti i tipi!!”

    forse cominciano arrivare troppi italiani? 😉

    il problema è che la qualità di un posto la fa la gente, quindi se troppi italiani vanno in svizzera, la svizzera diventa prima o poi come l’italia (vedi argentina….), a meno che non si mantenga una massa critica di “nordici” che incanalano in modo positivo gli aspetti creativi della nostra cultura (vedi stati uniti…).
    Insomma, il dilemma è che vogliamo tutti andare là dove non ci sono troppo persone simili a noi…

  113. Ma forse (alberto 83) hai raggione. In effetti, l’italia dopo la lira nn e piu quella di una volta. Come si dice, l’erba del vicino e sempre piu verde, e si cerca sempre cio che nn si ha. Ma quando vado in italia, in vacanze e tutto cosi bello!!! Ma appunto sono le vacanze. Forse meglio tenersi il brutto tempo in Svizzera ma almeno la sicurezza di poter permetterti “quasi” cio che vuoi senza dover tirare cinghia.

  114. a meno che non si mantenga una massa critica di “nordici” che incanalano in modo positivo gli aspetti creativi della nostra cultura (vedi stati uniti…).

    cos’e’ che fanno i “nordici”???

  115. ho letto un commento riguardo i “nordici”..
    certa gente spara a vuoto appena apre bocca..
    io sono nato in svizzera e vivo in svizzera, e a dire la verità i “nordici” sono i piu fannuloni qui in svizzera, ma ce ancora gentaglia che pensa che al sud sono tutti nulllafacente o cosa?!?! (ignoranza dei nordici “per fortuna non ragionano tutti cosi i nordici naturalmente!)
    cmque qui la gente che lavora e quella del sud, gente onesta che lavora e che e molto apprezzata grazie al loro impegno in tutti i sensi! punto!
    i commenti della gente ignorante dovrebbero cancellarli, xé sono molto tristi!!!

  116. Salve a tutti.
    Ho letto tutti i vs commenti, positivi e non, ma penso che molti di voi, e scusatemene, non sanno di cosa parlano, perche non hanno vissuto entrambe le realtà, penso che la maggior parte di voi parli di “ho sentito…”, “mi hanno detto che…” ecc.
    Mi permetto di dire, a chi è veramente interessato ad un trasferimento verso il nord di farlo. Ho vissuto 29 anni nella Svizzera-tedesca, parlo 4 lingue, sono diplomato e ho vari attestati importanti. Nella mia esperienza di 4 anni nel centro-nord ho scoperto che l’Italia è unicamente bella per i benestanti (vi ricordo che il 90% della ricchezza legale italiana (tranne mafia e il lavoro nero di molti poveretti costretti) è in mano al 10% della popolazione.Inoltre è bella per andarci in ferie (ora con l’euro neanche + tanto conveniente; è buona per la pensione (ma con quella Svizzera..) Riflettete un pò. Mi vien da ridere leggendo i soliti commenti invidiosi di una Svizzera di banche con soldi “sporchi”- l’italiano non è visto molto bene in tutto il mondo, già quando andavo all’asilo chiamavano me e tutti i miei amici e conoscenti italiani “mafiosi”, ladroni. In Italia tutti sanno come stanno le cose, il giro di prestazioni fatte senza fatture, lavoro nero sia per extracomunitari ma non solo, sempre più italiani vivono senza alcuna sicurezza, il presente è triste ed il futuro lo si vede sempre + nero. La Svizzera non è assolutamente perfetta, d’altronde quale nazione lo è, ma per superare l’Italia non ci vuole molto. Perdonatemi se sono critico, ma so di cosa parlo, ho avuto molte esperienze, anche io volevo scappare dalla Svizzera, vedevo l’Italia con occhi diversi per il breve periodo di vacanze. Viverci e sopportare è un’altra cosa. Se poi penso a mia figlia, in Svizzera ha più futuro, + possibilità, il lavoro buono, idoneo ai tuoi studi e alle tue esperienze lo trovi perchè sei bravo, non per raccomandazioni. L’Italia ha troppi problemi che peggiorano sempre +, nessuno vuole o può trovarli, il virus continua a diffondersi sempre + e il vaccino è irraggiungibile. Pensate bene ai vs passi, valutate bene. ognuno è diverso e ha obbiettivi differenti. provare per credere è un grande rischio, io l’ho fatto, e per ora mi è andata bene.ma non sempre è così.

  117. Il problema, l’unico grande problema, dell’Italia.. è che è piena di Italiani. E stiamo peggiorando sempre di più.
    Perciò, anche io a 42 anni vissuti a Roma sto meditando l’emigrazione.

  118. bel blog.. proprio dal vivo della questione… a me la svizzera piace potra’ anche essere vero che ci sono molti depressi ma che qui in italia siamo felici ad oggi30 novembre c’e’ una crisi della madomma non c’c”e’ gente in giro e io sono deciso vorrei col mio mestiere(ho una mega trattoria dalla quale me ne sto’ per andare) cuoco ad ottimi livelli come se qualcuno vuople potra0 constatare dal sito pizzaiolo da grandi numeri e barman acameriere…. vorrei sapere da qualche amico svizzero le possibilita di guadagno ch ci sono a zurigo o ginevra,,,so benissimo che la gente magari onon sar’ socievole… ma cosa pretendiamo noi italiani ? che arriviamo noi e si apre il mar rosso? la regola e’ sempre la stessa fai la persona seria e lavora bene che alla fine ti apprezzeranno…

  119. Auguri a tutti.
    Non conozco la svizzera, ma ho sempre sentito parlare tanto bene di questo paese. Io vivo in Italia da 15 anni e ho visuto anche a Tenerife per 5 anni dove il sole non manca mai, e le amicizie si fanno in ogni angolo delle strade.
    Sono nata a Cuba, anche se imposibile vivere, sono abbastanza abituata al eterno state.
    Sulla Italia meglio non fare commenti per quanto sia difficile vivere con dignita se non hai un buon lavoro sicuro, cosa molto dificile se non sei un raccomandato. Mille volte meglio Tenerife dove una donna con un semplice lavoro riesce a campare senza l’aiuto di nessuno.
    Per questioni personali pero, sono in Italia e il mio compagno e io stiamo pensando ad a andare a vivere in svizzera, ansi, lo voglio convincere visto che lui lontano dalla Italia non ci vuole stare. Per me, indipendentemente del clima che so mi manchera e anche tanto,, la civilta e al primo posto.

  120. Ciao a tutti! Sono svizzero di Lugano. Ho letto tanti commenti che mi hanno fatto veramente ridere. Che la Svizzera non sia perfetta sono perfettamente d’accordo, ma vi posso garantire che la qualità di vita è molto più alta che in Italia, anche per le persone con reddito basso, le quali possono usufruire di aiuti statali veri e non fittizi. Inoltre chi ha voglia di lavorare quasi sicuramente trova un lavoro, mentre per chi ha studiato non ci sono particolari problemi a ricevere paghe elevate.
    Qualche mese fa ho conosciuto una coppia napoletana che si è trasferita in Svizzera. La prima cosa che mi hanno detto è che a loro non piacciono gli svizzeri… Incominciamo bene! Da subito non hanno rispettato la proprietà privata (vedi parcheggiare abusivamente dal vicino, mancato rispetto delle regole condominiali, …) e inoltre pretendevano di comportarsi e di vivere come a Napoli. Io non sono mai stato a Napoli e non mi permetto di giudicare, ma di sicuro se mi dovessi trasferire a Napoli, mi adatterei ai napoletani!
    Sicuramente gli svizzeri non sono i più simpatici (anche se ci sono molti stranieri che coloriscono un po’ l’ambiente), ma ritengo che siamo molto più affidabili e corretti. D’altra parte se vogliamo che tutto funzioni bene siamo costretti ad essere abbastanza seri. Non è stando sulla spiaggia a grattarsi o in un ufficio pubblico a far finta di lavorare che si ottengono risultati. Concludo con il dire che l’Italia è un paese fantastico e dalle enormi potenzialità, ma che ha bisogno di gente onesta, seria e produttiva per poter arrivare sul tetto del mondo.

  121. Io ci andrei con i piedi di piombo prima di stravedere per la Svizzera. Effettivamente in Italia i problemi ci sono e nessuno li nega, in particolar modo dopo l’introduzione dell’Euro che ha dimezzato il potere d’acquisto.

    Suggerirei però di non lasciarsi incantare da quel che potrebbe essere la Svizzera. Specifico che ho la cittadinanza svizzera, ma essendo di origine italiana sono stato trattato più volte peggio di una m***a solo a causa dell’origine sul lavoro.

    Alessandro dice che in Svizzera nessuno ti lascia crepare e gli aiuti ci sono. Confermo, ma chi come me è costretto a ricorrere spesso ad aiuti sociali vieni considerato molto male. Ti viene fatta una colpa quella di essere un lavoratore con forme atipiche di contratto.

    Sui salari percepiti… il rischio che qualcuno di voi che sceglie di emigrare finisca per percepire una miseria è molto alto se non si dispone di un titolo di studio in ambito medico-infermieristico o ingegneristico.

    Gli svizzeri popolazione non sono male, anche se hanno una cultura molto bassa. Mediamente una persona su quattro detiene un titolo di maturità, sin dalle scuole dell’obbligo viene privilegiata la formazione professionale e c’è tanta matematica nei programmi a causa della “dittatura” dei politecnici di Zurigo e Losanna.

    Infine vi ricordo che qui non è possibile mettere in discussione il potere della gente benestante e se incappate in qualcosa con loro sul lavoro i sindacati ci sono ma fanno veramente ben poco. Il mercato del lavoro svizzero è uno tra i più flessibili del mondo.

  122. ciao vorrei sapere cosa succede se porto i miei figli che studiano in italia in svizzera a livello scolastico e vero che li mettono indietro di qualche anno parlo di svizzera francese

  123. anna :ciao vorrei sapere cosa succede se porto i miei figli che studiano in italia in svizzera a livello scolastico e vero che li mettono indietro di qualche anno parlo di svizzera francese

    Ciao, innanzitutto dipende a quale ordine di scuola fai riferimento e da quanti anni hanno i tuoi figli (non l’hai specificato). Sicuramente a causa del fattore linguistico andrebbero inevitabilmente indietro di una classe se non addirittura di due.

    Sui contenuti… la scuola elvetica non è armonizzata ed ogni cantone può proporre un proprio percorso scolastico-formativo. Cantoni come il Ticino e Ginevra hanno scuole orientate verso l’acquisizione di titoli di studio superiori, le regioni della Svizzera tedesca puntano invece sulla formazione professionale creando così una maggiore “biodiversità sociale”.

    La scuola elvetica è molto classista e a partire dalla terza media i programmi di matematica cominciano a farsi particolarmente spinti.

    Calcola che i criteri di ammissioni per gli studi superiori sono molto restrittivi, la Svizzera è uno dei paesi industrializzati con il minor numero di laureati.

  124. salve
    gentilmente volevo informazioni per andare a lavorare/vivere in svizzera (ho visto vari servizi che vanno molte ditte italiane; avranno bisogno di manodopera!!??). volevo sapere come manodopera dove e a chi su quale sito telefono posso informarmi..
    graziemille
    spero mi rispondiate

  125. angelo :salvegentilmente volevo informazioni per andare a lavorare/vivere in svizzera (ho visto vari servizi che vanno molte ditte italiane; avranno bisogno di manodopera!!??). volevo sapere come manodopera dove e a chi su quale sito telefono posso informarmi..graziemillespero mi rispondiate

    Dipende da quello che vuoi fare… se vuoi aprire un’azienda i cantoni fanno a gara per abbassarti l’imposizione fiscale. Molte aziende italiane si trasferiscono in Svizzera per sfruttare appunto l’imposizione fiscale, una burocrazia più efficiente (si tratta di un paese di 7.5 milioni di abitanti), delle buone vie di comunicazione e una legislazione molto liberale in materia di contratti di lavoro.

    Se invece vuoi venire a lavorare in Svizzera dipende molto dal tipo di mansioni che intendi occupare e dove intendi andare a vivere. Se percepisci un salario basso ti toccheranno quasi sicuramente i cantoni più popolari (Zurigo, Basilea, Ginevra, Ticino, ecc…) beccandoti un’imposizione fiscale proporzionalmente elevata sul tuo reddito. Bisogna finirla con il mito secondo cui in Svizzera si pagano poche tasse perché non viene tenuto d’acconto che il cittadino per le malattie è obbligato dalla legge ad assicurarsi presso un’assicurazione privata con un premio mensile uguale per tutti i cittadini (e accade che si cura solo chi ha i soldi per farlo). Il binomio composto dall’imposizione fiscale e l’assicurazione malattia ti potrebbe portare via una fetta consistente di quel percepiresti in un anno (ma dipende molto dal cantone), specie se occupi un posto poco qualificato. L’acquisto della casa è fuori discussione, la maggioranza della popolazione vive in affitto.

    Nell’eventualità ti posso suggerire caldamente lo statuto di frontaliero che però tra l’opinione pubblica è molto detestato. In pratica vivresti in Italia ma a ridosso del confine con la Svizzera, godresti di un regime fiscale di favore e puoi rimanere assicurato presso la mutua. Il cambio è molto favorevole, anche con un lavoro poco o nulla qualificato potresti percepire tranquillamente 2000 e più Euro puliti al mese.

  126. ciao a tutti!
    siamo una coppia di fidanzati che hanno pensato di trasferisri in svizzera, noi abitiamo in provincia di Napoli, città che io amo, ma purtroppo le cose come ben saprete non vanno molto bene!
    io sono commessa, mentre il mio ragazzo è operaio meccanico…che speranze ci sono di trovare lavoro li?
    secondo voi conviene trasferirsi quando lui ha un posto di lavoro a tempo indeterminato anche se l’azienda è piccola?
    grazie a tutti quelli che vorranno rispondere!

  127. Lucia :
    ciao a tutti!
    siamo una coppia di fidanzati che hanno pensato di trasferisri in svizzera, noi abitiamo in provincia di Napoli, città che io amo, ma purtroppo le cose come ben saprete non vanno molto bene!
    io sono commessa, mentre il mio ragazzo è operaio meccanico…che speranze ci sono di trovare lavoro li?
    secondo voi conviene trasferirsi quando lui ha un posto di lavoro a tempo indeterminato anche se l’azienda è piccola?
    grazie a tutti quelli che vorranno rispondere!

    Il problema di molti è quello che quando parlano sono estremamente vaghi nell’enunciare quello che vogliono…

    Dove vorresti andare a vivere?
    Nella Svizzera tedesca?
    Nella Svizzera francese?
    In Ticino?

    Non so se si è capito che la barriera linguistica potrebbe rappresentare un grosso ostacolo, specie calcolando che nella Svizzera tedesca non si parla l’alto tedesco ma un dialetto di derivazione germanica (e come dire che in Italia la lingua ufficiale dello Stato è l’italiano ma tra la popolazione è normale comunicare e in parte scrivere in un preciso dialetto).

    Come commessa credo avresti poche possibilità, per il tuo ragazzo invece dipende molto dal livello di qualifiche professionali che ha raggiunto.

  128. si hai ragione!sono stata poco chiara!
    so bene che c’è il problema della lingua, e visto che noi parliamo solo italiano e inglese, avevamo pensato di andare nella svizzera italiana.
    il nostro problema piu grande, forse, è che non sappiamo come muoverci. Nel senso:
    ci conviene chidere l’aspettativa a lavoro, in modo tale da passare un pò di tempo li?
    e se invece andassimo il periodo estivo, usufruendo cosi delle ferie?
    Io qui sono commessa, ma per quanto mi riguarda sono disposta a fare di tutto, solo che naturalmente non ho nessuna esperienza.

  129. Lucia :
    si hai ragione!sono stata poco chiara!
    so bene che c’è il problema della lingua, e visto che noi parliamo solo italiano e inglese, avevamo pensato di andare nella svizzera italiana.
    il nostro problema piu grande, forse, è che non sappiamo come muoverci. Nel senso:
    ci conviene chidere l’aspettativa a lavoro, in modo tale da passare un pò di tempo li?
    e se invece andassimo il periodo estivo, usufruendo cosi delle ferie?
    Io qui sono commessa, ma per quanto mi riguarda sono disposta a fare di tutto, solo che naturalmente non ho nessuna esperienza.

    Non lo so… se io avessi il posto di lavoro fisso (l’aspettativa sottointende questo) non mi muoverei da Napoli.

    Non hai specificato gli studi fatti, in Svizzera si tende a richiedere una qualifica professionale per ogni posto di lavoro (anche per fare pulizie).

    Per tuo marito mi orienterei nell’ambito dell’edilizia mentre per te andrei decisamente sul sociosanitario (case per anziani) o nell’albergherio-ristorazione. Il rischio di percepire uno stipendio da fame è molto alto calcolando che il Ticino è, assieme a Ginevra, il cantone svizzero che più sente degli effetti della frontiera. Infine c’é da valutare un’ultima cosa… vorresti andare via da Napoli ma ricordati che una volta giunti in Svizzera andreste quasi probabilmente a ingrossare quella popolazione urbana in contesti multietnici molto spinti.

  130. Ciao a tutti! Sono una ragazza italiana che studia terapia occupazionale a Milano. Al termine del mio percorso formativo vorrei venire a vivere in Svizzera perchè sono stanca di vivere in un luogo in cui non si fa la differenziata (o si fa poco e fatta male), il livello di smog (almeno per quanto riguarda Milano) è sempre oltre al limite consentito, l’autostrada è carissima e gli stipendi sono veramente poco significativi. Avevo in mente come città Lugano. Volevo sapere il costo della vita, più o meno attorno a quanto si aggirano gli stipendi di fisioterapisti e terapisti occupazionali o qualunque altra informazione utile! Vi ringrazio in anticipo! (ps: potrei sapere anche quanto devo togliere di tasse da uno stipendio lordo?)

  131. Circa un’ora fa parlavo con mia moglie della Svizzera. Sosteneva che le sarebbe piaciuto trasferirsi con la figlia minore e lasciare l’Italia divenuta ormai una “terra calpestata e derisa”. Le ho raccontato di avere soggiornato a Luzern per un breve periodo all’età di quindici anni (ora ne ho 50) e ancora oggi conservo bellissimi ricordi; quindi concordavo con lei su varie cose: pulizia dell’ambiente, senso civico degli abitanti, e così via. Dopo avere letto l’ultimo untervento, quello di Luca, garbato e preciso, ho cominciato a pensare a quello che avrei dovuto lasciare: mare, temperatura mite, filari di uva sangiovese e la mia casa. Quindi ho deciso di rimanere in Romagna: c’è un turismo scadente, è vero, molti immigrati dal sud cafoni, presuntuosi, arroganti, vendicativi, ipocriti. Però so come comportarmi in questa terra, mi sono conquistato il mio piccolo spazio e preferisco ricordare Lucerna così come lo vissuta e ho avuto modo di apprezzarla negli anni della mia adolescenza. Ho deciso che la cosa più saggia da fare sia difendere il mio seppur piccolo angolo da coloro che vogliono prendere il mio posto con l’arroganza, credo sia più giusto opporsi agli immigrati (non parlo di africani o asiatici) che coalizzati, imbottiti di omertà e tracotanza, tentano di strapparmi tutto ciò che i miei avi hanno costruito, spesso affrontando vere e proprie persecuzioni di un governo ingiusto e corrotto. Un caloroso augurio di ogni bene a chi a voglia di ricominciare.

  132. Vale :
    Ciao a tutti! Sono una ragazza italiana che studia terapia occupazionale a Milano. Al termine del mio percorso formativo vorrei venire a vivere in Svizzera perchè sono stanca di vivere in un luogo in cui non si fa la differenziata (o si fa poco e fatta male), il livello di smog (almeno per quanto riguarda Milano) è sempre oltre al limite consentito, l’autostrada è carissima e gli stipendi sono veramente poco significativi. Avevo in mente come città Lugano. Volevo sapere il costo della vita, più o meno attorno a quanto si aggirano gli stipendi di fisioterapisti e terapisti occupazionali o qualunque altra informazione utile! Vi ringrazio in anticipo! (ps: potrei sapere anche quanto devo togliere di tasse da uno stipendio lordo?)

    In ambito sociosanitario avresti ottime possibilità di occupazione siccome la Svizzera, come tanti altri paesi nel mondo, presenta una carenza di figure quali medici, infermieri, fisioterapisti, ecc…

    Non ho invece idea di cosa possa essere un “terapista occupazionale”.

    Lo stipendio di un fisioterapista si dovrebbe aggirare (al cambio di oggi) attorno ai 4500 Euro lordi al mese da cui andrebbero poi dedotte tasse, affitto e assicurazioni malattia (voci principali).

    A causa del federalismo non posso darti una risposta precisa… in Svizzera una persona viene tassata a livello comunale, cantonale e federale con percentuali diverse. Più in un cantone o in un comune vivono persone agiate, e più le tasse si abbassano. Naturalmente c’é l’effetto opposto perché dove vive tanta gente benestante si alzano immediatamente gli affitti (in Svizzera il passaggio tra zone residenziali e quelle popolari è molto netto). Facendo una stima molto imprecisa dovresti arrivare a pagare sui 12000 Euro di tasse all’anno. A queste vanno sommate le spese per l’assicurazione sanitaria che vanno sulla base di una franchigia in un sistema sanitario molto efficiente che però si contraddistingue per non essere solidale (all’infuori del premio mensile, ti curi solo se hai i soldi). Il premio di cassa malati varia da 2000 Euro all’anno (franchigia massima, se ti curi devi sborsare di tasca tua i primi 2000 Euro) a 3200 Euro (in questo caso bisogna pagare i primi 230 Euro). Questo sulla media della cassa malati… essendoci un sistema privato ognuno può presentarti l’offerta che più gli conviene.

    Gli affitti dipendono molto dal quartiere in cui vai ad abitare ma per un appartamento difficilmente scendi sotto i 1000 Euro al mese (a meno che non accetti di andare a vivere in cima ai monti).

    Sullo smog, il basso Ticino si becca una fetta consistente dell’inquinamento prodotto in Lombardia. I livelli di smog dovrebbero essere i medesimi.

    Il costo della vita: è caro per quel che riguarda gli alimentari (che qualitativamente sono inferiori rispetto ai corrispettivi italiani) mentre i gadget elettronici dovrebbero costare meno che in Italia.

    Fossi te un pensierino lo farei…

  133. daniele :
    Circa un’ora fa parlavo con mia moglie della Svizzera. Sosteneva che le sarebbe piaciuto trasferirsi con la figlia minore e lasciare l’Italia divenuta ormai una “terra calpestata e derisa”. Le ho raccontato di avere soggiornato a Luzern per un breve periodo all’età di quindici anni (ora ne ho 50) e ancora oggi conservo bellissimi ricordi; quindi concordavo con lei su varie cose: pulizia dell’ambiente, senso civico degli abitanti, e così via. Dopo avere letto l’ultimo untervento, quello di Luca, garbato e preciso, ho cominciato a pensare a quello che avrei dovuto lasciare: mare, temperatura mite, filari di uva sangiovese e la mia casa. Quindi ho deciso di rimanere in Romagna: c’è un turismo scadente, è vero, molti immigrati dal sud cafoni, presuntuosi, arroganti, vendicativi, ipocriti. Però so come comportarmi in questa terra, mi sono conquistato il mio piccolo spazio e preferisco ricordare Lucerna così come lo vissuta e ho avuto modo di apprezzarla negli anni della mia adolescenza. Ho deciso che la cosa più saggia da fare sia difendere il mio seppur piccolo angolo da coloro che vogliono prendere il mio posto con l’arroganza, credo sia più giusto opporsi agli immigrati (non parlo di africani o asiatici) che coalizzati, imbottiti di omertà e tracotanza, tentano di strapparmi tutto ciò che i miei avi hanno costruito, spesso affrontando vere e proprie persecuzioni di un governo ingiusto e corrotto. Un caloroso augurio di ogni bene a chi a voglia di ricominciare.

    La Svizzera di oggi differisce profondamente da quella di trenta o quaranta anni fa. L’intero paese, con un occhio di riguardo per la Svizzera tedesca, si sta trasformando in un ghetto per ricchi da una parte e quartieri popolari sempre più abitati da gente proveniente da Balcani, Turchia ed Europa orientale con cui ci sono delle incomprensioni con la popolazione locale.

    Molti a mio avviso basano le proprie aspettative su delle immagini positive che la Svizzera si è costruita nel corso dei decenni ma all’infuori dell’immagine del paese pulito e ordinato ci sono altre cose da valutare.

    Per esempio qualcuno sa che in Svizzera c’é moltissima gente che cade in depressione e c’é un tasso di suicidi elevato?

    Sapete che in Svizzera è quasi vietato mettere in discussione il potere di un’oligarchia economica molto forte che influenza l’intera vita politica della nazione? In Svizzera non esiste il politico di professione, ma coloro che fanno politica sono quasi tutti banchieri, economisti e avvocati che potete immaginare a chi tirano gli interessi.

    Sapete che recentemente è stato approvato un pesante taglio del welfare per fronteggiare alla crisi economica (caso unico tra i paesi industrializzati)?

    Si potrebbero fare tanti altri esempi ma mi fermo qui. Non voglio scaricare le responsabilità all’Italia ma non ragionate secondo la logica dell’erba del vicino che è sempre più verde.

  134. Circa un’ora fa parlavo con mia moglie della Svizzera. Sosteneva che le sarebbe piaciuto trasferirsi con la figlia minore e lasciare l’Italia divenuta ormai una “terra calpestata e derisa”. Le ho raccontato di avere soggiornato a Luzern per un breve periodo all’et di quindici anni (ora ne ho 50) e ancora oggi conservo bellissimi ricordi; quindi concordavo con lei su varie cose: pulizia dell’ambiente, senso civico degli abitanti, e cos via. Dopo avere letto l’ultimo intervento, quello di Luca, garbato e preciso, ho cominciato a pensare a quello che avrei dovuto lasciare: mare, clima mite, filari di uva sangiovese e la mia casa. Quindi ho deciso di rimanere in Romagna: c’ un turismo scadente, vero, molti immigrati dal sud, cafoni, presuntuosi, arroganti, vendicativi, ipocriti. Per so come comportarmi in questa terra, mi sono conquistato il mio piccolo spazio e preferisco ricordare Lucerna cos come l’ho vissuta e ho avuto modo di apprezzarla negli anni della mia adolescenza. Ho deciso che la cosa pi saggia da fare difendere il mio seppur piccolo angolo da coloro che vogliono prendere il mio posto con l’arroganza. i Credo sia pi giusto opporsi agli immigrati (non parlo di africani o asiatici) che coalizzati, imbottiti di omert e tracotanza, tentano di strapparmi tutto ci che io ed i miei genitori abbiamo costruito, spesso affrontando vere e proprie persecuzioni di un governo ingiusto e corrotto. Un caloroso augurio di ogni bene a chi a voglia di ricominciare.

  135. daniele :
    Circa un’ora fa parlavo con mia moglie della Svizzera. Sosteneva che le sarebbe piaciuto trasferirsi con la figlia minore e lasciare l’Italia divenuta ormai una “terra calpestata e derisa”. Le ho raccontato di avere soggiornato a Luzern per un breve periodo all’età di quindici anni (ora ne ho 50) e ancora oggi conservo bellissimi ricordi; quindi concordavo con lei su varie cose: pulizia dell’ambiente, senso civico degli abitanti, e così via. Dopo avere letto l’ultimo intervento, quello di Luca, garbato e preciso, ho cominciato a pensare a quello che avrei dovuto lasciare: mare, clima mite, filari di uva sangiovese e la mia casa. Quindi ho deciso di rimanere in Romagna: c’è un turismo scadente, è vero, molti immigrati dal sud, cafoni, presuntuosi, arroganti, vendicativi, ipocriti. Però so come comportarmi in questa terra, mi sono conquistato il mio piccolo spazio e preferisco ricordare Lucerna così come l’ho vissuta e ho avuto modo di apprezzarla negli anni della mia adolescenza. Ho deciso che la cosa più saggia da fare è difendere il mio seppur piccolo angolo da coloro che vogliono prendere il mio posto con l’arroganza. i Credo sia più giusto opporsi agli immigrati (non parlo di africani o asiatici) che coalizzati, imbottiti di omertà e tracotanza, tentano di strapparmi tutto ciò che io ed i miei genitori abbiamo costruito, spesso affrontando vere e proprie persecuzioni di un governo ingiusto e corrotto. Un caloroso augurio di ogni bene a chi ha voglia di ricominciare.

  136. ok sono sempre carlo di 15 messaggi sopra..un po di tempo e’ passato, ho venduto il locale e adesso mi sto dando da fare nessuno che mi possa parlare dei lavori cuoco pizzaiolo cuoco in una mensa….? ringrazio anticipatamebnte

  137. carlo :
    ok sono sempre carlo di 15 messaggi sopra..un po di tempo e’ passato, ho venduto il locale e adesso mi sto dando da fare nessuno che mi possa parlare dei lavori cuoco pizzaiolo cuoco in una mensa….? ringrazio anticipatamebnte

    Sei già in leggero ritardo… prova a spedire curriculum o presentarti di persona in alberghi e ristoranti. Dovresti avere buone possibilità di poter trovare un lavoro.

  138. grazie luca ,in effetti quello di spedire curriculum o di presentarmi e’ la mia specialita… voglio che mi vedano non ho problemi….piuttosto in leggero ritardo per cosa? per la stagione ?io so che verro’ in svizzera ma voglio indagare e capire tessuto sociale organizzazioe e altre piccole cose per far si che quando vengo vengo bene e ci resto…… grazie ancora

  139. carlo :
    grazie luca ,in effetti quello di spedire curriculum o di presentarmi e’ la mia specialita… voglio che mi vedano non ho problemi….piuttosto in leggero ritardo per cosa? per la stagione ?io so che verro’ in svizzera ma voglio indagare e capire tessuto sociale organizzazioe e altre piccole cose per far si che quando vengo vengo bene e ci resto…… grazie ancora

    Di questi tempi i posti come quello che stai cercando vanno via molto velocemente siccome sono ad appannaggio di manodopera non qualificata.

    Vuoi rimanere? Non so come intendi indagare, ma preparati a sborsare qualche migliaio di Euro…

  140. Salve,sono infermiera croata pero’ vivo da 12 anni in Italia e non riesco esercitare come infermiera perche’ non mi viene riconosciuto il titolo di studio.Ho la cittadinanza italiana essendo sposata qua.Lavoro come commessa pero’ ho sempre desiderio a lavorare nel mio campo.Ho eseguito 1 anno di tirocinio nei ospedali (due anni fa)..pero’ lo stesso non mi riconoscono il titolo.Non esistono esami integrativi e dovrei iscrivermi a Universita’ per avere lo stesso titolo che gia’ possiedo.Ho sentito che in Swizzera legge prevede esami integrativi per poter riconoscere il titolo eseguito e se qualcuno mi puo’ indirizzare dove bisogna rivolgersi per cominciare la procedura integrativa…..e per cominciare a lavorare finalmente nel proprio campo!!ringrazio anticipatamente…

  141. Ciao Io sono Orafo e la mia ragazza Agente di viaggio, purtroppo sopratutto per la mia ragazza qui in italia ci sono poche prospettive, lei ha un’agenzia tutta sua ma sta pensando di venderla e cercare un lavoro nel Canton Ticino.
    Ci sono secondo voi delle possibilità per questi tipi di professione? So che la svizzera è piena di Oreficerie ma curiosando tra gli annunci non ne ho trovati nessuno.
    Mi sapreste dire qual’è la via migliore per trovare lavoro? Io ho iniziato a mandare un cv ha tutte le oreficerie ma per ora ancora nulla. :-(. grazie mille

  142. miriam :
    Salve,sono infermiera croata pero’ vivo da 12 anni in Italia e non riesco esercitare come infermiera perche’ non mi viene riconosciuto il titolo di studio.Ho la cittadinanza italiana essendo sposata qua.Lavoro come commessa pero’ ho sempre desiderio a lavorare nel mio campo.Ho eseguito 1 anno di tirocinio nei ospedali (due anni fa)..pero’ lo stesso non mi riconoscono il titolo.Non esistono esami integrativi e dovrei iscrivermi a Universita’ per avere lo stesso titolo che gia’ possiedo.Ho sentito che in Swizzera legge prevede esami integrativi per poter riconoscere il titolo eseguito e se qualcuno mi puo’ indirizzare dove bisogna rivolgersi per cominciare la procedura integrativa…..e per cominciare a lavorare finalmente nel proprio campo!!ringrazio anticipatamente…

    Nessuna idea… non voglio demoralizzarti, ma molte persone che provengono da Turchia e Balcani non sono riconosciuti i titoli di studio conseguiti.

  143. RAFFAELLO :
    Ciao Io sono Orafo e la mia ragazza Agente di viaggio, purtroppo sopratutto per la mia ragazza qui in italia ci sono poche prospettive, lei ha un’agenzia tutta sua ma sta pensando di venderla e cercare un lavoro nel Canton Ticino.
    Ci sono secondo voi delle possibilità per questi tipi di professione? So che la svizzera è piena di Oreficerie ma curiosando tra gli annunci non ne ho trovati nessuno.
    Mi sapreste dire qual’è la via migliore per trovare lavoro? Io ho iniziato a mandare un cv ha tutte le oreficerie ma per ora ancora nulla. . grazie mille

    Nemmeno qui voglio demoralizzare, ma un mio conoscente era orafo e non ha mai trovato nulla nel suo campo di formazione optando quindi per apprendere una nuova professione.

    Per la tua ragazza la vedo un po’ dura… potrebbe porre l’accento sulla sua esperienza e se parla qualche lingua (tedesco quasi d’obbligo, anche se vieni a vivere in Ticino), ma calcola che i lavori di amministrazione (ufficio) sono inflazionati un po’ in tutti i campi (assicurazioni, banche, viaggi, ecc…).

  144. Ciao a tutti,

    io sono uno dei tanti Italiani che non riesce più a tollerare tutte le ingiustizie/la male educazione ormai divenuta cosa normale.

    E’ da tanti anni che ci penso, ma ora ho raggiunto il limite massimo, e se trovassi l’opportunità giusta, questa volta la prenderei al volo.

    Fino ad oggi mi sono lasciato condizionare dagli affetti/una buona occupazione lavorativa, tutte cose che oggi sono disposto a mettere in gioco.

    Mi rendo conto che non è tutto oro quello che luccica, ma se rinunciassi, sono certo che lo rimpiangerei per tutta la vita.

    Se avete dei consigli da darmi, sono bene accetti.
    Grazie, ciao.

    Tullio

  145. salve a tutti sono un ragazzo di 24 anni e vivo in provincia di napoli anche io come voi ho scaturito la scelta di andare a vivere in svizzera ed uno dei motivi principali è la mia situazione lavorativa .. non sono in regola il mio stipendio oscilla tra gli 800 euro al mese ed in piu mi sento sfruttato al massimo ….sono stufo di questa italietta sono stufo di questa vita insoddisfacente …… spero al piu presto di trovare qualche lavoro in svizzera che sento questo forte bisogno ….. ne approfitto per fare un appello a chi è solo come me e sente il bisogno di partire …. sono disposto a valutare qualsiasi proposta …vi saluto !!

  146. anchio come tanti stò pensando seriamente ad un trasferimento in Svizzera come tanti altri . ho letto tutti i commenti e le richieste di ognuno di voi , è un pò di tempo che mi stò documentando ho contattato varie agenzie ma con scarsi risultati anche perchè siamo veramente in tanti che stiamo cercando lavoro in svizzera e le richieste hanno superato l’offerta ,sono tantissimi gli italiani che vanno in svizzera a lavorare come frontalieri ed è anche vero che per vivere in svizzera ci vuole uno stipendio generoso altrimenti si rischia di non vivere decentemente ,si ci sono tante chiacchiere e pareri discordanti sulla svizzera ma se volete potete avere più informazioni collegandovi al sito http://www.comparis.ch è molto interessante perche potete confrontare i costi delle varie assicurazioni auto e cassa malati .io non la vedo così grigia come la fà qualcuno per scoraggiarvi perchè giustamenste se fossi svizzo io direi all’italiano di starsene a casa perchè molti pensa di andare in svizzera e comportarsi come in italia e questo mi fà vergognare di far parte di un popolo cafone ed ignorante perchè come tale non vogliono i tunisini però invadere la svizzera è diventata un esigenza e purtroppo questo accanimento fà si che si crea un distacco degli svizzeri nei nostri confronti perchè non ci vedono bene e forse anche per questo qualcuno pensa che gli svizzeri siano freddi ed esauriti , forse un italiano dovrebbe capire che anche se nel Ticino parlano italiano non è detto che siamo i benvenuti se riflettete bene i Tunisini parlano anche Francese ma la Francia non li vuole!! è inutile che nel blog si inseriscono degli svizzeri che parlano male della svizzera pensando di dissuadere un italiano a cambiare idea . si è vero che vediamo la svizzera come una terra di salvezza , vivere in svizzera è sicuramente dura per i prezzi le tasse il clima la mentalità ,ma tutto ci può stare quando vivi in un paese che non riconosce i tuoi diritti ma li riconosce a chi non è italiano quando ti possono rubare in casa e i carabinieri ti rispondono che non sanno cosa farci ,parlano di scuola ..ma io vivo in un comune abbastanza famoso della provincia di parma dove i bambini studiano sui banchi di quando andavo a scuola io quindi quasi 40anni fà dove per mandare i bambini in città per attività scolastiche devono utilizzare un autobus e non il pulmino della scuola perchè il comune non eroga contributi per la scuola ,stiamo parlando di nord’italia non di napoli o palermo!! le istituzioni ci sono solo quando devono elevare multe ,come puoi combattere contro l’ignoranza ,l’omerta,lo sfruttamento tutte le attività sono in crisi i soldi non bastano più neanchè per i beni di prima necessità dovè questa ripresa ? dovè il lavoro ? cosa deva fare una persona per vivere dignitosamente? intorno a me continuo a vedere prostituzione ed illegalita alla luce del giorno….ma le istituzioni e leggi dove stanno ?? a Parma ci sono Moldavi Bulgari e Rumeni che come se non bastasse il rinomato campo rom è arrivata tutta la criminalità peggiore dell’est europa non cè più pace per nessuno i furti sono giornalieri e regolari tutti i giorni la gente è alla disperazione e le istituzioni assenti anche l’altro giorno hanno rubato in pieno il carico di sigarette ha un mio vecchio amico tabaccaio specifico di Giorno il ladro è sparito con auto e tutto il carico ,non stiamo parlandi di una citta come Milano ma di Parma è un fazzoletto che ci giri intorno in 15minuti eppure nessuno si è mosso !! rubano nei Bar regolarmente ogni 2 giorni le slot quando sanno che sono piene , la assicurazioni non rispondono più su niente le truffe sono all’ordine del giorno .le aziende giocano sporco ti fanno lavorare per pochi soldi le tariffe le decino loro e se gli rispondi che non ci puoi stare dentro con le tasse loro se ne fregano e prendono chi lavora a meno che sia un evasore o no a loro poco importa perchè ci sono in giro troppi personaggi senza scrupoli disposti a lavorare a basse tariffe arrogando il diritto di non versare le tasse perchè recuperano da li la differenza non corrisposta .l’italia è solo dei ricchi che hanno avuto la fortuna di speculare con l’ingrasso dell’euro non ci vuole un tremonti per capire che in italia ciò che costava 1000lire sarebbe passato in automatico ad un 1euro e questo è colpa degli italiani che non sanno fare i conti neanche con una calcolatrice .vorrei proprio vedere se 10 nell’1990 in fabbrica assuno in apprendistato percepivo 1300mila lire ma all’epoca si stava alla grande perchè a distanza di 20 anni con 1200euro al mese non si campa? attenzione al cambio in lire sarebbero poco meno di 2milioni e cento mila ,fate due conti nel 2001 al passaggio lira-euro la materia prima abbiamo cominciato a pagarla il doppio senza alzare una voce di protesta ..potrei stare ore e ore a scrivere a voi che come me cercate nuove opportunità in svizzera ma credo che gli svizzeri ci vedono come i tunisini a Lampedusa .vi auguro un in bocca al Lupo a voi ed uno anche per me buonanotte

  147. Vivo oramai stabilmente in Svizzera da 4 anni. La decisione fu presa molto velocemente e mi rendo conto ora, con un po’ di incoscienza. E’ stato un bene: mi fossi lasciata vincolare dal cambiamento di clima, della lingua, delle abitudini, del cibo … dalla distanza che avrei messo tra me e la mia vita precedente forse non l’avrei fatto. E sarebbe stato un enorme sbaglio perchè ora sono felicissima di vivere qui e non tornerei assolutamente indietro.

  148. Marcello ci sono un sacco di fattori da valutare.

    Il problema principale è trovare lavoro: facciamo da questo punto un distinguo …. puoi cercare un impiego nel canton Ticino e nel caso prendere residenza tra Como e Varese. Sarai un frotaliere. Considera che in questo caso non è necessario conoscere le lingue straniere ma è anche vero che oramai l’ambiente è saturo e cercano solo persone superspecializzate, altrimenti assumono giustamente personale svizzero.

    Se invece vuoi fare un cambio radicale ecco che a mio avviso è meglio concentrarsi sul Canton Zurigo perchè è quello che oggettivamente offre maggiori possibilità di trovare lavoro. Pero’ in questo caso o vai a lavorare in una multinazionale (ed ecco che magari inizialmente puo’ anche bastarti parlare e scrivere bene in inglese) oppure è necessario conoscere il tedesco. Queste sono a mio avviso le prerogative. Di contro quando saprai esprimerti considera che qui anche il lavoro piu’ umile è ben remunerato. E’ evidente pero’ che se farai il barista ed hai una famiglia a carico, anche tua moglie dovrà gioco-forza lavorare altrimenti col cavolo che tirate fine mese!
    Se volete vi raccontero’ come abbiamo fatto noi. Non è stata una passeggiata di salute, ben inteso, ma ora sono felicissima della scelta che facemmo e non tornerei a vivere a Milano manco morta.

  149. La descrizione di Marcello sembra quella dell’inferno dantesco… in Svizzera si vive bene?

    A me sembra che voi vedete l’erba del vicino come più verde, ma anche qui ci sono dei problemi abbastanza seri.

    Il rischio di vedervi sfruttati sul lavoro, come accade solitamente agli stranieri, è molto alto… dovete calcolare che in Svizzera, rispetto all’Italia, non è mai esistita una cultura sindacale (in Italia invece è scomparsa).

    L’Italia è solo dei ricchi? L’affermazione è un po’ superficiale, se andate in Francia o Germania le cose non cambiano. Per la Svizzera posso tranquillamente affermare che questo tratto è di gran lunga più marcato… fatevi un giro nei cantoni di Zugo, Svitto o Appenzello, notoriamente ghetti per ricchi, e un altro a Basilea o Zurigo e poi fatemi sapere.

    Faccio poi notare che la peculiarità del sistema fiscale elvetico è quello di favorire sfacciatamente i ricchi e che la sanità si paga uno sproposito se siete dei semplici operai (in Svizzera se guadagni 10 milioni di Euro o 15000 Euro all’anno paghi la sanità sempre la stessa cifra).

    Con ogni probabilità la casa di proprietà ve la scordate.

  150. Per me Luca, stai un poco esagerando: intanto se lavori al 100% in Svizzera il tuo stipendio netto difficilmente scende sotto i 3.000 franchi: questo anche se pulisci le scale dei condomini.

    Ammettiamo che una coppia con bambini cerchi di vivere in Svizzera, se lavorano entrambi i coniugi non poterai a casa meno di 6.000 franchi al mese.

    La polizza sanitaria obbligatoria: i bambini pagano davvero poco se sono assicurati con la stessa compagnia dei genitori. Per gli adulti dipende da come fissi la franchigia. Non mi pare questo gran svenamento, considerando poi che quando vai dal medico o in ospedale ti trattano da essere umano e non da numero.

    Io vivo a pochi chilometri da Zurigo e penso che chi vive nei ghetti lo faccia perchè vuole risparmiare vivendo all’osso per poi tornare al proprio Paese.

    Vero, so di gente che ha la lavanderia condominiale e puo’ fare la lavatrice solo di martedi’ o di giovedi’ … ma è pura follia.

    Il mio nucleo familiare è composto da me e da mio marito. Lui lavora ed io sono casalinga. Abbiamo un appartamento (in affitto) che costa circa 2.000 euro al mese, paghiamo la polizza sanitaria, la mia pensione (che almeno in questo cantone è obbligatoria anche per le casalinghe), non ci facciamo mancare nulla e riusciamo anche ad accantonare del denaro.

    Tanto che dopo soli 4 anni stiamo valutando l’idea di acquistare un immobile.

    Piuttosto, è importante spiegare a chi si vuole trasferire che è necessario spostare IMMEDIATAMENTE la residenza (cosa che non si puo’ fare se hai un contratto a tempo determinato). Altrimenti quel che non paghi di tasse qui, finisci col doverlo dare al Governo Italiano. Noi abbiamo tergiversato ed il primo anno abbiamo tenuto la residenza italiana. Pagate le tasse svizzere, ci siamo trovati a pagare un sacco di soldi anche con la dichiarazione dei redditi italiani. Perchè devi dimostrare di aver avuto sia il lavoro che la residenza per almeno 6 mesi ed un giorno nel corso dell’anno solare. Altrimenti ciccia! Diverso ovviamente è il discorso dei frontalieri ma appunto riguarda solo chi lavora in Svizzera, possibilmente nelle immediate vicinanze della frontiera, ma alla sera torna a dormire ed è residente in Italia.

  151. Stefania :
    Per me Luca, stai un poco esagerando: intanto se lavori al 100% in Svizzera il tuo stipendio netto difficilmente scende sotto i 3.000 franchi: questo anche se pulisci le scale dei condomini.
    Ammettiamo che una coppia con bambini cerchi di vivere in Svizzera, se lavorano entrambi i coniugi non poterai a casa meno di 6.000 franchi al mese.
    La polizza sanitaria obbligatoria: i bambini pagano davvero poco se sono assicurati con la stessa compagnia dei genitori. Per gli adulti dipende da come fissi la franchigia. Non mi pare questo gran svenamento, considerando poi che quando vai dal medico o in ospedale ti trattano da essere umano e non da numero.
    Io vivo a pochi chilometri da Zurigo e penso che chi vive nei ghetti lo faccia perchè vuole risparmiare vivendo all’osso per poi tornare al proprio Paese.
    Vero, so di gente che ha la lavanderia condominiale e puo’ fare la lavatrice solo di martedi’ o di giovedi’ … ma è pura follia.
    Il mio nucleo familiare è composto da me e da mio marito. Lui lavora ed io sono casalinga. Abbiamo un appartamento (in affitto) che costa circa 2.000 euro al mese, paghiamo la polizza sanitaria, la mia pensione (che almeno in questo cantone è obbligatoria anche per le casalinghe), non ci facciamo mancare nulla e riusciamo anche ad accantonare del denaro.
    Tanto che dopo soli 4 anni stiamo valutando l’idea di acquistare un immobile.
    Piuttosto, è importante spiegare a chi si vuole trasferire che è necessario spostare IMMEDIATAMENTE la residenza (cosa che non si puo’ fare se hai un contratto a tempo determinato). Altrimenti quel che non paghi di tasse qui, finisci col doverlo dare al Governo Italiano. Noi abbiamo tergiversato ed il primo anno abbiamo tenuto la residenza italiana. Pagate le tasse svizzere, ci siamo trovati a pagare un sacco di soldi anche con la dichiarazione dei redditi italiani. Perchè devi dimostrare di aver avuto sia il lavoro che la residenza per almeno 6 mesi ed un giorno nel corso dell’anno solare. Altrimenti ciccia! Diverso ovviamente è il discorso dei frontalieri ma appunto riguarda solo chi lavora in Svizzera, possibilmente nelle immediate vicinanze della frontiera, ma alla sera torna a dormire ed è residente in Italia.

    Vivo da molti (ma molti di più) più anni di te in Svizzera e certe cose credo di conoscerle meglio di te.

    È abbastanza comune percepire meno di 3000 franchi, infatti si stanno rompendo le scatole per portare il salario minimo legale a 3500 franchi (c’é l’iniziativa di minimo 22 franchi all’ora) se non a 4000 per un lavoro di almeno 40 ore settimanali.

    Lo svenamento per la polizza sanitaria c’é eccome, in taluni cantoni accade che una famiglia paga più di assicurazione sanitaria che non di affitto. Non giriamo attorno alla franchigia (per chi non lo sapesse oltre al premio mensile l’assicurato deve pagare una quota di cure a parte, meno paghi di premio e più questa quota aumenta e viceversa), è evidente che un giovane che magari svolge un’attività d’ufficio si fa una franchigia bassa… ma voglio vedere se qualcuno svolge un’attività professionale fisicamente usurante che tipo di franchigia sceglie.

    Perché poi fai il solito minestrone tra finanziamento della sanità (che è uno degli aspetti più scandalosi della Svizzera) e il funzionamento degli ospedali? Le strutture sanitarie sono pubbliche, è il finanziamento ad essere privato e a tutt’oggi non si capisce chi ci mangia dietro. Con un’assicurazione sanitaria pubblica dubito che si assisterebbe un crollo qualitativo della sanità.

    Spacciare chi vive nei ghetti come qualcuno che l’ha fatto per scelta giusto per risparmiare qualcosa è quanto di più scorretto ci possa essere. Per prima cosa bisogna precisare che almeno il 75% degli stranieri residenti in Svizzera lo è praticamente a titolo permamente, ma voglio vedere coloro che riescono a trovare un appartamento a buon mercato a Zugo, Svitto o Paradiso (frazione di Lugano). Fortunatamente siamo fermi a poco più di una tua opinione personale.

    Da come parli sembri una persona benestante (e sicuramente qui hai trovato il paradiso) ma ti assicuro che devi ancora conoscere molto della Svizzera. Parli di frontalieri, ma sai che nel solo Ticino è stata fatta la promessa politica di tagliarne 13000 perché abbassano il livello salariale dei residenti?

  152. alberto e gloria :ciao a tutti qualcuno sa quanti franchi al mese occorrono per vivere discretamente in CH ad una famiglia con un figlio mediamente? Grazie…

    per vivere discretamente non ti bastano 8000 chf al mese

  153. Salve a tutti. Mi farebbe piacere avere un parere da chi in Svizzera CI VIVE. Grazie.

    Sono un ingegnere informatico, attualmente svolgo la libera professione, mia moglie lavora in tribunale, abbiamo due figli: una che freguenta la seconda media ed uno che frequenta il secondo liceo scientifico. Viviamo in un paese in Puglia. Io conosco bene l’inglese (non conosco il tedesco).
    Io sono oramai stufo dell’Italia e specialmente del sud, vorrei portare i miei figli a vivere in un ambiente migliore e con più opportunità per il futuro.
    La Svizzera ci sembra una buona scelta.

    Mi piacerebbe avere un parere da parte di chi ci vive e magari ha una famiglia tipo la mia. Grazie.

  154. Io ci vivo in Svizzera… visto che ci tieni tanto ad avere delle informazioni ti posso dire quello che so io don…

    Nei centri della Svizzera tedesca dovresti riuscire a trovare una posizione consona alla tua formazione, in Ticino (Cantone Italiano) la vedo dura. Nell’informatica la lingua franca è notoriamente l’inglese, però sapere il tedesco…

    Infine conta anche l’università dove hai preso la laurea in ingegneria (un politecnico è molto quotato).

    Siccome dici di avere dei figli in età scolare, fossi al tuo posto non mi muoverei se dovessi andare a vivere in Svizzera tedesca.

    Dal canto mio consiglio la Svizzera se proprio proprio non si ha più nulla da perdere.

  155. ciao a tutti,
    mi chiamo giancarlo e mi sono trasferito in Svizzera a dicembre 2010. ho due figli di 11 e 14 anni e non riescono ad ambientarsi ( venendo da Roma) , i stipendi se si fa’ il paragone con l’Italia ( cassa malati, spesa domestica, etc, etc,) non rimane quasi nulla. oggi 9 maggio 2011 abbiamo preso la decisione di mangiare “pane e cipolla” in Italia. dove non ti trattano da m….a e se sei poco poco istruito prendi uno stipendio che ti permette di vivere dignitosamente. meditate gente meditate.

  156. di nuovo buongiorno a tutti seguo sempre con molta attenzione questo blog e ho capito una cosa che comunque in tutto il mondo italia compresa i soldi li prendi se sai fare qualcosa, e piu’ sei specializzato piu’ ne prendi.. pretendere di andare in un paese come la svizzera senza sapere ne arte ne parte e pretendre di non essre discriminati e’ sbagliato…il pane non te lo reghala nessuno… tra tutti gli interventi quello di stefania mi sembra il piu’ razionale….anzi la invito a rispondermi, a contattarmi per parlarne piu’ profondamente in quanto.io chef e miua moglie maitre d’hotel forse avremmo qualche possibilita’ di cavarcela bene, e per questo stiamo scandagliando la svizzera, per ora ilò ticino, ma piu’ avanti anche il cantone zurigo.. o ginevra… e’ vero queello che dice marcello ormai siamo discriminati in casa nostra.. non se ne puo’ piu’ e … secondo me il peggio deve ancora venire ..perche credo che questa mmmerda chiamata euro ormai non avra’ vita lunga causando in futuro sconquassi per ora nemmeno lontanamente immaginabili…per concliùudere invito di nuovo caldamente imnteressato stefania a contattarmi qui sul blog per approfoùndire l’argomento essendomi sembrata una persona razionale che ha preso di petto la sua vita andando incontro alle difficolta ma.. rimboccandosi le maniche e cosi facendo ottenendo risultati..

  157. Ciao a tutti!!!
    mi chiamo fabiana e abito in Italia a quase 10ano. Sono brasiliana con regulare permisso de soggiorno, ankio vorrei andare in Svizzera a lugano se qualcuno sa come posso fare se con il mio documento posso lavorare.
    grazie ragazzi

  158. Ciao,per aprire un’attivita’ tipo bar (attualmente ne ho uno a Roma) nella svizzera italiana cosa devo fare? secondo voi la cosa e’ fattibile o le tasse mi sommergeranno come in italia? ho 48 anni,mia moglie 43 e i miei figli 11 e 7 anni .quali citta’ mi consigliate? Grazie

  159. Aprire un bar? Dipende dalla forma giuridica che intendi scegliere… Rischi parecchio se lo metti a tuo nome e poi di bar ce ne sono pure troppi.

  160. Ciao a tutti ho letto un pò di commenti un pò positivi che ti aprono la mente e alcuni negativi che ti lasciano un pò il dubbio.
    Io la penso come Stefania e come Carlo Rosichetti bisogna avere coraggio e rimboccarsi le maniche…
    Io ho gia un lavoro in Italia ma da tempo sto pensando di andare oltralpe per poter lavorare sia io che mia moglie nel mondo delle discipline bio naturali. Io sono un Reflessologo e appunto ho il desiderio, una volta chiuso il mio rapporto di lavoro con l’Italia, di trovare lavoro nel Canton Ticino.
    Qualcuno potrebbe rispondermi?

    Grazie

  161. grazie iMarcy,in effetti per trovare la propria strada serve solo coraggio voglia di lavorare e sicurezza nei propri mezzi…tutti stiamo vedendo che cosa vergognosa e’ l’italia e la voglia di andarsene e’ sempre piu’ forte , per forza noi nonsiamo pecoroni castrati ai quakli basta un senso di appartenenza ad un gruppo… che so io del si ai 4 quesiti referendari, per sentirsi importanti quando invece la realta e’ che anche stavolta il popolo e’ stato fregato, usato, noi che abbiamo questi pensieri vorremmo solo lavorare in uno stao che ti rispetta e dove le regole funzionano,,, e sembra che nella vicina svizzera sia cosi’…nessuno si illude che a te italiano stendano petali di rosa a l tuo passaggio ma serieta e che ti permettano di lavorare seriamente dando il tuo contributo alla fortuna dell’azienda o osto nel quale lavori,,,se anche saranno un po’ freddi con noi e’ normale.. sei a casa sua ma di una cosa sono sicuro…la persona volonterosa, seria, capace professionalmente e con voglia di fare alla lunga viene apprezzata dappertutto…

  162. Sarei davvero contento di trovare qualcuno che mi spieghi per le discipline naturali come funziona io sono in una fase di raccolta di dati per poi elaborare e dico la verita talmente e cosi tanta la voglia che mi sto guardando a 360°…

  163. A mio modo di vedere vi manca l’obbiettività nel vedere le cose. Prendete i commenti che più vi aggradano (tipo di quelli di Stefania) e scartate quelli negativi. Tutte le cose vanno valutate attentamente e poi fare una propria considerazione personale senza riprendere quello che vi piacerebbe leggere e scartare quello che invece vi fa scomodo.

    Stefania parla con un linguaggio tipico delle classi medio-alte (per dirne un paio… la cassa malati che lei giudica una spesa sopportabile è ampiamente abiurata dai ceti bassi, i “ghetti” li definisce come una sistemazione provvisoria quando in Svizzera vivono qualcosa come 1.7 milioni di stranieri in via permanente… a titolo di paragone è come se l’Italia avesse 15/16 milioni di immigrati sul proprio territorio) e distorce ampiamente la realtà generale di quel che è questo paese. Il commento di giancarlo del 9 maggio 2011 è conciso e molto realistico.

    Ho una lunga esperienza in merito alla Svizzera e ho fatto la procedura di naturalizzazione prendendo il passaporto (ci vogliono non meno di 15 anni per completare tutto l’iter), quindi so di cosa sto parlando.

    Vi ponete con le lagne tipiche dell’italiano medio e poi non avete nessuna idea sul da farsi e parlate tanto per sentito dire. Se dite di non avere più nulla da perdere perché fate tutte queste domande? Buttatevi, no? Perché vi perdete in chiacchiere?

  164. Ciao a tutti.
    Mi rivolgo in particolare a Luca, poiché noto che è molto disponibile ed informato.

    Mi sai dire quali difficoltà potrei incontrare ed eventuali modalità da adottare per aprire una web agency o una piccola attività da professionista autonomo nel ramo internet in Svizzera?

    E volendo mantenere la sede aziendale in Italia?

    Grazie mille.

  165. Ciao Cri, non capisco cosa intendi quando parli di ramo Internet, ossia se si tratta di progettazione web oppure di aprirti una tua attività dove vendi degli indirizzi IP nel resto d’Europa (ci sono aziende tedesche che lo fanno perché da quel poco che so in Svizzera c’é una sorta di limbo legale).

    Per la tua idea dipende molto dalla forma giuridica con cui vuoi aprire l’azienda, se accetti il rischio puoi fare tutto in via individuale, se invece vuoi andare sul sicuro cercati altri due soci (o dei “prestanome”) e apriti un’azienda anonima (ammesso e concesso che hai i capitali). Il mio suggerimento è quello di inserirti da dipendente per conto di una società e valutare il mercato nel tempo. Non partirei immediatamente a freddo, anche perché in Svizzera sono in vigore dei cartelli più o meno occulti.

    Puoi avere la sede legale in Italia e lavorare in Svizzera. Nessun problema. Un conoscente che lavora nel ramo della pubblicità ordina quasi tutti i lavori in Italia perché a sua detta esteticamente più gradevoli (e più economici…).

  166. Ciao a tutti!
    Mi chiamo Tamara e sono laureata in tecniche di laboratorio biomedico.Vorrei sapere come funziona il sistema nel canton ticino (lugano) per poter entrare in una struttura pubblica o privata anche per quanto riguarda tirocinio. Aspetto una vostra risposta grazie

  167. Ciao a tutti,
    è da qualche tempo che io e la mia compagna stiamo pensando di cambiare città e ora anche nazione..sia io che lei siamo infermieri professionali da almeno 10 anni e lavoriamo in terapia intensiva. Vorremmo lavorare in Svizzera, per cui attualmente stiamo cercando più informazioni possibili. Siamo stufi dello schifo che abbiamo intorno, delle persone che sporcano la strada, che continuano a fare delle irregolarità etc etc, e a quanto leggiamo la Svizzera è il nostro paese ideale. Non mi fa paura l’idea che lì ti possano licenziare da un momento all’altro se sbagli. Almeno non sarai circondato di persone nullafacenti, come siamo circondati qui in Italia…
    Secondo voi, con due stipendi da infermiere, una casa casa in affitto (magari per i primi tempi in Italia, al confine) etc etc, si riesce a vivere bene mettendo qualcosa da parte?

    grazie!

  168. Ho letto che gli infermieri sono in classe 12, in tabella salariale (qui:http://www.vpod-ticino.ch/TabelleSalari/2011/clinicheprivate.gif per quanto riguarda le cliniche private), per cui si parla di 4800 CHF al mese, il primo anno. Francamente mi sembra impossibile…quindi in due entrerebbero quasi 10000 CHF al mese, immagino lordi..di questi 4800 quanti CHF andrebbero via al mese tra tasse varie, spese assicurazione sanitaria (nel caso di trasferimento in svizzera), etc etc?

    grazie

  169. Ciao ragazzi, vorrei unirmi anch’io…
    La penso esattamente coem tutti voi. Sono stanca di fare un sacco di sacrifici per lavorare (son già emigrata dalla mia città natale) e non solo essere sottopagata, ma non avere nè servizi nè garanzie per il futuro. Nonostante tutti i miei sacrifici, cosa darò ai miei figli???
    Io sono un Ing. elettronico e mio marito Ing. informatico, guadagniamo poco + di 1000 euro a testa (nonostante tutti pensino che gli ingegneri guadagnino un sacco di soldi…) , da 2 mesi mio marito sta in contratto di solidarietà e abbiamo 2 bambini . Adesso ho convinto anche lui ad andarcene da questo paese a pensavamo alla Svizzera, in particolare il Ticino. Mio marito non ha molta dimestichezza con le lingue, secondo voi può essere un problema per lui trovare lavoro? Avete già qualche consiglio da darci o qualche info sullo stipendio di un ingegnere elettronico/informatico lì?
    Vi ringrazio di cuore.

  170. Buongiorno a tutti!!
    Sono un ragazzo svizzero nato e cresciuto a Lugano. Curiosavo tra i vari forum di persone che vorrebbero trasferirsi in Svizzera e mi sono imbattuto in questo: spero di potervi essere d’aiuto, visto che ho letto alcuni dei dubbi che avete sul nostro Cantone.

    Capitolo lingue: io conosco abb bene il francese e zero tedesco. Detto questo sono avvantaggiato sul lavoro proprio perché svizzero, altrimenti in molti campi (bancario, assicurativo, ingegneristico) lo chiedono quasi sempre come requisito per l’assunzione. Ma spesso e volentieri per impararlo il giusto per lavorare basta un corso semplice.
    Capitolo salari e qualità di vita: Lo stipendio qui da noi è piuttosto buono, io lavoro nel campo dei media (sono un giornalista) e prendo 5000 franchi lordi al mese (più o meno 4500 netti). Dico piuttosto buono perché tra affitto, cassa malati (io ne pago 400 al mese solo di cassa malati), bollette varie e un tot al mese da mettere via per pagare le tasse (o gli anticipi su quelle dell’anno dopo) non è che si navighi sempre nell’oro. Ricordo un servizio di Falò (una trasmissione giornalistica) che evidenziava quanto fosse difficile per una famiglia vivere con uno solo stipendio seppur “alto” (5000/6000 franchi al mese).
    Capitolo educazione civica: Ecco questa è una cosa che mi sta molto a cuore. Io da quando sono piccolo ho imparato le basilari regole di convivenza civile; far attraversare i pedoni, rispettare i limiti di velocità, posteggiare dove si può e non dove si vuole, non buttare nulla per terra, essere sempre educati, non urlare in giro, rispettare le altre persone, non disturbare in casa … Non è per spaventare nessuno, ma noi teniamo molto al fatto che chi decide di vivere qui rispetti queste regole di base.
    Capitolo divertimenti, svago e quant’altro: Lugano e tutto il Ticino d’estate brillano. Non lo dico così per dire: concerti all’aperto, feste, mercatini, festival cinematografici (il più famoso a Locarno sta per iniziare e personalmente non vedo l’ora), raduni, passeggiate sul lungolago chiuse alle macchine il weekend, bar e chioschi aperti fino a tardi (il tutto perlopiù gratuito) … Insomma un luogo che ha il turismo nel sangue 🙂 … D’inverno le cose sono un po’ diverse; i bar, pub e quant’altro chiudono obbligatoriamente alla una del mattino e rimangono aperte fino a tardi solo le discoteche (e non è che ce ne siano così tante). I negozi chiudono alle 18.30 (tranne il Giovedì alle 21) e il Sabato alle 17 (tranne Coop, Manor e Migros i cui orari sono sempre 19 / 18.30). La domenica gli unici supermercati aperti (Piccadilly, Piccobello e vari shop dei benzinai) costano davvero un sacco. Niente di drammatico chiaramente (i ristoranti sono sempre tutti aperti fino a mezzanotte), ma ci vuole un po’ di abitudine per chi è abituato a uscire dal lavoro e potersene stare in giro per negozi fino all’ora di cena.
    Capitolo giovani: Parto legandomi a ciò che dicevo prima sugli svaghi. Per rendervi conto dell’apertura che si ha qui da noi vi porto l’esempio di Palco ai Giovani, una manifestazione musicale in cui una ventina di gruppi locali under 30, dopo una selezione, vengono chiamati a “sfidarsi” in una delle piazze principali della città. Il tutto completamente gratuito per il pubblico. Parlando più seriamente: i giovani possono usufruire di un ottimo sistema scolastico che abbina la formazione tradizionale (elementari, medie, liceo, università) a percorsi professionali davvero ottimi. Qui da noi si chiama apprendistato; dopo le medie un ragazzo può scegliere una professione (operaio, aiuto medico, tecnico, parrucchiere …) e trovare un’azienda che lo formi (pagandogli uno stipendio), alternando a ciò dei periodi a scuola. Tengo a sottolineare che non è data la certezza matematica che alla fine dei 3 anni di apprendistato l’azienda decida di darti un lavoro vero, ma insomma diciamo che se sai farti valere non dovresti avere problemi. Oltre all’Università classica poi ci sono anche le SUPSI; università professionali orientate all’inserimento immediato dei ragazzi nel mondo del lavoro (il motto è; “sapere è saper fare”). Purtroppo proprio quest’anno hanno fatto dei grossi tagli alle casse disoccupazione, colpendo soprattutto quei ragazzi che non hanno esperienza lavorativa.
    Capitolo burocrazia: 5 anni di permesso C nello stesso comune di residenza valgono la possibilità di ottenere la cittadinanza che non ha un iter semplicissimo (ma credo che sia anche giusto visto il senso civico di ogni buon svizzero); bisogna presentare dei documenti, delle referenze, pagare e sostenere un esame sulla Svizzera. Il percorso dura più di un anno: ci sono più colloqui e alla fine la cittadinanza viene messa a votazione nel vostro comune di appartenenza. Va detto che con un Permesso C potete vivere esattamente come uno svizzero, senza però quello che noi consideriamo un dovere e un diritto fondamentale: il voto. La Svizzera, infatti, si basa sulla democrazia diretta; siamo spesso chiamati a votare referendum che influiscono immediatamente sulla nostra vita (dall’approvigionamento energetico alla controversa votazione sui minareti).
    Capitolo affitti: Costosi. Non ci giro intorno; se volete vivere a Lugano dovete entrare nell’ottica che l’affito medio è alto. Certo poi ci sono zone in cui costa meno e zone in cui costa di più. Se volete stare sull’economico vi consiglio Molino Nuovo o Besso.

    Se avete altre domande, non fatevi problemi :)))

    ciau ciau

  171. Ciao Marco, grazie le tue info son molto utili…
    io ho una domanda… PEr cercare lavoro devo avere già il permesso di soggiorno? o per avere il permesso devo prima avere un lavoro?
    Mio marito pensa che se veniamo lì diventiamo degli immigrati e potrebbe esserci una sorta di “razzismo” o forse è meglio dire “pregiudizio” nei nostri confronti da parte della gente del posto. Che mi dici a riguardo? come son visti gli italiani che vengono a cercare lavoro lì ?

  172. Ciao Marco,
    anche io la penso come voi, ed è uno dei motivi per cui vorrei lasciare l’Italia. Non sopporto più tutto questo lasciare andare da parte della popolazione e delle autorità. Cavolo, se uno sbaglia DEVE pagare, non che per esempio butta dal finestrino dell’auto la spazzatura fregandosene di tutti, oppure fa un incidente e scappa. Ma dico io, siamo impazziti? Dov’è finito il buon senso delle persone?
    Anche io ho letto brutte cose sui frontalieri e condivido in parte il pensiero dei Ticinesi. Purtroppo il mondo del lavoro è fatto così: il datore di lavoro tende a pagare il meno possibile e c’è sempre qualcuno che accetta, sia italiano che di altra nazione.A Genova, c’è lo stesso problema con gli ecuadoregni come voi con gli italiani: arrivano, si credono i padroni della città, sporcano ovunque, fanno rumore, commettono crimini, però lavorano, e fanno lavori che gli italiani non vogliono piu fare, a quella cifra.
    Io vorrei lavorare in Svizzera perchè all’avanguardia per tante cose (io e la mia compagna siamo infermieri), ma non vorremmo “rubare” il posto a nessuno, nè sentirci “estranei”, perchè siamo rispettosi dei posti dove andiamo, ma pretendiamo rispetto…

  173. 🙂

    Nonostante ultimamente se ne siano sentite di tutti i colori sull’atteggiamento del governo ticinese sulla questione frontalieri (con la vittoria della Lega dei Ticinesi che ha un po’ cavalcato una tematica “facile” come quella del: meno stranieri più lavoro per gli svizzeri. Semplificazione assurda di una situazione ben più complessa), vi posso garantire (rimanendo nello specifico delle vostre domande) che la comunità italiana qui è TOTALMENTE integrata. Nel passato (come è successo in tutti i posti che hanno vissuto una forte immigrazione) forse non era così, ma ora come ora gli italiani qui sono tanti e tutti (chiaramente con l’eccezioni del caso, ma vale anche per noi ticinesi) gran lavoratori e cittadini modello. Purtroppo quello dei frontalieri è un problema diverso, nel senso che qui da noi molti vorrebbero un obbligo dei datori di lavoro di dover pagare stipendi uguali (visto che un frontaliero viene pagato molto meno di uno svizzero) in modo tale che si favorisca la meritocrazia piuttosto che la convenienza. In questo momento ci si rende conto, sentendo anche noi la crisi economica, che con il frontalierato molti ragazzi sono rimasti senza opportunità di lavoro, e si stanno cercando delle soluzioni. Ma la drasticità non è una soluzione, visto che i tanti italiani che lavorano qui lo fanno bene e contribuiscono in maniera determinante alla nostra economia. Come dice Marco, è un problema che va risolto con i datori di lavoro; comunque la questione non si pone qualora voi viveste qui visto che avreste lo stipendio come uno svizzero, l’obbligo di pagare le tasse, cassa malati, gli affitti alti ecc (cose che non devono pagare i frontalieri). Come dire: ti prendi i vantaggi e gli “svantaggi” (considerando però che le tasse sono mooooolto più basse di quelle italiane, gli ospedali perfetti, scuole, strade, edifici, città perfettamente in ordine ecc).
    Rispondo alla domanda di Milù. Dunque per vivere in Svizzera si deve avere un permesso di soggiorno e di lavoro; le pratiche burocratiche e la possibilità di averli si sono molto sveltiti rispetto a tempo fa per i cittadini UE. Ti rimando a questo sito per ulteriori informazioni http://www.ch.ch/schweiz/00157/00173/index.html?lang=it e questo per i dettagli dei permessi http://www.bfm.admin.ch/bfm/it/home/themen/aufenthalt/eu_efta.html.
    Per quel che riguarda razzismo e discriminazione, ti garantisco (da figlio di immigrati italiani che arrivarono qui più di 40 anni fa) che in Ticino c’è un’ottima accoglienza per chi decide di vivere secondo le nostre abitudini e regole (che in fin dei conti non sono diverse da quelle che dovrebbero, condizionale d’obbligo, vigere in altri paese, passatemi il termine, “civili” come anche l’Italia). Ripeto che gli italiani non vengono praticamente considerati stranieri qui in Ticino (nel resto della Svizzera, dove si guadagna mooooolto di più, temo ancora di sì). Come dice Marco, porti rispetto e avrai rispetto, e noi abbiamo molto rispetto di tutto e tutti. Mi vanto di vivere in una paese modello (seppur con alcune contraddizioni), non per altro che per il fatto che qui da noi esistono delle regole e vanno rispettate, senza scappatoie o furberie. A me è capitato di dispiacermi per alcuni ragazzi italiani, quasi sempre figli di papà, che vengono a studiare a Lugano all’Università parlando male della città, dei ticinesi, dell’eccessiva rigidità svizzera (che vi garantisco essere semplicemente rispetto dell’ordine pubblico e privato), per poi cercare di fermarsi a lavorare qui; ecco in questo caso non mi sta bene. Ma chiunque decida di vivere qui con lo stesso amore che abbiamo noi per il luogo in cui viviamo e siamo nati non avrà alcun problema a sentirsi integrato, accolto, amato e quant’altro.
    Resto a vostra disposizione :)))

  174. Cari amici del blog, volevo dirvi che seguo ogni vostro post con interesse ed attenzione e devo ammettere che sono davvero soddisfatto del buon livello raggiunto!
    Apprezzo molto la pacatezza e le argomentazioni della maggior parte di voi e vorrei ricordare che quasi tutti i giorni che Dio manda in terra vedo gente maleducata ed ignorante che butta cartacce dal finestrino e sigarette per terra con estrema disinvoltura.
    Ogni giorno pertanto penso a questo post fatto ormai molti anni fa mantenendo nel tempo la stessa (se non maggiore) indignazione!
    W l’educazione civica degli svizzeri!

    Un caro Saluto,
    Enrico

  175. Grazie Marco, vado subito a dare un’occhiata a quei link che hai detto…
    Ragazzi, io son daccordissimo con voi, in Italia c’è troppa maleducazione e troppo permissivismo. Quello che cerco andando in svizzera è il rispetto e l’educazione che qui purtroppo si è persa e ovviamente io sono la prima a portare rispetto soprattutto se sono ospite in un paese. E poi vorrei che i miei figli crescessero in un paese che abbia questi principi alla base e che possa garantigli istruzione e opportunità future adeguate. Qui in Italia davvero non so cosa offrirgli a partire dalle scuole la cui situazione è sempre peggio :S
    Marco G. io ho visto un sacco di annunci per infermieri , mentre cercavo qualcosa per me. Prova a vedere su carriera.ch ,spero di esserti utile.
    Marco, ogni tanto dò un’occhiata al corriere del ticino per vedere come vanno le cose lì e ho letto che anche lì inizia a sentirsi la crisi, che mi dici? spero non sia ai livelli del resto d’europa… Approfitto per chiederti anche un’altra cosa se posso, sapresti dirmi qual è lo stipendio medio per un ingegnere informatico (parlo di sviluppo software)? Tanto per regolarmi tra entrate e uscite…Grazie.
    Enrico, l’idea di questo blog è stata grande, bravo. MA tu che fine hai fatto? Posso chiedere se alla fine ti sei trasferito o vivi ancora qui in italia?

  176. @ Milù: quello che ho scritto originariamente era più che altro uno sfogo per certi comportamenti che sarebbero davvero da censurare. Da quello che ho scritto dovresti desumere che ancora sono in Italia, anche perché ho avuto due bambini ed il trasferimento lo vedrei comunque difficile. Inoltre ho una donna alla quale piace molto il mare 🙂

  177. ragazzi l’Italia è una nazione da circo io che ho girato un po’ questa nazione se lo puo permettere di dire queste cose la vita gia è corta quindi viviamola tranquilla e scegliamoci la nazione che piu ci piace e non di sicuro l’Italia.
    Mi potete aiutare ad andarmene da qui e venire in paese civile come la Svizzera?
    contatti mariellajarod@libero.it

  178. Molto sinteticamente: premetto che ho molta stima e ammirazione per il civismo degli svizzeri, ma sconsiglio la Svizzera a chi si è ritagliato qualche briciola di benessere in Italia. E questo per diversi motivi. La Svizzera è molto esigente dal punto di vista professionale e non regala niente a nessuno. Se si è in possesso di elevate professionalità tipo medici chirurghi di fama, manager di grosse società, artisti di fama mondiale non c’è nessun problema, ma se si lascia l’Italia per andare a ingrossare la massa dei lavoratori stranieri allora è meglio restare a casa propria.

    Personalmente, pur con tutti i problemi che ha il mio amatissimo paese, continuo a dirmi fiero di essere italiano e conduco la mia lotta quotidiana alla maleducazione e al menefreghismo. Può darsi che un giorno soccomba anch’io ma, prima di lasciare il “giardino d’Europa”, come una volta chiamavano l’Italia, ci penserò molto ma molto a lungo.

    Buona continuazione.

  179. Ultimamente penso spesso di andarmene via dall’Iialia. Ma voglio precisare una cosa: io amo il mio paese, il più bello del mondo. Sfortunatamente qui le prospettive lavorative sono pari a zero, per quel che mi riguarda. Appartengo a una delle classi peggiori in assoluto: quella degli insegnati precari. Lo so, mi si potrebbe dire che potevo scegliere una corso di laurea migliore, ma che colpa ho avuto se non quella di inseguire i miei sogni. a vent’anni sei un sognatore, ed è anche giusto che sia così. Adesso ho una laurea in lettere classiche e un’abilitazione da insegnante, anni di studio inutili.
    Cosa potrei fare con un titolo del genere in Svizzera?
    L’unica cosa che mi è venuta in mente è quella di spedire il mio curriculum a qualche scuola italiana in Svizzera, ma ho letto che il cursus per diventare insegnante è differente da quello che facciamo qui in Italia.
    Probabilmente mio marito, che è un barman, potrebbe avere molte più probabilità.
    Qualcuno di voi potrebbe consigliarmi qualcosa?
    Volevo anche aggiungere che, preferirei fare la fronatliera, piuttosto che trasferirmi in Svizzera.

    Grazie e saluti

  180. salve a tutti mi chiamo raffaele ho 48 anni nato a basilea evivo da anni in italia,farei qualsiasi cosa per tornare in svizzera,ho due figli disocuppati io sono disoccupato e non riusciamo a tirare avanti e ilgoverno se ne frega.in svizzera funziona tutto alla perfezione,ho anche dei parenti a lucerna che se ne sono sempre fregati chi potrebbe darmi una mano lo ringrazierei a vita,anche se non ho nssun mestiere andrei anche ad alzare la merda(scusate iltermine)grazie dello sfogo un saluto a tutti

  181. Per YAYA
    Innanzi tutto complimenti per la sua laurea anche se, purtroppo, non le da da mangiare. Non sono un insegnante anche se seguo il mondo dell’educazione per via indiretta. Temo che la Svizzera non le possa dare molto in questo senso perchè la didattica è tutta orientata verso le scienze matematiche. Piuttosto io le consiglierei di provare ancora con i concorsi nelle scuole delle regioni autonome che hanno la potestà legislativa nella materia dell’istruzione.
    Cordiali saluti.

  182. Salve a tutti, ragazzi vorrei che qualcuno mi aiutasse a lasciare l’itali per venire in Svizzera per lavoro, sono pieno di debiti fino al collo e ho bisogno di lavorare mi va bene qualsiasi cosa, sono una persona molto preparata e umile, se può servire io sono un casaro e so fare delle mozzarelle buonissime, avevo un caseificio in italia esattamente a Bari in puglia. Voglio scappare i miei debiti sono con gli usurai.GRAZIE sono certo che non mi lascerete solo.Con affetto a tutti voi

  183. Ciao a tutti,anche io come tanti sto per scappare dall italia ….ho due attivita’ e le tasse ed il poco lavoro mi stanno mangiando vivo (ps sono di genova).nei prossimi giorni vado e penso di prendere un appartamento in affitto a castasegna ..val bregalia,non e’ che percaso tra tutti vuoi ce’ qualcuno che per via mail riesce a farmi un curiculum scritto in tedesco o in swizzero tedesco vorrei spedirne qualcuno nei hotel di stmoritz….grazieeeeeeeeeeeee

  184. @Marco: ciao Marco, mi sono imbattuta nel tuo post del 19 luglio scorso cercando informazioni sul Ticino. Anche io come te sono giornalista (mi occupo anche di ufficio stampa) vivo in Italia e sto vagliando l’ipotesi di trasferirmi in Svizzera. Sto considerando il Ticino e tutta l’area francofona. Parlo correntemente francese e inglese (ma, ahimé, il mio tedesco è un po’ “arrugginito”). Mi piacerebbe sapere da te, che operi in questo campo, quali concrete possibilità ha un italiano con questa qualifica di trovare lavoro in Svizzera. E quali sono i contatti preferenziali (agenzie di lavoro? contatto diretto con gli editori? contatto diretto con gli uffici risorse umane delle aziende?).
    Ti ringrazio per i suggerimenti che vorrai darmi.
    ciao

  185. Io ho lavorato diverse volte in svizzera con vari contratti a tempo determinato. Paga questo, paga quello, costo altissimo della vita, alla fine non ti resta nulla. Ti fai un mazzo pazzesco per vivere in posti dove non ci si saluta nemmeno tra colleghi, non ci sono divertimenti, ma non puoi condurre una vita normale.
    Comprare una casa é fuori discussione, qui fanno i mutui multigenerazionali, che finiranno di pagare i tuoi figli.
    Qui tutto è difficile, nessuno ti affitta una casa, c’è grandissima richiesta dato che arrivano disperati da tutto il mondo (adesso vanno di moda gli indiani, che vivono in dieci in un appartamento, con un piatto di tandoori chicken vanno avanti una settimana e lavorano anche nei weekend).
    Qui si sta bene solo se si riesce a entrare in una grande banca o farmaceutica e portare a casa almeno 10.000 CHF netti (parlo da single), se no si fa la vita dei morti di fame, non si può fare una vacanza in montagna o andare in un ristorante decente, o avere una donna.
    Non fatevi illudere dal lordo al mese: non vi resta nulla, a meno che la sera non rientrate in Italia da frontalieri.
    Per vivere in un posto senza umanità dove sarai sempre un emigrante, dove le svizzere eviteranno sempre il tuo sguardo, non ne vale la pena, i soldi devono essere veramente tanti….

  186. Ciao a tutti, interessantissima discussione soprattutto x me ke pensavo di fare un’esperienza lavorativa in svizzera. Sono una fisioterapista, ke prospettive di lavoro avrei in svizzera?? Sarebbe meglio risiedere in italia o stabilirmi lì anke se provvisoriamente?? Più o meno quanto guadagnerei al mese?? Come sono regolamentari i contratti lavorativi?? Mamma quante domande!!!;) grazie in anticipo.

  187. Ciao a tutti.
    Come tutti voi mi sono stufato di vivere in Italia.
    Vorrei trasferirmi in svizzera al più presto possibile, volevo sapere se avevate qualche contatto la per andare a lavorare.
    Io sono diplomato geometra, ho lavorato presso una panettiere per qualche mese (in nero) e adesso sto lavorando in fabbrica come filo-roccatore in un’industria tessile (ma non mi piace minimamente). Io sono disposto a qualsiasi lavoro, sono bravo con i lavori manuali, non avrei nessun problema a svolgere tante professioni come: idraulico, elettricista, muratore, ecc..
    Sono già stato a Lugano e a Locarno (città bellissime), mi potete aiutare????
    Mi trasferisco anche domani mattina all’alba se trovo un lavoro.
    Grazie

  188. marco ciao sono un cittadino napoletano 24 anni sposato con figlia di 3 anni e il mio sogno sarebbe venire a vivere in svizzera. sono diplomato ragioneria ma lavoro in un negozio di abbigliamento da 4 anni ma vista la crisi e divenuto invivibile. vorrei trasferirmi anche perkè mia moglie e laureata in biologia e si sta specializzando in nutrizione. vorrei sapere , se possibile, se la ricerca li e sviluppata e sovvenzionata a differenza dell’italia.la mia domanda principale e se mia moglie trovasse un lavoro , sarebbe facile per me trovare un lavoro eduna casa in affitto? grazie in anticipo per la risposta e scusa per le troppe domande

  189. Buongiorno, cosa siamo costretti a fare!
    Ringraziamo questo bel governo che ormai a reso l’Italia terra bruciata!
    Quest’estate sono ritornato in Svizzera nel Vaud con la mia compagna ed ho aperto un conto come primo passo per un trasferimento.
    Non credo nei miracoli, ma quello italiano è un miracolo! Negativo… e francamente ho il voltastomaco ogni qualvolta leggo il giornale, guardo la televisione, vado a fare la spesa, guido in mezzo al traffico di Roma, e ancor peggio dove risiedo, nel litorale sud.
    E’ difficile entrare in Svizzera e trovare una casa da affittare. Noi L’avevamo trovata
    ma alla fine non ce l’hanno data, malgrado una garanzia bancaria.
    Vogliono il permesso di soggiorno, ma quello non lo danno senza un lavoro, ed il lavoro senza residenza è difficile da ottenere o perlomeno da cercare…
    Si capisce che lo scalino c’è, ma la nostra forza stà nella disperazione di non vedere più futuro nel nostro ex bel paese.
    Basta con le dichiarazioni di questi ladri! Ma vi siete resi conto che ormai da almeno un anno i Tg, sono un disco rotto!…Tanto le poltrone non le mollano, sono i più pagati d’Europa!!!
    Basta con il patriottismo in un paese il cui parlamento stipendia ed include ministri che spezzano l’Italia e predicano razzismo demenziale!
    Gli Svizzeri sono razzisti?
    Allora avete provato a lavorare in Sicilia? In Campania? In Puglia? In Calabria?
    O ancora vi siete mai imbattuti da persone italiane educate in qualche cafone del nordest pieno di concetti deliranti secessionisti inculcati dal caro Bossi/Calderoli? Oppure siete dei privilegiati di quella che una volta si chiamava la Milano da bere?…Che forse oggi è più appropriato dire da scopare?…Basta con questo popolo di partite IVA con le chiappe sul SUV in perenne eccesso di indecenza! Basta col fatalismo e l’approssimazione nostrana copertura d’ ignoranza ben peggiore! Basta con Mediaset, Raiset, e Teleservi! BASTA!
    Solidarietà a chi vuole dignità e non gliela fa più!

  190. Ciao a tutti, sono una ragazza sarda disoccupata che ha letto tutti i vostri commenti sia positivi che negativi riguardo la vita in Svizzera dove sto cercando lavoro. Per la precisione in Ticino. Ho esperienza come impieagata amministrativa e contabile. Qualcuno di voi sa dirmi se c’è molta o poca richiesta di questa figura professionale? Ho una conoscenza scolastica dell’ inglese, sapete se ho ugualmente possibilità di trovare lavoro? Vi saluto tutti! 🙂

  191. ciao ragazzi, anche io sto pensando come voi di andare a vivere in svizzera, l’italia, la nostra cara italia, er colpa di qualcuno è andata nel buoi piu’ profondo, e come dice mio nonno, per riprenderci ci vuole solo un’altra guerra mondiale, anche se io non la penso tanto come lui, cmq tra circa due settimane io mia moglie e mio figlio lasceremo l’italia, oggi qua sono titolare di un ‘azienda di moto, le personalizzo, le trasformo, le vernicio, faccio aerografia e le riparo, ma non si fanno grandi guadagni, in svizzera tramite parenti posso andare a fare il dipendente, mi sta bene per il primi anni poi una volta integrati mi auguro che riusciro’ a fare un ‘investimento in un’attivita’, ma per ora va bene cosi, gia cambiare aria, nazione, gente e futuro migliore per mio figlio, gia’ mio figlio, cosa gli offre l’italia quando sara’ grande?
    qui se non sei figlio di qualcuno non vai da nessuna parte, i ragazzi che meritano vengono ignorati………e allora che fine si fa’……….ma che italia è questa ……………….qualcuno me lo puo’ dire????????
    Ho richiesto un prestito d’onore……..me l’anno respinto………perche’…….il commercialista non aveva forti conoscenze………..poi sono andato da uno zio che sta alla regione………….e vuala’ mi dice: portami le carte che te lo faccio accetttare subito……..ma non ho accettato……..perchè cosi non è giusto…..per tutti quei ragazzi onesti e meritevoli che sognano in un futuro migliore………..non è giusto.

  192. certo un po di tempo fa la situazione in italia era brutta ma non come adesso… con l’ultimo aggiornamento che ha avuto l’agenzia delle entrate del sig befera… mi e’ proprio venuta voglia di prendere i miei 4 stracci e volare viaaaaaaaaaaaaa

  193. Ciao ragazzi!!!!:) è da tanto che seguo questo bloog visitato da tante persone che vogliono migliorare la propria vita. se qualcuno mi puo aiutare vorrei sapere come funziona il sistema sanitario svizzero, per lavorare in un ospedale o anche in un laboratorio di analisi privato perchè sono laureata in tecniche di laboratorio biomedico. Grazieeeeeeeeee:)

  194. Concordo con Massimo, ho parenti a Lugano con i quali mi vedo e mi confronto e sinceramente a parte il senso civico spiccato (cosa che apprezzo molto), pulizia e ordine, non trovo che sia tutto questo paradiso…
    Le cose che sono riuscita a carpire sono queste:
    moltissimi, tra cui i miei parenti, vivono in affitto (a differenza dell’ Italia dove pure il più disgraziato riesce a comprarsi almeno un buco di casa), le tasse sono alte (li sento spesso lamentarsi di questa benedetta cassa malati) , multe stradali a go-go (a mia cugina arriva una multa un giorno si e uno no), pregiudizi a non finire sull’Italia, per farvi un esempio mio zio ticinese di nascita ha sposato un’italiana, sorella di mia madre, e nonostante questo spara a zero e in continuazione sull’Italia (per darvi un’idea dell’ottusità), ho l’impressione che i giovani non si sappiano divertire e le persone in genere siano inquadrate, di vedute ristrette ed emotivamente asettiche (e badate che non vivo a Napoli ma nella fredda Brescia). Non voglio pensare all’impatto che possa avere un meridionale con una cultura del genere. Senza contare che sono sempliciotti e poco avvezzi all’arte e alla cultura. In tutta franchezza non ci vivrei nemmeno se mi pagano a peso d’oro. Preferisco restare nel mio Paese e cercare di migliorare nel mio piccolo quello che posso migliorare… noi italiani abbiamo potenzialità che non hanno eguali, se solo avessimo la volontà, ciascuno di noi, di pensare un pò di più al bene comune e non solo all’orticello di casa propria, saremmo il paese n. 1 al mondo!

  195. cara stefania il senso di ottusità di quella gente ha costruito un paese dove è possibile lavorare e godere di un ambiente sano, pulito e con totale assenza di criminalità. sul lavoro regna la meritocrazia se non vali nulla non sei nulla, nella vita privata ognuno rispetta la privacy degli altri e vive in modo equilibrato e sereno la propria. se tuo zio spara a zero sulla moglie è sicuramente perchè è lei quella che si è portata dietro le cattive abitudini italiane quali la maleducazione, l’arroganza e la mafia “dentro” considerato che anch’io sono meridionale e ho vissuto per anni nella feccia del sud ora mi trovo a roma nella feccia del centro ritengo che l’ottusità degli svizzeri e il loro essere “inquadrati” alle loro regole hanno costruito una nazione dove tutti stanno bene, dove ci sono le migliori scuole, ospedali, ecc. per quanto riguarda la tassa sulla salute un italiano che percepisce uno stipendio lordo di 2500 euro paga tasse a non finire per avere servizi da terzo mondo e 800 euro in tasca per vivere da morto di fame! gli stipendi in svizzera sono i più alti in europa se paghi l’assicurazione sanitaria circa 150 – 200 fr al mese hai un servizio sanitario da star! per quanto riguarda i giovani che non sanno divertirsi accenni ai nostri giovani che il sabato sera si sballano in discoteca e poi si schiantano da qualche parte o a quelli che dopo la partita di calcio si accoltellano per un gol? ma fammi il piacere resta in italia se ti trovi bene questo posto fa per te! c’è solo da imparae da quella gente e se tutti la pensassero come loro forse il mondo girerebbe in altro modo.

  196. Ti prego Clara, dagli Svizzeri ipocriti, vigliacchi e opportunisti non abbiamo proprio nulla da imparare!!
    Tu vai pure a vivere in un paese dove la polizia smette di cercare due bambine scomparse perchè costa troppo allo Stato io con tutti i grossi difetti che ha preferisco ancora vivere nella mia amata Patria!! Buon viaggio!!

    P.s. l’aforisma di Orson Welles sugli svizzeri rimane sempre di grande attualità!

  197. considerare altri popoli o altre usanze con affermazioni tipo ipocriti da noi italiani e’ proprio bella…..guarda stefania che a parte qualche persona etica e beneducata l’ipocrisia e’ proprio una nostra caratteristica e l’ottusita invece e quella che abbiamo noi andando all’estero e pretendendo di comportarci come se fossimo a casa nostra… certto gli svizzeri avranno anche i loro difetti chi o che popolo non ne ha? ma noi non siamo certamente tra i piu’ meritevoli di far una morale

  198. amata patria??????????????????????????????? ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh……………………………………………. sono enrico il tratello carlo s’e’ buttato dalla finestra……..

  199. Ma sei ancora qui che ti lamenti?? Su coraggio, scappa in Svizzera, vai vai che poi ci risentiamo fra un paio d’anni…ahahahah Au revoir!!

  200. tranquilla stefania…. sto preparando il tutto per andarmene e farlo bene tu resta pure tanto con la mentalita’ che ti ritrovi non staresti bene da nessuna parte se non in italia sei un esempio naturale di quello che siamo diventati ti faccio anch’io gli auguri perche ne hai piu’ bisogno dime…

  201. Mi giudichi senza nemmeno conoscermi, complimenti !!
    Guarda bello che se tutti fossero rispettosi come me in Italia le cose andrebbero molto meglio : sono onesta, non evado le tasse, faccio la raccolta differenziata, non sporco per strada e non getto cartacce dai finestrini, faccio diligentemente le file, non urlo e non schiamazzo e sono rispettosa degli altri…
    Si può dire lo stesso di te??
    Con la differenza che io preferisco rimanere nel mio Paese a cercare di migliorare le cose, tu invece da bravo codardo fuggi, e con questo concludo e ti auguro Buona Vita!!

  202. Sono appena tornato da una vacanza in Canton Ticino e credo di aver trovato il posto dove crescere i miei figli (ne ho 3).
    Qui in Italia, a parte i soliti problemi che abbiamo e che non voglio ripetere, non voglio assolutamente che i miei figli un giorno assimilirenno le abitudini “italiane”.
    La mia attività da qualche anno non va più bene per colpa di questa meledetta crisi (e nessun politico s’ impegna a cambiare le cose. Dicono che è mondiale. Non è vero!! In Svizzera, Francia, UK, Germania, Canada e in tante altre nazioni si vive benissimo malgrado la crisi).
    Per questo io e mia moglie abbiamo deciso, entro qualche anno, ce ne andremo.
    Faremo le cose piano piano senza strafare.
    Una cosa è certa anche da quello che ho letto in questo blog: noi italiani ci sentiamo migliori degli altri (non basta pizza e mandolino!!). A mio modesto avviso credo che siamo peggiori degli altri e noi meridionali (sono calabrese) siamo i peggio del peggio.
    Saluti a tutti e nonostante tutto W l’ Italia (di una volta).

  203. innanzitutto ho un nome e non mi cjhiamo bello , stefania… come possono vedere tutti gli utenti di questo blogla maleducazione e’ sopratutto tua che mi chiami amche codardo….faccio anch’io tutte le cose che fai tu ma non sono comunista…. come te.. sul fatto che sei rispettosa degli altri basta vedere come tratti me e i tutitoli che midai…., e, il non accettare le opinioni altrui e’ sintomo di una mentalita’ veramente poco erudita…posso anche non condividere come come la pensi tu ma non ti insulto…. fai cosi fai la persona intelligente non rispondermi nemmeno piu’ resta delle tue convinzioni e continua cosi… raccoglierai presto quello che semini…… adios stefania( comer hai potuto notare ti chiamoo per nome e non con un epiteto qualsiasi…)

  204. Un po’ di risposte e riflessioni da un “Meridionale” con 44 anni di Svizzera…

    Innanzitutto un cordiale e caloroso saluto a tutti voi e in particolare all’autore che ha creato questo interessante blog. Complimenti!

    Ho 45 anni. Vivo in Svizzera tedesca da quando avevo più o meno 1 anno e com’è facilmente deducibile ne ho già sentite parecchie di opinioni su questo tema. Ho letto un centinaio di vostri post e ho scelto di intervenire per poter dare un piccolo contributo personale. In realtà, però, la spinta l’ho ricevuta da ciò che ha scritto Stefania… Quindi vorrei cominciare proprio da lì:

    Cara Stefania, ho tanti amici (sia in Svizzera che in Italia) che la pensano come te. Anche se le mie opinioni sono pressoché contrarie, restano degli amici. Amici un po’ particolari… Quelli che ti fanno sorridere nonostante la banalità e la superficialità delle loro convinzioni. Quelli che parlano a vanvera e con un sacco di pregiudizi, oltre a uno spiccato senso di discriminazione raziale mascherato da un inutile complesso di superiorità culturale. Inutile dirti che di “amici” così si può benissimo fare a meno, poichè non servono a granché se non a far sorridere chi li compatisce. Ti prego non me ne volere, ma te la sei proprio andata a cercare! Non si può arrivare in un blog pubblico e cominciare a sfornare il proprio rancore represso nel modo in cui hai fatto tu, dando del codardo, vigliacco, ecc. O MEGLIO, …si può! Ma poi non te la puoi prendere se qualcuno si permette di giudicarti.

    Detto questo (perdonate l’introduzione non molto utile di poco fa), desidero raccontarvi le mie riflessioni in proposito.

    – Molti italiani arrivati qui (da ogni parte d’Italia) se ne sono tornati a casa dopo pochi mesi. Delusi e scoraggiati da un Paese che tutto sembra, meno ciò che promette.

    – Molti italiani rimpatriati (dopo decenni di vita elvetica) se ne sono tornaati qui dopo 1 anno o poco più. Incazzati neri e completamente demoralizzati.

    – Molti italiani vivono in Italia (e molti italiani vivono in Svizzera). Alcuni stanno benissimo, altri così così, e altri ancora stanno sprofondando non dico dove…

    – Molti Italiani hanno la doppia cittadinanza, il passaporto sia italiano che elvetico, per intenderci (io non sono tra questi, amo quello italiano nonostante gli svantaggi che ne derivano. Non per campanilismo, ma perché non saprei frammentare le mie radici e sentirmi ancora “intero”).

    – Molti italiani hanno rinunciato alla cittadinanza italiana e si sono fatti naturalizzare svizzeri. No comment…

    I punti appena elencati, a prima vista sembramo banali ma in effetti sono fondamentali per capire meglio a cosa si va incontro ANCORA OGGI (nonostante la multi-etnia planetaria dilagante), quando si lascia il proprio Paese nella speranza di una vita migliore. Come ben diceva già qualcuno: basta volerlo, e in qualsiasi posto del mondo si può vivere bene e dignitosamente. Ovviamente è vero solo fino a un certo punto… provate a chiederlo ai greci…

    Quello che troppo spesso dimentichiamo è che il nostro benessere non dipende esclusivamente dalle nostre scelte e dai nostri comportamenti, ma anche da quello che pensano e fanno gli altri intorno a noi. Certamente ci si può RUFUGUARE sotto il tetto familiare quando il mondo intorno sembra sbagliato, ma a che prezzo? La domanda forse più importante è:

    Meglio vivere discretamente e con il perenne sogno di rimpatriare, o vivere incazzati dalla mattina alla sera con il perenne sogno di espatriare?

  205. grande… fabio g.g. sei una fantastica persona equilibrata… proprio quello che volevo leggere… con la buona volonta’ si sta benino dappertutto, forse i legami con la terra natia possono farsi sentire…ma a volte alcune persone inseguono dei valori che in alcuni posti si sono persi… come da noi….non e’ detto che si trovino lontano da qui ma quel che e’ sicuro e’ che qui non ci sono piu’….lavorativamente io non ho problemi sono uno chef e potrei andarte dappertutto…. ma avendo 48 anni vedo ormai la vita in una maniera diversa da quando ne avevo 25 o 30… quando credevo in alcune cose… adesso non mi fottono piu’ ed ho ,o meglio abbiamo deciso di prendere in mano la nostra vita…..senza credere a tutto quello che ci viene propinato a tutto quel falso buonismo che abbiamo. atto solamente a fregarti….comunque io non ce l’ho con nessuno ognuno fa le sue scelte e ne rispondera’ a se stesso… io ne ne andro e sono sicuro che mi trovero’ bene perche prima di tutto srto bene con me stesso…. il nomadismo lavorativo non mi spaventa anzi mi stimolas….

  206. @Carlo
    Hai perfettamente ragione!

    Vorrei aggiungere solo poche righe…
    Da vero e proprio “Patriota” (termine forse ormai in disuso specialmente in Italia), ho tentato a più riprese di tornare “a casa”, e vorrei precisare che ho provato a farlo sia al nord (in Lombardia e in Emilia), che al sud (in Campania), quanto al centro e centro-sud (Roma e Ciociaria). Come puoi facilmente intuire, questi tentativi non hanno mai avuto buon esito.

    Al nord ho riscontrato molto razzismo e presunta superiorità verso chi non è nato li, al sud troppa criminalità per i miei gusti e al centro poco rispetto e senso civico.

    Sono certamente cose che, volendo, si possono ignorare quando NON SI HA SCELTA. Ma quando si può scegliere, diventano dettagli importanti.

    In realtà TUTTI possono scegliere, ma POCHI sanno di poterlo fare, perchè NON VEDONO che la vita propone a chiunque una vastissima gamma di scelte su come e su dove vivere e far crescere i propri figli.

    Se fosse stato solo per me, sarebbe andato bene il sud quanto il centro o il nord, ma trattandosi di scegliere un posto in cui FAR CRESCERE i miei figli, la scelta non è stata poi tanto difficile. Infatti sono cresciuti arricchendo molto la loro consapevolezza sul senso civico, sulla libertà propria e degli altri e sul rispetto reciproco. Senza dimenticare l’arricchimento culturale e linguistico e una visione ben diversa da quella “italiana” riguardo alla convivenza multietnica.

    A questo punto, ora che i miei figli sono cresciuti e hanno imparato a conoscere ciò che da genitore mi sono sentito in dovere di dar loro, possono a loro volta scegliere dove e come vivere. Tra le varie lingue che conoscono quasi alla perfezione c’è anche l’italiano…

    Per quanto mi riguarda, non lo so… Ci sto pensando… Può essere che da buon “scavezzacollo” prima o poi mi decida a rimpatriare e condividere il bene e il male con i miei connazionali italiani all’interno dei limiti territoriali (anzichè al loro esterno), ma sinceramente in questo momento non sono ancora pronto a parcheggiare sulle strisce pedonali, ad aspettare 2 ore in coda a uno sportello, a fare compromessi con la camorra, a essere trattato come un juke-box anziché come un musicista, ecc… Chissà, magari quando mi sarò stufato della serenità di una vita così tranquilla come quella che vivo qui… Mah?!…

    Comunque resto ottimista e continuo, seppur da lontano, a contribuire in qualsiasi modo mi sia possibile, affinché la “mia Italia” si aggiusti e torni ad essere quella STRAORDINARIA Nazione che fu.

  207. fabio g.g…….complimenti se almeno il 10 per cento delle persone fossero come te o in maniera minore… come me… ma meglio come te,sarebbe tutto molto piu’ facile….vediamo la vita e le cosse con gli stessi occhi…sono ben lieto di conoscerti come sarei ben lieto in qualsiasi parte del mondo di conoscere persone con la tua stessa anime ed onesta’ intellettuale…. mi hasnno dato del codardo ma la verita e’ che guardandomi dentro, e non lo faccio per incensarmi(ne io e ne chi eventualmente facesse le scelte che sto per fare io) dico che ci vuol coraggio ad andarsene a lasciare il certo per l’incerto, ma poi scopri ogni giorno che l’unica cosa certa sei tu la tua curiosita’ la tua voglia di fare un lavoro che ami(sono un chef) la tua apertura mentale…e con queste cose vai via consapevole che comunque la tua onesta’ ti portera’ di sicuro ad avere soddisfazioni migliori che qui… di questo sono certissimo….

  208. Buon giorno a tutti ragazzi, finalmente qualcuno a cui poter porre delle domande sul trasferimento in svizzera…
    ho 40 anni e un figlio di 12 e da un pò di tempo (nauseata e assolutamente delusa dal sistema italiano… ma tanto tanto sulla pelle mia e di mio figlio visto che abbiamo già provato su di lui la malasanità e la non tutela legale… ed io che per lui non vedo futuro sono iper repellente a tutta la maleducazione ed prepotenza che oramai trovi ovunque) cerco di trasferirmi in ticino ma ho alcune difficoltà perchè non conosco nè il tedesco nè il francese.
    Sembra scontato in quanto cantone italiano però logicamente lo richiedono vista la vicinanza degli altri paesi.
    Sono ragioniera e cercherei anche un semplice lavoro di segreteria, anzi lo preferirei almeno all’inizio visto che non conosco la contabilità elvetica.
    Sapete darmi qualche consiglio per come sbloccare la situazione? magari delle dritte su siti da consultare…
    Sento come l’orologio che rintocca perchè il bimbo cresce ed ho paura che poi non mi segua più anche se principalmente lo farei per il suo futuro.
    Grazie di cuore.

  209. Ciao ragazzi 🙂 ! finalmente qualcuno a cui chiedere informazioni circa il trasferimento che vorrei fare dall’italia alla svizzera.
    Ho 40 anni e un figlio di 12 ma da tempo (nauseata a dismisura per il sistema italiano… malasanità con danno permanente su mio figlio, non tutela legale, nessuna prospettiva per il suo futuro…e se vogliamo aaatollerante a tutta la maleducazione e alla prepotenza che oramai si ritrova ovunque) sto cercando di trasferirmi dall’italia al ticino.
    sto incontrando alcune difficoltà pechè non conosco nè il tedesco nè il francese e anche se sembra scontato in quanto cantone italiano, logicamente lo richiedono per la vicinanza stretta degli altri paesi.
    Io sono ragioniera ma mi andrebbe bene anche un impiego come segretaria anzi lo preferirei visto che non conosco la contabilità elvetica.
    …pensare che mi sento così carica di buona volontà che a volte bucherei lo schermo per farlo vedere di là!
    Sappete mica darmi dei consigli? magari su che siti visitare…
    sento aimè l’orologio che batte il tempo perchè la mia paura più grossa è l’inserimento del bimbo che ad oggi è già grandicello… ma lo farei principalmente per lui.
    Sarò felicissima se mi vorrete rispondere
    Marina

  210. Buongiorno a tutti.
    Scrivo il mio commento dopo aver letto – in più riprese – tutti i post scritti.
    Vivo in provincia di Varese, non lontano dal confine con la Svizzera e – per lavoro – ho viaggiato molto. Ho soggiornato per alcuni periodi anche in Svizzera, dove in gioventù ho trascorso alcune vacanze estive. Ho studiato anche a Losanna (Liceo Pareto).
    Devo dire che i miei sentimenti riguardo la Svizzera (ma anche riguardo altri Paesi nei quali ho lavorato) sono generalmente positivi. Certo, ho incontrato alcune difficoltà ma non credo così diverse da paese a paese.
    Quello che mi colpisce però, in alcuni post, é il vedere il “voglio vivere in Svizzera” (in questo caso) come la soluzione a tutti i mali, i disagi, le amarezze, le difficoltà che le persone hanno incontrato o incontrano nella vita di tutti i giorni.
    Io non credo che sia un approccio corretto: certamente una migliore organizzazione della vita “civile” aiuta – eccome – nell’adempiere il proprio compito. Ma se pensiamo che il “solo” trasferirsi sia sinonimo di miglioramento credo si commetta un errore.
    In Svizzera si lavora certamente bene, nel senso che il lavoro é organizzato, preciso. Ciascuno percepisce di avere un compito definito ed é chiamato a svolgerlo al meglio.
    Per contro, ci si scontra con una certa rigidità nell’organizzazione generale, derivante da una formazione sicuramente meno … fantasiosa (passatemi il termine) e meno pronta ad adattarsi al cambiamento.
    In più, se posso citare un’esperienza personale, mi é stato assai complicato lavorare proprio con gli Italiani trasferitisi all’estero. In buona sostanza coloro che pensavo potessero essere i miei primi “amici” paradossalmente sono state le persone con le quali ho incontrato più difficoltà. Quasi “presidiassero” un luogo precedentemente da loro occupato. Una specie di topismo animale – umano.
    E proprio da loro ho subito le più sgradevoli amarezze.
    Sarà un caso, ma i più diffidenti nei riguardi degli italiani all’estero sono proprio … gli italiani !
    Continuerò a leggere questo blog con interesse partecipazione. A tutti, proprio a tutti, un caloroso i bocca al lupo: volere una vita migliore é in ogni caso sinonimo di speranza.
    Cari saluti a tutti
    Carlo Antonio

  211. cara marina… come ti capisco… come ragioniera almeno in canton ticino dovresti trovare…… prova su indeed.ch che e’ una specie di raccoglitore dal quale potrai eventualmente passare su altri siti ed eventualmente con un buon curriculum vedrai che non tarderanno a telefonarti oppure vai su adecco ed altre agenzie iterinali, e posta li il tuo curriculum li funzionano molto piu’ seriamente che qui da noi…. auguri e poi fammi sapere…., puoi controllare anche quale sarebbe il tuo salario minimo su salario-uss.ch…

  212. @Marina

    Vorrei provare a darti una mano, ma temo che quello che leggerai non è esattamente ciò che vorresti leggere. Comunque ci provo lo stesso 🙂

    Dunque… è più che logico che gli italiani tendano a trasferirsi in Ticino per via della lingua, ma è altrettanto logico che questo crea, in Ticino, parecchi problemi:

    – i ticinesi sono molto restii a far lavorare gli italiani in quanto hanno già “parecchi” disoccupati ticinesi che ovviamente hanno la precedenza.
    – Sono stato in Ticino 2 mesi fa (vivo in Svizzera tedesca) e ho notato una cosa abbastanza “grave” rispetto a 4 anni fa (la volta precedente in cui ci erol stato). Ho notato che è sempre più PIENO di auto italiane che circolano nel già denso traffico locale… La pulizia per le strade lascia a desiderare (rispetto a 4 anni fa)… Tutto è molto più trascurato (e a mio avviso un tantino “desolato”)… I ticinesi sopportano a malapena i 50’000!!! frontalieri lombardi che ogni mattina si riversano puntualmente nelle loro città, e li trattano con parecchio distacco, per non dire peggio. Certamente qualche datore di lavoro disposto ad assumere “italiani a basso costo” lo si trova sempre (anche se sempre più di rado), ma ovviamente non per lavori “prestigiosi”…
    – C’è da notare che gli italiani già residenti in Ticino vengono trattati un po’ meglio di quei 50’000 che arrivano tutte le mattine e se ne tornano in Italia tutte le sere (portandosi appresso i “Franchi svizzeri”, ossia un pezzo di economia elvetica); comunque pur sempre di “italiani” si tratta.

    **********

    Si, lo so, non è un bel quadro quello che ho appena illustrato, ma è la realtà ticinese attuale. Tanto attuale che ha scoraggiato perfino me (che parlo perfettamente italiano, tedesco e svizzero tedesco) a trasferirmi li. Senza contare che gli affitti sono alle stelle, le paghe sono quelle più basse di tutta la svizzera e infine che si sta un po’ troppo italianizzando per i miei gusti. Nel senso che sebbene i ticinesi siano rispettosi, le tantissime auto ITALIANE che sfrecciano sulle strade ticinesi fanno ancora un po’ fatica a “fermarsi sulle strisce” (tanto per dirne una). Cosa che fa incazzare i ticinesi, creando un clima non molto armonioso…

    **********

    Il mio consiglio:
    Dato che la richiesta della lingua tedesca e/o francese oltre all’italiano, è più che altro una forma selettiva per la candidatura, se davvero si vuole lavorare in Svizzera forse è proprio il caso di IMPARARNE almeno una.

    Quindi [niente tedesco/francese] = [niente lavoro]

    A questo punto direi che è il caso di riflettere se non sia meglio trasferirsi direttamente in Svizzera tedesca. Approfittando POI del vantaggio che una volta imparata la lingua tedesca, saper parlare bene l’italiano possa portare ulteriori vantaggi.
    I vantaggi:
    – Affitti parecchio più bassi rispetto al Ticino
    – paghe praticamente doppie
    – ambiente comunque abbastanza “italiano”. Con il vantaggio che gli italiani che stanno li, ci stanno da generazioni e quindi sono molto meglio integrati nel sistema svizzero.
    – rispetto al Ticino, la Svizzera tedesca è fondata più sulla FAMIGLIA. Ossia, si lavora fino alle 17:00 – 17:30 e poi si sta con la propria famiglia (poca “vita mondana”, che però se la si cerca la si trova lo stesso). Magari per qualcuno questo non è un vantaggio, per me invece è fondamentale vivere attraverso il Valore “FAMIGLIA” anziché “vita mondana”. Praticamente la Svizzera tedesca è molto più tranquilla e offre un’ottima formazione scolastica per i propri figli, a cui vengono insegnati molto più i valori familiari che a quelli ticinesi o italiani. Poi logicamente è “questione di gusti”.

    **********

    Scordatevi di arrivare in Svizzera (che sia Ticino o altro posto) e inserirvi nel mondo lavorativo con il vostro *mestiere*. Praticamente impossibile!
    Bisogna cominciare con lavori del tipo *cameriere* (ma in Ticino ce ne sono già troppi), ditte di pulizia, o aiuto-cucina. POI (una volta imparata la lingua tedesca) ci si può costruire il proprio futuro lavorativo. Sempre rispettando il sistema svizzero e senza fare i “furbi” come da noi in Italia, perchè in Svizzera si viene presi a calci e non certo applauditi per aver mostrato “astuzia”. In Svizzera CONTA il rispetto e non l’astuzia. Questo non significa però che l’astuzia non possa essere un VANTAGGIO se applicata nel modo giusto.

    **********

    Le migliori offerte le trovate su:
    http://www.rav.ch
    è possibile selezionare la lingua italiana della pagina.

    **********

    ciao a tutti e AUGURI! 🙂

  213. Grazie Carlo, sei stato molto carino a rispondere e sinceramente ai giorni d’oggi ogni minima speranza, per quanto la tua non può essere altro che verbale, può servire… almeno per non tirarsi giù!
    Farò sicuramente tesoro dei tuoi consigli però un’ulteriore domanda vorrei porti – o se qualcun altro vuol rispondermi sarà sempre un piacere – credi che il problema lingue, non conoscendo io nè il tedesco nè il francese, potrei superarlo???
    grazie ancora e buona serata
    Marina

  214. grazie anche a Fabio per il suo pensiero, io amo le persone schiette per quanto a volte la verità possa essere cruda… ma se questa è!
    molto di più per il consiglio… io cerco in ticino unicamente perchè sono stata in lugano ed ho conosciuto lì gente insieme ai loro modi di vivere e pensare e devo dire che si avvicinavano molto ai miei, detto questo però io non sono assolutamente chiusa ad affrontare nuove frontiere, anzi devo dire che la cosa mi eccita anche se all’inizio capisco che non sarebbe assolutamente una passeggiata. Mi piace molto quanto mi hai trascritto in quanto uno dei valori a cui io credo di più è la famiglia però ti pongo a tal proposito proprio un paio di quesiti… io sono una donna di 40 anni credi che sia un pò tardi per me andare in un paese nuovo dove non conoscerei un minimo di lingua? (per me il tedesco è come l’arabo…)
    E poi altro grandissimo quesito… anche se inizialmente partirei da sola, ho un figlio di 12 anni e tutto questo lo farei proprio per un suo futuro sia lavorativo che educativo, pensi che possa essere uno scalino superabile ed un traguardo raggiungibile?
    non saprei peraltro a quali ganci potermi rivolgere per trovare lavoro in svizzera tedesca… hai dei consigli da darmi?
    Scusa, ti sto bombardando di domande ma come vedi hai stuzzicato la mia curiosità che meglio definirei in “speranza” vista la disperazione.
    ti sarò immensamente grata se vorrai rispondermi.
    buona serata
    marina

  215. @Carlo Antonio
    Condivido in pieno il tuo commento.
    Ma permettimi di esprimere una personale opinione riguardo agli italiani che vivono in Svizzera già da un po’, onde evitare di “forviare” chi legge su questo punto che secondo me è importante, visto che anche all’estero gli italiani vivono per lo più a contatto con altri italiani (oltre che con gli altri del posto)…

    Tu giustamente scrivi:
    <>

    Non posso sapere a che grado di difficoltà tu ti riferisca, presumo si sia trattato di difficoltà non troppo esagerate… Così a prima vista posso immaginare che siano dipese da semplice e lecita “autodifesa”. Mi spiego:
    Se in Svizzera ti trovi in un luogo pubblico noti subito l’aspetto multietnico del Paese. Senti parlare ad esempio nelle le più svariate lingue, vedi gli abbigliamenti particolari delle tante etnie che convivono, ecc… Ma soprattutto ti accorgi di una cosa: degli italiani “appena arrivati” (o turisti). I quali si fanno riconoscere immediatamente e quasi ovunque per la “fantasiosità” del loro conversare e una sorta di “prepotenza scontata” del loro *esserci* tipica dei luoghi pubblici italiani.

    Osservo molto le persone, perchè tra le altre cose faccio anche lo scrittore di romanzi (in italiano), quindi mi soffermo molto sugli sguardi della gente, sulla comunicazione e sul loro modo di interagire con la comunità. Ti assicuro che un italiano non residente in Svizzera lo si riconosce già dall’espressione con cui si muove tra la gente. Un’espressione che rispetto alle altre indica un pizzico di egoismo ed egocentrismo in più. Cosa del tutto “normale” per chi vive in Italia, ma non tanto “civica” per chi è abituato a vivere in Svizzera. Lungi da me qualsiasi forma di critica o giudizio. Illustro solo i fatti.

    A questo punto è d’obbligo chiedersi se, più che un “presidio”, non si tratti di “difesa” della rispettabilità che gli italiani residenti in Svizzera si sono dovuti “conquistare” per ben 30-40 anni, prima di arrivare ad essere accettati come ” gli stranieri migliori fra gli stranieri”, dagli svizzeri (mi riferiscono un po’ meno alla svizzera italiana). Fatto sta che è difficilissimo riconoscere un italiano residente in Svizzera, ma è facilissimo riconoscerne uno di passaggio.

    Poi scrivi anche:
    <>

    Se ci soffermiamo un attimo su: *rigidità nell’organizzazione* e *formazione meno …fantasiosa*,
    si evince che l’italiano appena arrivato (passami il termine), fa molta fatica a vedere tale rigidità e tale mancanza di fantasia come una sorta di NORMALE CONVIVENZA CIVILE. Da qui i comportamenti e le espressioni di cui parlavo prima. E credo che sia proprio questo il punto. Gli italiani che vivono in Svizzera si sono ADATTATI, e adattandosi hanno cominciato a ritenere NORMALE queste particolarità elvetiche. Ci tengo a precisare che adattare non è uguale a trasformare, quindi gli italiani non si sono “trasformati in svizzeri”, ma si sono semplicemente integrati nel loro ruolo di *OSPITI*. Perciò, presumo, che quando notano la spavalderia (lasciamela chiamare così quella cosa che tu chiami fantasia), ecco che cominciano a “difendersi”. Ma non lo fanno per difendersi dagli altri italiani, bensì dagli svizzeri che ricominciano a rivedere l’italiano come uno straniero pericoloso. Tutto qui.

    Per il resto concordo su tutto. Specie sul fatto che trasferirsi sia sinonimo di miglioramento.

    …Il miglioramento deve avvenire dentro ognuno di noi e non in un qualche altro posto del mondo. Quindi bisogna prima capire quali siano quei parametri che ci fanno credere di essere migliori o che qualcuno/qualcosa sia migliore.

  216. – [grazie anche a Fabio per il suo pensiero, io amo le persone schiette per quanto a volte la verità possa essere cruda… ma se questa è!]

    Prego Marina, è un piacere. Si direi proprio che è questa la verità.

    – […io cerco in ticino unicamente perchè sono stata in lugano ed ho conosciuto lì gente insieme ai loro modi di vivere e pensare e devo dire che si avvicinavano molto ai miei…]

    Ci sono italiani ovunque nel mondo, e sono convinto che ci somigliamo tutti moltissimo! 😉

    – [detto questo però io non sono assolutamente chiusa ad affrontare nuove frontiere, anzi devo dire che la cosa mi eccita anche se all’inizio capisco che non sarebbe assolutamente una passeggiata]

    Infatti non lo è, una passeggiata. Ma credo che non lo sia neppure spostandosi all’interno dei confini territoriali.

    – […io sono una donna di 40 anni credi che sia un pò tardi per me andare in un paese nuovo dove non conoscerei un minimo di lingua? (per me il tedesco è come l’arabo…)]

    Il tedesco è molto simile all’inglese. L’arabo è tutta un’altra cosa 😉
    La mia compagna ha 45 anni come me, e si sta trasferendo qui proprio in questi giorni.

    – […anche se inizialmente partirei da sola, ho un figlio di 12 anni e tutto questo lo farei proprio per un suo futuro sia lavorativo che educativo, pensi che possa essere uno scalino superabile ed un traguardo raggiungibile?]

    La mia compagna ne ha due di figli. Uno di 12 e uno di 14. E credimi, prima cominciano ad imparare una lingua straniera e meno fatica faranno. Idem per usi e costumi. Specialmente per i ragazzi, che al contrario di noi adulti che miriamo a un futuro tranquillo, sicuro e sereno, hanno ben altro per la testa. Se aspetti troppo diventerà problematico per loro il cambiamento. Molto più che per te.
    I figli della mia compagna per ora sono con la nonna in Italia, perchè se per la *libera circolazione degli stranieri* lei non ha problemi, per loro invece occorre un PERMESSO DI SOGGIORNO per poter andare a scuola. Quindi finchè la mamma non avrà un contratto di lavoro a tempo indeterminato con uno stipendio che garantisca la minima sopravvivenza a tutti e tre, a loro non verrà accordato il permesso. Per vivere qui da soli occorrono ca. 3500.- Fr., in DUE ca. 4000.-, in TRE ca. 4500.- e per una famiglia ca. 5000.- Fr. …Qui la paga media è tra i 4000 e i 5000 Fr. Ma con l’attuale crisi è scesa a 3000-4000.- (in Ticino anche la metà!). Qui l’affitto per un appartamento di 3 o 4 camere varia tra i 1000 e i 1700.- (sto a San Gallo. Mentre a Zurigo devi aggiungere ca. il 20% sia sull’affitto che sul salario). Ideale sarebbe lavorare a Zurigo e abitare in un paese alla periferia. Quindi una paga di ca. 5000.- e un affitto di 1500-1700.-). Ovviamente a Zurigo le tasse sono più elevate, ma altrettanto elevate sono le prestazioni sociali e i sussidi per i figli.

    – [non saprei peraltro a quali ganci potermi rivolgere per trovare lavoro in svizzera tedesca… hai dei consigli da darmi?]

    Gli stessi che per trovarlo in Svizzera italiana. In Svizzera non si trova “a ganci” (a conoscenza, ecc., come in Italia).
    Quindi, principalmente, inserzioni in internet.
    Attenzione alle candidature per il lavoro! Se non sono fatte come da “standard attuale svizzero” (con tanto di Fotografia e “grafica”), vengono cestinate all’istante!
    Ovviamente anche qui se conosci qualcuno che ti da una mano è meglio, ma è difficile che lo trovi. Il motivo è ovvio: il datore di lavoro da molta importanza alla “raccomandazione” fattagli da un suo conoscente o dipendente, ma se poi si rivela essere controproducente per la sua azienda, non solo ci rimette chi ha avuto il posto (qui si può licenziare anche in tronco!), ma anche chi ha fatto da “garante” tramite la raccomandazione.
    E quando qui sgarri con un datore di lavoro (non è come in Italia), sgarri con tutti. Perchè si fanno il passaparola come in un paesino del sud di 2000 abitanti!
    MAI sgarrare con un datore di lavoro svizzero! …Hai finito di lavorare in Svizzera.
    Ecco che quindi TUTTI sono molto restii a raccomandare qualcuno. Compresi i parenti!

    – [Scusa, ti sto bombardando di domande ma come vedi hai stuzzicato la mia curiosità che meglio definirei in “speranza” vista la disperazione.
    ti sarò immensamente grata se vorrai rispondermi.
    buona serata
    marina]

    Non devi scusarti Marina. Se posso esserti stato d’aiuto, per me è una piccola soddisfazione “patriotica” 😉 …Lo faccio molto volentieri. Però devi accettare il fatto che non posso darti false illusioni o farti sembrare la cosa semplice, poichè non lo è affatto e richiede molta forza di volontà e capacità di adattamento. Se sei un tipo poco flessibile caratterialmente, lascia perdere.
    Questo vale sia se decidi i vantaggi della Svizzera tedesca (Zurigo è la località a livello mondiale, secondo le statistiche, in cui si vive meglio), sia se opti per il Ticino (personalmente te lo sconsiglio perchè è più il fumo negli occhi che verità). La crisi è mondiale e ha colpito anche la Svizzera (seppur in minor modo), e il Ticino è quello più colpito dalla crisi a livello elvetico. Non se la passano troppo bene “laggiù”. Certo, si dice che in Italia è peggio (ed è vero), ma pensaci bene! Se devi vivere a stento, allora è meglio farlo in Italia che da straniera.

    Ciao 🙂

  217. Alcuni LINK utili (secondo me) per trasferirsi in Svizzera:

    in realtà è solo uno! 😉

    http://www.rav.ch

    (in alto a destra c’è la [I] per la lingua italiana). Qui si trova TUTTO il necessario! Personalmente ho provato su una marea di motori di ricerca, ma quello della RAV è quello più fornito in tutti i sensi. Questo perchè la RAV (in italiano URC: Uffici Regionali di Collocamento) è il sito ufficiale a livello nazionale che ha il compito di combattere la disoccupazione, e quindi offre i migliori strumenti. Ovviamente è pensato per i residenti più che per i “nuovi disoccupati che arrivano”, ma questo non toglie che sia e che resti il SITO PRINCIPALE per trovare lavoro in tutta la Svizzera. Altro vantaggio: i datori di lavoro che cercano nuovi dipendenti si rivolgono principalmente alla RAV.
    C’è da dire che questo oltre a dei vantaggi comporta anche “piccoli svantaggi”. Per esempio i datori di lavoro si rivolgono alla RAV proponendo delle “condizioni” o dei compromessi. Del tipo: Se mi prendo qualche disoccupato a cui stai tentando di ritrovare un impiego, tu che mi dai in cambio? …E qui la RAV, pur di trovare un nuovo impiego ai propri disoccupati il più delle volte scende a compromessi. Ed ecco perchè i datori di lavoro si rivolgono alla RAV. Risparmiano una parte di stipendio per qualche mese (a carico della RAV, e non del nuovo dipendente).
    Questo, ripeto, per i residenti disoccupati! Ma INDIRETTAMENTE mette a disposizione in rete molte più offerte (ovviamente, quindi, sarà il caso di raggiungere i datori di lavoro senza passare attraverso la RAV!)
    Non è che la RAV veda di buon occhio un nuovo arrivato che gli soffia il posto di lavoro “destinato” a un disoccupato già residente, ma che ci può fare?
    Ecco che quindi quello della RAV è il miglior sito su cui andare a cercare le offerte di lavoro!
    E ci si trova TUTTO l’occorrente anche da scaricare. Compresi i vari moduli, esempi di candidatura, filosofia di ricerca, e qualsiasi altro mezzo SERIO che possa procurare un impiego.

    PS:
    Mi raccomando non ditelo a nessuno che sennò mi staccano internet! 😉 🙂

  218. grazie Fabio per i tuoi consigli, ribadisco la tua schiettezza nell’esporre i contenuti… solo concedimi di spiegarti che per “arabo” non intendevo certo far reali paragoni benì farti capire che del tedesco non conosco parola alcuna.
    Questa è la cosa che più mi spaventa… può una persona andare a lavorare in Zurigo e Svizzera Tedesca dove non ne conosce minimamente la lingua parlata???
    Come “ganci” poi non intendevo raccomandazioni o “spinte” di altro tipo, ti assicuro che non le ho mai usate (e volendole sempre avute a disposizione) nemmeno qui, bensi per ganci io intendo amici, conoscenti con i quali sei in contatto, con i quali hai informazioni su quello che succede lassù e se, chessò, si libera un appartamento in affitto te lo fanno sapere o se quando arrivi vuoi mangiare una pizza in loro compagnia ci sono. tutto qua.
    Cmq sarei moooolto contenta di poter riuscire in una impresa tale, credo bisogni forse partire cercando lavori dove ci siano altre persone che parlino l’italiano (no solo italiano sennò so bene che nn impareresti mai la lingua!!!) giusto il necessario perchè quando ti parlino tu non butti gli occhi al cielo come se appunto ti parlasse un arabo.
    Voglio fare una ricerca, domani andrò subito a curiosare il sito che mi hai consigliato… nn ti nego che un pò di speranza l’hai accesa…
    Dal canto tuo faccio sempre appello a quell’istinto patriottico che hai nominato per dare ogni tanto se vorrai un consiglio e una dritta ad una persona che sta cercando in tutti i modi di venire lì.
    Buona notte… adesso bisogna che vada a riposare.
    Aspetto tue notizie, ciao 😀
    Marina

  219. @Marina
    Sono felice che si sia riaccesa una speranza 🙂 …guai a non averne!

    Lo so cosa intendevi per “ganci”, altrimenti non saresti tra le persone che cercano qualcosa di meglio nella vita 🙂 …Ma ho pensato che fosse giusto precisare questa cosa anche per altri che leggono.

    Inerente alla lingua, dubito molto che un italiano in Ticino capisca il ticinese. È più “stretto” del bergamasco… E ti assicuro che i ticinesi è proprio quello che parlano! Lo fanno sempre più spesso perfino sulla rete televisiva nazionale. Una sorta di “campanilismo” (che da parte mia giustifico senza remore.
    Certamente rispondono agli italiani in modo “comprensibile”, ma per quanto possa immaginare io, più ticinese riescono a ficcarci dentro alle frasi e più sono contenti. Giusto per “delimitare” il loro territorio. E come biasimarli?

    Ti scrivo questo perchè è importante saperlo. Non è tutto oro quello che luccica!

    Io personalmente mi sento meno straniero in Svizzera tedesca che in Svizzera italiana. Fattore di cui tener conto se si vuole interagire positivamente con i “padroni di casa”. Del tipo: Se vai in Ticino, prima impari il ticinese e meglio è. Ma non so se sia più semplice dello svizzero tedesco. Ne dubito.
    Hanno lo stesso identico problema anche i tedeschi (quelli di Germania per intenderci) che vogliono vivere in Svizzera tedesca. Idem i francesi nella Svizzera francese… Gli Svizzeri ci tengono MOOOOLTO a distinguersi dai vicini di casa. In tutti i sensi! Non so se mi spiego. Quindi riflettendoci bene…

    Comunque il tempo non ti manca. In rete puoi trovare discreti software da scaricare gratis per imparare la lingua che desideri. Arrivare sul posto con un minimo di conoscenza della lingua non può che essere un vantaggio.

    In Svizzera tedesca esistono molti buoni programmi sociali per l’integrazione culturale degli stranieri (ci tengono all’ordine). Quindi corsi di lingua per i bambini stranieri e per le loro mamme (per i papà no!)…

    Di italiani in Svizzera tedesca ce ne sono almeno 700’000! E qui hanno addirittura inserito molti vocaboli italiani nella loro lingua parlata. Negli anni gli italiani da queste parti si sono dimostrati capaci, precisi e simpatici. Tanto che è difficile trovare negozi, locali, centri commerciali, ecc., in cui non ci siano dipendenti svizzeri che tentano di parlare l’italiano (per simpatia più che altro) oltre ai tanti dipendenti italiani che trovi quasi ovunque. A volte neppure ti accorgi che sono italiani e che parlano italiano, tanto che sono integrati, fino a che non cominciano a parlarti in italiano.

    Quando un datore di lavoro vuole assumere uno straniero, stai pur certa che i primi che prende in considerazione sono proprio gli italiani (parlo sempre della Svizzera tedesca ovviamente). E ovunque lavori puoi dare quasi certamente per scontato che ci troverai degli italiani. Qui hanno raggiunto posti “importanti” per lavori altamente qualificati. Dai banchieri ai chirurghi, dagli imprenditori ai commercianti, quasi in tutti i settori lavorativi.

    In Ticino, invece, funziona molto il turismo (vabbè, non proprio più molto), quindi ti lascio immaginare un po’ lo scenario facilmente intuibile. E cmq tieni presente che se non sai il tedesco, l’inglese e il francese, diventa un po’ difficile concludere qualcosa di buono in Ticino. Diciamo che lì i “benvenuti” sono praticamente gli italiani con le tasche gonfie di contanti da “sistemare” in banca, o che hanno una villetta da acquistare, e cose simili…

    Comunque non è affatto facile. Però se ci sono riusciti tanti italiani, perchè non dovresti riuscirci anche tu? 🙂

    L’importante è essere pronti a partire dal “basso” e farsi valere a livello di competenza e affidabilità in qualsiasi mansione si cominci. Avere TANTA voglia di imparare e non sentirsi migliori di loro. Sembrano “scemi” ma non lo sono affatto. Capiscono tutto al volo, specie se cerchi di prenderli per i fondelli. E ad essere sinceri, questa loro tenacia la devono proprio a oltre 40 anni di italiani con cui hanno avuto a che fare. Italiani umili ma “svegli”. Sempre pieni di fantasia, creatività e tenacia.

    A conti fatti, se devo consigliare a un italiano dove trasferirsi in Svizzera, consiglio vivamente Zurigo (che è PIENA di italiani) e sconsiglio caldamente il Ticino.
    Ovviamente è solo una mia deduzione personale formatasi dalle mie esperienze personali in Svizzera.

    Tieni però presente che comunque in Svizzera tedesca è tutto un po’ più “grigio”…

    Come vedi ci sono sempre i pro e i contro per tutte le cose. L’importante è avere comunque una SCELTA. E chi sa valutare sa anche scegliere. …E cos’è la vita se non una serie di scelte? Ma come dico sempre a tutti: per poter dire di aver DAVVERO SCELTO QUALCOSA, bisogna anche CONOSCERE più opzioni possibili 😉

    Alla prossima

  220. cara marina il problema della lingua come dice il gentilissimo fabio g.g e’ basilare.. anch’io sto cominciando a studiarla ed anch’io come lui sono convinto che sia meglio partire subito dalla svizzera tedesca…. non fosse per gli stipendi, ma sopratutto per la civilta’…

  221. beh rileggendo per bene i generossimi interventi delgentilissimo fabio g.g. debbo dire chedice tutte cose vere,,, per esempio anch’io senza nulla volere a nessuno gli italiani di passaggio all’estero li riconosco subito….proprio per i motivi sopra scritti,per quanto mi riguarda all’estero a me e a mia moglie avendo lineamenti forti e la pelle un po’ scura pur essendo milanesi ci scambiano spessissimo per latini e noi essendo stati in passato amnti e cultori della musica latino americana, fino ad aver fatto molti viaggi a n.y. nei quartieri come spanish harlem e sopratutto nel bronx, e a d aver avuto scuole di ballo parliamo correttamente lo spagnolo… quindi……
    per’ anche a me dispiace vedere le reazioni della gente a questo modo di fare….
    dalle informazioni in mio possesso zurigo sembra veramente il posto migliore dove andare , ma ho capito che devo inparare il tedesco eppoi il romancio che e’ la loro lingua se voglio integrarmi….tanta umilta’ e rispetto cose che nonstante sappia fare molte cose al meglio essendo vecchio dei mestieri che so fare, qui da noi non vengono proprio capite……io non ho figli, ma adorio l’educazione il rispetto e la riservateza, con questo non dico che sono chiuso anzi….ma troppo spesso da noi l’amicizia esiste solo per ottenere qualcosa, non e’ mai disinteressata e generosa come lo e’ la mia e come lo e’ peer esempio quella di fabio g.g…..

  222. @ Carlo
    Ti ringrazio per i complimenti, anche tu sei molto gentile.

    Inerente al romancio, non c’è bisogno d’impararlo se vai a Zurigo. A meno che non scegli di vivere nella zona di montagna tra il Ticino e la Svizzera tedesca.
    È solo da poco la quarta lingua nazionale, in realtà è un dialetto composto da un misto di altri dialetti. Forse quello più difficile in assoluto da imparare. Penso che solo i nativi di quella regione lo parlano.

    A presto

  223. piuttosto caro fabio g.g. se mi puoi dare delucidazioni su una cosa che hai scritto riguardo alle candidature penso cartacee o via web che debbono essere fatte secondo lo standard svizzero senno le cestinano… non riesco a capre com’e che andrebbero fatte,,,

  224. Seguo da tempo con attenzione e interesse questo forum dove vengono posti i quesiti tipici di chi vuole trasferirsi in Svizzera. E soprattutto, ho apprezzato, anche nell’ambito di accese discussioni, la saggezza, la schiettezza, l’equilibrio e l’onestà intellettuale di vari partecipanti ( Marco, Fabio G.G., e altri) che danno un validissimo aiuto fornendo precise indicazioni, non solo sotto l’aspetto pratico, ma anche sotto quello psicologico, sulle reali problematiche che comportano un radicale cambiamento nella nostra vita quale quello derivante da un trasferimento in altro paese.

    Io non cerco lavoro, ho già lavorato e dato 40 anni della mia vita per l’Italia (stessa cosa mia moglie). Non ci troviamo bene in Italia per le stesse motivazioni spesso riportate nel forum, inutile ripeterle.
    Siamo, quindi, pensionati in Italia e vorrei approffitare della disponibilità per chiedere a chi vuol dare fornire delle risposte e consigli:
    1- Quanto pagherei approssimativamente in Svizzera (Canton Ticino-dintorni di Lugano) di tasse con una pensione complessiva annua (io e mia moglie) di circa 80.000 euro ovvero quanto ci rimane netto al mese? Naturalmente un calcolo approssimativo, poichè io non sono riuscito a farlo con il software in quanto non conosco alcuni importanti parametri (reddito della sostanza, pilastri, ecc.).
    2- Per quanto riguarda l’abitazione conviene andare in affitto o acquistarla?
    3- E’ semplice avere la residenza in Svizzera per i pensionati ed eventualmente quali sono i tempi tecnici per acquisirla?
    4- E’ vero che il costo della vita in Svizzera è piu’ caro rispetto all’Italia sempre nella zona di Lugano?
    Vi ringrazio,

    Tino

  225. @Tino:

    Ciao Tino, non so se può esserti d’aiuto il sito che ti allego di seguito. Personalmente conosco poco la situazione fiscale in Ticino poichè la Svizzera è una Federazione e cambia parecchio da cantone a cantone. Da quello che ho letto sembra che il Ticino vada bene a livello fiscale. E per quanto ne so, per avere la residenza in Svizzera basta dimostrare di avere un “reddito fisso” di 50’000 Fr. (se non erro). Comunque, prova a dare una sbirciata al sito. Magari può essere un punto di partenza… 🙂

    http://www.miralux.ch/fis_it.htm

    ciao
    fabio

  226. Gentile fabio…
    devo confidarti che da quando mi hai meglio aperto gli occhi in merito al mio trasferimento in svizzera tedesca anzichè in ticino sto frugando all’impazzata sui siti per trovare una minima speranza di poter aprire un rapporto con questo cantone… ma aimè nulla. 🙁
    Tutto ciò perchè forse io non conosco dettagliatamente le particolarità di cantone e cantone, e facendomi presente quelle di Zurigo devo dire che sono proprio quelle che io ricerco (la famiglia in primissimo piano!)
    Non mi spaventa imparare la lingua tedesca, anzi mi ha sempre affascinato, il problema sono forse i tempi… qui da noi mi hanno detto che con un annetto di studi forse riesco a fare i primi basilari discorsi… non posso aspettare così tanto!!!
    Non sono nemmeno esigente, ossia, sarei disposta pur di trasferirmi subito (in maniera cmq civile per entrambi le parti) ad andare inizialmente chessò… in un albergo che ricerca cameriere e che nel contempo mi darebbero vitto e alloggio… ho pensato che questo forse mi permetterebbe di imparare meglio la lingua dandomi piano piano la possibilità di staccarmi e, dopo aver ottenuto l’indipendenza economica che mi hai descritto, portar su finalmente mio figlio.
    Però se ancora aspetto un anno… lui poi non mi segue più e ho paura le cose si complichino.
    Ho un grosso problema lo so, vorrei trasferirmi in un cantone dove non ne parlo una ben che minima parola della lingua locale, però la volontà so che non mi manca e di averne in gran quantità solo mi sento un pò spersa perchè non so da che parte girarmi…
    sul sito che mi hai gentilmente indicato tu ho aimè ritrovato solo annunci dove (logicamente!) richiedono specificatamente la conoscenza del tedesco ma io so che se un italiano vuole andar su può anche piano piano partire da posti dove non la richiedono.
    Ho provato anche all’Eures ma nulla.
    Spero in qualche tua dritta… oramai stai acquistando buona fiducia e credo in quanto tu mi scrivi… forse perchè sei diretto, proprio come lo sono io!
    Solare giornata 🙂
    Marina

  227. Gentile Marina
    Come ti dicevo, purtroppo non è facile. Il problema della mia compagna è identico al tuo (sta qui vicino a me), e quindi so bene cosa intendi.
    Stiamo cercando per la mia compagna un lavoro come descritto da te, perchè le sue conoscenze del tedesco sono un po’ scarse. Noi stiamo facendo così:

    1. consultiamo le inserzioni perchè non si sa mai… Magari ne salta fuori una dove non è richiesta una buona conoscenza del tedesco. Trovata l’inserzione telefoniamo direttamente (nelle inserzioni qui mettono sempre il recapito telefonico). Spesso telefoniamo anche dove è richiesta la conoscenza della lingua, ma “valutando” il tipo di lavoro proviamo a tastare il terreno ugualmente. Tanto più che “NO” non possono dire… 😉
    Questo solitamente di mattina.

    2. Il pomeriggio ci mettiamo in auto e andiamo di persona in tutti i locali italiani, negozi, ditte di pulizia, ecc…

    Qui a St. Gallen (86 Km da Zurigo), le cose sono un po’ diverse da Zurigo. Le offerte di lavoro sono minori, e quindi minore anche la prospettiva di trovarle un lavoro dove cominciare, con l’intenzione di inserirsi in un corso di lingua al più presto.
    Stiamo cercando qui perchè qui ci sono anche i miei figli (a 500 m. da casa), ma questo non ci impedisce di cercare anche a Zurigo, e quindi trasferirci li.
    È già da 2 mesi che stiamo “cercando sul territorio” ma la prospettiva non è così rosea… La crisi si sente anche qui e il problema “frontalieri” (quelli tedeschi) non fa che complicare il tutto. Li assumono per via della conoscenza del tedesco e perchè si accontentano della metà di uno stipendio “normale”. A Zurigo invece il problema “frontalieri tedeschi” è minore, poichè è più interna rispetto a San Gallo. Quindi la ricerca è indizizzata sia qui che a Zurigo. Il fatto è che a Zurigo non conosco nessuno (o meglio, nessuno che ci possa aiutare direttamente. I miei amici di Zurigo si “guardano in giro” e se sanno qualcosa mi fanno sapere)…

    Ti ho anticipato tutto questo per dirti che è IMPORTANTISSIMO stare sul posto e cercare direttamente di persona. Secondo le statistiche più del 90% delle assunzioni deriva dalla “candidatura diretta”, ossia di persona presso il potenziale datore di lavoro.

    Rispetto alle candidature in Italia, qui credo funzioni un po’ diversamente. Nel senso che i datori di lavoro sono molto più flessibili di quanto risulti dalle loro inserzioni. Quindi le qualità richieste dal datore di lavoro in un’inserzione non sono da prendere alla lettera come di solito accade in Italia. Questo per darti una speranza, poichè se prendi alla lettera ciò che trovi nelle inserzioni probabilmente ti scoraggi e ti passa la voglia. Di certo presentarsi di persona da un datore di lavoro, anche se ufficialmente non cerca personale, spesso ha un notevole vantaggio, perchè magari vedendoti si decide finalmente a licenziare qualcuno che ha già assunto ma di cui non è soddisfatto. Si, è una specie di “chi prima arriva meglio alloggia”. Quindi se ti canditi “da lontano”, rischi che qualcuno ti soffi il posto sotto il naso…

    Il mio consiglio:
    Se puoi trasferirti a Zurigo per un po’ (almeno 3 o 4 mesi), fallo. Ma non limitarti a cercare solo un lavoro. Cerca di fare amicizia con più persone possibile! Il passaparola è fondamentale.

    Comunque a Zurigo le offerte sono TANTISSIME! E se vai li, ti devi armare di molta pazienza e nervi saldi (per tutti i primi “no” che riceverai) e continuare ad insistere con un unico obbiettivo: TROVARE un lavoro dove cominciare. Anche uno “degradante”. Iscriverti a un corso di tedesco e cominciare a costruire piano piano il tuo futuro. Non tralasciando la nuova cerchia di amici che ovviamente dovrai crearti. Di italiani ce ne sono più di quanti riesci a immaginare, a Zurigo, e la maggior parte di loro sono gentili e disponibili ad aiutare i propri connazionali. Tieni presente che gli italiani all’estero hanno il vantaggio di non essere diventati tanto “individualisti” come quelli in Italia, dove per forza di cose si sono dovuti “adeguare” nel corso degli ultimi decenni. L’italiano in Svizzera è molto più altruista e disponibile. Lo so, perchè ho capito a mie spese come agiscono gli italiani in italia quando gli chiedi di darti una mano. Non è una critica, capisco che in un Paese così come è ora la nostra Italia, bisogna quasi per forza essere più egoisti e individualisti per andare avanti. Qui non è così.

    Fammi sapere qualcosa. A presto 🙂
    fabio

  228. mamma mia fabio g.g. ma quante verita’ mi stai dicendo… raramente ho trovato persone disponibili come te ad aiutare il prossimo….parola di carlo che con gli altri si comporta esattamente alla stessa maniera ma qui in italia troppo spesso non viene capito…

  229. salve…sono una ragazza laureata in scienze biologiche…ora sto seguendo la magistrale che a breve terminerò. Purtroppo in Italia non ho possibilità di sfruttare la mia laurea, per cui sono intenzionata a trasferirmi in Svizzera sperando che la situazione sia migliore. se qualcuno sa darmi info riguardo il lavoro nell’ambito della biologia….ciao!!!!!!

  230. @ FABIO DE G.G

    GENTILE FABIO E’ DA TEMPO CHE SEGUO QUESTO BLOG E TUTTI I VOSTRI POST E VOLEVO FARE UNA RIFLESSIONE. HO 24 ANNI SONO SPOSATO ED HO UNA BIMBA DI 3 ANNI ED E’ DA TEMPO KE SOGNO DI VIVERE IN SVIZZERA. LAVORO IN UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO CON MIO PADRE E VORREI CREARMI UNA MIA INDIPENDENZA. AVEVO PENSATO, VISTO KE NON POSSO LASCIARE ILMIO LAVORO ED ANDARE IN SVIZZERA ALLO SBARAGLIO AVENDO DELLE RESPONSABILITA VERSO MIA FIGLIA, DI TROVARE UN CENTRO STUDIO QUI IN ITALIA PER IMPARARE IL TEDESCO E MAGARI FRA QUALKE ANNO DI VENIRE LI’ GIA CON UNA BASE DI TEDESCO.

    VOLEVO SAPERE COSA NE PENSI E SE NON DISTUBO VORREI CHIEDERLE UN’ALTRA COSA. VISTO CHE MIA MOGLIE E LAUREATA IN BIOLOGIA E SI STA SPECIALIZZANDO IN NUTRIZIONE, VORREI SAPERE SE LI E FACILE TROVARE POSTO TIPO IN OSPEDALE OPPURE QUALKE LABORATORIO, E SE LA RICERCA E FINANZIATA A DIFFERENZA DELL’ITALIA. GRAZIE

  231. @michele

    ciao Michele 🙂
    dammi pure del tu, che così mi sento un po’ più giovane 😉

    Vorrei saperti rispondere, ma purtroppo sono solo un cantautore/scrittore e le mie conoscenze sono troppo limitate per dare una risposta corretta alla tua domanda. Sto più “terra terra”… 🙂

    Posso risponderti a intuito, se vuoi.
    Non conosco la situazione reale in materia, ma presumo che la ricerca sia finanziata come tutto ciò che è inerente alle “questioni economiche” del Paese. Per lo meno in Svizzera tedesca.

    Per esempio, investono POCO nello sport e nella musica, ma molto nel lavoro, quindi…

    So che c’è carenza di personale qualificato svizzero (la maggior parte degli svizzeri fa l’apprendistato per un mestiere e la percentuale degli universitari è molto più bassa rispetto all’Italia. Quindi sono costretti ad assumere personale estero.

    Direi che potresti avere ottime possibilità rispetto all’Italia 🙂

    Ma se sei GIOVANE, secondo me dovresti restare in Italia e tentare di fare il possibile per contribuire a darle una sistemata prima che decada del tutto. Io al tuo posto, se fossi giovane come te mi impegnerei (anche con la vita) a tentare di migliorare le cose in Italia. Però ho una visione molto patriotica, quindi… 😉

    Segui la tua coscienza.
    Poter SCEGLIERE è fondamentale nella vita di un uomo libero.

    ciao
    fabio

  232. Ciao a tutti! Ho 30 e una laurea in psicologia che qui in Italia non permette altro che venir sfruttati con dei Tirocini, per la maggior parte neppure retribuiti. Non sopporto più la situazione di questo Paese e vorrei trasferirmi in Svizzera nel Canton Ticino. Qualcuno saprebbe darmi delle info? Ho scritto al consolato ma per il momento non ho avuto risposte e nei siti di ricerca lavoro non ho mai trovato alcuna richiesta nel mio campo. Inoltre a breve dovrei iniziare la scuola di specializzazione in psicoterapia di durata quadriennale e mi domando se valga la pena di iniziarla qui in Italia. Qualcuno sa come funziona la formazione post laurea in Svizzera?
    Grazie mille in anticipo!

  233. @ FABIO G.G DE TATA
    GRAZIE PER LA RISPOSTA. CMQ ANKE IO PRIMA PENSAVO KE KI ANDAVA VIA DALL’èITALIA ERA UN VIGLIACCO, MA KRESCENDO PURTOPPO HO REALOIZZATO KE QUI SI SOPRAVVIVE E NON SI VIVE E PIU PASSA IL TEMPO E PIU E SEMPRE PEGGIO. VORREI VENIRE IN SVIZZERA SOPRATTUTTO PER IL FUTURO DI MIA FIGGLIA E DI MIA MOGLIE A LIVELLO LAVORATIVO VISTO KE IN ITALIA ANKE KON UNA LAUREA NON SEI NESSUNO. IL MIO TIMORE E KE SIA DIFFICILE PER ME TROVARE LAVORO VISTO KE DA QUANDO SONO DIPLOMATO HO LAVORATO NEL NEGOZIO DI MIO PADRE E NON SONO NEMMENO BRAVO NELLE COSE MANUALI ANKE SE HO UNA CULTURA DEL LAVORO MOLTO DIVERSA DA MOLTE PERSONE KE KONOSKO KE APPENA ARRIVANO SUL POSTO DI LAVORO GIA GUARDANO L’ORARIO X VEDERE QUANTO MANCA ALLA FINE!

  234. @ michele

    Infatti chi va via dall’Italia è vigliacco solo quando ripudia la sua italianeità, chi invece la esporta è ammirevole secondo me.

    L’economia italiana si basa al 90% sull’ ESPORTAZIONE.
    Quindi se non ci fosse l’esportazione ti lascio immaginare le conseguenze del PIL. Leggendo statistiche qua e la ho notato una piccola “ingiustizia” a cui vorrei dire la mia:
    Si dice che è l’Italia del nord a trainare la baracca… perchè produce ed esporta molto più del sud e del centro Italia, quindi se ne deduce che, in Italia, l’incremento del PIL lo si deve ai produttori e lavoratori del nord. Che ripeto, crea il 90% (se non erro) del PIL totale italiano… quello che PERÒ non viene detto è che chi vive in quelle regioni non espatria (infatti la percentuale di norditaliani all’estaro non è così alta quanto quella dei meridionali), ed è logico che sia così. E qui “casca l’asino”, come si suol dire… 😉
    – A CHI LO VENDONO IL MADE IN ITALY?
    – La risposta è piuttosto elementare. Lo vendono agli italiani all’estero che comprando i prodotti italiani e poi li mettono sul mercato.

    Per esempio: Chi gestisce i negozi di moda italiana all’estero se non imprenditori italiani che lavorano all’estero? Chi gestisce ii ristoranti italiani all’estero se non gli italiani?, ecc. ecc…

    Quindi direi che è GRAZIE agli italiani all’estero che diviene possibile per gli italiani in italia, esportare! O no?! 😉
    Se gli italiani all’estero (e in Svizzera sono quasi un milione) non credessero nei prodotti italiani e investissero in altri prodotti, chi provvederebbe ad incrementare il PIL in Italia?

    Io ne deduco che se il 90% dell’economia italiana la si deve all’export, allora non la si deve solo a chi la produce, ma anche soprattutto a chi poi “se la mette in spalla”, se la porta all’estero, e la mette sul mercato 😉

    …Scusami Michele, volevo solo spezzare una piccola lancia in favore di tutti noi italiani che stiamo all’estero e che troppo spesso siamo ignorati dai nostri connazionali in patria.

  235. Solo un altro piccolo aspetto psicologico per chi espatria…

    Per quanto scritto un po’ più su, desideravo illustrare un’altra facciata dell’andare a vivere in Svizzera, e cioè che è bene sapere che per la maggior parte degli italiani in italia, una volta lasciato il confine territoriale non contiamo più nulla. Anzi, anzichè vedere gli italiani all’estero come il MOTORE della “loro” esportazione (e quindi al 90% della loro economia), li vedono come disertori. Molti italiani espatriati hanno perso cosî gran parte dei loro amici in Italia, quando se ne sono andati.
    Spesso capita che quando si torna in Italia per le vacanze i “vecchi amici” ti accolgono bene, ma pensano: <>. Ovviamente non lo dicono, ma questo loro pensiero non è certo difficile da intuire.
    Certo, uno può dire: – e chi se ne frega! – Ma resta comunque un “fardello” da portarsi appresso e quindi da dover sopportare.

    **********

    Per quanto mi riguarda, la prendo con filosofia 😉
    …è comprensibile; immersi nella “loro realtà”, gli italiani in Italia ne vedono solo una piccola parte.

    **********

    Un’altra cosa che ho notato è che in Italia si vive come in una sorta di SOAP OPERA interminabile 🙂
    Visto da qui, sembra che l’italiano medio non sappia più distingure bene tra la realtà televisiva e quella che lo circonda.

    Ecco perchè negli ultimi 20 anni l’italiano ha vissuto al di sopra delle sue effettive capacità (suv a credito, leasing, ecc…), contribuendo a fare arricchire le banche italiane che poi investono all’estero!
    Una manipolazione organizzata! …per far lavorare e spendere REGOLARMENTE (rateizzazione) e al contempo sottopagando il lavoro.
    Mi fermo qui, perchè questa cosa mi fa inc….re troppo! 🙁
    Penso che se l’italiano smettesse di immedesimarsi nei personaggi televisivi con cui viene imbottito il suo cervello dalla mattina alla sera, magari riuscirebbe a vederci più chiaro.
    In Svizzera ho notato che la gente dà poco “spazio” alla TV. Le persone qui sembrano più consapevoli di non essere un “prodotto televisivo” e quindi vivono la vita in modo più diretto. Più reale.

    Per spendere ancora due parole su questo argomento…
    Se si guardano i programmi televisivi svizzeri si nota subito una grande differenza da quelli italiani: sono molto più scarni. Poca “scenografia”.
    Qualcuno potrebbe obbiettare dicendo che gli italiani sono più fantasiosi e capaci di creare “TV di qualità”, ma in realtà non è così! Potrebbero farlo anche qui (di soldi ce ne sono di più e anche di italiani che lavorano nel settore). Se non lo fanno è proprio per non MANIPOLARE il cittadino con verità troppo distanti dalla realtà. E poi anche per non incoraggiare troppo gli stranieri a venire in Svizzera quando guardano la TV. Perchè immagino che se uno straniero guarda i canali svizzeri e italiani, sia molto più ATTIRATO da quelli italiani, che mostrano più ricchezza; …una ricchezza che poi sotto sotto è per buona parte fasulla. Magari l’Italia fosse così ricca come si è spinti a credere guardando la TV italiana!

    Non è mia intenzione criticare le TV italiane, è giusto che facciano del loro meglio per offrire programmi di qualità, ma forse dovrebbero cercare di non condizionare troppo la popolazione e i cittadini dovrebbero fare attenzione a non lasciarsi condizionare. È un gioco molto pericoloso, secondo me.

    PS:
    Mi scuso se quanto scritto possa sembrare un po’ fuori tema (in fondo quando si decide di espatriare questo genere di pensieri vengono tralasciati)… però al contempo mostra il punto di vista di un italiano che da 44 anni vive in Svizzera (io). E che non ha affatto dimenticato l’Italia. Anzi!
    Quindi mostra anche un aspetto psicologico IMPORTANTE che va considerato: non è vero che chi espatria taglia i ponti con la sua patria.
    Ovviamente le eccezioni ci sono sempre, ma chi se ne frega dell’Italia solo perchè vive in Svizzera, di sicuro se ne fregherebbe anche se vivesse in Italia.

  236. Salve a tutti
    anche io come tanti sto pensando di andarmene a vivere in svizzera magari ginevra o zurigo, soprattutto perchè spinta dalla disperazione di lavoretti co.co.co di tanto in tanto. Io sono laureata in storia dell’arte e il mio ragazzo al conservatorio e volevo sapere se ci sono buone prospettive per noi.
    Grazie

  237. @ Giusy

    Ciao Giusy,
    Posso provare a risponderti inerente alla Svizzera tedesca (quella francese non la conosco altrettanto bene)…

    Sono un pianista (ho studiato sia al conservatorio di Zurigo che a quello di Winterthur, vicino Zurigo). Per quanto mi riguarda, ho lasciato perdere entrambi perchè la musica classica non è il mio genere di musica, ma questo forse è irrilevante.
    Per quanto ne sappia io, trovare un lavoro come strumentista, per esempio in un’orchestra è MOOOLTO difficile qui. Per insegnare in una scuola di musica è necessario conoscere bene il tedesco (meglio se lo svizzero tedesco).

    L’alternativa potrebbe essere una scuola di musica privata (e insegnare solo in lingua italiana o inglese/francese se non si conosce il tedesco), che qui è molto più semplice ed economica da creare e gestire che in Italia. Per metterti in proprio qui non occorre nessun capitale sociale se crei una società individuale. Se crei una società GmbH (SRL), occorre un capitale di CHF. 20’000 (o in alternativa un inventario corrispondente. Tipo un pianoforte da 20’000 CHF., per intenderci).
    Per la contabilità e la dichiarazione delle imposte non è obbligatorio usufruire di un contabile, dato che ormai è talmente semplificata che se la può fare da se chiunque. Anche online.

    Per quanto riguarda invece la tua laurea in storia, anche se non conosco la situazione in modo approfondito, mi sentirei di dirti che avresti parecchie difficoltà a trovare un lavoro. Per lo meno da come conosco il mercato del lavoro in Svizzera tedesca. E poi basta dare un’occhiata alle offerte di lavoro per rendersene conto; la maggior parte di esse è di natura industriale o di servizi.

    Non intendo scoraggiarti, ma credo che non sarebbe affatto facile trovare un’occupazione qui in Svizzera tedesca con le suddette lauree. Ovviamente spero di sbagliarmi, ma non credo.

    Forse a Zurigo avresti la possibilità di inserirti nella scuola privata italiana, però anche questa opzione mi pare un po’ utopica. La scuola italiana di Zurigo non se la passa molto bene per quanto ne sappia io. Gli studenti diminuiscono a vista d’occhio… In linea di massina tutte le scuole private italiane in Svizzera tedesca stanno chiudendo i battenti, e anche se non te lo posso confermare, giurerei che lo stesso accade in Svizzera francese. Penso che dipenda dalla mentalità multi-etnica sempre più presente sul territorio, che di conseguenza stimola gli stranieri a frequentare le scuole svizzere.

    Personalmente credo che se volete lavorare sulla vostra formazione universitaria il posto più indicato in Svizzera è il Ticino, che è anche più simile all’Italia come mentalità e stile di vita. Ma tieni presente che lì non se la passano molto bene con la crisi che c’è. Sicuramente si sta meglio che in Italia, ma chi arriva in Svizzera non è che trova tutte le porte aperte come alcuni lasciano intendere… Diciamo che dovreste “mettervi in coda”… 😉

    La storia cambiarebbe radicalmente se invece foste disposti a cominciare con lavori più “umili” (quelli che gli svizzeri non vogliono fare), per inserirvi eventualmente in un secondo momento. Del tipo: – mo’ comincio così, poi vedo se riesco a trovare qualcosa nel mio settore… – Ma ripeto: anche qui la crisi è in continua fase di crescita.

    Spero di esservi stato in qualche modo utile.

    ciao
    fabio

  238. Grazie Fabio
    in realtà il mio ragazzo è un jezzista e ha lavorato per mantenersi studi e altro per 15 anni come cameriere in hotel 5 stelle. io sono una storica dell’arte, ho visto ke ci sono tanti musei e pensavo che magari avrei avuto piu possibilità di entrarvi rispetto all’italia ………riguardo all’arrangiarsi a fare altri lavori no problem è da un pò di tempo che ci accontentiamo magari in vista di un’occupazione che ci compete si puo fare.

    Grazie

  239. @ FABIO G.G DE TATA
    ciao a tutti leggendo altri post volevo farti questa domanda? con un lavoro umile kome hai detto e lavorando sia io che mia moglie con un affitto e con le tasse da pagare si vive ddegnamente oppure si sopravvive come qui in italia?
    ti faccio questa domanda perckè sai ke io sono sposato con una figlia e quindi non posso abbandonare tutto all’improvviso ed andare all’avventura. preciso che ladomanda riguarda la zona dove abiti tu, e quindi svizzera tedesca, zurigo e dintorni.
    ah scusa volevo sapere anke se studiando tedesco qui in talia con un annetto di pratica sarei piu avvantaggiato trovare lavoro anke non parlandolo benissimo.
    skusa per tutte queste domande e grazie sempre per latua disponibilità , la tua pazienza e latua sincerità

  240. @ Michele

    Provo a rispondere alla tua domanda nel modo più diretto e verosimile che posso. Lo farò con una storia reale: la mia.

    Al momento vivo a Gossau, un comune nel cantone di St. Gallen (San Gallo).
    Ho smesso di lavorare a luglio del 2009, perchè vivevo da solo e la cosa mi deprimeva un po’. Anche se è un po’ fuori tema ti riassumo il tutto affinché tu possa estrapolarne anche le “condizioni umane”, se mi passi il termine…

    Nel 2003 lavoravo come caporeparto in una ditta tessile e guadagnavo 4’800 Fr. La compagna che avevo all’epoca viveva in Italia (in provincia di Bergamo) ed era intenzionata a trasferirsi in Svizzera nonostante avesse una Società immobiliare in Italia. Dato che voleva venire a vivere qui, ma non era disposta a fare “lavori umili” per via dello standard a cui era abituata in Italia, decisi di creare una Società mia (e sua) che le permettesse di guadagnare bene “lavorando poco”.
    Così nel 2003 creammo (lei ed io) la nostra Società SRL qui a St. Gallen (intanto continuavamo ad incontrarci “a puntate”… Una volta veniva lei in Svizzera, l’altra andavo io in Italia).

    Decisi di non rischiare troppo (non lo faccio mai!), quindi mi accordai con il mio datore di lavoro per avere tutti i lunedì LIBERI. Fù subito disposto a stupulare un nuovo contratto di lavoro all’ 80% (quindi senza i lunedì), poichè dovevo garantirgli comunque TUTTO il lavoro lavorando un giorno in meno. Ci accordammo per uno stipendio di 3.800 Fr. Ossia il 20% in meno che corrispondeva al giorno mancante.

    In poco più di 3 mesi aprimmo il primo centro di lavaggio self-service per cani, che avevo brevettato come sistema di francising. in 2 anni ne aprimmo altri due. Uno in svizzera Francese e uno vicino a Berna. Intanto continuavo a lavorare all’ 80% presso la ditta tessile…

    Arrivò il tempo in cui la mia compagna avrebbe dovuto cominciare a fare i bagagli per trasferirsi qui… Cominciarono a sorgere casini senza senso, dovuti alla sua paura di lasciare quello che aveva in Italia, e alla fine ci lasciammo. Un conto sono i propositi “teorici” e un conto sono invece i FATTI…

    Quella storia mi lasciò il segno, perché ci tenevo più di ogni altra cosa al mondo, e così iniziò il periodo peggiore della mia vita (e grazie al cielo accadde in Svizzera e non in Italia…). Mollai tutto. Ogni cosa! E mi impadronii a tempo pieno del mio divano e di una specifica porzione di soffitto in perpendicolare al divano… Non so se mi spiego 😉

    E qui ebbi modo di “sperimentare” le strutture di aiuto sociale svizzere. Che mi aiutarono a superare nel miglior modo possibile quei brutti momenti. Prima come disoccupato per ca. 18 mesi (mi davano l’ 80% dell’antecedente stipendio), poi con altri aiuti sociali.
    Il fatto di non trovare lavoro non era dovuto alla situazione economica del cantone St. Gallen, ma alla mia situazione psicologica. (Ammetto di vergognarmene un po’, ma d’altronde la vita è fatta anche di cose non sempre belle)…

    Oggi ho una nuova compagna (disposta anche a fare “lavori umili”)…
    Da due giorni abbiamo trovato entrambi un posto di lavoro a Zurigo e presto ci trasferiremo li. Lei riceverà il permesso di soggiorno e potrà finalmente portare anche i suoi figli a vivere qui.

    Vorrei precisare che ho accettato una paga di 21.-/h rispetto a un altro posto di lavoro in cui avrei guadagnato 30.-/h solo perchè in questo avrebbero assunto entrambi.

    Spero che la mia risposta ti sia stata utile.
    ciao
    Fabio

  241. @ Michele

    MICHELE: con un lavoro umile kome hai detto e lavorando sia io che mia moglie con un affitto e con le tasse da pagare si vive ddegnamente oppure si sopravvive come qui in italia?

    RISPOSTA: Lavorando in DUE si vive più che dignitosamente.
    – Stipendio mensile totale (2 paghe “umili”) = ca. 7’000-7’500.- Fr.
    (per esempio lavorando in un Call Center a Zurigo)

    – Spese fisse mensili (2 adulti + 2 bambini) = ca. 4’000-4’500.- Fr.
    Ossia:
    – Affitto per appartamento di 4 camere e mezza = ca. 1’400-1’800.- Fr.
    – cassa malattia per 2 adulti + 2 bambini = ca. 750-800.- Fr.
    – spesa mensile per mangiare 2 adulti + 2 bambini = ca. 1’000-1’500.- Fr

    – RESTO MENSILE = ca. 3’000.- Fr.
    – per esempio per telefono + internet = ca. 50-100.- Fr.
    – assicurazione auto (mensile) = ca. 80-100.- Fr.
    – assicurazione casa (mensile) = ca. 30-40.- Fr.
    – assicurazione responsabilità civile = ca. 30-40.- Fr.
    – motorizzazione/targhe auto (mensile) = ca. 30-40.- Fr.
    – immondizia / sacchi spazzatura = ca. 10-20.- Fr.
    – mangiata al ristorante (4 persone) = ca. 100-150 Fr.
    – cinema (2 adulti + 2 bambini) = ca. 50-80 Fr.
    – un paio di scarpe (italiane) = ca. 40-80.- Fr

    –> Diciamo che i prodotti e i servizi costano ca. il 20-30% in più che in Italia.
    ….e se ti avanzano 3’000.- Fr. al mese, puoi vivere più che dignitosamente.

    MICHELE: ti faccio questa domanda perckè sai ke io sono sposato con una figlia e quindi non posso abbandonare tutto all’improvviso ed andare all’avventura. preciso che la domanda riguarda la zona dove abiti tu, e quindi svizzera tedesca, zurigo e dintorni.

    RISPOSTA: Penso che se vi accontentate di due lavori “umili” (che poi tanto umili non sono, visto che qui sono quelli che fanno quasi tutti!), almeno per i primi anni, la vita potrebbe regalarvi qualche piccola soddisfazione in più che se faceste la stessa cosa in Italia. Ovviamente più si conosce la lingua e meglio è!

    MICHELE: …volevo sapere anke se studiando tedesco qui in talia con un annetto di pratica sarei piu avvantaggiato trovare lavoro anke non parlandolo benissimo.

    RISPOSTA: altroché!!!

    Spero di esserti stato in qualche modo utile.
    Ciao
    fabio

  242. @ Michele:
    …ops! Quasi dimenticavo l’argomento *TASSE*

    E che vuoi che sia?! 😉
    ammontano ca all’equivalente di un mese di lavoro. A massimo uno e mezzo. Raramente, ma davvero molto raramente, arrivi a due stipendi all’anno.

    Questo significa soltanto che di 12 stipendi l’anno, te ne restano 11 (o 10 nel peggiore dei casi).
    Se consideri la tredicesima (come faccio io), praticamente ti ci paghi le tasse (se non del tutto, almeno per 3/4).

    ciao
    fabio

  243. @ FABIO G.G DE TATA

    grazie fabio sei mitico, se avessi un po piu di coraggio verrei domani mattina in svizzera non solo per realizzare il mio sogno ma anke per venire a conoscerti.

    non mi aspettavo che l’assicurazione per l’auto costasse tanto. e vero ke a napoli dove abito costa il doppio ma nel nord italia costa molto meno.
    tivolevo fare ankora una domanda sul lavoro: volevo sapere quante ore in media si lavora a settimana e se assumono persone ankle se non hanno esperienza tipo me. grazie ankora

  244. Breve pensiero di un italiano che vive in Svizzera da tantissimo tempo…

    Nonostante la mia preferenza verso la realtà svizzero-tedesca, rispetto a quella italiana, il mio desiderio più grande è, e resta, quello di tornarmene in Italia.
    Mi sento così ITALIANO che non riuscirei a nasconderlo al mondo (nè a me stesso) neppure se finissi chiuso a chiave dentro a uno scafandro in immersione permanente sul fondale più profondo al centro esatto dell’oceano atlantico!

    Perciò quasi sicuramente, (forse) un giorno me tornerò “a casa mia”…
    – per quel che possa valere farlo –

    …ma se accadrà, sarà ad una condizione:
    che l’Italia cominci almeno un po’ a somigliare al Paese che mi sta ospitando e dando la possibilità di vivere dignitosamente e serenamente, senza dovermi incazzare ogni due ore per “qualcosa di sbagliato”.

    Fabio G.G. De Tata / 6 novembre 2011

  245. @ Michele

    MICHELE: non mi aspettavo che l’assicurazione per l’auto costasse tanto.

    RISPOSTA: Sono assicurato presso AXA-Winterthur. Eccoti il LINK se vuoi darci un’occhiata (è in italianano):
    https://www.axa-winterthur.ch/it/privati/Pagine/default.aspx

    Qui per l’assicurazione Auto:
    https://www.axa-winterthur.ch/it/privati/index/Pagine/assicurazione-auto.aspx

    Sul sito dell’assicurazione puoi calcolare esattamente quanto ti costa.
    Ho fatto un calcolo per pure curiosità. Ecco il risultato:
    – STRADA BASIC – Assicurazione di base a prezzi vantaggiosi: CHF 716.90
    – STRADA COMPACT – Ass. di base con ampie prestazioni: CHF 835.70

    Qui puoi fare il tuo calcolo:
    https://entry.axa-winterthur.ch/ei/mf_main.seam#s=MF_FAHRZEUG_LENKER

    MICHELE: tivolevo fare ankora una domanda sul lavoro: volevo sapere quante ore in media si lavora a settimana e se assumono persone ankle se non hanno esperienza tipo me. grazie ankora

    RISPOSTA:
    – le ore settimanali non sono uguali per tutte le ditte. Diciamo che variano tra le 40 e le 42 ore settimanali (a volte anche 46). Solitamente si parla di 42 ore settimanali.
    – Senza esperienza e senza conoscenza della lingua, credo che avrai moltissime difficoltà a farti assumere. Direi che dovresti cominciare a cercare come “lavapiatti” o aiuto-cucina in qualche ristorante italiano. Per le donne è più facile (senza esperienza) perchè ci sono le ditte di pulizia, ma per gli uomini è un po’ più complicato.
    – il PUNTO è: la lingua tedesca. Se sai quella, le porte ti si aprono, altrimenti ti devi arrampicare parecchio e rischi di precipitare velocemente…

    ciao
    fabio

  246. @ Michele

    Il mio consiglio è il seguente:

    1. Comincia subito già in Italia) con un corso di tedesco.

    2. Se hai una parabolica, sintonizzati sui canali della Svizzera tedesca e cerca di seguire le trasmissioni in dialetto svizzero. Se non hai la parabolica usa internet.

    3. Una volta che hai un minimo di dimestichezza con il tedesco, cerca più persone che puoi nei network – italiani che vivono in svizzera – Ah! Se ti racconteranno che in Svizzera ci sono un sacco di problemi, è vero!, ma tieni presente che i problemi ci sono ovunque e quando si vive in un posto si vedono solo i problemi e si trascurano le cose buone che cmq si danno per scontate.

    4. Quando potrai fatti una vacanza in Svizzera tedesca per farti un’idea generale del tutto. Se la cosa ti piace e conosci un po’ la lingua, preponiti un *periodo di prova*. Ossia, prova a trasferirti, MA lascia tutte le porte aperte con l’Italia per poterci tornare, casomai la cosa non dovesse funzionare.

    ciao
    fabio

  247. Buongiorno a tutti, innanzitutto complimenti per il forum. Vi sottopongo il mio caso, premetto che sono giovane (25 anni). Il mio interesse sarebbe di aprire un’attività di consulenza in Svizzera, dopo essermi adeguatamente formato nel mio settore (ing.gestionale), quindi almeno tra 2 anni . La mia compagna invece potrebbe essere interessata ad aprire un’attività commerciale nel settore abbigliamento. L’interesse è ovviamente motivato dalla pressione fiscale esistente in italia. A parere di chi già è residente in Svizzera (e quindi sa di cosa parla) quali possono essere i pro e i contro di una scelta simile?

  248. @ Alberto S.

    Salve Alberto.

    Nel 2003 fondai una mia Società e rispettivo franchising in Svizzera tedesca (nel settore dei servizi per animali. Tre centri self-service dislocati in Svizzera tedesca e francese)…
    Volendo aprire dei centri anche in Italia, capii immediatamente la grande differenza tra Svizzera e Italia: in Svizzera è molto semplice e in Italia è un gran casino.

    Ma a prescindere da questo fattore burocratico e fiscale, quello di cui dovresti tener conto è il fattore “psicologico”. La mentalità svizzera è completamente diversa da quella italiana. Prima di poterci vivere bene, è necessario “assimilare” la loro mentalità. Altrimenti, nonostante i vantaggi, finiresti per vivere “male”.

    Ciao
    fabio

  249. Ciao a tutti 🙂

    Per chi ancora non ci avesse pensato:
    C’è un fattore molto importante che rende differenti i due Paesi… Si chiama “mentalità”.

    Un classico esempio:
    (però mi tocca generalizzare per spiegarlo)

    – (in Italia)
    Il papà è un avvocato e ha uno studio ben avviato (molto probabilmente ereditato da suo padre che a sua volta l’ha ereditato dal nonno). La cosa più ovvia (in Italia) è che se ha due figli, quello che farà a sua volta l’avvocato si ritroverà sistemato, mentre l’altro con ogni probabilità disoccupato.

    – (in Svizzera)
    Difficilmente i figli fanno lo stesso lavoro dei genitori, e se ciò dovesse accadere, i genitori si guardano bene dal rendergli la vita facile. Intenzionalmente, li tengono “a distanza”, spronandoli a fare da soli.

    Molti credono che questo dipenda dal fatto che in Svizzera COMUNQUE i figli hanno l’opportunità di “fare da se” e di “arrivare”, e dato che in Italia questo è quasi utopico, è ovvio che accada quanto sopra.

    La realtà è un po’ diversa!
    È solo una questione di mentalità.
    Infatti è la mentalità degli individui che rende possibile la creazione di un buon mercato del lavoro, e non i politici, non la “società” intorno.

    Mi spiego:
    È verissimo che anche gli avvocati servono, e così gli ingegneri e laureati vari, PERÒ è anche vero che senza carpentieri, elettricisti, idraulici, ecc., non si può *costruire* nulla!
    A differenza dei genitori italiani, quelli svizzeri (e quelli italiani in Svizzera), questa cosa l’hanno capita e agiscono di conseguenza educando e preparando i loro figli a questo sistema di mercato.

    Di conseguenza NELLA TESTA di un giovane che vive in Svizzera la REALTÀ DELLA VITA assume una forma decisamente diversa che nella testa di un giovane italiano a cui i genitori hanno DA SEMPRE INCULCATO che “deve avere il meglio del meglio”… O MEGLIO, che chi non ha una laurea vale poco.

    Quindi in Svizzera (se ti metti a chiedere un po’ in giro) la gente ti risponderà che fare l’elettricista, per esempio, è più appagante e rende molto di più che fare l’avvocato. Così succede che su tre “figli”, due imparano un mestiere e uno si laurea (ammesso che ne abbia le capacità e visto che in Svizzera certe “furberie” tipicamente italiane, che non occorre specificare, non funzionano).

    In questo modo il mercato del lavoro in Svizzera riesce ad affrontare meglio la crisi economica mondiale.

    Questo avviene perchè L’EDUCAZIONE DEI FIGLI comincia già nelle scuole elementari, oltre che dai genitori. È infatti proprio nelle scuole che viene “inculcata” questa mentalità.

    Qualcuno a questo punto potrebbe pensare: – ma allora in Italia c’è più libertà! In Svizzera educano la gente a lavorare e non a “scegliersi liberamente” il lavoro desiderato!…
    Bè, in effetti chi pensa questo non si sbaglia affatto! Infatti in Svizzera esiste un “sistema pre-scolastico del lavoro” (passatemi la definizione), basato sulle STATISTICHE DEL MERCATO. In pratica una commissione speciale si occupa di “pensare al futuro lavorativo” dei ragazzi che iniziano gli studi. Un’altra commissione analizza le POTENZIALITÀ DEI SINGOLI RAGAZZI (mediante i loro risultati scolastici), e un’altra commissione li INDIRIZZA INDIVIDUALMENTE verso quella specifica “proiezione del mercato del lavoro” accuratamente elaborata. succede che se hanno la necessità di avere mille muratori in più sul mercato, mille ragazzi verranno “indirizzati” verso tale traguardo. Ovviamente non sono scelti a caso, ma da una complessa struttura composta da insegnanti, psicologi, educatori e genitori, che cercano di “scegliere correttamente” tali candidati…
    Logicamente purtroppo, a volte si sbagliano perchè nel corso degli anni i ragazzi possono CAMBIARE RADICALMENTE sia il quoziente intellettivo che il carattere. Ma anche quando ciò avviene, ecco pronte altre “commisioni” ad affrontare il “cambiamento”. Ossia: mediante ulteriori TEST, VERIFICANO se effettivamente il ragazzo “predestinato” a fare il muratore sia effettivamente diventato un potenziale candidato per l’avvocato di cui il mercato necessita. E per spezzare una lancia in loro favore, devo ammettere (da esperienza personale) che ALLA FINE PREVALE LA PERSONA e non il mercato. Quindi SE EFFETTIVAMENTE UNA PERSONA LO MERITA, gli verranno aperte le porte per fare il lavoro che desidera. Al contrario, se non dovesse essere “idoneo”, le porte gli si chiuderanno tutte sul naso… Comunque avrà la libertà di fare ciò che desidera.

    Ma a cosa serve tutta questa “farsa”?
    Serve a far capire ai genitori, agli insegnanti, e ai ragazzi, che esiste una *STRUTTURA DEL LAVORO* da prediligere. E che se lo si fa, allora le cose vanno meglio per tutti. Altrimenti succede come in Italia, che se tutti vogliono laurearsi giusto per APPARIRE ALL’ALTEZZA (anche chi è decisamente limitato), si crea un mercato del lavoro dove viene a mancare la COSA FONDAMENTALE: i lavoratori. Bè, certo, per soddisfare la propria esigenza di “apparire nella società” si può OPTARE per gli stranieri, e quindi far fare il lavoro “sporco” agli stranieri, extracomunitari, ecc., però poi bisogna pagarne le conseguenze… Perchè gran parte dei soldi guadagnati dagli stranieri con i “lavori sporchi”, finiscono all’estero. Così il mercato del lavoro si becca non solo le “corna”, ma pure le mazzate!

    *** *** ***
    Perchè scrivo tutto questo?
    Perchè presumo che molti giovani italiani che vogliono trovare lavoro in Svizzera, vedano la realtà lavorativa con un’ottica decisamente “italiana” e credono che arrivando in Svizzera trovino le porte aperte per raggiungere i loro traguardi personali. Nulla di sbagliato in questo! Ma vorrei far loro presente quest’altra faccia della medaglia. Prima che incappino in qualche severa delusione una volta arrivati in Svizzera.

    ciao a tutti
    fabio

  250. Ciao a tutti 🙂
    Permettetemi di fare un personale appello a tutti gli ingegneri ed economisti italiani che vorrebbero trasferirsi in Svizzera.

    Ragazzi e ragazze!… L’Italia ha più che mai bisogno di voi!!!

    Io ormai vivo (felicemente) in Svizzera da 44 anni e attualmente faccio il musicista perchè mi sono ROTTO di lavorare. Ho cominciato in una fabbrica quando avevo poco più di 15 anni, e sebbene grazie al mio QI sia sempre riuscito ad ottenere le massime soddisfazioni lavorative, ho lavorato ininterrottamente per quasi 30 anni. Ho fatto un po’ di tutto e mi sono divertito nel farlo. Ho avuto le mie soddisfazioni. Ma in fondo sono soddisfazioni da poco, se distano anni luce dalle proprie passioni e dal proprio talento. È vero, i soldi hanno la loro importanza e se non danno la felicità quando ci sono, immaginiamoci quando non ce ne sono! Però alla fine, una vita SPESA a lavorare rinunciando a curare ed accrescere il proprio talento FA MALE ALLA SALUTE! Il sistema nervoso finisce per soffrirne insieme a quello gastrico…

    Personalmente ho un discreto talento musicale e per “curarlo” l’ho sempre coltivato parallelamente alla vita lavorativa, ma questo richiede un grande sforzo che non tutti sono disposti ad affrontare.

    L’Italia è un grande Paese! E voi che siete giovani e avete veri talenti nel DNA, non sprecateli in un Paese straniero! Usateli per rimettere a posto l’Italia!

    Se state pensando che sia impossibile vi sbagliate!

    Gli italiani (ovunque vivano) sono persone speciali rispetto a tutto il resto del mondo. Non lasciatevi demoralizzare dall’attuale crisi mondiale. Unite tutte le migliori risorse e costruite un’ “Italia parallela” !

    Lasciate perdere le chiacchiere e le nevrosi. Rimboccatevi le mani (e l’intelletto) e cominciate a COSTRUIRE una nuova Italia nell’Italia.

    Io credo che il futuro dell’umanità sia all’insegna della tecnologia e dell’innovazione. E sono certo che gli italiani abbiano un talento “sovrannaturale” in questo, rispetto a tutto il mondo!
    Non “vendete” il vostro grande talento a Paesi stranieri, anche se sono disposti a PAGARE per averlo!

    Se IMPARATE a IGNORARE le chiacchiere e la nevrosi collettiva che regna in tutt’Italia, sono sicuro che sarete proprio VOI a ridare al nostro Paese quello che ha perso per strada negli ultimi decenni.

    Vi prego! Ridate all’Italia la GRANDEZZA che ha sempre avuto.

    ciao a tutti
    fabio

  251. bellissime parole carissimo fabio g.g…… ma bisognerebbe essere qui per vedere quello che succede sopratutto al tessuto sociale che s’intorcina e s’incattivisce contro se stesso.. ormai giornalmente vivo episodi di lentezza burocratica esasperante,tentativi piu’ o memno malcelati di fregarti scuse piu’ ignobili per negarti cio che e’ tuo o ti spetta…. secondo me non c’e’ speranza…

  252. Ringrazio Fabio per la risposta. Tuttavia la mia implicita domanda era: vi sono le condizioni per prosperare economicamente in Svizzera sfruttando le competenze di cui sopra?

  253. Di nuovo grazie. Per avere informazioni maggiori e più specifiche riguardo l’avvio di attività come appunto studio di consulenza e negozio, sai dirmi dove informarmi? Le norme variano di cantone in cantone? E poi avrei una domanda forse banale o addirittura stupida, uno studio di consulenza in svizzera che intrattiene rapporti di lavoro esclusivamente con clienti italiani paga poi le tasse alla svizzera senza dover niente all’italia e/o senza essere penalizzato nella tassazione svizzera ?

  254. @ Alberto S.

    Prego 🙂
    Credo che dovresti rivolgerti a un portale dedicato.
    Personalmente non ho conoscenze abbastanza tecniche per poterti rispondere in modo approfondito.

    Mi sono preso la libertà di cercare un portale sicuramente interessante, dedicato alle questioni che ti interessano. Sono certo che qui troverai molte risposte precise e basate sulla relativa esperienza in questo campo:
    http://www.justlanded.com/italiano/Svizzera/Business

    Alcune norme variano e altre no, da cantone a cantone (Stato Federale…), dipende a quali norme ti riferisci. Molte sono statali, altre regionali, altre ancora cantonali e il resto comunali. Per fartene un’idea più precisa dovresti dare un’occhiata al LINK che ti ho postato prima.

    Per quanto ne so, paghi le tasse solo in Svizzera, se crei una Società svizzera.

    ciao
    fabio

  255. Mi ha colpito quello ha scritto Fabio su come in Svizzera educhino i ragazzi al mercato del lavoro.
    E’ così che si deve fare.
    Sapevo già che al di la delle Alpi le cose funzionavano in tale modo e per questo sto cercando di trasferirmi. Per dare in futuro ai miei tre figli. Perché non voglio che loro un giorno saranno medici o avvocati o notai ma semplicemente ciò che vorranno essere e ciò che saranno in grado di diventare.
    In Italia e’ praticamente l’ opposto e anche se hai capacita’ e competenze sei costretto ad andare via (vedi fuga dei cervelli).
    Dello stesso Fabio non condivido l’ articolo sugli italiani. Non siamo meglio degli altri (neanche peggio). Pero’ facciamo del nostro meglio a distinguerci negativamente.
    Forse eravamo grandi ai tempi Dell Impero Romano o della Repubblica di Venezia ma sicuramente non negli ultimi 100 anni.
    In bocca al lupo a tutti coloro che vanno via dall’ Italietta me compreso.

  256. @ FABIO G.G DE TATA
    Ciao fabio sentendoti parlare a volte mi esalto e verrei subito là, e a volte mi demoralizzo per paura di sbagliare e di farne pagare le conseguenze alla mia famiglia. se ad esempio domani decidessi di trasferirmi in svizzera tedesca con una base di tedesco, dopo un corso di tedesco, sarebbe facile trovare subito un lavoro umile come ad esempio mi hai detto il lavapiatti e, se si, guadagnerei un buon stipendio da far vivere bene me e la mia famiglia?
    adoro la svizzera xkè mi sbaglio o mi hai detto ke da poco hai cambiato lavoro?
    in italia il padre di un mio amico lavorava per una ditta di condizionatori e con la crisi e stato licenziato ede rimasto senza un lavoro, senza un sussidio disoccupati a 55 anni. adesso non sa cosa fare e come sfamare la famiglia, xkè a quell’eta nessuno lo assume. poi con questa situazione governativa che stiamo vivendo si capisce che l’italia va a rotoli, ke depressione!

  257. @ Michele

    Capisco cosa intendi.
    Credo che la risposta sia intrinsica in tutti i miei post precedenti. Non esiste una “ricetta” che dia la garanzia di “successo”. È impossibile aspettarselo. Gli alti e bassi ci sono ovunque. Anche in Svizzera.

    Se hai tempo, leggi l’articolo di “Il Giornale” di 2 giorni fa, che ti copio/incollo qui sotto. Credo che rispecchi la realtà dei fatti. per lo meno, secondo me, è veritiero e “illuminante”.

    ciao
    fabio

    *** *** ***
    – Anche la Svizzera fa i conti con la crisi

    Ombre di recessione anche per uno dei Paesi che più rappresentano l’idea di benessere: la Svizzera. In un momento in cui la crescita mondiale rallenta e la recessione minaccia molte economie europee, è legittimo chiedersi se la Svizzera manterrà, in un tale contesto, il suo attuale stato di crescita.

    E’ d’obbligo una constatazione: l’economia elvetica ha attraversato solo due anni di ripresa prima di entrare in un nuova fase di debolezza. E tuttavia – come segnalano gli analisti di Banca Syz in un loro studio sull’argomento – bisogna aspettarsi per il 2012 più una crescita modesta che una vera recessione. E il brusco indebolimento dell’attività registrato dalla fine della primavera scorsa è stato il risultato di una situazione particolarmente sfavorevole: il forte rialzo del franco ha influito in maniera fortemente negativa sulle importazioni-esportazioni, al punto da obbligare la Banca nazionale svizzera a “fissare il cambio” per proteggere le aziende esportatrici. Questa misura ha probabilmente permesso di evitare una recessione brutale a fine 2011.

    Ma allora cosa bisogna aspettarsi per il 2012? Il quadro macroeconomico generale non è certo dei più favorevoli: crescita molto debole negli USA, altrettanto o addirittura recessione nella zona euro e rallentamento della dinamica delle economie emergenti peseranno, secondo lo studio, sulle esportazioni svizzere. Per un’economia molto aperta verso l’esterno (le esportazioni rappresentano più del 50% del Pil svizzero) questo calo della domanda esterna avrà certamente ripercussioni dirette e indirette sull’attività. Ciò perchè al calo della domanda si aggiunge la sempre presente problematica del franco.

    In effetti il “cambio fisso” stabilito dalla Banca nazionale resta molto inferiore al tasso a cui le aziende svizzere erano abituate a lavorare. Di conseguenza i margini e la competitività all’estero restano ancora sotto pressione. I settori legati al turismo sono anch’essi legati a questa situazione che non dovrebbe migliorare nel 2012 in effetti di fronte ad un euro in crisi a causa dei debiti sovrani e dell’abbassamento dei tassi da parte della Bce, il franco rischia di restare un valore rifugio molto apprezzato. Tenuto conto di questi elementi la crescita svizzera – secondo l’analisi di Banca Syz – non dovrebbe superare l’1% nel 2012. Bisogna dunque temere una contrazione tale dell’attività da portare la Svizzera ad una seconda recessione nel giro di tre anni? Probabilmente no: a dispetto degli elementi evocati, i consumi resteranno sostenuti da una politica monetaria ultra accomodante.

    Il livello storicamente basso dei tassi di interesse favorisce una buona tenuta del mercato immobiliare, ed è determinante nel comportamento di spesa delle famiglie. Inoltre, contrariamente alla grande maggioranza delle economie sviluppate la Svizzera non dovrà mettere in atto un piano di austerità di bilancio grazie alla buona salute delle finanze pubbliche. A questo riguardo il “policy mix “ svizzero sarà probabilmente, nel 2012 uno dei più accomodanti del mondo sviluppato: poche economie potranno in effetti concedersi una politica monetaria a tasso zero e una politica di bilancio non restrittiva.

    Infine, segnalano gli studiosi di Syz, bisogna tenere conto che le recessioni sono generalmente provocate dall’accumulo eccessivo di capacità produttive (investimenti, forza lavoro, stocks) che necessitano a un certo punto un aggiustamento; non c’è oggi nessun tipo di eccesso di capacità che necessiti tale aggiustamento. Nello scenario di crescita mondiale rallentata che si profila per il 2012, la Svizzera sembra piuttosto destinata a una crescita da debole a moderata. Dovrebbe rimanere un isolotto in relativa salute economica in mezzo a un continente in crisi. –

    fonte: Il Giornale – it

  258. @ Michele

    Mi dispiace per il padre del tuo amico. Ti capisco perfettamente.

    Inerente alla tua domanda, posso solo dirti che ho la sensazione che a Zurigo potresti trovare quello che cerchi. Ma come faccio a garantirtelo o a darti una speranza? Dipende da un’infinità di particolari… coincidenze… fortuna o sfortuna… Secondo me, se puoi, prima di fare il passo fatti una breve vacanza lì e vedi la situazione con i tuoi occhi. Magari non ti piace. O magari si.
    Le possibilità ci sono, perchè se vai sul sito che ti ho indicato diversi post prima (quello della RAV), vedrai coi tuoi occhi che cercano sempre personale in tantissimi settori.

    Si, ho trovato lavoro anch’io a Zurigo. A dire il vero appena inviato 9 CV, nel giro di 24 ore mi hanno contattato 7 datori di lavoro dove poi mi sono presentato per il rispettivo colloquio di lavoro, e ne ho scelto uno in cui si guadagna un po’ meno (ca. 4’000.- Fr/mese, anzichè 5’000.-), perchè lì erano disposti ad assumere anche la mia compagna che non ha ancora la padronanza del tedesco. Poi casomai cambierò più avanti. Forse.
    Stiamo aspettando i relativi contratti per cominciare il 30.11.2011, e dovrebbero arrivare quanto prima…

    Come vedi la vita spesso crea delle circostanze diverse da quelle che ci prefiggiamo di raggiungere, ma se vivi con semplicità, modestia, e positività, alla fine ti porta quasi sempre più di quanto ti aspetti. So che molti non credono a questa cosa del “pensiero positivo”, ma per quanto mi riguarda è l’approccio migliore che si possa usare nella vita.

    Un caro saluto
    fabio

  259. @ Andrea

    Ciao Andrea 🙂
    Credo che tu abbia fatto centro. L’educazione al “vivere civile” è forse tra le cose più importanti nella vita di tutte le persone che sanno e vogliono dare un senso alla propria esistenza.

    Invece sul fatto che gli italiani siano più o meno uguali a tutti gli altri popoli, sono certo che ti sbagli. Non è così. E il tempo lo dimostrerà presto ancora una volta.
    Purtroppo l’Italia sta vivendo un epoca di “finzione”, dettata e inculcata dai media e dalle TV italiane. Un “rinbambimento totale”, se mi passi il termine. Che spinge le persone a credere che fanno parte di una perenne e immensa “fiction televisiva”, dove tutto funziona e tutto “splende”. Così SPENDONO più del necessario in cavolate e “apparenza” e non vedono più la vera realtà della vita.
    Ma è un periodo passeggero. Finirà. E l’Italia tornerà ad essere presto il grande, favoloso e bellissimo paese che merita ancora oggi di essere.

    Forse basterebbe semplicemente smettere di guardare le TV e leggere i giornali, per arrivarci.

    Ciao
    fabio

  260. @ Michele

    Vorrei aggiungere solo un piccolo (non trascurabile) particolare…

    Quando ci si trova “sul fondo” e non si ha più nulla da perdere (o molto poco), allora io sono dell’idea che bisogna inventarsi di tutto e fare il possibile per arrampicarsi fuori dal “buco”. Il peggio che può capitare è di non farcela e ritrovarsi al punto di partenza.

    Forse però “ritrovarsi col c… per terra” e restarsene lì senza far niente non è la cosa migliore da fare nell’unica vita che ci è dato di vivere. Quindi anche se non dovesse funzionare, che importa? …Dipende cosa e quanto si ha da perdere e se il “fondo” è in fondo più comodo e sicuro di quello a cui si va incontro. Secondo me, nel peggiore dei casi, te ne dovresti tornare a casa un po’ deluso (ma con un pezzo di vita vissuta in più) allo stesso punto in cui sei ora. Come detto prima, la vita non ci anticipa mai il futuro che ci aspetta.

    ciao
    fabio

  261. @ FABIO G.G DE TATA
    GRAZIE INFINITAMENTE PER I CONSIGLI CHE MI DAI. E DIFFICILE AL GIORNO D’OGGI TROVARE PERSONE COME TE COSI DISPONIBILI E GENTILI. COMUNQUE HO INIZIATO GIA A CERCARE CORSI DI TEDESCO MA PER IL MOMENTO QUELLI CHE HO TROVATO SONO MOLTI CARI TIPO CIRCA 500 EURO PER IL PRIMO LIVELLO MANON DEMORDO. SAI CHE AVEVO PENSATO, CHE TIPO VERSO GIUGNO LUGLIO DI TROVARE UN LAVORO CON CONTRATTO A 3 MESI PER VEDERE SE MI TROVO BENE, E COME SI VIVE LI. SONO DISPOSTO ANCHE A RINUNCIARE ALLE VACANZE DI AGOSTO, KE DICI? POTREI RIUSCIRE A TROVARE QUALKE LAVORO ESTIVOE QUALKE ALLOGGIO?

  262. @ Michele

    Ottima idea!
    Non c’è bisogno di rinunciare alle vacanze d’agosto… nel senso che le puoi fare in Svizzera cercando un lavoro e un posto dove alloggiare. Magari saranno un po’ diverse dal solito, ma se prendi la cosa con filosofia magari può funzionare.
    Il mio consiglio è di non partire con l’idea di trasferirti, ma solo di farti una vacanza in Svizzera e poi si vedrà…

    In rete ormai si trova un po’ di tutto; dai lavori agli alloggi.

  263. Salve Fabio, ho letto molti dei suoi commenti in questo blog e sono felice che vi siano persone come lei, pronte a dispensare utili consigli a chi ne ha bisogno, Hò 53 anni e con la mia compagna da tempo stiamo pensando di trasferirci da Vicenza in Svizzera, pensavamo al Canton Ticino, anche perchè si parla molto l’italiano (parlo però anche un pò Francese) , ma leggendo i suoi commenti che riguardano quel Cantone, vien da pensare che forse è meglio orizzontarci altrove, magari verso il cantone tedesco come consigliava lei, la mia professione in italia è di Insegnante ed Operatore di metodologie del benessere, insegno Reiki e Karuna Reiki ( fanno parte queste della medicina alternativa) ho fatto esperienza in Centri di Benessere ed Hotel ed anche privatamente, inoltre vado anche a fare Trattamenti ai Cavalli da Corsa in alcune Scuderie del nord Italia, purtroppo quì a Vicenza le persone sono tradizionaliste, come quasi tutte le persone italiane, e si fatica sempre a portare qualcosa di nuovo, come sono le metodologie terapeutiche che pratico ed insegno, mentre sò che da molti anni in Svizzera e Germania sono addirittura presenti regolarmente in Ospedale e pure dispensate dall’unità sanitaria, ecco mi piacerebbe molto venire a vivere lì, non per via esclusivamente della crisi in atto, ma anche per poter finalmente lavorare facendo quello che veramente mi piace e che amo fare, ho anche nel mio bagaglio lavorativo 22 anni di Turismo estivo, sono stato impiegato per 10 anni alla Reception di un Camping sul litorale Adriatico e 12 anni come Direttore dello stesso Camping, purtroppo per comodità e negligenza, non mi sono premurato di imparare il Tedesco e l’Inglese visto che avevo due segretarie che già le parlavano sigh..! lei cosa ne pensa? potrei trovare lavoro presso qualche Hotel o Centro di Benessere? se fosse cosa possibile, mi comprerei subito una casa sul posto, mi fà sapere qualcosa? Grazie infinite. Gianni

  264. Buongiorno a tutti.
    Spero che ci sia qualcuno che sia in grado di fornire informazioni, anche direttamente al mio indirizzo email ddeiana@gmail.com
    Per fara breve, sono italiano e vivo a Londra da 12 anni. Ho un lavoro buonissimo e sembra che venga promosso ad una posizione rispettabilissima. Il problema e’ che vorrebbero che sia basato in italia. Lavorerei in proprio con un ‘consultant contract’ ovvero non dipendente ma come consulente esterno.
    Quindi… Cosa faccio?
    Dopo 12 anni a londra sia l’italia che la svizzera le vedo molto ma molto strette, ma se dovessi scegliere tra il circa 50% di tasse in italia e un bel po’ meno della Svizzera, andrei a lugano o dintorni.
    Il problema e’ che – anche in questo sito – le informazione CONCRETE sono ben rare. Da chi mi informo? Chi puo’ aiutarmi a chiarificare certe cose?
    Grazie a tutti

  265. mah credo che ormai le informazioni che ho raccolto sono molte , caro fabio g.g. e mi si sta’ delineando un quadro d’assieme abbastanza positivo….certo poi sulcampo bisognera’ lottare ed approfondire tante cose ma, io se possibile vorrei da te un consiglio , fabio g.g.; cioe per andar d’accordo e farsi amici gli svizzeri in genere (sai che io vorrei andare a zurigo) come bisogna comportarsi e quali comportementi bisognerebbe avere in modo che questo facilitasse il mio inserimento nel loro tessuto sociale…? dammi qualche consiglio.. tu che li conosci molto meglio di me… ti ringrazio infinitamente anche perche continuo a leggerti su questo blog grazzieeeee

  266. @Daniele

    Ciao Daniele. Hai già dato un’occhiata al LINK che ho postato un po’ più su?
    (te lo incollo qui sotto). Penso che a quell’indirizzo potrai trovare le informazioni che cerchi.

    justlanded.com/italiano/Svizzera/Business

    ciao
    fabio

  267. @Gianni Marangon

    Ciao Gianni.
    Mi sono permesso di farmi un’idea personale da quanto hai scritto.

    Penso che dovresti optare per il Ticino. Per quanto riesco ad intuire, in Svizzera italiana avresti più possibilità, anche perché richiede una conoscenza linguistica che, dovendo imparare prima il tedesco, potrebbe rivelarsi uno sforzo non da poco. Immagino che Reiki e Karuna Reiki necessitino di un grado di comunicazione approfondito, quindi molta padronanza della lingua. È vero che in Ticino la crisi è più sentita che in Svizzera tedesca, ma anche per questo specifico motivo potresti riscontrare più interesse da parte dei ticinesi rispetto agli svizzeri tedeschi. Poi una volta lì nulla toglie che tu possa imparare bene il tedesco e valutare un ulteriore trasferimento.

    Scusa se mi sono permesso di fare una “valutazione a pelle”, ma il mio intuito mi ha suggerito di farlo in questo caso.

    Ciao
    fabio

  268. @Carlo:

    – …per andar d’accordo e farsi amici gli svizzeri in genere (sai che io vorrei andare a zurigo) come bisogna comportarsi e quali comportementi bisognerebbe avere in modo che questo facilitasse il mio inserimento nel loro tessuto sociale…? –

    Bella domanda! 😉
    Dipende… Non sono tutti uguali (come in qualsiasi parte del mondo). Ce ne sono alcuni che difficilmente potrai farti amici (ma è meglio non soffermarsi su questi). Nulla di chissà che. L’importante è di non atteggiarsi a voler sembrare “superiori”. Prima di dare una qialsiasi risposta: ascoltare fino in fondo cosa dicono e cercare di valutare il discorso senza impuntarsi sulla propria posizione. Sforzarsi di essere altruista anche con chi sembra non meritarlo (specie se dipende dalla paura che hanno verso gli stranieri).

    Tieni sempre presente che gli svizzeri sono mooolto campanilisti e hanno paura che gli stranieri (se troppi) possano rovinargli quell’equilibrio sociale e lavorativo che da sempre viene loro invidiato. In poche parole: dagli SEMPRE ragione e cerca di non fare “sorrisi finti”… anche perché, nonostante le diversità che potrai riscontrare inizialmente, col tempo sono certo che ti renderai conto che, in fondo in fondo, su moltissime cose hanno più ragione di noi.

    Diciamo che il mio consiglio personale è quello di andare ad imparare cose nuove, anziché di andare a cercare di “insegnare” le cose che conosci.

    Ciao
    fabio

  269. Ciao Fabio, grazie per la tua gradita risposta, mi andrebbe bene il Canton Ticino, giusto come hai detto tu per la via della lingua italiana, ma anche perchè era li che si desiderava andare, senza poi come hai ben detto tu, cambiare in seguito.
    Una cosa ancora desideravo chiederti, tu conosci personalmente qualche Hotel o Centro di Benessere nel Ticino, dove potrei propormi? ti chiedo questo perchè come tu sai è più facile essere accolti in una struttura lavorativa se presentati o e questa richiesta la estendo anche per chi è del luogo e potesse darmi una mano,
    Ringraziandoti quindi nuovamente, ti invio i miei più siceri saluti…..continuerò e questa è cosa certa, a leggerti nel blog. Gianni

  270. @Gianni:

    Ciao Gianni 🙂
    – Prima “regola” (se mi passi il termine):
    Difficilmente i dirigenti svizzeri prendono in considerazione le “raccomandazioni” o la “buona parola” di chi li conosce, a meno che non siano loro stessi a farne richiesta.

    So che sarebbe più facile “tramite conoscenza”, ma rispetto al sistema italiano, forse quello in cui si differienzia di più quello elvetico è proprio questo. Quindi mi viene spontaneo darti un buon consiglio: FAI DA TE! Verrà sicuramente molto più apprezzato.

    Vai in intarnet, fai una ricerca e contatta subito e direttamente gli Hotel di cui sopra. Possibilmente prenditi una breve vacanza e passaci di persona. Al telefono penso che riceveresti solo rifiuti, e idem per corrispondenza.

    PS:
    Sono un musicista e negli hotel ci suono il pianoforte, e faccio anch’io così. Mi metto in auto con la lista dei potenziali Hotel, dove passo di persona. Non chiedo MAI in modo diretto! Mi fermo per un caffé e poi tra una parola e l’altra comincio a parlare di musica e di come la presento io al pubblico. Cerco di risvegliare il loro interesse. Poi vado al piano e gli suono una bella canzone… In questo modo la maggior parte degli Hotel mostra il suo intzeresse e ci accordiamo, e altri invece rimandano la cosa a quando ne avranno la necessità. 😉

    Penso che se chiedi in modo diretto, riduci immediatamente le opportunità.

    Ciao
    fabio

  271. proprio quello che pensavo caro fabio g.g. gel resto io non voglio rubare nulla a nessuno ed inserrirmi nel loro rtessuto sociale e seppur con dispiacere a differenza di te detesto l’italia …..

  272. @Carlo:

    – seppur con dispiacere a differenza di te detesto l’italia ….. –

    Non devi detestare l’Italia, è un GRANDE PAESE! Ha portato la cultura e la civiltà in buona parte delmondo fino a poco tempo fa. Casomai tu dovessi per forza detestare “quanlcosa”, direi di prendertela con la “nuova” mentalità individualista che ormai si è diramanta un po’ ovunque, ma che in Italia (e in altri Paesi simili all’Italia) è sconfinata in una sorta di egoismo e prepotenza esasperate, dovuto al grave problema esistenziale di non riuscire più ad arrivare a fine mese.

    Sono certo che appena gli italiani “risorgeranno” dalla loro ipnosi indotta dalle TV e dai MEDIA, tutto tornerà a risplendere di fantasia e genialità che ancora una volta ci verrà invidiata dal mondo intero. È solo una questione di tempo.

    Purtroppo questo “cambiamento” devono attuarlo i GIOVANI italiani, riscoprendo i Valori veri della vita e CANCALLANDO la stupida mentalità individualista e menefreghista che si è venuta a creare.

    Seguo sempre con interesse tutti i “piccoli cambiamenti” positivi dei giovani italiani, e mi auguro che a breve riescano a tramutare certe idee prive di dignità e umanità che si sono lasciati inculcare “dalla pubblicità”.

    Ho molta stima e fiducia nei giovani italiani. Sono geniali e intelligenti, hanno ancora nel DNA il “cromosoma – it -“. Spero solo che riescano presto a riaccenderlo più forte che mai. Perché quello che serve in Italia non sono i “politici” nè i “tecnici”, bensì gli italiani. Quelli geniali e altruisti.

  273. mmmmm hai centrato in pieno il problema…. ma ora che questo succeda io saro vecchio e decrepito ahahah e’ proprio l’assoluta mancanza di valori indotta orma da anni dai media che ci h ridotto cosi,,,, pero’ tu non me la racconti giusta ahahahah dici di essere un musicista ma hai conoscenze culturali, storiche e sociologiche che vanno oltreeeeee quello che dicimd di essere….. o sei un uomo di grande cultura con un animo valoroso e generoso.. ma ahime quellacredo sia una razza veramente estinta oppure…… ahahahahahahahahahaah complimenti comunque dovresti venir tu in italia ad insegnare ….. grazie d nuovo

  274. @Carlo:

    Ahahah!
    Se ti raccontassi la mia vita ti metteresti molto probabilmente a ridere…

    È vero, l’Universo mi ha fatto un grande regalo, una vita davvero piena di esperienze belle e brutte, anche se quelle brutte mi sono abituato a rimuoverle subito dalla memoria e dalla coscienza. preferisco l’ottimismo. Anche quando tutti sembrano aver dimenticato cosa sia 🙂

    Non ho fatto granché… Ho lavorato a lungo come operaio dopo aver smesso di studiare in un istituto che non mi dava alcuna soddisfazione. Eppure non ho mai davvero smesso di studiare. Amo imparare, ma amo farlo a modo mio e senza tanto chiasso o “certificati”… A 18 anni Ho fatto il capo-macchina in un’industria tessile, poi a 20 anni il capo-reparto in un’altra (per ben 17 anni!), nel frattempo avevo già imparato a suonare le tastiere e il pianoforte; a 11 anni comincia a comporre le mie prime canzoni e ad esibirmi tutte le settimane sui palcoscenici svizzeri, tedeschi e austriaci. Ho creato diverse band abbastanza rinominate a livello locale, incominciando dalla musica Hard Rock, poi Pop, per finire a suonare il pianoforte sia in concerti pianistici che nei pianobar. Mentre accadeva tutto questo, facevo secondi e terzi lavori contemporaneamente, come alzarmi tutti i sabati alle 3:30 del mattino per andare a fare le pulizie con una equipe, e vendere aspirapolveri la sera (e a volte la domenica). Ricordo che guadagnavo solo con gli aspirapolveri mediamente 10’000 Euro al mese (ti ho fatto il cambio dai Franchi svizzeri), e un mese sono arrivato a guadagnare addirittura 48.000 Euro solo con gli aspirapolveri! 😉 …Erano tempi in cui guadagnavo contemporaneamente 4’800.- in fabbrica, 2’000.- con la musica e 10’000.- con le vendite… Sono perfino riuscito a sposarmi e ad avere due splendidi figli! Ma non è mica finita qui, ahahah! 🙂 …a 12 anni comincia a creare i primi programmi con il Commodore C-64 (ancora prima del DOS, infatti si trattava di TOS), pensa che riuscivo a far “parlare” quegli aggeggi usando il sintetizzatore integrato… A 16 anni programmavo in Basic, GV-Basic e D-Base (quando l’unica cosa che appariva sui monitir era un cursore bianco sul display nero, altro che “Finestre” di Windows!)… Così nel tempo libero assemblavo e vendevo anche PC. Essendo molto portato per l’elettronica, appena comparvero le prime antenne paraboliche sul mercato, nel tempo libero mi divertivo a montarle sui tetti e sui balconi, consegnavo e installavo TV e PC, prima ai privati e poi anche alle ditte… Ma mica finisce qui… 🙂 …In parallelo al lavoro in fabbrica, musica con il gruppo, insegnante di musica e un piccolo studio di registrazione privato (ah già nel frattempo avevo imparato anche registrare presso un rinomato tecnico dell’audio che lavorava per Phil Collins), mi sono messo ad inventare la doccia wellness per i cani, aprendo poi 3 centri di lavaggio self-service e un dedicato sistema di francising internazionale. A volte nel tempo libero davo una mano a una ditta terza a sbrigare lavori di contabilità. Ma ora che ci penso… Quando avevo appena 9 anni pubblicarono un mio articolo sul giornale che parlava delle religioni, a 10 avevo scritto una sorta di “teoria del tutto” prima ancora che saltasse fuori il termine “fisica quantistica”, nel tempo libero traducevo in italiano degli articoli americani di apparecchiature e strumenti musicali, nel 2000 e nel 2001 partecipai all’accademia della canzone di Sanremo, in oltre 30 anni di musica ho composto un po’ di canzoni per artisti italiani, da circa un anno sto scrivendo il mio primo libro di fantascienza e lunedì prossimo comincio a lavorare a Zurigo insieme alla mia nuova compagna (da poco trasferitasi dall’Italia). Lo faccio perché così posso starle accanto ed aiutarla nei corsi che sono in lingua tedesca, e che lei purtroppo ancora non conosce in modo soddisfacente. È l’unico lavoro “decente” che sono riuscito a trovarle in cui potesse lavorare parlando in italiano a Zurigo (ho preferito evitarle il lavoro da lavapiatti perché a 45 anni, non è come a 20).

    Quindi, tutto sommato non ho concluso molto nella mia vita, oltre che far contenti gli altri, però il fato mi ha dato la soddisfazione di lavorare onestamente, guadagnando discretamente e a volte addirittura con molta soddisfazione personale sia con la musica che con tutto il resto. Tanti piccoli “micro-successi”, che tra gli alti e bassi dei miei anni, mi hanno insegnato una cosa importantissima:
    Da soli non si è nessuno! Qualsiasi cosa si faccia, bisogna farla con la persona giusta accanto. Per me “gli altri” sono sempre stati importanti, e se ho sempre amato moltissimo me stesso, quello che amo di più è vivere bene insieme agli altri intorno a me. Vedere che sorridono, che sono felici, che ogni tanto riescono ad avere anche loro delle piccole e/o delle grandi gioie.

    Perdonami se mi sono dilungato tanto, le dita hanno cominciato ad andare sui tasti da se 🙂

    Ciao
    fabio

  275. @Carlo:

    …ed è anche per tutto questo che sono orgoglioso e fiero di essere ITALIANO!
    Perché noi italiani abbiamo un cuore grandissimo e fantasia e creatività da vendere. Anche in Paesi stranieri dove tutto a prima vista ci appare “grigio” e monotono 😉

  276. @Carlo:

    Credo che quello che potrei insegnare io se venissi in Italia, sia soltanto ciò che possono insegnare anche tutti i genitori ai loro figli.
    Perché sono certo che l’unica VERA salvezza dell’Italia risieda proprio negli insegnamenti che sapranno dare alle generazioni future.

  277. ehehehehe sei proprio l prototipo vivente di quello che puo’ e dovrebbe essre un italiano…in effetti anch’io ho sempre fatto 2 o 3 lòavori contemporaneamente dal cuoco0 al venditore di tessuti, di pentole di un po di tutto. e guadagnavo dei gran soldi, ma ora(ed oro ora ho parlato con un mio vicino che si occupa di manutenzioni industriali per un gruppo italiano sulla bocca di tutti per qualita)qui… la situazone sta’ veramente precipitando , nonstante questo debbo decidere a giorni dove andare dei 3 locali che ho ihn ballo….quindi….. m nel frattempo le paghe son diventate quello che sono e uno si sente quasi violentato nell’anima ad accettare….. comunque complimenti per la tua ricchezza sia materiale che culturale e di animo…. veramente de verdad…… a proposito si facebook ti avevo postato dei filmati di pianisti di latin jazz…. che ne dici…..

  278. @Carlo:

    Non ricordo dei video che mi hai postato su Facebook.
    Sei sicuro che li hai postati all’Account giusto?

    Ne ho 2 (vanno bene entrambi):
    – facebook.com/adam.clark2022
    – facebook.com/fabio.detata

    ciao
    fabio

  279. @ FABIO GG DE TATAo
    ciao fabio ti volevo chiedere una cosa. ho trovato un edizione completa di tedesco, quelle che escono dal giornalaio della de agostini, ad un buon prezzo. che dici puo andare bene?, xkè sto cercando corsi di lingue ma non coincidono con i miei orari. poi a napoli c’è una scuola il goethe però per una conoiscenza di base si paga 450 euro, min sembra un po troppo.

  280. …mi vergogno della nostra bellissima Italia leggendo i vostri commenti e la vostra smania di denaro. Sono italiana e vivo in Svizzera da tre anni (i tre anni piu’ brutti della mia vita), sono un’insegnante e il mio sogno e’ quello di tornare a vivere in Italia. E’ vero che in Svizzera c’e’ lavoro e senso civico ma non ci sono sentimenti e umanita’. Fareste davvero crescere i vostri figli in un posto cosi’? Preferisco vivere di poco in un paese con una profonda umanita’, dove la gente ti saluta con un sorriso, dove ci sono dei valori, piuttosto che in un paese arido…

  281. ciao a tutti ho letto con attenzione i vostri commenti … sono tutti significativi e complimenti a Fabio g.g. in particolar modo…
    Ora vorrei sottoporvi il mio caso . Ho 27 anni e tra un mese laureato in economia a Lecce, sono trilingue I/E/F e lavoro da 7 anni come contabile in uno studio di consulenza. Ho vissuto x 10 anni a Friburgo e frequantavo una scuola a Losanna.
    Ora però vorrei tornare in Svizz. Inutile dire come siamo messi in Italia ! Vorrei lavorare in una fiduciaria anche se so che la contbilità/fisco CH sono diverse ma sono disposto a fare dei corsi specifici (specialista contab/finanze)… qualcuno conosce questo mercato fiduciario/contabile e sa darmi delle dritte / consigli? saluti a tutti….buona vita

  282. @Chiara:
    …hai descritto l’esatto contrario di quella che è la realtà.

    Purtroppo i sentimenti e l’umanità in italia sono svalutati assieme a tutto il resto, e se c’è qualcuno che non saluta più, quelli sono proprio gli italiani in Italia! O vanno di fretta, immersi nei loro mille problemi o ti salutano per mettersi in mostra quando non sono intenti a squadrarti da cima a fondo per vedere che marche vesti e che auto guidi…

    Gli svizzeri sono molto più umani. Ti salutano con cordialità e sentimenti veri. Te lo dice uno che conosce bene entrambe le realtà sia nel privato che nel pubblico. L’Italia di cui tu parli è finita. Te ne renderai conto al più tardi quando ci sarai tornata.

    Ovviamente parlo in generale. Ogni realtà ha le sue eccezioni.

  283. @Danilo

    Grazie per l’apprezzamento 🙂
    Mi dispiace non poterti aiutare. Purtroppo conosco troppo poco del settore da te richiesto. Potrei solo consigliarti qualche LINK, ma sono quelli che si trovano in rete e che molto probabilmente avrai già visionato.

    Tanti auguri per il tuo progetto 🙂

  284. @Chaira:
    Probabilmente hai soltanto incontrato le persone sbagliate, o fore hanno notato il tuo “malessere” e non si sono avvicinate più di tanto…

    Comunque tre anni sono pochi per dare un giudizio sufficientemente approfondito su un qualsiasi Paese del mondo, specie quando lo si vive con i forti preconcetti da te tanto chiaramente manifestati.

    È ovvio che non tutti si possano sentire a proprio agio in un determinato posto (qualunque esso sia), ma da qui a descrivere la Svizzera come hai fatto tu…

    Comunque personalmente ti capisco (quante volte ho desiderato anch’io di “tornarmene a casa”, sperando di ritrovare quell’Italia di qualche decennio fa!…).

    Anche se disapprovo il tuo giudizio sulla Svizzera, ti auguro di trovare tutta la serenità, la pace, e i sentimenti che cerchi. Indipendentemente dal posto in cui starai. Perchè a conti fatti (visto che hai accennato ai “soldi”), quello che più conta è il raggiungimento della propria felicità e null’altro. E questo te lo auguro sinceramente dal cuore anche se non ti conosco.

  285. anche una mia amica dice che gli svizzeri non le piacciono….per forza quando ci e’ andata ha preteso le stesse cose che pretende in italia e li simsono dimostrati ferrei nelle cose per giustamente fargli capire che quello che vuole lo puo fare a casa sua–….ecco il problema dell’italiano medio…che vuole vuole vuole…… ma che vuole…?

  286. eppoi bisogna vedere che cosa e’ meglio…. se abitare in un pèopsto dove sono chiusi e danno poca confidenza o in un posto dove te la danno e … se la prendono urlando disturbando etc etc e di questi posti in italia sappiamo che ve ne sono molti….la botte piena e la moglie ubriaca , ecco quello che vuole l’italiano medio….. personalmente io sto bene in tutte le maniere sia festaiolo e notturno sia in casa tranquillo…

  287. @ FABIO G.G DE TATA
    Ciaofabio volevo chiederti il sistema delle pensioni in svizzera e se i contributi accumulati in italia valgono anchein svizzera? ciao e grazie in anticipo

  288. @Michele:

    Ai seguenti link trovi un’ottima descrizione e le relative risposte:

    Il sistema pensionistico svizzero:
    ust.it/_old_ust/servizi/frontalieri/doc/pensioni%20svizzera.htm

    Il sistema previdenziale svizzero:
    inca-cgil.ch/diritti_previdenziali/svizzeri

    ciao
    fabio

  289. mitico ed informatissimo nonche gentilissimo(debbo… perche’ e’ vero… hai doti che solo un vero…italiano ha…)ti voglio sottoporre una domanda…..stamattina leggendo il giornale c’era un articoletto nel quale si parlava diunaccordo che e’ stato stretto dalla svizzera con u.k. e olanda per tassare i capitali direttamente nelle banche svizzere , che l’eu’ ha osteggiato in quanto pretende di avere in mano il pallino solo lei quindi none’ d’accordo con negoziati bilaterali….quest’accordo porta il nome di RUBIK, da quello che ne ho dedotto parla di tassare i proventi e gli utili derivanti dai capitali,, ma la mia domanda e’ questa.. non e’ che tocca o toccherebbe anche gli stipendi dei lavoratori dipendenti esteri, visto che mi trasferiro’ a zurigo?

  290. @Carlo

    Allora avrai sentito anche del “pacco-bomba” recapitato alla banca tedesca…
    Tranquillo non succederà. Anche se è ovvio che (almeno in teoria) tutti i soldi emessi dalle banche appartengono alle banche (e non ai cittadini) e che quindi “prima o poi” dovrebbero tornarci (con tanto di interessi)… 😉

    Cmq, secondo me puoi stare tranquillo. I soldi che “manovrano” le banche svizzere non sono tanto quelli dei cittadini, ma quelli di altri “signori” che poco hanno a che fare con i lavoratori.

  291. bh un poco mi rassicuri… anche stamattina sempre parlando con la gente che e’ stizzita di questa situazione sento dire che un lavoratore all’estero(non un frontaliere..)quindi con permesso e residenza(?) deve o dovrebbe pagare le tasse sia all’estero che in italia… questo mi sembra non corrisponda a verita’….. cioe se io lavorassi a zurigo dovrei credo, solo pagare le tasse alla fonte a zurigo ed in svizzera in italia no? mah qui se ne sentono di tutti i colori….. se puoi delucidami su questo fatto perche la doppia tassazione anche di un lavoratore dipendente sarebbe veramente troppo…

  292. @Carlo

    Niente doppia tassazione!
    Se risiedi all’estero sei iscritto all’A.I.R.E. Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, e paghi le tasse solo all’estero!

    Qui un link per capire cos’è l’ A.I.R.E.
    trevisaninelmondo.it/NotizieUtili/AIRElAnagrafedegliItalianiallEstero/tabid/106/Default.aspx

  293. @Carlo

    Ti incollo un articolo che ho trovato. Se lo leggi attentamente capirai… 😉

    *** *** ***

    Giurisprudenza

    La sola registrazione nell’anagrafe dei residenti all’estero non è determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, mentre ciò che conta è il fatto che in Italia ci sia il domicilio, laddove il centro principale degli interessi del soggetto deve essere identificato nel luogo in cui la gestione di questi interessi viene esercitata abitualmente esclude la residenza fiscale in Italia.
    Ad affermare il principio, confermando le pretese dell’Amministrazione finanziaria, la Corte di cassazione con la sentenza n. 14434 del 15 giugno 2010.

    La vicenda
    L’ufficio di Arezzo, con avviso di accertamento, sulla base dei risultati delle indagini della Guardia di finanza, accertava redditi di capitale non dichiarati, derivanti da interessi che il contribuente aveva percepito a fronte di denaro dato a mutuo a vari soggetti. Sulla base, inoltre, di documenti risultanti da informative di polizia, emergevano anche documenti che evidenziavano consistenti incrementi patrimoniali, rilevanti ai fini di accertamento sintetico.
    In particolare, infatti, in un testamento olografo del contribuente venivano citate le sue proprietà sia in Italia che all’estero.
    Da schede personali intestate ai figli risultava inoltre che lo stesso contribuente aveva loro erogato denaro e metalli preziosi, considerati anche questi incrementi patrimoniali.

    Avverso tale contestazione, in particolare, il contribuente sosteneva allora che le imposte, essendo egli iscritto all’Aire dal 1978, si potevano applicare soltanto sui redditi eventualmente prodotti all’estero.
    A tal proposito, però, l’Amministrazione finanziaria evidenziava che, a norma dell’articolo 2, comma 2, del Dpr 917/86, per individuare le persone fisiche soggette alle imposte sui redditi occorre guardare non solo all’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente, ma anche, in alternativa, al domicilio o alla residenza nel territorio dello Stato, secondo la nozione dell’articolo 43 c.c.
    Il legislatore fiscale, considerata la difficoltà di accertare il requisito della residenza come desunta dal codice civile, ha infatti affiancato a questo anche il requisito del domicilio, inteso come “luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari o interessi”.

    L’ufficio evidenziava poi come, dal dettato testuale della norma, emergesse peraltro, chiaramente, che i predetti requisiti sono tra loro alternativi e non concorrenti e come, affinché un soggetto sia considerato fiscalmente residente in Italia, fosse pertanto sufficiente il verificarsi di uno solo di essi.
    Al riguardo, sottolineava poi che la cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente e l’iscrizione all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero non costituisce elemento determinante per escludere il domicilio o la residenza nello Stato, ben potendo questi ultimi essere desunti con ogni mezzo di prova, anche in contrasto con le risultanze dei registri anagrafici.
    L’ufficio, infine, metteva in risalto che, affinché sussistesse il requisito della abitualità e della dimora, non era necessaria la continuità o la definitività, permanendo l’abitualità anche qualora il contribuente lavori o svolga altre attività all’estero, purché conservi in Italia l’abitazione, vi torni quando possibile e mostri l’intenzione di mantenervi il centro delle proprie relazioni familiari e sociali.

    Il domicilio, infatti, è una situazione giuridica caratterizzata dall’elemento soggettivo, cioè dalla volontà di stabilire e conservare in quel luogo la sede principale dei propri affari e interessi, laddove la locuzione “affari ed interessi” deve intendersi in senso ampio, comprensivo non solo di rapporti di natura patrimoniale ed economica, ma anche morali, sociali e familiari.

    A tal proposito, del resto, poteva essere d’ausilio anche il modello Ocse, il quale stabilisce una serie di criteri di collegamento della persona fisica allo Stato, quali, per esempio:

    l’abitazione permanente (cioè la disponibilità materiale di un’abitazione, non rilevando il titolo di possesso, ma piuttosto il fatto che la stessa sia usufruibile su base permanente e non occasionalmente)
    il centro di interessi vitali (si tratta del luogo in cui il cittadino ha le più strette relazioni personali ed economiche, incluso il luogo di direzione degli affari e quello in cui amministra i suoi interessi)
    il soggiorno abituale (si tratta del luogo in cui il soggetto, in termini temporali, prevalentemente abita)
    la nazionalità (determinata in base ai dati anagrafici di cittadinanza).

    Si sottolineava inoltre che, considerato che l’articolo 10 della legge 448/1998 aveva provveduto a integrare i criteri fissati dall’articolo 2 del Dpr 917/1986, introducendo il comma 2-bis (“si considerano residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dall’anagrafe della popolazione residente ed emigrati in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato, individuati con Decreto del Ministero delle Finanze da pubblicare in G.U.”), e visto che nell’elenco del Dm 4 maggio 1999, in materia di Stati e territori aventi un regime fiscale privilegiato, all’articolo 1, era citato, per l’appunto, anche l’Uruguay (paese dove il contribuente sosteneva di aver trasferito la propria residenza), era chiaro che il contribuente aveva trasferito la propria residenza in quel Paese al solo fine di godere di un trattamento fiscale a lui più favorevole.

    La pronuncia della Cassazione
    La Cassazione, quindi, con la sentenza n. 14434 del 15 giugno, ha confermato la legittimità delle pretese dell’ufficio, stabilendo che la sola iscrizione nell’anagrafe dei residenti all’estero non è determinante per escludere la residenza fiscale in Italia, mentre ciò che conta è il fatto che in Italia ci sia il domicilio, laddove il centro principale degli interessi del soggetto deve essere identificato nel luogo in cui la gestione di questi interessi viene esercitata abitualmente “vale a dire in modo riconoscibile da terzi”.

    Ciò che rileva, evidenzia ancora la Corte suprema, è il principio di effettività e non la volontà individuale del contribuente.
    In particolare, secondo i giudici di legittimità, “il carattere soggettivo ed elettivo della scelta dell’interessato rileva principalmente quanto alla libertà dell’effettuazione della stessa (l’ordinamento deve riconoscere e garantire l’effettivo esercizio della libertà di stabilimento del centro principale dei propri interessi), ma allorché si deve rilevare quale sia il risultato di quella scelta la volontà individuale va contemperata con le esigenze di tutela dell’affidamento dei terzi”.

    Giovambattista Palumbo

    pubblicato Mercoledì 16 Giugno 2010

  294. caro g.g. de tata… ma allora tenendo conto di tutto. cioe le tasse totali( che so varino molto da cantone a cantone… dal 5 del zug al 31 di zurigo…) qual ‘e’ il cantone svizzero nel quale e’ converniente stabilirsi e lavorare?sempre sfogliando e leggendo ho visto che a zurigole tasse con ginevra sono le piu’ alte di tutta la svizzera…. anche se compensarte da stipendi piu’ alti..

  295. @Carlo

    L’hai detto! …”compensate da stipendi più alti”.

    Non è difficile farsi i conti no?!
    Quello che CONTA è quanto ti resta da spendere, non quanto ti tocca pagare per averlo.

    Che te ne fai di pagare poche tasse se quello che ti resta in tasca è di meno di quello che ti resterebbe pagandone di più?

    Ovviamente per chi lavora in proprio e a livello nazionale o internazionale conviene un cantone come Zugo, in cui risiede solo come “ufficio”…
    E di fatti a Zugo ci sono piccoli uffici che al loro interno “ospitano” una marea di Società.

    Quindi dipende molto dall’attività che si fa.
    Se lavori per una ditta la storia si fa ben diversa, poichè guadagni se anche la ditta che ti paga, guadagna. Quindi diventa prioritario svolgere un’attività in una città che prospera di mercato e lavoro, anzichè di “uffici-paradiso-fiscali” .

    E poi un conto è vivere in una città come Zurigo (piena di vita e intrattenimenti, e un conto è vivere in una città come Zugo piena solo di “uffici”…

  296. @Carlo

    …”piena di vita e intrattenimenti”, ovviamente mi riferisco non alla “vita mondana all’italiana”, ma al fatto che ci sono tantissimi italiani, ristoranti, bar, pizzerie, associazioni, organizzazioni di italiani, ecc.

    Del tipo: a Zurigo ti sentiresti un po’ più “a casa” che a Zugo. Nulla contro Zugo, ma da come la conosco io, non ci abiterei mai. E non solo per una questione fiscale.

    Eccoti un LINK su Zugo (è in iglese, ma le immagini sono internazionali):
    pictures-switzerland.com/zug/index.htm

  297. come sempre encomiabile penso che prossimamente faro un giro a zurigo e se vuoi si mettono le gambe sotto il tavolo….. ahahh

  298. ma c’e’ anche dell’altro che sento o leggo, cioe se hai un permesso b devi dichiarare li se hai possedimenti in italia? io ho letto di si per ora non ho nulla da dichiarare ma bisognerebbe tenerne conto in futuro…

  299. scusate, io tra qualche giorno dovrei trasferirmi a Ginevra.
    noi siamo produttori di arance e vorremmo entrare nel mercato svizzero con prezzi concorrenziali, non è che per caso mi sapreste dire cosa fare e dove andare? non sono riuscita a trovare un mercato generale a Ginevra, mi spiego meglio, in sicilia ci sono dei grossi mercati in cui si vendono arance e ortaggi di vario genere, poi i venditori ambulanti, i ristoranti chi ha negozietti di frutta e verdura si riforniscono in questi grossi mercati, a me sarebbe piaciuto poter prendere un posteggio in un mercato del genere e rifornire piccole imprese e privati, sapete se ne esiste uno? e sapete cosa serve per fare ciò ? vi sarei più che grata se mi rispondeste il più presto possibile grazie.

  300. @Carlo.
    No!
    Se hai una casa in Italia ma risiedi in Svizzera, la casa in italia non è tassabile dalla Svizzera in quanto è già tassabile dall’Italia e non si può essere tassati due volte.

    In effetti su questo tema si fa ancora un po’ di confusione (anche a livello elvetico), ma esiste un accordo bilaterale cosiddetto “DBA” che parla chiaro!

    Di seguito ti copio/incollo sia ciò che ho trovato a tal proposito da uno studio legale in Svizzera:

    ***** ***** ***** *****

    – Keine Vermögenssteuer für Immobilien in Italien

    Für unbewegliches Vermögen, also Immobilien, gilt nach dem DBA, dass dieses in dem Staat besteuert werden kann, in dem es liegt. In unserem Fall also in Italien.

    Nun ist aber nicht entscheidend, ob eine solche Besteuerung tatsächlich vorgenommen wird. Es reicht die faktische Möglichkeit aus, unabhängig, ob hiervon Gebrauch gemacht wird oder nicht. Ob Italien eine Vermögenssteuer erhebt oder nicht, spielt also keine Rolle!

    Das DBA bestimmt nämlich in eindeutigem Wortlaut, dass dann, wenn eine in der Schweiz ansässige Person Einkünfte oder Vermögen hat, die nach diesem Abkommen in Italien besteuert werden können, die Schweiz diese Einkünfte oder dieses Vermögen von der Besteuerung auszunehmen hat.

    Wie bereits dargelegt, dürfte die in Italien gelegene Immobilie grundsätzlich in Italien besteuert werden. Dies führt zwangsläufig zur Nichbesteuerung in der Schweiz, da allein maßgeblich ist, dass eine Besteuerung in Italien erfolgen kann, nicht dass eine Besteuerung auch tatsächlich erfolgt.

    Damit ist die Schweiz verpflichtet, in Italien gelegene Immobilien von der Besteuerung praktisch komplett auszunehmen, was vielfach nicht beachtet wird. Insbesondere eine Vermögenssteuer auf in Italien gelegene Immobilien darf die Schweiz ausgehend von diesen Regelungen nicht erheben. –

    avvocato-reichel.com/it/node/15

    ***** ***** ***** *****

    Se vuoi puoi provare a tradurlo con Google, ma in sintesi dice quanto già scritto più su.

    Il fatto che la Svizzera non possa tassare un immobile su territorio italiano non dipende dal fatto se lo fa già oppure no lo Stato italiano, ma semplicemente dal fatto che lo Stato italiano HA LA FACOLTÀ DI TASSARLO.

    Ripeto: molti fanno un po’ di confusione sia in Svizzera che in Italia, ma gli accordi (DBA) sono già prefissati e validi per entrambi i Paesi.

    In alcuni casi può essere che i Comuni svizzeri ne siano perfettamente a conoscenza, ma che magari “ci provano”… resta il fatto che gli immobili su territorio italiano vengono già tassati dallo Stato italiano. Quindi la Svizzera NON PUÒ tassarli.

    Ciao 🙂

    PS: di seguito anche un LINK “italiano”. Nota l’Art. 6
    provinz.bz.it/finanze-bilancio/download/CONVENZ_SVIZZERA.pdf

  301. @Carlo

    – …ma bisogna tenerne conto in futuro –

    Ma dove l’hai dentito?
    …non sanno neppure se resta o no l’ EURO!!!! Che cavolo ne sanno di cosa può accadere in futuro inerente alla tassazione elvetica???

    Magari potrebbe essere che: SE TI VENDI LA CASA IN ITALIA E I SOLDI TE LI PORTI IN SVIZZERA, FACENDO CUMULO, ti vengano tassati, ma se la casa sta sul territorio italiano, la tassa la devi pagare in Italia.

  302. ahahahahahah caro de tata g.g….. innanzitutto ti devo un pranzo a te e alla tua compagna(si peer 2 hahah) e presto quando verro’ in avanscoperta a zurigo ti avvertiro’ per tempo, in effetti la cosa sembra piu’ giusta cosi’come me l’hai spiegata tu….ma saim ormaai qui da noi se ne dicono di tutte….

  303. mah epoi se ci pensi caro g.g. de tata.. e’ un po difficile….. penso piuttosto ad inasprimenti,,,se ho ben chiaro poi in svizzera sono gia stati effettuati referendum su questa questione…

  304. @Carlo

    si, in effetti, come dici, sono già stati fatti i referendum in questione e la Svizzera preferisce non inasprire ulteriormente le relazioni con il resto d’Europa. Il mio è solo un timore personale. E di solito quando sento pulsare nella corteccia cerebrale dei timori, prima o poi coincidono con quelli che si chiamano “avvenimenti inaspettati”… 😉
    Mah?!… Spero di sbagliarmi.

    Intanto ti comunico che da oggi non lavoriamo più a Zurigo (la mia compagna ed io) e stiamo cercando un nuovo lavoro nella zona di San Gallo (a 86 km da Zurigo, ossia dove stavo prima di andare a Zurigo), poichè a Zurigo c’è troppo traffico automobilistico per i miei gusti. Pensa che per fare 2,9 km (dalla periferia al centro) ci vogliono più di 40 minuti! (quasi tipo tangenziale est a Milano). Preferisco San Gallo, che nonostante sia una città grandicella, è molto più tranquilla.
    Purtroppo ora bisogna trovare un lavoro per la mia compagna che parla poco il tedesco e lo svizzero (per me non ci sono problemi, potrei cominciare oggi stesso diversi lavori, ma per lei è un po’ più difficile trovarlo qui).
    Ti scrivo questo come un “segnale positivo”, ossia che nonostante le difficoltà, qui si può comunque confidare in una soluzione relativamente rapida inerente al lavoro e alla sopravvivenza.

    Un caro saluto

  305. salve a tutti sono un giovane di 25 anni e dopo il periodo natalizio vorrei andare in svizzera italiana x trovare lavoro.Sono napoletano e sono un ottimo carpentiere edile vorrei se è possibile qualche dritta x trovare lavoro e qualche info x nn partire alla cieca.Spero di essere aiutato ne ho bisogno grazie.

  306. azzz mi dipiace caro g.g. de tata…. comunque mi sembi reattivissimo e so gia che troverai le soluzioni, intanto esperti del settore mi hanno garantito che la chiusura delle frontiere e’ impossibile ma un inasprimento verso un immigrazione di bassa qualita’ e’ possibile…

  307. Vorrei dire a Fabio che condivido il suo punto di vista sulle potenzialità di noi italiani e la nostra storia lo dimostra. Quello che ha dato l’Italia al mondo nel corso dei secoli è stupefacente. Dunque grandi qualità, però anche ahimè grandi, grandissimi, mostruosi difetti che vanificano tutto quello che abbiamo di meraviglioso. Pensiamo al senso civico, per esempio, che in Italia non esiste. Senso civico che non vuol dire semplicemente non buttare le cartacce per terra, ma vuole anche dire senso dello stato, che in Italia, tranne poche eccezioni, è sempre mancato. Il nepotismo che, dice Fabio, in Svizzera non esiste, qui da noi è sempre stata la malattia infantile di un paese che non vuole e non sa crescere da solo, perchè il nostro paese, eterno Pulcinella, si affida sempre alla raccomandazione del potente di turno per sopravvivere. Ma il problema più grosso, quello antropologicamente più grave è che l’italiano è sempre attratto dalle apparenze, da tutto ciò che luccica, da tutto ciò che brilla e ha ragione Fabio a dire che la televisione ha dato la mazzata finale! E non ce n’era veramente bisogno perchè abbiamo sempre avuto una particolare predisposizione alla superficialità. Per quanto riguarda gli Svizzeri, ho avuto una piccola esperienza questa estate nell’alberghetto al mare dove soggiornavo. Loro, una simpatica coppietta di Basilea, molto, molto semplici che sono venuti in treno dalla Svizzera per risparmiare. La loro parsimonia e la loro modestia è probabilmente una caratteristica molto svizzera che stride con la solita caciara degli italiani sui SUV e la boria che ne discende! Nonostante ciò, amo il mio paese ,anche se a volte penso che sia abitato da dei pazzi fino al midollo.

    BUONE FESTE A TUTTI!!!

  308. carissimo paolo hai prorpio fotografato la situazione…. siamo un popolo per il 5 per cento composto da persone speciali… per il resto vale quello che hai scritto tu,,, e questo mi dispiace molto…..

  309. Caro Carlo, anche a me dispiace molto e diversamente da Fabio sono piuttosto pessimista. Penso che il nostro futuro sarà la fotocopia della nostra storia passata (la storia, che nel nostro paese viene sempre disprezzata, mentre dovremmo studiarla a fondo per capire chi eravamo, perchè siamo così e come diventeremo). Dunque dicevo…penso che (certo, in modi diversi rispetto al passato) ripeteremo la nostra storia e saremo, come già siamo, sotto la tutela di altri paesi. E’ un discorso molto lungo. Quello che ci potrebbe salvare sono colossali investimenti nel lungo termine nei settori dell’istruzione, per esempio, ma non è senz’altro il caso dell’Italia.
    Ciao!

  310. @Paolo & carlo

    Anche se non è il post giusto per parlare del futuro dell’Italia, visto che è “voglio andare a vivere in Svizzera”, forse due parole si possono pure sprecare, giacchè se molti vogliono andare in Svizzera molto dipende proprio dal futuro dell’Italia 😉

    Bè, che dire?
    Ho fatto uno strano sogno poco tempo fa… Nel sogno potevo viaggiare nel tempo! Troppo forte! 🙂
    E “viaggiando” ho visto un po’ di cose… Un po’ lungo da raccontare qui (infatti ci sto scrivendo un libro). Comunque per riassumere il tutto in poche parole, diciamo che NULLA andrà come ci si aspetta che vadi, nel prossimo decennio. Neppure in Italia. Certo è gradevole seguire una logica per conoscere gli eventi passati, presenti e futuri, ma è anche vero che spesso le cose deviano parecchio dalla logica 😉

    ciao, a presto

  311. eh si paolo… e’ proprio attraverso la conoscenza della storia che si arriva e ci sono gia datempo arrivato anch’io alle tue conclusioni, aparte l’impero romano…. l’italia e’ sempre stata territorio discorrerie piu’ o meno devastanti da parter di tutti, la nostra debolezz, forse fin da quei tempi l’estrema divisione e le etnie cosi’ diverse,,tanto che solo un imbecille come garibaldi poteva combinare quelloche ha fatto, e i risultati si vedono gia da parecchi anni, lìingovernabilita’ proprio per mancanza di accordo ed estrazion culturali e sociali diversissime tra loro, …. caro g.g. de tata analisi azzeccata pero a grandi linee si stara’ eempre peggio o assoggettati( e questo e’ probabilissimo) ad altri, altri a governarci magari occultamente…

  312. beh.. allora caro g.g. de tata organizzeremo un viaggetto in sangallo… per mettere le gambe sotto il tavolo…. credo tra non molto…

  313. Salve a tutti ho trovato molto interessante quello che avete scritto ed i vostri consigli molto utili, io penso di partire alla volta di Zurigo il prossimo gennaio 2012, per quanto riguarda il luogo in cui vivere, io ho cercato le stanze per studenti con un risparmio del 50% rispetto ad appartamenti in affitto, nel mio caso per esempio una camera è più che sufficente e poi non mi piacerebbe vivere completamente solo… Però per il lavoro ho trovato molte più difficoltà in quanto nella maggior parte dei casi si richiede la conoscenza della lingua tedesca ed io purtroppo non parlo ne capisco il tedesco, me la cavo però con l’inglese ed il francese, vi chiedo aiuto perchè stò investendo in questo viaggio tutto quello che mi rimane dato che sono disoccupato da circa due anni…

  314. Caro Fabio, ho visto la tua pagina web e ascoltato la tua musica. Complimenti!
    Mi piacerebbe poi sapere qualcosa del tuo libro, se sarà possibile leggerlo.
    Grazie e buon lavoro.

  315. @Nicola:

    Ciao Nicola.
    Il mio consiglio (non per scoraggiarti, ma per realismo) è di non partire con troppe “illusioni”.

    Come hai scritto tu stesso, se non conosci un minimo di tedesco la cosa si fa un po’ complicata…

    Non significa che a Zurigo non troveresti (probabilmente) qualche opportunità di lavoro in più rispetto all’Italia, ma se parti con l’illusione di trovare una sorta di “paradiso del lavoro”, sbagli.

    Senza la conoscenza della lingua, almeno un MINIMO, non ti sarà affatto facile trovare un lavoro, neppure a Zurigo. Questo te lo posso garantire.

    Probabilmente arriverai a Zurigo come tanti altri italiani, ti accorgerai che non è quel “paradiso immaginario” che molti credono che sia e per un po’ sarai fortemente demoralizzato (specie se ti ritrovi in una camera con altri italiani nella stessa situazione)…
    Senza la conoscenza della lingua dovrai praticamente “partire da sottozero”. Vagare per la città nei locali italiani alla ricerca di un ristorante italiano non gestito da altri stranieri (molti ristoranti italiani vengono aperti e gestiti da slavi), e una volta trovati i gestori italiani ti ritroverai di fronte a un sacco di “no, grazie, c’è la crisi”… Finchè un bel giorno, se sarai fortunato, qualcuno ti prenderà come lavapiatti. Forse dopo un po’ deciderai di frequentare un corso di lingua tedesca e lentamente (molto lentamente) comincerai a vedere qualche spiraglio.

    Quello che stai per fare è UN PASSO MOLTO DIFFICILE! Rischi di perdere TUTTO e di restare completamente demoralizzato.

    …Questo perchè parti SENZA la conoscenza di base della lingua tedesca. Il mio consiglio è di POSTICIPARE la tua partenza a quando avrai imparato un minimo della lingua. Non ti voglio scoraggiare, ma a mio avviso stai per incasinarti la vita ancora di più di quanto già non lo sia essendo disoccupato in Italia. Qui i disoccupati li aiutano molto più che in Italia, ma per poter ottenere questo diritto devi avere un permesso di soggiorno (che ti rilasciano solo in caso tu stipuli un contratto di lavoro a tempo indeterminato e per uno stipendio minimo di sopravvivenza), e devi aver lavorato già per almeno un anno. Se ti presenti senza contratto di lavoro, senza permesso di soggiorno e senza conoscenza della lingua, LA VEDO MOLTO NERA LA COSA.

    Il mio consiglio:
    Resisti ancora un po’ in Italia, fatti un buon corso di tedesco, fatti più amici che puoi nei paraggi di Zurigo, (tramite ii Network o conoscenze varie), Cerca di contattare i datori di lavoro a Zurigo via internet (magari comincia proprio dai ristoranti italiani), e SOLO QUANDO AVRAI QUALCOSA DI CONCRETO FRA LE MANI, parti per un periodo di prova. Ma sempre senza farti troppe illusioni.

    Non pensare che la Svizzera sia “la soluzione di tutti i tuoi problemi” …non lo è!
    La Svizzera è un Paese civile, ti ospita volentieri e ti tratta bene, ma a determinate condizioni: che anche tu abbia senso civico, che tu abbia davvero voglia di lavorare e che mostri IMPEGNO per adattarti ed adeguarti al Paese in cui vai, quindi per lo meno la lingua dovresti tentare di impararla. La Svizzera non è molto diversa da tutto il resto d’Europa, è solo un Paese con uno spiccato senso civico.

  316. @Paolo:

    Ti ringrazio per i complimenti 🙂
    Purtroppo al libro ci sto ancora lavorando, e in questo periodo posso farlo davvero poco per via di una valanga di cose che mi sono capitate…

    Un po’ di tempo fa ne ho pubblicato una parte su di un sito. Non rispecchia esattamente il libro “vero”, però qualche pagina c’è 😉
    Se vuoi vai al LINK qui sotto (devi solo aggiungere w w w . all’indirizzo) così puoi fartene una vaga idea 🙂

    wix.com/fabioonline/adam-e-nelly

  317. Fabio grazie per la risposta, stò già facendo tutto quello che tu mi hai consigliato di fare e comunque io ho sempre pensato che un italiano che come me arriva a Zurigo all’ oscuro di tutto è come un Albanese che sbarca in Italia per la prima volta, sono pronto ad affrontare le professioni più umili e allo stesso tempo di studiare la lingua, sarei felice di trovare un proprietario di un ristorante italiano che mi faccia fare il lavapiatti, però io penso che se non sei pronto a sacrificarti non otterrai mai risultati.
    Io mi sento mosso da un forte malessere che qui in Italia non riesco più a tollerare, forse stò solo scappando, ma mi sento molto motivato e poi sono una testa dura.
    Sai quando si dice partire alla ricerca di fortuna??? E’ quello che stò provando io, che dio me la mandi buona…

  318. @Nicola:

    È ammirevole il tuo coraggio e la tua determinazione 🙂
    Una peculiarità “ormai in disuso” tra gli italiani moderni 😉
    Sai che ti dico? Che probabilmente se fossi io al tuo posto farei lo stesso.
    Anche perchè a volte nella vita ci si ritrova su un FONDO che qualsiasi altro fondo non potrebbe essere molto peggio. Quindi, quando non si ha più nulla da perdere…

    Ti faccio i miei più sinceri AUGURI e non solo di natale e nuovo anno 😉
    Chissà che il mondo non finisca per essere più piccolo di quanto immaginiamo…

    Ciao e a presto

  319. Ti ringrazio e ricambio gli auguri per le feste e per tutto quello che farai… Se dovessi riuscire nel mio intento ti farò sapere com’è andata.
    Per quanto riguarda il raggiungere il fondo hai pienamente ragione, quando stai cadendo nel baratro non ti importa dove andrai a sbattere, ma io a questo non ci avevo mai pensato e sai perchè? Perchè quando perdi il cosìdetto “tutto” effettivamente non stai perdendo nulla di quello che ti interessa veramente, anzi a volte diventa quasi una liberazione…Puoi svincolarti da delle situazione che hanno rinchiuso la tua vita impedendoti di scegliere veramente cosa fare e chi essere… Forse vaneggio ma è questo lo spirito che mi stà muovendo…

  320. Ho trovato questo sito utilissimo!!! Ho letto tutti i commenti! E ringrazio Fabio per la gentilezza che ha dimostrato nel rispondere alle varie richieste! Anche io e il mio ragazzo (io 28, lui 33) stiamo progettando un trasferimento a Zurigo! Lui ha avuto un’offerta di circa 7000 CHF proprio a Zurigo e conosce il tedesco; io non conosco il tedesco, ho una laurea in storia dell’arte (che neanche in Italia mi servirebbe a molto) e varie specializzazioni nella gestione delle risorse umane. Vorrei perciò cominciare questa nuova avventura: imparare il tedesco! Ovviamente sul posto! Sarà difficile trovare un lavoretto per me che mi permetta almeno di pagarmi un corso di lingua e imparare sul campo la lingua? Un lavoro in un ristorante, nelle pulizie sarà facile trovarlo anche se non ho esperienza in questi campi? Ho letto tante informazioni su internet ma quelle più complete e pratiche le ho trovate qui 🙂 ! Non mi aspetto un cammino facile…..e sono consapevole delle difficoltà…ma sono determinata ad investire il mio futuro a Zurigo….d’altronde in Italia non avrei chissà quali possibilità …
    Grazie in anticipo…a chi saprà darmi qualche indicazione!

  321. e perche’ luca….. se tu vedessi cosa sta succedendo qui,,, puredei cessi pubblici in lapponia sarebbero unìaspettativa….

  322. non vediamo niente come un eldorado, sappiamo che comunque dove vai vai e’ dura….ma se devi dire la tua opinione dilla che anche se negativa e’ d’aiuto… ti ringrazio…

  323. @luca mi spiegeresti meglio cosa intendi dire? In che senso ci stiamo creando solo un sacco di aspettative? Sappiamo tutti che non tutto è facile! La tua opinione è davvero preziosa, ma se magari ci aggiungi le motivazioni lo sarebbe ancora di più…

  324. 1) La Svizzera dopo che gli sconvolgimenti economici-finanziari si saranno conclusi verrà riassorbita nello spazio economico tedesco

    2) La Germania sta divenentando la Cina d’Europa e la Svizzera le sta andando subito dietro

    3) Ci sono sempre più fenomeni di sfruttamento spicciolo in praticamente tutte le regioni linguistiche. ATTENZIONE perchè in Svizzera i sindacati non hanno potere contrattuale (girano voci che siano collusi con il padronato) come c’è un po’ il mito secondo cui è vietato scioperare

    4) Se volete potete ad andare ad ingrossare le fila dei quartieri popolari pagando delle abitazioni almeno il triplo di quello che valgono realmente

    5) Il diritto all’assistenza sanitaria lo pagherete un sacco di soldi con il rischio che se vi succede qualcosa (tocchiamo ferro) dovete sborsare ancora di tasca vostra

    Ho conosciuto recentemente quattro italiani, uno è veramente soddisfatto di essere venuto in Svizzera (ha una buona professione…) ma gli altri tre che svolgono lavori umili si chiedono se hanno fatto una buona scelta (almeno due meditano di mollare tutto e tornarsene a casa).

    In quanto a me che sono svizzero di origine italiana (o “naturalizzato” dir si voglia), posso dirvi che sono disoccupato da ormai 4 anni con scarse probabilità di essere riassorbito nel tessuto produttivo elvetico. A differenza vostra, posso fruire più velocemente (oserei dire immediatamente) di alcune prestazioni sociali ma non vorrei essere al posto di un migrante.

  325. @Luca… Permettimi qualche osservazione molto personale a riguardo:

    1) La Svizzera dopo che gli sconvolgimenti economici-finanziari si saranno conclusi verrà riassorbita nello spazio economico tedesco

    – La Svizzera non verrà riassorbita nello spazio economico tedesco, in quanto è parte di uno spazio economico molto più potente di quello tedesco. Trattasi di sistema bancario “svizzero” appartenente alla FED e “cassaforte mondiale” di certi “gruppi” che è meglio non nominare.
    Logicamente non tutto il settore bancario elvetico ne fa parte, nè tantomeno l’economia svizzera, però affinchè “certi signori” possano fare “certi giochetti” (che disapprovo con ogni mio atomo!), è necessario che la loro “cassaforte” sia situata in territorio “neutrale”.
    Quello che dici potrebbe avverarsi SOLTANTO nel caso cadesse la BANCA MONDIALE. Cosa che però, in quanto a probabilità, è decisamente lontana dall’accadere. E comunque, anche se dovesse accadere, dubito molto che le industrie elvetiche siano disposte a “sottomettersi” ai tedeschi, dato che nel frattempo (dal distacco economico) si sopportano a malapena.
    Casomai è molto più probabile il contrario. Ossia che l’economia tedesca CROLLI assieme a tutta l’economia europea e che da questo crollo la Svizzera detragga una posizione di “vantagio economico” non irrilevante.

    2) La Germania sta divenentando la Cina d’Europa e la Svizzera le sta andando subito dietro

    – Non ho idea da dove tu abbia dedotto ciò, ma non mi risulta affatto che la Germania si trovi in una situazione economica migliore dell’Italia. Anzi! A dirla tutta la situazione tedesca (e anche quella francese) è oltre che simile, in buona parte pure peggiore di quella italiana.
    Nè mi risulta in alcun modo che la Svizzera vada appresso alla Germania.
    La Svizzera è la “cassaforte” di certi poteri MONDIALI detti “poteri forti” (ecc.) mentre la Germania (e la Francia) è il burattino che questi suddetti “poteri” stanno utilizzando per far crollare l’Europa.
    Se ne potrebbe scrivere un’enciclopedia, meglio essere brevi su questo punto.
    Basti riflettere su quanto ci hanno impiegato gli svizzeri a BLOCCARE IL TASSO DI CAMBIO CON L’EURO a 1.20

    3) Ci sono sempre più fenomeni di sfruttamento spicciolo in praticamente tutte le regioni linguistiche. ATTENZIONE perchè in Svizzera i sindacati non hanno potere contrattuale (girano voci che siano collusi con il padronato) come c’è un po’ il mito secondo cui è vietato scioperare

    – Su questo punto hai perfettamente ragione. Ma questo direi che è un “punto positivo” e non certo negativo. Molto utile a contenere sia l’inflazione che la disoccupazione. E di fatti i conti parlano chiaro nonostante la lieve “discesa”.

    4) Se volete potete ad andare ad ingrossare le fila dei quartieri popolari pagando delle abitazioni almeno il triplo di quello che valgono realmente

    – In parte hai ragione. Le abitazioni (per esempio a Zurigo) sono molto care. Si parla di affitti tra i 2’000 e i 2’800 Franchi per 4-5 camere, ma basta spostarsi di soli 8-10 km per trovarne un sacco tra i 1’600 e i 1’900. E tenendo conto di DUE PAGHE MEDIE (partner, conviventi, ecc, per 4-5 camere), di ca. 3’500 Fr. cadauna (nel peggiore dei casi), ecco che si fa presto ad arrivare a 7’000-8’000 Fr. di entrate. Quindi anche un affitto di 1’900 Fr. risulta essere meno di 1/3 della paga.

    5) Il diritto all’assistenza sanitaria lo pagherete un sacco di soldi con il rischio che se vi succede qualcosa (tocchiamo ferro) dovete sborsare ancora di tasca vostra

    – Parliamo di NUMERI PRECISI: a persona costa ca. 300 Fr./mese. In base alla franchigia (in questo caso di ca. 1’000 Fr.), e si paga il 10% del costo delle medicine.
    Secondo me è il migliore sistema sanitario al mondo!

    – – – Ho conosciuto recentemente quattro italiani, uno è veramente soddisfatto di essere venuto in Svizzera (ha una buona professione…) ma gli altri tre che svolgono lavori umili si chiedono se hanno fatto una buona scelta (almeno due meditano di mollare tutto e tornarsene a casa). – – –

    – Hanno fatto bene! …molto probabilmente. In Italia starebbero molto peggio.

    – – – In quanto a me che sono svizzero di origine italiana (o “naturalizzato” dir si voglia), posso dirvi che sono disoccupato da ormai 4 anni con scarse probabilità di essere riassorbito nel tessuto produttivo elvetico. A differenza vostra, posso fruire più velocemente (oserei dire immediatamente) di alcune prestazioni sociali ma non vorrei essere al posto di un migrante. – – –

    – Come mai sei disoccupato da così tanto tempo? Non mi pare una cosa “normale”… Io sono un “migrante” come dici tu (da 45 anni!) e mi trovo benissimo nonostante tutti i problemi (e i miei 2 anni da disoccupato passati prima di DECIDERE di tornare a lavorare. Scelta dipesa dalla “ricostruzione di una famiglia” che prima avevo perso completamente di vista per altri motivi non riconducibili a problemi economici).

    Nonostante molto di ciò che hai scritto non è del tutto scorretto, scritto nel modo in cui hai fatto tu, non mostra il quadro reale di quello che è una città svizzera come Zurigo. E mi sento in dovere di dirlo.
    Questo però NON per incoraggiare gli italiani a trasferirsi qui, in quanto come già detto precedentemente non è affatto un paradiso come alcuni la definiscono.

    PS:
    Ti auguro di trovare presto un lavoro!
    Se posso darti una mano, dimmi in che settore lo stai cercando, quanti anni hai e dove vivi. Se posso, provo a darti una mano a trovarlo 🙂

    • ciao, complimenti per la lucidità delle tue considerazioni che trovo molto utili. anche io sto valutando una ipotesi di trasferimento in canton ticino, mantenendo il mio lavoro a milano e spostando su la famiglia (moglie + due bimbi in età pre-scolare). puoi darmi qualche indicazione o alert? tieni conto che mia moglie non avrebbe ancora lavoro ma la casa mi verrebbe pagata dalla azienda.
      mi chiarisci cortesemente alcuni punti? come funziona il servizio sanitario (pagano tutti e 4, anche bimbi under 6 anni? anche io che percepisco stipendio Italiano?). come funzionano asili e scuole pubbliche?
      vivere in svizzera da lavoratore italiano è una scelta logica al di là dell’indubbio miglioramento della qualità della vita? grazie molte. Massimo

  326. Ciao Fabio, spero che non ti offendi se ribatto visto che i nostri amici hanno il diritto di conoscere la situazione.

    — La Svizzera non verrà riassorbita nello spazio economico tedesco, in quanto è parte di uno spazio economico molto più potente di quello tedesco. Trattasi di sistema bancario “svizzero” appartenente alla FED e “cassaforte mondiale” di certi “gruppi” che è meglio non nominare.
    Logicamente non tutto il settore bancario elvetico ne fa parte, nè tantomeno l’economia svizzera, però affinchè “certi signori” possano fare “certi giochetti” (che disapprovo con ogni mio atomo!), è necessario che la loro “cassaforte” sia situata in territorio “neutrale”.
    Quello che dici potrebbe avverarsi SOLTANTO nel caso cadesse la BANCA MONDIALE. Cosa che però, in quanto a probabilità, è decisamente lontana dall’accadere. E comunque, anche se dovesse accadere, dubito molto che le industrie elvetiche siano disposte a “sottomettersi” ai tedeschi, dato che nel frattempo (dal distacco economico) si sopportano a malapena.
    Casomai è molto più probabile il contrario. Ossia che l’economia tedesca CROLLI assieme a tutta l’economia europea e che da questo crollo la Svizzera detragga una posizione di “vantagio economico” non irrilevante.—

    È vero che in Svizzera c’è un forte settore finanziario che poggia su tre grosse piazze (Zurigo, Ginevra e Lugano) e gestisce capitali di dubbia provenienza, ma bisogna calcolare che c’è anche la presenza di una forte industria ad alto valore aggiunto (ABB, Nestlè, tutto il settore medico-farmaceutico, ecc…).

    Sempre più dirigenti tedeschi sono a capo di aziende svizzere, gli ospedali dell’Altipiano funzionano grazie a personale altamente qualificato tedesco.

    Va poi considerato che i primi due partner commerciali della Svizzera sono… la Germania e l’Italia.

    —Non ho idea da dove tu abbia dedotto ciò, ma non mi risulta affatto che la Germania si trovi in una situazione economica migliore dell’Italia. Anzi! A dirla tutta la situazione tedesca (e anche quella francese) è oltre che simile, in buona parte pure peggiore di quella italiana.
    Nè mi risulta in alcun modo che la Svizzera vada appresso alla Germania.
    La Svizzera è la “cassaforte” di certi poteri MONDIALI detti “poteri forti” (ecc.) mentre la Germania (e la Francia) è il burattino che questi suddetti “poteri” stanno utilizzando per far crollare l’Europa.
    Se ne potrebbe scrivere un’enciclopedia, meglio essere brevi su questo punto.
    Basti riflettere su quanto ci hanno impiegato gli svizzeri a BLOCCARE IL TASSO DI CAMBIO CON L’EURO a 1.20—

    Il boom economico della Germania è basato principalmente sulle riforme del governo Schröder che ha praticamente pesantemente liberalizzato il mercato del lavoro tedesco. La Germania continua ad esportare, l’Italia è imbrigliata invece tra banchieri e un’industria che ormai è strettamente legata ad interessi privati (anzi, l’Italia rischia di vedersi soffiato il settore finanziario dai tedeschi e quello industriale dagli americani). La Svizzera non è l’unica cassaforte dei poteri forti… ci si dimentica di Singapore? E dell’Inghilterra?

    Il tasso di cambio con l’Euro è stato bloccato a 1.20 dietro pressioni del mondo padronale (alla faccia che il governo si schiera contro i poteri forti!) perchè la differenza di cambio (in negativo) aveva pesantemente eroso gli utili delle aziende e quindi dei dividendi da distribuire a quei parassiti degli azionisti. Le stesse aziende per ristabilire gli utili avevano minacciato di licenziare, dimenticando i lauti guadagni che quest’ultime conseguivano negli anni passati quando l’Euro era forte.

    —Su questo punto hai perfettamente ragione. Ma questo direi che è un “punto positivo” e non certo negativo. Molto utile a contenere sia l’inflazione che la disoccupazione. E di fatti i conti parlano chiaro nonostante la lieve “discesa”—

    La disoccupazione è scesa perchè dall’aprile del 2011 è stata riformata la Legge sull’Assicurazione Disoccupazione (LADI, in italiano). È stato un arteficio statistico estremamente scorretto perchè in Svizzera è considerato “disoccupato” esclusivamente chi percepisce il sussidio di disoccupazione. Una persona che ha finito il diritto al sussidio e finisce in assistenza (o peggio in invalidità) oppure che trova da lavorare anche solo un’ora (1 ora!) a settimana non è più considerato disoccupato.

    I disoccupati sono molti ma molti di più di quelli dichiarati ufficialmente nelle statistiche (in cantoni come Ticino, Ginevra e Basilea Città saranno almeno il doppio di quelli dichiarati sulle statistiche ufficiali).

    —In parte hai ragione. Le abitazioni (per esempio a Zurigo) sono molto care. Si parla di affitti tra i 2’000 e i 2’800 Franchi per 4-5 camere, ma basta spostarsi di soli 8-10 km per trovarne un sacco tra i 1’600 e i 1’900. E tenendo conto di DUE PAGHE MEDIE (partner, conviventi, ecc, per 4-5 camere), di ca. 3’500 Fr. cadauna (nel peggiore dei casi), ecco che si fa presto ad arrivare a 7’000-8’000 Fr. di entrate. Quindi anche un affitto di 1’900 Fr. risulta essere meno di 1/3 della paga.—

    Non sono originario del Canton Zurigo e non posso sbilanciarmi nel dare giudizi… per quel che so io gli affitti sono letteralmente sproporzionati, l’afflusso di ricchi stranieri ha fatto lievitare nettamente il costo di un affitto spingendo la popolazione meno abbiente nelle zone più degredate e rumorose (nelle regioni di Zurigo, San Gallo e Basilea in particolare).

    —Parliamo di NUMERI PRECISI: a persona costa ca. 300 Fr./mese. In base alla franchigia (in questo caso di ca. 1’000 Fr.), e si paga il 10% del costo delle medicine.
    Secondo me è il migliore sistema sanitario al mondo!—

    Come qualità delle cure reputo anche io quello svizzero come uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, ma in quanto a finanziamento la Svizzera è molto simile agli Stati Uniti: ti curi se hai i soldi e l’accesso alle cure è stato ribadito più volte da osservatori esterni che è estremamente antidemocratico.

    300 fr. x 12 = 3600 + 1000 + 10% delle cure (e non dei medicinali che sono compresi sia nel 10% che nelle cure…)

    I 3600 franchi sono fissi, gli altri invece vanno in proporzione al bisogno che si ha di cure sanitarie. Recentemente è stato detto che in Svizzera il 30% della popolazione evita di curarsi proprio perchè se si cura lo fa di tasca propria (pazzesco!).

    Inoltre facile dire che la pressione fiscale in Svizzera è bassa… nei calcoli non sono MAI contati i premi mensili di Cassa Malati che incidono esclusivamente sulle classi meno abbienti siccome il pagamento funziona su base forfettaria e non sul reddito dichiarato (un ricco e un povero pagano la stessa identica cifra per curarsi). Se venisse contato anche il costo della sanità, su un appartenente alla classe media il sistema fiscale svizzero balzerebbe notevolmente in avanti.

    —- Hanno fatto bene! …molto probabilmente. In Italia starebbero molto peggio.—-

    Bisognerebbe conoscere la loro situazione precedente in Italia onestamente ma due sono costretti ad accettare “lavoretti”. La mentalità del lavoretto può andar bene nel sud Italia, ma in Svizzera fai veramente fatica visto che le scadenze sono molto ma molto regolari.

    —- Come mai sei disoccupato da così tanto tempo? Non mi pare una cosa “normale”… Io sono un “migrante” come dici tu (da 45 anni!) e mi trovo benissimo nonostante tutti i problemi (e i miei 2 anni da disoccupato passati prima di DECIDERE di tornare a lavorare. Scelta dipesa dalla “ricostruzione di una famiglia” che prima avevo perso completamente di vista per altri motivi non riconducibili a problemi economici).—-

    Perchè? Ormai nel curriculum si è aperta una voragine (praticamente non vale più un tubo), screzi con gli svizzeri (il fatto di avere la cittadinanza mi ha portato a frequentarli più spesso rispetto a chi sceglie di rimanere con lo statuto di “straniero”) dove sono emerse attitudini e orientamenti completamente diversi e infine delle divergenze con i “datori di lavoro” che con ogni probabilità hanno messo fine alla mia carriera professionale qui in Svizzera (c’è il vizio, specie nei cantoni latini, di scambiarsi pareri sui dipendenti).

    Per la precisione, io sono nato e cresciuto in Svizzera.

    —-Nonostante molto di ciò che hai scritto non è del tutto scorretto, scritto nel modo in cui hai fatto tu, non mostra il quadro reale di quello che è una città svizzera come Zurigo. E mi sento in dovere di dirlo.
    Questo però NON per incoraggiare gli italiani a trasferirsi qui, in quanto come già detto precedentemente non è affatto un paradiso come alcuni la definiscono.—-

    ATTENZIONE… la Svizzera non è solamente Zurigo (che rappresenta il grosso di questo paese).

    Capisco se si amano l’ordine, la pulizia, il rispetto per il prossimo, ecc… ma per il resto è un paese un po’ asettico se si amano cose come la vita culturale. In quel caso consiglio caldamente la Germania.

    —-PS:
    Ti auguro di trovare presto un lavoro!
    Se posso darti una mano, dimmi in che settore lo stai cercando, quanti anni hai e dove vivi. Se posso, provo a darti una mano a trovarlo—-

    Ti ringrazio per l’enorme disponibilità, ma visto i precedenti preferisco muovermi con le mie gambe (fin quando riesco) senza tirare un altro nelle mie cose. 😉

  327. @Luca

    Non mi offendo affatto se ribatti, anzi hai fatto benissimo.
    Confermo tutto ciò che hai scritto. Ma nonostante ciò sono sicuro che in Italia si sta molto peggio. E anche in Germania. Ovviamente questa è solo la mia personale opinione, visto che faccio il musicista e qui mi pagano bene. 😉

    Grazie per l’intervento e tanti auguri per il lavoro.

  328. Ciao, ho letto un po’ di commenti in questi giorni, perchè anche io stavo pensando alla Svizzera come ancora di salvezza. (Considerando il fatto che dal 2012 saremo messi peggio. Sinceramente, temo per il crollo dell’euro. Dovesse fallire l’euro, si avrebbero ripercussioni mondiali, e non solo europee, ovvio..). Conosco una persona, che viene in Svizzera, per farsi curare (perchè qui in Italia non volevano. Perchè curare un paziente, se non c’è nulla da fare?). Fortunatamente esiste la Svizzera, (Cerco, con i soldi, si ottiene sempre tutto, ovvio. Ma perchè in Italia dare una persona per spacciata, quando in verità, non lo è??). Quindi ringrazio la Svizzera per la sanità.
    Queste persone dicono che non vorebbero mai trasferirsi lì, perchè.. è un ambiente un po’ “rigido”, “inflessibile”. (Per quello che hanno potuto vedere, visto che entrano ed escono dagli ospedali/uffici).
    Io vi pongo queste semplici domande: Perchè trasferirsi in Svizzera? E perchè non farlo?
    Come si vive lì? Esistono i paesini di campagna? Il sistema scolastico, come funziona?

    Ringrazio, per le risposte che mi darete.
    Buona serata…

  329. Strano Pam…. in Italia se vai nel privato ti curano eccome fin quanto ne so io… la persona che viene dall’estero per farsi curare in Svizzera lo fà comunque a proprie spese.

    In Svizzera secondo statistiche molto ma molto recenti, una persona su tre rinuncia a curarsi proprio perchè non ha i soldi (grazie Svizzera per le cure CHE NON CI DAI!)

    Perchè trasferirsi? Scusami se ti rispondo con un’altra domanda… che aspettative avete voi?

    Certo che in Svizzera esistono i paesini di montagna… ma va tranquilla che sono praticamente inaccessibili per la stragrande maggioranza della popolazione straniera che è altamente urbanizzata.

    Il sistema scolastico è estremamente selettivo e molto basato sulle materie scientifiche.

  330. Beh, dipende dal tipo di malattia di cui si parla.. ma su questo, non voglio spingermi oltre.
    Si, le persone che vengono lì a farsi curare lo fanno a proprie spese. anzi, ti dirò di più.. quando questa persona aveva ancora un certo tipo di assicurazione, ed è riuscita a farsi rimborsare quasi tutte le spese sostenute -perchè si fa curare in un centro “convenzionato” dall’assicurazione-. Il discorso che facevate voi, sui 300 franchi X12 mesi.. non l’ho capito molto. me lo puoi rispiegare? grazie

    Per le aspettative.. non so bene cosa risponderti.
    Sai, forse sentendo parlare queste persone, che vengono per farsi curare.. sentire come vengono trattate lì da voi negli ospedali/uffici.. trovo tantissima differenza rispetto a noi. Mi raccontavano che, mentre questa persona stava facendo un esame, ha avuto una reazione allergica, e nel giro di 5 minuti è arrivata un ambulanza con una decina di medici/infermieri. Nel giro di 5 minuti, così tante persone si sono mobilitate. Da noi, una cosa del genere non esiste.
    (Lo fanno solo per i soldi, o c’è davvero umanità?? Perchè io credo che non siano spinti dai soldi, magari sono ingenua..)

    Per me questo è importante. Sapere che se una persona ha bisogno, qualcuno intervenga.

    I treni puntuali. Non ho mai visto un treno in perfetto orario qui.
    L’educazione. Rispetto per gli altri. (Dicono che da voi non si trovino mozziconi per terra…).
    si, queste sono forse stupidate.. ma che messe tutte assieme.. sono dettagli importanti. (adesso perdonami, ma altre cose, non mi vengono in mente. mi piarebbe parlare di lavoro, ma da quanto letto sopra, credo siate un pochino in difficoltà..). La Svizzera ha dei vantaggi da un lato. Dall’altro.. non so. sto cercando di capire quali sono gli svantaggi.

  331. Allora… in Svizzera le imposte pagate sul reddito e la sostanza NON coprono l’assicurazione sanitaria. È un trucco che il governo svizzero usa spesso per dimostrare che le imposte sono basse rispetto ad altri paesi europei…

    Mi spiego meglio… per legge si è OBBLIGATI ad essere assicurati contro la malattia (e gli infortuni se si è studenti, pensionati o non si svolge attività lucrativa). Il tutto viene gestito da assicurazioni private che lavorano come aziende private, vale a dire mirando agli utili.

    Secondo aspetto. In Svizzera la cassa malati viene pagata in base ad una cifra forfettaria uguale per tutte le classi sociali e non sulla base del reddito. Mi spiego anche qui…

    Se te guadagni 10 milioni di franchi all’anno, paghi la stessa identica cifra dell’operaio che guadagna 35 mila franchi all’anno. Infine il sistema svizzero di assicurazione sanitaria NON è solidale.

    È basato su un premio mensile fisso variabile però dalla franchigia scelta, ossia del “rischio” che te accetti di assumerti ogni anno.

    Puoi farti la franchigia a 300 franchi annui e pagare un premio mensile di 450/500 franchi. Significa che ogni mese si pagano 450/500 franchi mensili e se dovesse succedere qualcosa, ci si ritrova costretti a pagare i primi 300 franchi.

    La franchigia va da un minimo di 300 ad un massimo di 2500 franchi. Più si alza la franchigia, più diminuisce il premio. Se per esempio hai la franchigia a 2500 franchi annui (la massima), allora il premio mensile sarà attorno ai 200 franchi.

    A questo marasma va aggiunto il pagamento del 10% delle cure una volta raggiunta la franchigia.

    Questo è solo per quel che concerne la sanità di base.

    C’è poi un altro aspetto vergognoso del finanziamento della sanità pubblica elvetica… molte prestazioni non sono incluse nelle prestazioni di base dovendo fare un’assicurazione a parte CHE PUÒ ESSERE RIFIUTATA. Il classico caso è quello dell’ambulanza i cui costi di trasporto sono quasi completamente a carico di colui che la chiama se non si ha un’assicurazione complementare alla base.

    Faccio notare che la borghesia elvetica rompe molto le scatole sulla “responsabilità individuale”, secondo il loro pensiero il sistema delle franchigie incentiva l’uso parsimonioso delle prestazioni sanitarie. Ciò però sta creando una forte disparità nell’accesso alle strutture sanitarie perchè di fatto accedono solamente coloro che hanno i soldi e non chi ha effettivamente bisogno.

    Ha fatto scalpore un recente studio dove si citava che almeno 1/3 della popolazione svizzera non riesce ad accedere alle strutture sanitarie. Ci sono stati casi in cui persone che hanno speculato sulla franchigia portandola a 2500 franchi si sono ritrovate ad entrare nel tunnel dell’indigenza per un intervento di appendicite.

    Il sistema svizzero di finanziamento della sanità è molto simile (non uguale) a quello americano. Il sistema sanitario svizzero è di qualità molto buona.

    Quando molti parlano di “imposizione fiscale” in Svizzera non citano mai il capitolo dell’assicurazione sanitaria che per una famiglia media porta il livello di tassazione (se si calcolano le imposte pagate sul reddito e la sostanza) su livelli molto vicini agli standard europei.

    Sul resto capisco le aspettative e posso dire che in linea di principio c’è molta cordialità negli uffici pubblici e la burocrazia sembra lavorare. Si, è vero che c’è ordine e tutto quanto è connesso ad esso.

    Parlare di lavoro… la mia è una situazione all’invero molto rara. È difficile in Svizzera trovare persone disoccupate per quattro anni (io ho anche l’aggravante, se così si può dire, di essere “svizzero” di origine straniera nel caso specifico italiana) e molte cose, tipo contestazioni dei datori di lavoro, della proprietà privata altrui, ecc… ve le scordate.

  332. @Pam

    Ciao Pam.
    Ovviamente ogni faccia di una medaglia ha il suo rovescio… Proprio per questa ovvietà precedentemente mi sono trovato d’accordo con Luca. L’importante però è sapere che esistono entrambi i lati. Questo logicamente anche in Italia.

    Personalmente qualche anno fa mi sono trovato ad aiutare delle persone che vivono in Italia ma sono venute a curarsi in Svizzera (tedesca) perchè anche essendo benestanti e avevndo girato parecchie cliniche italiane molto rinomate (e care), non guarivano. Restavano praticamente allo stesso stadio. Neppure io voglio approfondire sul genere di malattie, ma quello che ho visto con i miei occhi è stato un netto miglioramento della salute di queste persone nel giro di pochi mesi. E la cosa interessante (dovendo fare da traduttore) è stata quella di notare che i medici svizzeri hanno molto rispetto per i loro colleghi italiani. In sintesi le persone da me aiutate si lamentavano non poco dell’inefficienza medica italiana (nonostante la notorietà delle chliniche ini cui sono stati. Comunque a pagamento), e i colleghi svizzeri cercavano di “coprirli” con tatto e diplomazia, anzichè approfittare dell’evidente “vantaggio” ottenuto molto rapidamente e con parecchia semplicità…

    Ora non è mia intenzione stare a giudicare chi è “meglio”. Ma dall’idea che me ne sono fatto, semmai avessi bisogno di cure – nonostante avessi modo di disporre di somme di denaro illimitate – personalmente mi farei curare qui.

    È anche vero che 20-30 anni fa i pazienti italiani non erano affatto trattati come quelli svizzeri e c’erano parecchi infermieri/re razzisti (specialmente nella svizzera francese. Per quanto ne so), ma ora non è più così. Vengono trattati alla pari, nonostante il modo a volte “ridicolo” con i pazienti italiani tentano di IMPORSI ai medici. Probabilmente è una solida abitutine italiana, nata in un Paese dove tutti ne sanno più del medico e credono di potersi curare da soli…

    …E spesso mentre fungevo da traduttore mi scusavo con i medici svizzeri per il comportamento un tantino “spavaldo” delle persone che stavo aiutando. Spiegando loro che “in Italia sono abituati a dover fare così”.

    Comunque a parte il settore medico che secondo me è il migliore al mondo sia come servizi che come efficacia e non di meno per “umanità” verso i pazienti (ovviamente può capirare l’eccezione, anche se io non ne ho mai viste), mi sento di dire che già soltanto per questo valido motivo vale la pena di vivere in Svizzera. Perchè vivere in un posto dove si SA di poter contare su dei bravi professionisti (sia svizzeri che stranieri) che prendono davvero a cuore i loro pazienti è una GRANDE cosa!

    Luca parlava del fatto che tutto questo è molto CARO, e in effetti lo è! Ma è anche vero che si guadagna abbastanza per poterselo permettere (per lo meno nella Svizzera tedesca, in Ticino non saprei, sinceramente). Idem per quanto concerne il fatto che diceva Luca, che molti non si curano… Penso che dipenda dal fatto che c’è una franchigia annua da pagare (correggimi se sbaglio, Luca), e oltre a questo si perde fra il 20% e il 30% del salario casomai ci fosse necessità di cure prolungate. Al punto che se per curarsi un’influenza alla fine ti costa 300-400 Fr in tutto, molti rinunciano per non perderci troppi soldi. Cosa però diversa quando si tratta di vera e propria necessità sanitaria.

    Il fatto è che in Svizzera sembra esistere una politica secondo cui le persone (la maggior parte, ma non tutte), non devono guadagnare abbastanza da permettersi di non dover andare a lavorare per più di qualche settimana. Nel senso che se ti ammali troppo, poi non riesci più a recuperare i soldi persi. Comunque questa “politica” un po’ arrugginita secondo me (che risale a una ventina d’anni fa), non corrisponde più alla realtà dei fatti. Non mi dilungo di più su questo perchè diventerebbe una storia decisamente lunga… E sempre inerente AL COSTO DELLA CASSA MALATTIA, in Svizzera si è incentivato un accalorato dibattito politico già da tempo (penso molto più sentito in Svizzera italiana e francese). Ecco perchè precedentemente ho dato ragione a Luca… Poichè probabilmente si trova “posizionato” in questo specifico punto di vista del dibattito politico.

    @Luca:
    scusa se mi sono permesso di trarre alcune deduzioni personali.

    @Pam:
    In fatto di *STILE DI VITA*, direi che è abbastanza “europeo”.
    È VERO che qui sono un po’ più “mosci” (passami il termine), ma è altrettanto vero che in Italia spesso sono troppo l’opposto, ed è facile trovarsi di notte a vole dormire e non poterlo fare perchè il deficiente della casa di fronte ha deciso che seppure siano le 2 di notte, deve mettersi a TESTARE il nuovo impianto stereo appena montato nell’auto (parlo di eventi accaduti a me giusto pochi mesi fa in Italia)… E se ti affacci per pregarlo cortesemente di abbassare il volume, devi farlo con estrema attenzione e nella consapevolezza che molto probabilmente il volume anzichè abbassarsi aumenterà…

    Si, in linea di massima qui è più TRANQUILLO se si può definire così. La gente è più semplice e vive di poche chiacchiere, molto senso familiare (inteso come nucleo e non come “parenti e amici”), e di lavoro. E inoltre il fenomeno *MARCHIO* e *MODA* è molto meno presente. Tutto è più semplice. La vita è più semplice. Agli svizzeri non piace molto complicarsela come piace fare a noi italiani 😉

    Si, la recessione globale si sente anche qui ovviamente, perchè l’economia ormai è quasi tutta globalizzata, ma è anche vero che nei paesetti si arrangiano benissimo (anche se li sono un po’ più campanilisti), a differenza dei paesini italiani dove fanno letteralmente la fame (parlo del mio).

    Che dirti???
    Ovviamente più gente arriva in Svizzera e più bisogna “dividere il benessere” (a volte in modo equo, a volte un po’ meno. Dipende dalla persona e dall’approccio verso questo Paese).

    Diciamo che sei una di quelle italiane che ama la vita mondana, molte chiacchiere per le strade e per le piazze, difficilmente potrai trovarti bene qui. Se invece ami la pace, la tranquillità, la riservatezza e un minimo di sicurezza, allora un tentativo non può certo nuocere. Ma in fatto di *ASPETTATIVE* …dimenticatele tutte! Se vuoi provare a fare il passo, fallo SENZA LA PIÙ BEN CHE MINIMA ASPETTATIVA. Se ti va bene ok, altrimenti continui da dove eri rimasta…

    Questo è quanto mi sento di dirti con profonda sincerità.

    Ciao

    PS:
    i 300 Fr. X 12 mesi, sono ad occhio e croce IL COSTO del sistema sanitario svizzero. Nel senso che per far si che tutto funzioni al meglio (ma come dice Luca, forse non è ovunque così), occorre pagare mensilmente questa somma alla cassa malattia. Io, per esempio ne ho trovata una a cui pago 236.-, e la mia compagna (appena venuta dall’italia) una “variante online” che costa 216.- Fr.
    Molto dipende da che cassa scegli e in che cantone vivi.

  333. Vediamo se ho capito come funziona il sistema sanitario: io pago l’assicurazione (ipotizziamo 300 franchi al mese), e la franchigia di 450. Il mese di giugno, dovrò sottopormi ad un intervento che in tutto costa 2500 franchi. Quindi, io dovrò pagare 450 franchi, più il 10% sulla differenza tra 2500 e 450, ovvero 2050, per cui pagherei 205 che è il 10%, e in più i 450 di franchigia, per un totale di 505 franchi.
    Ho afferrato il concetto?

    (Fabio, anche io se avessi qualcosa, verrei a farmi curare in Svizzera. Qui veniamo trattati come numeri, e non come persone. Poi non bisogna di fare di tutta l’erba un fascio.. però, ho notato che in tre ospedali Italiani, il trattamento è stato il medesimo…)

    Posso chiedere, a tutti e due: da che parte dell’Italia venite? (Beh, forse per Luca, questa domanda è un po’ “fuori luogo”, visto che è comunque svizzero)

    Io, farei i complimenti all’educazione che avete. Non sto dicendo che gli italiani siano cafoni, ma vi riporto tre cose avvenute a me oggi:
    1. Sto parlando con una persona, e una terza persona si vuole “intromettere” nel discorso, per farmi fare un’altra cosa, e non lasciarmi parlare.
    2. Una collega, davanti a me, ha la tosse. L’ho vista mettersi la mano davanti alla bocca una volta su 10…
    3. Un automobilista, in corsa, butta fuori dal finestrino un cellophane.

    Non so che altro pensare.

  334. Ciao Fabio, io ho vissuto solo in cantoni latini (Ticino e Svizzera nord occidentale) conoscendo l’orientamento di ticinesi e romandi che è un po’ diverso da quello degli svizzero tedeschi.

    Il romando tende a schierarsi all’opposto dello svizzero tedesco su quasi tutte le tematiche… il ticinese invece è ad uno stadio intermedio rispetto al romando e uno svizzero tedesco probabilmente per differenziarsi dall’italiano.

    Per ragioni personali, probabilmente derivato dall fatto che sulla carta sono “svizzero”, ho avuto modo di conoscere i sentimenti più intimi degli svizzeri (il senso di appartenenza, quello del dovere, ecc…).

    In merito al costo della sanità… verso la fine del 2010 sono saltate fuori delle “malversazioni” e appropriazioni indebite effettuate da svariate casse malati. Essendoci il federalismo, una cassa malati fà pagare il premio mensile sulla base delle prestazioni effettuate in un determinato Cantone. Più ci sono prestazioni sanitarie, più il premio di cassa malati è alto per tutti i cittadini con differenze importanti tra Cantone e Cantone.

    In pratica risultava che i premi dei Cantoni latini erano più alti di quelli tedeschi e il tutto veniva giustificato dal punto di vista sociologico secondo cui “i latini sono più ansiosi dei tedeschi e tendono ad usufruire maggiormente delle prestazioni sanitarie” e “di prendere esempio dagli svizzero-tedeschi che sono virtuosi e anche se stanno male non vanno a farsi curare dal medico”.

    Il Canton Ginevra, uno di quei cantoni elvetici con i premi più alti, ha scoperto che le riserve in denaro del proprio Cantone per pagare le prestazioni sanitarie ginevrine venivano trasferite nei cantoni svizzero-tedeschi per tenere bassi i premi dei cittadini svizzero-tedeschi! Non è tutto, perchè a ciò si somma pure il ridicolo… si venne a scoprire che gli svizzero-tedeschi usufruiscono molto ma molto di più del medico rispetto a ticinesi e romandi!

    Dopo questo scandalo, i dirigenti delle casse malati vennero minacciati di procedimento penale per appropriazione indebita e per non creare un clima di guerra interna derivato dal campanilismo, agli svizzero-tedeschi è stato aumentato di colpo e in maniera importante (anche del 15% annuo) il premio mensile di cassa malati.

    La ragione era politica… gli svizzero tedeschi, che rappresentano la maggioranza assoluta della popolazione (e quindi dell’elettorato), sono favorevoli a mantenere il finanziamento privato dell’assicurazione sanitaria con tutto ciò che ne deriva a favore di poche persone mentre romandi e ticinesi vorrebbero una cassa malati unica, pubblica e uguale per tutti basata sul reddito dove finalmente anche chi non ha attualmente il diritto di curarsi può finalmente accedere alle strutture sanitarie. Dopo gli importanti aumenti di premio avuti nei cantoni svizzero-tedeschi, l’opinione pubblica sta cambiando e anche nella Svizzera tedesca si sta delineando una tendenza uguale a quella dei latini, ossia di costituire una cassa malati pubblica. Prossimamente si andrà a votare su questo tema.

    Per chi non lo sapesse, le casse malati non hanno l’obbligo di pubblicare bilanci, (mega)stipendi dei dirigenti, ecc… e nè tantomeno di dire quanto sono le prestazioni in un Cantone. Secondo la mia opinione, qualcuno ha fatto la “soffiata” perchè il fine ultimo era quello di ingraziarsi l’elettorato svizzero-tedesco.

    Da un punto di vista politico, gli svizzero tedeschi hanno un peso decisionale maggiore. Per esempio quando hanno dovuto tagliare di netto il diritto ai sussidi di disoccupazione, si è fatto leva sui sentimenti degli svizzero-tedeschi mentre romandi e ticinesi hanno respinto questa iniziativa (ad eccezione di Basilea città, unico cantone svizzero-tedesco ad aver respinto l’iniziativa).

    Siccome gli svizzero tedeschi sono di più, l’iniziativa di tagliare i sussidi di disoccupazione è passata facendo leva su due sentimenti: tutti i disoccupati sono un branco di fannulloni che non hanno voglia di lavorare e una trattenuta del 2.4% annuo sullo stipendio lordo a carico del lavoratore per finanziare l’assicurazione disoccupazione.

    Nella stragrande maggioranza dei casi posso assicurarvi che non è così.

  335. Ciao Pam, le franchigie sono “bloccate” e non la puoi scegliere. Sono:
    300
    500
    1000
    1500
    2000
    2500

    Ad ognuna di esse è associato un premio che varia a seconda della franchigia scelta. Più è bassa la franchigia, più alto è il premio e viceversa.

    Se per esempio bisogna fare un intervento che costa 2500 franchi e si ha una franchigia di 1000 fr, si paga 1000 di franchigia e il 10% dei 2500 franchi, ossia 250 fr. (1250 franchi in totale). Una volta coperta la franchigia, ti rimane “solo” il 10% fino ad una certa quota.

    La franchigia va da gennaio a dicembre per rinnovarsi ogni mese di gennaio. Se per esempio si ha la sfiga di dover ricorrere a delle prestazioni sanitarie il mese di dicembre e si ha la franchigia alta, allora calcola che quelli saranno soldi persi perchè difficilmente si riuscirà a colmare l’intera franchigia.

    Io sono originario del nord e del sud ma nato e cresciuto in Svizzera e praticamente “svizzero” da sempre (naturalizzazione accordata per altre ragioni che esulano completamente da determinate qualità personali). A causa della mia situazione particolare (ossia disoccupato di lunghissima data) a livello informale vengo “considerato” straniero a tutti gli effetti con gli stereotipi e le etichettature che ne conseguono (“saccheggiatore dello stato sociale”, “falso invalido”, “straccione” e via discorrendo).

    Credimi Pam, per me non è questione di educazione ma bensì di essere onesti con il prossimo perchè ho già visto della gente delusa. Per me il discorso cambia perchè non conosco altra realtà all’infuori di questa… ma da quel poco che so, in Italia non ve la state passando bene. È mio dovere però dirvi che non è tutto oro quello che luccica.

    Poi credo che i primi due casi da te citati potrebbero tranquillamente avvenire anche in Svizzera. Per dirti, prova a beccarti lo svizzero-tedesco che in estate puzza di sudore, birra e crema abbronzante. Credo che non sia tanto piacevole…

  336. @Pam:

    Intanto ti incollo il LINK della Cassa Malattia che ha stipulato la mia compagna il mese scorso, davvero molto conveniente: sanagate.ch/it/home.html
    Sul sito hai la possibilità di calcolare il costo in base alle tue esigenze.

    il calcolo che hai fatto non è del tutto corretto.
    Funziona così:

    1:
    Paghi l’intero importo della fattura all’ospedale tramite vaglia postale o e-banking ecc.
    (Ad alcune Casse – pochissime! – puoi mandare la fattura, la pagano loro e poi ti mandano la differenza da pagare. Sono molto rare e lo fanno solo con clienti che lo sono già da tanto).

    2:
    La prima cosa da fare è di COPRIRE LA FRANCHIGIA, che nel tuo esempio è di 450.- (poi ti dico quali sono le franchigie possibili). Solo dopo aver coperto la franchigia stabilita, ti toccherà pagare il 10% della fattura.

    Ricapitoliamo:
    – Paghi il vaglia all’ospedale e mandi la fotocopia alla Cassa Malattia.
    – Se hai già coperto (pagato) la franchigia annua precedentemente, la Cassa Malattia accredita sul tuo conto corrente il 90% della fattura, altrimenti ti detrae la franchigia dall’accredito sul conto corrente.

    In pratica, la Cassa Malattia accredita sul tuo conto corrente il 90% della fattura. Nel tuo esempio:
    2’250.- (2’500.- meno il 10%).

    …ma dato che devi ancora coprire la franchigia,
    te la detrae e quindi ti accredita:
    1’800.-
    ossia: 2’250.- (il 90% della fattura) meno 450.- (la franchigia annua)

    A conti fatti paghi:
    700.- Fr.
    ossia: 450.- (la franchigia annua) e 250.- (il 10% della fattura)

    Una volta coperta la franchigia, la Cassa Malattia continuerà a “rimborsarti” il 90% di tutte le future fatture per tutto l’anno.
    Se ad esempio fossi già stata due o tre volte dal medico di base per un’influenza (e i costi che avresti già pagato avessero coperto l’intera franchigia), a quel punto la Cassa Malattia ti avrebbe rimborsato l’intero importo (o più correttamente: fino al 90% dell’importo), e avresti dovuto pagare solo 250.- Fr.
    Il vantaggio è notevole quando però un’operazione anzichè 2’500.- ti costerebbe 25’000.-. Devi calcolare anche tutto il periodo di “soggiorno ospedaliero” (ovviamente quello coperto dall’assicurazione).

    Inoltre hai sbagliato il calcolo:
    – – – per cui pagherei 205 che è il 10%, e in più i 450 di franchigia, per un totale di 505 franchi. – – –
    205 + 450 = 655 (e non 505!)

    Comunque, hai capito perchè pagheresti 700.- Fr e non 655.- Fr. ?

    Spero di esserti stato d’aiuto
    ciao

    PS:
    Sono di origine partenopea (Campania)
    ma sono stato sposato 17 anni con una donna della provincia di pordenone e ho quindi avuto modo di conoscere abbastanza bene quei posti in diversi settori.
    Poi sono stato per 11 anni insieme a una donna della provincia di Bergamo e ho avuto modo di conoscere molto accuratamente quella zona d’Italia (perchè mi ci volevo trasferire).
    Ora vivo con una donna del Frosinate e ho già avuto modo di constatare come funziona la vita da quelle parti…
    Comunque vivo già da 44 anni in Svizzera tedesca e con la mia professione di intrattenitore musicale ho girato parecchio anche per la Germania e l’Austria. Quella che conosco pochissimo invece, è la Francia e la Svizzera francese (nonostante abbia dei lontani parenti in Svizzera francese).
    Ho fatto per diversi anni l’operaio, poi il capo-macchina e poi il caporeparto… Ho creato una mia società e aperto tre centri self-service a San Gallo (Svizzera tedesca), La Chaut De Fond (Svizzera francese) e Interlaken (Berna).
    Ho sempre amato l’Italia e sono sempre rimasto molto collegato ad essa in diversi modi. Essendo di “seconda generazione” avrei facilmente ottenuto il passaporto svizzero (avevo solo 1 anno quando mi hanno portato qui), ma onde evitare i problemi già descritti da Luca precedentemente, ho preferito restare quello che sono: italiano. E ne sono davvero fiero. Per questo faccio ciò che posso per sentirmi tale anche vivendo in Svizzera tedesca.

  337. @Luca:

    Noto un certo “astio” nei confronti degli svizzeri-tedeschi, e un po’ ti capisco. Conosco bene la diversità di pensiero tra loro e i ticinesi (e un pochino anche dei romandi)… Ma anche in questo caso non è da fare di tutta l’erba un fascio.

    Quante volte ho GRIDATO pure io agli svizzero-tedeschi (quando ero disoccupato) e mi accusavano di essere fannullone ecc… Ma credo che questo capiti un po’ ovunque, solo che qui sono un po’ più “imbambolati” dalla vita “molto regolata” che si ritrovano.

    Sai cosa gli ho fatto CAPIRE a chi mi aggrediva verbalmente (in effetti però è successo solo con l’ 1 o il 2% degli svizzero-tedeschi, gli altri si sono sempre dimostrati amichevoli e comprensivi e mi hanno aiutato un sacco anche nella ricerva del lavoro)… Gli ho fatto capire che prima di ritrovarmi disoccupato per colpa della SWISSCOM che mi sottopagava attraverso un subappalto, ho sempre lavorato ininterrottamente per 27 anni! E sempre pagato puntualmente le tasse e assicurazioni varie. E che la disoccupazione non dipendeva certo da me, ma da loro che continuavano ad assumere i tedeschi sottocosto…
    Ma dici bene: MOLTI fanno fatica a credere che non si tratti di mancanza di voglia, poichè anche se molti sono sottopagati, convivendo in DUE, due sottopaghe ne fanno una BUONA, e secondo la loro mentalità questo è sufficiente per andare avanti anche se sottopagati… Quindi ti capisco.
    Ma tutto sommato è IMPORTANTE che continuino a pensare in questo modo, poichè SOLO COSÌ si può affrontare meglio una crisi economica sempre più imponente.
    Se l’affrontassero con “sindacalismo” ecc., comincerebbe anche qui la stessa storia che conosciamo dall’Italia. Non credi?

    Quindi è un bene SAPERE queste cose, ma è un bene anche saperci convivere al meglio. Altrimenti buonanotte al secchio!… 😉

    Il PUNTO è che qui, se ti dai da fare, nessuno ti mette i bastoni tra le ruote, mentre in italia, anche chi si da da fare, deve sempre fare i conti con l’estorsione, ecc..
    E per questo motivo resto felicemente in Svizzera, nonostante le quote alte delle Casse Malattia e alcune “ingiustizie” comunque facilmente superabili. Con un po’ di buona volontà e – come dici tu – sincerità e onestà.

  338. @Luca:

    Hai già provato a vedere di lavorare per qualche Cassa Malattia (visto gli stipendi che prendono)? 😉

    …è solo una battuta, ovviamente! 🙂

    Però sai mi hai dato una bella idea!?
    Visto e constatato che anche loro spesso organizzano serate e feste interne e hanno bisogno di intrattenitori e musicisti… mi manca giusto il “giro” delle Casse-Malattia 😉
    Mi metto subito a preparare la pubblicità da mettergli sotto il naso… Grazie! 🙂
    …Magari mi riprendo un po’ dei soldi che mi fanno pagare tutti i mesi, ahahah! 😉

  339. @TUTTI 🙂

    Sono davvero contento di vivere in Svizzera, nonostante il mio carisma e l’ingegno “tutto italiano” ereditato dalla mia Patria, sono riuscito a realizzare diverse cose sia a livello artistico che imprenditoriale, senza che NESSUNO mi mettesse mai i bastoni tra le ruote! Cosa che in Italia probabilmente avrei potuto raggiungere solo sottomettendomi a “certi compromessi” che voglio evitare di scrivere…

    Un esempio:

    youtube.com/watch?v=3lKapqsXgP4

    Per chi non sa il tedesco, un altro servizio realizzato dalla TSI (Televisione della Svizzera Italiana) a San Gallo, in Svizzera tedesca:

    youtube.com/watch?v=J5mIMfTwsPY&feature=related

    Attenzione!, Non mi sto facendo pubblicità gratuita attraverso questi LINK, in quanto si tratta di un’attività ormai chiusa già da più di 6 anni!
    Vuole essere solo un ESEMPIO di come in Svizzera sia possibile SVILUPPARE LE PROPRIE IDEE E IL PROPRIO INGEGNO SENZA CHE NESSUNO TI CHIEDA NULLA IN CAMBIO O TI METTA I BASTONI TRA LE RUOTE PER “FARTI LE SCARPE” come invece accade il più delle volte in Italia.

    …Diciamo un “INPUT POSITIVO” per coloro che hanno della buone idee e cercano un posto CIVILE in cui poterle realizzare (o per lo meno provarci!)

    Buona visione a tutti 🙂

    PS:
    Ah! Nel servizio della TSI (quello in italiano), ero davvero IMPACCIATO! 🙂
    …Era la prima volta che venivo intervistato da una TV nazionale!
    Quindi, vi prego di tener conto di questo “impaccio da principiante”. Grazie 🙂

  340. …e visto il post di prima, desidero incollarne un altro, per dimostrare che anche in Svizzera viene apprezzata l’Arte.
    Ma soprattutto che in svizzera – A DIFFERENZA DELL’ITALIA – non valutano l’Artista dal grado di notorietà, ma solo dalle vere e reali capacità di cui dispone e per cui si cimenta. E ai concerti ci vanno lo stesso anche se si tratta di un artista SCONUSCIUTO! Cosa che in Italia NON AVVIENE! E motivo per cui difficilmente me ne tornerò a suonare il pianoforte in Italia… Dove anche un grande Artista come Giovanni Allevi finisce nella BANALISSIMA E SPUTIDISSIMA CRITICA DELLA “casta-musicale” che crede di poter DECIDERE chi è davvero un artista e chi invece no!

    Si, sono molto inc****to per questa cosa!
    Perchè l’Italia non permette neppure a un italiano di “emergere” (se non quasi sempre con i soliti compromessi vergognosi). Mentre invece in Svizzera viene apprezzato anche un *ITALIANO SCONOSCIUTO* se è davvero capace di far provare emozioni…

    Ecco il LINK:

    Da notare:
    Questo concerto l’ho organizzato e realizzato DA SOLO (con l’aiuto di pochi amici), ed è stato bellissimo!
    In Italia mi avrebbero BLOCCATO già alla SIAE con i diritti d’Autore!

  341. Ciao Fabio, io conosco solo ticinesi e romandi. Il ticinese tende a collimare maggiormente con lo svizzero-tedesco mantenendo però quella sensibilità sui temi sociali tipica del romando.

    Una certa mentalità elvetica (quella “dura e pura”) la conobbi nell’esercito perchè è quella la ragione primaria per cui mi fu accordato il passaporto. In Svizzera è convinzione diffusa che gli italiani nati e cresciuti in loco (seguiti a ruota dagli spagnoli) snobbino letteralmente il passaporto svizzero perchè non vogliono sottomettersi all’obbligo militare pur avendo posizioni pari a quelle degli svizzeri. Sul foglio di naturalizzazione però tra le tante cose c’è scritto (non so se è ancora presente sulle più recenti) che ho il diritto di voto, l’obbligo militare e dulcis in fundo, il diritto ad essere assistito se qualcosa va male. A quanto pare quest’ultimo punto sta facendo venire il mal di pancia agli svizzeri perchè non so nemmeno io se rientrerò nel tessuto produttivo prospettandosi un’assistenzialismo a tempo indeterminato. Specifico che in quest’ultimo caso c’è poco da divertirsi.

    Anche io ho lavorato in subappalto per un’ex regia federale per poi “scoppiare” nel 2007… di fatto guadagnavo meno di una donna delle pulizie degli anni ’90 che lavorava per la medesima azienda! Stufo della situazione, feci delle rimostranze molto forti (poco ci mancava che si andasse a finire alle mani) e da allora con ogni probabilità mi sono giocato la permanenza in Svizzera.

    Non ho trovato nessuno che mi supportasse, nemmeno tra i sindacati. Essendo il paese liberale, è compito di ognuno sapersi “vendere” al meglio sul mercato del lavoro. Quando ho chiesto un aiuto concreto, mi è stato risposto che non ci troviamo nella ex DDR dove lo Stato si impegna a cercare un posto di lavoro. Ad un certo punto ho cominciato a disinteressarmi delle accuse ed anzi, ora rispondo in maniera molto provocatoria (tipo operaio italiano degli anni ’60 altamente sindacalizzato).

    È chiaro che questo atteggiamento apre una riflessione di più ampio respiro perchè nell’ottica elvetica contestazioni del datore di lavoro, messa in discussione della proprietà privata altrui, ecc… sono argomenti decisamente tabù (rappresenta una quasi totale messa in discussione dei valori costituzionali… e per fortuna che non ho mai prestato giuramento davanti alla Costituzione!).

    Ed ecco che io sono miracolosamente retrocesso nel limbo degli stranieri appena giunti in Svizzera… 🙂

  342. Ciao Pam, dipende in che ramo propormi e se c’è qualcuno disposto a darmi credito.

    In Svizzera la più grossa comunità straniera con spirito imprenditoriale sono i turchi, ma in maggioranza hanno aperto “centri del kebab”, nulla di trascendentale o qualcosa di innovativo per intenderci.

    Tanto vale vivere in parte a carico del governo, far fare un travaso di bile agli svizzeri sputtanando tutti gli italiani e andare avanti così fin quando è possibile.

  343. Ciao Fabio, sono gianni l’insegnante di Reiki e Karuna Reiki ti ricordi? desideravo chiederti un’altro tuo parere, la mia Compagna che è Pittrice, e fà anche tanti oggetti artigianali, come gioielli in legno dipinti, Gioielli dipinti su Pietra Lavica dell’Etna (lei è siciliana) e tanti altri oggetti dipinti, desidererebbe aprire un piccolo negozietto in Ticino, leggevo le tue parole oggi che dicevi che in svizzera chi è bravo in ciò che propone viene apprezzato aldilà della sua notorietà.
    Desideravo quindi chiederti se sono alti i costi per comperare od affittare un negozietto in Ticino e se l’economia del luogo potrebbe originare una buona resa commerciale per la mia cara compagna.
    Grazie infinite per le tue sempre gentili risposte. Gianni

  344. @Gianni

    Diciamo che alla fine è solo una pura e semplice questione di FORTUNA o SFORTUNA. Lo so, è brutto da dirsi, ma è la verità. Purtroppo esistono entrambe, e non c’è assolutamente NIENTE che noi “piccoli umani” possiamo fare quando una delle due (o entrambe) cominciano a girarci intorno. Io le ho chiamate entrambe *eventi imprevisti che appartengono alla vita di tutti*, ma in effetti non è facile capire di cosa si tratti. Comunque forse è perfino irrilevante saperlo…

    Non posso risponderti alla domanda se l’attività possa funzionare o meno. Bisogna PROVARE.

    Inerente ai costi, presumo che in ticino siano un po’ più alti che in Svizzera tedesca.

    Inerente alle probabilità “logiche” (quindi non quelle impreviste che dicevo prima), direi che se si instaura un certo rapporto di simpatia tra cliente ed artista, e il prodotto è buono, forse un tantino di probabilità in più potrebbero anche esserci, rispetto all’Italia. Ma tieni presente il fatto che a quanto leggo, in Ticino attualmente la situazione economica e psicologica non è delle migliori e di conseguenza potrebbe “accecare” la visione artistica dell’attività.

    Non so che dirti, Gianni… Bisogna che provi. Se c’è abbastanza forza e volontà (oltre che ammortizzazione del rischio), non resta che provare. Il periodo non è dei più rosei. Ho tanti amici musicisti che hanno già smesso di suonare e fare musica. Quindi penso che la “storia” sia diventata abbastanza individuale a questo punto.

    Non intendo scoraggiarti, ma andateci coi piedi di piombo. Se avete qualcosa da perdere, allora pensateci più volte prima di fare un passo così importante.

  345. @Gianni

    Essendo un artista sono per la gente “comune” uno di quelli che stanno con la testa fra le nuvole, sempre fuori dalle righe. Ho una visione decisamente “musicale” del creato e della vita e non amo nasconderlo. Guardo al mondo come a una stupenda opera d’arte fatta di “alti e bassi”. Introduzioni sospese, versi alternati e mai uguali, ritornelli marcati e ritmici, pause, stop, ripreve improvvise, finali che sono solo nuovi inizi…
    Ma soprattutto, quello che mi guida nella vita è la positività. Forse anche lì dove la stragrande maggioranza della gente farebbe fatica a sentirla. Perchè so che la positività non è un gioiello che si cerca e si trova, ma una vera forza interiore che bisogna creare da se attimo per attimo. Non si può vivere della positività degli altri nè sperare che siano gli altri a darcela.

    Se mi soffermo sulla capacità di generare positività è solo perchè penso che sia la FORZA più grande di un essere umano. Perfino più grande della speranza stessa. e sono convinto che senza di essa TUTTO non può andare che storto.

    Carissimo Gianni, io non so quanta capacità di generare positività abbiate. Ciò che mi sento di dirti è che più ce n’è e meglio è 😉
    …perchè a volte la vita può apparire davvero difficile ovunque. In questo caso sia in Italia che in Svizera. Perciò se decidete di provare, il bagaglio più grande che dovreste portarvi appresso è il *CREDERCI*.

    Un caro saluto a entrambi

  346. Visto che siete così gentili, ne approfitto…
    Volevo chidervi: come si fa ad aprire un’attività in Svizzera? (Ristorante, bar o un panettiere/pasticceria…) ?

  347. @Pam:
    APRIRE UN’ATTIVITÀ IN SVIZZERA

    Fattori economici e fiscali
    Chi vuole aprire un’attività in Svizzera deve prendere in considerazione diversi fattori, fra cui i seguenti: la Svizzera non ha una politica di nazionalizzazione di aziende, non conosce restrizioni nell’importazione ed esportazione di valuta, permette il rimpatrio libero, ancorché soggetto ad imposta, degli utili e del capitale, la scelta della sede dell’attività comporta conseguenze a livello di imposte municipali e cantonali (ovviamente non a livello di imposta federale), varie istituzioni pubbliche o semipubbliche a livello comunale, cantonale, regionale o federale concedono aiuti di vario tipo ed eventualmente anche finanziamenti, i dipendenti provenienti dall’estero necessitano di permesso di lavoro, oggi facilmente ottenibile per cittadini di uno Stato dell’Unione Europea come l’Italia, qualora ricorrano certi presupposti.

    Forme giuridiche
    Indipendentemente dallo Stato estero in cui si intende investire, prima di intraprendere una attività commerciale è buona regola valutare attentamente quali opportunità fornisce il sistema giuridico interessato sotto il profilo dell’organizzazione dell’attività commerciale ed individuare quindi la forma giuridica che meglio risponde alle proprie prospettive di investimento.
    Al riguardo, la Svizzera offre anche all’operatore straniero le seguenti possibilità:

    • società di persone
    • società di capitali
    • ufficio di rappresentanza, succursale, filiale.

    Atti amministrativi
    Al di là della forma giuridica prescelta e degli adempimenti burocratici ad essa conseguenti, non bisogna dimenticare che l’avvio di una attività commerciale, date le peculiarità della stessa, potrebbe richiedere anche l’ottenimento, in via preliminare, di abilitazioni, autorizzazioni, licenze, o di altro atto amministrativo. La competente camera di commercio o la stessa CCIS (www.ccis.ch) possono fornire al riguardo un prezioso supporto.

    Assicurazioni
    Da ultimo, l’esercizio di una attività commerciale richiede di norma la stipulazione di polizze assicurative, alcune obbligatorie altre facoltative.

    Fonte: passepartoutguide.com

    ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** *****

    Pam, se dai un’occhiata nel sito sopraccitato dovresti trovare tutte le risposte che cerchi.

    Per esperienza personale posso assicurarti che è di una semplicità difficile da credere, rispetto a cosa dovresti fare in Italia per aprire la stessa attività.
    Se una volta consultato il sito hai delle domande specifiche, posso provare a darti una mano, visto che una società in Svizzera l’ho aperta solo pochi anni fa.

    Spero di esserti stato utile.
    Ciao 🙂

  348. io sono ancora giovane ma ogni giorno penso a come facciamo a vivere nella società di oggi.. A me della svizzera piace solo la natura e la calma che c’è in se.. E per chiunque voglia andare a vivere in svizzera o in altri posti paradisiaci dico solo che ha fatto o farà la scelta migliore.. Un saluto da un ragazzo che è stanco della solita vita. Buona fortuna.

  349. Ciao Pam, burocrazia snella in primo luogo.

    Devi poi decidere se costituire una società di persone o di capitali (in Italia è l’equivalente della Società per Azioni).

    Se intendi aprire una società di persone (individuale, in nome collettivo, ecc…) si è responsabili di eventuali debiti fino all’ultimo centesimo con il tuo patrimonio privato e si viene tassati come normalissime persone fisiche. Se hai un socio, sei solidale anche nei suoi confronti.

    Per quel che concerne la società di capitali. Non sono aggiornato su come è cambiata la legislazione ma da quel poco che so negli ultimi 3 anni è stata resa molto ma molto più liberale. Devi trovare almeno tre soci (una volta uno doveva essere svizzero, ora questa norma è stata tolta) e investire un capitale iniziale di 150’000 franchi. Sono ammessi dei prestanome (non ti fanno storie) se si intende poi essere dirigente unico.

    In caso di debito risponde esclusivamente il capitale investito (denaro e mezzi di produzione). La tassazione in linea di principio è leggermente progressiva è avviene in linea di principio su utili e capitali (in quest’ultimo caso a dipendenza del cantone in cui ti trovi).

    I titolari dell’azienda vengono tassati come normali persone fisiche.

    Per il resto dipende molto in quale cantone intendi aprire la tua attività… alcuni cantoni per i primi 5 anni non ti fanno pagare le imposte, questo per incentivare l’insediamento di nuove attività commerciali.

  350. @Pam

    Personalmente ti consiglio una GmbH (come la SRL in Italia) Società a resposabilità limitata. Non ti servono soci, rischi solo il capitale sociale (20’000 Fr.) e non rispondi da persona privata.

    Se non devi aprire una “grande” Società, lascia perdere la AG (tipo SPA), che non ne vale proprio la pena. Personalmente te la sconsiglio. Così come ti sconsiglio una Società Privata in quanto rispondi solo in qualità di persona privata. Direi che la cosa più logica è di cominciare con una GmbH e poi passare eventualmente a una AG. Però se non erro deve esserci almeno 1 socio svizzero o con permesso di soggiorno “C”.

    ciao

    Se le cose non sono cambiate, non ti occorre neppure la partita IVA (MwSt.) nel caso non superi un minimo di fatturato annuo (il minimo prestabilito, ora però non me lo ricordo).

  351. La partita IVA parte da 75’000 franchi di fatturato. L’unico vantaggio nel farla è quella che puoi scalare l’IVA dagli acquisti che si fanno.

  352. mi sto “documentando” per un franchising. poi vediamo se mi danno della pazza, o che..

    Grazie mille per le vostre risposte. siete stati veramente gentilissimi.

  353. e’ veramente incredibile constatare il successo, almeno negli anni indietro del franchising…se analizzato attentamente vedi che hai unoo stipendio da impiegato con i rischi e gli adempimenti di un imprenditoere… conveniente? si per il franchisor non per il franchisee….

  354. @carlo

    …è per quello che quando ho messo su il mio franchising l’ho strutturato affinchè ci guadagnasse qualcosina in più pure l’affiliato 😉
    Infatti al franchisor (che nel mio caso ero io) davano solo il 6% del fatturato annuo netto. …Mi bastava giusto giusto per un minimo di pubblicità locale.

    Comunque il problema in Svizzera è che è meglio non nominarlo… Nel senso che ci sono un sacco di franchising (anche ottimi) ma quasi nessuno sa che si tratta di franchising. Almeno per quanto riguarda la Svizzera tedesca non è ben visto.

    Credo che si tratti di un problema di “mentalità”. Qui tutti preferiscono “arrangiarsi da soli” (quelli che si mettono in proprio) e non vedono di buon occhio le “collaborazioni dirette”.

  355. Fabio, posso chiederti un parere? Per non farmi idee distorte… secondo te cosa pensano gli svizzeri di uno straniero disoccupato da molti anni come nel mio caso?

  356. @Luca

    Bè, non credo che pensino tutti la stessa cosa…

    Io credo che la maggior parte degli svizzeri sia portato a pensare che o non ha voglia di trovare un nuovo lavoro o non ne hai più la capacità. Purtroppo da come li conosco io è difficile che vadano oltre questi preconcetti.

  357. @Luca

    Bè, non credo che pensino tutti la stessa cosa…

    Io credo che la maggior parte degli svizzeri sia portata a pensare che o non hai voglia di trovare un nuovo lavoro o non ne hai più la capacità. Purtroppo da come li conosco io è difficile che vadano oltre questi preconcetti.

  358. @Luca

    Di niente Luca, figurati! 🙂

    Non ti logorare appresso ai preconcetti degli altri.
    La pensano così probabilmente perchè non ci sono mai finiti dentro.
    Prima era diverso, perchè era molto più facile trovare un BUON posto di lavoro, ma ora come ora, chi perde un buon lavoro ha parecchio filo da torcere per ritrovarne un’altro altrettanto ben pagato, e se non si accontenta con quello che trova…

  359. Ciao Fabio,

    Mio figlio 18 enne, studente, vorrebbe lavorare in Svizzera la prossima estate per guadagnarsi qualche soldo, preferibilmente nel campo agricolo, ma solo nella Svizzera tedesca o francese (parla francese e inglese correntemente). Puoi darmi, per favore, dei link ai quali far riferimento?
    Ti ringrazio e auguro a te e alla tua compagna buon 2012!!!

    PAOLO

  360. Fabio, penso che i primi sei mesi sono stati concretamente quelli più duri da digerire, ora onestamente non me ne frega quasi più nulla.

    Quel “quasi” è riferito alla realtà in cui devo comunque vivere (quella svizzera). Stando secoli fuori dal giro del lavoro si perde di aderenza con la realtà ed è dura poi rientrare dentro. Per puro caso sono riuscito a sentire la tua opinione.

    Non ho mai avuto una buona professione ma ora come ora sta diventando dura cercare anche solo di cavarsela. Qui in Svizzera c’è quell’aspetto parecchio deplorevole di allargare all’infinito il serbatoio di operai disponibili e colpevolizzare chi non riesce a stare dietro a certi ritmi o a certe condizioni salariali.

  361. BUON ANNO A TUTTIII!!!!!!!!!!!!

    Luca, ma cosa hai combinato di così brutto, da non riuscire più a trovare un lavoro? Scusa la domanda, ma non puoi non mettere per quale ditte hai lavorato, o dire che hai lavorato in Italia??

  362. @Paolo

    Ciao Paolo. Buno anno anche a te 🙂

    Vorrei poterti aiutare, ma proprio non so in che modo. Purtroppo di francese non so neppure una parola, e credo che se tu figlio non sa il tedesco, dovrebbe prendere molto in considerazione un lavoro in svizzera francese. Di “lavori agricoli” non ho la minima conoscenza e qualsiasi aiuto provassi a darti potrebbe risultare sbagliato. Inoltre non sapendo il francese, non saprei neppure da dove cominciare a cercare i LINK che mi chiedi.

    Credo però che – conoscendo il francese – sia abbastaza facile per tuo figlio provare a cercare i LINK direttamente sui siti della svizzera francese.

    Io comincerei da qui (scegliendo il cantone di Ginevra (GE):
    espace-emploi.ch/jobsuche/Jobs/einfache_suche/

    Spero di esserti stato comunque d’aiuto. Mi dispiace di non poterti aiutare di più.

    Fammi sapere qualcosa (giusto per curiosità personale)
    Ciao 🙂

  363. @ FABIO G.G DE TATA

    CIAO FABIO SONO MICHELE NON SO SE TI RICORDI, E UN PO DI TEMPO CHE NON CI SENTIVAMO E HO SEMPRE PIU IL DESIDERIO DI PROVARE QUESTA ESPERIENZA IN SVIZZERA TEDESCA. PURTROPPO STO TROVANDO DELLE DIFFICOLTà X QUANTO RIGUARDA I CORSI DI LINGUA TEDESCA PERCHè QUI SONO MOLTO CARI E ESSENDO IMPREPARATO NON SO SE SONO EFFICIENTI. NON SO SE HAI SEGUITO LE VICENDE ITALIANE IN QST GIORNI, E PER L’APPUNTO VOLEVO DIRE UNA COSA A LUCA, CHE VIVE DA PROPPO TEMPO IN SVIZZERA E NON SI RENDE CONTO CHE DA OGGI IN ITALIA SI PAGNO LE TASSE PIU ALTE DEL MONDO. LA TASSAZIONE E ARRIVATA AL 50%, E TE LO PUO DIRE UNO CHE HA UN’ATTIVITà COMMERCIALE E CHE NON PUO ARRIVARE PIU A FINE MESE PER LE TASSE CHE SI PAGANO. DEVO SOLO TROVARE IL CORAGGIO , MA SE IN QUESTO MOMENTO AVESSI UN PO DI PREPARAZIONE IN LINGUA TEDESCA VERREI DI CORSA. RICORDO CHE IL MIO POCO CORAGGIO E DOVUTO AL FATTO KE SONO SPOSATO ED HO UNA BIMBA DI 3 ANNI. FABIO IL MIO OBBIETTIVO E QUELLO DI TROVARE UN LAVORO NEL MESE DI GIUGNO E TROVARE UN LAVORO ESTIVO AL POSTO DI ANDARE IN VACANZA PER PROVARE A STBILIRMI LA. CI POTREI RIUSCIRE? MAGARI VENENDO LI CI POTREMMO CONOSCERE ANCHE DI PERSONA

  364. @ FABIO G.G DE TATA

    CIAO FABIO SONO MICHELE NON SO SE TI RICORDI, E UN PO DI TEMPO CHE NON CI SENTIVAMO E HO SEMPRE PIU IL DESIDERIO DI PROVARE QUESTA ESPERIENZA IN SVIZZERA TEDESCA. PURTROPPO STO TROVANDO DELLE DIFFICOLTà X QUANTO RIGUARDA I CORSI DI LINGUA TEDESCA PERCHè QUI SONO MOLTO CARI E ESSENDO IMPREPARATO NON SO SE SONO EFFICIENTI. NON SO SE HAI SEGUITO LE VICENDE ITALIANE IN QST GIORNI, E PER L’APPUNTO VOLEVO DIRE UNA COSA A LUCA, CHE VIVE DA PROPPO TEMPO IN SVIZZERA E NON SI RENDE CONTO CHE DA OGGI IN ITALIA SI PAGNO LE TASSE PIU ALTE DEL MONDO. LA TASSAZIONE E ARRIVATA AL 50%, E TE LO PUO DIRE UNO CHE HA UN’ATTIVITà COMMERCIALE E CHE NON PUO ARRIVARE PIU A FINE MESE PER LE TASSE CHE SI PAGANO. DEVO SOLO TROVARE IL CORAGGIO , MA SE IN QUESTO MOMENTO AVESSI UN PO DI PREPARAZIONE IN LINGUA TEDESCA VERREI DI CORSA. RICORDO CHE IL MIO POCO CORAGGIO E DOVUTO AL FATTO KE SONO SPOSATO ED HO UNA BIMBA DI 3 ANNI. FABIO IL MIO OBBIETTIVO E QUELLO DI TROVARE UN LAVORO NEL MESE DI GIUGNO E TROVARE UN LAVORO ESTIVO AL POSTO DI ANDARE IN VACANZA PER PROVARE A STBILIRMI LA. CI POTREI RIUSCIRE? MAGARI VENENDO LI CI POTREMMO CONOSCERE ANCHE DI PERSONA. grazie in anticipo

  365. Ciao Pam, lo svizzero per declinazione culturale segue molto le regole, è molto conformista e tende a non ribellarsi (e se muove delle osservazioni sono molto discrete).

    Per inciso, non sono mai stato un anticonformista con capelli rasta, ecc… anzi, però qui molte cose non funzionano ma sono tenute all’oscuro per due motivi: il quieto vivere e un’impronta culturale di matrice protestante.

    La ragione per cui mi trovo in questa situazione è dovuta al fatto che cominciai a contestare sul posto di lavoro sottolineando come fossi malpagato (guadagnavo meno di una donna delle pulizie che lavorava nella medesima azienda negli anni ’90 seppur occupavo una posizione migliore!) e che qualcuno stava lucrando sopra questa situazione (l’azienda e l’agenzia che mi occupava).

    Vista la situazione, ho cominciato a sbeffeggiare dirigenti e agenzia. I dirigenti risposero asserendo che io sono un “lavativo” ed io gli risposi prontamente dandogli dei “parassiti succhiatori del lavoro altrui”. Oltraggio al padrone e riferimento all’agenzia mediatrice che mi telefonò tutta indispettita sulla “figura fatta”. Gli risposi di versare lo stipendio e di non rompere le scatole se non volevano fare una brutta fine. A quanto pare dopo due settimane che me ne sono andato un dirigente è stato riempito di botte da un operaio.

    In Svizzera non esiste un sindacato forte come in Italia (dove tra l’altro scade in faccende politiche), quindi uno è costretto a sbrigarsela da solo. Va considerato che nei cantoni latini (tendenza meno diffusa in quelli tedeschi) all’interno del padronato ci si passa informazioni sui dipendenti in maniera molto ma molto discreta. Se ti metti in cattiva luce pur partendo da qualcosa che ti spetta di diritto si corre il rischio altissimo che hai addirittura chiuso di lavorare in tutta la Svizzera, in particolare se sei straniero.

    A memoria non ricordo scioperi selvaggi (solamente uno grosso all’inizio del secolo scorso nelle ferrovie) e sabotaggi ad istituzioni e aziende per come avviene in Francia. Poi calcola che non posso accedere nel settore pubblico perché è una prerogativa per chi svizzero lo è veramente (non come me che sono un naturalizzato) e bisogna avere degli agganci per riuscirci ad entrare. Nel paradosso, la Svizzera dovrebbe essere l’unico paese del mondo occidentale ad accettare stranieri in qualità di funzionari pubblici (per esempio in Italia, Germania, ecc… la cittadinanza è requisito essenziale per ricoprire una carica pubblica perché il funzionario ha anche una valenza istituzionale). Ad eccezione del diritto di voto e del servizio militare, non c’è più nessun tipo di distinzione tra svizzero e straniero detentore di un permesso di durata indeterminata (e alcuni sottolineano che sia nettamente migliore il permesso di soggiorno di durata indeterminata rispetto alla cittadinanza).

    Ricorda che se vuoi trasferirti qui in Svizzera, ti puoi anche scordare di andare a contestare la proprietà privata altrui per come si fà in Italia. Questo è l’altro “errore” che ho fatto.

  366. Dimenticavo Pam, sul curriculum preferisco mettere le cose veritiere per come stanno. La realtà svizzera è piccola e con poco solitamente si riesce a costruire il passato professionale di una persona.

  367. @Michele

    ciao 🙂

    Si. Si può fare.
    Ma attento a non farti troppe illusioni.
    Nel senso che non è che qui ci sia una sorta di paradiso.
    Diciamo che “qualcuno” ci riesce e “qualcun’altro” no.
    Un mio amico, mi ha raccontato proprio questa sera che un suo nipote venuto in Svizzera 3 anni fa (in italia faceva il carrozziere), non solo si è guadagnato un’ottima stima, ma il suo capo gli ha da poco aumentato il salario di MILLE Fr. al mese!!! Portandolo a 6’500.- !

    …Altri invece – purtroppo – se ne tornano in Italia con la coda tra le gambe e un’infinita delusione.

    Come dicevo anche un po’ più su, ci vuole anche un po’ di fortuna e trovarsi al posto giusto nel momento giusto (con la gente giusta)… La “piccola” differenza è che qui, se ti fai valere e credi in ciò che vali (e VALI davvero), nessuno, RIPETO: NESSUNO ti mette i bastoni tra le ruote!

    …e le difficoltà ci sono OVUNQUE, ma sono quasi sempre superabili. Dipende da quanto SOGGETTIVAMENTE si è disposti a mettersi in gioco per “vincere” e per ARRIVARE al traguardo prefisso.

    Nulla toglie però, che se ci si mette la sfortuna e le persone sbagliate, e si finisce in posti sbagliati al momento sbagliato, se ne vada TUTTO a p….. Non so se mi spiego.

    Ci tengo a RIPETERLO!: La Svizzera NON è un “salvaggente”. È solo un posto dove la gente vive nel modo più civile possibile (ma ogni mondo è paese…), e quindi RIPETO!!!!: è sbagliato farsi false illusioni. Non è che chi arriva in Svizzera si “salva” dallo schifo italiano. Ci sono molti fattori ed eventi che non sono affatto prevedibili! Tienine conto.

    A presto 😉

  368. @TUTTI 🙂

    In Svizzera una delle GROSSE DIFFERENZE in “questioni di lavoro” è che:
    IL CAPO HA SEMPRE RAGIONE! ANCHE QUANDO SBAGLIA O QUANDO NE APPROFITTA!

    Nel senso che il “capo” TENDE A SENTIRSI TALE IN OGNI OCCASIONE. Anche quando a volte non sarebbe il caso…

    Quindi, per chi fosse interessato a lavorare in Svizzera c’è una “regola FONDAMENTALE” da sapere: MAI CONTRADDIRE IL CAPO!!!
    È L’ERRORE PIÙ GROSSO CHE SI POSSA FARE IN SVIZZERA!

    Allora come fare??? (mica è giusta questa cosa!) …La risposta è SEMPLICE:
    Da buon partenopeo cito PULCINELLA! (e traduco in italiano):
    – io non sono FESSO, ma FACCIO il fesso! Perchè facendo il fesso “ve facci’ fessa!”…

    A buon intenditor…

    Il PUNTO è che qui i CAPI vogliono sentirsi tali (a tutti i8 costi!)…
    Quindi: LASCIATEGLIELO FARE!

    TUTTI i capi (anche i più “buoni” vi romperanno sempre l’anima! E lo faranno per non perdere la loro AUTORITÀ! Anche se VALETE e gli servite. E comunque non sono certamente le impressioni dei vostri “capi” a dovervi interessare (tanto di solito è solo UNO!)… Bensì la consapevolezza che fate bene il vostro lavoro, anche se sottopagati e sfruttati (ricordo che nonostante ciò qui si riesce a vivere lo stesso, specie se si lavora in due. E che con “due sotto-paghe” non si vive per niente male!).

    I “capi” ROMPONO SEMPRE! Anche quando fate bene il vostro lavoro!
    L’unica DIFFERENZA è che se fate male il vostro lavoro VI LICENZIANO e se invece lo fate bene vi tengono. A “conti fatti” direi che la risposta è più che evidente. Infatti lo conferma proprio il nostro amico Luca, con la sua situazione.

    In poche parole – soprattutto all’inizio – sarà NECESSARIO ingoiare un po’ di rospi e STARSENE ZITTI! Chi riesce a farlo – rapidamente – verrà sia rispettato che ricompensato (se lavora bene), chi non ce la fa, finisce “senza lavoro” e con un sacco di porte chiuse.

    Il fatto che “ognuno deve pensare a se stesso” (nell’ambito lavorativo) NON È AFFATTO UN CONTROSENSO. La teoria molto diffusa in italia (grazie soprattutto ai sindacati) è che “ci si possa tenere per mano e approfittare della FORZA SINDACALE per ricevere ciò che crediamo di dover ricevere per diritto”.
    Ma non è così!
    A questo mondo si NASCE SOLI e SI MUORE SOLI!
    …e in questo lasso di tempo BISOGNA VIVERE!
    …ossia fare delle scelte per poter soddisfare le proprie personali aspettative.

    È ancora una sorta di “medioevo moderno”, in cui è necessario sapersi districare al meglio anche nella peggiore delle situazioni. Chi fa fatica a capire questo piccolo dettaglio, non solo difficilmente raggiunge il suo scopo in Italia, ma OVUNQUE!

    …Perchè QUESTO – come dice bene Venditti – È UN MONDO DI LADRI!
    Anche quando le apparenze vorrebbero dimostrare il contrario!

    Perciò se le apparenze mostrano una “certa realtà”, è BENE “camminare a braccetto con tali apparenze”, MA NON DIMENTICARSI MAI CHE LA NOSTRA SOCIETÀ È FONDAMENTALMENTE IMPOSTATA SUL CAPITALISMO.

    …e qui dovrei citare nuovamente il mio caro “amico” Pulcinella! 😉

  369. Vorrei solo permettermi di fare un’integrazione all’ottimo intervento di Fabio.

    Se desiderate vivere in Svizzera EVITATE di essere polemici per come si usa in Italia… gli svizzeri sono gente molto pragmatica e tendono ad escludere chi contesta troppo.

    Nella società elvetica ci sono delle gerarchie di stampo militare e vanno rispettate senza fiatare. Una delle ragioni per cui Hitler ottenne inizialmente dei successi fulminei all’inizio della secondo conflitto fu perché gli operai tedeschi andarono in guerra con il loro capo divenuto nel frattempo graduato. In pratica anche in guerra si ricreava lo stesso rapporto ravvisabile in vita civile nella normale attività produttiva. Se in Germania ciò è finito nel 1945, in Svizzera è ancora realtà oggi nel 2012! Se rispetti le gerarchie tutto a posto… se sgarri invece cominciano i problemi e le conseguenze sono serie perché ci si gioca la permanenza nel paese.

    In Svizzera, come in ogni paese a maggioranza tedesca, la coesione pretesa è molto alta… per intenderci, non è qualcosa di blando per come avviene in Italia.

    Ammetto che non sto facendo fare una bella figura alla comunità italiana e consiglio caldamente di NON tenere un comportamento come il mio, oltre che il mio è un caso specifico perché posso tenere un comportamento da italiano strafottente e che scherza sulle cose serie in quanto quel pezzo di carta che attesta che io sono svizzero mi copre le spalle.

    Gli svizzeri più che indicare un certo degrado morale (dal loro punto di vista) non possono fare e in genere nei paesi europei dove c’è una lingua di origine germanica c’è anche un buon sistema di protezione sociale dove tendenzialmente non si fà morire di fame nessuno.

  370. @Luca

    Concordo in buona parte con quanto hai scritto, ma vivendo in svizzera tedesca da così tanto tempo ho avuto modo di conoscere BENE gli svizzeri tedeschi – diversi miei zii hanno sposato delle svizzere tedesche con cui sono stato a stretto contatto -. C’è paarecchia differenza tra gli svizzeri tedeschi e i tedeschi “di Germania” – altri miei zii hanno sposato donne tedesche, e in più ho avuto diversi rapporti lavorativi in germania attraverso la musica, e come è facilmente immaginabile, durante le feste – QUANDO QUALCUNO FINISCE PER UBRIACARSI – saltano fuori le vere persanolità….

    La differenza NON è irrilevante. I tedeschi non hanno il minimo senso dell’umorismo (se gli racconti una barzelletta – qualsiasi sia – non ridono affatto e ti guardano come se fossi mezzo deficiente. Questo con gli Svizzeri non accade. Tanto è vero che le battute degli svizzeri sui tedeschi sono paragonabili a quelle in Italia sui carabinieri…

    Gli svizzeri tedeschi sono si “conservatori”, ma molto più “UMANI”. Amano il lavoro ma anche l’umorismo e i valori sociali e umani. Per loro esistono DUE cose nella vita: la famiglia e il lavoro. GUAI a chi gli tocca questi valori. I tedeschi sono un tantino diversi… I tedeschi sono più “branco… Tribù…”.

    È vero che gli svizzeri tedeschi amano rispettare la “gerarchia”, MA SOLO sul lavoro. Non amano affatto farlo nè nel tempo libero, nè in famiglia o con gli amici. Il *lavoro* per loro è solo una COPERTURA, a differenza dei tedeschi. Quindi sono infinitamente DIVERSI. Ma questo non significa che si possa “aggredire” il loro senso gerarchico per quanto concerne il lavoro. E poi bisogna tener conto che essendo molto più piccola della Germania, la Svizzera ha “subito” molto di più l’influsso degli italiani per oltre 40 anni. Diciamo che “nel frattempo” si sono un po’ italianizzati, ma hanno CONSERVATO FERMAMENTE il loro sistema gerarchico in ambito lavorativo. Che tutto sommato forse non è neppure così sbagliato come molti credono…

    Per fare un esempio banale:
    Ogni volta è ho suonato in BAND “senza capo”, è sempre durata poco, mentre ogni volta che è stato scelto di votare chi fosse il “capo” della band, la band è durata anni. Una addirittura 14 anni! Il che non è poco per una band di musicisti dilettanti che non si chiamano *I POOH” ! 😉

    Comunque… Capisco che visti da fuori (incluso il ticino o la romandia) gli svizzeri tedeschi possano dare questa impressione tipicamente “tedesca”, ma non corrisponde alla verità. E di fatti non la sopportano affatto! L’unica cosa è che hanno la loro *idea* per quanto concerne il sistema gerarchico di lavoro, e dato che probabilmente è l’unico “approccio” con chi non è tenuto a “conoscerli in intimità”, può appunto capitare che ne risulti una verità distorta e solo apparente.

    Quando dicevo di non contraddire il capo sul lavoro, non intendevo di non poterlo fare per esempio in privato…
    Molti “capi”, finito di lavorare se ne vanno al bar anche con gli operai e lì la storia CAMBIA parecchio. Ma poi, quando si torna a lavorare… Non so se mi spiego.

    Logicamente questa è una constatazione abbastanza approfondita sotto l’aspetto dei rapporti intrapersonali, che PER OVVI MOTIVI non è da considerarsi prioritario per chi “comincia” una nuova realtà in Svizzera tedesca.

    Aggiungo solo una cosa:
    personalmente preferisco di gran lunga lavorare per gli svizzeri che per gli italiani, quando suono. Il motivo è semplice: Gli svizzeri mi RISPETTANO SIA COME PERSONA CHE COME ARTISTA E MI PAGANO, mentre gli italiani mi trattano “come un fratello”, e quindi evitano il più possibile di pagarmi e allo stesso tempo di “convalidare” il mio talento musicale. Penso che questa cosa sia abbastanza facile da immaginare per chi legge 😉

  371. Ciao Fabio, credo che ci sia stato un equivoco. Per “germanico” mi riferivo più precisamente a un’enorme contenitore che contiene svizzero tedeschi, austriaci, danesi, svedesi, ecc… e il cui fulcro è chiaramente la Germania.

    Questi paesi, fatta forse eccezione dell’Inghilterra, sono accomunati nel vedere le cose in un certo modo. Se te pensi per esempio, tutti hanno creato dei sistemi di protezione sociale molto avanzati. Perché?

    Condivido con te il fatto che gli svizzero tedeschi sono conservatori. I romandi sono orientati a sinistra e i ticinesi sono solamente degli italiani adattati ad una struttura sociale costruita dagli svizzero tedeschi (perché tra i ticinesi il tasso di litigiosità, la mentalità del “sono furbo vivo meglio”, il netto prevalere di interessi privati, ecc… sono cose molto diffuse esattamente come in Italia).

    Un po’ di storia contemporanea svizzera per gli amici italiani che ci leggono. La differenziazione tra Svizzera tedesca e Germania è qualcosa di relativamente recente partito solo nel periodo antecedente al secondo conflitto. In Svizzera all’epoca non esisteva uno stato sociale, la garanzia del lavoro, ecc… ed erano attratti per questa ragione dalla Germania di Hitler. Già nel primo conflitto mondiale tutta la Svizzera tedesca simpatizzava apertamente per la Germania.

    Fatto sta che a partire dagli anni ’30 le autorità puntarono ad una netta differenziazione con con la Germania introducendo ad esempio il dialetto svizzero tedesco su tutti i piani della vita civile e creando altre peculiarità svizzere. Credo che senza quelle differenziazioni, la Svizzera tedesca poteva diventare quel che è oggi l’Austria, ossia un’appendice della Germania (gli scambi tra Austria e Germania sono talmente forti che nella realtà risultano due paesi praticamente indistinguibili).

    La maggioranza delle differenze che citi, azzardo a dire che sia qualcosa di strettamente campanilistico dovuto ad uno sviluppo regionale separato e dubito fortemente che ci sia qualcosa di insormontabile alla base.

    Anzi, forse sono più diversi un siciliano e un lombardo (ma anche solo con un napoletano) che non un tedesco e uno svizzero-tedesco malgrado questi due appartengono a due entità statuali separate.

  372. Vi comunico che il prossimo 16 gennaio parto alla volta di Zurigo, se qualcuno avesse informazioni che possano essermi d’aiuto per la mia ricerca di lavoro in quella sede vi sarei molto grato.
    Ora ci stò andando per una settimana e cercherò di fare tutto quello in mio potere per poterci restare.
    Fatemi un in bocca al lupo!!!!

  373. Nicola, un grossissimo in bocca al lupoo!!!!!!!!!

    Luca, cavoli.. non avrei mai immaginato che potesse capitarti una cosa del genere.. e tu sei svizzero!!! Che brutto.
    Spero che non sia così dappertutto.

  374. Ciao ragazzi!
    Devo decidere se andare a vivere in Svizzera o tornare in Italia.
    Con 60,000 euro all’anno LORDI di base, ci vivo bene a Lugano? O e’ meglio andare in italia?
    So che in italia perderei piu’ della meta’ in tasse e in svizzera meno, ma alla fine il costo della vita sara’ pure diverso, no?
    Come vivo a Lugano con uno stipendio del genere?

  375. @Luca

    Ciao Luca 🙂

    Ma allora è vero che per diventare “svizzeri” bisogna conoscere la storia della Svizzera! Ahahah! 😉

    A parte gli “scherzi”… continuo a non essere d’accordo con te su questo punto (un “disaccordo” orientato esclusivamente ai fini comprensivi dei lettori che seguono questo post, ovviamente nulla di personale).

    Conosco tantissimi svizzeri tedeschi, e li conosco in modo molto approfondito.
    Credimi non hanno proprio nulla a che fare con i tedeschi. Ma proprio nulla!
    Storicamente parlando ciò che scrivi è vero, ma è – appunto – solo STORIA. Passato. Non più realtà. Per capirci: anche gli italiani del 1930 erano pareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeecchio diversi da quelli dei giorni nostri. Così come è cambiato l’italiano (al nord, al centro e all sud) rispetto agli italiani di 80 anni fa, sono cambiati anche gli svizzeri rispetto ai tedeschi di 80 anni fa.
    Chi mi conosce sa bene cosa penso io della “storia”… Una banale “raccolta di idee politiche del momento, immortalate nei libri di storia per sempre”… Ma lasciamo perdere le contraddizioni storiche, che non è il caso forse qui. 😉

    Comunque, per intenderci, gli svizzeri tedeschi non li sopportano proprio i tedeschi e probabilmente proprio per questo motivo sono diventati così diversi. E la cosa è reciproca da parte dei tedeschi (idem per gli austriaci).

    Non fraintendermi, so bene cosa intendi. Ma so che è scorretto questo luogo comune che gira tra chi non li conosce.

    So un po’ anche come la pensate in Ticino, perchè ho un po’ di parenti che vivono a Lugano Paradiso e di tanto in tanto li vado a trovare. E mi sono reso conto che ci sono diverse cose che vengono interpretate in modo scorretto da quella “posizione”. Ma non è cosa importante. È giusto per puntualizzare un po’… 😉

    A presto

  376. @Daniele

    La tua domanda mi sembra un po’ strana. Non l’ho capita. Con quella somma si veve bene ovunque. Dipende dal tuo tenore di vita. Ma soprattutto da che tipo di società PREFERISCI. Non credo che sia un problema finanziario in un caso simile. Tanto i soldi alla fine non bastano mai…

    Tu in quale realtà preferisci vivere? Quella italiana o quella ticinese?
    …Forse è solo questa la domanda importante, in fondo.

    Ciao

  377. Ciao Fabio!
    Allora, mi spiego… Purtroppo ho solo informazioni prese da internet quindi spero che mi correggerai.
    PRESUPPOSTO: Sarei in proprio quindi posso basarmi dove voglio.
    OPZIONE 1: Bologna. Ragione: sono bolognese quindi opzione 1 sarebbe tornare a Bologna.
    Con circa 60,000 lordi all’anno, finisco a prendere sui 2500 al mese in italia. A Bologna con 2500 al mese non ci vivrei bene come quanto ho vissuto a Londra negli ultimi anni (appartamento bello, alcune vacanze all’anno etc). Devo dire che a Londra il costo della vita e’ paradossalmente piu’ basso che a Bologna, e inoltre vieni tassato meno.
    OPZIONE 2: Lugano. Ragione: la maggior parte dei miei meetings saranno a Milano, posto che odio quindi di andare a vivere la’ non ci penso nemmeno. Inoltre, ragioni fiscali.
    Da quello che ho ricavato dall’intarweb, €60,000 all’anno sono circa 75,000 franchi. Dopo tasse, dovrei ritrovarmi in mano piu’ o meno 5000 franchi al mese.

    La domanda e’… vivo meglio con quei 2500 euro a Bologna, o con 5000 franchi a Lugano?

    Per il discorso di quale realta’ preferisco, devo dire che la calma di Lugano mi attrae molto, ma che a Bologna ho famiglia e amici. Comunque viaggerei molto e potro’ restare a Bologna per lunghi periodi di tempo quindi mi andrebbe bene cosi’.

    Grazie di tutto!

  378. @Daniele:

    Economicamente parlando, meglio 5’000.- Fr. a Lugano.

    Il punto è che dovresti chiedere a Luca, che vive lì, come vengono trattati gli italiani a Lugano, perchè questo proprio non te lo saprei dire. Ho un po’ di dubbi e mi piacerebbe sentire il parere di Luca che vive li.

    ciao

  379. Ciao Fabio, sono uno di quei “pochi fortunati” che ho potuto godere in parte di una formazione superiore siccome qui in Svizzera la selezione è fortissima, quindi la storia elvetica rientrava nei programmi di storia e non nei programmi nella cittadinanza (essendo nato e cresciuto non ho dovuto sostenere esami).

    Ad essere stretti nel discorso, non ho praticato tanto gli svizzero-tedeschi ma mi limito a giudicarli sulla base di chi ci ha avuto a che fare (e a dire il vero ho praticato soprattutto tedeschi). Non so cosa pensare perché un’accusa mossa dai tedeschi è quella che gli svizzero-tedeschi sono finiti per chiudersi su sè stessi pur di differenziarsi da loro. Però a mio avviso sono più i punti che li accomunano che quelli che li dividono. Entrambi hanno uno stile di vita spartano, un alto senso del dovere e dell’essere laboriosi, un forte impegno in qualsiasi cosa che fanno, una forte osservazione delle regole e una certa sportività nell’accettare eventuali sconfitte.

    Secondo me il tedesco ha una sensibilità maggiore nei confronti della cultura e l’arte mentre lo svizzero-tedesco lo trovo nettamente più pragmatico. Va poi considerato che all’interno della stessa Germania secondo alcuni ci sono delle differenze… i Länder a maggioranza cattolica sono più inclini ad un certo buonismo, i tedeschi del sud sono più primitivi perché parlano ancora dialetto (in Germania è considerato qualcosa di poco elegante) e via dicendo.

    Poi chiaramente non posso esprimermi su qualcosa che non conosco a fondo, ma la divergenza tra tedeschi e svizzero-tedeschi è qualcosa di molto recente per giunta istillata dall’alto per ragioni politiche (e ben inteso che non è sempre negativo… se da un lato si sono allontanati gli svizzero-tedeschi da sentimenti pangermanisti, dall’altro si è migliorata la coesione nazionale con romandi e ticinesi).

  380. ragazzi veramente grazie èeer chi come me si accinge a fare il grande salto senza ritorno(in questoopaese dei balocchi) siete una miniera di informazioni utilissime…
    pero’ volevo chiedere sia al carissimo gg. de tata che all’erudito luca,…. vedo che molti ristoranti non sono gestito da svizzeri ma da slavi e italiani…ùmentre negli alberghi credo ci siano piu’ nativi… a cosa devo stare attento,,,, mmm mi dicono che italiani(mi dicono… fino a prova contraria?) li in svizzera sfruttano un po la gente….

  381. Fabio, purtroppo del Ticino conosco esclusivamente quel che viene chiamato “sopraceneri”, ossia la parte oggettivamente più povera del Cantone Ticino e quella che si può qualificare autenticamente come la “Svizzera italiana”. Per chi non lo sapesse, la Svizzera vera e propria in Ticino comincia da Bellinzona in su (Bellinzona, Biasca, Faido e Airolo sono gli unici centri svizzeri in Ticino essendo il resto del Cantone fortemente permeato di italianità, anche se un ticinese sarebbe difficilmente disposto ad ammetterlo). Per la cronaca, il Monte Ceneri è una montagna che divide letteralmente in due il Cantone Ticino e da cui nasce la definizione “sopraceneri” e “sottoceneri”.

    L’ultima volta che sono stato a Lugano è stato oltre due anni fa, quindi non posso sbilanciarmi più di quel tanto. L’impressione che ne ho ricavato è quella che il Sottoceneri, ossia la parte più ricca e produttiva a ridosso della Lombardia, altro non è che un surrogato dell’Italia. Per dire… quando sono stato a Lugano a me sembrava di essere a Como, le tendenze sono importate tutte dall’Italia e via discorrendo. Nella realtà è solo una continuazione dell’Italia, solo un po’ più ordinata. Essendo la regione ticinese dove si svolgono tutte le attività economiche ticinesi, ci dovrebbero essere di riflesso più probabilità di lavoro.
    Le grosse differenze tra sopra e sotto ceneri sono gli affitti, tendenzialmente più bassi nel sopraceneri, il costo della vita leggermente inferiore nel sopraceneri e una certa apertura mentale nettamente più superiore nel sottoceneri. Si può tranquillamente vivere nel sopraceneri e lavorare nel sottoceneri, dipende da quanto si accettano gli spostamenti (perché da quel che so è impossibile muoversi nel traffico di Lugano). Con 5’000 franchi al mese si vive discretamente nel sopraceneri mentre non credo che ci siano appartamenti a buon mercato a Lugano e dintorni siccome c’è una forte speculazione basata sull’afflusso di ricchi stranieri.

    Inoltre il sottoceneri consente maggiori attività, dalla semplice cultura allo shopping (il 90% dei centri commerciali si concentrano tra Lugano e Chiasso) dozzinale e di lusso mentre il sopraceneri risulta più “piatto.”

  382. Carlo, nel limite del possibile eviterei il capo italiano. So che è sbagliatissimo generalizzare,.. ma sono tra i più ruffiani in assoluto.

  383. Dimenticavo di dire… se siete recettori di buoni stipendi (dai 5’000 franchi in su), il sottoceneri ha una percentuale di imposta comunale spesso inferiore rispetto al sopraceneri (per esempio a Paradiso si paga il 45% di imposta comunale in meno rispetto a qualsiasi paesino del sopraceneri) in quanto è la regione più ricca. Quel che magari rischiate altamente di pagare di più in termini di affitto, lo recuperate in parte a livello di imposta.

  384. Stavo guardando appartamenti da affittare e mi sembra che con circa 1500-2000 fr si trovano dei bei posti a Lugano. Sono preparato a spendere un po’ di piu’ per l’affitto visto che lavorerei da casa – vorrei quindi un ambiente in cui mi sento a mio agio.

  385. Per Luca,

    Da come si esprime lei rivela una certa sensibilità e intelligenza.
    E’ un vero peccato che non riesca a rientrare nel mondo del lavoro.

  386. Ciao Pam, sarei il nuovo vice presidente (vendite) della parte italiana della multinazionale in cui lavoro adesso. Se tutto va come previsto, e in questi tempi non si sa mai.
    Daniele

  387. Concordo con Paolo. Trovo assurdo che per un “piccolo” incidente di percorso, ci si ritrova ad essere esclusi in questo modo!! Spero che un giorno, tu riesca a trovare qualcosa di degno, o per lo meno di riuscire ad aprire un’attività tua.

    Daniele, ti auguro di aver successo!!

  388. @Pam:

    Mah?!… Non so… Non voglio assolutamente mettere in dubbio quanto scrive Luca, ma mi pare un po’ strano che gli siano state chiuse le porte fino a questo livello. So di amici di amici che hanno fatto cose molto più gravi (del tipo prendere letteralmente a pugni il capo e minacce varie), ma che poi non hanno riscontrato il problema di Luca nella ricerca di una nuova occupazione. Magari dove vive Luca la cosa è un po’ più “critica”… Mah?!
    Comunque posso confermare che non è quasi mai così qui in svizzera tedesca. A meno che non lo si voglia anticipare al futuro datore di lavoro (per paura che lo scopra da solo e lo interpreti a modo suo), che di certo non la prenderebbe come una cosa positiva.

    Nonostante sia vero che in Svizzera è diffusa questa “credenza”, non credo sia praticata oltre un certo grado di valutazione iniziale. Di SICURO non conviene scrivere sul CV informazioni forvianti o sbagliate, perchè una telefonatina al datore di lavoro precedente è praticamente prassi qui.

  389. @Daniele

    Scusa se mi permetto di scrivere la mia opinione, ma non posso farne a meno…
    Secondo me 5’000.- Fr al mese per fare il vicepresidente di marketing, sono un tantino “pochi”…
    Comunque sempre meglio di niente. Io direi che 5’000.- sono un po’ al limite per quello che ho capito che vuoi fare, ma d’altronde è un lavoro molto interessante e stimolante…

    Quindi ti faccio i miei più sinceri auguri, ovunque tu decida di andare a lavorare 🙂

  390. Ciao Fabio, non ti preoccupare capisco benissimo la domanda! Senza sbilanciarmi, prima di tutto sono “soldi inglesi”. E’ uno di quei lavori che hanno una base relativamente bassa ma hanno una struttura di commissioni senza limiti. Quindi 5000 netti mensili (secondo i miei calcoli) con commissioni extra che vanno ben al di sopra ma non sono garantite. Per stare sul sicuro mi baso su 5000 inizialmente visto che i primi mesi avrò bisogno di tempo per ‘ingranare’ 🙂

  391. Fabio, quella è una mia conclusione personale che credo di aver preso dopo attenta analisi delle vicissitudini e dell’ambiente che mi circonda. Poi io gli svizzeri li ho conosciuti a fondo, sono entrato nel loro mondo istituzionale, ho potuto veramente vedere le cose dall’interno.

    Devi calcolare che nei cantoni latini malgrado un’apparente aria di cordialità sono presenti tra i più sfacciati fenomeni di sfruttamento e precariato della Svizzera (ricordo una trasmissione della televisione romanda in tal senso).

    In aggiunta devi calcolare che in Ticino la maggioranza delle offerte di lavoro saltano fuori per conoscenza (da non confondere con la raccomandazione) e la gestione del settore pubblico è fortemente clientelare (alcuni scherzosamente dicono a livelli di Calabria e Sicilia). Per darti un’idea, in Ticino il carrozzone pubblico occupa tanti funzionari quanto quelli del Canton Zurigo seppur i ticinesi sono 1/4 dei zurighesi. Il 50% delle imposte pagate in Ticino finisce per mandare avanti un settore pubblico palesemente sovradimensionato e composto al suo interno da un’enormità di fancazzisti incompetenti (e alcuni arroganti) che se si ritrovassero a lavorare nel privato sarebbero sbattuti fuori a calci nel giro di poche settimane.

    Non mi stupisce nemmeno la paga di 5’000 fr. perché in Ticino ho visto gente diplomata all’ETH o all’EPFL (università di livello mondiale) percepire 4’500 fr. al mese. Di norma il divario salariale tra Ticino e Svizzera tedesca varia in una forbice compresa tra i 1’000/1’500 fr. al mese (rivalutabili ulteriormente verso il basso).

  392. Salve a tutti!! Vi seguo da qualche giorno e devo dire ke sono riuscita a capire qualcosa in più sulla SVIZZERA proprio grazie alle vostre testimonianze,quindi grazie;)) volevo chiedervi qualche informazione in più sul lavoro in campo riabilitativo, sono una fisioterapista e volevo capire meglio quanta richiesta ci fosse e come viene considerato il mio lavoro, sarei orientata al ticino perchè non parlo il tedesco!! Grazie anticipatamente e un saluto a tutti!!

  393. @Marianna

    Ciao Marianna.
    Confermo quanto scritto da Luca.
    Non conosco abbastanza approfonditamente il Ticino, ma credo che su questo sia simile alla Sv. tedesca. Forse devi tener conto di un fattore di non poca rilevanza, ossia che SOLTANTO alcune Casse Malattia risarciscono i loro clienti per cure fisioterapeutiche NON LEGATE a un’Associazione Nazionale teraputica (scrivo per sentito dire)… Quindi, visto che qui i clienti preferiscono le “cure pagate dalla Cassa Malattia”, dovresti informarti su come aderire alle suddette Associazioni. Altrimenti rischi di trovarti con pochi clienti.

  394. Grazie!! in effetti ho provato a contattare qualche struttura della zona ma fin’ora nessuna notizia positiva, ma appena mi sarà possibile vorrei venire per qualche settimana e magari lasciare “a mano” i miei curricula! invece per quanto riguarda il settore pubblico che tipo di politica c’è sulle assunzioni?? Più o meno quanto può guadagnare un fisioterapiosta? o meglio si vive bene in svizzera facendo questo lavoro?? ma quante domandeeee!! ;))

  395. Per Marianna

    1) Per prima cosa devi vedere quando ti sei diplomata e che tipo di titolo ti è stato rilasciato. Se è universitario, con la Riforma di Bologna dovrebbe essere riconosciuto alla pari di uno svizzero senza particolari storie

    2) Non so se per i fisioterapisti bisogna sostenere ulteriori esami (previo tirocinio) per entrare nell’associazione di categoria per come avviene con medici, dentisti, ecc…. e quindi aprire uno studio in proprio ed essere riconosciuti dalle casse malati per come ti ha detto Fabio

    3) Fin quanto ne so io non è più tanto diffuso presentarsi di persona nella ricerca di lavoro… per molti è segno di invadenza (però rimane una cosa molto soggettiva). In Svizzera è buona cosa allegare una lettera di presentazione al curriculum e dare una copia degli attestati ottenuti. Fossi al tuo posto comincerei dalle strutture pubbliche (ospedali, case di riposo, ecc…)

  396. @Marianna …e tutti coloro che si accingono a inviare CV

    Concordo con Luca.

    Un’altra cosa IMPORTANTISSIMA rispetto all’Italia:
    Se invii un CV SENZA FOTOGRAFIA, te lo cestinano immediatamente.
    Non scherzo! È proprio così.

  397. @Marianna

    Ah! Evita di inviare CV in “formato europeo” !

    I datori di lavoro svizzeri sono un tantino campanilisti e appena vedono un CV “europeo” pensano a cestinarlo!

    Se invece lo invii in “formato svizzero” (in Svizzera esiste un certo “standard” per i CV), nonostante sia di “origine europea”, vine preso come un segnale POSITIVO in quanto è indice di interessamento al sistema svizzero.

    Eccoti un LINK dove trovare gli attuali “standard svizzeri” per i CV:

    area-lavoro.ch/dateien/Broschuere/b_rav_it.pdf

    Da pag. 25 a pag 26 trovi un ottimo esempio di CV “svizzero”.
    Dai anche un’occhiata a tutta la Brochure, che è decisamente importante per la candidatura in Svizzera.

    ciao

  398. Ciao Fabio, ottima precisazione quella sulla foto.

    Consentimi solo un appunto nella speranza di non dare adito a pregiudizi di stampo razziale… se avete un fenotipo eccessivamente esotico evitate di allegare la foto. Oggi grazie anche alle macchine digitali è facile ritagliare uno spazio per la foto direttamente sul curricolo senza foto formato passaporto che svolazza ovunque (il layout è importante).

    Eventualmente il curricolo europeo può andare bene esclusivamente se vi candidate per multinazionali americane che hanno sede in Svizzera. In questo caso specifico, tengono d’acconto solamente il modello europeo.

  399. Un ultima cosa.

    La lettera non deve essere superiore a più di una pagina e deve riassumere brevemente scuole (solo quelle che contano, non tutta la carriera scolastica dalle scuole elementari ma ad esempio liceo e poi università) e titoli ottenuti, esperienze professionali e di cosa ci si occupava senza andare nel dettaglio e ulteriori competenze che esulano dalla professione (per esempio si sa usare il computer, quali programmi, ecc…) ma che possono tornare sempre utili al fine del lavoro.

    Ricordatevi poi di “intestare” in alto a sinistra la lettera di presentazione al curriculum con nome, cognome, via e numero di telefono.

    Per il curricolo. Per presentarlo in maniera ordinata suggerisco questo modo:

    Nome e Cognome – Via e città

    Questi due dati devono risaltare, usate un carattere grande.

    In seguito mettete le solite cose (data di nascita, telefono, cittadinanza, permesso, ecc…). In merito alle scuole frequentate, mettete la più recente in alto, idem per le esperienze lavorative. Queste devono sintetizzare per punti quanto scritto sulla lettera di presentazione (il ruolo che avevate nel processo produttivo).

    Infine riportate conoscenze linguistiche (sempre ben accette) e quel che fatte nel tempo libero ed eventuali referenze (anche se qui è meglio andare con i piedi di piombo).

    I buchi sul curricolo non sono ben visti… in Svizzera è un po’ come nei paesi anglosassoni perché secondo un pregiudizio diffuso indicano malattie come depressioni e affini. Se ne avete qualcuno che non riuscite proprio a nascondere, dite che vi siete presi un’aspettativa per occuparvi di un qualche parente malato a tempo pieno.

    Mettete poi in preventivo che di norma se c’è qualcuno interessato al vostro profilo, parte inevitabilmente la telefonata per sapere come vi siete comportati. Non credo che si possa fare dal profilo legale, ma è la prassi nei cantoni latini ed è comportamento diffuso in Svizzera tedesca.

    La ragione per cui molti non soffrono la ricerca porta a porta è dovuta al fatto che ci sono molti ricercatori di timbri da portare all’ufficio di collocamento per prendere il sussidio. Si è diventati intolleranti perché molti arrivavano comportandosi in maniera strafottente.

  400. Ciao Pam, praticamente quando si è disoccupati e si ha diritto a percepire il sussidio di disoccupazione, per prenderlo bisogna riempire una lista prestampata ufficiale dell’Ufficio di Collocamento che attesta gli sforzi fatti nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.

    La ricerca puoi farla telefonicamente e via posta per poi trascriverla sulla lista (da quel poco che so fanno dei controlli a sorpresa) oppure ti puoi presentare direttamente in un’azienda con in mano il curriculum e questa lista. Se l’azienda non è interessata fin dal principio, ti mette un timbro aziendale con la firma su questa lista che vale fin dal subito come sforzo effettuato perché l’Ufficio di Collocamento non deve più fare controlli incrociati.

    Il problema è quello che molta gente si presentava con il solo e unico obbiettivo di ottenere il timbro con relativa perdita di tempo da parte delle aziende e arrabbiattura da parte di qualcuno. Per questo ora molte aziende rifiutano coloro che si presentano di persona (ci sono dei cartelli appositi), seppur molti arrivano con le migliori intenzioni, proprio a causa della diffusione di questo malcostume.

  401. @Luca

    Per quanto ne so, qui in CH tedesca non è più così da qualche anno.
    Nel senso che da quando hanno dato la possibilità ai disoccupati di candidarsi anche solo per email (e quindi non servono più i timbri), nessuno ci va più a farsi mettere il timbro. Anche perchè è un tantino frustrante farsi sbattere in faccia tutte le porte.

    In Ticino è ancora così? Sperso che cambino in fretta come qui.

  402. Posso raccontare un aneddoto.

    In Svizzera durante il periodo gennaio – marzo molte imprese di costruzione licenziano una parte degli operai per la fine di dicembre per poi riassumerli nuovamente alla fine di marzo in modo da “socializzare” un costo di un periodo di magra scaricandolo sull’assicurazione disoccupazione. Faccio notare che la Svizzera è il secondo paese occidentale dopo l’America ad avere sempre avuto un’enorme libertà di contrattazione tra le parti sociali (in Italia per dire è cosa degli ultimi 15 anni)… per intenderci in Svizzera si può essere licenziati con la motivazione di “ristrutturazione” senza dare ulteriori spiegazioni anche se si ha un contratto a tempo indeterminato.

    Per molti operai rappresenta un periodo allungato di vacanza perché la disoccupazione paga l’80% del salario, ma al contempo gli Uffici di Collocamento spingono questi operai a trovare qualsiasi cosa pur di non gravare sulle spalle dello Stato.

    Un mio amico durante la ricerca dei timbri trovò involontariamente un posto per caricare/scaricare camion e dovette fare un casino per non accettare il posto di lavoro perché il salario era inferiore al sussidio di disoccupazione.

    Questo magari vi serva per capire come gira il mercato del lavoro svizzero.

  403. Fino all’inizio dello scorso anno, ultima volta che ho sentito per l’ennesima volta le raccomandazioni dell’Ufficio di Collocamento, la ricerca dei timbri era ancora un comportamento diffuso.

    Preciso che anche qui vengono accettate come ricerche telefonate e lettere di candidatura inviate via posta o e-mail (tra l’altro il modello di lista dovrebbe essere unico a livello federale).

    Le agenzie di lavoro interinale sostengono la cultura del timbro perché essendo una regione economicamente sfavorita, bisogna fare a pugni per riuscire anche solo ad ottenere un colloquio. Tra molti volenterosi (sicuramente la maggioranza) si mischiano anche tanti fancazzisti. Quindi dipende molto dall’approccio che si vuole tentare… ma il lavoro di per sè non è più affare mio… 🙂

  404. @Luca

    Già! È proprio così! Certe cose fanno davvero schifo anche qui. Qua la mano!
    Ma nonostante questo, per ora si sta ancora MEGLIO che in tutti i Paesi confinanti.

    Che dire?…
    Finchè la barca va…

  405. Guarda Fabio… il conservatorismo svizzero tedesco e l’andarci con i piedi di piombo non è sempre qualcosa di negativo, infatti condivido con la valutazione della triste realtà in cui sono costretti a vivere i nostri vicini.

    Della Svizzera mi piace solo una cosa… malgrado abbia una mentalità incredibilmente simile all’America (federalismo a vantaggio esclusivo dei ricchi, pregiudizi nei confronti di chi non lavora, proprietà privata trattata quasi fosse una vacca sacra, pseudoesaltazioni militari, ecc…), ha uno stato sociale tutto sommato molto interessante che non ti lascia crepare di fame.

    L’unico vantaggio che ho acquisito veramente diventando svizzero è quello di avere sempre la garanzia di poter accedere ai sistemi di protezione sociale.

  406. Ciao Fabio, non ho idea di quanto possa costare una procedura di naturalizzazione, però la cittadinanza svizzera non ha più lo stesso appeal di un tempo e conosci anche te gli sforzi fatti dal governo per parificare permesso C a cittadinanza. Io personalmente non condivido questa scelta politica.

    Inizialmente non nè ero contento perché non ho scelto io di fare il passaporto e tutti i miei amici sono stranieri. Visto per come si è incanalata la situazione credo che la cittadinanza dovrebbe darmi quella certezza di assistenzialismo che ormai si profila vita natural durante (c’è un buco sul curriculum che ormai ha superato i 4 anni… e sono ancora, seppur di poco, sotto i 30 anni).

    Non ti nascondo che ora sono contento di avere il passaporto svizzero per le ragioni che ti ho detto perché nel caso dovessi fare ora la richiesta di cittadinanza, come minimo verrebbe rifiutata. Oltre ai 4 anni di disoccupazione, bisogna sommarne altri 2 fatti precedentemente (per un totale di 6 anni!), non ho giurato sulla costituzione (quindi posso permettermi di mettere in discussione alcuni valori), non ho mai pagato le imposte in vita mia e altri dettagli che non mi dilungo a citare.

    Per me il passaporto svizzero è solamente un’ancora di salvezza garantita.

  407. C’è un’altra cosa IMPORTANTE da sapere per chi decide di lavorare in Svizzera…
    Bisogna essere VELOCI… – iper-veloci! – (oltre tutte le altre immaginabili qualità).

    Se mi soffermo su questo punto (la rapidità sul lavoro) è perchè è un punto FONDAMENTALE e spesso sia sottovalutato che incompreso. Mi spiego: per chi è giovane e ha ancora tutto da imparare, il problema è minimo perchè arrivato qui NOTA SUBITO questa particolare diversità dal modo di lavorare “italiano”; quindi il più delle volte riesce ad adeguarsi abbastanza in fretta. Chi invece ha già una ventina d’anni di “lavoro all’italiana” sulle spalle, quando arriva qui e vede la differenza, si mette le mani fra i capelli e pensa: – QUESTI SO’ PAZZI!!! –

    Faccio un esempio molto banale:
    Prendiamo un ristorante…
    In Italia il servizio è MOLTO LENTO (anche dove credono che sia velocissimo) se paragonato alla velocità del servizio in Svizzera. Specialmente a mezzogiorno… Qui la maggior parte dei clienti arriva nei ristoranti alle 12:15 e alle 12:45 (massimo alle 13:15) DEVE TORNARE A LAVORARE! Mentre in Italia ciò avviene nella stragrande maggioranza dei casi molto di rado. Di fatti in Svizzera DOPO LE 13:30 LA CUCINA È CHIUSA! E ALLE 14:00 CHIUDONO ANCHE I RISTORANTI…

    Questo significa che per servire 120-130 clienti in meno di un’ora BISOGNA AVERE LE PALLE… e bisogna pure farlo bene e col sorriso impresso sulla faccia. Dunque mai una bestemmia, mai una parolaccia, TUTTI i clenti hanno SEMPRE ragione, ecc. ecc…

    Ci tengo a sottolineare questa cosa, perchè molti italiani arrivano qui, magari trovano un ristorante dove poter provare (in attesa di trovare occupazioni migliori), ma dopo al massimo 3-4 giorni si ritrovano di nuovo per strada…

    NON SOTTOVALUTATE QUESTO CONSIGLIO!
    Nè fatevi passare per la testa che anche in Italia si lavora “veloce”. Non è così!
    La vita in Italia, la mentalità, usi e costumi & Co. non permettono a NESSUNO di essere DAVVERO VELOCE sul lavoro. Neppure in privato.

    Conosco BENISSIMO il “modo” di lavorare sia italiano che svizzero e vi GARANTISCO che questa differenza non è individuale. E credo che chiunque abbia già lavorato in Svizzera può confermarlo senza il minimo dubbio.

  408. Fabio, quali hobby vuoi che siano?

    Anni fa giocavo a calcio, ma è impossibile vivere di quello. Se poi ti riferisci al resto, con gli anni gli hobby vengono a meno perché la gente ha più la tendenza a fossilizzarsi a casa in attività poco impegnative.

    Ora gioco alla Playstation e racconto qualche stupidaggine con gli amici.

    Di principio sono contrario al volontariato.

  409. A dire il vero nella mia cerchia di persone conosco pochissima gente che ha degli hobby (a un mio amico piace programmare, un altro dipingere, alcuni giocano ancora a calcio e via dicendo).

    So che alcune qualità negli hobby sono esaltate… giocare a calcio può essere utile per dimostrare di saper fare gruppo.

    A me piace leggere di tanto in tanto… ma non né faccio una malattia da iscrivermi in un qualche club del libro.

    Poi ripeto, fin quando c’è lo stato sociale il lavoro è relativamente importante. Per fortuna che non sono cresciuto con una concezione svizzera della vita.

  410. @Luca

    – (Poi ripeto, fin quando c’è lo stato sociale il lavoro è relativamente importante. Per fortuna che non sono cresciuto con una concezione svizzera della vita.)

    Questa tua frase mi ha lasciato un po’ perplesso, Luca.
    Per “concezione svizzera della vita” intendi certamente che per gli svizzeri viene prima il lavoro e poi tutto il resto, correggimi se sbaglio. Ma a questo proposito forse è d’obbligo una piccola riflessione: è proprio grazie a questa “concezzione svizzera” che esiste il suddeto “stato sociale” da te menzionato…

    Nel senso che se gli svizzeri non avessero questa concezzione della vita, finiresti sulla strada (nonostante il passaporto svizzero) come accade in altri Paesi. Sempre ammesso (e non concesso) che possa esistere una “concezzione svizzera, italiana, americana”, ecc.

    La concezione della vita è IN OGNI CASO sempre soggettiva.
    C’è chi mette al primo posto il lavoro, chi no, e chi invece mette tutto sullo stesso piano. Non ho capito bene quale sia la tua “personale concezione della vita”, ma se il mio intuito non mi inganna, direi che hai deciso di affibiare al “lavoro” un concetto di dovere anzichè di DIRITTO.

    LAVORARE È UN DIRITTO, NON UN DOVERE!!!

    …Ed è un diritto necessario alla realizzazione di una PROPRIA IDENTITÀ nella vita di società.

    Non è certo mia intenzione farti “la predica” (per carità!) – ognuno ha ANCHE il diritto sacrosanto di scegliere il proprio cammino – ma per quanto mi sento di dirti è una *questione di identità e dignità*.

    Non fraintendermi.
    Di fatti nel libro che sto scrivendo viene illustrato un mondo in cui tutto funziona perfettamente SENZA SOLDI. E descrivo tutti gli innumerevoli DETTAGLI per poterlo far funzionare senza soldi …E FUNZIONA!!!
    Ma per ora – questo stramaledetto mondo – gira ancora intorno ai soldi! Ma come è evidente e palese, senza una IDENTITÀ neppure l’uomo più ricco del mondo vale qualcosa. E personalmente credo che la vita sia una MAGIA UNICA che non va assolutamente sprecata. Altrimenti diventa una vita senza senso.

    Un caro saluto amichevole

  411. @Luca

    Permettimi di esprimere anche la mia personale opinione in proposito.

    Qual’è il SENSO della vita?

    Bella domanda eh?! 😉
    Alcuni sanno rispondere, altri non se ne fregano e altri ancora tentano di rispondere senza riuscire a raccapezzarsi…

    In verità la vita ha “due sensi”. Uno intrinseco e uno personale.

    – Quello *intrinseco* corrisponde a quello della riproduzione della specie.
    Infatti la razza umana nel suo insieme ha senso solo se riesce a riprodursi il più a lungo possibile. E su questo “senso” c’è il primo controsenso: alla razza umana, come insieme, non gliene frega niente del singolo individuo, e ognuno è sacrificabile per la sopravvivenza dei tanti. Questo però svaluta parecchio l’individuo.

    – Quello *personale* corrisponde invece a quello della propria sopravvivenza. Sia PRIMA DI NASCERE (aborto, ecc.), sia DURANTE LA VITA (benessere personale), e sia DOPO LA MORTE (la cosiddetta memoria di se).
    Infatti l’individuo ha un senso solo se è convinto di VALERE. Ed ecco il secondo controsenso: all’individuo non gliene frega un tubo dei suoi trisnonni e dei suoi pronipoti… e NON è sacrificabile per la sopravvivenza del suo prossimo. Questo a sua volta svaluta il senso intrinseco della razza umana.

    Dato che senza l’ “individuo che vale”, la razza umana si potrebbe solo estinguere, e dato che senza una “razza umana in grado di procrearsi” anche l’individuo si sarebbe già estinto, ECCO CHE il senso della vita stà nel viverla sia come “individuo valido” che come “ingranaggio inutile” della collettività.

    A questo punto la risposta diventa facile…
    O si è consapevoli e convinti dell’importanza basilare di entrambi questi ruoli in cui trovare il “doppiosenso” della propria esistenza, OPPURE nell’incapacità di scoprire una o l’altra verità, SI PERDE AUTOMATICAMENTE il vero senso della vita per ciò che *è*.

    Indubbiamente si può benissimo scegliere di vivere una vita SENZA SENSO (è un diritto umano! e lecito), ma è anche vero che SPRECARE LA PROPRIA VITA SENZA RIUSCIRE A DARGLI UN SENSO significa essere nati inutilmente sia per se stessi che per la collettività. Ed è proprio quello che sta accadento sempre più… Il consumismo TOGLIE IL SENSO ALLA VITA! Sia quello personale che quello collettivo.

    Qualcuno ora potrebbe rispondere: E CHI SE NE FREGA!!!… Ma facendolo, diventa complice e promotore di tutti i mali del mondo. Le guerre, le tragedie, il consumismo, l’egoismo, ecc… E quindi qualcun’altro – a questo punto – avrebbe certamente il DIRITTO DI INCAZZARSI! Poichè il menefreghismo non nuoce solo a se stessi e a chi ci sta intorno, ma anche alla razza umana che si evolve verso l’estinzione.

    Ovviamente tutto questo non è rivolto a te Luca, ma è solo un discorso in generale che dovrebbe spingere a un minimo di riflessione per tutti.

  412. Fabio, per concezione svizzera della realtà mi riferisco a qualcosa basato su un forte senso del dovere al limite del masochismo e ciò in Svizzera è un tratto sempre esistito.

    Guarda quando hanno fissato il cambio a 1.20… si sono solo alzate delle flebili critiche sul fatto che negli anni di vacche grasse (ossia quando il cambio era arrivato anche a 1.70) padroni e azionisti si sono arricchiti senza dare nulla in cambio oltre alle normali riserve legali stabilite dalla legge ma in seguito quando il cambio si è drammaticamente abbassato ai livelli attuali, per non toccare gli utili aziendali di un tempo, hanno scaricato tutto sulle spalle sugli operai (licenziamenti, aumento del tempo di lavoro, ecc…) con il sostegno dei sindacati!

    Il sistema formativo svizzero ha pregi e difetti: da una parte crea una grande “biodiversità professionale” (in Svizzera il diritto allo studio non è diffuso come in Italia e l’accesso è uno dei più selettivi tra i paesi industrializzati) che aiuta a tenere bassa la disoccupazione ma dall’altra sforna talmente tanta gente così incentrata sulla professione che alla fine ne annichilisce lo spirito critico. Ci sarà anche la democrazia diretta, ma qui la politica è questione veramente di pochi eletti.

    Lo stato sociale in Svizzera è qualcosa di molto recente… nasce nel 1948 (relativamente tardi) per svilupparsi molto rapidamente nel dopoguerra. Piccolo dettaglio… in Svizzera sono riusciti a privatizzare una parte dello stato sociale con l’obbligo di assoggettamento da parte dei cittadini! Pensa alla cassa malati (una porcata!), al secondo pilastro (che con l’approvazione del Parlamento a fine anni ’90 possono giocare i capitali in borsa sulla scia dei fondi pensione americani), l’assicurazione infortuni, ecc…

    Una concezione svizzera, italiana e di tanti altri paesi esiste eccome… prova ad entrare in una chiesa italiana e ti accorgi dei colori, dei disegni, ecc… che non trovi in una chiesa tedesca. I tedeschi invece sono portati per l’ingegneria, cosa che non riscontri in maniera diffusa tra gli italiani. Gli americani per come nascono gli Stati Uniti (ossia fondati sullo sterminio dei pellerossa) pensano esclusivamente ad arricchirsi. Si potrebbero fare tanti di questi esempi però ammetto che se fossi stato in Italia sarei finito in mezzo alla strada da un pezzo, cosa che per uno svizzero è qualcosa di inammissibile (anche se non ho mai capito se è per spirito umano o questione di decoro delle città per non dare una cattiva immagine ai visitatori esterni). Agli svizzeri poi non so se possa dare fastidio il fatto che bisogna girarmi una quota di aiuti sociali con in aggiunta l’aggravante che sono di origine straniera. Se si dà peso a questo aspetto, da parte mia ho sempre giocato in maniera pulita siccome quando mi sono naturalizzato ho messo TUTTO sul tavolo e quindi erano già noti i rischi che si potevano correre, specie calcolando le declinazioni tipicamente italiane che potevo assorbire. Per dirti… su questo blog ho letto di italiani che vorrebbero trasferirsi in Svizzera perché l’Italia appartiene ai ricchi ignorando completamente che in Svizzera questo aspetto è molto ma molto più spinto (e su cui caldamente consigliato non parlarne).

    Consentimi di farti notare un errore di fondo… in Svizzera lavorare è un DOVERE costituzionale, invece in Italia il lavoro è un DIRITTO. Poi la realtà è un’altra cosa… 🙂 ma da qui ne nasce una critica molto serrata a livello politico. Per esempio i politici svizzeri parlano di spirito di adattamento, in Italia sono tutti che piangono per essere dei precari prendendosela apertamente con chi permette questa situazione. Non che in Svizzera non esistano critiche… ma è qualcosa di così normale che non ci si fà nemmeno caso.

    Condivido con te che il lavoro ti aiuta a costruire una tua identità all’interno della società… ma in questi anni non hanno fatto altro che demolire la coesione sociale per ragioni di sfruttamento sul lavoro o per rifilarti merce-spazzatura prodotta a quantità industriali. Trovo addirittura deplorevole come qui in Svizzera ci siano gruppi, soprattutto a destra, che continuano a rompere le scatole facendo un enorme leva su una coesione che non esiste più.

    A me personalmente non interessa fare bella figura davanti a della gente benestante che minacciano ogni due minuti di volerti tagliare il piatto di minestra, né tantomeno do ascolto a chi gli regge il sacco (non mi riferisco a te, sia chiaro).

    Senza offesa Fabio… un libro dove viene preconizzata una realtà senza soldi è già stato scritto da Marx ed Engels 130 anni fa… con tanto di tentativi di applicazione pratica in Albania sotto Hoxha (e Cambogia, credo) in particolare. Sorvoliamo sui risultati ottenuti.

    Non potrei parlare perché non ho letto il tuo libro… ma andando ad intuito si tratterebbe di mettere in discussione almeno due articoli costituzionali e uno del codice civile che praticamente regolano tutta la vita sociale, culturale e finanziaria elvetica. Per come conosco io la Svizzera, per me è qualcosa di improponibile… ma non si sa mai.

    Poi condivido con te sul fatto che oggi una persona viene valorizzata in base ai soldi di cui dispone e non sulla persona per come dovrebbe essere.

    Non me ne volere.

    Luca

  413. A proposito del tuo dubbio filosofico… quello dell’umanesimo è un campo minato perché ci sono così tante visioni che alla fine aderiamo più a quella che sentiamo vicina alle nostre inclinazioni.

    Qualcosa che però convenzionalmente possiamo accettare è il fatto che oggi non c’è più fede (da non intendere assolutamente come “fede religiosa” ma è qualcosa di molto ma molto più allargato).

    Anche i punti da te proposti sono opinabili… per esempio è caratteristica dei popoli ridotti in schiavitù quella di non riprodursi (per dirti in giro vedo tanti marmocchi di colore anche in realtà piccole in rapporto a quelli svizzeri) e l’aspetto “personale” dipende molto dal grado di alienazione che una persona rischia inevitabilmente di andare incontro.

  414. @Luca

    Tutto è opinabile! Anche l’opinabilità…
    Il mio non era un dubbio reale ma solo retorico.

    Secondo me quelli da te descritti sono più che altro luoghi comuni, tra l’altro niente affatto concreti.

    Inerente ai sentimenti: non sono nè astratti! …nè un campo minato personalizzato, ma l’unica cosa VERA che caratterizza ogni essere umano dagli esseri animali. E sono UGUALI per tutti. Solo che a volte ce ne dimentichiamo.

    Inerente al libro, come hai ben detto, ancora non l’hai letto e quindi il tuo è solo un preconcetto. So bene cos’hanno già scritto gli altri a proposito di un mondo senza soldi, e non ho la minima intenzione di reinventare la ruota… ma una cosa completamente diversa. E in più sono decisamente contrario alle idee di Marx & Co.

    Inerente a chi “regge il saco”… Sei fuori strada. Le autorità qui intorno hanno già avuto modo più volte di conoscere (loro malgrado) la mia opinione sulle loro leggi e le loro regole. Ma per ora non l’hanno mai avuta vinta loro. Stai parlando a uno che non si lascia spaventare tanto facilmente dai “musi duri”, ma che sa come giocare bene le sue carte e vincere SEMPRE la partita!

    …Non so se mi spiego! 😉

  415. Credici Luca, c’è una sola cosa che davvero CONTA nella vita di TUTTI gli esseri umani: I SENTIMENTI! E questo non è proprio per nulla opinabile. Che ti piaccia o no, è così. Per tutti. Anche per chi non se ne rende conto o fatica a comprenderlo.

  416. @Luca

    per quanto concerne la *FEDE* non ce n’è mai stata tanta quanto come di questi tempi! In varianti ed alternative che stanno per raggiungere un numero decisamente fuori da ogni controllo.

    In tempi remoti le varianti erano molte meno e molte più persone aderivano alle stesse ideologie. Oggi sta diventando tutto “personalizzato”, al punto che tra breve ci saranno quasi 7 miliardi di “FEDI INDIVIDUALI” o poco meno.

    Comunque sia la FEDE c’è! Quello che manca è una buona dose di caffè per tutti, per svegliarsi dal plagio collettivo indotto dalle multinazionali che stimolano fortemente all’individualismo per pure e semplici questioni di mercato.

  417. …E se proprio devo dirla tutta, a me i politici fanno venire da ridere! TUTTI! Senza distinzione. Tipo i clown al circo.

    Affinchè si possa convalidare il VALORE di un personaggio politico, è necessario che ESISTA innanzitutto una VALIDA POLITICA REALE, e non di copertura al sistema che la usa!

    Quindi, visto che è solo una copertura, MI FANNO RIDERE! Sia loro che chi li vota. TUTTI! …È tutto solo un bluf! A me non la danno a bere di sicuro.

    Ma questo non mi vieta certo di comportarmi in modo corretto e civile lo stesso.

  418. 1) Il denaro nasce per favorire gli scambi (commerciali) tra individui. Dal diritto di proprietà ne deriva poi l’iniziativa privata con la possibilità in Svizzera di poterne accumulare quanto se ne vuole. L’uomo per sua natura è egoista e un mondo senza denaro preconizzerebbe una piena condivisione delle risorse senza pregiudizi di sorta regolato da qualcuno/qualcosa di superiore (che siano convenzioni scritte piuttosto che un’entità statale). Se lavoro poco o tanto non ti viene riconosciuto lo sforzo fatto perché tutti gli uomini sono uguali. Riallacciandomi alla questione dell’egoismo, qualcuno che può avere direttamente in mano la gestione tenderebbe inevitabilmente ad abusare della sua posizione.

    2) I sentimenti esistono, ma la gradazione varia a seconda dell’estrazione sociale e della sensibilità individuale (un ricco può essere al contempo sensibile).

    3) Nel mondo occidentale non c’è più “fede”, l’Europa dal secondo dopoguerra non ha più partorito nulla basando il proprio sviluppo esclusivamente sul fattore materiale (visto che lo storture che ne sono nate può essere qualcosa di positivo). L’apoteosi la vedi negli Stati Uniti dove la gente pensa a riempirsi lo stomaco e produrre lo scarto intestinale…

    4) I politici non contano nulla, coloro che hanno il potere in mano sono esclusivamente i potentati economici

  419. @Luca

    — L’uomo per sua natura è egoista e un mondo senza denaro preconizzerebbe una piena condivisione delle risorse senza pregiudizi di sorta regolato da qualcuno/qualcosa di superiore (che siano convenzioni scritte piuttosto che un’entità statale). —

    È chiaro che non hai ancora idea di cosa stia scrivendo nel mio libro! 😉
    Quello che dici è antico e scontato. Detto e ridetto milioni di volte.

    Un mondo senza denaro NON ESCLUDE un *tipo diverso* di ricompensa personale. E da “regalare” c’è soltanto il diritto alla sopravvivenza (non al lusso!). Chi vuole il lusso deve poterselo guadagnare in base alle proprie qualità, mentre chi non lo vuole (perchè ha visioni diverse della vita) ha diritto a sopravvivere ALL’INTERNO DI UNA SOCIETÀ CHE SI VUOLE ORGANIZZARE COME TALE! È un diritto alla nascita! La nascita non premeditata all’interno di una società trovata bella e pronta con tanto di organizzazione “sociale”.
    Un *TIPO DIVERSO DI RICOMPENSA* può somigliare al sistema monetario (o un qualsiasi metodo di scambio commerciale), ma al contempo essere molto di più! Tutto dipende da come esso viene costruito e gestito.
    Basta un semplicissimo “sistema a punti” (accumulabili e non cedibili) a creare un sistema di gran lunga migliore e più equo dell’attuale sistema monetario. Ora, ovviamente non posso incollarti il contenuto di quanto sto scrivendo nel mio libro, per questo è necessario aspettarne la pubblicazione.
    Stai sicuro che non ha NULLA A CHE FARE con ciò che è già stato scritto o detto nella storia.

    — I sentimenti esistono, ma la gradazione varia a seconda dell’estrazione sociale e della sensibilità individuale (un ricco può essere al contempo sensibile). —

    I sentimenti sono gli stessi per tutti. In quanto non vanno “misurati” in relazione all’individuo ma in relazione alla percentuale individuale.

    — Nel mondo occidentale non c’è più “fede”, l’Europa dal secondo dopoguerra non ha più partorito nulla basando il proprio sviluppo esclusivamente sul fattore materiale (visto che lo storture che ne sono nate può essere qualcosa di positivo). L’apoteosi la vedi negli Stati Uniti dove la gente pensa a riempirsi lo stomaco e produrre lo scarto intestinale… —

    Ti sbagli. Ci sono molte più fedi di prima. La tua è solo una visione parziale e condizionata atta a ignorarle.

    — I politici non contano nulla, coloro che hanno il potere in mano sono esclusivamente i potentati economici —

    Ti sbagli anche su questo. Coloro che hanno il potere sono le MASSE. Solo che non sanno di averlo.

  420. @Luca

    Comunque sia, il libro lo sto scrivendo sotto forma di romanzo Fantasy.
    Il racconto è una maschera che copre il reale contenuto del romanzo.
    E chi deve capirlo lo capirà.
    È destino che sia così. Com’è accaduto spesso anche in passato 😉

  421. @Luca
    (mi scuso con tutti gli interessati che ci leggono, per il seguente msg un po’ OT)

    Dalle tue risposte non posso fare a meno di notare parecchia cultura e lettura radicata in esse. I miei più sentiti complimenti! 🙂
    Non è da tutti leggere con passione e approfondire il proprio grado di cultura.

    Dopo qualche riflessione ho optato per scrivere quanto segue, nella speranza che venga letto in chiave “concreta” e non filosofica.
    Non centra molto con i trasferimenti dall’Italia alla Svizzera, ma al contempo lascia emergere il FATTO che non basta essere inseriti in un contesto sociale migliore di quello italiano per perdere la cognizione dei reali problemi di chi vive e di chi lavora in una società (qualunque essa sia).

    ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** *****

    Si stava discutendo del libro che mi accingo a scrivere…
    Dato che non mi va di fare la figura dell’idiota che crede di aver “scoperto la ruota”, ti incollo qui una parte di ciò che sto scrivendo.

    Si tratta di appunti che ho preso allo scopo di nascondere fra le righe del romanzo i pensieri che muovono le azioni del protagonista (Adam Clark) durante la narrazione. Pensieri che non trascriverò in modo diretto, ma che emergeranno solo nei pensieri del lettore, delineando il percorso mentale del protagonista.

    Spero di non annoiarti con questa lettura 🙂

    ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** *****

    PROGETTO “E-MON”
    di Fabio G. G. De Tata / ® 10.07.2010

    … …Comunque, grazie a quel po’ di buon senso che ci resta, vige quella libertà che permette a tutti di esprimere le proprie idee. Per questo motivo correrò il rischio di essere ignorato o deriso da quegli scettici conservatori incapaci di concepire il senso dell’evoluzione umana nelle sue forme di innovazione e progresso, e che preferiscono difendere al quanto stupidamente (a mio parere) un antico e opportunistico sistema fondato ancora sul vantaggio degli armamenti bellici, in cui l’umanità tutt’ora continua a dividersi. Dementi (sempre a mio giudizio personale) che con la scusa di evitare le guerre grazie al vantaggio tecnologico militare (top-secret), privano l’umanità di quell’alta tecnologia che le permetterebbe invece di vivere nel benessere collettivo. Una struttura che crea a sua volta generazioni sempre più condizionate, plagiate e schiavizzate, e una stupida egoistica omertà collettiva che nasce dall’illusione e dalla speranza di riuscire a raggiungere tutti una posizione di potere o una posizione “economicamente vantaggiosa”.

    Da tempo parlo del mio progetto alle persone e dopo approfondite discussioni necessarie a illustrarlo come una valida alternativa realizzabile in tempi brevi e senza ricorrere a rivoluzioni devastanti, l’unico punto che resta senza risposta è ancora una volta quello etico, ossia se sia giusto o no “scaricare” tutta la produzione dei beni come il lavoro industriale, agricolo e tecnologico, alle macchine multifunzionali/tecnologiche rappresentate dal settore che abbiamo denominato *robotica*; in modo da svincolare l’uomo dal lavoro per permettergli di inserirsi in una realtà più libera, creativa e umana della vita, eliminando direttamente alla fonte qualsiasi limite finanziario che taglia le gambe all’alta tecnologia su vasta scala e alla possibilità individuale di attivarsi pienamente per il progresso e l’evoluzione, lasciandoci le briciole di una tecnologia cosiddetta di “consumer”, come fosse lo zuccherino da dare ai cavalli per farli correre solo lungo piste prestabilite.

    Parlo di una realtà in cui il lavoro diventa hobby al servizio di se ma anche degli altri, realmente concretizzabile qualora si trasferisse alla robotica e all’alta tecnologia la produzione di base dei beni necessari, garantendo così la libertà e l’istruzione di tutte le persone in modo da attivarsi con soddisfazione per ciò che di meglio si sa e si desidera fare a livello individuale. Per poter offrire il benessere emozionale e materiale a chiunque, in un sistema meritocratico non più dipendente dal ceto di appartenenza, ma relativo ai pregi e ai desideri personali, permettendo così anche alle persone più emarginate di poter vivere nel benessere. É indispensabile effettuare un cambiamento radicale che scolleghi il sistema monetario dal sistema produttivo, ossia che arresti al più presto quel sistema che rende tutti schiavi (compresi gli stessi potenti) e che non lascia alternative né ai fortunati che hanno la fortuna di svolgere un’attività umanamente soddisfacente, né agli sfortunati a cui tocca subire una realtà di vita emarginata e insoddisfacente, poiché l’attuale sistema capitalistico premia le “amicizie influenti” e i compromessi più disumani, anziché le reali capacità individuali. L’attuale sistema economico mondiale è una struttura creata da un’idea che comunque non potrà mai né offrire, né garantire un lavoro soddisfacente per tutti.

    Il traguardo del progetto E-mon è quello di soddisfare quel perenne desidero da sempre auspicato di riuscire a creare una struttura nella società, più libera e meritocratica in cui nessuno deve più patire la fame e in cui la “ricompensa” ottenuta, in base alle proprie qualità individuali, è relativa a ciò che di buono si fa o si sa fare nella vita.

    Nonostante ci sembri giusto – seppur inutile – desiderare una società più evoluta ed equa, continuiamo a vivere nell’illusione egocentrica (più o meno consapevole) che effettivamente deriva da un’interpretazione pilotata dalle multinazionali e dall’egoismo più sfrenato, come se la realtà che viviamo sia l’alternativa più ovvia e comoda da scegliere, rendendoci al contempo egoisticamente inconsapevoli dell’ovvietà che la realtà si è comunque evoluta fino ai nostri giorni, e che si sarebbe potuta evolvere anche diversamente. La diffusa incapacità di concepire la vita sociale come qualcosa di mutevole, genera i preconcetti da cui nasce l’impossibilità di migliorarla, sia dall’ipocrisia di non doversi rimboccare le maniche in prima persona, sia involontariamente dal plagio mentale (per lo più inconsapevole) apportato dai media delle multinazionali, che hanno come scopo primario la globalizzazione del mondo attraverso i marchi e le sottomarche.

    Le alternative che potrebbero rendere la vita di tutti più soddisfacente sono tante, ma molte sono utopiche in quanto tendono a estirpare l’egoismo e la sete di potere dalla natura umana, e le altre sono solo parzialmente realizzabili poiché tendono ad appianare le classi sociali che nascono dalle diversità che comunque esistono a livello individuale. Questo spiega il motivo per cui, a conti fatti, esse finiscono per rivelarsi perfino peggiori dell’attuale sistema capitalistico. Infatti tendono a privare gli esseri umani del loro naturale egoismo e desiderio di essere migliori rispetto ai propri simili, ossia non considerano l’importanza fondamentale della concorrenzialità che ha permesso all’umanità di evolversi intellettualmente rispetto alle altre specie. L’alternativa più ovvia è di pensare a un sistema in cui la struttura della società non privi gli individui del loro naturale bisogno di egocentrismo e diversità, evitando però di sfruttare i più deboli e indifesi. Da qui nasce il progetto E-MON.

    Desidero esprimere le mie idee al fine di favorire, nei miei limiti, lo stimolo per un cambiamento positivo. Soprattutto per coloro che non sono conservatori o scettici di professione… Poi, per quanto mi riguarda, ognuno pensi pure ciò che più desidera.

    Gli obbiettivi del progetto E-MON

    Gli obbiettivi del progetto “E-MON” sono principalmente due. Il primo è quello di eliminare definitivamente i limiti finanziari per la realizzazione di piccole e grandi opere a favore dell’individuo e delle società del mondo in tutti i settori, e il secondo è quello di risvegliare nel genere umano quei valori inequivocabilmente umani sviluppati dalla mente, così da dare un senso compiuto all’esistenza stessa dell’essere umano. La domanda è: – ma è una necessità reale, o è solo il frutto di una visione dovuta a situazioni di vita non ottimali? – Basterebbe trovarsi in situazioni non ottimali per capire che è necessaria, e che in situazioni ottimali passa inosservata solo perché ci si ritrova concentrati su parametri di vita strettamente consumistici. Comunque la necessità è reale anche se non tutti avranno modo di rendersene conto.

    La differenza fondamentale tra il sistema monetario attuale e il sistema E-MON è che gli E-mons guadagnati non vengono usati per pagare, ma restano sul “conto E-mon personale” e definiscono il livello sociale raggiunto che da diritto a ulteriori “beni di lusso” (qualora fossero desiderati). Diversamente dal sistema monetario, verrà garantita una vita dignitosa e soddisfacente anche a chi non è interessato ad inserirsi nella piramide della carriera professionale, e sceglie una vita sedentaria. Il diritto a un’esistenza felice all’interno della società non deve dipendere da ciò che si fa per la società, ma dal semplice fatto di esserci nati. In caso contrario (ossia il pensiero materialista attuale), costruire una struttura sociale assume un puro ruolo di “scambio opportunistico” anziché di struttura collettiva favorevole a tutti gli individui che ne fanno parte.

    Il progetto E-MON serve quindi innanzitutto a garantire il benessere di ogni individuo indipendentemente dal lavoro che egli svolge per la società. Questo già dal più basso livello sociale. Da qui la necessità di usare le macchine anziché gli esseri umani, poiché le macchine non possono sentirsi ferite nella dignità se sfruttate al servizio dell’uomo, essendo inanimate e non senzienti. Lo stesso vale per una eventuale “intelligenza artificiale” creata con apparecchiature tecnologiche. In realtà tutto ciò avviene già, basti pensare alle apparecchiature che “lavorano” al posto nostro (macchinetta del caffè, lavatrice, essiccatrice, lavastoviglie, ecc). Esiste però anche un’altra realtà che ci mostra effettivamente che la tecnologia più avanzata non viene messa al servizio della collettività ma al servizio degli armamenti bellici e al servizio della ricerca scientifica quando essa è sovvenzionata al fine di creare beni di consumo concorrenziali o vantaggio aziendale e industriale. Così lo sfruttamento dell’alta tecnologia e della ricerca tecnologica top-secret finisce per creare le condizioni disumane che tanta gente deve subire con lavori umilianti che invece potrebbero essere lasciati alla tecnologia stessa.

    Per difendere questa idea consumistica della realtà è sufficiente lasciar credere alle masse che individualmente possono raggiungere posizioni vantaggiose o anche un semplice standard di vita “discreto”, evitando ovviamente qualsiasi riferimento al reale sfruttamento che tutto questo comporta per la maggior parte delle altre persone. In effetti tutti si rifiutano di prendere seriamente in considerazione che un sistema così strutturato richiede per forza di cose lo sfruttamento di milioni di persone (e anche di lavoro minorile), nella perenne illusione che con un po’ di sforzo, un po’ di lavoro e qualche compromesso gli si aprano le porte al benessere. E in effetti capita spesso che al conseguimento di un diploma o una laurea, con un po’ di sacrifici e qualche compromesso tra la cerchia di conoscenti si arrivi a un certo livello di benessere, ma così come non è facile arrivarci (ed è impossibile che ci possano arrivare tutti), è ancora più difficile conservare in modo corretto e onesto la posizione raggiunta, per non parlare della difficoltà a mantenerla per sempre e perfino a lasciarla in eredità ai propri figli, i quali nella maggior parte dei casi la prendono come un’eredità scontata, dimenticandosi dei sacrifici fatti dai loro predecessori per raggiungerla.

    In questo modo Pinco Pallino si ritrova tra le mani un’azienda ereditata, da gestire senza la più ben che minima idea di quanto essa sia costata agli altri (e basta chiudergliela per rendersi conto che il più delle volte è solo un Pinco Pallino qualsiasi incapace di rimetterne in piedi un’altra della stessa portata, cominciando da zero). Ma dato che Pinco Pallino nasce e vive in una realtà aziendale avviata e finanziariamente ben coperta e protetta dagli agenti esterni che potrebbero comprometterla, assume una visione materialistica della realtà che non gli permette di vedere il “lato oscuro”, ossia tutta quella gente che all’interno e all’esterno della sua azienda è costretta a lavorare in condizioni poco dignitose per permettergli di conservare la sua posizione. Un Pinco Pallino completamente ignaro del fatto che milioni di aziende come la sua non fanno altro che aumentare la povertà in moltissime altre realtà del pianeta. Infatti quello che Pinco Pallino non sa, o che spesso finge di non sapere è che milioni di altri esseri umani sono costretti a lavorare gratis, o sottopagati (per non parlare dello sfruttamento minorile), non perché essi non siano capaci di emergere, ma semplicemente perché la somma globale del consumismo in una parte del mondo genera la povertà e lo sfruttamento in un’altra!

    A questo punto è lecito chiedersi se non sia più corretto chiudere un’azienda alla morte del suo fondatore per vedere se i suoi successori sono davvero così capaci e meritevoli di raggiungere lo stesso benessere. Se così fosse, vedremmo sicuramente che buona parte degli attuali “potenti” non valgono neppure un decimo di quanto credono di valere, e daremmo la possibilità a tutti di potersi far strada nel sistema economico che abbiamo creato. Ma così non è! In effetti le posizioni di potere e di benessere raramente sono il frutto delle proprie capacità individuali, e il più delle volte sono semplicemente la risultante poco equa di cerchie ristrette di parentele, amicizie e compromessi assolutamente non relativi ai pregi e ai meriti individuali.

    Ma è giusto voler cambiare questa realtà così profondamente radicata nella coscienza della gente? Forse la risposta la si può trovare in un’altra domanda: è stato giusto o sbagliato debellare le frustate e la schiavitù con cui i nostri avi erano convinti di dover difendere e alimentare le loro coltivazioni ereditate? Per quanto mi riguarda la risposta è chiara: si! È più che giusto continuare a lottare contro l’egocentrismo individuale che giustifica gli abusi sugli altri esseri umani avvalendosi dell’ipocrisia egoistica. É perfettamente corretto e giusto continuare a debellare la schiavitù (anche quella ipocritamente mascherata), che ha permesso agli uomini della pietra di vincere sulla clava, agli schiavi della storia di vincere sulla frusta, ai lavoratori del presente di vincere sui ricatti aziendali, e che permetterà a tutti di vincere in un futuro molto prossimo sul sistema monetario, che altro non è che un moderno strumento di sottomissione.

    ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** *****

    Alcune delle cose scritte qui su sono banali e ovvie, lo so. Ma sono anche necessarie al fine di delimitare un contesto in cui poter trarre ulteriori conclusioni ben più profonde. Riflessioni utili a realizzare nuove basi per migliorare (anzichè peggiorare) il nostro futuro individuale e globale.

    Un caro saluto
    Fabio

    PS: mi scuso ancora per la lunghezza e per l’ OT.

  422. – seguito –

    …La struttura del Progetto E-mon è molto simile a quella dell’attuale sistema monetario, ma si differenzia fondamentalmente su 2 punti: Un sistema virtuale a “punti” (i cosiddetti E-mon) e l’alta tecnologia integrata nella produzione dei beni.

    Anche il sistema E-mon si basa su diversi “livelli di potere e di controllo” raggiungibili grazie all’istruzione e alle qualità individuali, ma a differenza di quello attuale, il sistema E-mon è realmente accessibile a tutti, in quanto gli E-mon, a differenza del denaro attuale, sono illimitati e non sono collegati direttamente alla produzione dei beni e dei servizi, né sono un mezzo di compra-vendita. Infatti gli E-mon sono strettamente collegati ai “meriti individuali” riconosciuti direttamente dagli altri in base a ciò che secondo gli altri facciamo di buono, “meriti” che si accumulano durante l’arco della vita e rappresentano i nostri pregi personali.

    Alla base di tutto il sistema E-mon c’è l’alta tecnologia non più riservata unicamente a scopi militari Top-secret, atti a conservare il potere e preservare la minaccia reciproca di invasione o difesa territoriale, ma una “forza-lavoro tecnologica” diffusa ovunque sul pianeta per garantire la sopravvivenza e il benessere di chiunque. Un’alta tecnologia controllata da chi è al potere grazie all’ingegno delle menti più evolute e stimolata ovunque dal raggiungimento di un grado di benessere sempre più elevato. Alta tecnologia e robotica collegata a livello universitario e scientifico su tutto il pianeta. La tecnologia e in particolare la robotica, sarà la nuova “forza-lavoro” dell’umanità, al servizio sia degli uomini più potenti che di quelli più deboli. Gli E-mon non serviranno a “pagare” i beni e i servizi, ma rappresenteranno il livello e il prestigio raggiunto nei vari livelli sociali, dal livello più basso e poco produttivo fino al livello più alto delle cariche e delle responsabilità più importanti.

    Gli E-mon saranno assegnati direttamente e spontaneamente alle persone senza doversi privare di quelli propri. Se nel sistema attuale è necessario attingere ai propri fondi per poterli dare agli altri, nel sistema E-mon questo non sarà più necessario. La “non-privazione” dei propri averi a favore degli altri farà si che gli E-mon vengano assegnati senza alcun ripensamento e direttamente in funzione alle qualità e ai pregi altrui, nella consapevolezza che l’assegnazione degli E-mon funziona in modo reciproco e civile come l’equivalente di un “grazie!” o di un applauso spontaneo. Ed essendo un “punteggio individuale” basato su valori virtuali e numerici senza alcun collegamento diretto ai beni di consumo, non sarà necessario contenerli in proporzione e in relazione ai beni di consumo o di produzione. Gli E-mon equivarranno a una “qualifica individuale” che in base al livello raggiunto permette ai singoli individui di usufruire sempre più dei beni di consumo prodotti dalla tecnologia e dalla robotica.

    Sarà così possibile stimolare il progresso tecnologico, scientifico e sociale anche oltre la superficie planetaria, costruendo città satelliti senza limiti finanziari dovuti al “vecchio denaro”, nello spazio libero dell’universo circostante. Ciò garantirà nel tempo anche la “colonizzazione umana dello spazio” e un approccio completamente diverso all’esistenza della nostra specie libera di spostarsi anche oltre il pianeta Terra.

    Ci tengo a precisare questo punto, non per scrivere un romanzo di fantascienza, ma perché il fiorire di un’umanità sempre più evoluta e indirizzata all’abbondanza, troverebbe presto il suo limite se contenuta solo sul pianeta Terra, poiché le risorse del pianeta non sono illimitate e si arriverebbe molto presto all’esaurimento delle risorse naturali. Quindi o guardiamo al futuro dell’umanità contenuto esclusivamente sul pianeta Terra, e di conseguenza alla necessità di ridurre sempre più le risorse naturali pro capite all’aumentare della popolazione e del benessere, oppure guardiamo al futuro dell’umanità anche oltre il pianeta stesso, perciò inevitabilmente alla creazione artificiale di risorse predisposte all’evoluzione e alla proliferazione dell’essere umano oltre il pianeta. Ad esempio verso una tecnologia che permetta la “Terra-formazione” di altri pianeti naturali o artificiali. Il che, eticamente parlando, non va visto come il tentativo umano di essere i *creatori di nuovi mondi*, ma molto più come una naturale espansione territoriale tipica di tutte le specie viventi, siano esse animali che vegetali.

    É necessario avere le idee chiare sui limiti a cui le generazioni future andranno incontro, in modo da indirizzare la nostra e la loro evoluzione nella giusta direzione. Sebbene nel nostro presente sia alquanto arduo immaginare la colonizzazione umana su nuovi mondi artificiali, per i nostri pronipoti potrebbe arrivare un’era in cui essa corrisponderà più o meno a ciò che fecero i nostri antenati umanoidi colonizzando quasi tutte le terre emerse del pianeta, e permettendoci così di arrivare fin qui. Ora sta a noi capire e scegliere se “fermarci” o se andare oltre. Va da se che per andare oltre è necessario sviluppare la dovuta tecnologia e che quindi l’idea tecnologica intrinseca del Progetto E-mon sia al contempo anche il primo grande passo dell’umanità verso un’evoluzione della nostra specie al di la dei parametri conosciuti e pensati nel nostro presente.

    Personalmente parto dal presupposto che se pure il futuro dell’umanità possa essere destinato a estinguersi, non sta a noi favorire alle generazioni future la strada dell’estinzione, bensì dovremmo fare del nostro meglio affinché l’umanità abbia sempre una strada verso la continuità, poiché è proprio questa continuità che giustifica il senso logico che possiamo dare alla nostra esistenza. Ora però vorrei tornare “coi piedi per terra” onde evitare che la difficile comprensione di quanto appena descritto possa dare all’intero Progetto E-mon un senso troppo futuristico e utopico. Mi è semplicemente sembrato opportuno prevenire le risposte all’inevitabile domanda sull’esaurimento delle risorse naturali del nostro pianeta, che in previsione dell’attualizzazione del Progetto non tarderebbero a presentarsi. In effetti su questo punto non ci sono risposte certe in quanto è impossibile prevedere lo sviluppo degli eventi di qualsiasi sistema si adotti. Ma un po’ di sana e logica previsione non può far male a nessuno…

    ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** ***** *****

    Ovviamente di appunti ce ne sono ancora tanti, ma voglio fermarmi qui per ovvi motivi 😉

    Un caro saluto a tutti

  423. MESSAGGIO IMPOTANTE!

    Ragazzi, qui in Svizzera il mercato del lavoro sta peggiorando di brutto!
    Attenti ad avere un minimo di “copertura” se volete provare a fare il passo, altrimenti rischiate di finire dalla padella nella brace. Non perchè qui si stia peggio che in Italia (sarebbe scorretto affermarlo), ma perchè “i nuovi arrivati” non avranno DI SICURO vita facile neppure qui.

    PERSONALMENTE prevedo una crisi EUROPEA entro la metà del 2012 di portata DAVVERO DRAMMATICA! E nonostante il “vantaggio elvetico”, la Svizzera subirà una FORTE CRESCITA della disoccupazione. Specialmente per i nuovi arrivati. Sempre ammesso che non ne blocchino prima l’entrata nella nazione (cosa assai plausibile) nonostante il Trattato per lo “Spazio Schengen”. Secondo le mie previsioni prima della metà del corrente anno, la Svizzera si tirerà indietro e chiuderanno i confini ai nuovi arrivati.

  424. Ciao Fabio, consentimi di ribattere sulla base delle mie (poche) conoscenze.

    1) Uno dei problemi fondamentali dell’economia è quello di non riuscire ad oggettivare il valore, specie quello del lavoro umano e ciò da quando è nata la manifattura che ha compresso gradualmente il ruolo dei nobili fino alla loro sparizione (almeno qui in Europa).

    Oltretutto la tua tesi secondo la mia analisi è in cortocircuito. Il fatto quindi è quello di non oggettivare più il lavoro in denaro ma bensì secondo un “merito”. Ma chi è più meritevole tra un ingegnere dell’ETH e un semplice, ma pur bravo, idraulico o elettricista? Tutte queste figure servono alla scocietà.

    La tua tesi collima e si interseca con alcune tipiche del marxismo… una su tutte quella per cui le macchine (tecnologia) sono amiche degli uomini e le avrebbero aiutati ad emanciparsi dal lavoro consentendo ad ognuno di perseguire i propri scopi nel corso della sua esistenza libero da qualsiasi condizionamento.

    2) Mettiamoci su un piano di parità… cosa intendi te per sentimento?

    3) Quali sarebbero queste fedi in Europa? Gli ultimi tentativi “ideologici” sono stati il fascismo in Italia, il nazismo in Germania e il comunismo in Unione Sovietica. Con il crollo del muro di Berlino sono finite definitivamente le “fedi”… se per fede si può citare quella della creazione dell’uomo consumista.

    4) Le masse sanno solamente in parte di avere questo potere. Il fatto che i politici sono via via sempre più delegittimati nel governare è indice di quel che dico… basta solo creare la coscienza

    Ti ringrazio per i complimenti, ma è solamente una questione di sensibilità. A te, senza offesa, ti vedo molto ottimista e sognatore.

  425. Sono da oltre dodici anni in Svizzera piu’ precisamente nel Canton Ticino,mi dispiace solo di essere arrivato un po tardi,si vive e si lavora in modo eccezzionale,non paragonabile all’Italia presto avro’ la naturalizzazione,
    chi è interessato alle opportunita’ che offre il Ticino,vi aiuto volentieri.
    A presto
    Francesco

  426. Io sono una psicologa di 30 anni e vista l’attuale situazione italiana, mi piacerebbe moltissimo trasferirmi nel Ticino. Sono alla ricerca di qualunque info mi possa essere utile per svolgere la mia professione in Svizzera…

  427. @Luca

    Beh, sono un musicista… Cosa ti aspetti se non che siamo tutti ottimisti e sognatori?
    Ma non vedo alcun problema in questo. Anzi! 😉

    PS: dopo del film che sto guardando risponderò volentieri alla tua domanda inerente al *Sentimento*.

  428. @Luca

    Il sentimento è quella MAGIA che fa compiere alle persone dei veri e propri miracoli anche nelle situazioni più impensabili, in cui se mancasse, ridurrebbe gli esseri umani in veri e propri pezzi di carne ambulante. Da non confondere con l’intelligenza o l’ingegno, che invece servono solo alla sopravvivenza. Il sentimento è quella FORZA INSPIEGABILE che non nasce dal cervello ma dall’anima. È quell’energia cosmica che passando attraverso l’organismo umano diventa creazione, trasformando i pensieri, l’intelligenza, l’ingegno, la fantasia e la creatività in cose e fatti immensamente superiori a qialsiasi comprensione logica o razionale.

    Il sentimento è L’UNICA COSA che può trasformare un animale fatto a immagine e somiglianza di scimmia in un vero essere umano.

  429. @Luca

    Inerenti alle “fedi” che stanno nascendo in Europa, non ho voglia ora di andarle a cercare su google e farti un inutile copia/incolla. Puoi provarci direttamente tu.
    Sono certo che resterai molto sorpreso dall’elevato numero che andresti a scoprire.

    Una però te la voglio citare molto brevemente. Si tratta dell’ ATEISMO.
    Non ha nulla a che spartire con le fedi religiose o politiche, ma semplicemente con il “dio-denaro” che induce i suoi “discepoli” a credere che sia l’unico vero dio in cui credere, e di conseguenza annebbia completamente gli orizzonti spirituali intrinsechi nel DNA umano. Sto parlando di quegli stessi orizzonti spirituali che fin dagli arbori dell’umanità sono stati il vero MOTORE per l’evoluzione di tutte le società e civiltà fino a quando Darwin (per motivi suoi, più razzisti che scientifici) non ha avuto la STUPIDA idea di ridurre tutto al *caso*… Ossia a quel concetto secondo cui tutto è razionale e ciò che invece è inspiegabile si trasforma in casualità.

    Personalmente se potessi confrontarmi con quel DEFICIENTE PIENO DI PRECONCETTI gliene direi 4 e lo manderei a buttarsi giù dal primo ponte con l’augurio che il suo tanto ribadito *caso* non lo salvi una volta toccato terra!

    Vuoi sapere perchè ce l’ho tanto con Darwin? Perchè seppur senza saperlo (infatti non sarebbe mai stato in grado neppure di intuire minimamente il danno che ha effettivamente apportato all’umanità con la sua teoria del cavolo sull’evoluzione), ha scatenato una reazione a catena che ha DEVIATO il percorso dell’intera evoluzione umana. Facendoci arrivare fino ai nostri giorni, poveri di quella MAGIA INVENTIVA che aveva distinto tutte le civiltà fino alla sua “trovata”.

    Infatti SENZA le teorie SBALLATE di Darwin l’uomo non si sarebbe “arreso” così facilmente alla presunta casualità della vita. E anzichè progredire solo scientificamente sarebbe progredito anche spiritualmente. Cosa che OGGI COME OGGI ci avrebbe garantito a tutti uno stile di vita migliore. Anzichè la SCHIFEZZA sviluppatasi dal dio-denaro che ha svalutato la vera FORZA dello SPIRITO umano tramandatoci attraverso il DNA dai nostri avi.

    E se mi sarà concesso di poter chiedere di “qualcuno” qualora ce ne fosse la possibilità una volta effettuato il “trapasso mortale”, stai CERTO che sarà proprio di lui che chiederò. Perchè se dall’altra parte ha avuto modo di guardare cosa ha generato la sua pseuo-scienza, avrà parecchie cose da spiegare…

    Ritornando alla tua domanda… LA FEDE NON È QUALCOSA CHE PUÒ MORIRE, poichè è ciò di cui è impregnato ogni essere umano a differenza degli animali o delle piante. Può solo essere persa di vista per un po’ o confusa con altri “credo” più materialistici, che ovviamente ne nascondono la natura. Ma sotto ad ogni CREDENZA, piccola o grande, utile o inutile, c’è SEMPRE la FEDE. Quel CREDO personale o di massa che spinge le civiltà verso il loro futuro.

    Si nasconde perfino nell’ateismo. Ossia quel CREDO PROFONDO che la vita e l’universo siano solo il frutto di casuali coincidenze… Un credo privo di senso, poichè CONFERMA proprio l’esistenza di quei misteri che deliberatamente vuole soprannominare *casualità*.

    Ma questo è tutto un altro discorso, e non è il luogo giusto in cui discuterne. Ecco perchè in più post (nonostante la tua insistenza) ho tentato di non rispondere. Proprio per evitare un post come quello che stai leggendo. Ma vista la tua gentile insistenza… questa è la mia risposta.

    Ora è mio DOVERE tentare di rendere quanto appena scritto un tantino UTILE per chi arriva su questo blog in cerca di consigli su come trasferirsi in Svizzera…
    Ci provo così:
    Se volete trasferirvi in Svizzera SOLTANTO PER MOTIVI DI LAVORO, state attenti, perchè con la crisi economica in piena crescita rischiate di restare fortemente delusi. Se invece SIETE MOSSI DALLA VOSTRA FORZA INTERIORE per cercare di impegnarvi anima e corpo in quella che potrebbe diventare una valida alternativa all’ormai più che evidente declino spirituale e materiale della nostra cara e amata Italia, allora provateci. Perchè qui è più facile. E se avete dentro una grande FORZA CREATIVA, forse la Svizzera è uno dei pochi Paesi ancora rimasti (in Europa) a potervi offrire questa possibilità, proprio perchè la FORZA INTERIORE che ha da sempre mosso gli italiani in tutto il mondo, qui risulterebbe avvantaggiata dall’assenza quasi totale di “concorrenza”.

    Ma ripeto:
    se partite alla volta della Svizzera credendo di trovarci le strutture belle e pronte giusto per voi, scordatevelo! perchè la crisi accresce anche la selettività e gli stranieri sarebbero i primi a incassarne i colpi.

  430. Io personalmente non andrei mai a vivere in Ticino, a meno che non mi restasse l’unica scelta possibile.

    Ricordatevi che per vivere bene in un posto NON BASTA capirne la lingua, ma bisogna INTEGRARSI AL MEGLIO in quella che è la cultura di quel posto, e il Ticino ha davvero MOLTO POCO di “italiano” oltre alla lingua. Certo, la Svizzera tedesca ne ha ancora di meno, ma ne ha talmente poco che è proprio per questo che si può bilanciare meglio la differenza. In parole povere, qui in Svizzera tedesca – nonostante la necessità di adeguamento – io riesco a sentirmi ancora perfettamente ITALIANO. Mentre molti italiani che restano in Ticino finiscono per diventare “svizzeri” pur non riuscendoci mai.

    Desidero ribadire che questa è soltanto la mia opinione personale a riguardo. Ma fateci un pensierino… 😉

    Ciao a tutti

  431. @Luca

    Anche io ringrazio te per il complimento! 🙂
    Sapere di essere visto dagli altri come ottimista e sognatore mi rende estremamente FELICE perchè significa che riesco a trasmettere perfettamente ciò che sono, e questo non è da tutti 😉

    Grazie 🙂

  432. @Luca

    Voglio confessarti un mio piccolo segreto… 🙂
    Se non fossi un sognatore pieno di ottimismo, probabilmente – visto il mio carattere e la mia personalità – starei anch’io a cercare ancora un lavoro. Ma non da 4 anni, probabilmente da almeno 10! 😉

    Sapessi quante cose buone e positive riesce a generare l’ottimismo! 😉

    …e sapessi quanta soddisfazione riesce a generare l’essere sognatori quando proprio grazie a questa qualità diventa facile farsi strada nel mondo proprio per una serie di idee e progetti alimentati dai sogni.

    Altro che razionalità… regole… programmi & Co.

    Una notte ho sognato che stavo suonando il piano su un palcoscenico pieno di luci… La mattina seguente ho cominciato a telefonare a destra e a sinistra (pur non avendo un lavoro nè un centesimo in tasca), e nel giro di 20 giorni mi sono ritrovato su quel palco a suonare il piano con molte più luci di quante ne avevo sognato la suddetta notte. Non è una balla, è la pura e semplice realtà.

    Se non avessi sognato probabilmente mi ritroverei ancora steso sul divano a guardare il soffitto o a bere birra con cogl**** che parlano del più e del meno.

    Sono fiero di aver sognato e felice di saperlo ancora fare 🙂

    Questo è il mio piccolo segreto. Per qualcuno forse è poco, per me VALE ORO! 😉

    ciao

  433. @Luca

    — Oltretutto la tua tesi secondo la mia analisi è in cortocircuito. Il fatto quindi è quello di non oggettivare più il lavoro in denaro ma bensì secondo un “merito”. Ma chi è più meritevole tra un ingegnere dell’ETH e un semplice, ma pur bravo, idraulico o elettricista? Tutte queste figure servono alla scocietà. —

    Evidentemente non sono riuscito a spiegarmi bene 🙂

    Ti faccio un esempio più diretto:
    Se un ingegnere dell’ ETH è bravo e fa bene il suo lavoro, gli dò 1000 PUNTI!
    Se un udraulico altrettanto bravo fa bene il suo lavoro, dò gli stessi 1000 PUNTI anche a lui!
    E sai perchè? Perchè non gli devo dare i punti tirandoli fuori dalla mia tasca (e quindi in base a ciò che a me conviene di più), ma gli “assegno” dei punti virtuali in base al SUO merito e alle sue qualità (anzichè in base a quanto “vale” il suo prodotto).

    È più chiaro così?
    Non vedo proprio dove sta il cortocircuito da te presunto.

  434. @Luca

    — La tua tesi collima e si interseca con alcune tipiche del marxismo… una su tutte quella per cui le macchine (tecnologia) sono amiche degli uomini e le avrebbero aiutati ad emanciparsi dal lavoro consentendo ad ognuno di perseguire i propri scopi nel corso della sua esistenza libero da qualsiasi condizionamento. —

    MA NEPPURE PER IDEA!!!
    Lungi da me (fortemente) la minima collimazione o intersecazione marxista!
    Le macchine non sono affatto “amiche dell’uomo”, ma SCHIAVE dell’uomo. Il che è decisamente diverso. Le macchine NON AIUTANO l’uomo, ma l’uomo aiuta se stesso usandole!
    Il problema di Marx è che era comunista e quindi era mosso da motivazioni “comunitarie”… Mentre io non lo sono affatto, e sono mosso solo dall’idea che ciò che CONTA in ogni uomo non è la sua capacità di sopravvivenza (anche gli animali sanno come sopravvivere – nulla contro gli animali ovviamente), ma la sua capacità di sapersi EVOLVERE nel modo più umano possibile. Ossia basato su ciò che distingue un uomo da un animale o da una pianta. Sono per il PROGRESSO, per la tecnologia, per l’innovazione…. I miei vecchi LP li ho già buttati via da tanto e li ho sostituiti con i più appropriati CD e DVD, che finiranno a loro volta nella spazzatura appena l’ingegno umano produrrà qualcosa di migliore. Nonostante questo conservo uno spirito “nostalgico”, ma solo se non è in contrasto con l’innovazione. In ogni campo e settore della vita. Senza progresso, senza cambiamento, la vita è morte. E forse è per questo che non amo molto i conservatori 😉

  435. @Luca

    C’è una cosa che non sono riuscito ancora a capire, Luca…
    Se ti ho anticipato che quello che sto scrivendo è qualcosa di nuovo, perchè vuoi per forza farlo sembrare qualcosa di vecchio pur non avendolo letto???
    Non capisco!…

    Vedi un problema nel fatto che un pinco pallino qualsiasi possa scrivere qualcosa di nuovo che nessuno ha ancora mai scritto?

    Sei per caso dell’idea che non ci sia più niente di nuovo da dire, scrivere, suonare, inventare, ecc.?

    Pensi che siamo arrivati al capolinea della civiltà umana?

    Io credo invece che siamo ancora agli arbori e che cose da dire, scrivere e inventare ce ne siano ancora un’infinità inimmaginabile!

  436. Ciao Fabio, consentimi delle osservazioni.

    1) È ampiamente riconosciuto che oggi è il modello americano a prevalere nel mondo occidentale ma esteso a più gradazioni al resto del mondo. Se gli americani hanno basato il loro sistema sulla produzione e il consumo, che cosa ti aspetti? Ti ripeto, io vedo solo un appiattimento generale che travalica la fede.

    In quanto ai tuoi appunti… prima ancora di Darwin ci fu Aristotele 2400 anni fa a fare delle osservazioni sul mondo animale. Aristotele sostenne già a suo tempo che una balena è più simile ad uno scoiattolo piuttosto che a uno squalo. Altri interrogativi ci furono quando trovarono il primo ornitorinco.

    Darwin formulò solo una teoria sull’evoluzione, sul fatto che sia poi stata strumentalizzata a fini politici non ci piove. Oppure vuoi contestare il fatto che Darwin fu uno studioso alla pari di Copernico, Galileo Galilei, ecc…?
    L’alternativa può essere invece rimettere un clero a minacciare di mandare quello o quell’altro all’inferno e di lasciarlo vivere nella ricchezza più disgustosa? Cosa dire poi di Giordano Bruno? Secondo me la teoria dell’evoluzione dovrebbe essere abbastanza realistica e difficilmente sindacabile.

    Quel che poi te citi come mistero nelle religioni sono dogmi, l’uomo per sua natura è curioso.

    2) Stavo riflettendo ieri mattina ed effettivamente sono partito in quarta con le considerazioni. Mi scuso per questo. Per dirti anche Schumpeter aveva fatto proprie delle critiche del marxismo pur essendo orientato a destra.

    3) Nei secoli sono stati prodotti una barcata di saggi filosofici, economici, ecc… sui più svariati temi. Per dirti, posso fare anche da un argomento come “l’amicizia” posso ricavarci un temino di scuola media o un saggio filosofico di 2000 pagine.

  437. @Luca

    Ciao Luca 🙂

    Giustamente sia il tuo che il mio non sono altro che due diversi punti di vista. Più che leciti.
    Per quanto mi riguarda – visto che esistono entrambi – non ho fatto altro che metterli sui due piatti (già da un po’), per vedere da che parte pende la (mia) bilancia. Capisco benissimo la tua visione. La conosco bene. Ma non mi risulta sufficientemente logica. Nè abbastanza razionale. Certamente “il filo regge”, ma non quanto basti a me per sceglierlo.

    Se dovessi optare per la tua stessa visione, potrei smettere di scrivere racconti e musica fin da ora, e sinceramente la cosa non mi ispira molto 😉

    Darwin era soltanto un razzista. Ha usato la sua pseudo-scienza nella speranza di dimostrare che gli schiavi dei suoi tempi appartenevano sicuramente a una “razza inferiore” semplicemente per loro “natura”. Ma più che altro è stato solo lo strumento di potenti che lo hanno manovrato a dovere per i soliti motivi capitalistici. Purtroppo questa verità sono in pochi a conoscerla (per ovvi motivi).

    Ma permettimi di dire che se il mio primo antenato fosse stato davvero un organismo monocellulare “nato dal nulla”… Col cavolo che sarei arrivato ad evolmermi tanto. E lo dimostra il fatto che gli organismo monocellulari ci sono ancora e non si evolvono affatto in “razze superiori”! Per me SBAGLI se credi davvero nella paradossale e controversa teoria evoluzionistica. E poi DI FATTO gli scenziati sanno già da tempo che è sballata! Hanno solo un po’ di problemi a confessarlo ai “comuni mortali” perchè non hanno la risposta alternativa. O meglio!… Ce l’hanno, ma non la possono avvallare poichè mette in discussione la scienza stessa che essi continuano a “costruire” nella speranza (completamente utopica) di inciampare in qualche “concretezza scientifica” che la dimostri.

    Se ancora non te ne sei reso conto, buona parte della scienza si basa tutt’oggi sul *caso*. Praticamente su un “qualcosa che non esiste”. Perchè presumo che sia abbastanza chiaro il FATTO che il caso non esiste se non solo come concetto astratto di un evento verificatosi senza regole. Ma visto che l’universo intero è governato da REGOLE BEN PRECISE CHE CONTINUANO A MANIFESTARSI NONOSTANTE IL “caso di Darwin”, DIREI CHE SAREBBE ORA DI APRIRE UN PO’ PIÙ GLI OCCHI!

    Uno Space-Shuttle perfettamente funzionante e “perfetto per il volo” NON POTRÀ MAI “ASSEMBLARSI PER PURO CASO” dallla semplice esplosione di un magazzino di ferri vecchi malmesso! Così NESSUN UNIVERSO potrà mai “assemblarsi per caso” dopo un “piccolo schioppettio di gas primordiali”! IDEM per la VITA e la natura. NESSUN cavallo potrà mai diventare una balena! Gli si potrà allungare il collo, gli si potranno accorciare le zampe, MA SEMPRE CAVALLO RESTERÀ!

    In effetti a tutt’oggi NON ESISTE ALCUNA PROVA SCIENTIFICA (nonostante si lasci intendere il contrario), che un qualsiasi organismo si sia TRASFORMATO in un altro. L’evoluzione della specie VALE SOLO nell’ambito della stessa specie, NON come TRASFORMAZIONE da una specie all’altra!!! Solo che questo piccolo dettaglio NON LO SPIEGANO BENE. Si limitano a dire che non hanno trovato ancora – L’ANELLO MANCANTE – , ma anche qui lasciano intendere che sia solo quello tra l’uomo e la scimmia, anzichè LA VERITÀ. E cioè che l’anello mancante si riferisce all’anello mancante PER TUTTE LE SPECIE. E di fatti milioni e milioni di fossili DIMOSTRANO la trasformazione all’interno della stessa specie, MA NON CE N’È NEPPURE UNO SOLO SOLTANTO che dimostri il passaggio da una specie ad un’altra!

    Il motivo per cui questo viene perseguito si chiama ATEISMO. E non *scienza*!

    …E NO!!! DARWIN NON ERA AFFATTO “ALLA PARI” DI UN COPERNICO & Co.
    Te lo posso GARANTIRE. Però è molto UTILE agli atei e alla scienza che (comunque) deve evolversi e che tra l’altro fa benissimo ad evolversi. Ci mancherebbe! Ma da qui a CREDERE che quello che dice la scienza sia corretto… Ce ne passa molta di acqua sotto i ponti. O credi davvero che esistono dei VERI buchi neri e un VERO Big Bang che non siano solo delle teorie?

    …Mannaggia, sto di nuovo OT 🙁
    chiedo scusa! Ma come facevo a non risponderti? 🙂

    ciao 🙂

  438. @Luca

    riporto da un telefilm visto da poco…

    Un tizio stava su un ponte a cercare la chiave dell’auto con una torcia.
    Il ponte era l’unica zona illuminata. Tutt’intorno buio fitto…
    Per caso passa un’altro tizio e decide di aiutarlo a cercare la chiave, e dopo un bel po’ che non riuscivano a trovarle gli chiede seccato:
    – MA SEI PROPRIO SICURO DI AVERLE PERSE QUI??? –
    – CERTO CHE NO! LE HO PERSE PRIMA DEL PONTE, MA LÌ ORA NON SI VEDE UN CAVOLO, QUI INVECE SI! –

    Capisci cosa fa la “dimostrazione scientifica”?
    Cerca SOLTANTO dove ci si vede!!! 😉

    …Che poi ci si veda pure giusto, quello è un plus ultra 😉

    Comunque sia, giustamente, ognuno è liberissimo di cercare le risposte dove meglio crede.

    Allo stesso modo ognuno è anche LIBERO di scegliere in che Paese vivere, a dispetto di tutti i confini territoriali della Terra. Perchè QUESTO PIANETA È DI TUTTI! E non possono essere dei limiti territoriali a obbligare i TERRESTRI a vivere in un posto piuttosto che in un altro. Ecco perchè, fin dove posso, cerco di aiutare chi sceglie di venire a vivere in Svizzera nonostante qualsiasi controversia o …politica.

    🙂

  439. @Luca

    …e comunque un clero che minaccia di non andare in paradiso se fai il cattivo è sicuarmente più educativo di una globalizzazione che ti minaccia di andare sul lastrico se non hai abbastanza soldi! 😉
    o forse no?!

    Inerente alle “guerre in nome di un dio” (le religioni e per esempio le crociate), direi che sono state certamente meno CATTIVE delle “guerre in nome della tecnologia” (la scienza e per esempio le bombe atomiche!)

    Svalutare le religioni per colpa dei gravi crimini commessi dalle chiese equivale a svalutare la fisica nucleare per colpa dei gravi crimini commessi dai seguaci del dio-denaro. E se per evitare problemi dovremmo abolire le religioni, PER LO STESSO MOTIVO dovremmo abolire la scienza. Di fatti invece non va abolita nè l’una nè l’altra poichè sono ENTRAMBE NECESSARIE ALLA MENTE UMANA PER EVOLVERSI. Se c’è quancosa da abolire, sono solo GLI IDIOTI che usano male sia l’una che l’altra.

    PS:
    Aristotele non si è mai sognato neppure lontanamente di dire che l’essere umano discende da una cellula materializzatasi per puro caso nel grande brodo primordiale, AHAHAH! Che dici??? Aristotele era un grande FILOSOFO, mica un razzista!!!
    E se permetti, vorrei farti notare un altro ILLUSTRE PERSONAGGIO DAVVERO PERSPICACE:

    PITAGORA!

    Con la sua *MUSICA DELLE SFERE* (detta anche musica universalis), che interpretava i movimenti dei corpi celesti come una sorta di “musica silenziosa”, in modo armonico e matematico.
    Altro che Darwin! 🙂

  440. @Luca

    inerente a Schumpeter…

    Non sono nè di destra, nè di sinistra (e neppure di centro). Seguo UNICAMENTE la mia personale politica, che ritengo fermamente essere L’UNICA giusta tra le tante 😉

    Non sono “tipo da tribù”, perchè come avrai notato sono un tantino egocentrico (che per me è positivo, non negativo). Anche se nonostante questo “difettuccio” amo osservare e ragionare su e con chi mi circonda.

    Per questo semplicissimo motivo non mi va (e non mi ci riconosco) di rientrare nei “parametri” di NESSUN ALTRO se non solo per voglia di sapere.

    Per me Marx, Schumpeter & Co., sono dei perfetti sconosciuti con cui non ho mai nè cenato nè cantato. E li conosco quanto loro conoscono me 😉

    Ma una cosa è sicura: LORO ormai (o purtroppo) non possono più scrivere nulla, noi invece possiamo ancora farlo.

    Questo è anche il motivo per cui non mi lascio condizionare mai dai media o dalle dicerie di massa che riempiono i giornali e i tavoli delle birrerie…

    E quando cerco di aiutare qualcuno a trasferirsi in Svizzera, con dei consigli ricavati dall’esperienza, non lo faccio sulla base di ciò che “si dice in giro”, ma sulla base DEL MIO PERSONALE MODO DI VEDERE IL POSTO IN CUI VIVO E LA GENTE CHE INCONTRO. Ovviamente potrei sbagliarmi (non sono Darwin!), ma è l’unico mod che conosco.

  441. Guarda Fabio, sono un po’ perplesso… ho detto solo che Aristotele ebbe solo delle intuizioni (e credimi che a livello di classificazione significa tantissimo accomunare uno scoiattolo ad una balena) e Darwin fece poi una sua teoria molto ma molto più tardi. Le teorie di Darwin sono state confermate solo più tardi dalla genetica ma già Mendel notò il tipo e il colore dei piselli. Un tempo filosofia e scienza (medicina, matematica, ecc…) erano qualcosa di unico.

    Oggi un feto nell’utero sviluppa delle branchie esattamente come quelle dei pesci per poi rimarginarsi. Ad un uccellino nell’uovo gli spuntano fuori dei dentini microscopici che poi spariscono. E come mi spieghi gli organi vestigiali? L’uomo ha il coccige, ossia un resto di coda che un tempo utilizzava per camminare in maniera eretta. La balena citata sopra ha il bacino come qualsiasi altro mammifero seppur non ha più nessun tipo di funzione.

    A dire il vero gli scienziati sostengono l’esatto opposto, vale a dire che la teoria dell’evoluzione è QUASI confermata. Dal 2008 sono state fatte diverse scoperte che con ogni probabilità dovrebbero chiudere lo spazio al creazionismo.

    Poi ripeto, tutto è stato strumentalizzato per fini politici… oggi l’evoluzionismo è usato per dire che la culla dell’uomo è in Africa e quindi dovremmo accettare tutte le persone provenienti da questo continente.

    Gli organismi monocellulari che critichi, hanno una capacità straordinaria nel sapersi adattare. Oggi c’è anche una teoria, molto affascinante ma non peregrina, secondo cui la vita sul pianeta sia aliena proviene dallo spazio. NOn è da escludere che alcuni asteroidi portatori di questi organismi estremamente primitivi sia “atterrato” sulla terra. Questa storia dovrebbe durare qualcosa come 3.9 miliardi di anni, non noccioline. Se ci pensi bene, “noi” occupiamo una parte insignificante di questa linea del tempo.

    Ti faccio notare che la scienza è qualcosa fissato dalla natura, non la puoi cambiare. È stupido da dire, ma gli uomini hanno scoperto qualcosa che esisteva già e caso mai hanno perfezionato le loro conoscenze. Per dirti, oggi la teoria della relatività di Einstein e quasi pronta per essere mandata in pensione perché hanno scoperto qualcosa d’altro al CERN di Ginevra. Se ti può consolare, noi conosciamo solamente una piccola parte delle cose. Dell’universo conosciamo appena l’1% (non sto scherzando) di come è fatto. Ancora devono essere scoperte milioni di nuove specie animali e altre cose simili.

    In quanto al clero, loro di porcate ne hanno commesso a quintali e ancora oggi vivono nell’opulenza seppur non possono più minacciare. Anche alcuni paesi occidentali, Stati Uniti in testa (dove la religione è estremamente diffusa…), sostengono che la ricchezza sia un dono divino. Bisogna accettare le cose per fede (cioè credere senza vedere)?

    Quello dei limiti territoriali, la proprietà, ecc… sono cose innate anche nel mondo animale.

  442. @Luca

    Non concordo affatto su ciò che dici della scienza (sebbene oltre a rispettarla per ciò che fa, mi ha da sempre affascinato). La scienza è soltanto un compromesso. Come lo è la matematica o anche uno specifico linguaggio. La scienza non è “la natura”, nè la natura è “la scienza”.

    Per quanto mi riguarda le “deduzioni scientifiche” (quelle che per intenderci vengono denominate *dimostrazioni scientifiche*) sono soltanto DEDUZIONI RELATIVE ALLA MATEMATICA “UMANAMENTE CONCEPITA”. È assai probabile che se su un pianeta diverso dal nostro si sia evoluta una forma di vita intelligente e senziente diversa da quella *umana*, per loro la “nostra scienza” non avrebbe alcun senso. Poichè ne avrebbero *creata* una completamente DIVERSA relativa alla loro specifica natura.

    Dunque, qualsiasi dimostrazione scientifica è SOLTANTO RELATIVA alla *concezione umana* dell’universo, e quindi assai DISCUTIBILE. Basterebbe già una percezione quadrimensionale, anzichè tridimensionale, a MANDARE IMMEDIATAMENTE IN PENSIONE TUTTA L’ATTUALE SCIENZA TERRESTRE. Ma dubito che per molti scienziati possa essere presa in considerazione una dimensione percettiva “che non si vede”… Quindi direi di terminare qui il discorso. Perchè o si è APERTI verso possibilità ILLIMITATE di concezione ultra-umana, oppure si è CHIUSI e condizionati da quell’ 1% di “luce” che la nostra scienza intravede. Una cosa è CERTA: quando NON SI HA il 100% di chiarezza, ogni altra percentuale inferiore NON È AFFATTO PARZIALE (di quel 100%), ma decisamente SBALLATO.

    È come i colori complessivi che vede un daltonico!
    Basta che MANCA una percentuale di colore e TUTTI GLI ALTRI COLORI ne risultano influenzati! Definendo così una visione di colori completamente “sbagliata” dei colori “reali”. (So bene che anche i colori sono “individuali”, ma questo sfocia in un altro discorso più complesso).

  443. @Luca

    Dato l’interessante tema che si è “acceso” negli ultimi post (di sicuro involontariamente), ho pensato di creare un apposito BLOG su cui svilupparlo meglio, se ti va 🙂
    …perchè QUI non credo sia il caso di continuare. Penso a chi arriva su queste pagine per trovarci dei consigli su come trasferirsi in Svizzera e probabilmente finisce per irritarsi nel trovarci un “trasferimento in altre dimensioni”, ahaha! 😉

    Mi farebbe davvero piacere proseguire la discussione. Ovviamente anche chiunque altro fosse interessato al dibattito è invitato ad intervenire.
    Il BLOG è: 123homepage.it/iCredo

    a presto 🙂

  444. Scusa Fabio ma non mi si apre il tuo blog.

    Nessuno nega l’apertura verso una concezione “ultraumana”, ma qui sembrerebbe volerci mettere un veto per non meglio appurate ragioni di rispetto e non urtare altre concezioni. Il fatto che io e te stiamo comunicando ora (volendo anche in tempo reale) sulla rete Internet è dovuto al lavoro svolto dai fisici.

    Se eravamo qui a fare filosofia difficilmente potevamo comunicare. Non è tutto… il fatto che determinate scienze esistono da milleni (pensa ad esempio all’ingegneria civile che avrà forse 3000 anni) non significa che non possa esistere anche una concezione diversa della vita… anzi, il fatto di essere riusciti a valorizzare l’essere umano secondo me significa tanto, caso mai il problema di oggi (e su questo ti do assolutamente ragione) è il fatto che si assiste ad una profonda involuzione ed imbarbarimento dell’essere umano.

    Non mi prendere in antipatia, ma fà un po’ sorridere il fatto che altre forme evolute di vita hanno potuto sviluppare qualcosa di diverso rispetto a noi. Quanto prodotto da noi sono dei risultati tangibili e difficilmente opinabili. E questo ripeto, è un processo presente sin dall’antichità, vedi l’esempio di Aristotele.

    Chi ci assicura ad esempio che queste forme di vita non si vogliano mescolare con noi perché ci considerano inferiori?

  445. @Luca
    Non so perchè il blog non funziona, controllerò al più presto. Spero nel frattempo nell’interesse di chi ci legge qui 🙂

    Senza gli sciamani dell’era della pietra, gli “uomini-scimmia” non si sarebbero MAI evoluti in scienziati! 😉

    Tu scrivi:
    – Il fatto che io e te stiamo comunicando ora (volendo anche in tempo reale) sulla rete Internet è dovuto al lavoro svolto dai fisici. –

    Se fin dai primordi dell’umanità non ci fossero stati gli “stregoni” a far evolvere gli “scimmioni”, non sarebbero nate le DOMANDE che molto più tardi hanno fatto nascere la scienza e soltanto poi i fisici.
    Quindi direi che bisogna ringraziare proprio quegli “stregoni primordiali”! Prima di ringraziare i fisici. Non credi?

    poi scrivi:
    – Se eravamo qui a fare filosofia difficilmente potevamo comunicare –

    Se nel nostro piccolo non fossimo TUTTI dei “piccoli filosofi”, credo invece che non sarebbe stato affatto RAZIONALE (né scientifico) per due “sconosciuti” instaurare una comunicazione così “razionalmente inutile e senza senso pratico”.
    Quindi direi che se stiamo qui a cominucare è proprio per un motivo NON RAZIONALE. Visto che entrambi stiamo già in Svizzera e in questi post non stiamo a scambiarci comunicazioni RAZIONALMENTE UTILI ai fini del blog 😉

    Non ti prendo affatto in antipatia (e spero che per te sia lo stesso), anzi, mi fa piacere comunicare con te 🙂

    Poi scrivi:
    – ma fà un po’ sorridere il fatto che altre forme evolute di vita hanno potuto sviluppare qualcosa di diverso rispetto a noi –

    A me non fa sorridere affatto. Ti faccio presente che già sulla Terra non siamo l’unica forma di vita evoluta. I VIRUS sono molto più evoluti di noi, ma hanno sviluppato una “scienza” al quanto diversa dalla nostra. Figurati cosa potrebbero sviluppare eventuali alieni! 😉

    Poi:
    – Quanto prodotto da noi sono dei risultati tangibili e difficilmente opinabili –

    Non sono per nulla d’accordo!
    Altrochè se è opinabile quello che “produce” la scienza!
    Prendi i BUCHI NERI ad esempio… Sono soltanto una TEORIA MAI DIMOSTRATA che vogliono far passare per scontata e dimostrata. O prendi le SUPERNOVE che a loro dire sarebbero create da due stelle che si attraggono, collidono e poi esplodono… SOLO PURA TEORIA MAI DIMOSTRATA! Non esiste NESSUN CASO SCIENTIFICO PROVATO che mostra l’attrazione esercitata da una stella con massa superiore verso una con massa infariore, né una registrazione che mostra la collisione presunta! Invece esiste un’altra valida teoria secondo cui TUTTI I CORPI CELESTI SONO IN ALLONTANAMENTO UNO DALL’ALTRO PER VIA DELL’ESPANSIONE! Quindi nessuna stella può collidere con un’altra!
    Mi spiego meglio:
    L’universo si ESPANDE COME UN GROSSO PALLONE SULLA CUI SUPERFICIE I CORPI CELESTI SONO SOTTOPOSTI A UN MOTO IN ESPANSIONE GEOMETRICA… Questo significa che per quanto due corpi celesti possano puntare su altri corpi celesti, al contempo da distanza tra di loro AUMENTA per via dell’espansione cosmica. Fatto facilmente dimostrabile tramite l’effetto Doppler. La formazione di SUPERNOVE non è altro che un’altra delle tante teorie strampalate!

    Per non parlare del famigerato Big Bang… La più stupida teoria mai sentita!!! Figurati se da un po’ di gas primordiali nel vuoto assoluto (e già qui NESSUNO sa SPIEGARE SCIENTIFICAMENTE da dove sono “piovuti giù!”. Uno scienziato ci aveva provato ma poi è stato ARRESTATO per truffa alla comunità scientifica in quanto aveva IMBROGLIATO TUTTI ficcandoci dentro dei gas impossibili per quello stadio primordiale dell’universo), si crea un tale “BOTTO” da espandersi in una così IMMENSA QUANTITÀ DI MATERIA A DIR POCO “INFINITA”, nell’arco di miliardi e miliardi di anni… PURA ERESIA!!! Immagina di avere due o tre gas (nati dal nulla per pura MAGIA!), e che da questi GAS al quanto fluttuanti scaturisca (INSPIEGABILMENTE E PER PURO CASO) un GIGANTESCO BOTTO (o anche solo un microscopico Big Bang), che POI DOVREBBE INNESCARE MILIARDI E MILIARDI DI REAZIONI A CATENA IN UN RAGGIO DI MILIARDI E MILIARDI DI ANNI LUCE, in un tempo lunghissimo – praticamente un “botto a rallentatore”…, capace di generare non solo un paio di GIGANTESCHI SOLI, ma addirittura miliadi di galassie in cui quei soli sono solo degli insignificanti “microbi” distanti uno dall’altro anni luce!!!! Ma daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai!!!!!! a a chi vogliono prendere per i fondelli???? …Certamente solo a chi gli crede. E purtroppo la massa che gli da credito è davvero miliardaria!

    Il punto è che LORO (gli stessi scienziati) LO SANNO BENISSIMO che è solo una grossa balla!, ma non avendo altre risposte più plausibili POGGIANO su questa teoria in attesa che prima o poi ne salti fuori una più “dimostrabile”…

    E poi mi vengono a dire che si basano su DIMOSTRAZIONI scientifiche… MA QUALI DIMOSTRAZIONI???????? Si tratta solo di PURA TEORIA INDIMOSTRABILE! Vai a dare un’occhiata al CERN di Ginevra e te ne accorgerai!… Certo, dopo tutti i miliardi che c’hanno investito non è che posso chiudere baracca e burattini… continueranno a fare altri “tentativi”… Ma dai!

    E poi… la scienza che SI VANTA di essere quella che si fonda sulla CONCRETEZZA, spiega la nascita dell’universo attraverso una “magia inspiegabile” che ha permesso la creazione di alcuni “strani gas” NEL VUOTO ASSOLUTO DOVE PRIMA NON POTEVA E NON DOVEVA ESSERCI NIENTE DI NIENTE (altrimenti non sarebbe la nascita)… E addirittura si vogliono “giustificare” dicendo che – QUELLO CHE C’ERA PRIMA DEL BIG BANG NON È RILEVANTE IN QUANTO NON FACENTE PARTE DELL’UNIVERSO CHE È NATO SOLO *DOPO* IL BIG BANG – ???? Ahahahahah! Ti giuro che non ho mai riso tanto quando l’ho sentito!

    Vogliamo parlare di matematica???
    E che cos’è se non un semplice CONCORDATO tra matematici per FAR RISULTARE che 1+1=2, 1×1=1, ecc…
    L’hanno deciso loro solo per far “tornare i conti”, è un compromesso!
    Si potrebbero creare un numero infinito di *matematiche* DIVERSE, strutturate su fattori assolutamente diversi, che alla fine COMUNQUE fanno “tornare i conti”. Ma non mi risulta che il mio cervello, o il mio cuore, o la mia mente, o i miei reni usino la matematica per esistere. Né la scienza. Usano la NATURA! Che è tutt’altro che matematica o scientifica.

    Troppo spesso si CONFONDE la scienza con la natura e viceversa!

    La scienza studia la natura, ma non la natura la scienza! E la scienza è ben lontana dal suo traguardo. Certo, moltissimi “conti tornano anche scientificamente”, ma questo non significa che la scienza sia la natura o che possa crearla! In effetti non è che abbia creato un gran che fin’ora a livello di *vita*, se non cure chimiche (che comunque si basano su sostenze naturali vere o “clonate”), cure psichiatriche (che fanno più danni che altro), cure mediche (che spesso vengono descritte come “risposte individuali dell’organismo”), ecc ecc…

    Certo, È NOTEVOLE E UTILISSIMO CIÒ CHE FA LA SCIENZA!!!! Ma non per questo deve avere la presunzione di avere in pugno la *conoscenza della vita*.

    …Casomai ne riparleremo quando la scienza CREERÀ DAL NULLA un “clone umano” (MA NON PARTENDO DALLA COPIA DI UNA CELLULA GIÀ CREATA DALLA NATURA! Altrimenti sarebbe solo un “derivato della natura”), o quando la scienza saprà SPIEGARE CHIARAMENTE chi cavolo è andato a mettere nel vuoto cosmico una “bomba a orologeria” capace di esplodere in un modo così PERFETTO E MILLIMETRICO da far nascere le galassie e la vita, ovunque sia.

    Fino a quel giorno – PER ME – la scienza non sarà più credibile di uno “stregone” o di un “santone” !
    Perchè così come la medicina guarisce tanta gente, ANCHE la religione e la medicina alternativa ne guariscono ALCUNI, che anche se POCHI, confermano comunque che c’è *qualcosa* che va ben oltre la praticità razionale della scienza. Come quando per esempio in alcuni casi (ma ne basta anche SOLTANTO UNO ISOLATO A CONFERMARLO), un povero cristo destinato a morte sicura, certa, SENZA VIA DI SCAMPO, all’improvviso guarisce e torna più sano di prima. In modo SCIENTIFICAMENTE IMPOSSIBILE, INSPIEGABILE, che lascia con un metro e mezzo di lingua per terra i migliori medici del mondo!

    Perchè vedi, Luca… Se la scienza avesse ragione nella sua razionalità, allora certe cose DAVVERO NON POTREBBERO MAI ACCADERE! E invece (a dispetto della scienza) accadono eccome!

    Ripeto: ADORO LA SCIENZA! E TUTTI GLI SCENZIATI DEL MONDO CHE VIVONO PER SERVIRE MEGLIO ALL’UMANITÀ, ma da qui a credere che la scienza sia l’unica “religione” possibile… lasciamo perdere! 😉

  446. @Luca

    La scienza e la sua *razionalità* si basa sulla percezione umana.
    La percezione umana è al quanto limitata.
    I limiti umani sono visibilissimi anche solo salendo su un grattacielo (non dico la luna) e guardando giù si vede IL MONDO ma non più gli esseri umani.

    Lo so che nella nostra concezione ci sentiamo onnipotenti e infiniti, ma in effetti siamo molto più limitati di tantissime altre specie animali che ci circondano. Certo, la mente umana si è evoluta, ma i cinque sensi (uno più uno meno…) sono rimasti gli stessi. E sono loro a creare la nostre percezione del mondo intorno. E ti dirò di più, tutti e 5 i sensi sono gradualmente diminuiti con l’aumentare della comodità generata dal consumismo. L’unica cosa che è aumentata davvero è FORSE un tipo specifico di “intelligenza” non più atta alla sopravvivenza, ma a fregare chi ci circonda per puro egoismo e divertimento. A buon intenditor…

  447. @Luca

    Sai cosa sto aspettando già da tanto?
    Che la scienza alzi la mano per spiegarci da dove cavolo salta fuori l’energia presente nei nuclei degli atomi che continuano ad aggregarsi (senza mai scontrarsi, a parte nelle reazioni nucleari), “assemblando” tutto ciò che ci circonda e POI non contenti si trasformano in altri atomi sempre grazie all’energia che li rende “vivi” e infiniti. Perchè come anche tu sai, l’energia non muore mai. E io sono molto curioso di sapere QUANDO è cominciata ad esistere e perchè. E soprattutto come mai, nel caso si trattasse di una “stravagante coincidenza casuale”, questa energia continua ad aggregarsi alla perfezione casualità dopo casualità… 😉

  448. Per gli interessati,
    un interessante articolo riguardante la Sanità in Svizzera…

    Sanità Svizzera:
    Indagine della FINMA sull’ assicurazione malattie complementare

    Con decisione del 6 gennaio 2012, la FINMA ha chiuso il procedimento amministrativo nei confronti di CPT Assicurazioni SA e di alcuni dei suoi dirigenti del settore assicurativo privato, comminando delle sanzioni. Da parte sua, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sta valutando la possibilità di ricorrere a misure adeguate anche nel settore dell’assicurazione sociale malattie, in particolare nei confronti della CPT Cassa malati SA e della Agilia Cassa malati SA.

    L’UFSP ha preso atto ieri della decisione della FINMA emessa nei confronti della CPT Assicurazioni SA in relazione al settore delle assicurazioni private. Per il momento si parte dal presupposto che l’assicurazione malattie obbligatoria non sia toccata dal contestato programma di partecipazione dei collaboratori. L’UFSP procederà, tuttavia, ai necessari accertamenti.

    Oltre alla sua attività corrente di vigilanza, nel 2010 l’UFSP ha svolto un controllo ordinario (audit) sulla CPT Assicurazioni SA passando al vaglio numerosi settori. Non vi è alcun nesso tra le contestazioni ravvisate allora e i fatti alla base delle sanzioni comminate ora dalla FINMA.

    Dato che il consiglio d’amministrazione della CPT Assicurazioni SA e della CPT Cassa malati SA ha rassegnato le dimissioni, ad eccezione dei due membri nominati in dicembre, l’UFSP sta valutando se l’incaricato della FINMA sia autorizzato ad assumere ad interim anche le funzioni del consiglio d’amministrazione della CPT Cassa malati SA. Sulla scorta dei fatti accertati dalla FINMA, l’UFSP sta inoltre vagliando la necessità di procedere a controlli straordinari e di ricorrere a misure prudenziali nel settore dell’assicurazione di base, come ad esempio una verifica speciale.

    Fonte: salutedomani . com

  449. holaa … carissimi… sono mancato un po per via del lvoro…. ma anche stavolta abbiam beccato una persona improvvisata nella ristorazione e non siamo molto contenti…. carissimo g.g. de tata presto verremo a …. gossau? a trovarti…. dammi info sui treni … devo andare a zurigo e poi da li vengo a gossau? vedrai che davanti ad un tavolo e ad una buona bottiglia ci conosceremo meglio ahahah

  450. @Carlo

    Si, 9200 Gossau.
    Gossau SG (San Gallo).
    Attenzione che c’è anche Gossau ZH (Zurigo).

    fahrplan.sbb.ch/bin/stboard.exe/in
    Questo è l’indirizzo delle ferrovie svizzere. Ci trovi tutti gli orari. Fammi sapere quando arrivi a Zurigo. Sarà un piacere conoscerti.

    A presto

  451. il piacere sara’ molto anche mio…, conoscere persone aperte intelligenti non e’ cosa da tutti i giorni, a dir la verita’ alla mia eta’, 48 anni…ogni tanto mi dico ma possibile che ci siano in giro solo persone limitate,io non e’che sia nessuno, ma una coasa me la riconosco, l”umilta, l’umilta di conoscere ed assorbire da pwersone che reputo ricche interiormente…. e credimi,,,, qui ce ne sono poche……

  452. Ciao a tutti, sto leggendo questo blog perchè vorrei capire se c’è ancora speranza, anche in svizzera, o questa crisi è destinata ad essere a livello mondiale -cosa che credo-. Che reddito minimo si dovrebbe guadagnare per vivere da in Svizzera? Casa di proprità o affitto? I fondi pensione, come funzionano? Gli agricoltori da voi, godono di tutte le agevolazioni possibili, come in italia (ad esempio qui non pagano gli oneri per la costruzione di nuove case; energia, gas e benzina sono scontatissimi, non pagano l’acqua, tasse ridotte..).

  453. OVviamente per reddito minimo intendo di vivere una vita modesta.. qualche cena fuori, figli iscritti ad ottime scuole, vacanza una volta l’anno.. Non mi riferisco ad avere i lussi della vita, ma qualche piccolo vizzietto.
    Che mi sapete dire per i mutuoi?
    Per adesso credo.. di avervi chiesto le cose principali.
    grazie per le risposte.

  454. @ FABIO G.G DE TATA
    ciao fabio sono michele sto avendo molte diffficoltò a napoli a trovare un corso di tedesco, anzi a dir la verità uno l’ho trovato ma costa tanto, e con le tasseche monti ogni giorno ci da e davvero difficile potermelo permettere. il mio pallino è quello di venire a zurigo a giugno e al posto delle vacanze farmi tre mesi di lavoro li. che dici venendo li posso trovare qualcke lavoro anche come lavapiatti nel giro di qualke giorno, o mi coviene trovarlo già da qui magari tramite internet? e poi sarebbe facile trovare un alloggio, magari una stanza a basso costo?

  455. @Michele

    Ciao Michele. Purtroppo non è facile prevedere cosa succederà a giugno in Svizzera tedesca… Di solito a Zurogo ci sono parecchie offerte di lavoro, ma tieni presente che qui non esiste il Ferragosto e il 90% delle persone vanno in vacanza a metà luglio (è un sistema molto legato con le 5 settinane di ferie delle scuole). Quindi nel periodo luglio-agosto è più difficile trovare qualcosa, perché i datori di lavoro tendono a “chiudere per le ferie”. Poi l’offerta di lavoro si “riavvia” verso ottobre fino a metà dicembre. E poi di nuovo da fine gennaio fino a giugno-luglio.

    Ovviamente non tutti i settori ne risentono, specie quelli della gastronomia, ma questo nelle zone turistiche. Comunque credo che forse a Zurigo tutto questo si sente in modo minore.

    Non so che dirti. La CRISI continua a crescere anche qui. È difficile ora come ora, sapere cosa accadrà. È un rischio.

    Inerente a camere a basso costo… Ehmmmm… ancora più difficile!

    Per quanto riguarda il corso di tedesco qui ne trovi tra i 450.- e 1’200.- Franchi (ca.350-900 Euro). Si, sono un po’ cari.

    Secondo me dipende tutto dal fatto SE TROVI O NO un lavoro per cominciare (ovviamente in un ristorante italiano) dove poi, guadagnando ti ci puoi pagare il corso. Ma questo non mi sento di garantirtelo vista la tendenza della crisi. Beh, a Zurigo probabilmente avresti qualche opportunità in più che in altre città (ovviamente resta tutto relativo). Come sai non si può PROGRAMMARE LA VITA più del 5-10% perchè ci sono talmente tanti imprevisti e variazioni di programma che se non sei FLESSIBILE cercando di adattarti a ciò che “inaspettatamente accade”, finisci per demoralizzarti e mollare tutto.

    Di sicuro ti conviene cominciare SUBITO via internet a cercare un lavoro (e persone che ti possono aiutare a trovarlo).

    Fammi sapere.
    Ciao

  456. @Luca

    – Fin quanto ne so io la Confederazione dovrebbe organizzare dei corsi di tedesco gratuiti o a prezzo modico. –

    Non è del tutto corretto.

    Innanizitutto la questione è CANTONALE, quindi in alcuni Cantoni i Comuni gestiscono l’integrazione in relazione alla situazione (pochi o tanti stranieri) e in base ai Progetti Cantonali per lintegrazione degli stranieri. Solo in pochissimi casi esistono progetti per cui agli stranieri viene proposto un corso gratuito di tedesco, che solitamente è indirizzato ai bambini (per andare a scuola) e alle mamme che se non lavorano fanno fatica ad integrarsi. Per il resto bisogna arrangiarsi, e chi non ci riesce è libero di tornarsene a casa sua.

    Diciamo che in linea di massima IN SVIZZERA CI POSSONO RESTARE SOLO GLI STRANIERI CHE SONO IN GRADO DI “MANTENERSI DA SE”, lavorano e pagano la cassa malattia e le tasse. Il discorso si fa diverso per chi fa richiesta di Asilo Politico.

  457. Ciao Fabio, recentissimamente in parlamento è passata una legge sull’integrazione di cui ammetto di non conoscere i contenuti.

    Però se l’intuito non mi inganna, la destra ha duramente contestato questa legge sostenendo la tesi secondo cui l’integrazione diviene competenza dello Stato e non del singolo individuo come, a loro modo di dire, dovrebbe essere.

    Quindi andando per deduzione questa legge dovrebbe essere molto permissiva.

  458. @Parika

    – Ciao a tutti, sto leggendo questo blog perchè vorrei capire se c’è ancora speranza, anche in svizzera, o questa crisi è destinata ad essere a livello mondiale -cosa che credo-. Che reddito minimo si dovrebbe guadagnare per vivere da in Svizzera? Casa di proprità o affitto? I fondi pensione, come funzionano? Gli agricoltori da voi, godono di tutte le agevolazioni possibili, come in italia (ad esempio qui non pagano gli oneri per la costruzione di nuove case; energia, gas e benzina sono scontatissimi, non pagano l’acqua, tasse ridotte..) –

    Ciao Paprika 🙂
    Chiedi se c’è ancora speranza? SI! C’è sempre un minimo di speranza per tutto, anche per l’Italia che presto esca dalla sua colossale crisi da vincente anziché perdente. Ma in effetti la crisi è proprio MONDIALE (o quasi. A parte i Paesi ora emergenti…). Per quanto concerne la mia PERSONALE percezione della realtà, nonstante la Svizzera tenda a mostrarsi “esente” – o quasi – rispetto agli altri Paesi europei, LA CRISI SI STA COMINCIANDO A SENTIRE ANCHE NELLE ZONE PIÙ RICCHE COME ZURIGO.
    Ristoranti e attività costrette a chiudere, che fino a poco fa in qualche modo riuscivano ancora a restare a galla, finiscono per chiudere. Ovviamente ce ne sono altre che invece funzionano benissimo, ma il loro numero è sempre più ridotto, come lo è anche il loro introito. Il personale viene ridotto o dimezzato ormai OVUNQUE. Anche nelle attività che sembrano ancora funzionare. Che dire? …Io credo che la Svizzera seguirà a ruota tutti gli altri Paesi europei (anche se magari con un po’ di resistenza in più).

    Gli “illuminati” (come ormai quasi tutti hanno imparato a chiamarli) si stanno concentrando sui Paesi emergenti e sicuramente lasceranno l’Europa alla propria sorte. Svizzera compresa. Non potrebbero fare altrimenti. Immagini un’Europa “morta di fame” con al suo centro una “piccola isoletta benestante”?… Mah?!…

    – Inerente alle scuole sono tutte buone (ottime, forse è un po’ esagerato).
    – Lo stipendio dipende dal posto in cui vivi. Secondo me dovresti avere un reddito di almeno 50’000 Fr.
    – Casa di proprietà o affitto è indifferente. Meglio affitto se non hai una buona copertura di capitale, diciamo di almeno 300’000 Fr.
    – Gli agricoltori? …Boh?! Non saprei risponderti. Vivendo in città se ne sa poco.

    Comunque altre risposte alle tue domande le trovi alcuni post più in alto.

    Ora come ora, il mio PERSONALE consiglio per chi vuole venire in Svizzera è:
    SOLO SE DAVVERO NON C’È ALTRA ALTERNATIVA IN ITALIA!
    Perchè in Svizzera le cose cominciano a peggiorare di brutto, anche se non sembra. Qui i MEDIA non sono come in Italia e tendono a non far risaltare troppo questo peggioramemto per non condizionare troppo i lavoratori che già spendono troppo poco e se condizionati dalle TV e giornali, spenderebbero ancora di meno, peggiorando ulteriormente la già difficile situazione. In caso contrario, venite, ma NON ASPETTATEVI DI TROVARE IL TESORO. Non c’è più. Se lo sono pappatto tutto quanto le BANCHE! Che ovviamente lo re-investono all’estero nei Paesi emergenti.

  459. Ciao a tutti…sto pensando anche io seriamente di trovare un lavoro in Svizzera, in particolare Canton Ticino, con lo scopo con lo stipendio potrei pagarmi il corso di lingue in inglese o tedesco. Questo con l’obiettivo di andare poi con la lingua a Zurigo dove ci sono piu’ possibilita’ per me che faccio l’informatico. In particolare volevo sapere da Francesco (post del 09/01) se mi puo’ dare qualche info per il Ticino, o chiunque altro che possa essermi un minimo di aiuto. Ma da frontaliere, quanto dovrebbe essere un stipendio minimo svizzero (al lordo) per vivere e fare un corso? Dal lordo al netto come ci si arriva da frontaliere?
    Grazie a tutti…Adriano

  460. mmm carissimo g.g. de tata … sto notando un deciso peggioramento delle tue opinioni e previsioni su quello che succedera’ in svizzera d qui a poco…. s ci ho visto giusto cos’e’che ti fa o ti ha fatto diventare cosi.. preoccupato….? fermo restando che passata la buriana invernale che si annuncia verro a trovarti a gossau… e davanti ad un bel piatto ed a una bella bottiglia di vino,,,,,credo approfondiremo anche la nostra conoscenza……

  461. @Carlo

    Preferisci un ristorante italiano o uno tipico svizzero? 😉

    …inerente al “peggioramento”, diciamo che ho un sesto senso molto sviluppato 🙂
    Osservo cosa fanno gli Stati Uniti e ne deduco le probabili conseguenze.

  462. @Carlo

    Alcuni credono si tratti solo di chiacchiere o “leggende metropolitane”, il fatto che l’economia mondiale sia pilotata da una manciata di “ignoti dominatori” detti illuminati… Alcuni credono che l’economia mondiale sia davvero un’economia libera che varia in base al variare delle Borse… Eppure io credo seriamente che, per quanto assurdo possa sembrare, l’economia mondiale sia davvero MANIPOLATA da una manciata di speculatori che riescono a manovrare ogni cosa. Non mi dilungo su questo tema perché non è il caso, ma penso sia necessario accennarne affinché molti non si ILLUDANO che l’economia sia un banale “problema locale” addirittura controllabile.

    Il punto è che quando una cosa non rende più, coloro che “puntano” cominciano a scegliere specificatamente ciò che rende. E quello che OGGI COME OGGI *rende*, si chiama: Nuovi Paesi Emergenti.

    In seguito a come si stanno sviluppando le cose in Europa, la Svizzera sta perdendo colpi sotto il punto di vista redditizio. Quindi comincia ad essere inglobata nella decadenza europea del momento. Che sia capace di RESISTERE, secondo me, è pura utopia.

  463. Ciao! complimenti per il Blog!
    @Fabio vorrei farti una domanda: io e il mio ragazzo vorremo trasferirci sul confine facendo i frontalieri, e lavorare a Lugano. Il mio ragazzo è programmatore e io estetista. Sai più o meno che tipo di stipendio potrei chiedere come estetista?ho ottima esperienza è buon curriculum. E il mio ragazzo con esperienza di 10 anni? inoltre avrei trovato casa a 800 euro, che dici ci si può stare dentro? Siamo buoni lavoratori e ragazzi semplici senza vita mondana 😀 grazie in anticipo

  464. carissimo g.g…. inutile dire che sono d’acciordo con te il mio limitato cervello e’ un po’ matematico e arriva alle tue stesse deduzioni…..mmmmm italiano vedrei che livello hanno li in zona e svizzero ruberei qualcosa…. ahahaha comunque in entrambi i casi sarebbe interessante…

  465. @Carlo

    🙂

    Qualcuno forse si starà chiedendo che “convenienza” c’è a vivere in Svizzera… Tralasciando il fatto che per ora economicamente e burocraticamente è più conveniente, resta il fatto che in confronto all’Italia la criminalità è praticamente inesistente e posso lasciare l’auto aperta senza paura che me la rubino, la porta di casa spalancata senza paura che qualcuno entri a mia insaputa, ecc. Ma il vantaggio più evidente è la pace e la tranquillità che vi regna.

    Certamente c’è anche qualche svantaggio, come la mancanza di “vita” nelle strade e nelle piazze da una certa ora in poi.

    Chi è stato anche una sola volta a Napoli e si è risvegliato insieme alla città, sà di cosa parlo… Sentire il risveglio della città attraverso le voci simpaticissime di donne che chiamano dalla finestra – Gennariiiiiii’… – è tutta un’altra storia che sentire all’improvviso le strade riempirsi di motori d’auto che si “affannano” a raggiungere la loro prestabilita e abitudinaria “postazione di lavoro” come se fossero carri blindati “automatizzati” che germogliano ogni mattina in un’inconcepibile e freddo mosaico di “occupazione di routine” .

    E si, mi manca da morire la mia Italia, caro Carlo. E a volte non so se faccio davvero bene a stare lontano da lei, così bella, così piena di vita, così “mamma”… Ma poi finisco sempre per spaventarmi al solo pensiero di incappare in qualche odioso camorrista senza scrupoli, o in un pericoloso ladruncolo che ha adocchiato il mio portamonete o che si è messo in testa di arraffare qualcosa dentro casa mentre dormo tranquillamente. Così mi tornano in mente anche le lunghissime attese nelle poste e nelle banche italiane che ti fanno perdere mattinate intere fra le lamentele della gente e qualche furbetto che ci prova sempre, a fregarti il posto allo sportello… E subito ripenso a quante sigarette il mio buon cuore ha già tirato fuori per compassione verso gente sconosciuta senza manco i soldi per comprarsele, o a quanti caffè ho dovuto dire “no” per non incappare in quella “ruota di favori” tipicamente italiana…

    Si, Carlo, l’Italia è STUPENDA, è piena di gente intelligentissima dalla genialità spiccata, è un territorio panoramico davvero invidiabile dal nord al sud, ma è anche piena di cose brutte. Davvero brutte. E quello che ti dà da una parte, se lo riprende 100 volte dall’altra.

    Alla fine prevale la “convenienza”, come già scritto prima.
    Se vado a suonare a un matrimonio in Svizzera, mi becco 1’200.- Franchi, in Italia se mi va bene me ne danno (a malincuore) 300.-, altrimenti mi devo accontentare di 50 Euro, o nella maggior parte dei casi di 100 Euro. Se suono a un compleanno qui mi becco dai 450.- a 800.-, a una serata di gala da 1’200.- a 1’800.- a una serata danzante da 800.- a 1’200.-
    …Ma SOPRATTUTTO: se è vero che tra di loro sono “freddi”, è anche vero che verso un musicista diventano tutt’altro che freddi.

    Ogni volta che ho suonato in Italia (o qui per italiani), sono stato TRATTATO come uno straccio o come un Juke Box. Ogni volta che mi sono esibito per gli svizzeri, sono stato trattaro come un RE! Oltre a pagarmi VOLENTIERI (e bene), c’è poi tutto il resto… Il RISPETTO per chi è artista. Cosa che in Italia non esiste più. In Italia rispettano (si fa per dire) solo l’ IMMAGINE. E se non hai un nome, se non sei nessuno, manco ti ca….

    Mi sto rattristendo a scrivere queste cose, è meglio che mi fermo qui.

  466. Salve, sn entrato per caso in questo sito. vorrei ricevere informazioni se è facile trovare lavoro in svizzera. diciamo ke qui la crisi si sente “sicilia” per ora lavoro come elettricista ma diciamo ke le condizioni mi spingono ad andare via da qui. se potete darmi dei consigli

  467. Salve,

    sono un ragazzo di 26 anni stufo dell’Italia e degli Italiani. chiedevo se riuscivate cortesemente a darmi delle risorse per trovare in Svizzera un lavoro come addetto qualificato alla vendita settore informatico …… ogni 15 giorni vado in Svizzera per ritrovare la serenità e vorrei rimanerci per tutta la vita 🙂

    Grazie

  468. caro g.g… rigurdo a quello che dici sulla musica’ e’ proprio veero… pensa che ho un amico tenore… puttosto famoso di atlanta… che gira tutto iol mondo, ultimamente mi e’ venuto a trovare percheera a firenze,,, e mi ha detto che in italia a cantare non ci verra’ piu’ peerche’ non lo pagano, ovvero dopo 6 mesi un anno… ahhahaha……quel che dici e’ vero….l’italia’ e’ piena( beh non proprio, diciamo che abbiamo un particolare dna che non molti sviluppano…ma di base ci dev’ essre l’umilta’…)di gente intelligentissima… ma sopratutto di gemnte ignorante… anche magari laureati… ma che no0n sanno stare n mezzo alla gente, sono prevaricatori , hanno sempre ragione dicendo cazzate che non stannone in cielo ne in terra, non sannone ascoltare ne percepire gli stai d’animo di chi sta’ loro vicino.. pensa che con un po d’allenamento si riesce se vuoi a capire quello che pensa la gente….

  469. Salve, sto seguendo il blog da giorni, faccio i miei complimenti, è una grande miniera di informazioni.
    Io e la mia famiglia è da un po che pensiamo di trasferirci in svizzera.
    chiedo se è facile trovare lavoro nella zona di Lugano presso locali bar , ristorazioni ecc..avendo una grande esperienza in questo settore.
    Disposti ad accettare anche qualsiasi altro lavoro siamo persone semplici e lavoratori, almeno per iniziare. Ti chiedo quanto influisce l’eta 45 – 48 anni li in svizzera per un contratto di lavoro.
    Fare questo passo sarà dura per me, è una decisione importate dovrei lasciare tutte le mie attività in corso.
    Ma sono stanco di questa Italia
    Resto in attesa di informazioni, Grazie anticipatamente.

  470. Salve a tutti,leggendo i vari post mi sono rallegrato che tanti la pensano come me. Vivere con dignità è un desiderio comune..da anni in italia non è più possibile..in particolare al sud italia..io sono di Messina.Nonostante vari attestati informatici conseguiti a mie spese,ecdl ,ecc. fatico alla mia età di 37 anni di trovare un lavoro serio,sicuro che mi dia serenità. So per certo che in Svizzera si può…importante è dare sempre il meglio di se stessi,inutile farlo in italia questo ragionamento..eccetto pochi casi.Sono disposto anche a fare ‘addetto alle pulizie…l’operaio edile…insomma anche il lavoro più umile pur di lasciare il mio paese che oltre ad illudere milioni di giovani non fà nulla per lo sviluppo..anzi!!! Detto questo saluto cordialmente tutti,spero di ritrovarvi qui ,scambiarci le opinioni o informazioni in merito..magari chissà partire insieme per una nuova avventura lavorativa e di vita in Svizzera. A prestissimo.Raimondo

  471. Salve, siamo una famiglia di Roma in procinto di trasferirci a Lugano.Mio marito è ingegnere e abbiamo 2 bambini piccoli, non essendo del posto abbiamo avuto qualche difficoltà nella ricerca della casa soprattutto in merito alla scelta del quartiere…una casa che potrebbe rispondere alle nostre esigenze sta a Massagno…qualcuno conosce questo quartiere? è ben frequentato?ci sono buone scuole? grazie

  472. Per Roberta di Roma ,ti consiglio Massagno è una zona di buon livello,oggi si vendono nuovi appartamenti a Fr.13.000 a mtq. ben servita vicino a tutte le comodita’ senza lo stress del centro.
    se hai bisogno di altre informazioni scrivimi parodi swiss-gate.com
    Ciao
    Francesco

  473. Ciao a tutti,

    spero mi possiate dare una mano.Ho un pò il problema di tutti voi, sto cercando lavoro in svizzera come infermiere, anche perchè in italia proprio non se ne trova più.Si diceva solo tre anni fa( quando mi sono iscritto all’università) che mancavano tanti infermieri in italia, che si trovava lavoro facilmente, la realtà è chè non c’è un tubo di lavoro, nè concorsi.
    Io sono della campania, ho studiato al nord,ho due lauree( come avvocato e come infermioere) e sto cercando in svizzera( ma anche qui mi dicono che non c’è lavoro come infermiere, possibile?

    Qualcuno mi può dire quali sono i canali giusti per inserirsi nel mondo del lavoro svizzero?

    grazie.

  474. Riscrivo una terza volta questo commento, nella speranza che venga pubblicato!! Per chi cercasse un “corso” in inglese o altre lingue consiglio di comprare cd+libro di ASSIMIL (se cercate su google trovate il sito internet di riferimento, ma cmq basta cercare anche su un normalissimo sito che vende libri -tipo ibs.it-) costa 87.50 ma vale la pena!!

  475. Gerardo… 45 – 48 anni sei “vecchio” per il mondo del lavoro elvetico.

    Per il resto… troppe aspettative. Cosa vi aspettate a parte un sacco di impressioni ricavate su dei cliché noti e stranoti?

  476. Per Gerardo non é vero che a 45 /48 anni non ti puoi realizzare in Svizzera,anzi è piu’ facile essere apprezzati qui che non in Italia,ti parlo della mia esperienza personale in Ticino,sono entrato a 45 anni senza soldi ma con tanta voglia di fare e in cinque anni ho costruito una base solida con due societa’ di mia proprietà ho investito nell’immobiliare con l’aiuto delle banche ho fatto fortuna,ricordati volere è potere,purtroppo non mi pubblicano il mio commento con la mia email personale,ma vieni in ticino e vedrai che se vorrai avrai un grande successo.
    Ti aspettiamo.
    Francesco

  477. salve, sono un ragazzo di 24 anni e insieme alla mia ragzza vorrei andare a vivere in svizzera;
    mi chiedevo mi conviene fare il frontaliere o è meglio vivere nella zona del ticino ? mi spiegate le agevolazioni che avrei a vivere nel ticino ?
    qualcuno sa dirmi qual’è la media attuale di uno stipendio ?
    come funziona per le tasse ?
    e soprattutto come è meglio fare per trovare un impiego ?
    grazie mille a tutti,

  478. Buongiorno a tutti,
    ho scoperto questo blog qualche giorno fa e mi sono persa a leggere i vostri post. Mio marito ed io, 44 e 45 anni senza figli, saremmo interessati ad andare a vivere all’estero, liguri di origine viviamo a Pavia. Fra i vari paesi avremmo identificato la Svizzera per un insieme di motivi tra i quali: il rigore che, diversamente all’Italia dove non esiste alcuna forma di rispetto da parte di nessuno, è una caratteristica distintiva; la non eccessiva lontananza dall’Italia dove abbiamo ancora due mamme.
    Detto questo non sappiamo onestamente da che parte iniziare: cantone da scegliere…lavoro…casa…ci potete dare delle indicazioni iniziali per cortesia? fateci domande e noi risponderemo senza problemi!
    Grazie a tutti coloro che vorranno darci informazioni ed aiutarci nella nostra scelta.
    Roberta e Luca

  479. Le cose in Svizzera cominciano a mettersi male. Anche se i più ancora non se ne rendono conto. La crisi europea (e mondiale) si trascinerà appresso anche la Svizzera.

    Qualcuno più su ha scritto che in Ticino, se ci sai fare, puoi diventare ricco… Non sono d’accordo. È pura questione di molteplici fattori che confluiscono nella riuscita. Oltre alla capacità e alla voglia di lavorare ci vuole ANCHE fortuna! Trovarsi al momento giusto, nel posto giusto, con le persone giuste. Altrimenti sarebbero tutti ricchi da quelle parti, ma così non è. Si, si starà forse un po’ meglio che in Italia, ma non abbastanza da poter dire che se ti impegni ti arricchisci.

    Ripeto ciò che ho già detto più volte:
    Può andarvi bene, come anche male.
    Se venite in Svizzera non aspettatevi che sia più facile che in Italia. L’unico vantaggio che troverete sono soltanto il minor numero di imbrogli e corruzione. Per il resto le difficoltà restano. E ORA, con la crisi in crescita, diventa sempre più arduo.

  480. Ciao Fabio, ho letto il tuo post e fai bene a puntualizzare che non ci si deve aspettare di diventare tutti ricchi,ma quando in Italia non hai nulla da perdere perché in due a 45 anni non hai piu un lavoro che ti permetta di vivere e vorresti solo avere un lavoro che ti permetta una vita dignitosa ed uno stato che ti tuteli e rispetti visto che paghi i dovuti tributi, beh da qui nasce la molla per cambiare…il desiderio c’era da un po’. Non credi che questo possa essere un valido motivo? Senza alcuna polemica ma solo per un amichevole confronto.
    Grazie

  481. @Roberta

    So cosa vuoi dire e ti capisco perfettamente, anche perché sennò me ne sarei tornato in Italia da un pezzo 😉

    Tuttavia ORA l’economia è in declino in tutta Europa. Svizzera compresa.
    Presto ci saranno tempi molto duri per tutti e se ti troverai in un Paese straniero, la cosa rischia di diventare doppiamente brutta.

    Non so dirti se qui starai più al sicuro che in Italia. È estremamente complicato da prevedere.

    Fino a qualche mese fa le cose erano diverse. L’Europa poteva riprendersi e la Svizzera restare il Paese che è sempre stato. Purtroppo adesso non è più così. La storia ha preso una brutta piega. Irreversibile. E alla luce di questi nuovi fatti non me la sento di consigliare l’una o l’altra cosa. Se hai letto le mie risposte di qualche mese fa, avrai notato un certo cambiamento.

    Senza polemiche e in modo davvero amichevole, ti suggerisco di ascoltare il tuo istinto. La “logica” è da prendere molto con le pinze nel prossimo futuro.

    Ti auguro tante cose belle, nonostante tutto.

  482. @Roberta

    Non è più una questione di convenienza economica e civica.
    Purtroppo sta per diventare una questione di sopravvivenza collettiva.

    Si, lo so, le mie somigliano a delle banali previsioni pessimistiche, e con un pizzico di catastrofismo di troppo per giunta (quindi immagino cosa starai pensando mentre leggi), ma fino ad ora ci ho sempre azzeccato. Diciamo che il mio istinto esistenziale, intrapersonale, spaziale, musicale e logico-matematico mi suggerisce di mettere in guardia soprattutto le persone che sono già in difficoltà.

  483. ascoltate..ho letto poco fà in un post che le cose cominciano a
    mettersi male anche in svizzera. Bene..analizzate la parola
    iniziano..! ma allora in italia che dovremmo dire? in particolare al
    sud? da decenni è così..quindi sforzatevi di pensare che a parità di
    trattamento economico e altro..quanto meno avete a disposizione non
    solo servizi migliori..ma anche una qualità di vita migliore!
    paragonabile solo a poche realtà nostre. Il tutto senza polemica,ma
    niente ipocrisia x favore.

  484. @Raimondo

    Credi sul serio che la mia sia ipocrisia?
    Io qui ci vivo da 45 anni. E conosco molto bene il sud. Ci sono nato!
    Sai qual’è la differenza? Che al sud anche senza lavoro riesci a sorridere lo stesso, invece in Svizzera senza lavoro non puoi far altro che piangere.

    In Svizzera senza lavoro diventi un VERO emarginato sociale, al sud invece non è così.

    Voglio ripeterlo (e senza ipocrisia!) se non trovate un lavoro, lasciate perdere la Svizzera! Se avete la possibilità di PROVARE a trovarlo, ok, provateci, ma se partite allo sbaraglio, nel 90% dei casi tornerete a casa ancora più delusi.

    C’È LA CRISI ANCHE IN SVIZZERA! NON È UNA BARZELLETTA!
    Per ora si sta un po’ meglio, ma PER QUANTO ANCORA?…

    La crisi NON È italiana! È europea! Mondiale! Non è evidente???
    Quindi… è più grave di quello che a prima vista possa sembrare.

    È bene non perdere la speranza, una volta persa quella buonanotte!
    Ma che sia chiaro: è solo una speranza. Decisamente esile!

    Il mio non è pessimismo. Il mondo sta andando davvero a rotoli!
    I Paesi non sono più indipendenti a prescindere dagli accordi bilaterali e politici.
    I Paesi sono TUTTI SOTTOMESSI ALLA GLOBALIZZAZIONE. E la globalizzazione sta rovinando il mondo in tutti i settori.

    Se non accadrà SUBITO qualcosa di COLOSSALE a livello mondiale, se il sistema monetario continuerà ad essere quello che è ora, il rischio di povertà è altissimo anche per i Paesi che non sono ancora poveri.

    Conclusione:
    Provateci, ma non partite con la certezza di raggiungere il traguardo. È al quanto arduo. Specie in una Svizzera che sta cominciando a farsi 4 conti propri e a “valutare” quanti stranieri potrebbero affluire in massa tra breve.

  485. Non so se in Ticino funziona come in Svizzera tedesca. Presumo di si…

    La stragrande maggioranza degli stranieri viene vista come semplice “forza lavoro”. Praticamente una risorsa a cui affibbiare i lavori più umili. È vero che gli italiani nel tempo sono riusciti a farsi valere e a raggiungere posizioni importanti. Tanto da diventare “gli stranieri più apprezzati” (in Ticino probabilmente non è così per questioni di “razzismo di confine”). Molti italiani hanno ottenuto posizioni importanti e non parlo del settore gastronomico o tessile, bensì di occupazioni nel tessuto sociale svizzero. Comunque la maggior parte degli italiani o si è orientato verso la gastronomia (ristoranti e pizzerie), o verso la moda (negozi firmati). Parecchi hanno aperto Società edili molto apprezzate, tanti si sono fatti strada nel settore industriale come caapo-reparti, ecc. Moltissimi invece lavorano ancora come operai. Questo in un tempo in cui l’economia Svizzera ha prosperato indipendentemente dalle banche che invece hanno continuato a “chiudersi a riccio” e a investire il loro discutibili guadagni all’estero, nei Paesi emergenti o con manodopera a basso costo. Infatti quando in Italia si parla di “Svizzera ricca” si parla del settore bancario e non del settore economico interno.

    Ora le cose sono un po’ cambiate…
    Le banche continuano a fare i loro affari (per cavoli loro), mentre l’economia sta calando in proporzione alla crisi europea e mondiale.

    Questo significa che “una parte” della Svizzera resterà RICCA (le banche), mentre un’altra parte sprofonderà presto nella stessa crisi in cui sono sprofondati alcuni Paesi europei seguiti a ruota dall’Italia e da tutto il resto. Che la Germania si stia riprendendo è FALSO! La Germania sta messa peggio dell’Italia! Solo che per motivi strattegici sta tentando di “arraffarsi” un prestigio che assolutamente non ha. Altrimenti non si spiegano tutti i tedeschi frontalieri e non, che “invadono” la Svizzera tedesca giornalmente e lavorano sottopagati facendo abbassare anche i livelli di paga agli svizzeri e a chi ci vive da un pezzo. Chi è informato sa bene che le quote finanziarie tedesche sono al 90% VIRTUALI e non di ricchezza concreta. Hanno meno disoccupati di prima? E per forza! …Vengono a lavorare in Svizzera…

    In passato l’economia elvetica interna si è avvallata della presunta ricchezza riconosciutale in tutto il mondo grazie alle banche svizzere. Praticamente ha USATO il mito di “ricchezza” (delle banche) per accrescere l’economia interna.
    Oggi è diverso! Alle banche non gliene frega un cavolo della crisi economica elvetica interna, e continuano ad arricchirsi con investimenti all’estero. mentre l’economia interna segue il vortice della crisi interna di tutti gli altri Paesi europei e occidentali.

    Molti già lo sanno, ma per chi ancora non lo sapesse: LE BANCHE DI TUTTO IL MONDO OPERANO SU PERCORSI INTERNAZIONALI PROPRI a prescindere dalle economie interne dei Paesi in cui risiedono. E insieme (tutte le banche del mondo, comprese quelle italiane!) INVESTONO NEI PAESI EMERGENTI. L’Europa ormai è stata spremuta…

    Certamente l’economia interna svizzera farà di tutto per non affondare insieme all’Europa, ma non ci riuscirà! Non può diventare l’isoletta ricca al centro del continente in declino.

    Questo significa che:
    L’economia svizzera interna presto crollerà come tutte quelle europee, e l’unica cosa che resterà in funzione saranno gli UFFICI. Niente più produzione! Uffici atti a manovrare le operazioni bancarie attraverso le multinazionali e le assicurazioni. Di conseguenza la popolazione elvetica diventerà POVERA, ma la Svizzera di per se resterà “ricca”. Grazie al coordinamento burocratico tra banche, multinazionali e assicurazioni che opereranno nei nuovi Paesi emergenti.

    Perché mai l’Europa dovrebbe cadere in povertà?
    Perché è diventata SCOMODA e troppo onerosa per gli affari delle multinazionali contenute nella globalizzazione. L’Europa verrà (anzi lo è già!) abbandonata a se stessa. Ma DEVE diventare POVERA per motivi strattegici: Se è povera se ne resterà tranquilla a leccarsi le ferite, se fiorisce rischia invece di ROVINARE GLI AFFARI alle multinazionali che vogliono invece puntare sui Paesi emergenti.

    Ora, in tutto questo quadro REALE (anche se spesso volutamente ignorato), dell’economia mondiale e dei percorsi economici già intrapresi dalle grandi multinazionali e dalla banca mondiale americana, COME SI FA A CREDERE CHE LA SVIZZERA POSSA RESTARE UN ISOLETTA PARADISIACA IMMERSA NELLA BUFERA DI UN’EUROPA IN PIENO DECLINO??? Sarebbe ipocrisia???

    No, non è ipocrisia!!! È la realtà dei fatti.
    E a questo punto… finché la barca va…
    Quindi come si può consigliare a qualcuno che già è in difficoltà nel proprio Paese (in Italia) di fare il passo verso una “fortuna illusoria”? Io non me la sento proprio. Altro che ipocrisia!

    Ragazzi… ascoltate il vostro istinto e seguitelo! È l’unico modo per incolpare “qualcosa” anziché le vostre scelte, se poi le cose andranno male. Tanto non si possono fare delle SCELTE VERAMENTE RAZIONALI E LOGICHE in una simile situazione. A che servirebbero? Sarebbero, o colpi di fortuna, oppure il FATO… Per lo meno potrete dire di aver seguito solo il vostro istinto, che a volte vince e a volte perde 😉

    Non sto scherzando!
    Quello che ho scritto l’ho scritto nella più profonda convinzione che le cose stiano veramente così. Ma come tutti sanno, il libero arbitrio e la libera immaginazione sono alla base della specie umana. Così come la fortuna e la sfortuna.
    Quello che voglio sottolineare è che la realtà svizzera è parecchio diversa da quella che appare in TV. Soprattutto nelle TV italiane.

    Personalmente sto valutando di tornarmene in Italia. Non perché stia male in Svizzera, anzi!, ma perché non riesco proprio a capire come fanno 60 milioni di persone a non sapersi organizzare tutte assieme per ribaltare lo schifo che sta proliferando, dando al mondo intero una nuova “lezione” su come una Nazione straordinaria come l’Italia sappia inventarsi sempre qualcosa di eccezionale che poi verrà COPIATO in tutto il mondo! Non è possibile che fra 60 milioni di italiani non ce ne siano un paio con le p***e capaci di ricostruire l’Italia come si deve! L’ha già fatto tante volte in passato. Storia memorabile. A cui il mondo intero dovrebbe chinarsi. E non sopporto di vederla piegata così da una manica di bancjieri arrivisti!

    Certo, da solo non è che possa fare molto, ma almeno potrei provarci nel mio piccolo. Tanto qui ormai è solo questione di tempo…

  486. Ciao ragazzi, grazie a tutti delle vostre preziose opinioni e Fabio non credere: non penso nulla di male. Sono qui per sentire e leggere le idee di tutti proprio per avere gli occhi aperti. La situazione economica e la crisi mondiali non la nega nessuno, tra l’altro io ho lavorato fino a dicembre nel settore finanziario quindi qualcosa ne so’, e sulla base di quello che sta succedendo o andiamo in un paese emergente (asiatico) o cerchiamo il meno peggio più vicino. Non intendevo tediarvi con questioni personali ma la nostra situazione personale, è ovvio che ognuno pensa al proprio, è davvero difficile e soprattutto non abbiamo proprio nulla da perdere. Io da dicembre non ho più lavoro, mio marito (che sono 7 anni che va avanti a contratti a progetto senza 13, 14 ne ferie o mutua pagate!) in 3 giorni potrebbe essere lasciato a casa e gli hanno già prospettato che da luglio non avrà più un lavoro nemmeno lui….qui in Italia secondo voi cosa andiamo a fare alla nostra età? Io ho un po’ di esperienza ma le agenzie del lavoro ti dicono che le aziende vogliono specializzazioni anche se tu sei disposta a fare la cassiera al supermercato. Abbiamo uno stato che non tutela l’esperienza ma premia chi risparmia sul personale a scapito di professionalità e qualità delle mansioni svolte.
    Come detto apprezzo le opinioni di tutti, ma soprattutto a Fabio che è il più negativo (anche se lui stesso ammette che in Italia non ci torna…come mai?) chiedo: cosa abbiamo da perdere a provarci?
    Se a luglio entrambi non lavoreremo, chiuderemo casa (in affitto) a Pavia per un paio di mesi o quanto riusciremo con una minimo di mia liquidazione e proveremo ad andare in Svizzera per renderci conto se lì potremo almeno sopravvivere…qui è diventato molto difficile anche questo.
    Grazie

  487. @Roberta

    Ma io non sono affatto negativo! 🙂
    Faccio solo presente la situazione che conosco io. Magari altri conoscono altre situazioni.

    Il motivo per cui non mi va di tornare in italia è perché la mia musica non verrebbe apprezzata e qui invece si. Ci resterei anche gratis solo per questo motivo.

    Ma in previsione di quello che il mio intuito mi suggerisce che a breve accadrà anche qui in Svizzera, sto valutando seriamente di tornarmene a casa, dopo 45 anni di vita serena e tranquilla in Svizzera. Per il semplice motivo che se devo stare in mezzo ai “casini” preferisco starci a casa mia. Il punto è proprio questo: fino ad ora qui in Svizzera si poteva vivere serenamente e tranquillamente, se però dovesse aumentare la crisi (e secondo me aumenterà di brutto), allora meglio l’Italia, perché qui finirei per diventare “troppo” straniero e non riuscirei più ad “amalgamarmi” nel tessuto sociale come fino ad ora.

    Purtroppo nel corso della vita le cose cambiano… E ciò che prima funzionava, può ad un certo punto non funzionare più.

    Cos’è successo in Italia all’enorme afflusso di stranieri provenienti dai Paesi dell’est e del nord Africa? …Quando sono TANTI (o troppi) si finisce per fare di tutta l’erba un fascio. E poi si vive male. È una questione di EQUILIBRIO.
    prevedo un forte afflusso di stranieri in Svizzera, più consistente di quello che ci fu negli anni 60. E a quei tempi sulle porte dei ristoranti si leggeva a chiare lettere: VIETATO L’INGRESSO AI CANI E AGLI ITALIANI. Questo perché l’enorme afflusso di italiani sconvolse e impaurì la popolazione decisamente “tranquilla” di quella Svizzera che seppur ospitale dovette confrontarsi con il “grande esodo italiano” di quei tempi. Poi lentamente si ricreò un certo equilibrio. Ora quel pericolo sta tornando (secondo me). Questo complicherà la vita a molti. La Svizzera diventerà presto inospitale e restia a dare lavoro agli stranieri.

    Non so se riesco a trasmettere quanto sto immaginando, attraverso questo fiume di parole”, spero di si.

    Tu dici che qui si sta un po’ meglio? È VERO!
    Il problema è che MOLTO PRESTO non sarà più così.
    A quel punto che farai? Tornerai in Italia? Riuscirai a trovare più facilmente un lavoro avendo perfino un paio d’anni più di adesso? Mah?!… Spero di si. Te lo auguro. Lo auguro a TUTTi! …Perfino a me stesso.

    Mi dispiace, ma PER ORA NON CAMBIO IDEA. Se devo dare il mio personale consiglio ai miei connazionali che si accingono a fare il passo, ORA COME ORA, il mio è un consiglio destinato a mettere in guardia (molto in guardia!) chi desidera provarci. Non posso fare diversamente. Dovrei mentire e mi sentirei in colpa.

    Ovviamente se le cose dovessero cambiare e si dovesse vedere uno spiralio di positività, sarò il PRIMO a correre qui e a scriverlo. Ma ora non posso. Non sarebbe giusto nei vostri confronti.

    E comunque in fondo lo scambio di pareri deve servire proprio a questo. Per valutare al meglio una probabilità.

    I miei più sinceri auguri. Davvero sentiti.

  488. @Roberta

    – – – ma quando in Italia non hai nulla da perdere perché in due a 45 anni non hai piu un lavoro che ti permetta di vivere… – – –

    Pensi che in Svizzera sia più facile trovarlo a 45 anni?
    Ne ho anch’io 45, so di cosa parli.

    – – – …e vorresti solo avere un lavoro che ti permetta una vita dignitosa ed uno stato che ti tuteli e rispetti visto che paghi i dovuti tributi… – – –

    Accade anche in Svizzera, se non hai un lavoro, e lo Stato qui ti tutela SOLO se hai già lavorato per almeno un anno ininterrottamente. Sennò ti rispediscono a casa senza darti neppure un centesimo.

    – – – …beh da qui nasce la molla per cambiare…il desiderio c’era da un po’. Non credi che questo possa essere un valido motivo? – – –

    Altroché se è un valido motivo! Il problema è un altro.
    Se qui non lavori ti rimandano a casa (a meno che non hai un passaporto svizzero, ma per averlo è un po’ più complesso che per gli stranieri in Italia).

    Ripeto: Se venite qui con un contratto a tempo indeterminato di almeno 3’800.- Fr. al mese (a testa!), vi danno il permesso di restarci (grazie al trattato bilaterale sulla libera circolazione, e non certo per motivi di simpatia), sennò vi rimandano a casa dopo 3 mesi. Quindi onde evitare DELUSIONI è mio “dovere italiaco” informare i miei connazionali. Questo non toglie che non ci si possa provare lo stesso a trovare il suddetto lavoro in quei 3 mesi. Ma è bene sapere che qui la vita è abbastanza cara e che (secondo me) le speranze di trovarlo sono decisamente contenute (al momento).

    Guarda che te lo dico con estrema simpatia e rispetto verso i vostri desideri leciti e sacrosanti. Non te lo sto scrivendo così tanto per scrivere qualcosa o perché non ho altro da fare nella vita. Mi piace aiutare i miei connazionali e desiderlo farlo. Mi fa sentire più italiano, e in un Paese straniero è importante anche se ci resti per tutta la vita. Ma non posso aiutarti dicendoti solo quello che ti piacerebbe sentire che ti dica. Purtroppo ORA è così. Per lo meno per quanto riesco a percepire e a vedere io qui.

    Però è anche vero che se sei così decisa non puoi più rinunciare a provarci (farei anch’io così), cerco solo di metterti in guardia da grosse delusioni inaspettate. Per lo meno ora non puoi più dire: cavolo! perché nessuno me l’ha detto?

    E quindi, ti auguro dal profondo del cuore di avere molta fortuna 🙂

  489. Scusate… in primo luogo sottoscrivo quel che sostiene Fabio e vi dico che io sono italiano con CITTADINANZA SVIZZERA e sono disoccupato da oltre 4 anni. Scusate se sottolineo quell’essere “cittadino svizzero”, ma se è dura per me figurate cosa potrebbe essere per voi.

    Vengo aiutato dal governo svizzero a causa del vincolo di passaporto (anche perchè al momento della naturalizzazione si escludeva una presa a carico a tempo che ormai si profila come “indeterminato”) ma vi assicuro che se ne avessero l’occasione gli svizzeri mi avrebbero “liquidato” verso l’Italia già da un sacco di anni.

  490. Mi è poi balenato un dubbio… perchè continuate a fare così tante domande se dite di non avere nulla da perdere nel tentare l’avventura elvetica?

    Ve la passate veramente così male? Io che vivo in Svizzera non me la passo granchè bene ma tiro avanti perchè sono del posto (seppur di origine italiana con tutti i problemi annessi e connessi), ma voi?

  491. La Svizzera non è miliore di tutti gli altri Paesi del mondo.
    Se c’è più senso civico e le cose funzionano meglio È SOLO PERCHÉ LA GENTE LAVORA E NON HA TEMPO NÉ VOGLIA DI GENERARE INCIVILTÀ E PROBLEMI. La stessa cosa però accadrebbe in qualsiasi altro Paese del mondo qualora ci fosse abbastanza lavoro per tutti.

    Diciamo quindi che lo “stare bene in Svizzera” DIPENDE ESCLUSIVAMENTE dal fatto che la gente lavora e il tasso di disoccupazione è molto contenuto. E di sicuro non perchè il popolo svizzero sia migliore o peggiore di qualsiasi altro popolo della Terra.

    Ma cosa succederà quando anche in Svizzera aumenterà la disoccupazione? Esattamente ciò che succede in ogni altro Paese del mondo con alto tasso di disoccupati: UN GRAN CASINO E CALO DI SENSO CIVICO.

    Le conseguenze sono facilmente deducibili per tutti.

    Cosa accadrebbe invece in Italia SE aumentasse l’occupazione?
    È altrettanto facile da dedurre: diminuirebbero tutti i problemi che ormai conosciamo bene.

    Ovviamente mi auguro di tuto cuore che le mie previsioni siano sbagliate, ma se non lo fossero (e purtroppo credo che non lo siano), vivere in Svizzera diventerebbe alquanto brutto. Perché gli svizzeri non somigliano molto agli italiani (specie quelli partenopei) col “cuore in mano”, ma molto più a gente estremamente campanilista e di vedute contenute. Ossia, finché c’è lavoro per tutti e tutti si comportano come si deve (cosa assai logica se si guadagna e si lavora), allora ok, ben vengano gli stranieri… Ma se la crisi aumenta e il tasso di disoccupazione cresce, lo vedo alquanto sconcertante il finale.

    Al momento sto qui. Vivo di musica. Ossia mi guadagno da vivere grazie alla gente (con i soldi) che ha bisogno di divertirsi con la musica, e mi pagano in media 1’000.- a serata (quindi mi basta “lavorare” 4-5 giorni al mese), il resto del tempo lo passo dando qualche lezione di pianoforte, tastiere, e piccole registrazioni da Home-Studio. Ma prima di arrivare a questo ho dovuto lavorare sodo per 27 anni sia in fabbrica che nel settore dell’informatica. ORA CHE SUCCEDERÀ SE LA CRISI AUMENTA? Non è difficile da immaginare… Per questo motivo sto “tastando il terreno”, nel senso che sto provando a vedere cosa succede se invio le mie candidature nel settore dell’informatica e/o dell’industria. E guarda un po’ che succede?!!!… Una sfilza di “ci dispiace, siamo già al completo, anzi stiamo licenziando anche collaboratori molto validi per via della crescente crisi”.
    Quindi permettete che cominci a preoccuparmi un po’…

    Ditemi VOI come faccio a consigliare ai miei connazionali di sperare tranquillamente di risolvere i loro problemi in Svizzera… Non me la sento. Mi dispiace. Ciò che vedo è una realtà economica IN DECLINO in tutti i Paesi europei (visto che vado a suonare anche nei Paesi confinanti). Una realtà con cui dovrò presto confrontarmi anche io come tutti. E non potete neppure immaginare quante cose mi stiano passando per la testa! Compreso una eventuale rimpatriata. Certo, finché la barca va… Ma di sicuro non resterò sorpreso il giorno in cui prenderanno a calci tutti gli stranieri in Svizzera nel tentativo di riavere più occupazione per loro stessi.

  492. Ho riletto quello che ho scritto e mi sono detto:
    Ehi! Fabio, non è che ora stai esagerando un po’ con il pessimismo?
    Quindi sono andato a cercare informazioni più attendibili delle mie.
    Ecco cos’ho trovato. Spero possa esservi (esserci) d’aiuto.

    TEMPI BUI PER LA PIAZZA FINANZIARIA SVIZZERA
    Di Ariane Gigon, swissinfo.ch
    (30 gennaio 2012 – 17:00)

    Nei prossimi anni, il settore finanziario elvetico perderà importanza a livello internazionale. Migliaia di impieghi potrebbero scomparire, ma secondo l’istituto BAK non tutte le regioni saranno colpite allo stesso modo. A Ginevra regna più ottimismo che a Zurigo.

    «Stagnazione», «crollo», «perdite»… raramente così tante espressioni negative hanno riempito le pagine di uno studio sull’evoluzione economica della Svizzera. Eppure, questo è quanto emerge dall’analisi del BAK Basel Economics, realizzata su mandato del cantone e della città di Zurigo.

    Stando all’istituto, entro la fine del 2013 la piazza finanziaria svizzera perderà circa 10’000 impieghi, il 4,5% dei 240’000 posti di lavoro attuali. A pesare sul futuro economico elvetico vi sono la congiuntura mondiale, lo sviluppo di piazze finanziarie in Asia e la concorrenza fiscale.

    Non tutte le regioni saranno però colpite in egual modo: la contrazione toccherà infatti in particolare Zurigo. «La piazza finanziaria zurighese (che include anche Zugo e Svitto, ndr) rappresenta praticamente la metà di tutto il settore elvetico in termini di creazione di valore. Per questo sarà penalizzata maggiormente», spiega il direttore del BAK Urs Müller.

    «Dove saranno sollecitati i servizi finanziari in futuro? Si chiede Müller. Di certo non nei paesi industrializzati, ma in quelli emergenti. Inoltre, gli ostacoli per l’accesso ai mercati americani e europei saranno sempre più grandi, e questo comporterà costi più elevati per superarli. Senza contare che il nostro paese sta lentamente perdendo i suoi privilegi fiscali».

    Banche più a rischio

    Oltre alle differenze regionali, il BAK evidenzia anche la disparità tra i diversi settori finanziari. Le conseguenze della crisi si faranno infatti sentire di più sugli istituti bancari che sulle assicurazioni o i servizi finanziari. I tre settori dovrebbero perdere circa il 3% degli impieghi entro il 2013; le banche da sole il 4%.

    «Le assicurazioni hanno già fatto il loro dovere e hanno proceduto a importanti ristrutturazioni, spiega Müller. Negli istituti bancari, invece, è praticamente il contrario: hanno assunto più personale, ma la produttività è in calo».

    Il Ticino, quarta piazza finanziaria svizzera dopo Zurigo, Ginevra e Basilea, prevede un’evoluzione simile. «Non si può negare che vi sia un calo della produttività e che le correzioni necessarie avranno come conseguenza una diminuzione degli impieghi», commenta Franco Citterio, direttore dell’Associazione bancaria ticinese. «Dopo le grandi ristrutturazioni degli anni Novanta, ora sono indispensabili nuovi cambiamenti. Prevediamo un calo dei posti di lavoro nei servizi centrali delle banche e la soppressione di una decina di piccoli istituti (sui 72 censiti), con in media 10-20 impiegati».

    Dal canto suo invece Steve Bernard, direttore dell’associazione Ginevra piazza finanziaria, non condivide la distinzione fatta dal BAK tra banche e assicurazioni. «Ciò significherebbe che le banche hanno lasciato delle riserve di produttività non ancora sfruttate. E questa mi sembra un’ipotesi molto accademica. Il fatto che il settore delle assicurazioni sia più sviluppato a Zurigo spiega forse questa ipotesi».

    La piazza finanziaria ginevrina si distingue, tra l’altro, per la presenza del commercio di materie prime, un mercato molto dinamico. «Da noi i cosiddetti servizi bancari di “front office” sono relativamente importanti, e vi sono meno “back office”. Queste attività non sono però facili da automatizzare. D’altronde mi è stato indicato che la produttività del personale delle grandi banche a Ginevra sta reagendo meglio rispetto a quella zurighese».

    Nuovi sbocchi in Asia

    Stando a Urs Müller, il fatto che le banche svizzere cerchino degli sbocchi in Asia, creando dei fondi per i clienti, non aiuta forzatamente la piazza finanziaria svizzera. Franco Citterio però relativizza: «Grazie ai paesi emergenti – Brasile, India e Cina – le nostre banche hanno trovato dei nuovi mercati. Il problema è che gli investimenti necessari non sono accessibili a tutti».

    Inoltre, secondo il responsabile ticinese, «l’obiettivo comune è quello di mantenere gli impieghi in Svizzera e gestire da qui gli affari. Non si tratta quindi di aprire succursali all’estero, anche se ci sono eccezioni come Singapore e Hong-Kong, dove il settore si sta sviluppando in modo significativo. Ci sono banche di media grandezza che hanno aperto degli uffici in questi paesi.

    Steve Bernard resta cauto: «La nostra ultima inchiesta sugli impieghi nel settore bancario mostra una contrazione degli effettivi nel 2012 in alcuni istituti, ma evitiamo di dare delle cifre precise».

    Bancari disoccupati?

    «Le condizioni strutturali e congiunturali del settore – regolazione, franco forte, mercati finanziari atoni e costi informatici – pesano sulle entrate e obbligano a controlli severi dei costi con possibili perdite di impieghi», ammette Steve Bernard.

    «Sappiamo che il numero di disoccupati provenienti dal settore bancario è in aumento, ma non in modo esponenziale. È anche possibile che alcuni impiegati abbiano ritrovato lavoro altrove».

    A Zurigo, Ginevra e Lugano, gli economisti concordano però nel dire che la ratificazione degli accordi d’imposizione liberatoria alla fonte conclusi con Germania e Regno Unito potrebbero spingere l’Italia e la Francia, dopo le elezioni presidenziali di maggio, a rivedere le loro posizioni, finora molto ferme. «È la grande incognita dei prossimi mesi», conclude Steve Bernard.

    Ariane Gigon, swissinfo.ch
    Zurigo
    (Traduzione dal francese, Stefania Summermatter)

  493. Carissimo Luca, credo di aver spiegato proprio sopra che qui in Italia io sono già senza lavoro e mio marito lo sarà molto probabilmente a luglio e pure senza una liquidazione…qui se non succede qualcosa di magico in questi pochissimi mesi saremo senza uno straccio di impiego, quindi senza un reddito che ci consenta non di fare chissà che, ma di sopravvivere che è quello che spereremmo di poter fare in Svizzera! Noi non pensiamo che la Svizzera sia la panacea di tutti i mali, che ci faccia diventare milionari o cosa, non si parla di questo ma solo di pura sopravvivenza o poco più. Non nascondo che i commenti negativi e pessimisti che ho ricevuto mi hanno molto rattristata, ma penso anche di non essere riuscita a darvi a sufficienza l’idea della situazione….che forse si riassume in: cosa avremmo da perdere a tentare?
    E’ sempre sottintesa la mancanza di polemica e vi ringrazio ancora di ogni commento che vorrete postare, sia esso positivo (se ne arriveranno) sia negativo.
    Grazie

  494. Carissima Roberta

    Lo sappiamo bene come si può vivere male in Italia. Non è che stando qui in Svizzera ci sfugga la cosa. Personalmente sono stato 3 mesi in Italia a Maggio nella speranza di trovarci uno spiraglio di speranza su cui costruire qualcosa di buono lì con la musica (e altre idee), e ho constatato personalmente la differenza. Il punto è che molti non hanno idea di quanto si possa vivere male in Svizzera senza un lavoro! Credimi, è molto peggio. E ora come ora è molto difficile trovarne uno.

    Fai benissimo a provare, ci mancherebbe! Cos’hai da perdere? Al massimo dovrai tornartene in Italia, quindi è giusto che ci provi. Ma preparati al peggio. Tutto qui.

    Vorrei poterti dare un po’ di speranza per il vostro futuro, ma dovrei dirti una bugia e non mi va. Però sarò davvero felice di farlo qualora dovessi constatare che la Svizzera sappia reagire bene alla crisi. Promesso! 🙂

  495. Cara Roberta, ti riscrivo un commento che ho lasciato già qualche tempo fa. Medita sul da farsi e preventiva di spendere 6000 Euro per circa quattro mesi.

    1) Ci sono sempre più fenomeni di sfruttamento spicciolo in praticamente tutte le regioni linguistiche. ATTENZIONE perchè in Svizzera i sindacati non hanno potere contrattuale (girano voci che siano collusi con il padronato) come c’è un po’ il mito secondo cui è vietato scioperare

    2) Se volete potete ad andare ad ingrossare le fila dei quartieri popolari pagando delle abitazioni almeno il triplo di quello che valgono realmente

    3) Il diritto all’assistenza sanitaria lo pagherete un sacco di soldi con il rischio che se vi succede qualcosa (tocchiamo ferro) dovete sborsare ancora di tasca vostra

  496. La mia esperienza personale

    (chisà, magari può essere utile per farsi un’idea della reltà svizzera di oggi)

    Sto bene, non mi manca niente.
    A parte il mare, il mio paesino (un po’ arretrato) in Campania con i suoi abitanti ospitali e le case sgarrupate fuori e moderne dentro, i vicoli stretti dove è difficile passare con le auto e i colori mediterranei della natura aperta. Il sapore del mare, il cielo notturno (senza luci artificiali) pieno di stelle che ti toccano l’anima
    mentre respiri la brezza della sera calda e piena di sapori del sud. Arduo e difficile da descrivere a parole.

    Qui non mi manca niente. C’è un mondo equilibrato intorno a me. C’è il rispetto reciproco, la riconoscenza per le mie personali qualità, Abbastanza soldi per vivere in pace con il mondo e con me stesso. Ma non è casa mia. Neppure dopo 45 anni, neppure dopo una vita pienamente integrata. Sono ancora uno straniero e mi sento ancora straniero. Uno che vive in un posto che non gli appartiene, semplicemente perché il luogo in cui è nato è stato deturpato dalla malavita organizzata e da un governo egoista e senza scrupoli che opera da secoli per accumulare nelle proprie tasche i soldi e gli averi del suo popolo; ancora prima che nascesse la repubblica italiana.

    I miei antenati erano un popolo di contadini, come il resto degli italiani. Poi un bel giorno arrivarono i vichinghi, e tanti altri popoli conquistatori stranieri che si stanziarono nella nostra stupenda penisola, rubarono i tesori del Regno delle due Sicilie. E con la scusa di FARE L’ITALIA, svuotarono il sud dei suoi tesori e se li portarono tutti al nord, dove grazie a quei tesori rubati al sud costruirono le banche e le industrie, lasciando i contadini del sud a morire di fame. Fu un vero e proprio FURTO in nome di un’Italia disegnata sulle cartine da quattro conquistatori nordici con gli elmi in testa e gli scudi al posto dell’anima. Il resto è storia (si fa per dire)…

    Ora l’Italia sembra, o vuole sembrare, un popolo unito e fiero di se, ma in realtà continua ad essere derubato dai posteri di quei conquistatori stranieri che la invasero senza tanti scrupoli uccidendo a sangue freddo i poveri contadini armati di soli forconi che tentarono di difendere le loro terre. Lasciati allo sbaraglio senza più risorse, senza industrie e senza rappresentanti, vennero disegnati i confini territoriali in cui esercitare tale “strupro” sui veri italiani in modo “legale”. Nel frattempo i popoli italiani si sono mischiati su tutto il territorio e conquistati e conquistatori si confondono nelle strade da nord a sud mentre tutta questa STORIA viene banalmente dimenticata in nome di un’Italia unita che produce e si dimena fra i tentacoli schifosi della globalizzazione organizzata.

    È COMPRENSIBILE che molti scapparono da tutto questo. Cercando in altri Paesi ospitali una vita serena e rispettosa, lontano da questo scempio. E la Svizzera era “perfetta”. Piccola, neutrale, priva di desiderio di conquista. Si, probabilmente “costruita apposta” per questo scopo (come forziere d’Europa), però comunque ad anni luce dalle brigate rosse e dalle manovre dei popoli europei in continua lotta politica tra loro. A questo punto, se non c’è alternativa, perché non approfittarne?…

    Ma la NATURA è più forte di tutto questo! E ti fa sentire nel cuore un GRANDE VUOTO quando ti allontani troppo dal posto in cui sei venuto alla luce. Logico che bisogna tenere a bada questo “vuoto naturale”, reprimerlo giorno dopo giorno… Ma alla fine te lo ritrovi sempre lì dietro l’angolo, e appena molli un po’ l’autocontrollo, ti assale e ti stritola dentro. È la “legge della vita”. O meglio, la legge degli uomini mossi dal bisogno di conquista.

    Quello che accadde secoli fa alla nostra Italia, sta accadendo oggi a livello internazionale. I vichinghi sono diventati spietati banchieri senza scrupoli stanziati nella banca centrale americana: la cosiddetta “banca mondiale”.
    I loro elmi sono diventati “BORSA” e i loro scudi “SOLDI”. Sono ancora alla conquista del mondo! Intenzionati a conquistare TUTTO! Anche la Svizzera.
    Ruberanno tutti i tesori europei e costruiranno banche ed economia in nuovi Paesi emergenti allo scopo di esercitare SEMPRE E OVUNQUE il loro maledetto potere.

    Intanto i contadini sono diventati “cittadini”, e tentano con i loro nuovi forconi divenuti “forza lavoro” di ribellarsi allo stesso identico scempio umano di sempre. Purtroppo non ci riusciranno. Né in Italia, né in Svizzera, né in nessun altro Paese europeo. Perché i vichinghi ora hanno gli armamenti più potenti della Terra con cui distruggere i “ribelli”, i VIRUS e l’industria farmaceutica VENDUTA, con cui sterminare intere popolazioni qualora diventassero pericolose o scomode per la loro sfrenata conquista…

    E già! Sembrerebbe uno scenario da film! Solo un brutto film di fantascienza, INVECE È LA REALTÀ!

    A 20 anni uno se ne frega di tutto questo e pensa solo a “farsi strada fra le macerie”, ma ad una certa età la gente si STANCA di tutto questo squallore mimetizzato sotto la strafottente maschera dell’economia e del sistema monetario che governa il mondo. E vorrebbe scappare lontano. Purtroppo non ci sono più posti in cui fuggire. Il mondo intero è destinato ad essere conquistato e spremuto come un limone da una manciata di CRETINI che credono che per sentirsi realizzati devono accumulare potere e ricchezze anche a scapito di brava gente che muore di fame.

    Bè, la novità è che da questo MARCIUME non c’è più scampo! Né in Italia, né in Svizzera, né altrove. OVUNQUE STAREMO A VIVERE saremo continuamente costretti a scegliere se indossare le vesti di contadini o quelle di conquistatori. La Svizzera non è più quel “Paesino sperduto fra le montagne innevate”… La Svizzera ORA è al CENTRO del mirino della banca mondiale, che sta già assaporando il profumo delle banconote elvetiche.

    A questo punto uno potrebbe pensare di trasferirsi nei Paesi emergenti. LOGICO! Quello che però sfugge a molti è LA VELOCITÀ CON CUI OGGI SI SPREMONO I LIMONI!!! Fra meno di 5 anni non esisteranno più Paesi emergenti. Saranno già tutti industrializzati. Forse l’unico Paese emergente che sboccerà sarà la vecchia Europa scassata e abbandonata a se stessa. E il gioco comincerà daccapo.

    Sapete che vi dico? Personalmente sto cominciando a stufarmi di tutto questo.

  497. Caro Luca non volevo fare pubblicità al mio sito che é rivolto solamente alle Aziende e non hai privati quindi le eventuali informazioni mirate sono gratuite e frutto della mia esperienza nel settore .
    Mi dispiace constatare il tuo pessimismo,non ho mai vissuto nella Svizzera tedesca,la mia è solo in Ticino,e chiunque ha il diritto di provarci,quindi Roberta provaci,e se sarai determinata ci riuscirai,ma sopratutto affronta con ottimismo la nuova sfida.
    Certo essere poveri e disoccupati è triste anche in Svizzera ,pero’ in Ticino non ci sono i barboni che dormono sotto i ponti,ci sono strutture che comunque aiutano le persone in difficoltà,c’é l’assistenza sociale migliore d’europa,e cosa interessa a chi ha voglia di lavorare se i sindacati sono meno aggressivi e ottusi che in Italia,infatti anche con il contributo dei sindacati e sopratutto dei politici italiani che l’Italia si trova nella cacca.

  498. mhmmm… forse è il caso di spiegare BENE cosa accade in Svizzera se perdi il lavoro e non lo trovi più, a meno che non cedi al mercato e cominci a lavorare sottopagato. Dove per “sottopagato” è da intendersi uno stipendio di 3’200.- anziché 4’500.- in una realtà in cui se non guadagni ALMENO 3’800.- fai letteralmente la fame.

    Funziona così:
    – diventi disoccupato e per ca. 2 anni ti danno il 70% della paga precedente (80% se hai figli da mantenere), a patto che hai già lavorato per almeno 1 anno consecutivo e continui a presentare la prova mese per mese della tua ricerca di occupazione.
    – Finita la disoccupazione arrivi all’assistenza sociale. La prima cosa che fano, se hai un’auto è fartela vendere se è nuova, o tenere ferma se è vecchia. Perché per essere un “caso sociale” non puoi “possedere” nulla. Ti calcolano il tuo budget mensile e ti danno (in base al comune in cui risiedi) ca. 1’900.- in tutto con cui sopravvivere. Devi pagarci l’affitto, la cassamalattia, le tasse, e tutto il resto. Questo se vivi da solo, perchè se vivi con un partner, il budget scende a ca. 1’000.-. Il tutto ovviamente dovrai RESTITUIRLO PER INTERO appena trovi un lavoro, e se dovesse passare troppo tempo non te ne esci più, perché la somma da restituire salirebbe alle stelle. Senza dimenticare il fatto che devi comunque continuare a portare PROVA delle tue candidature e che ti può essere assegnato DA LORO un lavoro a tempo pieno che sei costretto ad accettare anche se dovessero assumerti per soli 500.-/mese. Tanto il resto te lo anticipano loro… Sempre intorno ai 1’900.-/mese che dovrai comunque restituire appena ricominci a lavorare.

    In pratica se uno rimane disoccupato per 4 anni, accumula ALMENO 96’000.- Fr. da restituire qualora dovesse ricominciare a lavorare. Praticamente una sorta di PRESTITO (pagato da tutti i contribuenti!) per farti morire di fame senza finire però in strada, che poi dovrai comunque RESTITUIRE. E qui, personalmente faccio fatica a capirne il senso…

    I contribuenti PAGANO LE TASSE (compreso tu se lavori o non lavori), poi prendono i soldi dei contribuenti e te li prestano. Ma alla fine tornano a loro… Mah?!… Non mi è tanto chiara questa logica, comunque è così che funziona.
    Ovviamente questa realtà è conosciuta da pochi. Al punto che vieni additato perché vivi alle spalle di chi lavora. E nessuno pensa che dovrai restituire tutto come se fosse un banale prestito. Dopo che comunque hai pagato le tasse anche tu.

    Certo, il sistema funziona ed è meglio di quello italiano, MA…
    Dopo un po’ ti assegnano LORO un lavoro ancora meno che sottopagato, magari a spalare la neve o a raccogliere le foglie nei boschi, a tempo pieno, ti pagano due soldi, e ti danno la differenza che manca al minimo esistenziale LARGAMENTE INFERIORE al VERO minimo esistenziale che sarebbe di 3’800.- anziché 1’900.-

    Con questo sistema tengono BASSO il tasso di disoccupazione!
    È più chiaro il quadro ora?

  499. (…seguito del precedente msg)

    Ovviamente se l’economia funziona, funziona anche il sistema.
    Ma se l’economia non funziona più, sono “uccelli aspri”…

    Quando in Svizzera il lavoro c’era…
    Ricordo che 20 anni fa …smettevo di lavorare alle 17:00 (avevo una paga di 4’000.-!) e a volte passando davanti a una ditta entravo e chiedevo se avessero lavoro da offrire (nonostante stessi già lavorando e guadagnassi parecchio), mi rispondevano: SI! CERTAMENTE! QUANTO VORREBBE GUADAGNARE?
    – Bé! Almeno 4’500.- visto che dove sto me ne danno già 4’000.-
    – Se si accontenta di 4’450.- può cominciare subito! –
    – Subito no! Devo dare 3 mesi di disdetta contrattuale –
    – Si, giusto. Allora stipuliamo un contratto a partire da oggi a tre mesi –
    – Perfetto! Grazie! A presto –

    Con questo “sistema” ho sempre lavorato (senza buchi) e fatto salire il mio stipendio dai primi 3’200.- di 27 anni fa ai 5’800.- di quattro anni fa, cambiando tante ditte e lavori prima di restare per 17 anni nell’ultima ditta. Guadagnando sempre riconoscimenti e posizioni da caporeparto…

    Poi la ditta ha chiuso per via della crisi…

    Dopo 17 anni presso quella ditta, non mi ero reso conto della gravità della crisi che raccontavano in giro, e mi sono messo a cercare lavoro come ero abituato da sempre… SORPRESA!!!! Gli unici lavori che riuscivo a stento a trovare mi avrebbero fatto guadagnare solo 3’200.- al mese. INCREDIBILE, ma vero!

    Per due anni continuai a lavorare sottopagato (a 3’200.- in una realtà in cui ne servono almeno 3’800.-) continuando a cercare TUTTI I GIORNI un lavoro meglio retribuito… NADA! Di lavori ce n’erano TANTI, ma tutti compresi fra i 3’000.- e i 3’500.- Dove per questi ultimi erano previsti TRE TURNI!

    È facile dare due conti… due anni con uno scarto di 600.-/mese di sottopaga, fanno 14’400.- Fr.! Avevo appena PERSO PER SEMPRE I MIEI PRIMI 14’400.- Fr.! Da non credere! Eppure è stato così.

    Quindi decisi che 3’200.- Fr. Li avrei FACILMENTE potuti guadagnare anche solo con la mia musica da intrattenimento, e visto che avevo già tutta la strumentazione precedentemente acquistata grazie al duro lavoro, mi buttai nella cerchia dei musicisti professionist. Ed ora eccomi qua.. Se provo a cercare lavoro, non se ne trova più! E quel po’ che si trova te lo sparano in faccia per 2’900.- al mese!!! Quando per vivere MINIMALISTICAMENTE ne servirebbero almeno 3’800.- quanto prima, se non di più.
    Non ti bastano? Vai all’assistenza sociale che ti calcola il budget…
    2’900.- sono più che sufficienti SECONDO LORO per sopravvivere decorosamente, quindi non ti spetta nulla!
    Ti licenzi? Te ne danno 1’900.- da restituire appena ricomincerai a lavorare.

    Capito come funziona?

  500. @Francesco

    Non so da quanti anni vivi in Svizzera, ma io ci sono nato, cresciuto e sono stato naturalizzato dalla notte dei tempi (sono svizzero da una vita).

    Se Roberta sarà felice di essere sfruttata (perchè è altamente probabile che il suo destino sarà quello) è giusto che provi questa esperienza.

    Io barboni non nè ho visto, ma questo nulla toglie in merito all’esistenza di dormitori statali e di enti caritatevoli.

    L’assistenza sociale esiste, non lo metto in dubbio, ma sul sistema di distribuzione dei sussidi…

  501. @Fabio

    Se la cifra da restituire è di diverse migliaia di franchi, l’assistenza sociale può anche non incassare i soldi anticipati. Chiaro che poi non potrai più fare nulla (acquistare una macchina, una casa, ecc.) dopo.

  502. Guarda Pam… dopo un po’ ci fai l’abitudine, la Svizzera nel suo insieme di leggi, ordine, rispetto (cose molto apprezzate) è un paese estremamente asettico.

  503. Mah.. io li vedo come vantaggi. RIspetto, ordine (certo, una multa perchè superi di poco il limite di velocità, lo trovo assurdo, però è una cosa corretta!), e soprattutto ho letto (magari tra i vostri commenti) che i parlamentari sono persone come altre, con una retribuzione normale. COSA CHE QUI NON E’, e personalmente, questa cosa mi fa girare a 360° qualcosina..

  504. @Pam
    🙂
    a proposito di multe per la velocità…

    Lo scorso giugno mi arrivò a casa una multa di 40.- Fr per aver superato il limite di 1 km/h (sottolineo 1!)… di notte ma perfettamente illuminato, su un tratto in discesa, stradone largo che ci avrebbero potuto fare benissimo 4 corsie, non in prossimità di strisce pedonali, incroci, né semafori, con ottima visuale. Praticamente una di quelle tante TRAPPOLE con cui RUBANO i soldi agli automobilisti (che dir si voglia!).

    Essendo un tipo CURIOSO ho pensato (male) di non pagarla, per vedere dove sarebbero arrivati. Intenzionato perfino a fare ricorso…

    Dopo vari AVVISI e tasse supplementari, la multa di 40.- è arrivata a 370.- Fr.
    Un mese fa mi è arrivato un’ ESECUZIONE DI PAGAMENTO. Mi sono spinto oltre: non l’ho pagato (più per dispetto che per altro).
    Pochi giorni fa ho ricevuto una raccomandata della POLIZIA CANTONALE che se non pago entro 5 giorni, FINISCO IN GALERA PER 4 GIORNI!!!

    Ho telefonato per chiedere se fosse uno scherzo di cattivo gusto.
    Niente affatto! Secondo loro è un FAVORE che mi fanno. Poiché se non ho pagato è perché non posso pagare (sempre secondo loro!) e quindi, mi farebbero SCONTARE i 370.- Fr. con 4 giorni di prigione… Praticamente 1 giorno per ogni 100.- Fr. Così (sempre secondo loro) danno la possibilità a TUTTI di pagare, anche a chi non se lo può permettere!

    STO ANCORA RIDENDO!!!!
    ovviamente sono corso al distretto di polizia più vicino a pagare la multa 15 minuti dopo la telefonata “informativa” 🙂 AHAHAHAH! RIDO PER NON PIANGERE!!!

    Il tutto per UN SOLO UNICO km/h in più in piena “TRAPPOLA RADAR”.

    E si, bisogna prenderla con filosofia la vita qui. Molta filosofia!!! 😉

  505. inerente alla multa di cui sopra:

    …è anche vero che per togliersi un simile “sfizio” bisogna avere 330.- in più da BUTTARE! Ahahah! 🙂

    Vorrà dire che quando andrò a cantare la prossima volta, le prime 2 ore di spettacolo le dedicherò per intero alla polizia cantonale e alle trappole radar. Giuro che lo faccio!

  506. @Pam

    (certo, una multa perchè superi di poco il limite di velocità, lo trovo assurdo, però è una cosa corretta!)

    Quello che però non è corretto è CREARE APPOSITAMENTE delle vere e proprie “trappole in discesa”, dove devi continuare a frenare per non beccarti 40.- Fr. di multa per un solo singolo km/h in più! E poi, ancora meno corretto… finire in galera per non averla pagata SUBITO, come se non bastassero già 330.- Fr. di tasse sul ritardo!

    Il fatto è che con la giustizia si può anche ABUSARE, sai? E questo non è corretto! Specie se in Svizzera non ti lasciano neppure la libertà di scegliere di pagare una multa “non troppo corretta” con un po’ di dilatazione nonostante tu sia pronto a pagarne le spese. E per spese intendo quelle in denaro, non quelle che ti macchiano la fedina penale! Non so se mi spiego.

    Sai, quando me l’hanno detto non ci credevo, ed è per questo che ho voluto provare di persona. Alla polizia quando ho telefonato, ho spiegato chiaramente il motivo del mio ritardo, chiarendo che ero molto curioso di sapere se davvero si può finire in galera per 1 km/h in più fra l’altro di un radar-trabocchetto più volte segnalato anche dai giornali come “ingiusto”. Quello che mi hanno risposto l’ho scritto in un post precedente.

    Ripeto: Ci vuole non poco spirito filosofico per un italiano in Svizzera. Magari a uno svizzero non gli passa manco per l’anticamera del cervello di mettersi a fare certi “test”, ma noi italiani, si sa, siamo un tantino fantasiosi… 🙂

  507. OMG.. sto ancora ridendo. non ci posso credere!! Lo trovo troppo assurdo!!
    E come hai detto tu: possibile che non ci sia la dilazione di pagamento, piuttosto che finire in carcere?!!! Cerco che da 40 franchi, a 370… quanto tempo è passato dal non pagamento??

  508. @Pam
    circa 7 mesi.
    La possibilità di rateizzare c’è. Ma a quanto pare alla fine diventa qualcos’altro se provi a non rispettarla. Ma è proprio questo il punto! Come può una “mancanza di pagamento” tramutarsi in prigione??? E voi in Italia vi lamentate se vi sequestrano l’auto o la casa… C’è qualcuno che vuole fare a cambio?
    Grazie al cielo la somma è rimasta relativamente bassa e ho potuto pagarla (e togliermi un dubbio), ma se fosse stata piû cospicua? Mi sarei dovuto rassegnare e basta, pur non avendo fatto assolutamente niente di male o dannoso, né per me, né per altri. A parte non aver RISPETTATO una legge. Perfino in un caso con evidente “abuso intelligente” per aumentare gli introiti nella cassa della polizia.
    Ovviamente nel frattempo il radar non c’è più lì…
    Vabbé… Era giusto per far capire a chi non può saperlo come funzionano certe cose qui. Certo avrei anche potuto fargli causa e forse l’avrei addirittura vinta, ma a che prezzo? E di sicuro comunque mi avrebbero infilato nel “libro nero” 😉

    Però bisogna anche dire che in altri casi sono più che corretti.
    E forse anche in questo caso potrebbero al limite (ma proprio al limite!) aver ragione. Ho comunque infranto una legge! Che sia anche solo per 1 km/h oltre la tolleranza prestabilita.

  509. ciao,io devo finire la scuola tra poco,e vorrei fare un esperienza con il mio fidanzato in svizzera(lugano)ma … è possibile trovare lavoro per tutti 2 nello stesso albergo?lui è un bravissimo barman,lavora da piccolo nei pub e bar,ed io mi prendo il diploma di scuola alberghiera (ricevimento)….cosa pensate?:)

  510. Ciao ragazzi,scusate se m´intrometto in questo blog ma, avvolte l´esigenze della vita ti rendono anke un po´spacciato!
    Sono un ragazzo di 31 anni con a carico una moglie e due bambini piccolini….nato e cresciuto a Palermo ,mi sono spostato in Germania x consentire ai miei figli una vita piu´agiata e devo dire ke sono riuscito quasi a nn fargli mancare nulla.
    Lavoro da 4 anni come barman in un ristorante italiano ed ho parecchi problemi con la lingua e sono stato vittima di un furto d´identita´proprio per questo motivo.(io come mia moglie)….mi sono ritrovato in pochi mesi con tantissimi problemi enormi.
    Adesso vorrei cominciare da zero perche´penso che nella vita ci sono seconde possibilita´ed i miei figli meritano il meglio e vorrei trovare un posto di lavoro in svizzera,premetto che sono un gran lavoratore abituato gia´dalla Sicilia a fare anchre piu´di 15 ore lavorative….vorrei sapere quanto potrebbe guadagnare un ragazzo con famiglia in un bar e che possibilita´ci sono di trovare un lavoro nella Svizzera italiana….
    Vi ringrazio anticipatamente e ancora scusate la mia intromissione al blog!

  511. Oddio.. in Italia, oltre ad arrivare avvisi di pagmento non corretti/inventati [esempio eclatante la cartella esattoriale sui bolli del 2008 non pagati] -chiamateli come volete..- se non paghi qualcosa -es. il bollo dell’auto..-, ti pignorano l’auto, e tu manco lo sai. non ti arrivano avvisi, che ti comunicano che ti hanno “sequestrato” il mezzo. Chiudiamo parentesi…

    Per quanto riguarda la tua multa.. li trovo eccessivi da una parte (cioè.. per 1 km sopra il minimo, se non paghi, fare tot giorni in prigione..), ma da un lato è corretto, perchè come hai detto te, seppure di 1 km, hai infranto la legge. (ma parlando di tollerenza, in Italia mi sembra che ci siano 5 km di tollerenza.. credo che in Svizzerea non esista questa cosa..)

  512. @Pam.

    Si che esistono anche in Svizzera i 5 Km/h di tolleranza.
    Infatti ho scritto proprio: 1 Km/h oltre la tolleranza prestabilita.

    Logico che se sei nella tolleranza il “crimine” non sussiste! Sennò che tolleranza è? 😉

  513. Ciao a tutti:

    Sono un Infermiera Portoguese e sto cercando lavoro in Svizzera Italiana.
    Vorrei sapere se qualcuno me sa dire il mail di case di riposo per anziani perché io non riesco a trovarli.
    In Ospedale sono riuscita ma non hanno posto in area infermieristica.
    Grazie a turtti.

  514. Buongiorno a tutti, mi inserisco in questo blog, così per il momento senza un commento a nessun intervento specifico. Ho letto un pò di interventi qua e là, sto cercando di farmi un’idea. Futuro incerto…Sono laureata e sto conseguendo una seconda laurea a Bologna per poter insegnare nelle scuole dell’infanzia e/o primarie…e l’idea di trasferirmi nel Canton Ticino ogni tanto mi sfiora…avrò tempo fino al 2014 per pensarci…nel frattempo vi seguo…:)

  515. Ciao a tutti,

    sono spagnola, laureata in Matematica e lavoro come programmatrice informatica con più di 6 anni di esperienza. In questi giorni ho ricevuto un’offerta di lavoro a Lugano. Lo stipendio lordo annuo sarebbe di 47000 chf (in torno a 3300 chf netti mensili) ma per i calcoli che mi son fatta e per quello che ho letto, mi sembra uno stipendio piuttosto basso. Io attuamente abito a Madrid in un monolocale di 40m2 e senza sprechi, ma ci abito bene, ma non sono sicura che quest’offerta mi permetesse vivere meglio di adesso… Cosa pensate voi? Vi sembra uno stipendio equo oppure no?

    Grazie mille in anticipo!!!

  516. Sto seriamente pensando di tornarmene in Italia!

    Perché LA CRISI DI LAVORO CRESCE A VISTA D’OCCHIO!
    …Anche in svizzera.

    È una crisi così profonda che colpirà PRESTO tutta l’Europa. Non se ne uscirà più.
    Per uscirne bisognerà rifarre tutto daccapo. Rimettere in piedi l’economia LOCALE, non quella europea o globale!
    E su questo punto la Svizzera non ha esperienza.
    In Svizzera sono abituati solo a lavorare e ad AVERE lavoro, quando (molto presto) non ci sarà più lavoro, sarà una catastrofe vera e propria, perché in Svizzera si lavora, NON si ricostruisce.

    A parità di crisi, forse è meglio l’Italia.
    C’è più carisma, più creatività, più cultura.
    E se davvero l’Europa precipiterà nella crisi più totale,
    allora penso che di tutti gli Stati europei, solo l’Italia saprà rialzarsi per prima.

  517. Ciao Enrico,
    Siccome non riesco a trovare una mail dove contattarti, ti scrivo qua…

    Mi puoi spiegare, per favore, perchè hai deciso di non mettere su il mio commento?! Mi sembra compia tutte le regole…

    Grazie.

  518. Guarda… 3300 franchi per una laurea in matematica sono una miseria, anche se va considerato che in Svizzera si ha un po’ la tendenza a prendere in considerazione le università svizzere (sono poche quelle straniere riconosciute come valide).

    Per i preoccupati della disoccupazione,.. in Svizzera c’è un tasso di disoccupazione pari a quelllo della media europea (si aggira sul 10%). Quindi non createvi false aspettative (per darvi un’idea negli ultimi tempi l’Austria, paese con una struttura simile, è cresciuta molto ma molto di più della Svizzera) credendo di risolvere tutto venendo a vivere qui.

  519. ciao a tutti,
    volevo complimentarmi con Enrico per il blog e ringraziare Fabio per la sua disponibilità. Io ho 23 anni e mi sono laureata a novembre in fisioterapia a l’aquila, al momento lavoro con una cooperativa ai domiciliari in Sicilia( nella mia terra d’origine). Non ho cercato nessun altro impiego volendo aspettare di avere le idee piu chiare… e piu passa il tempo piu ho voglia di andare in Svizzera.. cosa che desidero da anni e che desidero ancora di piu da quando il mio ragazzo ha vinto una borsa come post doc in matematica a Basile.. Premettendo che io ho escluso a priori Basile per la lingua dal momento che non vorrei fare un corso di tedesco per poi comunque rischiare di non trovare lavoro..Avrei optato per Lugano.. Vorrei sapere se è possibile trovare lavoro come fisioterapista presso qualche clinica, se conviene mandare qualche CV presso le cliniche che ritrovo su internet o se esiste un’azienda che si occupa di trovare questo tipo di lavoro .. e ancora(scusate la lunghezza del messaggio) .. conviene con uno stipendio medio da fisio vivere a como o vivere a Lugano?
    Grazie

  520. ciao a tutti,
    volevo complimentarmi con Enrico per il blog e Fabio per la disponibilità.
    Io ho 23 anni e sono laureata da tre mesi in fisioterapia.. lavoro con una cooperativa ai domiciliari in Sicilia(dove sono tornata dopo essermi laureata) e non ho cercato nessun altro lavoro perche volevo chiarirmi le idee sul futuro.. Da anni ho sempre pensato alla possibilità di andare in Svizzera perche mi ha sempre attirato il tipo di vita,la precisione.. e tale curiosità e interesse è aumentato da quando il mio ragazzo ha vinto una borsa per uno-due anni a Basilea per il post-doc in matematica.. Ho escluso Basilea per la lingua dal momento che non voglio rischiare di fare un corso di tedesco e poi non essere assunta.. e vorrei avere qualche dritta su Lugano..Che voi sappiate, esiste la possibilità di essere assunti in clinica come fisioterapisti?Conviene vivere a Lugano o a Como? Per cercare lavoro è meglio mandare dei CV alle cliniche o esistono agenzie anche per questo lavoro? Scusate per la lunghezza del messaggio.Grazie

  521. Salve a tutti, sono Fabio e scrivo da roma.
    è il mio primo post sul blog e vorrei segnalare, a quanti chiedono notizie di lavori in svizzera, che esistono delle belle fiere con cui organizzazioni private cercano di farsi pubblicità per attirare immigrati di qualità. Ho l’impressione che In svizzera ci sia il forte bisogno di aumentare la popolazione, che invecchia come dovunque, ma purtroppo gli immigrati sono troppo spesso arabi, coi problemi che comportano.
    Lo scorso anno hanno fatto 4 incontri, io sono andato (col mio camper) a quello di Zug trovandolo molto interezzante, come interessante è stato girare per il cantone: la zona industriale, quella residenziale, ecc…

    Quest’anno ne hanno programmati addirittura 6: http://www.expat-expo.info/
    io non mi sono deciso ancora, ma a 46 anni con moglie e figli da una parte è più difficile, dall’altra è sempre più impellente per me e per offrire qualcosa di meglio ai miei ragazzi che stanno godendo della qualità della pubblica istruzione nostrana.

    Auguri a tutti

  522. Salve a tutti,

    io credo che noi italiani dobbiamo rassegnarci a capire che ormai neanche la svizzera è l’oasi felice dove tutti trovano lavoro superpagato;
    la realtà non è così,purtroppo, almeno per quanto mi riguarda.

    Sono andato in svizzera (mendrisio, chiasso, locarno ,lugano etc) per alcuni giorno con alcuni amici in cerca di lavoro( chi come infermiere, chi come qualsiasi altro mestiere, e siamo comunque tutti con due lauree a testa più master); abbiamo consegnato tanti curriculum e ci siamo iscritti ad alcune agenzie interinali, oltre che inviare tante email;
    il risultato?: che tutti gentilmente ci rispondono( per lo meno in svizzera rispondono…)che non hanno bisogno di infermieri o altro perchè gli organici sono al completo; qualche istituto mi ha risposto che quest’anno neanche i fondi per l’istituto hanno avuto, per cui niente assunzioni.

    Se leggi su internet anche articoli recenti, il mondo sanitario svizzero sembra affamato di infermieri, specie italiani che magari come pendolari sono disposti anche a guadagnare qualcosina in meno, ma in realtà mi sembra che non sia così, magari lo sarà stato ma ora credo la crisi riguardi un pò tutti.
    Una signora argentina mi ha detto che se ne andrà dall’italia perchè ha visto alla fine del mese tirando le somme stava meglio in argentina che in italia…
    beh, che dire, speriamo che la situazione migliori.
    In bocca al lupo a tutti

  523. Beh, l’Argentina è uno dei paesi emergenti, dopo il tragico default del 2001, sta cerescendo del 9% l’anno…sperando che gli duri 🙂

  524. rispondo a giovanni on 23 febbraio 2012 at 12:21

    non si tratta più di andarsene per lavorare restando con cuore e testa nella casa italia …quella che continuano a ripeterci essere una bella ed accogliente casa in realtà è una baracca scalcinata, distrutta da amministratori pubblici voraci, incapaci ed illicenziabili.
    per come la vedo io devi cambiare in modo radicale, vendi in italia e ricominci altrove.
    scelta da fare in modo più oculato possibile e prima possibile.
    Trovo che il famoso Index dell’Heritage Foundation sia uno dei strumenti migliori per aiutarsi a scegliere: http://www.heritage.org/index/

    Un po’ off topic, segnalo per domani e domenica a londra la fiera dell’immigrazione australiana http://www.immi.gov.au/skillevents/
    Saluti
    Fabio

  525. @Fabio

    Ho le proiezioni nei prossimi 50 anni fatte da un’università (forse Ginevra?) e forse l’unico paese capace, fino ad un certo punto, a sostenere l’ondata dei paesi emergenti sono gli USA. Devo andare a rivedere il documento, ma è più un declino dei paesi occidentali abituati al benessere che un freno dei paesi emergenti.

  526. @Luca:
    sisí, so cosa intendi. Le proiezioni sono corrette, ma non tengono conto degli *imprevisti* (infatti gli imprevisti non sono prevedibili e non possono essere contenuti in una proiezione). Cosa c’è, non ti fidi? 😉

    Ricordi quando asserivo che venire in Svizzera valeva la pena, ma poi a un certo punto (nonostante le proiezioni positive del mercato elvetico) ho cominciato a sconsigliarlo per via dell’aumentare imprevisto della crisi? Beh, è stata sempre la stessa “vocina” a dirmelo 🙂 …e di fatti si è rivelata esatta. La stessa che asserisce che la crisi continuerà ad impennarsi fra ca. 3 mesi in tutta Europa. E la stessa che asserisce che al massimo fra 1 anno e mezzo ANCHE in Paesi emergenti torneranno in crisi. In pratica la crisi diventerà GLOBALE. Non esisteranno più Paesi emergenti. Ovviamente non è dimostrabile, quindi (a parte per me) è poco attendibile, e di conseguenza nessuno è chiamato a crederci.

    Comunque sia, una “piccola riflessione” in proposito di sicuro non nuoce a nessuno. La domanda dovrebbe essere: Che si fa se la crisi diventa globale e cresce a dismisura?… Qualcuno se lo chiede e prova a rispondersi, qualcun’altro invece no. 😉

    (chiedo scusa per la poca attendibilità del mio post)
    Ciao
    Fabio

  527. È vero Fabio che nelle proiezioni si parte dal presupposto che la crescita sia sempre lineare, ma a questo va aggiunto una generale decadimento di tutta l’area post industrializzata sul piano non solo economico.

    Io consiglio ugualmente di venire in Svizzera se non si ha nulla da perdere, anche perché dal mio punto di vista è crisi profonda anche quando l’economia si diceva tirasse attorno il 2007 :D. Sono uno scettico sulla crisi economica… non nascondo il mio disappunto sulle speculazioni avvenute sui mercati finanziari, ma per il resto se ti giri ovunque a me sembra che l’economia va più che bene. Si costruisce ovunque, segno che ci sono i committenti pubblici e privati disposti a pagare, i ristoranti sono sempre pieni e mi sembra pure esserci un discreto numero di auto nuove in circolazione. La crisi se mi consenti io la immagino in ben altra maniera.

    Non so se poi in Svizzera si sono attrezzati dei gruppi survivalisti per una crisi estrema.

    La capacità dei paesi emergenti è quella di attirare investimenti (anche a discapito di ambiente e manodopera portata allo sfruttamento estremo) e di avere notevoli margini di miglioramento, e se mi consenti, è una differenza non da poco.

    Calcola poi che in economia è difficilissimo fare delle proiezioni nel medio-lungo termine perché è una scienza umana con tutti i difetti che ciò comporta. Nell’ambito del ciclo economico, nemmeno un economista sa dove collocarci.

  528. @Luca:

    Concordo pienamente su quanto dici.
    Ma per risponderti dovrei “tirare in ballo” un’altra affermazione poco attendibile, e se già la prima lo è parecchio, ti lascio immaginare la seconda! 🙂

    Non so se sia il caso di farlo in questo topic.

    Ma si, va!. Perché no?!

    Dunque, il punto è questo:
    Secondo una (mia) proiezione decisamente personale, entro la fine di quest’anno tutto il sistema monetario globale collasserà (per svariati e complessi motivi che sarebbero troppo lunghi da spiegare qui), e ciò che seguirà sarà proprio un tipo di crisi che oggi come oggi è solo (lontanamente) immaginabile.

    Ora, metti che una famiglia si sposta in Svizzera… Dato che solitamente occorre un po’ più di un anno per cominciare ad integrarsi, trovandosi qui (in Svizzera), potrebbe andare incontro a problemi anche più gravi che se restasse ad affrontare la *crisi globale* in Italia (per quanto possa essere complicato farlo in Italia).

    Ecco perché – altruisticamente – non posso più consigliare a nessuno di venire qui, nonostante l’abbia sempre fatto fino a pochi mesi fa. Neppure a chi arrivasse qui con una barca di soldi. Perché – sempre in base alla “mia” proiezione – nel 2013 l’attuale sistema monetario non varrà più niente.

    Ovviamente spero di sbagliarmi, ma il fatto che fin’ora abbia sempre azzeccato (parecchio) le mie “proiezioni”, non lascia (a me) molto spazio a tale speranza.
    Sarebbe la prima volta che sbaglio una proiezione, e ti garaantisco che sarei il più felice del mondo ad essermi sbagliato, perché la cosa non è affatto da ridere.

  529. Caro Fabio,

    Non sono un economista, anche se leggo molto a riguardo e non sono un pessimista a oltranza però anch’io la penso come te. E anch’io do retta al mio istinto che mi dice che il sistema, così come lo conosciamo, collasserà. D’altronde…possiamo immaginare realistico avere una crescita economica eterna e, tra l’altro, con ricadute negative sull’ecosistema?
    Tuttavia, sono ottimista perchè chi riuscirà a trovare in se stesso le motivazioni giuste, riuscirà a sopravvivere.

    Un salutone

  530. @Paolo:

    Beh, anch’io sono ottimista (anche se da quanto scrivo non sembra), tuttavia hai idea di cosa accadrebbe se collassase l’intero sistema monetario e non ce ne sia uno nuovo “pronto” per sostituirlo?

    …Forse è meglio non provare neppure a immaginarlo!
    Ma dubito che si riuscirebbe a sopravvivere. Sarebbe il declino totale di tutta la civiltà moderna. Una vera catastrofe. Peggio che nei film.

    Sto scrivendo un libro, in cui illustro dettagliatamente come possa essere fattibile un eventuale “passaggio” dall’attuale sistema finanziario ed economico a uno “senza moneta” e basato sulla tecnologia a livello locale e intercontinentale.

    Molti, leggendo quello che ho già scritto, lo ritengono dettagliato e soprattutto fattibile, però arrivano tutti alla stessa conclusione: ce ne vorra ancora di tempo!…

    Beh, in effetti non è così. Non ce ne vorrà molto di tempo, e già qua e la nel mondo cominciano ad intravedersi i primi “risultati”. Ovviamente occorre un’apertura e una visione mentale che attualmente è ancora sommersa dall’abitudine ai sistemi economici che tutti conosciamo, ma sono certo che entro la fine del 2012 emergerà tutto quanto. Si diffonderà una nuova “conoscenza economica globale” alla portata di tutti e le cose cominceranno a cambiare molto velocemente. Anche se prima che questo accada, la crisi crescerà a dismisura e creerà grossi problemi ovunque.
    Anche in Svizzera.

    Accadrà quasi all’improvviso, quasi senza accorgercene… Ma alla fine, andrà tutto per il meglio. Ma come dicevo sù, ci sarà un “duro periodo di crisi” molto prossimo da superare, e se lo si affronta in un paese straniero, senza la dovuta integrazione, saranno guai, per chi ci si ritroverà.

    Ciao 🙂

  531. Ciao Fabio, anche io credo che il nostro sistema è destinato a collassare però non sarà qualcosa a brevissimo termine più per una questione di cicli storici connesso all’avanzamento dei paesi emergenti.

    O la questione si chiuderà in una guerra mondiale oppure i paesi emergenti avranno la meglio.

    Comunque fai bene a segnalare alcune aspettative e i rischi per chi si vuole trasferire in Svizzera.

  532. @Luca:

    Quando la crisi colpirà gran parte dei Paesi europei, ossia gli stessi uomini e donne che hanno vissuto per anni nel “benessere economico”, difficilmente se ne resteranno con le mani in mano. Dato che la maggior parte della gente è contraria alle rivoluzioni, guerre, ecc., si organizzeranno e reagiranno in un modo alquanto inaspettato… Creeranno una “moneta alternativa”, alla quale molto velocemente “aderiranno” sempre più persone che ne constateranno l’efficienza prima locale e poi su vasta scala. Nascerà “in men che non si dica” un nuovo sistema economico che svaluterà pesantemente quello attuale. Non sarà la soluzione definitiva, ma sarà un grande passo verso un’economia totalmente nuova. Il tutto accadrà MOLTO VELOCEMENTE. Vedrai.

  533. Male che vada abbandoneranno l’Europa mediterranea a favore di un Europa compresa tra la Germania e il Baltico in forte relazione con la Russia.

  534. @Luca:

    Fai bene ad essere ottimista, perché di sicuro ne occorrerà parecchio di ottimismo, quando uno di questi giorni, leggendo le ultime news, ti ritroverai a pensare:
    – Cavolo! …allora quel tizio sul blog di Enrico non si sbagliava! –

    Con stima e simpatia
    Fabio 🙂

  535. Salve a tutti è gia da una settimana che leggo il vostro BLOG che trovo molto interessante, anch’ io come alcuni italiani sono rimasto senza lavoro è da 2 mesi che mando curriculum ovonque, fin ora non ho ricevuto alcuna risposta.Sono un geometra che negli ultimi 6 anni ho lavorato come direttore tecnico di cantiere,vorrei trasferirmi in Svizzera (BERN).
    Qualcuno mi potrebbe dare suggerimenti per trovare lavoro a BERN.

  536. riguardo le fiere per andare all’estero, ne fanno una orientata ai giovani che desiderano studiare all’estero (o ai genitori desiderosi di far andare all’estero i propri figli) http://edufindme.com/expo/it
    La tappa romana dello scorso anno è stata molto interessante. Da non perdere le conferenze! lo scorso anno partecipava anche la svizzera, per il momento non la trovo tra gli espositori/seminari, ma sono iniziative molto interessanti.

    Per la crisi, mi unisco a quanti pensano si vada sempre più peggiorando. Purtroppo le tasse sono pesanti oltre ogni limite ormai, ed il disastro a monte è incontenibile.
    una voce tra quelle che più mi piacciono e condivido scrive così riferendosi all’italia (la svizzera sta un po’ meglio ma le politiche monetarie non sono purtroppo molto diverse):

    1.900.000.000.000 €
    Per rendere l’idea, è come se avessimo contratto un debito di 2,6 milioni di euro (2’600’000 €) ogni santo giorno dalla nascita di Gesù ad oggi.
    Questo debito comporta ogni anno un costo di 90 miliardi per il pagamento degli interessi. Ciò ha portato l’Italia, e con lei gran parte del mondo occidentale, a raggiungere il punto di non ritorno. Il punto cioè in cui si è costretti a chiedere in prestito soldi (ovvero fare debito) per poter pagare gli interessi sul debito già contratto.
    E questa storia va avanti già da qualche decennio. Il debito italiano è impagabile. L’Italia andrà in bancarotta.
    —————-
    Saluti
    Fabio (da roma)

  537. @Tode:

    Personalmente ti sconsiglio Berna. Dicono che sia tra le città svizzere con più alto tasso di xenofobia. Soprattutto verso gli italiani. Non l’ho sperimentato personalmente, ma lo hanno confermato molti connazionali che poi si sono trasferiti altrove.

    Ti copincollo un comunicato stampa del 23 febbraio 2012:

    – – –
    Comunicato stampa – CommDH 013(2012)

    Svizzera: i dirigenti politici devono ribadire che la propaganda xenofoba è inaccettabile

    Berna, 23/02/2012 – “Occorrono sforzi più determinati per contrastare le tendenze razziste e xenofobe nella società svizzera”, ha affermato il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, a conclusione di una visita di quattro giorni in Svizzera, nel corso della quale ha avuto una serie di colloqui su temi riguardanti la protezione contro ogni forma di discriminazione.

    “La visita ha permesso di chiarificare come funziona il sistema politico federale svizzero per accrescere la protezione dei diritti umani”, ha indicato il Commissario. “Tuttavia, in alcuni settori, permane la necessità di compiere sforzi più decisi e concertati per garantire la piena conformità della Svizzera alle norme europee e internazionali”.
    – – –

    qui trovi tutto il comunicato:
    https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1911797&Site=DC

    Ovviamente il tutto è solo a titolo informativo. Facci un pensierino…

    Ciao
    Fabio

  538. @Fabio:

    Scrivi:
    Penso, ma non l’ho mai passato sulla mia pelle, che emigrare possa anche essere come rinascere, una nuova opportunità nell’unica vita che ci è concessa…

    Concordo.
    Ma temo che ormai sia diventato molto più “come morire”, e una “inutile” opportunità.

    Penso che ormai non se ne uscirà più se non si sostituirà il sistema monetario attuale con qualcosa di decisamente migliore. Ma comunque sia saranno necessari un po’ di anni, e questi potrebbero diventare davvero “devastanti” a livello di autostima, se passati in un posto straniero con gli occhi puntati addosso per via della crescente crisi.

    Certo, finché l’economia va bene, tutti sono disposti a chiudere un occhio, ma quando le cose vanno male, gli stranieri (specialmente quelli appena arrivati) sono i PRIMI a farne le spese. pensa a come vengono trattati in Italia gli stranieri per colpa della creisi.

    ciao

  539. Ciao Fabio, la Svizzera è un paese quanto meno orientato a destra. Nulla di personale contro le scelte politiche degli altri, ma questo dovrebbe dare l’idea sul clima che si respira nel paese.

  540. CIAO FABIO G-G DE TATA VORREI SAPERE SE C’E QUALCHE SITO DOVE TROVARE LAVORI PIU UMILI, DI QUELLI CHE CI SONO SU RAV,CH,
    VOLEVO DIRTI CHE HO INIZIATO UN CORSO INTENSIVO DI TEDESCO E CHE DIO ME LA MANDI BUONA.

  541. @Michele

    Ciao Michele, sul sito della Rav ci sono per lo più proprio quei lavori “più umili” di cui chiedi. Di altri siti ce ne sono TANTI, ma personalmente non ho avuto esperienze positive. Si tratta fondamentalmente di siti basati su motori di ricerca automatici che non sempe sono aggiornati e spesso riportano annunci poco attuali. Se vuoi puoi dare un’occhiata su job.ch

    Mi dispiace di non poterti essere di molto aiuto, ma purtroppo, come scrivevo anche un po’ più su, la crisi CRESCE a vista d’occhio!

    Sto cercando un lavoro per la mia compagna già da diversi mesi e non si trova NIENTE! Soprattutto se non parli bene il tedesco (e il francese). Vale anche per gli annunci in Ticino,dove nonostante non serva a molto, come requisiti richiedono appunto il tedesco e il francese.

    Personalmente sono SICURO che la crisi tenderà a peggiorare ulterirmente.
    Quindi, da parte mia, l’unica cosa che posso consigliarti e di cercare un’alternativa in Italia, perché credo che a “parità di crisi”, in Italia si viva meglio nonostante tutti i problemi ben noti.

    Qui la cosa è MOLTO TRISTE.

    Un caro saluto e un augurio di riuscire a trovare quello che cerchi

    ciao

  542. un articolo che mette a confronto la situazione delle PMI (le piccole e medie imprese) in svizzera ed italia: http://networkedblogs.com/uO3u0

    sto leggendo il numero di febbraio del bimestrale Limes. non ne sono lettore abituale, è che non potevo certo perdermi lo speciale “l’importanza di essere svizzera” , euro 12,00.
    devo dire che è davvero interessante.

  543. Ciao a tutti, ho 45 anni e mia moglie 37, sono giorni che leggo quanto viene scritto sul blog, non ho trovato niente in merito alla mia esperienza professionale che ho in Italia, premetto che a me e mia moglie ci piacerebbe andare via dall’Italia che purtroppo ci sta soffocando, lavoriamo senza che ci venda devoluto niente, sia in servizi che in qualità di vita. Abbiamo due figli rispettivamente di 10 e 8 anni, mia moglie è madrelingua Inglese e Spagnolo, parla correttamente l’Italiano e capisce sufficientemente il Francese; io parlo discretamente lo Spagnolo e Inglese scolastico, (io sono il problema).
    OK, il mio lavoro, mi sono sempre occupato di abbigliamento, ho gestito due negozi di proprietà, principalmente sono un rappresentante o agente di commercio, mi occupo anche di reperire merce firmata a stock.
    Nel mio settore ci sono possibilità di trovare qualcosa inerente a quello che faccio o di similare anche non conoscendo le lingue ufficiali parlate in Svizzera.
    Vorremmo tanto trovare una tranquillità per noi e dare un futuro migliore ai nostri figli.
    Premessa, non abbiamo difficoltà ad integrarci in un posto diverso dall’Italia, almeno da parte di mia moglie, per me forse sarà leggermente più difficile ma non impossibile, anzi vogliamo un posto dove l’educazione civile sia marcata, ci piace il rispetto degli altri e delle cose.
    Saluto e ringrazio tutti coloro che mi daranno informazioni.

  544. @Fabio:

    Ciao Fabio, ho letto con molto interesse (tutto) l’articolo sulle PMI che hai linkato (passami il termine). Molto interessante! Però devo dire che in tutto l’argomento trattato non è mai stata presa in considerazione l’influenza dei mercati globali – e soprattutto europei – sul mercato svizzero. Specie con il franco “forte”.
    Secondo me, se avessero preso in considerazione questa tematica, la visione sarebbe stata ben diversa da quella illustrata. Nell’articolo l’economia svizzera è stata “analizzata” come una sorta di “isola indipendente”, ma nella realtà non è così.

    …E se è vero che le PMI assorbono la congiuntura elvetica, non è altrettanto vero che riescano ad assorbire quella globale.

    Questo significa che le PMI difficilmente potranno competere a livello internazionale e globale, e quando la crisi crescerà in tutta la Svizzera, coleranno a picco un sacco di PMI a favore di pochissimi Istituti bancari e multinazionali.

    Diciamo che è un articolo “con carica positiva” per dare più fiducia alle PMI italiane, ma se poi corrisponde anche a ciò che accadrà entro la fine del 2012, è ancora da vedersi.

  545. @Luca:

    Hai scritto: – Svizzeri popolo di pecore servili. –

    Si evince un certo disprezzo da quello che hai scritto, e personalmente in parte la penso anch’io come te. Però ci tengo a far notare una cosa:

    Hai mai visto una *azienda* che funziona, quando chi ci lavora non è servile ad essa?
    Affinché una *azienda* funzioni è necessario che chi ci lavora non sia servile solo verso se stesso, ma soprattutto verso la suddetta. Sennò col cavolo che funziona. E di fatti questo “preconcetto” è sicuramente riscontrabile nel mondo intero. Credo che sia più che altro una questione di “scelta” che, personalmente non approvo, ma capisco.

  546. Fabio… ammettiamo che sei settimane saranno state eccessive, questo nulla toglie che la Svizzera è il secondo paese industrializzato al mondo con più ore lavorative a settimana.

    È comprovato dall’esperienza francese e tedesca che se si abbassano le ore settimanali c’è un aumento di produttività sul lavoro. Forse 5 settimane obbligatorie erano un buon compromesso.

    Mi sta anche bene che il malcostume italiano degli scioperi selvaggi è qualcosa di deprecabile, ma gli eccessi di servilismo svizzeri non sono da meno.

  547. @Luca:
    CONCORDO al 100% 😉
    Dipendesse da me farei molto di più di 6 settimane. Almeno 3 mesi l’anno!

    Il problema sai qual’è? È che gli svizzeri dopo 3 settimane si annoiano e non sanno più che fare. C’è perfino chi si annoia dopo 2 settimane!

  548. devo confessare di avere una visione dellalibertà individuale piuttosto netta sintetizzabile, a spanne, come segue: fino a quando non aggredisci fisicamente gli altri puoi e dovresti fare quel che ti pare!!
    Purtroppo gli svizzeri sono immersi nell’europa e più che ispirarsi e trarre insegnamento dalla ScuolaAustriaca d’economia, si fannoo contagiare da italiani e francesi (da settembre 2011 cambio fisso con l’euro che condannerà tutta l’economia svizzera al destino italo-greco)
    Sui referendum sposo completamente quanto esposto da ‘Weierstrass’ su http://riecho-economiaeliberta.blogspot.com/2012/03/democrazia-e-individualismo.html

  549. Ciao a tutti. Sono Giancarlo 36 anni e sono un impiegato amministrativo da 8 anni a Roma a tempo indeterminato ma con uno stipendio molto basso e sto pensando di trasferirmi nei pressi della frontiera per lavorare in ticino come frontaliere sperando di guadagnare qualcosa in più per poter sposare la donna della mia vita e condurre una vita economicamente più dignitosa. Ho un diploma, sto preparando la tesi in laurea magistrale quinquennale per cui a breve sarò anche laureato. Nel mio lavoro sono autonomo, utilizzo perfettamente il pc, faccio pagamenti on line, mi occupo del personale, emetto fatture, gestisco la cassa contanti, pago mensilmente tra tasse e stipendi oltre 100.000 euro al mese. Scrivo per rivolgere un appello a qualche connazionale che possa “raccomandarmi” (in senso buono) a qualche azienda ticinese. Parlo di raccomandazione in quanto il mio lavoro è molto delicato e senza conoscenza diretta, nessun’azienda affiderebbe ad un candidato “on-line” una mansione di questo tipo.
    Sono disposto a venire lì preventivamente per fare conoscenza e soprattutto sono disposto a fare anche un bel regalo alla persona che mi aiuterà!!!!
    Qualora mi si voglia contattare direttamente la mia mail è giancarlo.deangelis@ermescooperativa.it
    Grazie e tutti

  550. Ciao a tutti..
    ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi qualche info su il lavoro da farmacista in ticino…
    sono laureato in farmacia con tirocinio formativo di 6 mesi…
    ho già avuto esperienze lavorative nel commerciale (informatore scientifico del farmaco) per una az. farmaceutica…
    secondo voi quanto è ricercata la figura ? …ci si può permettere una vita dignitosa con quello che si guadagna?..
    quali sono i metodi migliori per la ricerca di questo lavoro?
    grazie ancora…

  551. Salve a tutti…
    ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi informazioni sul lavoro di farmacista nel ticino..
    sono laureato in farmacia con tirocinio formativo di 6 mesi
    ho già avuto un’esperienza nel commerciale (informatore scientifico del farmaco) per un’ az. farmaceutica..
    secondo voi:
    quanto è ricercata la figura di farmacista?
    si può vivere dignitosamente con quello che si guadagna?
    quali sono i modi migliori per trovare lavoro in questo campo?
    confido in voi….

  552. @ T U T T I

    Non riesco a capire come mai non è ancora chiaro che in TICINO stanno messi male col lavoro. Non ce n’è! C’è crisi!!!

    Trovare un lavoro in Ticino è come trovare un ago in un pagliaio.
    Ovviamente nulla è impossibile, neppure trovare lavoro in Ticino, ma perché nessuno dice CHIARAMENTE che lì c’è una profonda crisi di lavoro?
    Non capisco. Davvero non capisco!

  553. Per: Fabio G.G. De Tata

    Ciao Fabio, ho visto che intervieni molto dando risposte realistiche, mi piacerebbe un tuo intervento alla mia richiesta.
    Ho 45 anni e mia moglie 37, sono giorni che leggo quanto viene scritto sul blog, non ho trovato niente in merito alla mia esperienza professionale che ho in Italia, premetto che a me e mia moglie ci piacerebbe andare via dall’Italia che purtroppo ci sta soffocando, lavoriamo senza che ci venda devoluto niente, sia in servizi che in qualità di vita. Abbiamo due figli rispettivamente di 10 e 8 anni, mia moglie è madrelingua Inglese e Spagnolo, parla correttamente l’Italiano e capisce sufficientemente il Francese; io parlo discretamente lo Spagnolo e Inglese scolastico, (io sono il problema).
    OK, il mio lavoro, mi sono sempre occupato di abbigliamento, ho gestito due negozi di proprietà, principalmente sono un rappresentante o agente di commercio, mi occupo anche di reperire merce firmata a stock.
    Nel mio settore ci sono possibilità di trovare qualcosa inerente a quello che faccio o di similare anche non conoscendo le lingue ufficiali parlate in Svizzera.
    Vorremmo tanto trovare una tranquillità per noi e dare un futuro migliore ai nostri figli.
    Premessa, non abbiamo difficoltà ad integrarci in un posto diverso dall’Italia, almeno da parte di mia moglie, per me forse sarà leggermente più difficile ma non impossibile, anzi vogliamo un posto dove l’educazione civile sia marcata, ci piace il rispetto degli altri e delle cose.
    Saluto e ringrazio tutti coloro che mi daranno informazioni.

  554. ciao fabio…
    potresti spiegarti meglio?
    in che senso c’è crisi? vuoi dire che è peggio dell’italia?
    hai qualche info sul lavoro da farmacista?…

  555. salve a tutti..oggi ho trovato questo blog che trovo molto utile e interessante e l’ho trovato in quanto desidererei davvero andare via dall’Italia in quanro la sto odiando veramente…nn ci permette un futuro e nn ci assicura nulla e vi spiego la mia situazione..sono fidanzata da 7 anni con un ragazzo meraviglioso che a causa di un incidente stradale di ormai 9 anni fa è invalidante al 75%..precepisce una pensione minima di 270 euro al mese con la quale dovrebbe vivere!!prima dell’incidente lui era falegname..lavoro che ama ancora molto..e nonostante la sua invalidtà è cmq autonomo in tutto..qui in Italia nemmeno queste categorie sono piu tutelate e io mi chiedo come avere un futuro…cioè il mio ragazzo nn ha nemmeno la salute per poter lavorare altrimenti avrebbe continuato il suo mestiere e qui purtroppo se nn hai santi nn vai in paradiso e noi di santi nn ne abbiamo e da un bel pò di tempo penso di andare via dall’Italia e pensavo alla svizzera..e mi chiedo nel vostro paese c’è possibilità di lavoro per un ragazzo giovane invalido?cosa gli viene assicurato lì e soprattutto come trovare lavoro in Svizzera nel suo caso?se potete aiutarmi ve ne sarei estremamente grata…

  556. Da quanto ho letto in giro è assolutamente indispensabile sapere il tedesco per lavorare ovunque in Svizzera, anche nei cantoni italianofoni. A roma si può vedere tra i corsi dell’ex università della terza età,adesso è università popolare http://www.upter.it/ si sceglie sullasinistra oppure si scarica il pdf del catalogo.
    I prezzi mi sembrano abbordabili

    Decidere di emigrare è una decisione importante, a volte devastante, che per quanto dolorosa penso per alcuni sia inevitabile. Per darsi una regolata al meglio, bisogna almeno leggersi le news del posto cui si pensa. Riguardo la svizzera per fortuna ci sono diversi quotidiani on line che ci aiutano a farci un’idea di questa realtà vicina e diversa:
    http://www.mattinonline.ch/
    http://www.tio.ch/welcome_tio.asp
    http://www.swissinfo.ch/ita/index.html
    http://www.ticinonews.ch/default.aspx?netmx=0

    poi in inglese ce ne saranno aiosa, io mi limito a questo: http://www.zug4you.ch/top_stories.html (che dimostra la mia simpatia per i cantoni a bassissima tassazione e non italiani)

    riguardo la crisi: secondo me la parola crisi in italia ha un significato tutto suo ormai “dove prendiamo tutti i soldi che servono per pagare lo sterminato esercito di dipendenti pubblici che abbiamo assunto??” …ed ho l’impressione che purtroppo stia infettando anche la svizzera.
    Possibile che a nessuno venga in mente che è proprio quella spesa incomprimibile che ci farà affondare tutti?
    ciao a tutti
    Fabio (da roma)

  557. Per riflettere…
    (un articolo di ca. 1 mese fa)

    In Ticino è crisi?
    La Lega: il numero dei frontalieri si moltiplica, la disoccupazione aumenta, niente Tredicesima AVS, criminalità d’importazione…

    Il Mattino della domenica “non ci sta”. Sbattuto in prima pagina stamane l’elenco di tutto ciò che in Ticino, per la Lega dei Ticinesi, non funziona, funziona male, o “qualcuno” non vuole far funzionare.

    Ed ecco la lista: “esplosione del numero di fron­talieri e padroncini, disoccupa­zione al 5.3% in continua crescita, sempre più ventenni in assistenza, migrazione comple­tamente fuori controllo, niente Tredicesima AVS per i nostri an­ziani, Chiasso in balia dei finti rifugiati magrebini, criminalità d’importazione ad oltranza, nessun investimento degno di questo nome a favore dei tici­nesi senza lavoro, tagli ai sus­sidi di cassa malati”.

    E ancora: “concor­renzialità fiscale ormai andata a ramengo, piazza finanziaria sotto attacco, rischio di tre anni di isolamento dal resto della Svizzera causa chiusura auto­stradale del Gottardo, funzio­nari bernesi che dettano legge invece dei politici eletti dal po­polo, cassa pensioni dei dipen­denti cantonali con un buco da due miliardi per finanziare i pri­vilegi degli statali, licenze edi­lizie sui rustici sempre bloccate dai balivi, casinò che devono la­sciare a casa dipendenti per mandare i soldi a Berna”.

    Il Governo, chiamato “Governicchio”, è intimato a “svegliarsi”.

    E infine: “La volete ca­pire o no che se non si investe per creare lavoro per i TICINESI e se non si introducono SUBITO CONTINGENTI per frontalieri e padroncini, da qui a breve i ti­cinesi rimasti senza lavoro per­ché soppiantati da frontalieri scenderanno in piazza a spac­care le vetrine?! Di sicuro non saremo noi a fermarli! Fuori i soldi per i programmi di la­voro!! I primi 30 milioni da stanziare nell’istante in cui il tasso di disoccupazione rag­giungerà il 6%, e 30 milioni per ogni ulteriore punto percen­tuale!”

    Fonte: teleticino.ch

  558. Per riflettere (2)

    I frontalieri sono in costante aumento… ma come arrivano a lavorare in Ticino? Ci siamo avventurati tra le varie agenzie di collocamento italiane per cercare di inquadrare il fenomeno e quello che ne è venuto fuori é abbastanza sconcertante.

    Le offerte di lavoro destinate ai frontalieri sono infatti sempre di più, molte anche da aziende che hanno licenziato dipendenti con la scusa del “siamo in un momento di crisi e dobbiamo ridurre il personale”. Altre offerte invece sono semplicemente ridicole: talmente basse che probabilmente non potrebbero essere prese in considerazione neppure dai frontalieri “della prima ora”.

    Alcune volte si richiede anche esplicitamente la condizione di frontalieri, giusto per mettere le cose in chiaro sin dal principio!

    Capiamo che le agenzie di lavoro italiane facciano il proprio lavoro, mentre gli aspiranti frontalieri invece lo cercano: ma a pagare le conseguenze della crisi di Fallitalia non possono essere i ticinesi che si ritrovano a competere con dei “morti di fame” (quasi letteralmente), e questo lo devono capire anche le aziende che stanno in Svizzera!

    Forse sarebbe ora di vietare alle società che operano in Svizzera di cercare lavoro tramite agenzie italiane!

    MS

    Fonte: mattinonline.ch

  559. Per riflettere (3)

    Prostituzione nel Canton Ticino, boom ‘frontaliere’ del sesso

    Lugano, 1 febbraio 2012 – Oltreconfine le chiamano «le frontaliere», perché in fondo quando di mezzo c’è l’Italia (o viceversa) un pizzico di ironia non può mai mancare. Fatto sta che i recenti controlli di polizia nei luoghi in cui viene praticata legalmente la prostituzione in Canton Ticino viene legalmente praticata (la prima legge federale in materia risale al lontano 1942) hanno messo in evidenza un fenomeno – tutto sommato – nuovo per il Ticino: l’impennata delle pendolari del sesso a pagamento italiane: giovani, ma anche donne che – spinte dalla crisi – hanno deciso di intraprendere nel Cantone di lingua italiana il mestiere più vecchio del mondo.

    L’esercizio della prostituzione, in Svizzera, è considerato un’attività economica con tanto di permesso di lavoro. Dunque un’occasione per arrotondare bilanci in Italia sempre più magri. Il fenomeno delle frontaliere avrebbe addirittura una mappatura ben precisa: la maggior parte di questo nutrito drappello di lavoratrici proverrebbe (il condizionale, vista la privacy, è d’obbligo) dal Milanese. Non mancherebbe comunque qualche fiera rappresentante del Comasco e del Varesotto. Secondo quanto si è appreso, la maggior parte di loro sarebbe risultata in regola con il permesso tanto sospirato.

    Sulle prestazioni – va specificato – vengono versate regolari imposte. Solo donne provenienti da 29 nazioni (incluse persino l’Islanda e Malta oltre all’Italia) possono «inoltrare l’annuncio per l’esercizio della prostituzione in Svizzera». Non vi sono statistiche recenti sulle donne dedite alla prostituzione nella Confederazione elvetica. L’ultimo dato certo parlava una presenza stimata in 7mila unità, con i Paesi dell’Est a farla da padrone. Sarebbe il Cantone di Basilea a guidare la frizzante graduatoria, il Ticino si troverebbe comunque nei dintorni del podio.

    L’ultima legge su questa sempre dibattuta materia in Ticino risale al 2001. Ne sarebbe allo studio una nuova che andrebbe a recepire le novità di un settore, forse l’unico, che non ha accusato crisi di sorta. I controlli di polizia, negli ultimi anni, si sono fatti ancor più serrati: le statistiche hanno evidenziato infatti una brusca diminuzione dell’esercizio della prostituzione in quella che viene definita «l’area della legalità». In molti casi, il confine tra legalità e illegalità sarebbe sottile. Dunque, in attesa di una nuova legge, non resta che continuare a mappare non solo in Ticino, ma anche al di qua del confine l’antichissimo fenomeno.

    di Marco Palumbo – ilgiorno.it

  560. Per riflettere (4)

    I Ticinesi contro i “cinesi di Svizzera”, ovvero gli italiani

    LUGANO – Manodopera a basso costo e meno pretese sul lavoro. Ecco l’identikit dei “cinesi di Svizzera”, coloro che “rubano” il lavoro alla gente del posto. Chi sono? Sono gli italiani, che sempre meno piacciono ai ticinesi, i nostri vicini di casa. E dalle parti di Lugano i leghisti del posto hanno avuto un’idea. Il partito di Giuliano Bignasca, la Lega dei ticinesi, ovvero la prima forza politica del Ticino che ha fatto la sua fortuna politica grazie alla battaglia contro i frontalieri, ha pensato che per contenere la disoccupazione crescente tra i ticinesi bisogna impedire alle agenzie di collocamento italiane di reperire manodopera.

    Insomma la Lega sostiene che le aziende ticinesi hanno preso a licenziare a causa della crisi per poi approfittare della manodopera a basso costo rappresentata dagli italiani. Il Mattino, sito web del partito, ci va giù pesante: “A pagare le conseguenze della crisi di Fallitalia non possono essere i ticinesi che si ritrovano a competere con dei morti di fame”. A sostenere le istanze della Lega ci pensa l’Udc, partito che in Svizzera è molto meno moderato del suo omonimo italiano e che ha proposto di contingentare i lavoratori frontalieri: massimo 45mila unità.

    Il governo centrale per ora non ha assecondato queste istanze, che però sembrano piuttosto radicate nella popolazione locale. Durante le elezioni federali dello scorso ottobre sia l’Udc che la Lega dei ticinesi hanno guadagnato punti, e oggi rappresentano il 27,4% del Consiglio Nazionale.

    Fonte: blitzquotidiano.it

  561. @Giuseppe:

    – …in che senso c’è crisi? vuoi dire che è peggio dell’italia?
    hai qualche info sul lavoro da farmacista?… –

    A mio parere si, in Ticino si sta peggio.
    Mi riferisco alla situazione finanziaria di chi NON ha un lavoro.
    Ovviamente chi riesce a trovare un lavoro in Ticino, FORSE potrebbe stare meglio dal punto di vista “civico”, ossia meno “chiasso e polemiche”… Ma se poi lo si raffronta all’esasperata politica contro gli stranieri della Lega & Co., gli svantaggi potrebbero superare i vantaggi. Pensa che sono già 30 anni che valuto di trasferirmi dalla Svizzera tedesca in Ticino, e sono già 30 anni che puntualmente alla fine ci rinuncio.

    Perché secondo me chi NON trova un lavoro (cosa assai probabile attualmente) dovrebbe stare peggio che in Italia? Perché in Italia chi NON ha un lavoro riesce ad “arrangiarsi meglio” di chi non ha un lavoro in Svizzera. Se finisci disoccupato in Svizzera, la vita si fa davvero dura (nonostante la migliore organizzazione assistenziale rispetto all’Italia).

    In che senso c’è crisi? In tutti i sensi pensabili e immaginabili.

    Sul lavoro da farmacista ho poche info.
    Qualche mese fa ho tentato di aiutare una parente di un mio amico, e non ci sono riuscito. Pare che qualche offerta di lavoro ci sia, ma poi quando ti candidi è come se non ci fosse mai stata. Non chiedermi perché, non saprei spiegartelo.

    Posso dirti che recentemente sono stato farmi un giro a Lugano, Locarno e Bellinzona e l’atmosfera riscontrata rispetto a qualche anno fa non mi è piaciuta per niente. I ticinesi mi sono apparsi un po’ “depressi” e le città un po’ “trascurate”, rispetto a qualche anno fa. Poi magari è stata solo una mia personale percezione, boh?! Che dirti? Ho cambiato idea sul mio intento di trasferirmi in Ticino. Tanto che se dovessi trasferirmi, opterei per ritornarmene in Italia e vedere di “arranfiare qualcosa” lì. Per ora sto in Svizzera tedesca e cerco di intrattenere con la musica il più possibile, ma anche qui in Svizzera tedesca la crisi comincia a farsi sentire parecchio. In tutti i settori.

    So bene quali siano i fattori che stimolano gli onesti lavoratori a lasciare l’Italia per venire in Svizzera, e fino allo scorso novembre lo consigliavo caldamente. Ora sono del parere che chi lo fa, rischia di finire dalla padella nella brace.

    Spero di sbagliarmi e auguro anche a te di trovare una soluzione felice. Quindi se vuoi, prova ad insistere ancora un po’. Invia candidature più che puoi (meglio se secondo gli standard svizzeri e non europei). Non demordere, ma al contempo non farti false illusioni. La situazione è davvero critica. Si sente già nell’aria, anche se in Svizzera la gente tende a “nascondere” i problemi il più possibile rispetto all’Italia che “soffre” di polemiche.

    Ti auguro tante belle cose

  562. @Stefano
    Risponderò volentieri anche alla tua domanda, ovviamente sempre solo secondo un mio parere personale. Purtroppo temo che la risposta possa non essere breve in quanto, da ciò che si evince da quello che scrivi, merita un po’ di approfondimento. Ma devi pazientare un po’ perché sono quasi le 6 e devo ancora andare a dormire qualche ora (le parole sul display stanno cominciando a fluttuare per la stanza).

    A presto 🙂

  563. non sarà che l’occhio e la mente si sono abituati ai standard della svizzera tedesca e con gli svizzeri meridionali non ti ci trovi più ? 🙂
    (un po’ scherzo, un po’ è invece riso amaro perché ne vedo il fondo di reltà)
    Pensa a come ti sentiresti a tornare qualche mese in italia, abituato alla civiltà come sei ora!!
    ciao

  564. Caro Fabio…
    ti ringrazio anzitutto per avermi risposto…
    ti spiego meglio la mia situazione..anche se preferirei parlare in pvt.
    Ho 29 anni, abito in una regione del sud italia (forse la peggiore)… nonostante le offerte di lavoro da parte della malavita (sono molte e ben remunerate), ho deciso di rompermi la schiena e studiare fino a farmi crescere i capelli bianchi, tutto ciò per essere onesto e seguire una mia passione che ho da quando ero bambino…
    devi sapere che dove vivo devi rassegnarti ad essere sottopagato (sempre se sei un miracolato a trovare lavoro), e credimi anche se hai buona volontà e spirito di sacrificio, ti trovi a combattere tutti i giorni con ingiustizie-soprusi che fanno venire voglia di andartene al polo nord a fare compagnia agli orsi polari (+ civili di noi ).
    Mi sono sempre chiesto, ora + che mai, come può una persona che ha dato tanto, si impegna tutti i giorni in ciò che fa, non pretende chissacchè ma giustamente ha degli obiettivi, è una persona onesta etc. etc. accontentarsi di questo schifo? (perdonami per il termine)…
    In generale tutti, ma ancora di + una persona giovane, non può e non deve cedere a tutto ciò.
    Sono attirato dalla Svizzera semplicemente perchè ammiro chi lavora e svolge il proprio dovere ma non rinuncia ai propri diritti….
    potrei stare qui a dirti ancora tante cose ma non voglio annoiarti…spero solo di averti dato uno spaccato di quello che accade dalle mie parti, non solo a me ma anche ad altri ragazzi in gamba con voglia di fare e quali sono le cose che spingono a scappare da qui…
    grazie ancora, saluti.

  565. Per Giuseppe,
    Capisco benissimo le tue sofferenze, soprattutto quando si è delle persone per bene e capisco anche quello che vuole dire Fabio quando sconsiglia di venire in Svizzera a causa della crisi dilagante. E devo dire che Fabio da degli ottimi consigli. Piuttosto…ti do una dritta se la accetti: senza fare un salto nel buio in un paese straniero perché non provi a cercare qualcosa in una regione italiana di confine? Non dico che sia facile però è senz’altro meglio rispetto a dove vivi ora.

  566. ciao paolo…
    ti ringrazio per la risposta…
    Il tuo consiglio per me sarà il prossimo passo…
    tra qualche settimana mi trasferisco proprio al confine in cerca di lavoro, spero prima di tutto di trovare + civiltà …
    mi dispiace sentire in giro che, chi come me ha intenzione di trovarsi un lavoro in svizzera venga considerato una persona che ruba il lavoro a qualcun altro o si accontenti di salari miseri, non è bello..
    Personalmente non parto con l’intenzione di essere un frontaliero ladrone,o di rubare qualcosa a qualcuno… io vorrei proprio uscire dalla nazione, solo che ho sentito diverse voci che consigliano di trasferirsi prima al confine e poi dal posto trovarsi qualcosa…non so nemmeno se sia la cosa + conveniente sinceramente..scrivo su questa pagina proprio perchè spero che qualcuno possa darmi info utili…
    grazie a tutti

  567. Caro Giuseppe,

    Ti do un mio parere personale. Uno come te che viene dal profondo sud, anche se persona per bene e animato dalle migliori intenzioni, può trovare delle serie difficoltà di inserimento in un paese come la Svizzera e in un momento storico drammatico come questo e, anche se può sembrarti crudele, quando non ci sono più i soldi, nella lotta per la sopravvivenza non si distingue più fra persone oneste e disoneste…purtroppo, vedi quello che accade in Ticino. Oltre tutto in Ticino se la prendono con i frontalieri che sono lombardi e cioè della stessa etnia, dello stesso sangue. Questo per darti solo un’idea dell’aperitivo che ti può aspettare se decidi di andare li. Intendiamoci, non voglio demoralizzarti perché il tuo coraggio di partire e ricominciare merita in ogni caso di essere incoraggiato, ma devi anche essere molto realista perché la crisi economica arriva anche in Svizzera e i primi a farne le spese saranno gli immigrati, buoni o cattivi che siano. Ti do (se lo vuoi) un altro consiglio: non andare in Lombardia o in Piemonte, ma prova in una regione a statuto speciale.

    Ciao!

  568. grazie paolo…
    perchè mi consigli le regioni a statuto speciale?
    quale vantaggio possono dare?
    non sono un poò lontanucce dal ticino?
    grazie per le info

  569. Caro Giuseppe,

    Intanto, come dice Fabio, ti consiglio di non fossilizzarti sul Ticino. Non è più l’Eldorado che fu, anche se capisco che dal tuo punto di vista sarebbe senz’altro un buon cambiamento di vita rispetto alla realtà regionale che stai vivendo (a condizione che tu riuscissi a trovare un lavoro).
    Perché ti propongo le regioni dallo Statuto Speciale? Perché la Valle d’Aosta e il Trentino-AltoAdige (e anche il Friuli Venezia-Giulia) hanno un ottimo tenore di vita, anche se soffrono della crisi, finanze in ordine, una buona amministrazione della cosa pubblica e aiutano abbastanza il cittadino (escludo ovviamente la Sardegna e la Sicilia).
    Se sono vicini o no al Canton Ticino lascio giudicare a te guardando una mappa dell’Italia. Nel primo caso devi sapere il francese, nel secondo il tedesco. In Valle d’Aosta si sta bene, però, considerando il posto dove vivi, in VdA d’inverno fa freddo e la gente è gente delle Alpi, fiera, festaiola, ma anche fredda e diversa da te e dai tuoi conterranei. Molto simili ai loro cugini svizzeri del Vallese. Del resto, non si può avere tutto.

    Ciao!

  570. Ciao Fabio, posso confermare le tue impressioni sui ticinesi “depressi” e alcune località via via sempre più trascurate.

  571. ciao a tutti, condivido le notizie che riportate, in effetti dall’italia e’ in atto una fuga biblica…piuttosto sento dire sempre con piu’ nsistenza della chiusura del san gottardo per circa tre anni per via del tunnel…. mmm sarebbe l’isolamento, con conseguenze facilmente immaginabili per il lvoro,,, che mi dite?

  572. Il Ticino è già di suo una regione isolata dal resto della Svizzera per fattori geografici e culturali. La chiusura del Gottardo rischia di accentuare ulteriormente questa problematica, ma questi poi sono affari loro.

  573. @Stefano:

    Come promesso, ecco il mio parere personale.

    – inerente al tuo lavoro di rappresentante:
    penso che come rappresentante (di qualsiasi prodotto) attualmente in Ticino finiresti per deprimerti di brutto.
    Un mio carissimo amico, che tra l’altro è uno tra i più rinomati venditori al mondo (con tanto di conferenze internazionali atte a insegnare la materia ai neo-venditori), ci ha provato l’anno scorso ed è LETTERALMENTE SCAPPATO VIA DISPERATO. Giusto qualche giorno fa mi ha confidato che non ha mai visto niente del genere da nessuna parte.
    Quindi: Ticino + rappresentante = lascia perdere che è meglio 😉

    – inerente al tuo lavoro di negoziante/abbigliamento:
    A meno che tu non voglia provare ad aprire un negozio con articoli cinesi, lascia perdere anche quello, perché attualmente la concorrenza è altissima e la gente disposta a spendere nel settore “abbigliamento di un certo livello” è (secondo me) molto meno che quella disposta a farlo in una città italiana. Sebbene il settore abbigliamento sia in crescita in Svizzera (rispetto al passato), è ancora parecchio inferiore a quello italiano. Questo sempre secondo la mia modesta opinione. Potrei sbagliarmi. Dovresti farti un weekend e constatare di persona.
    Se poi invece riesci a “infilarti” in qualche catena commerciale, potresti avere qualche speranza di portare a casa uno stipendio, ma tieni presente che i commessi percepiscono paghe molto basse rispetto ad altri settori. Comunque è un settore in cui è richiesta anche la lingua tedesca, inglese e spesso anche francese. L’alternativa sarebbe di metterti in proprio, ma sinceramente – oggi come oggi – è una sorta di lento suicidio economico 8secondo me). Ma giustamente, bisogna provare per saperlo con certezza.

    – inerente a trovare una tranquillità per noi e dare un futuro migliore ai nostri figli:
    è sicuramente un’ottima causa e una lecita prospettiva per cui vale la pena di provare, ma è meglio se ti prepari al peggio. Quindi eventualmente a dover ritornare in Italia dopo qualche anno. Il COSTO DELLA VITA (di base) è molto elevato in Ticino, quindi rischi di mandare in fumo eventuali risparmi investiti in questa scelta.

    – integrarsi è SEMPRE DIFFICILE purtroppo. Per chiunque. Attento a non sottovalutare troppo la cosa.

    – un posto dove l’educazione civile sia marcata, lo troveresti di sicuro. Ma considera che è molto più che “marcata”, è praticamente una “ossessione subcoscienziale dilagata”, che perfino per me che ci vivo da 45 anni, a volte diventa una vera e propria pressione psicologica. Non ho nulla contro tale mentalità, ma per me personalmente è troppo. Magari però deriva dal fatto che sono un artista, e come tutti gli artisti non sopporto molto le regole. Un conto è il rispetto reciproco e la coscienza civica, e un conto sono le regole e il “pallino” di una routine programmata e “meccanica”.
    Però, come vedi, nonostante ciò sono ancora qui. Quindi è una cosa “dura” (per me), ma a cui si può sopravvivere con un tocco di filosofia acuta 😉

    Mi piacerebbe con tutto il cuore poterti dare più speranza e un pizzico di positività, ma non ci riesco. Dovrei mentire a me stesso e a te, e questa è una di quelle cose che evito di fare il più possibile.

    Potrei impostare il discorso da un punto di vista positivo e speranzoso (è sempre possibile farlo), ma a che pro? Darti una falsa speranza e farti rischiare di finire dalla padella nella brace con tutta la famiglia? Non me la sento!
    Se tu te la senti, però, provaci lo stesso, perché non si può mai dire.
    La mia è solo un’impressione personale (indotta da quello che attualmente mi circonda), e non è detto che valga anche nel tuo caso.

    Diciamo che è tutta questione di FORTUNA.
    Trovarsi nel posto giusto al momento giusto, con la gente giusta.
    Tre fattori però non facilmente reperibili di questi tempi.

    Il mio consiglio è di tenere ancora duro per un po’ e di aspettare a fare il passo.
    Magari fallo quando DAVVERO non avrete più nulla da perdere.

    Ma mi raccomando, leggi anche tutte le altre risposte; soprattutto quelle più positive della mia. E segui il tuo istinto, perché se si fa un errore di valutazione e lo si può affibbiare all’istinto, è sicuramente meglio che se bisogna assumersene l’intera responsabilità. Anche perché, in fondo, la vita è così imprevedibile che NESSUNO può pensare di compiere scelte di questa portata, tanto programmate da sentirsene poi pienamente responsabile. La vita e gli imprevisti hanno il loro peso a prescindere da ciò che scegliamo.

    Comunque faccio a te e alla tua famiglia i migliori auguri per riuscire a vivere con serenità e spensieratezza tutti i giorni a venire 🙂

  574. Grazie Fabio G.G. De Tata,

    Capisco che quello che mi stai consigliando è solamente un giudizio personale, però sicuramente c’è molta verità, in questo momento di crisi non è facile per nessuno.
    Sinceramente stiamo valutando la Svizzera perché mia moglie ha ricevuto da parte di una multinazionale Americana con sede a Lugano un interesse verso il suo profilo.
    Non sappiamo ancora se sarà scelta per ricoprire un posto vacante all’interno di questa ditta e non sappiamo ancora che tipo di stipendio potrebbe percepire. Pensavamo anche che se in Ticino fosse difficile per me trovare lavoro che potevo fare solamente per un periodo la cosa inversa, lavorare nella parte Italiana pur di lavorare e studiare contemporaneamente le lingue, siccome rappresento una ditta con sede a Varese, potrei chiedergli un lavoro o farmi sponsorizzare verso un’altra azienda locale.
    Per adesso è solamente teoria, stiamo alla finestra ed aspettiamo cosa accade con il possibile lavoro di mia moglie.
    Stiamo pensando di spostarci perché lo vogliamo e perché non riusciamo più a stare in Italia, questo sistema ci sta uccidendo.
    Non ti nascondo che stiamo valutando anche altre nazioni pur di avere altre opportunità per noi e per i nostri figli.
    Cosa ne pensi se dovrò fare il frontaliero al contrario per un periodo?
    Grazie, Stefano.

  575. ciao fabio,
    mi sa che oltre ad essere compaesani abbiamo anche la musica come passione comune 🙂 …
    scusami vorrei chiederti quale modo, secondo te, è migliore per la ricerca di un lavoro nel ticino..
    le agenzie tipo manpower sono utili?
    gli uffici di collocamento possono aiutare concretamente?
    credi gli altri cantoni possano offrire qualcosa in + risp al ticino?
    non credi che per un ragazzo che non ha nulla da perdere non sia comunque una opportunità per farsi un’ idea ?

    per paolo…
    grazie per le risposte..
    vorrei chiederti se hai delle info sul lavoro da farmacista…
    vivi nel ticino?
    cosa pensi in merito a come fare una buona ricerca di un lavoro?
    le agenzie del lavoro secondo te?…..
    grazie mille per le info

  576. @Giuseppe:

    – mi sa che oltre ad essere compaesani abbiamo anche la musica come passione comune 🙂 … –

    Perché, tu di che paese sei?
    La musica è la cosa più straordinaria del mondo! 🙂

    – le agenzie tipo manpower sono utili?
    gli uffici di collocamento possono aiutare concretamente?
    credi gli altri cantoni possano offrire qualcosa in + risp al ticino? –

    Tutte le agenzie sono utili. Più agenzie hanno il tuo CV e meglio è.
    Si, credo che altri cantoni possono offrire più possibilità di lavoro. Ma tieni presente che c’è la crisi e che devi conoscere il tedesco e/o il francese.

    – non credi che per un ragazzo che non ha nulla da perdere non sia comunque una opportunità per farsi un’ idea ? –

    Tutti abbiamo sempre QUALCOSA da perdere. A meno che non siamo già deceduti… Stai attento a questa “congettura” perché poi spesso capita di rimpiangere anche quelle “piccole cose” che credavamo *niente* 😉
    Sicuramente è vero che la vita c’è per essere vissuta e provare sempre nuove esperienze, ma per concedersi questo “lusso” c’è bisogno di una buona dose di filosofia che si tramuta in fatti.

    Ciao 🙂

  577. @fabio
    si siamo entrambi campani credo 😉 …
    per quanto rig la musica, concordo pienamente con te…è la mia passione + grande…diciamo che quando non lavoro mi consolo con il mio motif xs7 ed i miei cdj1000 🙂 (purtroppo dove vivo non puoi concederti il lusso di seguire troppo le tue idee-passioni..credo tu quessto lo sappia benissimo).
    sul discorso avere qlc da perdere..beh anche su questo credo tu conosca sicuramente quali sono le motivazioni che spingono persone in gamba a scappare da qui…credimi se non fosse che sicuramente mi mancherà un pò la famiglia, per il resto non si vive certo di sole o di mare…lo sai cosa c’è qui.
    e cmq non partirei da solo ma con la mia ragazza..credo che partire in 2 sia molto meglio non credi?
    senti fabio, sto cercando casa nelle zone di confine….mi puoi dare un consiglio?
    come fare? dove cercare? quale zona è la + comoda? meno cara?
    grazie mille!

  578. @Giuseppe:

    Caro giuseppe,
    purtroppo conosco pochissimo la zona da te indicata. Sono in Svizzera tedesca da 45 anni. In Ticino ci sono stato solo in vacanza, a Cermenate ho dato solo gli esami di scuola media, della Lombardia conosco solo un po’ la zona del bresciano… Ti posso solo consigliare di cercare più che puoi nella rete.

    Inerente a me, anche se ora forse resterai di stucco, sappi che sto preparando tutti i documenti necessari per tornarmene a Frosinone (dalla mia compagna), o eventualmente a Piedimonte Matese (dove sono nato). Perché qui ormai la crisi sta divorando tutto (anche se i media e gi svizzeri fanno molta fatica ad ammetterlo).

    Sto contattando tutte le Società che ingaggiano intrattenitori turistici e musicisti a livello professionale. Un paio già mi hanno risposto in modo affermativo.

    Lo so che si guadagna poco rispetto a dove sono ora, e che i compromessi saranno tanti, ma sai che ti dico? CHI SE NE FREGA! Se devo mangiare cipolle preferisco farlo al mio paese, anziché farmi “sopportare” da gente che continua a ritenermi straniero anche dopo 45 anni! …e a trattarmi come tale. Comincio ad averne le scatole piene!

    Qualcosa m’inventerò… Darò lezioni di musica, vedrò di fare qualche convegno, non lo so. Ho già cominciato a scrivere per un giornale italiano online… Tutte cose così. Finché avrò la mente e le dita sane, NON MI PIEGHERÒ a tutto questo assurdo menefreghismo collettivo che tende a metterti sotto i piedi e a toglierti tutto quello che hai!

    Non lo permetterò! Nè QUI nè altrove.
    Non si trovano più lavori? …Amen! Vedrò di arrangiarmi in qualche modo. Ma se devo arrangiarmi “alla buona e meglio” la Svizzera è l’ultimo posto al mondo dove provarci. Qui o hai un lavoro (non sottopagato) oppure è la ROVINA in tutti i sensi. E non sto scherzando, credimi!

    Se ne dicono tante, ma la Svizzera (e l’Austria) sono gli unici Paesi in Europa che non ti aiutano quando non trovi più lavoro. E se non ti pieghi ai loro ORDINI e PRETESE, ti sbattono fuori senza pietà! Altro che “civili”!
    Si, gli svizzeri (I CITTADINI) sono civili sul serio, ma le istituzioni sono CRIMINALI nel vero senso della parola! VOGLIONO SOLO SOLDI. Tutto il resto lo snobbano con un sorrisino e un’alzata di spalle.

    Lo dico a te, ma anche a tutti coloro che leggono:
    STATE ATTENTI AL PASSO CHE FATE!
    Se non avete un lavoro SICURO E BEN RETRIBUITO, lasciate perdere la Svizzera.

    Ciao

  579. @Giuseppe:

    Il yamaha lo conosco 🙂
    il cdj100 no.
    Ma ho visto che è della Pioneer. Roba da dj 😉

    Al momento ho una tastiera Yamaha 9000Pro, una workstation Roland XP-80, uno Stage Piano Roland RD-600, una Piano digitale Clavinova CVP 107 (per dare lezioni), e un Virtual Studio Roland VS-1880 per le registrazioni.
    Ho cominciato a 11 anni con un organo a 2 manuali della CRB Electronica, poi il primo synthi Teisco SX-400 (analogico a 4 voci di polifonia), e poi tutta la serie roland, dal Jupiter-8 al Juno-106, E-86, Canvas, Yamaha DX-7, Crumar, Korg M1, T3, ecc. Non te li elenco tutti, che non me li ricordo! 😉
    Qui in zona sono stato tra i primi a creare e vendere Midifiles alla Gerdes ancora per il vecchio Commodere-64, Amiga e Atari.. Quelli si che erano tempi!!! 🙂

    Vabbè, è inutile rimpiangerli. Ormai sono tempi andati.
    La realtà è molto cambiata.
    La gente è molto cambiata.
    La Svizzera è molto cambiata.
    Il mondo intero è molto cambiato.

    Ma da buon sagittario ottimista e positivo, sono sicuro che presto verranno tempi ancora migliori (per tutti!), nonostante lo schifo assurdo di questi tempi assurdi. O per lo meno me lo auguro e lo auguro a tutti 🙂

  580. Ciao a tutti, è da tempo che leggo questo blog, da quando ho cominciato a pensare alla Svizzera, credendo che ci fosse un’opportunità di riscatto da quest’Italia in rovina.Ho chiesto ed ottenuto il riconoscimento del diploma di infermiera e ora dovrei inviare la mia candidatura, ma sinceramente dopo gli ultimi aggiornamenti di Fabio che vive là da 45 anni sto pensando di riporlo in un cassetto.Io ho lavoro qui in Italia a tempo indeterminato, sono sposata, ho un figlio e tutta la mia famiglia qui, quindi direte voi, cosa mi aveva spianto a cercare lavoro in Svizzera?semplice, la crisi che sta correndo a velocità supersonica, ora anche l’imminente abolizione dell’art.18 per motivi economici(ora siamo tutti licenziabili) appena approvata…Eppure fino a pochi giorni fa ero molto speranzosa di andarmene in un paese civile e corretto come la Svizzera.Qui la benzina è a un passo dai 2 euro al litro, la spesa si fa sempre più cara, per non parlare delle bollette, ma è vero, la Svizzera non potrà rimanere indenne da tutto ciò, se cade l’Europa, cadrà anch’essa, è inevitabile.Almeno qui c’è il sole per coltivarsi in terrazzo qualche pomodoro!!Anche se la criminalità(è quello che più temo) si farà sempre più sentire, con tutti questi poveri immigrati e italiani disoccupati.Ho paura per il futuro di mio figlio, ha 13 anni che farà della sua vita??speravo che davvero la Svizzera fosse una soluzione.Mi sono informata anche per il Canada, ma bisogna superare un difficile test di inglese e uno di francese, io conosco un inglese solo scolastico.Sarà davvero dura questa crisi, saremo come l’Argentina, di sicuro, ho tanta paura, l’istinto è quello di scappare.,ma dove???forse dovremmo solo stringerci tra le nostre famiglie e serrare i denti, sapere che niente tornerà come prima, forse riscopriremo i veri valori.Fabio g.g. Tata dammi un consiglio sincero, perchè da come parli sento di potermi fidare davvero, vale la pena secondo te lasciare tutto e magari partire e lavorare per 1 anno per poi essere licenziata se la crisi attanaglierà anche la Svizzera?(i contratti anche pubblici lì come ben sai scadono dopo un anno).

  581. @Francesca:

    Beh, come detto, la crisi c’è anche qui nonostante si tenda a nasconderla e in parecchi casi addirittura a negare. Questo perché anche se aumentano i poveri provenienti dal ceto medio, i ricchi diventano sempre più ricchi (e tirchi).

    In una simile situazione non è facile dare consigli.

    È nostra intenzione (della mia compagna e mia) mollare tutto e tornare in Italia appena non sarà più sostenibile pagare l’affitto, la cassa malattia, le varie assicurazioni obbligatorie, le spese necessarie e purtroppo anche le mie sigarette. Sfortunatamente sono anche un fumatore e non è che uno possa smettere da un giorno all’altro di fumare, benché se ne dica. Vincere una tale dipendenza non è solo una questione di forte volontà, ma soprattutto necessita di tranquillità e serenità. Particolarità difficili in un clima del genere (scusami il piccolo sfogo).

    Ma come vedi siamo ancora qui. Continuiamo a cercare un lavoro senza demordere. Probabilmente perché conosciamo la situazione italiana da te così ben descritta, e in effetti è un po’ peggio che quella che c’è attualmente qui. Però è anche vero che noi qui ci stiamo già, e che, a parte me che ci vivo da 45 anni, la mia compagna ci sarebbe venuta lo stesso. Un po’ per amore, un po’ di più perché ha anche lei due figli in Italia a cui vorrebbe dare un futuro migliore.

    Che dirti? Finché c’è vita c’è speranza? Boh!?…

    Il *punto* resta comunque quello che, se riesci a costruirti una piccola “realtà familiare” (tipo “cupola di salvataggio” in un mondo sempre più in declino), in quella “cupola” ti ci puoi creare il tuo “piccolo mondo privato”. Ovunque ti trovi.

    Mi viene da consigliarti, seppur con le dovute “attenzioni”, di PROVARCI LO STESSO. Il peggio che può capitarvi è di dover tornare in Italia. Quindi un viaggio d’andata e ritorno. Alla fine interpretabile come una breve parentesi nella propria vita. Se lo fai, magari vedi di non scoraggiarti subito e per un po’ insisti, magari ci riesci.

    Inerente alla crisi… Che puoi farci tu? Cosa possiamo farci noi?
    Le persone comuni non ne sono affatto responsabili.
    È una crisi dovuta a manovre economiche inaccessibili alla “gente comune”.

    Personalmente sono dell’idea che da questa crisi globale scaturirà una vera e propria guerra mondiale. Ci sono tutti i presupposti. Quindi secondo me non è che abbiamo più molto da perdere. Sarà COMUNQUE qualcosa di brutto e negativo, ovunque ce ne andremo a stare. Qui per lo meno hanno avuto la buona idea di preparare ovunque rifugi anti-atomici e servizio civile adeguato. Se sarà efficace in caso di guerra non te lo so dire. Ma ho prestato servicio nel servizio civile e so che sono organizzati molto bene. Ma ora si rieschia di entrare in tematiche complesse, quindi mi fermo qui. Ho voluto solo prospettarti anche qualcosa che difficilmente altri ti prospetteranno.

    Prova, dai! Non si sa mai! Magari ti va bene e tutte le mie impressioni potrebbero rivelarsi solo stupide congetture. Cos’hai da perdere? In entrambi i casi, poco.
    Per lo meno potrai dire di aver “conosciuto” anche la svizzera.

    L’importante è che non arrivi qui pensando di trovarci “la soluzione”. E lo stesso vale per qualsiasi altro posto della Terra (secondo me).

    Si, ultimamente sono diventato un tantino “catastrofista”, ma forse è meglio così. Non bastano certo le “buone intenzioni” a trovare un lavoro e un futuro in un mondo ormai corrotto dal dio-denaro, dove vince sempre solo chi ha più soldi e potere. In svizzera c’è una “PARVENZA” di civiltà più evidente che in Italia (per ora), ma è più che altro solo una “parvenza”. Soprattutto se non sei svizzera. I sorrisi che ti verranno rivolti, se vieni qui, saranno cordiali, ma sicuramente finti e indotti esclusivamente dal tipo di educazione civica. Gli svizzeri sono ospitali e cordiali, ma solo fino a un certo punto. Ossia solo finché non devono rinunciare a qualcosa per colpa tua (scordati che diano la colpa al “mondo in crisi”, per loro la crisi non può esistere). Poi subentra la stessa identica xenofobia come in Italia e in qualsiasi altro posto del mondo, incluso il Canada.

    Nonostante tutto questo,
    se riesci a trovare un lavoro e a crearti il tuo nucleo familiare e la tua ristretta cerchia di amicizie, il “gioco” è fatto. Ovunque tu ti trovi. Poi per quanto possa durare, sta scritto solo nelle stelle, se davvero ci sta scritto qualcosa.

    Quindi, se puoi …provaci.

    Ciao 🙂

  582. Grazie per le tue considerazioni.Proprio oggi ho saputo che oltre alla mazzata di tasse di Monti, sta già arrivando questo mese l’aumento delle tasse regionali e comunali, considera che gli stipendi staranno fermi per legge fino al 2014, anche se credo che non aumenteranno mai più, anzi caleranno come in Grecia.Penso che proverò a mandare la mia candidatura, lo stipendio sarà di minimo 4800 ch al mese , da come dici dovrebbero sufficienti a sopravvivere, considera che ho un figlio 13enne, 4 gatti ed un cane:altro problema,so che gli svizzeri danno difficilmente case a che ha animali.Mio marito si potrebbe trasferire al confine, è militare.Vediamo ,grazie mille!e buona fortuna a tutti noi!

  583. ciaooo..vorrei ringraziare tutti voi..qui ho trovato una fonte ricca di informazioni a me preziose, ho letto quasi tutti i post…dal 2008…ho passato le mie vacanze estive in svizzera, da parenti, durante la mia infanzia. Ho un ricordo dolcissimo gli svizzeri, mi hanno coccolato aiutato (svizzera tedesca munsingen berna )…l’ho amata e ancora oggi ho un debole..adesso sono moglie mamma..e molto preoccupata..è da un anno ormai che stiamo pensando di trasferirci in svizzera..problema…tanti il mio pensiero piu grande ,le mie piccole vorrei regalare loro lla possibilità di un futuro diverso della triste italia..A differenza di tutti voi non siamo laureati e nemmeno diplomati..provengo da una famiglia numerosa e in italia non ho avuto la possibilità di studiare(mia grande tristezza..adoravo la scuola)…sono un’ottima cuoca.ho 39 anni.lavoro come cassiera in un grade centro commerciale 800 euro mensili x 23 ore settimanali…mio marito quasi 40 anni lavora in una chimica alimentare…in produzione(in tanti anni si è specializzato in tutti i reparti è capo turno 1600 x 40 ore settimanali)..abbiamo due bimbe 4 e 8..anni..che speranza hanno due persone non diplomate in svizzera..mio marito ha lavorato come giardiniere..ha la patente del camion..tanti tanti hobby regby nuoto corsa e bicicletta….. ho esperienza nelle feste di compleanno x bimbi..cucino molto molto bene..ho lavorato in una confezione abbigliamento alta moda..come lingue italiano ed io mastico il francese..mi spiego lo parlicchio maluccio però lo capisco bene..siamo disposti ha frequentare corsi x imparare la lingua anche xchè il nostro desiderio sarebbe la svizzera tedesca..qui manca tutto…viviamo a bergamo…i nostri stipendi non sono male abbiamo una casa di propietà…ma pur non avendo vizi((cinema ristoranti vestiti firmatiecc)vita semplice lavoro scuola un pò di sport amatoriale..tra tasse assicurazione spese condominiali..dentista bimba..bè non avanza mai nulla ..fatichiamo a fare una sola vacanza di 2 settimane (sempre x le bimbe che soffrono di bronchiti)in appartamento (Costa meno)…che possibilità ci sono in svizzera x noi?mi son detta a pari tenore di vita ne piu ne meno..vorrei andarmene…xchè? qui non funziona nulla..non funziona la scuola..la sanità..la sicurezza civile è quasi zero…strade da paura…in svizzera pagherei dei servizzi ok…come in italia …però i servizzi ci sono, qui no….avrei bisogno di qualche informazione in piu..c’è possibilita di lavorare part time..sarei sola a gestire le bimbe…se le bimbe stanno male..si ha possibiltà di stare a casa 2- 3 giorni x assisterle?ho dei parenti ma vorrei contare il meno possibile su loro anche perchè hanno la loro vita i loro bimbi…vorrei sapere dove posso trovare info su come scrivere il nostro curriculum decentemente. dove inviarli…ho letto che ci sono agenzie x la ricerca del personale.x ora vi ringrazio..e auguro a tutti voi il meglio…pasquy

  584. ieri ero stanca non avevo letto la parte finale..che haimè ho letto in parte adesso…..il mio ottimismo si è un pò smorzato…vado a dormire ..ciaaooo sono sempre accetti i vostri consigli notte..

  585. Ciao Pasquy, anche io come te ho smorzato il mio ottimismo leggendo le parole di chi ci vive davvero in Svizzera,consideriamo che poi Fabio vive nella Svizzera più ricca, la tedesca, io dovrei fare domanda per il Ticino…non ho ancora mandato la mia candidatura e credo che non lo farò, perchè è molto verosimile che la crisi arriverà e lo sa già facendo in Svizzera.Credo che dovremo stringere i denti nel nostro amato Paese e se necessario combattere per i nostri figli.Sto pensando a quello che dici:anche voi in fondo avete un lavoro e una casa di proprietà!Anni fa saremmo stati decisamente benestanti in Italia!E’ incredibile il male che sta facendo questa crisi! In Svizzera, ammesso che ci prendano vivremmo comunque abbastanza poveri, consideriamo che la vita è carissima, almeno qui abbiamo una casa!io col mutuo per altri 5 anni, ma abbiamo un tetto sulle nostre teste!Gli svizzeri non sono per buona parte proprietari di case.Purtroppo come dice Fabio, la Svizzera non è più l’Eldorado che fu per i nostri emigranti, saremmo stranieri in un paese abbastanza xenofobo.Non so come finiremo, ma credo che dovremo privarci di molto altro, ma che la fuga non è una ottima soluzione.Almeno io oggi la penso così .Sto a vedere.Se arriveranno notizie più rassicuranti riprenderò in considerazione l’idea.Noi abbiamo il paese più bello del mondo, DOBBIAMO REAGIRE, come stanno facendo gli spagnoli.

  586. @Francesca & Pasquy

    Concordo con quanto scritto da Francesca.

    Sto seriamente valutando tutte le possibili alternative per rimpatriare, e possibilmente venire a “dare una mano ai miei connazionali” in questo grave periodo di crisi europea e mondiale. Perché se mi devo impegnare per la comunità in cui vivo, oltre che per me stesso, allora lo voglio fare per la mia Patria. Non certo perché l’Italia mi abbia mai dato una mano (in effetti la Svizzera mi ha aiutato molto, ma l’Italia no), bensì perché la Svizzera mi ha “aiutato” solo perché le è servito per 27 anni il mio lavoro (e non c’è nulla di sbagliato in questo, anzi!), però visto che poi, quando “serve davvero”, anziché aiutarti (visto che hai sempre pagato le tasse e lavorato onestamente per quasi 30 anni) ti SCHIACCIA COME UN “VERME STRANIERO” che prima si toglie dai piedi e meglio è (per non doverti “anticipare” 1’000.- Fr di assistenza che poi COMUNQUE dovrai RESTITUIRE, allora, così facendo ha dimostrato solo di essere un paese di “sfruttatori vestiti a festa”. QUINDI PARI PARI ALL’ITALIA! A questo punto preferisco mangiare pane e cipolle a casa mia. Se poi posso applicarmi in qualche modo e contribuire così a tentare di rimettere un po’ a posto le cose, allora se devo scegliere fra due Paesi di sfruttatori, scelgo il mio.

    Pensa che in pochissimo tempo che non lavoro più nel settore primario del lavoro (perché non si trova più lavoro), sono riusciti a farmi accumulare un “debito” verso lo stato PARI a tutti i soldi risparmiati in 30 anni di lavoro!
    Questo significa che se volessi riprendermi il mio fondo pensione risparmiato in 27 anni di lavoro, dovrei prima restituire quello che mi hanno “anticipato per sopravvivere” (perché ho perso il lavoro), e resterebbero al massimo 1’000.- Fr. Ma tra un mese neppure più quelli! Non so se mi spiego. Non è giusto! Ma qui funziona così. E queste sono cose che nessuno dice. Cose di cui nessuno parla. E spesso quando ne parlano senza averle vissute in prima persona, non sanno neppure che è così.

    Ciao 🙂

  587. grazie per le risposte…vi auguro il meglio..e che ci si riprenda un pò di dignità…questa crisi ci mette tutti ko…mi capita di vedere nel mio lavoro tante tante persone disperate…da noi ogni giorno si sente di qualche padre di famiglia che si è suicidato x disperazione…e non son balle ma tristi realtà..solo nella mia frazione che non è comune 5 persone suicide…era meglio hai tempi dei nostri nonni..poveri ma solidali tra loro…ora anche se vuoi coltivare l’orto…bè..ha forza di edificare qui son rimaste solo le rotonde…e l’aria è cosi inquinata che da noi è alto il tasso di mortalita x tumori..se va bene..altrimenti malattia rara..se non sanno come giustificare una non possibile diagnosi…tornerò a leggere i vostri post…magari con notizie piu felici…ciao buon 1 aprile..quest’anno senza pescetti..

  588. Forse è opportuno “chiarire bene” certe cose di cui pochi parlano…

    Cose che diventano FATTI qualora non si trovi più un lavoro in Svizzera.
    Anche perché il fatto di “stipulare un contratto di lavoro” in Svizzera non implca nessuna garanzia. Qui non esiste l’Art. 18 !

    Dunque…

    1. Un “vero svizzero” NON AMMETTERÀ MAI che possa esserci una crisi da cui non si può più uscire. Perché sendo il “vero svizzero”, basta darsi da fare e lavorare, e le crisi svaniscono (simile alla mentalità di molte regioni nord-italiane). Per lo meno fino ad ora è stato così. Ma la cosa comincia a cambiare, visto che sempre più “veri svizzeri” finiscono all’assistenza sociale per colpa della CRISI quando perdono il lavoro. E vanno a “far compagnia” all’ 80% di stranieri che si ritrovano già in questa situazione (con realzioni al quanto prevedibili). “Veri svizzeri” che, una volta constatata la “verità” sui servizi di assistenza sociale, si incazz**o a loro volta, ma se provano a “ribellarsi” vengono marchiati come Lavativi & Co.

    2. Quando perdi il lavoro (il discorso non è valido nel caso non si lavora da ALMENO 1 ANNO in Svizzera), prendi la disoccupazione che consiste nel 70% della paga percepita durante l’ultimo anno. E l’ 80% nel caso si abbiano dei figli da mantenere. Questo per ca. 2 anni al massimo (in realtà è 1 anno e mezzo). Poi, se ancora non è saltato fuori un lavoro, vieni “spedito” all’assistenza sociale. E QUI COMINCIANO I VERI GROSSI CASINI!…
    Se vivi da solo ti spettano intorno ai 1800.- Fr. Se vivi in coppia (sposato o no) ti spettano ca. 1’000.- Fr. perché l’altra metà è costretta ad assumersi i costi della metà dell’affitto e di una parte dei costi di sopravvivenza (così il comune RISPARMIA). Ovviamente, se la tua metà lavora, il problema non sussiste, se non lavora a sua volta riceve ca. 1’000.- Fr. dall’assistenza sociale. Questo significa che se sei disoccupato “da solo” ti spettano 1800.- Fr., se invece si è disoccupati “in due”, spettano ca. 1’000.- Fr. a testa. MA DATO CHE LA REALTÀ È MOLTO DIVERSA DAL “MINIMO ESISTENZIALE” DA LORO CALCOLATO, accade che, con 2’000.- Fr. ti attacchi letteralmente al solito tram! Visto che ne servono almeno 3’000-4’000.-.
    Ma non finisce qui…

    3. L’assistenza sociale ti “anticipa” max. 880.- Fr. per l’affitto. Questo non significa che se ti trovi un affitto di 400.- ti restano in tasca 440.-, perché in quel caso ti “anticipano” SOLTANTO i 400.- dell’affito. 800.- è solo il massimo che ti anticipano (ma che secondo loro ti PAGANO. Loro non lo vedono mai come un “anticipo” anche se sanno benissimo che dovrai restituirli. Per loro è un PAGAMENTO, in quanto è un COSTO! La stessa opinione ce l’hanno gli altri “comuni lavoratori” che pagano le tasse e credono di pagare con esse anche quei soldi che il comune ANTICIPA E POI RIVUOLE INDIETRO). Quindi per chi lavora “normalmente” diventi “uno da mantenere”, in quanto non riflettono MAI sul fatto che INVECE quei soldi dovrai restituirli appena ritrovi un lavoro.
    Ma non finisce qui…

    4. Metti che un musicista intrattenitore finisce all’assistenza sociale e percepisce una sorta di “credito” di 1’000.- Fr. che gli viene SOLO AMTICIPATO… Questo musicista va a farsi un’esibizione musicale per GUADAGNARSI 300.- fr. perché con quelli che gli “danno” è impossibile vivere in modo dignitoso… Che succede? Succede che glieli DETRAGGONO dai 1800.- che gli anticipano! perché SECONDO LORO non puoi “avere” più di quello! Altrimenti – sempre secondo loro – non fai più parte di coloro che hanno bisogno di assistenza sociale per sopravvivere. Ossia, se anziché “avere” 1800.-, hai 2’100.- Fr., allora non RIENTRI PIÙ NELLA CERCHIA DEI “BISOGNOSI”… Quindi – se riesci a far valere le tue ragioni – al massimo te ne “lasciano” il 10%. Ovvero, vai a suonare (che è un lavoro molto più DURO di quanto molti credano che sia!) per tutta una serata di 8-9 ore, per (in questo caso) 30.- Fr.! E qui è da considerare un’altro fattore importante: Una serata viene pagata mediamente tra 800 e 1’200.- Fr., solo che dato che c’è la crisi se prendi 400.- è tanto, e se chi ti ingaggia sa che non hai un lavoro, ne approfitta e te ne da soltanto 100-150. Ossia ca. 1 decimo della gage media di un musicista intrattenitore.
    In pratica, una volta che cadi nella rete, non ne esci più!
    E se sei straniero TENTANO CON OGNI MEZZO DI RISPEDIRTI A CASA, nonostante tu possa aver lavorato onestamente e pagato le tasse per 30 anni.
    Ma NON LO FANNO SUBITO! E qui casca l’asino!!! Prima di “accalappiano” con i loro sorrisini di “salvatori dei bisognosi” e poi, quando arrivano ad averti anticipato l’ammontare di TUTTO QUELLO CHE TI SEI RISPARMIATO IN UNA VITA DI LAVORO, ti rispediscono a casa e prima di darti ciò che TI SPETTA PER LA VECCHIAIA, detraggono totto quello che ti hanno anticipato con il loro presunto aiuto. Poiché se non lo fanno, oltre a “perdere LORO i TUOI soldi” rischiano di doverti “mantenere a spese loro” sapendo che non riuscirai mai più a restituire in alcun modo il “favore” che ti hanno fatto.

    L’assistenza sociale “funziona” SOLTANTO se è per un periodo di passaggio BREVE – finché trovi un lavoro – altrimenti tutti i “debiti” che si accumulano verso lo stato, ti massacrano! Altro che AIUTO sociale!
    Si tratta solo di un GIOCO BEN IDEATO PER FARE SOLDI DAI CITTADINI CHE PAGANO LE TASSE E GLI STESSI SOLDI DI QUELLI CHE POI DEVONO RESTITUIRE AL COMUNE GLI AIUTI RICEVUTI. Come la giri giri, deve tornare tutto al comune. Certo, è vero che molti non ne usciranno più e dovranno restare “mantenuti in miseria per sempre”, MA È ANCHE VERO che molti che finiscono così, ci finiscono proprio per mezzo di questo stesso sistema!

    * * * * * *

    Quindi MI RIPETO:
    Se non avete un lavoro PIÙ CHE SICURO (meglio due o tre di scorta), LASCIATE PERDERE LA SVIZZERA!!! Vi rovinano! Ci potete scommettere!
    Dove per *lavoro sicuro* non è da intendersi un lavoro trovato in rete otramite qualche amico, MA UN LAVORO PER PERSONE CHE CONOSCETE E DI CUI VI POTETE FIDARE! Poiché al primo “contraccolpo della crisi”, PERDERETE QUASI SICURAMENTE IL LAVORO! Come detto anche prima, qui non esistono garanzie! Non esiste l’Art. 18! Non esistono sindacati definibili tali! Non esiste NESSUNISSIMA GARANZIA! Neppure dopo 30 anni di duro e dignitoso lavoro nel pieno rispetto delle regole e subordinazione ai superiori! Lavorare in Svizzera è molto diverso che lavorare in Italia. Molto!

    Consiglio di trasferirvi qui soltanto se avete già in mano un LAVORO IPER-SICURO e una paga di almeno 4’000.- Fr (da soli), o di 6’000.- (famiglia).

    Ovviamente, se l’istinto vi dice di provarci lo stesso, è giusto che ci proviate.
    Ma sappiate che non è tutto oro quello che luccica. In Svizzera si vive dignitosamente solo se si ha un lavoro BEN retribuito, sennò è meglio la miseria italiana. Perché se finite all’assistenza sociale, e vi serve un paio di scarpe nuove, dovrete mostrare quelle vecchie, comprare quelle nuove e presentare lo scontrino che non superi un tot. La macchina ve la potete scordare (e se ve la lasciano perché vi serve per lavorare, dovrete portare il ricavato che poi comunque vi verrà detratto), non potrete avere “risparmi da parte” che superino i 4’000.- Fr. e OGNI COSA di cui avrete bisogno per le necessità primarie, dovrete PRIMA chiedere a loro. E se vi mancano i soldi per andare a far la spesa al supermercato, vi rifileranno un “tesserino di povero” con cui andare a far la spesa a pochi soldi nei posti prestabiliti, mettendovi in coda ad una fila che arriva fin fuori sul marciapiede!

    Si, la Svizzera è un bellissimo Paese, ma solo quando non finisci senza lavoro, o con un lavoro sottopagato. Fino ad ora accadeva relativamente pco, ORA non più. E nonostante i media dicono il contrario, il sottoscritto sostiene che presto non potrà più venir nascosto.

    Comunque in Svizzera (oltre a queto tipo di ladrocinio) i delinquenti sono rari e la vita è tranquilla. Per il momento…

  589. sei un musicista..sai mio cugino in svizzera a fatto il cantante musicista x i tornados..un gruppo musicale..adesso suona e canta raramente…ha iniziato a strimpellare la chitarra nei scantinati del manicomio di munsingen..lui in altri tempi ha fatto fortuna..qundo lo sento se vuoi chiedo info x te…è una brava persona…andavano a fare concerti anche in germania e austria…non ti grantisco nulla però tentar non nuoce..

  590. Ciao Fabio, sei stato sufficientemente dissuasivo.

    Lo ripeto fino alla nausea… io sono svizzero (di origine italiana) disoccupato da oltre quattro anni.

    L’assistenza pubblica funziona secondo il principio che per il resto della tua vita non potrai più fare un tubo… 😀

    Tralasciando l’ironia spicciola, quello dell’assistenza pubblica in Svizzera è un circolo vizioso da cui è difficilissimo uscirne. Se riuscite ad uscirne, non potete più permettervi nulla per il resto della vita (niente vacanze, auto nuova e via discorrendo).

    Io che sono SVIZZERO faccio notare che stanno cercando di liquidarmi già da diversi anni a questa parte verso l’Italia paese con cui, a differenza di Fabio, non ho più nessun tipo di legame. Tanti sorrisi quando ho preso la cittadinanza, percezione totalmente cambiata dopo un periodo di disoccupazione prolungato a tempo indeterminato (come dicono loro… “non è dei nostri”). Vi giuro che sono visto come elemento di fastidio.

    Da un punto di vista delle tutele sul lavoro, in Svizzera NON ESISTONO salvo per alcune categorie di dipendenti pubblici che sono tutelate per ragioni politiche. In Svizzera si può essere licenziati dall’oggi al domani senza nessun tipo di motivazione rispettando solo i termini di legge proporzionati alla durata del periodo lavorato.

    I sindacati NON hanno potere, se venite angariati, umiliati, ecc. rarissimamente qualcuno arriverà in vostro soccorso. Io quando ne ho avuto bisogno (subito all’inizio del mio lungo periodo di disoccupazione) vi assicuro che non si capiva da che parte si schieravano.

  591. Non condivido la lamentela sulla mancanza di pseudotutela dell’art.18. Ho 47 anni, esperienza in grande spa strutturata e sindacalizzata, io stesso rappresentante sindacale interno all’azienda, e ti posso dire che il ccnl è un grave handicap per il mercato dellavoro, protegge chi lo ha (operai della grande industria e tutti i dipendenti pubblici) e crea grandi problemi alle piccole aziende (se non possono licenziare non potranno assumere) ed ai disoccupati che continueranno a non trovare lavoro.
    L’imprenditore vuole guadagnare e non manda via gente brava.
    L’unica garanzia per il lavoratore è la qualità del proprio lavoro, la propria eccellenza. L’unica mano che ti aiuterà la trovi alla fine del tuo braccio!

    l’azienda chiuse, in 250 a spasso … mi sono rimboccato le maniche ed a 44 anni mi hanno rifatto il tempo indeterminato senza raccomandazioni o altre scorciatoie se non tanto lavoro fatto al meglio che so fare….

    Personalmente ho bisogno di lavorare sempre, però non per forza alla stessa scrivania, non nella stessa azienda. La garanzia dello stipendio non stà nei pezzi di carta firmati da sindacalisti lontani dal lavoro ormai da anni ed anni.

    E sposo totalmente quindi il commento di questo studio http://tinyurl.com/c8hyrbu
    <la crescita sembra essere…correlata negativamente con il livello di sindacalizzazione della città stessa. Questo è il fattore con la maggiore correlazione con la crescita dei posti di lavoro."

    Vi invito a sfogliare questi depliant di Capitali di stato e grandi città che si sentono in competizione globale per attrarre imprese e lavoratori.
    notare i precisi espliciti inequivocabili riferimenti al livello di sindacalizzazione dei lavoratori.

    http://tinyurl.com/cwdx4kp

    http://tinyurl.com/d6sccy2

    Lo studio è USA ma sono principi universali e, secondo me, anche di buon senso.
    Se fossi contribuente pubblico svizzero NON vorrei assolutamente che i miei soldi di tasse vadano ad un qualsiasi programma di aiuto statale, sopratutto per i parassiti pubblici.
    Dovendo fare qualcosa, cominciassero col cancellare i minimi obbligatori negli stipendi.

    Chiedo scusa del post stavolta così lungo.
    Saluti,
    Fabio (da roma)

  592. http://tinyurl.com/cwdx4kp
    •3o minor tasso di sindacalizzazione della nazione: 4,0%
    •La Georgia è il luogo perfetto in cui lavorare
    •non è possibile obbligare la forza lavoro a unirsi a un sindacato
    •La Georgia è uno stato in cui vige la libera recedibilità dei rapportidi lavoro
    •il datore di lavoro può interrompere il rapporto per motivazioni fondate,infondate o in assenza di motivazioni

    http://tinyurl.com/d6sccy2
    Il North Carolina è uno stato che proibisce l’iscrizione obbligatoria ai sindacati e dove il rapporto di lavoro può essere liberamente concluso in qualsiasi momento sia da parte del lavoratore, sia da parte del datore di lavoro.

  593. @Fabio

    Permettimi di risponderti con una sola frase:
    Mi hanno licenziato PER AVER CHIESTO (gentilmente) un aumento di paga.

    …ed ero un impiegato modello!
    Uno dei migliori tra i 350 che avevano. In tutti i sensi.

    Non è affatto vero che tendono a tenersi chi lavora bene!
    Tendono a tenersi chi lavora e zitto.
    Ma solo finché fa comodo a loro.
    Poi la prima cosa che guardano è l’età per vedere chi gli costa di meno.
    Perciò se ti licenziano a 40-45 anni sei (quasi sicuramente) fregato!
    Certo che così possono riassumere!
    Quelli più giovani però!
    E se non sanno lavorare glielo insegnano in fretta.

    Ti parlo per esperienza diretta, non per sentito dire.

  594. @Fabio:

    Sono più di 3 anni che ormai “lavoro in proprio” (diciamo che arrangio qualcosa qua e la…), perché nonostante le OTTIME referenze, un CV invidiabile e l’ottima salute, costo troppo ai datori di lavoro. Preferiscono assumere i giovani per un solo unico motivo: gli costano molto meno.

    Non ho mai contato sui sindacati in vita mia. Ho iniziato a lavorare a 15 anni e sono sempre stato trattato benissimo e retribuito oltre la media. Ma dopo 17 anni di lavoro presso l’ultima ditta in cui lavoravo (prima ho lavorato in una decina di ditte), ha chiuso i battenti per via della crisi (hanno riaperto in Germania che gli costava di meno), e da allora ho trovato solo lavori ampiamente sottopagati! Ci ho lavorato per due anni e poi “mi è toccato” mettermi in proprio per sbarcare il lunario.

  595. secondo me ègiusto essere padroni in casa propria: licenziare anche SENZA pretesto o motivo è giusto e legittimo.
    il tuo problema non è essere liceniato, è non essere riassunto in breve tempo da un altro impenditore: questo può essere causato da barriere alla concorrenza (lo stato che rilascia permessi e licenze, limiti all’apertura di attività, tutele/protezioni a favore degli lavoratori impiegati a scapito dei disoccupati, troppe tasse sul sostituto d’imposta, impossibilità degli aspiranti lavoratori di fare concorrenza abbassando il minimo salariale…
    Vedo che continuano a cercare frontalieri perché li pagano meno, quindi il bisognodi lavoratori forse c’è, ma c’è anche bisogno di abbassare i costi.
    Penso che fossi tu l’imprenditore, che rischia ogni giorno tutto ciò che ha (soldi,casa, futuro) nella propria azienda, faresti le stesse scelte.
    con stima
    Fabio (da roma, nella minoranza romana non parassita statale)

  596. @Fabio:

    No, Fabio, se fossi io un imprenditore (e lo sono stato per diversi anni) assumerei i migliori che trovo sul campo e li pagherei come si deve per farli restare. Infatti è quello che ho sempre fatto da imprenditore e ha funzionato perfettamente. Ho chiuso quell’attività per altri motivi. E non mi va di riaprirla, ma se lo facessi, la mia politica di lavoro sarebbe la stessa di prima.

    Idem ora che mi guadagno da vivere suonando. Quando mi servono dei musicisti ingaggio i migliori che trovo e li pago al mio pari, anche se potrei approfittare di musicisti ungheresi che lavorano per due soldi (rovinando il mercato della musica da intrattenimento sul territorio svizzero).

    No, mi dispiace, non sono d’accordo con la tua teoria. Però lo ero prima, quando ero più ingenuo e credevo che fosse giusto quello che hai detto tu. Poi quando invece capisci, perché ti ritrovi in certe situazioni e ti accorgi che la verità è assai diversa, cominci a cambiare idea. E sono certo che la cambieresti anche tu qualora accadesse anche a te

  597. @Fabio:

    Certo che è giusto essere padroni in casa propria, e quindi licenziare ed assume chi ti pare e quando ti pare. Il problema però sussiste quando viene a MANCARE l’etica. E in questi anni di etica non ce n^è neppure l’ombra. Per lo meno non più, e non qui dove lavoro io. A parte casi molto sporadici decisamente “fuori dalla norma”.

  598. @Fabio:

    Allo stesso modo un padrone di casa, dovrebbe poter affittare la sua casa a chi gli pare e per il tempo che gli pare (l’ho sempre pensato), ma il discorso crolla quando, in mancanza di ETICA, i padroni di casa diventano approfittatori e sfruttatori e, fregandosene altamente degli inquilini, li sbattono fuori per affittare a chi paga di più non perché gli altri paghino poco, ma solo perché chi paga di più rende di più.

    Spero di aver reso l’idea.

    Quello che tu dici è corretto. Ma decade immediatamente appena chi ha il coltello dalla parte del manico diventa sfruttatore. Grazie soprattutto alle strutture della società che glielo permettono. Anche loro a loro volta solo per motivo di lucro. Infatti a un comune CONVIENE un imprenditore sfruttatore, perché sfruttando si arricchisce e arricchendosi paga più tasse. Pensa a Mc Donald che qui assume personale e lo paga la metà di quanto dovrebbe, nonostante le pessime condizioni di lavoro e il tipo di lavoro che è più simile a “schiavitù” che a un vero lavoro.

  599. @Fabio:

    Inerente al fatto di essere “parassiti statali”, non so come funziona in Italia, ma in Svizzera è molto diverso.

    1. Pagano le tasse anche quelli che non hanno lavoro e ricevono aiuti sociali
    2. Gli aiuti sociali che ricevono sono solo un “prestito da restituire al comune”
    3. Il comnune (quindi lo Stato) si prende le tasse e poi si riprende anche i soldi “elargiti” come aiuto sociale.

    Non vedo come si possa essere “parassiti statali” in Svizzera,
    visto che oltre a darti aiuti DA MISERIA (da restituire) ti COSTRINGONO ANCHE A LAVORARE AL 100% PER IL COMUNE (o istituzioni simili) SENZA PAGARTI!

    Forse non a tutti è CHIARO come funziona la cosa in Svizzera.

  600. mi chiedo..fabio…se in svizzera a quanto sembra da quello che scrivi..sei messo male….da ormai 4 anni…consigli di restare in italia che ci sono condizioni migliori..come mai non sei tornato anche tu?ti ho proposto un minimo di aiuto tramite un parente..1 non hai risposto…potevi anche non accettare….vabbè….cmq….sarebbe bello avere pareri anche da qualche altro cittadino svizzero….giusto x sentire altre opinioni…

  601. da quello che scrivete mi vien da pensare che italia e svizzera sono sullo stesso piano..in italia la situazione è alla luce del giorno..mentre in svizzera la medesima situazione nascosta con guanti bianchi…cmq in italia non è che si viva di aiuti statali..chi per disoccupazione è a casa..non è che riceva aiuti decenti…anzi…x la maggior parte buoni dote lavoro e scuola vengono dati a stranieri..o furbetti che lavorano in nero..che poi spendono i buoni x tutto tranne che x generi di prima necessità….quando avevo 12 anni i miei hanno fatto richiesta x avere permesso trasporto a scuola gratuito x me e i miei fratelli..erano in difficoltà economica…l’aasistente sociale è entrata senza permesso in casa nostra guardando in tutte le stanze frugando negli armadi..dispensa e frigorifero..che era VUOTO…la vicina il giorno prima aveva donato x noi una bottiglietta di tè..bè l’assistente ha negato il buono x questa bottiglia di tè…se hai soldi x il tè puoi pagare anche il trasporto x i tuoi figli..questo succedeva piu di venti anni fa…non oggi…x il discorso acquisto casa ..spesso si ragiona….xchè pagare un affitto di700 euro al mese a vita x poi essere sfrattato….quando è possile pagare un mutuo 10- 20-30..anni da 300 o 400 cmq sempre meno di un affitto..e poi diventare propietario…e non rischiare lo sfratto..i miei cigini in svizzera sullo stesso principio stanno pagando un mutuo e vivono in una casa di propietà…con l’invidia dei vicini svizzeri..che non capiscono xchè l’italiano compra casa in svizzera e loro svizzeri non ci riescono…ci sono aspetti no qui e viceversa…e al contrario aspetti positivi qui…e in svizzera…

  602. @PASQUY 73

    – mi chiedo..fabio…se in svizzera a quanto sembra da quello che scrivi..sei messo male….da ormai 4 anni… –

    Definisci “messo male” 😉
    Messo male per me è chi non ha più un tetto sopra la testa, ed è costretto a dormire nei “dormitoi pubblici”. Beh, grazie al cielo non sono messo poi così male.
    Il *punto* riguarda esclusivamente una questione di dignità e giustizia sociale per cui comunque si pagano le tasse. Dato che le tasse non sono “un regalo che si fanno al Re di un regno”, ma semplicemente la “partecipazione” di ogni cittadino a quelle che sono le strutture sociali dello stesso (e non di terzi), create per promuovere i nuclei familiari, il progresso, la dignità, i diritti e i doveri, ecc., ma soprattutto anche per aiutare i più “deboli” che per un motivo o un altro finiscono “emarginati” dalla vita di società per cui COMUNQUE continuano a pagare le tasse. Quindi mi pare un diritto sacrosanto che venga rispettata anche la loro dignità innanzitutto e che le strutture create dalla società (quindi da tutti e non da “terzi”) si adoperino per il reinserimento di costoro. Ma questo a quanto pare non accade davvero. Accade il contrario: vengono emarginati sempre di più. Guarda la Grecia e capirai cosa intendo.

    – consigli di restare in italia che ci sono condizioni migliori.. –

    Chi io??? Mai detto nulla del genere!
    Le condizioni in Italia sono (per ora) sicuramente peggiori,
    ma questo NON SIGNIFICA che la situazione in svizzera permetta di vivere bene a chiunque. Quindi, se leggi bene cosa ho scritto – a parità di “vivere male” (anche se in svizzera si vive un po’ meno male), è meglio stare al proprio Paese d’origine. Per diversi motivi:
    1. Non si vive solo per il benessere di se stessi, ma anche per il benessere di chi chi ci circonda
    2. Se non è possibile vivere dignitosamente in svizzera (per colpa dell’errato concetto di “struttura sociale” che si è diffuso tra coloro che vivono bene), non ha molto senso viverci da “straniero” e diventare così un PESO per tutti gli altri cittadini svizzeri (anche se a torto).

    – come mai non sei tornato anche tu? –

    Leggi bene e vedrai che ho detto il contrario.
    Infatti sto “sistemando le cose” per tornarmene a casa.
    E non si tratta di cose “semplici”, poiché se non sto attento RISCHIO di “regalare” allo stato svizzero tutti i soldi della mia cassa pensione che mi sono SUDATO in 27 anni di onesto lavoro e tasse puntualmente pagate.
    Poiché le casse pensionistiche elvetiche tentano di “non mollare” il denaro che si ritrovano, e fanno di tutto per “arraffarselo”. Quindi bisogna stare molto attenti a cosa si fa e a come lo si fa.
    Ma ti assicuro che al più presto il sottoscritto tornerà a casa sua.
    Soprattutto perché mi ritengo “essere stato usato e sfruttato per convenienza” e poi “preso a calci nel sedere” perché ormai scomodo a soli 45 anni!

    – ti ho proposto un minimo di aiuto tramite un parente..1 non hai risposto…potevi anche non accettare…. –

    Ti avrei sicuramente risposto. Stavo solo cercando di riflettere su come farlo in modo da non essere frainteso. Ma visto che “vai di fretta”, ti risponderò subito 😉
    Dunque… Grazie al cielo, riesco a trovare ancora serate discretamente pagate anche se non più come qualche anno fa. E solitamente sono gli altri che chiedono aiuto a me e lo ricevono. Infatti oltre a trovare lavoro (musicale) per me, lo trovo anche per molti miei colleghi. Il *punto* che non hai compreso (presumo) è che NON È QUESTO CHE CI SI ASPETTA DA UNA STRUTTURA SOCIALE PER CUI SI È SEMPRE LAVORATO E PAGATO LE TASSE! Il fatto che io ora mi “sappia arrangiare da me”, NON GIUSTIFICA ASSOLUTAMENTE CHE I SERVIZI SOCIALI PAGATI ANCHE DA ME (come da tutti), DEBBANO PRENDERSI LA LIBERTÀ DI SBOLOGNARE CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ PER VIA DI UNA CRISI NON VOLUTA DAGLI STESSI, MA CREATA DALLE POLITICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI. Che alla fine “salvaguardano” solo il benessere di pochi e “degradano” chi è costretto a subirne le conseguenze.
    Ovviamente accetto molto volentieri il tuo aiuto, ci mancherebbe!
    Ma presumo che tu abbia frainteso la mia posizione. Tutto qui. Nulla di grave in questo. Anzio ti ringrazio di cuore per avermelo proposto 🙂

    – vabbè….cmq….sarebbe bello avere pareri anche da qualche altro cittadino svizzero….giusto x sentire altre opinioni… –

    Mi pare che anche LUCA si sia espresso in merito. Ed è un cittadino svizzero.
    Se poi ti aspetti che lo facciano anche altri, la cosa si fa relativamente utopica, poiché pochi sono disposti ad esporsi in tal senso in svizzera. E la maggior parte degli svizzeri colpiti da questo genere di problemi, tendono a nascondersi e/o a “giustificare in qualche modo” i loro “carnefici”. Se facciano bene o male non te lo so dire. Come tutto nella vita, ogni cosa ha il suo lato negativo e quello positivo.
    Se leggi i miei commenti prima dello scorso dicembre, noti un certo “cambiamento d’opinione”. Quindi non sono uno che “si lamenta da che è nato”, al contrario, sono uno che ha avuto modo di vivere sulla propria pelle entrambe le “visioni”.

    Il fatto è che spesso nella vita le persone fanno fatica a “cambiare opinione” in quanto dopo anni e anni si ritrovano le “sinapsi bloccate” sempre sullo stesso punto di vista e danno per scontato che sia giusto così.
    Ma “giusto” è solo ciò che può essere sperimentato da più punti di vista possibili, perché spesso dietro ad una facciata luminosa se ne nasconde una in ombra. E se non ci si vuole ALZARE DAL PROPRIO PUNTO DI VISTA per andare a dare un’occhiata all’altra facciata, allora la conclusione che ne deriva resta solo parziale. E di conseguenza errata.

    Il mondo ormai si fonda sul materialismo e sull’individualismo. Che sia mostrato in modo evidente o soltanto nascosto dietro ad una bella maschera, ovunque la gente pensa prima a se stessa e al proprio portafogli. Addirittura nelle stesse famiglie, dove si dovrebbe stringersi di più ed essere solidali, anche lì accade che per pensare al proprio tornaconto personale, le famiglie si sgretolano come castelli di sabbia. Di questo passo, CREDIMI, la crisi economica mondiale si trasformerà (molto presto) in qualcosa di molto molto più disumano di ritrovarsi al verde. Si trasformerà NELL’INCAPACITÀ DELLA GENTE (E DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI) DI CREARE UNA SOCIETÀ UMANA CHE SI POSSA DEFINIRE TALE.
    La DIPENDENZA dal dio-denaro sta disintegrando tutta la VERA UMANITÀ che i nostri avi e antenati ci hanno tramandato fin dalla notte dei tempi.

  603. @pasquy 73

    Inerente alla “casa di proprietà”…

    Hai dato un’occhiata ai prezzi delle case in svizzera? 😉
    Se fai un mutuo qui rischi che lo lasci pagare anche ai tuoi figli e nipoti.
    E comunque fare un mutuo qui, a parità di tipologia di appartamenti, se non hai DUE buone paghe finisce male. Soprattutto se uno dei due dovesse perdere il lavoro.
    Un appartamento in affitto ti costa ca. 1’500/mese, lo stesso, se lo compri ti costa almeno 2’000.- Senza tralasciare il capitale iniziale da anticipare (che se non hai almeno 70’000.- da parte è meglio che te lo scordi).
    Certo puoi rischiare di investirci la tua cassa pensione (qualora abbia lavorato già da aver accumulato abbastanza per l’anticipo), ma resta il fatto che non te la danno se non hai una paga mensile di almeno 5’000.-

    Pensi davvero che gli svizzeri siano così “idioti” da preferire di pagare un affitto?
    Proprio gli svizzeri che imparano a “farsi i conti” già nella fase prenatale quando i genitori gli parlano attraverso la placenta…
    Se lo fanno un motivo c’è! 😉

    Ovvio che se hai due paghe come si deve, conviene la casa di proprietà, ma se non le hai – a differenza che in Italia – e meglio che te ne tieni il più lontano possibile.

  604. @pasquy 73

    Comunque c’è un altro aspetto non trascurabile…
    Da quando sto in svizzera ho cambiato già 8 appartamenti.
    Non perché mi hanno buttato fuori, ma solo perché mi andava di farlo, per i più svariati motivi.
    Se avessi dovuto acquistare (pagare le banche per essere esatti) 8 appartamenti e poi rivenderli, difficilmente mi sarei spostato da più di due.
    Pensa che una volta mi sono perfino spostato dal numero civico 17 a quello 17a, solo perché non sopportavo un vicino. Se fosse stata “casa mia” e “casa del mio vicino” sarebbe nata una GUERRA!
    Certo, alla fine ti ritrovi una casa di proprietà, è vero (e ha certamente i suoi vantaggi), ma se per quei vantaggi devi sacrificare una vita intera di duro lavoro e anche la buona convivenza con vicini di casa a volte tutt’altro che amichevoli, e rovinarti per questo motivo le giornate (alcuni anche la vita), per poi ritrovarti SOLO DA VECCHIO ad esserne veramente proprietario (nel migliore dei casi)… beh?! la cosa lascia un po’ da pensare.
    Anche perché molti lasciano la casa ai figli, e spesso i figli vivono altrove e finiscono per vendersela al miglior offerente.

    Ripeto che se il gioco vale la candela (ma per poterlo essere in svizzera servono moltissimi soldi! E non puoi certo pensare di Acquistarla in contanti e pagarla subito come fanno tanti ricconi della politica, sennò ti massacrano di tasse), allora si, ben venga la casa di proprietà. Ma altrimenti è come i fili dell’alta tensione. Ci resti fulminato!

  605. C’è stato un piccolo disguido… sono io quello ad essere messo male da oltre 4 anni, non Fabio. A differenza sua sono svizzero, ma se vi aspettate che altri miei connazionali (svizzeri) vengano a dirvi come stanno effettivamente le cose potete con ogni probabilità scordarvelo.

    Sono disposto ad ammettere che la mia visione è forse impregnata fin dal primo minuto di un certo pessimismo, ma non avete idea del fastidio che la mia persona crea all’interno del tessuto sociale elvetico. Fin quando lavori va tutto bene… se poi come me non si hanno prospettive la situazione può diventare molto dura. Ho sempre specificato che la mia situazione non è qualcosa dipendente da me. È convenzionalmente accettato che in Svizzera è relativamente semplice raggiungere un grado immediato di emarginazione sociale… non è come in Italia dove anche se non lavori non vieni messo da parte e c’è almeno la decenza di ricercare le cause.

    La Svizzera è il secondo paese del mondo industrializzato dove si lavora di più dietro il Giappone, questo per rendervi l’idea di che aria tira da queste parti. Gli svizzeri hanno recentemente bocciato una proposta di legge per portare le vacanze da 4 a 6 settimane… forse 6 settimane di vacanza erano troppe, ma almeno 5 avrebbero quasi sicuramente portato ad un aumento di produttività generale dell’economia nel breve termine.

    Non mi sento di dover aggiungere altro oltre a quello che ha ottimamente riportato Fabio, ma faccio notare che in Svizzera c’è un alto tasso di servilismo e altre opinioni fuori dal coro difficilmente le potete sentire.

    Volete saperne altre? Perché non guardate anche di governi locali che continuano a tagliare le imposte ai ricchi?

    Perché non guardate al fatto che in Svizzera l’accesso alla sanità PUBBLICA fa letteralmente schifo (poi le cure erogate solitamente sono di buona qualità)?

    Perché non guardate quanto costa mantenervi siccome il governo svizzero è riuscito a dare in mano ai privati parte della gestione dello stato sociale ed è per giunta obbligatorio per legge pagarli? Facile fare come dicono loro seguendo la tesi idiota secondo cui in Svizzera le imposte sono basse… il resto da versare a questi ladri legalizzati non viene mai citato. Per una famiglia media a livello di imposizione fiscale (tra Stato e ladri legalizzati privati) non si va tanto lontano da quello che si paga in Stati considerati comunemente come “esosi”. E se chiedi un aiuto allo Stato, sono pure capaci di rinfacciarti il fatto che si è chiesto di essere aiutati. Conosco diversa gente a carico dell’assistenza pubblica e tutti vivono la cosa come se fosse un dramma personale,.

  606. HOLA !!ciao a tutti ho letto tutti i commenti..molto interessante io sono un ragazzo italiano ho 27anni e ho mia moglie che è colombiana e ne ha 22 anni e abbiamo una bimba di due anni… io faccio l’elettricista e ho un lavoro sono in regola ravoro a termini a roma nel cantiere faccio la notte e mi danno 1000 con tutto lassegno di famiglia mettendo k io abito acaserta e faccio tutti giorni su e giu col treno preche con un stipendio cosi neache una casa a roma posso permetermi… mio zio abita a zurigo vorrei tanto andare la con mia moglie siamolto volenterosi tutte due ..vorrei sapere che documenti ci voglio? dv devo andare?? dv posso trovare un apartamento in affitto magari qualche agenzia DI LAVORO ! farei qualsiasi lavoro! qui ti sfrutano e basta e non riesci neanche arrivare a fine mese.. ragazzzi vi saluto se qualcuno sa qualcosa fatemi sapere …. siete molto gentili ciaoooooo!

  607. con tutta sincerità…leggere tutti questi aspetti della svizzera mi ha sconsolato parecchio….ho sempre avuto molta stima e fiducia nel sistema svizzero.. generalmente si trovano solo info che non rispecchiano la vostra situazione reale.. per la prima volta ho trovato notizie molto negative e mi ha spiazzato parecchio…non pensate però che in italia ci sono aiuti migliori..ad oggi essendo tanti tanti i lavoratori disoccupati i tempi di sussidio disoccupazionale si sono accorciati..pensionati che al mattino corrono al supermercato x acquistare fondi di salumi che vengono venduti a poco o merce in scadenza che anzichè buttare vendono a metà prezzo..dopo i 40 anni pur avendo molta esperienza e specializzazione assumono stranieri o ragazzi giovani ..costano meno…e accettano condizioni lavorative sottopagate pessime.fatta eccezzione x i paraculati…scusatemi il termine..i raccomandati..non x merito ma x tutto tranne che per meritocrazia.la sicurezza civile qui fa davvero paura…sanità..non parliamone neanche…a questo punto io mi sento ancora piu fortunata di tanti altri, x ora..riesco a dare alle mie bimbe l’indispensabile..e la serenità che deve esserci alla loro età….non so se ci sia un posto dove scappare dai nostri disastri…spesso senti di persone che vogliono trasferirsi con i loro averi in paesi poveri x fare i ricchi(qui magari fanno gli operai)..il mio desiderio era trasferirmi in un paese pari al mio che poteva offrirmi serenità quotidiana..la libertà di mandare a scuola da sole le bimbe..di uscire in bicicletta tranquillamente…serenità..pazienza…qui spesso si assiste al si salvi chi può..e non a l’unione fa la forza…io alle mie figlie cercherò di insegnare ..altruismo e rispetto…poi si vedrà…

  608. Per Luca,

    Dal tuo punto di vista, pensi anche tu, come Fabio, che questa terribile crisi incrinerà la tradizionale tranquillità sociale svizzera oppure riuscirà a limitare i danni?

    Ciao e buon pomeriggio

  609. X Paolo

    A differenza di Fabio, ho avuto modo di conoscere il sistema istituzionale svizzero dall’interno (lui è comunque straniero… non me ne voglia Fabio… :D) e non credo che si incrinino i rapporti per le seguenti ragioni:
    1) In Svizzera l’operaio è capace di ragionare come il suo capo
    2) C’è una forte coesione sociale… situazioni conflittuali su modello italiano sono praticamente assenti
    3) Lo svizzero tende più ad automortificarsi piuttosto che ammettere che c’è qualcosa che non va e accetta passivamente tutto

    Se proprio proprio possono scoppiare delle situzioni di tensione, può esserlo nei confronti degli stranieri, specie se questi sono poco o nulla qualificati.

  610. @pasquy

    – il mio desiderio era trasferirmi in un paese pari al mio che poteva offrirmi serenità quotidiana..la libertà di mandare a scuola da sole le bimbe..di uscire in bicicletta tranquillamente…serenità..pazienza… –

    Beh, questo in svizzera lo puoi quasi certamente trovare, a meno che non vai in una metropoli, tipo Zurigo. Ma resta il fattore *lavoro*. Senza un lavoro pagato BENE, non puoi permetterti neppure la bicicletta con cui uscire (è meglio che non ti dica quanto costano qui, sennò ti viene un colpo!). Quindi se sta in svizzera senza lavoro, l’unica bicicletta che potresti permettere è quella acquistata in un mercato delle pulci. Purtroppo. È così. È dura, ma è così che stanno le cose.
    Se invece hai un lavoro pagato discretamente (min. 4’000.- Fr.), allora puoi cominciare ad avere almeno una speranza di raggiungere il tuo traguardo 🙂

    – qui spesso si assiste al si salvi chi può..e non a l’unione fa la forza…io alle mie figlie cercherò di insegnare ..altruismo e rispetto…poi si vedrà… –

    Fai benissimo! 🙂

  611. @Luca

    – 3) Lo svizzero tende più ad automortificarsi piuttosto che ammettere che c’è qualcosa che non va e accetta passivamente tutto –

    Esatto! È proprio questo il punto.
    Ma ora ti chiedo… Per quanto tempo credi che riesca a restare passivo se la crisi aumenta e non può più avere quello che ha sempre avuto e magari finisce ai servizi sociali e scopre una realtà assai diversa da quella che gli hanno sempre prospettato?

    Te lo dico io quanto resiste (perdona la “presunzione”): al massimo 6 mesi dopo che finisce al servizio sociale. E se è un tipo più “sveglio” dello standard, al massimo dopo 2 mesi e mezzo.

    Quindi non credo affatto di dire una sciocchezza se affermo che più la crisi cresce in europa e più cresce anche in svizzera, e… se se continua a cresere anche in svizzera succederà un grande casino anche qui. E pure peggiore, visto che non ci sono nè preparati nè predisposti.
    Non accetteranno tanto facilmente una eventuale crisi devastante, e anziché reagire nel modo migliore, c’è perfino la possibilità che la peggiorino ulteriormente.
    Bene o male gli altri paesi nel corso del tempo si sono non dico abituati, ma per lo meno rassegnati alla crisi. In svizzera no. Questo è il punto.
    Secondo me succederà un gran casino. Ne sono certo.

  612. @Luca

    …a meno che non ricomincino a usare il WIR al posto dei franchi, come dopo la seconda guerra mandiale. Sarebbe l’unica soluzione alla crisi.

    Ma visto il cambiamento di mentalità portato dalla globalizzazione finanziaria e il forte contributo dei Media a svalorizzare la FORZA del WIR, ci credo poco.
    Le masse sono tutte imbambolate dal “franco forte” e dalla globalizzazione, per rendersi davvero conto di quale possa essere la vera soluzione.

  613. X Paolo

    Attenzione perché non tutta la Svizzera è calvinista. Questo nulla toglie che in generale c’è un forte spirito di abnegazione ben radicato nella popolazione e tendenze ed interpretazioni tipiche del calvinismo… non a caso c’è una forte questione connessa al lavoro, una forte connessione tra un presunto senso civico e la proprietà privata e via discorrendo.

  614. Fabio… la Svizzera dovrebbe essere il paese occidentale con il più alto tasso di suicidi al mondo, diverse persone considerate “perdenti” si levano da sole dalle scatole.

    A giudicare dalle automutilazioni che gli svizzeri si sono inflitti negli anni credo che hanno un’altissima soglia del dolore. In un momento di crisi il popolo ha scelto spontaneamente di tagliarsi le prestazioni di disoccupazione (un taglio dello stato sociale) in un momento in cui avere dei paracaduti è fondamentale per riuscire a sopravvivere… e di dare ancora addosso ai disoccupati sostenendo la tesi secondo cui sono dei fannulloni (sicuramente le mele marce ci sono, ma conoscendo il sistema della disoccupazione elvetici sono un’infima minoranza).

    In Svizzera non esiste una cultura della ribellione… forse sarà lo stupidissimo servizio militare a forgiare questa cultura di un’educazione spinta nei confronti di chi sta in alto.

    Secondo me c’è una certa preparazione per via che in Svizzera non mi risultano ancora oggi rovesciamenti di fronte clamorosi. Non conosci la storia secondo cui l’esercito svizzero, l’unica volta che ha sparato, l’ha fatto contro i propri stessi cittadini?

    Ti vorrei poi far notare una cosa… malgrado la crisi cresca, ad oggi in nessun paese si è registrato un clamoroso rovesciamento di fronte. Se non è mai accaduto in paesi dove la conflittualità tra classe dirigente e popolo è molto alta, faccio fatica a vedere questa cosa qui in Svizzera.

  615. @Luca:

    Ti capisco. Ma non ci si arriverà.
    Per lo meno non fino a quando si continuerà ad usare l’attuale sistema monetario globale. È un sistema che non permette nessun tipo di paradiso, se non quello di potere per pochi “eletti”. Il sistema stesso è destinato a collassare su se stesso. Non è possibile “tornare indietro”. È un sistema che impoverisce (molti) per arricchire (pochi), quindi può creare solo povertà e debiti. Ovunque.

    Non è pessimismo, è semplicemente una logica ed elementare considerazione.

    E anche ammesso che si dovesse un giorno cambiare il sistema, per poterci arrivare si dovrebbe comunque passare attraverso un declino globale del sistema stesso. Cosa che provocherebbe senza ombra di dubbio ulteriore povertà e malessere globale.

    Un’alternativa più ottimista ci sarebbe, ma per attuarla sarebbe necessario riuscire a “svegliare” la stragrande maggioranza della popolazione plagiata e in pieno sonnambulismo collettivo. Il che mi pare un tantino utopico.

    Comunque mai dire mai 🙂

  616. un articolo interessante (aparte la destinazione scelta che puù ovviamente variare secondo le preferenze personali) da http://www.lindipendenza.com/valigie-emigrare/
    di ANONIMO EMIGRANTE:
    Ho 39 anni e statisticamente sono circa a metà della mia vita.
    Ritengo di avere una sola vera responsabilità, quella nei confronti di mio figlio di due anni.
    Ho sempre lavorato sia come dipendente sia come lavoratore autonomo e ho sempre pagato le tasse anche quando mi sono sembrate delle abnormità……
    …Sono sempre stato un cittadino politicamente attivo, ho sempre cercato di capire il mondo che mi circonda e di cambiarlo in meglio. All’inizio pensavo che le cose si potessero rivoluzionare…..
    ….a gennaio ero definitivamente disilluso e ho iniziato una riflessione. Mi sono chiesto se è sensato continuare a lavorare come un somaro per mantenere parassiti, se è sensato vivere in un paese dove il tuo potenziale non potrà mai emergere. O quanto meno, potrei essere un mediocre contrariamente a quello che la mia autostima mi dice……
    …Mi sono chiesto se è giusto che il futuro che offro a mio figlio sia quello di una istruzione a livello da terzo mondo, se è giusto che quando sarà anziano io sia di fatto mantenuto da lui (maledetta gestione separata INPS) nonostante i contributi pensionistici che sto versando….
    …nche se tutto il mondo è in crisi, alcuni paesi (tra cui il nostro) partono con una serie di peccati originari di natura culturale….
    …A chi mi invidia il coraggio dico che cercare la felicità per sé stesso e le persone che si ama è un dovere, non una scelta. A chi mi rimprovera di abbandonare la barca rispondo che ritengo di avere fatto molto di più della maggioranza degli Italiani per cambiare le cose, ma non ha alcun senso condannarsi per solidarietà patriottica.
    ————————-
    saluti, Fabio (da roma….ancora)

  617. @Luca:

    – malgrado la crisi cresca, ad oggi in nessun paese si è registrato un clamoroso rovesciamento di fronte… –

    mhmmm… mica vero! 🙂
    Di Paesi colpiti dalla crisi e finiti in totale povertà, con capovolgimenti totali, ce ne sono già stati una marea sia nella storia della civiltà umana, sia nel storia moderna. Basti pensare all’Argentina o al Brasile, giusto per fare due esempi banali.

    Sei molto ottimista sul futuro della svizzera, io no.
    Ho 45 anni (non sono 100, ma parecchi!) e quello che vedo intorno a me (in svizzera) è una crisi senpre più schiacciante, se guardo all’europa idem, se guardo al mondo intero, anche.

    Quindi per quanto mi riguarda, non vedo nessun motivo al mondo per cui la svizzera non debba presto finire in recessione e poi in povertà come tutto quanto il resto del mondo.

    Diciamo che un piccolo dubbio nasce in me sul cosa accadrà dopo. Sarà capace il mondo di rimettersi in piedi con un nuovo sistema economico, o finirà per massacrarsi con un’altra delle sue assurde ed inutili guerre di cui si è sempre servito per “ricostruire le case dalle macerie”? Senza approfondire sulle varie ipotesi belliche probabili…

  618. la moneta sarà forte se fa riferimento a qualcosa di forte, porterà a disastro e recessione se fa riferimento a qualcosa di falso, manipolabile, truffaldino, disastroso.

    Cosa pensate dei vostri gioielli d’oro? e cosapensate dell’euro che accomuna spagna e italia?

    i politici svizzeri, che attuano la politica più confacente alle grandi industrie (che pagano le grandi tasse, cioè i loro stipendi) a settembre 2011 hanno deciso dilegarsi all’Euro. Decisione riconfermata qq giorno fa con la dichiarazione ufficiale che avrebbero comprato in quantità _illimitata_ titoli europei pur di stabilizzare il cambio!
    Questo vuole dire importare in svizzera la crisi che sta sconvolgendo il sud europa e la conseguente povertà. Avete letto dei suicidi tra gli imprenditori? l’artigiano impiccato a centocelle qq giorno or sono neanche ha fatto notizia, relegato in piccolo in basso nelle pagine più interne del messaggero di roma….

    La mia risposta è una moneta forte con riferimenti forti, come l’oro: http://vonmises.it/2012/03/26/lo-scudo-aureo/

    saluti, Fabio (da roma)

  619. Io sono nella spirale della disoccupazione da prima che scoppiasse la crisi, il colpo di grazia lo ricevetti alla fine del 2007 e lo pago ancora oggi. Prima entravo e uscivo, ora sembra essersi trasformata in un dato di fatto da cui è impossibile uscire. Quando leggo di molti italiani che vorrebbero trasferirsi mi chiedo: perché? Cosa vi aspettate di trovare?

    Se prendi paesi come l’Argentina parte dell’industria e quindi dell’economia è ripartita senza più padroni tra i piedi perché si è arrivati alla conclusione che sotto sotto non sono necessari al funzionamento della comunità umana. Inoltre la crisi non si ripercuote su tutti i paesi in uguale misura a causa di una diversa attività economica o base industriale che li caratterizza. L’Italia non ha un ABB o industrie tipiche dell’area tedesca che sono in pieno boom commerciale.

    Non inneggio su questo blog alla necessità di una rivoluzione, ma è presupposto diffuso (anche nei numerosi messaggi postati su questo blog) che per sopravvivere è necessario avere una sequenza di parassiti da mantenere.

    Non sono ottimista… ma faccio fatica a immaginare un capovolgimento di fronte in Svizzera dove da sempre la popolazione mostra un alto grado di servilismo nei confronti dei potenti. Dimentichi poi che in Svizzera c’è un tipo di educazione che tende a valorizzare un (falso) mito di comunità coeso al suo interno.

    Secondo me è altamente probabile che tutto si chiuderà in un bagno di sangue.

  620. Penso che ,come tutti sappiamo, paesi come la Germania hanno un debito altissimo, ma fanno la parte dei potenti, sopra gli altri pigs mediterranei,pensate che potrà durare a lungo?mi sembra che l’alleanza franco-tedesca si deleteria e che ci sia la volontà di affossare paesi come l’Italia, la Spagna, la Grecia già quasi del tutto affondata, per finire con Portogallo e Irlanda.E’ un nuovo modello di conquista senza armi, ma economica.L’Inghilterra, come sempre rimane intelligentemente all’ esterno da sempre liberista come è.La storia si ripete sempre, se guardiamo ai secoli passati si sono da sempre succeduti periodi di guerre e periodi di pace, insieme al benessere.Se guardiamo alle masse “plebee”, hanno sempre sofferto , dilaniati da guerre e fame,ora semplicemente i soliti potenti e ricchi vogliono ricreare le stesse condizioni,il progresso è stato un’illusione, fortunati noi che l’abbiamo vissuto.Semplicemente ci faranno tornare al “nostro posto” , loro ricchi sfondati, noi poveri e derelitti, cioè nella condizione che ha caratterizzato millenni di storia, niente di cui stupirsi, poveri noi, purtroppo vedo un periodo molto buio all’orizzonte, ma l’importante è mantenere la dignità, la solidarietà tra noi presto poveri..facciamo in modo che questi valori riemergano.Pensiamo già solo ai nostri nonni:2 guerre mondiali sulle spalle…..lo so, noi non siamo preparati, ma non dimentichiamo che nel resto del mondo quotidianamente la gente muore di fame e a causa della guerra, non ci sentiamo privilegiati per aver vissuto degli anni sereni?la sofferenza non ha mai abbandonato le genti di questo mondo, questa dovrà essere una occasione di tornare ad essere più umani e più fratelli, non perdiamola.Nello stesso tempo dovremo lottare per la giustizia.Dobbiamo essere forti.In questo giorno di Pasqua ricordiamo che Colui che è stato deriso, umiliato, torturato e messo in croce poi è risorto:come metafora dobbiamo credere che dopo un periodo buio dovrà per forza tornare a splendere il sole, auguriamocelo per noi e per i nostri figli e nipoti,Buona Pasqua a tutti.

  621. Io come tutti voi ho la forza ancora per sperare e sognare, come voi sono stanco dell’Italia oramai invivibile e degli italiani che non reagiscono, come voi ho pensato di trasferirmi in Svizzera. Farlo non credo sia così facile come a dirsi, il problema è sempre il lavoro credo che anche in Svizzera ci sono tante difficoltà nel trovarlo. Io sono invalido civile e ho 38 anni, volevo sapere:

    1) è facile trovare lavoro per categorie protette? Devo comunque risiedere in Svizzera?
    2) un disabile che non lavora in Svizzera ha una pensione? A quanto ammonta?

    Grazie, ciao,
    Stefano

  622. 1) Perdonami se magari ti smorzo le aspettative positive che ti sei fatto, ma a quell’età e come invalido civile posso dirti che è quasi impossibile trovare lavoro in Svizzera. In questo paese ci sono un sacco di preconcetti sugli invalidi e c’è molta sensibilizzazione riguardante il loro reintegro nell’attività produttiva perché la tendenza è quella di snobbarli e metterli ai margini. La sensibilizzazione ha due obbiettivi… integrare gli invalidi nella società civile attraverso il lavoro e consentire allo Stato di risparmiare diversi quattrini

    2) Per percepire l’invalidità in Svizzera bisogna lavorare almeno un anno nel paese e a livello di rendita, senza una cassa pensione (obbligatoria dopo i 25 anni), si guadagna una miseria. So che ci sono dei correttivi, ma non so fin quanto possano essere d’aiuto per aggiustare la situazione

  623. Stefano, non prenderla come offesa, ma il governo svizzero quasi sicuramente si rifiuterebbe di prendersi a carico gli invalidi “altrui”.

  624. Non preoccuparti Luca, grazie delle informazioni, preferisco la cruda realtà piuttosto che avere brutte sorprese!
    Il punto 1 non mi dici nulla di nuovo in confronto all’Italia, il secondo punto e commento, vorrei capire se acquistando una catapecchia, chiedere la residenza e poi versare l’anno di lavoro che dovrei fare lì, se poi sono costretto a vivere con 4 soldi come sussidio dello Stato.
    Comunque non prendertela ma leggendo il tuo secondo commento, la mia esclamazione è stata: Minchia, che paese di merda e poi fanno tanto i fighi !!!! Da tutti i tuoi commenti ai vari utenti mi sembra che suggerisci di restare in Italia che la Svizzera è peggio !
    Fammi sapere, grazie.

  625. Stefano, non sono sicuro di quel che sto dicendo, quindi prendilo molto con le pinze…

    Mi scuso perché prima mi sono spiegato male. Per prendere una rendita di invalidità bisogna aver lavorato un anno, ma da “sani”.

    Acquistare una catapecchia è durissimo per svariate ragioni:
    a) devi avere il 20% in liquidità del valore totale della catapecchia e probabilmente questo capitale finirebbe sotto l’occhio di qualche legge antiriciclaggio
    b) per fare acquisti immobiliari devono passare MINIMO 5 anni, tempistica che coincide con la concessione di un permesso a tempo indeterminato (ma se ti reputano “non integrato” allora gli anni rischiano di aumentare in maniera esponenziale). Questa norma decade se sei una persona con un reddito dai 140’000 Euro all’anno in avanti (molto benestante) per cui sono previsti dei permessi speciali
    c) non so se una banca finanzierebbe una persona che vive con una rendita di invalidità… da quel poco che ricordo non concedono crediti a persone in stato di bisogno
    d) ammettiamo che disponi del capitale per acquistare la catapecchia, verresti massacrato di tasse (in Svizzera quasi tutti lasciano che una banca sia perennemente “proprietaria” della casa per aggirare questo problema)

    Ti parlo molto schiettamente… pensare di venire e attaccarsi subito allo stato sociale per il resto della tua vita è qualcosa di improponibile. Non sono un giurista, ma siccome te non hai mai pagato un’assicurazione sociale svizzera in qualsiasi caso non ti aiuterebbero

  626. Grazie Luca e complimenti per il blog!
    Ci tengo a precisare una cosa però, non voglio vivere facendomi mantenere dallo Stato, non l’ho mai fatto nemmeno quando ne avevo diritto, ma mi sono concentrato su questo nel porti la domanda solo perchè in attesa di trovare un occupazione volevo stare con le spalle al sicuro. Comunque, ho capito, niente Svizzera, rimarrà per me solo un ricordo piacevole di ex svago di Casinò e belle donne….
    Grazie e buona fortuna a tutti e per chi rimane in Italia diamoci da fare per cambiare finalmente le cose che non vanno assolutamente bene, siamo ridicoli agli occhi di tutti e io condivido !

  627. @Stefano

    Ho seguito i tuoi interventi e posso immaginare la tua reazione. Luca ha descritto perfettamente “certi problemi” importanti, con cui concordo.

    Certo, osservando il tutto da questo specifico punto di vista la svizzera ci fa una bella “figuraccia”. Ma in effetti è così nonostante ci siano moltissimi svizzeri contrari a questo sistema che a loro volta tentano (invano) di migliorarlo. Il *punto* è che sotto sotto, come per tutte le cose, è pur sempre una “semplice questione di Valori”… Purtroppo il valore assoluto (passami il termine) con cui è generalizzabile il mondo intero, compresi i Paesi più poveri e “arretrati”, è sicuramente il dio-denaro. Diciamo che più o meno *avere tanti soldi* è il sogno di tutti. Taluni lo manifestano appieno, altri lo nascondono o lo mimetizzano bene dietro altri valori quali la famiglia, l’altruismo, la fratellanza, ecc ecc…

    In qualsiasi parte del mondo vivi, ciò con cui ti SCONTRI continuamente e quotidianamente è il denaro e il suo dio. Ovvero il desiderio di chi ti sta intorno di AVERE ABBASTANZA SOLDI PER VIVERE BENE. Ovunque. Non ci sono eccezioni. Perfino due naufraghi su un’isola sperduta trovano il modo dopo breve tempo di “inventarsi qualcosa” per lo “scambio reciproco”. Anziché trovare il modo di usare insieme le risorse disponibili. Forse è un istinto innato, forse solo una “vecchia abitudine”. Quindi, secondo me, non è tanto la salute economica di un Paese a essere rilevante, ma la “salute dell’anima” di chi ti circonda (compresa la propria ovviamente). E sempre secondo me, oggi come oggi sono tutti un po’ “malati”. Tutti un po’ da curare. Solo che non lo sanno.

    Il mio consiglio – che dò soprattutto a me stesso oltre che a chiunque – è quello di preoccuparci di “selezionare” meglio le persone che ci stanno intorno. Quello di non dare ascolto alla FAVOLA che “non sia giusto giudicare gli altri” e, invece, cominciare a fare proprio questo: GIUDICARE CHI ABBIAMO INTORNO. È ovvio che per farlo bisogna imparare prima a giudicare se stessi. Perché quello che rende bella o brutta la nostra vita (o parte di essa) è SICURAMENTE la gente di cui ci circondiamo tutti i giorni. Si può vivere malissimo tra i più ricchi e potenti del mondo e malissimo anche tra i più poveri. Ma allo stesso modo si può vivere benissimo a qualsiasi livello SE LE PERSONE DI CUI CI CIRCONDIAMO SONO QUELLE “GIUSTE”. Perfino i barboni, se si circondano di altri “barboni giusti” possono vivere una vita più bella di tanti ricchi circondati da “persone sbagliate”.

    Questo vale sia a livello comunitario che familiare quanto a livello di parentele e di amicizie.

    Tutto sommato, nonostante l’APPARENZA, sono dell’avviso che in Italia si viva molto meglio che in svizzera. Poiché nonostante tutte le brutture (sicuramente spiacevoli e a volte vomitevoli), l’ *italiano* è molto più libero dello *svizzero*. E la LIBERTÀ è il bene più grande di un essere vivente dopo la salute.

    Non dico che gli svizzeri non siano “liberi”, in realtà il sistema crea una “finta-libertà” che se vissuta così può essere percepita comunque come libertà. Ma l’italiano è più libero, perché non è plagiato dalla “finta-libertà del sistema”. Forse poi il tutto si traduce in un’economia più sviluppata, ecc ecc… della Svizzera, ma bisogna imparare a distinguere se le qualità di un Paese siano riducibili anche ai suoi singoli cittadini o se sono solo pregi che appartengono alla nazione in senso lato. Una comunità che *funziona bene* non coincide quasi mai con il benessere individuale e personale dei sui membri, che proprio per farla funzionare bene devono RINUNCIARE (coscientemente o meno) alla propria LIBERTÀ PERSONALE. Quella libertà che rende ogni individuo importante.

    Lo so, immagino che su questo si possano scrivere libri interi e che già ne siano stati scritti… 😉
    Ma la filosofia che alberga in ogni singolo individuo è quello che PIÙ CONTA ALLA FINE per quell’individuo, e se la società in cui vive non gli permette di sentirsi davvero LIBERO, allora il vero *BENESSERE* diventa solo una scelta personale tra l’adoperarsi per il benessere collettivo o l’adoperarsi per la libertà VERA di ogni essere umano della terra.

    Oggi come oggi gli individui percepiscono un valore meno forte di se stessi, poiché la globalizzazione ha cancellato i valori umani e li ha rielaborati in ciò che viene definito *MARKETING*. Spero solo che presto tutti questi individui si sveglino dal loro sonnambulismo e comincino a COSTRUIRE UNA SOCIETÀ fondata su nuove strutture, che permettano alle persone di tornare ad essere tali. Perché essere schiavi del dio-denaro è mlto peggio che morire da veri uomini. Anche se dovesse essere una morte dovuta alla fame.

    Ecco perché ho deciso di lasciare la svizzera e tornare in italia.
    Ovvio che quando lo farò, sarò ben cosciente che quello che mi aspetta è un futuro molto duro e forse frustante, ma finalmente riavrò indietro la mia LIBERTÀ DI INDIVIDUO! Poi posso pure passare a vita migliore. Ma di morire da cog**one che alimenta le banche e il benessere del *sistema*, mi sono definitivamente ROTTO. Meglio campare qualche anno di meno a mangiare pane e cipolle nel mio piccolo paesino di 2000 abitanti, che sacrificare tutta la mia vita per il benessere del Paese, dove per “Paese” si intende il “Sistema Bancario” anziché quello dei cittadini, in cambio di pochi “spiccioli” che danno in fondo soltanto un po’ più di comodità. Non che non apprezzi la comodità, sarei un ipocrita se la disprezzarsi, ma tutto dipende molto da QUANTO quel po’ di comodita alla fine COSTA all’individuo.

    (mi scuso per la lunghezza del post)

  628. Grazie come sempre, condivido tutto però fai attenzione al tuo passaggio, perchè il motivo per cui la gente vuole scappare dall’Italia è lo stesso motivo per cui tu vuoi scappare dalla Svizzera. L’Italia non è più come una volta e anche qui se sei fortunato ad avere un lavoro, il tuo stipendio va via tutto tra Stato, mutuo, spese casa e costo di vita oramai alle stelle! AUGURI !

  629. @Stefano

    Grazie anche a te Stefano. Per i tuoi consigli sull’Italia e il tuo parere 🙂
    Purtroppo lo so che quello che dici è vero (i miei genitori vivono in Italia e anche molti miei parenti. In Campania. Quindi puoi immaginare che teoricamente è perfino il posto “peggiore”, a livello lavorativo, in cui tornare. Ma è proprio questo il punto:
    Io non me ne torno in Italia nella speranza di trovare qualcosa di migliore da quello che lascio qui.

    Me ne torno in Italia per riavere indietro un po’ di quella libertà di pensiero che qui mi è stata sottratta per permettermi (quando ancora si poteva fare) di vivere più comodamente che al mio paese. Si, perché quella che ti viene sottratta qui è proprio la libertà di pensiero. La libertà più preziosa fra tutte le libertà immaginabili.

    È anche vero che da buon artista non mi sia lasciato molto condizionare dal “Pensiero svizzero”… Comunque ho dovuto imparare a conviverci, e quindi ad auto-impormi certe conclusioni per non restare emarginato. Ma come vedi la Svizzera non è riuscita a cancellare dalla mia anima il profondo Valore della libertà di pensiero abbastanza tipica degli italiani. E dato che ORA non può più offrirmi niente in cambio, non c’è motivo per me di restare qui. A parte i miei figli che vivono con la loro mamma. Ma nel frattempo sono cresciuti anche loro e presto dovranno affrontare anche loro le difficoltà della vita. Ecco perché non mi sono opposto quando c’era da optare per la scuola svizzera anziché quella italiana privata. Non è che siano diventati “svizzeri” perché ho insegnato loro tutta la mia italianeità, ma una buona “dose elvetica” ormai l’hanno aquisita. Quindi potrebbe essere complicato per loro seguirmi in Italia. Ti assicuro che è l’unico “pezzo di vita” che lascio molto a malincuore. Ma del resto ormai vivono dalla loro mamma… Quello che farò sarà senz’altro di tornare in svizzera di tanto in tanto per poterli riabbracciare. Purtroppo la “vita emancipata” fa di questi brutti scherzi…

    Comunque non torno in Italia con le mani in mano, nè tantomeno con l’utopia di trovare un datore di lavoro. Torno in Italia con un piccolo progetto personale dedicato alla musica. Vedrò prima di inserirmi nel “mondo musicale di casa mia” e poi di mettere in atto il mio progetto. Forse un po’ ambizioso, ma sicuramente utile e originale per tutti. Se avrò anche un po’ di fortuna dalla mia, bene, altrimenti userò le mie qualità artistiche giusto quel tanto per sopravvivere. Ma vivrò quel che mi resta da vivere, con il mio “pensiero libero” nella testa e nel cuore. Poiché in Italia bene o male non ti servono 2’500 Euro solo per avere un tetto sopra la testa e pagare tutte le assicurazioni obbligatorie. Per poter sopravvivere – se i miei calcoli non mentono – mi occorreranno ca. 400 Euro. Il resto (se riuscirò a guadagnarmelo con la musica) sarà “oltre la mera sopravvivenza”.

    Comunque non è che vado solo a “suonare alle seratine”… Mi organizzerò nel modo migliore che posso per creare un piccolo “mondo della musica”, grazie a tutto ciò che ho avuto modo di imparare in passato quando ho creato la mia GmbH (SRL) qui in Svizzera. Tenterò di creare un piccolo “mercato parallelo” di bravi “musicisti sconosciuti” ma PERFETTAMENTE ORGANIZZATI, per offrire un nuovo tipo di mercato agli organizzatori di eventi musicali in tutta l’Italia.

    Qui in Svizzera un simile progetto sarebbe molto arduo perché “fare il musicista” è relazionato agli hobby e non a un lavoro vero e proprio. E di fatti la “scena musicale elvetica” non è assolutamente paragonabile a quella italiana.

    Un caro saluto e grazie per i tuoi auguri. Auguro anche a te il meglio! 🙂

  630. Fabio, consentimi un’osservazione. Sia io che te credo possiamo concordare sul fatto che la Svizzera è un paese molto asettico.

    Quel che a me irrita della Svizzera è quello spirito di attaccare, anche pesantemente, chi non riesce a collocarsi all’interno della società elvetica.

  631. ciao mi chiamo silvana ho 27 anni vivo a italia ..pero voglio andare vivere a Svizzera..come devo fare..?mi potete aiutare .grazie.vorrei sapere che documenti servono .come funzione con permesso di soggiorno ..

  632. Luca,
    concordo in pieno. E non puoi immaginare quanto.

    Per quanto mi riguarda, se ci riuscirò (ammesso e non concesso che me lo lascino fare), contatterò una giornalista di un rinomato quotidiano e le proporò uno “scoop” di prim’ordine! Con tanto di prove documentate su come “certe istituzioni” si ACCANISCANO CONTRO LA GENTE IN DIFFICOLTÀ per riuscire a “fregargli” i soldi accumulati sul conto-pensione. Soprattutto se stranieri.

  633. Buongiorno 🙂 vorrei al piu presto trasferirmi con la mia famiglia in Svizzera precisamente nel Canton Ticino e di conseguenza iniziare a lavorare, cosa devo fare?quali sono le procedure? mi potreste consigliare un`agenzia dove rivolgermi? vi ringrazio in anticipo 🙂

  634. Fabio, senza offesa, ma non ho capito come fanno a rubare i soldi dei fondi pensione.

    Viene sempre esaltato il fatto che la gestione privata tende ad essere più trasparente (sì, quanto le casse malati… :D) rispetto ad una pubblica a loro detta eccessivamente politicizzata.

    Conosco la ragione per cui si è privilegiata la capitalizzazione al semplice trasferimento… ma in Svizzera puzza tanto di favore che i politici hanno fatto ai privati, in particolar modo dopo che questi ultimi possono giocare i capitali risparmiati dai lavoratori in borsa.

    Se la cosa non ti da fastidio, vorrei conoscere anche io lo scoop (auch wenn auf Deutsch).

  635. Fabio, ho riletto attentamente il tuo messaggio dell’1 aprile delle 15.41 e a ben pensarci la situazione e i consigli dati sono molto importanti per gli amici che ci seguono.

    Consiglio caldamente di leggere quel post.

  636. Buonasera, segnalo qualche notizia che mi è pasa più interessante:

    http://www.ch-go.ch/ueber-go/wer-sind-wir

    è il sito web del centro svizzero di competenze per lo scambio e la mobilità della Fondazione ch per la collaborazione confederale (www.chstiftung.ch). La Fondazione ch è sostenuta dai cantoni e ha sede a Soletta. Dal 2011, la Svizzera partecipa a pieno titolo ai programmi europei di educazione, formazione professionale e di gioventù. Contemporaneamente, gli scambi nazionali sono parte integrante dell’attuazione della Legge sulle lingue. Da ottobre 2010, il centro di competenze offre un servizio di consulenza per i programmi europei nonché per i programmi nazionali ed extraeuropei già sperimentati.
    GO significa «Superare le frontiere, maturare esperienze, acquisire conoscenze». Chi partecipa a un programma di mobilità rafforza le proprie competenze personali, professionali e linguistiche e ha l’opportunità di conoscere altre culture.

    —————————————-
    http://fieradellelingue.com/
    Dal 19 al 21 Aprile Roma ospita La Fiera Internazionale delle Lingue, un evento dedicato alla formazione linguistica a 360 gradi.

    L’obiettivo della fiera è quello di aiutare a capire l’importanza della conoscenza delle lingue nel mondo lavorativo attuale e mettere a conoscenza i diversi metodi di apprendimento della lingua straniera a seconda della diversa fascia di età.

    Saranno presenti gli stand di circa 40 istituzioni nazionali e internazionali, scuole, università, servizi di orientamento, enti di promozione turistica, associazioni, come:
    Ministero dell’Istruzione/ioStudio, Oxford University Press, British Council, Cambridge ESOL, ANILS, ESN-Erasmus, Visit Malta, AIESEC e molti altri.

    Gli argomenti trattati durante i vari seminari e workshops includono lo studio delle lingue straniere; stage e lavoro all’estero; orientamento post diploma; mercato del lavoro estero……….

    —————————————-
    http://www.informarexresistere.fr/2012/04/11/daniele-poto-101-motivi-per-non-vivere-in-italia/
    questo giornalista, andato in pensione grazie alla legge apposita per l’editoria di qq anno fa che gli ha concesso privilegi che i comuni mortali si sognano, ha appena pubblicato un libro sullo schifo italiano: dalla politica al tic dei telefonici, dal virus fiscale al potere delle lobby, dal complesso ebraico alla demeritocrazia. Un piccolo atlante condivisibile del fastidio crescente in cui riconoscersi.
    Naturalmente il tipo in questione non ha nessuna intenzione di andarsene dall’italia, aggrappato alla pensione pubblica appena conquistata.
    _________________
    Ciao, Fabio (da roma)

  637. @Luca:

    – Fabio, senza offesa, ma non ho capito come fanno a rubare i soldi dei fondi pensione. –

    Non si tratta di un furto vero e proprio, ma di qualcosa di “premeditato” se sei straniero. Ovviamente a mio modesto parere personale. Provo a spiegarlo.

    – Finisci all’assistenza sociale perché non riesci a trovare un lavoro…

    – L’assistenza sociale ufficialmente non è tenuta a trovarti un lavoro ma solo a “prestarti” il minimo esistenziale di ca. 1’850.-/mese

    – La stessa, in via “non ufficiale” (per mezzo di regole interne) è tenuta a collaborare con tutti gli altri enti per reinserirti nel “settore primario del lavoro”. Questo solo per casi particolari (x cittadini svizzeri). Ora non è il caso di elencare quei casi.

    – A “parità di caso”, se sei straniero (non ufficialmente!) NON ti aiutano a reinserirti nel settore primario del lavoro (ma solo in alcuni programmi dove ti pagano al max Fr. 10.50/ora). Se invece sei svizzero devono (dovrebbero) farlo obbligatoriamente.

    – Quindi uno straniero, ANZICHÉ ESSERE REINSERITO NEL SETTORE PRIMARIO LAVORATIVO, VIENE “TENUTO AL LIMITE DELLA SOPRAVVIVENZA”… e poi SPINTO a tornarsene a casa sua attraverso forzature lavorative obbligatorie SOTTOPAGATE (ossia ti fanno guadagnare al massimo i Fr. 1’850 che ti dovrebbero “prestare” comunque!). Ma attenzione!!! Prima di rispedirti a casa danno un’occhiatina alla tua cassa pensione!!! Perché se te ne torni a casa quei soldi te li porti via (a meno che non vai a lavorare in patria, e con gli accordi bilaterali DOVRAI lasciarli in Svizzera! Ma dato che non lavori… te li devono dare!). Quindi cosa fanno??… Prima di spingerti a tornare a casa tua TI PRESTANO LORO I SOLDI IN MODO CHE TI INDEBITI CON LORO!!! Così quando poi vai per prenderti la tua cassa pensione per tornartene a casa, trovi una bella sorpresa! Prima di dartela SCALANO quello che gli devi a loro! Così la tua pensione te la danno, ma non ti resta praticamente più nulla!

    Beh, certo è un’accusa SERIA questa. Tutta da dimostrare, potrebbe ribadire qualcuno. Ma a me l’hanno fatto. E non per MIA volontà. Infatti io all’assistenza sociale ci sono finito per una IMPOSIZIONE!

    Ossia, dato che tempo fa avevo accettato di lavorare sottopagato, e quindi dopo 1 anno cominciavo ad accumulare insolvenze per ca. 3’000-4’000.- Fr., mi sono rivolto a un’Istituzione comunale per il RISANAMENTO DELLE FINANZE.
    Asserivo che con 3’200.- non riuscivo a pagare anche Fr. 1’000.- di alimenti, e quindi o SOTTOSCRITTO UN CONTRATTO VERO E PROPRIO, IN PIENA REGOLA PER IL *RISANAMENTO DEI DEBITI*, che includeva ovviamente anche la totale gestione della mia busta-paga. SE AVESSI FATTO TUTTO CIÒ CHE MI VENIVA DETTO DI FARE, AVREBBERO RISANATO LE MIE FINANZE. QUESTO CON TANTO DI CONTRATTO (solo che nel contratto c’è scritto cosa accade SE IO non rispetto i punti contrattuali – devo risarcire il suddetto ufficio con Fr. 2’000.-, MA NON cosa accade se loro non riescono a risanare le mie finanze!).

    Così nonostante abbia cercato invano un lavoro MEGLIO PAGATO (come da loro stessi imposto per risanare i miei debiti, di almeno Fr. 3’800.-) Non solo non sono riusciti a risanarmi le finanze (con i 3’200.- che guadagnavo con un lavoro al 100%), ma si sono accumulati ulteriori debiti anche nell’anno successivo dove comunque ancora lavoravo! Poiché anche nell’anno successivo 3’200.- di busta-paga erano troppo pochi per risanare le finanze anche se gestiti da loro!

    Avendo più volte chiesto al mio datore di lavoro un aumento, sono diventato scomodo e con una scusa mi hanno licenziato. Quindi l’ufficio di “risanamento del comune” dove mi ero rivolto per risanare le mie finanze mi ha IMPOSTO di andare all’assistenza sociale. Dove ovviamente a Fr. 1’800.-/mese, si fa in fretta a “mangiarsi” la pensione!

    Il tutto nonostante da parte mia avessi CONTINUAMENTE PROPOSTO DI METTERMI IN PROPRIO CREANDO UN’AGENZIA MUSICALE, ABBINATA AD UNA SCUOLA DI MUSICA E A INGAGGI MUSICALI, che sicuramente mi avrebbero fruttato il doppio di quello che mi “anticipava l’assistenza sociale”. Infatti da un dettagliato business-plan mi avrebbe fruttato almeno 3’800.-/mese. SOLO CHE DATO CHE DOVEVO SOTTOSTARE CONTRATTUALMENTE A QUANTO DECISO DA LORO, mi è stato detto che secondo loro il progetto musicale era un “sogno” e dovevo continuare a cercare un lavoro (che invece non sono riuscito a trovare solo per via della mia età, troppo caro per i datori di lavoro).

    Qualcuno ora potrebbe dire: MA POTEVI METTERTI IN PROPRIO LO STESSO!

    E no! Non potevo!!!
    1. Perché l’assistenza sociale esiste NON per aiutarti a metterti in proprio, ma solo se non hai il minimo indispensabile per vivere.
    2. Perché se lo avessi fatto avrei trasgredito al punto contrattuale che mi prescriveva di fare PER FORZA solo quello deciso da loro. Quindi “niente musica”.

    In effetti inizialmente non riuscivo a capire che cavolo di vantaggio potressero trarne, “mantenendomi loro” anziché lasciarmi mettere in proprio. POI CI SONO ARRIVATO! Mi si è accesa la fatidica lampadina!
    Se loro mi anticipavano 1’850.-/mese, poi IO MI SAREI INDEBITATO CON LORO, E DATO CHE SONO STRANIERO, MI AVREBBERO SPINTO A TORNARMENE IN ITALIA DOPO AVERMI ANTICIPATO IL CORRISPETTIVO CHE MI SAREI PORTATO VIA DALLA MIA CASSA-PENSIONE!
    Se invece mi fossi messo in proprio, molto probabilmente sarebbero restati soldi miei. E magari me li sarei anche potuti prendere ed usare per mettermi in proprio!

    Effettivamante non è FACILE DIMOSTRARE che in tutto questo esiste una vera e propria *INTENZIONALITÀ*, ma vorrei proprio vedere chi può dimostrare il contrario, visto che non mi hanno neppure lasciato tentare nonostante le mie continue richieste di lasciarmi mettere in proprio.

    Risultato:
    Non sono riusciti a raggiungere IL LORO TRAGUARDO DI RISANARMI I DEBITI (accumulati solo per via del lavoro sottopagato), e dato che nel contratto non esiste una clausola che specifica COSA SUCCEDE qualora loro non raggiungono il traguardo prefisso contrattualmente, ORA POSSO ATTACCARMI AL TRAM! E – CILIEGINA SULLA TORTA – SE VOGLIO USCIRNE DEVO PRIMA PAGARE LA PENALE DI FR. 2’000.- PER ESSERMI RITIRATO PRIMA DI ESSERE RIUSCITO A RISANARE LE MIE FINANZE!

    Spero che tutto questo possa essere UTILE a chi sta facendo il pensierino di venire a lavorare in Svizzera. Perché, se è VERO che con un buon lavoro qui si vive BENE, è anche vero che con un lavoro sottopagato, in pochissimo tempo finisci sul lastrico. Poiché IN VERITÀ NON TI AIUTA NESSUNO! Te lo fanno solo credere. Ma DI FATTO, SE NON ENTRANO 4’000.-/MESE NON PUÒ AIUTARTI NESSUNO! E non esistono ancora leggi che GARANTISCANO delle paghe minime contrattuali! Quindi… Se trovate un buon lavoro ok (ma attenti a non perderlo!), ma se venite allo sbaraglio… Restate dove siete che è meglio. E tanto presto mi toccherà tornarci pure a me! 😉

    Nella speranza di aver aiutato, saluto cordialmente tutti voi 🙂

  638. ciao, voglio rispondere alle persone che vogliono trasferirsi in svizzera…. la svizzera non e’ piu quella di una volta, lavoro? se non conosci la lingua e inutile, le agenzie di collocamento sono tutte corrotte da altri stranieri che sono gia qua: albanesi, serbi, e vaii.. qua e’ pieno, sembra l’albania no la svizzera. le agenzie cercano personale qualificato che parli almeno 3 lingue per fare il falegnameee!!!! ridicoli. poi prendono indovinate chi tra un italiano e un albanese?… non comment. provare per credere.

  639. Ciao Fabio, prima di scriverti ho chiesto ad una persona straniera a carico dell’assistenza perché, senza offesa, c’è qualcosa che non torna.

    Lui mi ha detto che i soldi si tornano indietro all’assistenza pubblica esclusivamente nel caso si riesca a conseguire una vincita al Lotto. Gli ho chiesto se ha ricevuto delle pressioni di stampo discriminatorio e per il momento lui ha detto di no… anche se da quel poco che ho intuito gli hanno istillato dei bei sensi di colpa. Gli ho chiesto infine del famigerato debito accumulato se viene connesso in un qualche modo alla cassa pensione e lui, un po’ preoccupato, mi ha detto che la sua cassa pensione non verrà toccata.

    Ti dirò… io che sono cittadino svizzero non mi ha mai aiutato nessuno per reinserirmi nel mondo del lavoro. All’invero mi è stato rinfacciato a più riprese la mia vera origine e il fatto che io svizzero non lo sono veramente (anche se a livello personale ti giuro che non me ne può fregare di meno…). Sopra il mio attestato di naturalizzazione ho visto che una copia è partita anche all’ufficio dell’assistenza pubblica, ma lo scopo non l’ho capito onestamente. Di certo ti dico che se potessi tornare indietro, non rifarei la cittadinanza (non per una questione di “nazionalismo” ma per il fatto che è un paese troppo esigente per le cose che ti tornano indietro).

    Comunque la tua denuncia riprende molti aspetti che in Svizzera non vanno… la scarsa tutela lavorativa del settore privato (a meno che non si è una grossa azienda), il fatto di essere stato abbandonato e quella, molto forte, secondo cui se sei straniero cercano di spingerti ai margini fino a farti abbandonare il paese. Oggi come oggi io rispondo male ironizzando sul fatto di essere un senza lavoro e facendo indispettire conseguentemente chi si pone il problema del fatto che non svolgo un’attività lavorativa. Insomma, se i mezzi di produzione sono in mano ai privati, che colpa ne posso avere?

    Non ti nascondo che leggendo la tua storia mi viene voglia di non combinare più nulla a vita perché a differenza tua io non ho combinato nulla e parto già molto penalizzato (i vantaggi di essere svizzeri di recente acquisizione… :D).

    Sul resto ti suggerisco di ritirare la tua cassa pensione molto discretamente e di lasciare il paese (se te la senti) senza tanto clamore. Sulla discrezione gli svizzeri sono imbattibili.

    Per gli amici che ci seguono, direi di dare seguito al tuo consiglio finale… venire in Svizzera se effettivamente c’è uno spiraglio di miglioramento se no lasciate perdere (e questo lo ribadisco io che a differenza di Fabio sono cittadino svizzero e sono “dentro” le istituzioni).

  640. @Luca:

    – Lui mi ha detto che i soldi si tornano indietro all’assistenza pubblica esclusivamente nel caso si riesca a conseguire una vincita al Lotto –

    Non è così. Di norma, se hai un’improvvisa entrata di capitale, ti lasciano Fr. 25’000.- se sei singolo, Fr. 40’000.- se è una coppia, e poi se non erro Fr. 15’000.- per figlio. Il resto se lo prendono come RESTITUZIONE dei soldi anticipati. L’assistenza sociale è sussidiaria. I soldi vanno restituiti appena il capitale comincia a consentirne la restituzione. Questo punto varia però da cantone a cantone.

    Inerente alla cassa pensione, l’assistenza sociale PUÒ COSTRINGERTI A RITIRARLA 2 ANNI PRIMA DEL TEMPO se sei ancora un “caso sociale”.

    Ti dò i link in italiano e in tedesco:
    – skos.ch/store/pdf_it/Ringbuch_ital_2010.pdf
    – skos.ch/store/pdf_d/richtlinien/richtlinien/RL_deutsch_2010.pdf

    Ciao 🙂

  641. ciao.. vorrei spostarmi a lavorare con la mia ragazza in svizzera xo non so come muovermi x cercare lavoro e un posto dove stare.. qualcuno sa darmi una mano? grazie in anticipo

  642. Fabio, è arcinoto che avendo svolto una professione salariata hai accumulato un capitale sottoforma di cassa pensione e toccarlo non mi sembra corretto se si parte dal presupposto che questa porcata venne introdotta nel 1985 perché, in teoria, mancavano i contribuenti che potessero sostenere i pensionati con la sola AVS.

    Consentimi un’osservazione… non ti conviene dare i soldi all’assistenza pubblica e poi farti passare qualcosa sottoforma di prestazione complementare per compensare le spese sostenute? Secondo me nel tuo caso è un azzardo tornare in Italia. Fossi al tuo posto farei delle serate musicali senza dichiarare nulla applicando degli sconti affin quando i clienti tengano la bocca chiusa.

    Inoltre… detto tra me e te… alla tua età credi di riuscire a trovare ancora lavoro in Svizzera? Io sono quasi fuori dal giro.

  643. @Luca:

    – farti passare qualcosa sottoforma di prestazione complementare per compensare le spese sostenute? –

    Dunque… “farmi passare qualcosa” non rientra nel mio concetto di dignità. Se poi le prestazioni complementari le devo anche rimborsare, diventano una sorta di “prestito forzato”, e sinceramente non vedo per quale motivo dovrei “dare a loro il mio capitale risparmiato per la vecchiaia” per avere in cambio un “prestito” con cui essere tenuto sotto pressione e sotto controllo in tutti i sensi. Inerente alle “spese sostenute” non ho ben capito a quali spese ti riferisci.

    Il punto è che io non sono andato all’assistenza sociale di mia spontanea volontà, ma esclusivamente (e dichiaratamente contro la mia volontà) in base all’esplicita richiesta fattami da un altro ente di aiuto sociale con cui avevo contrattato (con tanto di contratto firmato!) il risanamento di un piccolo debito (ca. Fr. 3’000.-) accumulato in 1 anno mentre lavoravo sottopagato presso la Swisscom.

    In pratica quest’ultimo mi ha IMPOSTO, per motivi contrattuali, di andare all’assistenza sociale fin tanto non avessi trovato un nuovo lavoro. Dato che non mi sono potuto rifiutare (per non assumermi un’ulteriore onere di Fr. 2^000.- per non aver rispettato le condizioni contrattuali), anziché accettare la mia richiesta di mettermi in proprio per mezzo del MIO capitale accumulato sulla cassa pensione e quindi SENZA IL BISOGNO DI PERCEPIRE NULLA DALL’ASSISTENZA SOCIALE!, ecco che mi sono ritrovato dopo 9 mesi ad aver accumulato un nuovo debito verso l’assistenza sociale di oltre 12’000.- Fr. MA CONTRO LA MIA VOLONTÀ! Infatti quando mi sono presentato all’assistenza sociale ho chiarito SUBITO questo punto, e mi è stato detto che mi avrebbero solo aiutato mentre cercavo una nuova occupazione. Ovviamente rifiutandosi di aiutarmi a mettermi in proprio con i MIEI soldi. In pratica non avrebbero dovuto far altro che presentare la mia richiesta di mettermi in proprio al rispettivo ufficio. Così mi è stato VOLONTARIAMENTE IMPEDITO DA LORO di mettermi in proprio.

    Ora, ai 12’000.- accumulatisi per l’assistenza sociale forzata, vanno aggiunti anche altri 27’000.- accumulatisi per il mantenimento dei miei due figli. Perché anche in questo caso, CONTRO LA MIA VOLONTÀ, mi è stato imposto dalle suddette condizioni contrattuali inerenti il risanamento dei debiti, di lasciar anticipare al comune anche il mantenimento dei miei due figli! E siamo arrivati a 39’000.- Fr.! A cui va aggiunto anche il “debito iniziale” di ca. 3’000.- per cui ero andato a chiedere il risanamento. Quindi 42’000.- Fr. ca.

    Il tutto perché, ANZICHÉ FARE DA ME nel 2008, e quindi ARRANGIARMI a mettermi in proprio senza chiedere consiglio a nessuno, HO PENSATO “BENE” di chiedere aiuto a un servizio pubblico.

    Giusto ieri mi sono ritirato dal contratto sottoscritto per il risanamento degli iniziali 3’000.- (probabilmente dovrò sottostare a una multa di 2’000.- per essermi ritirato, ma a questo punto chi se ne frega!). E nei prossimi giorni mi ritirerò anche dall’assistenza sociale e mi metterò in proprio. Cercando di RECUPERARE PIANO PIANO tutti i miei soldi persi per colpa dei suddetti servizi pubblici!

    Se dovesse risultare impossibile, per sostenere le mie spese fisse (affitto, cassa-malattia, ecc), me ne tornerò in Italia. Perché se devo mangiare pane e cipolle, preferisco farlo a casa mia.

    Ma che non mi si venga mai più a dire che la svizzera AIUTA CHI HA BISOGNO! Perché se è VERISSIMO che a livello federale creino le norme GIUSTE per poterlo fare, è anche vero che a livello comunale NON LE APPLICANO! Ma inerente a questo punto, vedrò di avvalermi delle leggi federali verso il comune, nel caso che volesse ancora impedirmi di mettermi in proprio attraverso i MIEI soldi accumulati sulla cassa pensione.

  644. Ciao Fabio, non volevo offenderti.

    La mia idea era quella di seguire il modello ticinese e romando (che hanno copiato dai ticinesi) dove con solo una determinata quota di denaro proveniente dall’AVS coprono il resto con una prestazione complementare. La prestazione complementare per inciso è a fondo perso e venne creata per coloro che non hanno un secondo pilastro oltre all’AVS. La mia chiaramente è più una visione proiettata nel lungo termine… con la prestazione complementare ti viene pagata la cassa malati, le spese mediche (comprese quelle del dentista) e altre piccole spese (la Billag, abbonamenti a quotidiani, ecc.).

    Basandosi solo sul costo del premio della cassa malati pensavo che nel giro di pochi anni dovresti recuperare il denaro anticipato all’assistenza sociale.

    Per “spesa sostenuta” mi riferivo più che altro all’idea di un rimborso delle prestazioni sociali con la cassa pensione per poi recuperare tutto attraverso la prestazione complementare che dovrebbe durarti a vita.

    Inoltre, quando lavoravi presso la Swisscom, il sindacato non ha detto niente per quel poco che conta questa istituzione qui in Svizzera (secondo me poco più di facciata)? Non c’è modo di essere patrocinato gratuitamente da un sindacato o da una fondazione che prende una cifra simbolica e portare quel farabutto del tuo ex datore di lavoro (o chi ti ha subappaltato) davanti ad un giudice se non addirittura mettere il caso sotto il naso della magistratura per una responsabilità penale accodandone una civile per la gravità della situazione in cui sei caduto?

    Se fossi al tuo posto e non dovessi riuscire a recuperare quanto fatto da questi disgraziati, io rimarrei in Svizzera. Secondo me può essere durissima ripartire da zero in Italia dopo che hai passato la tua vita in Svizzera.

    Fermo restando che sia io che te abbiamo una cosa che ci accomuna… il fatto che le istituzioni elvetiche ci hanno entrambi danneggiato. Te parti da un passivo economico non indifferente che comunque puoi risanare, io ho un buco sul curricolo con quel che ne deriva a livello di danno di immagine su cui non posso più fare niente.

    Ai nostri amici che stanno agoniando di venire a vivere in Svizzera… lasciate perdere…

  645. @Luca:

    Ciao Luca 🙂
    Non mi sono affatto offeso! 😉
    Ci mancherebbe! Anzi ti ringrazio per i tui preziosi consigli, solo che ci tenevo a puntualizzare che quando finisci all’assistenza sociale, NONOSTANTE LE STUPENDE LEGGI FEDERALI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, tutto decade poiché l’assistenza sociale è cantonale e non nazionale. Quindi Berna può solo “CONSIGLIARE” ai vari cantoni come si devono comportare…

    Comunque, il punto per ciò che concerne la mia situazione personale è il seguente:

    – mi sono indebitato con il comune per un MIO errore. Ossia per aver creduto che le istituzioni sociali svizzere volessero davvero AIUTARE un onestissimo lavoratore che dal’età di 15 anni ha sempre lavorato pagando le tasse e tutto il resto, e non ha MAI avuto “buchi di disoccupazione” per 27 anni lavorativi consecutivi. Con ottime referenze e una condotta impeccabile! A questo punto è evidente che mi sono sbagliato a valutare “sociale” un servizio che ha davvero poco di veramente sociale, oltre alle belle parole e le belle promesse (per lo meno così mi è parso fino ad ora)… Poiché quando apri la porta dell’ufficio dei suddetti servizi, apri la porta dell’autodistruzione della persona e della dignità. Dato che come tu stesso sai dalla tua esperienza, se non hai la FORTUNA di trovare un lavoro ben retribuito per i suddetti “operatori sociali” non sei più nessuno e non vali più una cicca masticata! Ovviamente cambiano idea nel momento che anche loro perdono il posto di lavoro e non ne trovano un altro. Ma a quel punto la loro opinione non è più rilevante.

    – Per “sistemare” la mia posizione avrei bisogno di ca. 40’000.- Fr. e di una nuova occupazione che mi permetta di avere uno stipendio di ca. 4’000.- Fr./mese (ho calcolato un business-plan inerente a un mio progetto di lavoro nel settore musicale). Dato che la mia cassa-pensione è di ca. 39’000.- Fr. (poiché 20’000.- li ho dovuti passare sul conto della mia ex-moglie dopo il divorzio e questo è un altro PUNTO DAVVERO ASSURDO DEL SISTEMA SVIZZERO, visto che lei non ha mai lavorato a parte un paio d’anni!), ecco che i MIEI RISPARMI andrebbero a coprire il “debito forzato” ma dandoli a loro perderei la possibilità di mettermi in proprio grazie al mio capitale della cassa-pensione.

    – Qui però subentra un’alternativa: se hai guardato il link che ti ho postato precedentemente, a Pag 106 dice che alle persone sole dovrebbe essere lasciato un capitale di 25’000.- e alle coppie di 40’000, prima di chiedere il rimborso delle prestazioni elargite. Ma non ho ben capito se anche la cassa-pesione, ricevuta event. per mettersi in proprio, rientra in questi capitali. Mi auguro di si. Devo informarmi meglio. È che sono cose su cui pare che nessuno voglia dare informazioni precise e dettagliate.

    – Inerente alle PC (Prestazioni Complementari) se non erro sono solo abbinabili all’ AVS o AI, quindi come dovrei fare inerente al tuo consiglio? Non ho ancora raggiunto l’età pensionabile neppure lontanamente, avendo solo 45 anni.

    – Perché l’Italia potrebbe essere un’alternativa? Perché non avrei nè affitto, nè cassa-malattia da pagare mensilmente come spese fisse, diversamente che qui. Quindi attuando in Italia il mio progetto musicale di lavoro in proprio, anche se andassi a guadagnare solo 1’500.00 Euro al mese almeno 1’000.00 Euro sarebbero “netti”. Non sono certamente una grossa somma, ma a parità di “povertà” credo che si è più ricchi in Italia che in Svizzera.

    Al limite mi pianto un po’ di insalata e fagioli… Che potrei fare altrimenti? Sarebbe un totale cambio di vita! Logico. Ma almeno al mio paese molti vanno a piedi (se non hanno l’auto o lo scooter), tanto è un paesino decisamente piccolo! 😉

    Si, in effetti sarebbe un totale cambio di vita. Povero qua e povero la…
    Qui se vuoi fare l’abbonamento per i mezzi pubblici ti costa un occhio della testa!
    Lì te ne freghi dei mezzi pubblici e te ne vai a piedi tranquillo, poiché è tutto un altro tipo di vita. Ovvio che non è la vita dei miei sogni, ma che posso farci?… Certo che se devo fare una vita da POVERO, allora davvero preferisco imprecare in italiano (sapendo che lo capiscono) anziché in svizzero tedesco (che manco mi esce bene!) 😉

    Vabbé, non lo so, dai… Sto solo facendo un po’ di riflessioni. Magari poi la realtà vera potrebbe essere completamente diversa sia lì che qui. Chi può dirlo? 🙂

    Ciao.

    PS:
    Ragazzi e ragazze, donne e uomini, pensateci molto bene prima di scegliere un Paese straniero che potrebbe finire in pieno nella crisi europea! Non è uno scherzo ve l’assicuro.

  646. Fabio, non ti offendere, ma così come noi abbiamo aspettative elevate sulla Svizzera, anche tu si vede che non ci stai più da anni, non ti offendere, ma come fai a guadagnare 1.500 euro restando nel tuo piccolo paesino?come minimo ti dovrai spostare almeno nella tua regione e ti auguro ma davvero davvero di guadagnare 1.500 euro…..con la musica(è il mio stipendio da infermiera turnista notte e festivi compresi al netto dell’ ormai 50% o poco meno di tasse dello stato)ma forse in nero! se paghi le tasse ti rimarrà forse la metà!le tasse sono ormai al 50%, forse non sai che è iniziata una lunga lista di suicidi in tutta Italia, anche nel l’ormai “ricco nord”, stanno chiudendo migliaia di aziende, milioni di disoccupati.Perdonami ma gli stipendi sono molto bassi, magari sei un musicista bravissimo, ma credo che anche il mercato musicale sia in ribasso come tutto il resto ormai.Di sicuro per ora non pagherai il Servizio Sanitario, se hai una casa è già molto, non voglio certo deludere le tue aspettative, certo se hai agganci a livello superiore tipo case discografiche è un altro conto, ma se suoni es.piano bar ho paura che il giro d’affari sia moscetto, mi raccomando non sentirti offeso dalle mie parole, di positivo potrai ritrovare i tuoi familiari , ma la gente non è più allegra come un tempo, vedo molte facce scure in giro, siamo tutti preoccupati per la grave situazione.Di certo anche io confido nella generosità italiana, cioè spero che ,come gli argentini ci aiuteremo almeno a non morire di fame.

  647. @Francesca:

    Non misento offeso 🙂 …e per cosa?
    Le offese sono ben altre.
    Per esempio il fatto di essere emarginato (in Svizzera) quando non trovi un lavoro.

    La scelta del “paesino” rispetto a una città non è casuale 😉
    Quello che ho in mente funziona meglio nei paesini con pochi abitanti.
    Oltre al progetto musicale (che ti illustro dopo) ho in mente qualcosa di alquanto bizzarro (tipico di un musicista?) 😉

    Vado spesso al mio paese (in vacanza e in visita ai miei), più volte all’anno. Questo mi ha dato modo di conservare un minimo di amicizie e rispetto fra i miei compaesani. Non parlo di amicizie altolocate. Al mio paese sono quasi tutti poveri.
    Quello che ho in mente è di provare a far circolare nel mio paesino una nuova “moneta del compaesano”, assolutamente legale e lecita.
    Stamperò delle nuove banconote “dei cittadini del paese” e le regalerò a tutti coloro che le vogliono utilizzare (e stampare a loro volta) ovviamente per un massimo di 2000 “nuove monete” al mese procapite.
    Non sarà facile lo so, ma è qualcosa di fattibile in quanto già realizzato altrove con successo. Ecco perché è più probabile che funzioni in un piccolo paese dove già tutti si conoscono bene e sanno di chi fidarsi e di chi no.

    Ovviamente è qualcosa che sto studiando già da un po’ di anni a questa parte e non solo un’idea bizzarra. Questo sia per permettere ai miei compaesani di tornare a sorridere un po’, sia per cercare di riavviare l’economia locale (passami il termine forse un po’ esagerato). Diciamo che tutti coloro che lo desiderano (presumo tutti coloro che non hanno soldi) non avranno difficoltà ad “aderire” e a provare il nuoovo “sistema locale”, grazie al quale accettano di acquistare e/o vendere beni e servizi che possono creare con le loro capacità, il loro tempo e i loro hobby, senza spendere un centesimo di euro. Preaticamente un sistema di scambio di beni e servizi basato sul baratto ma supportato da un controvalore monetario (non ufficiale) che comunque è pur sempre meglio di NIENTE. In pratica sarebbe comunque lo stesso identico sistema con cui è stato introdotto il sistema monetario ufficiale.

    Inerente al mio progetto… È una combinazione di più progetti accuratamente incastrati fra loro, che possono essere attuati in tutta Italia e anche all’estero. Sia direttamente sul territorio che tramite internet.

    – scuola di musica per intrattenitori musicali (con possibilità di adesione per altri insegnanti)

    – Piccolo studio (economico) di registrazione per la produzione di DEMO da utilizzare per la promozione sia sul territorio che via internet

    – Piccolo negozietto (inizialmente solo online) di strumenti musicali nuovi, ma anche soprattutto di seconda mano, scelti appositamente per la musica da intrattenimento. Compreso l’adeguato abbigliamento per musicisti

    – Piccola agenzia musicale per la collocazione e promozione sul territorio e via online di musicisti intrattenitori di tutta Europa (compreso il sottoscritto)

    – Piccola agenzia di organizzazione di eventi sia locale che online

    – Servizio di “service”, ovvero nolleggio a basso costo del mio impianto audio e luci per piccole manifestazioni locali. E se dovesse incrementarsi anche per manifestazioni un po’ più grandi

    Diciamo che il progetto è modesto, ma preclude un’idea abbastanza dettagliata e ben studiata per mettere insieme tante piccole cose in modo da crearne una più grande, ossia un “centro della musica da intrattenimento” per organizzatori e aspiranti intrattenitori a 360°.

    Un simile progetto potrebbe funzionare anche qui in svizzera, ma per i motivi precedentemente specificati potrei essere costretto a tornamene al mio paese. Di certo farò il possibile per mettere in moto qualcosa. Che sia qui o in Italia non importa. E se il problema sono il SOLDI, allora forse è tempo di cominciare a reinventarsi pure quelli! 😉

    Ciao 🙂

  648. Ciao Fabio,

    io ho visto nei miei confronti solo un certo fastidio e alcune volte delle vere e proprie scenate sulla mia origine… questo non solo da parte degli svizzeri ma addirittura da parte di italiani (di cui molti senza passaporto svizzero).

    È vero… fin quando lavori tutto bene, poi quando rimani disoccupato cominciano problemi anche seri, specie se non rientri immediatamente nel mondo del lavoro. Io ti dico la verità Fabio non mi sono mai sentito responsabile per l’accaduto… se la legge consente per le più disparate ragioni l’iniziativa privata, che si accettino anche le conseguenze negative a livello sociale che questo presupposto “ideologico” crea perché se già il pubblico non si sente responsabile per le mancanze venutesi a creare, perché dovrebbe esserlo un privato?

    Rileggendo la tua storia mi viene voglia di tenere la mia situazione molto piatta… a maggior ragione calcolando che a differenza tua non ho avuto modo di mettere da parte delle riserve che non verrano mai erose (ci credo, non esistono… :D) e ho un buco di disoccupazione spaventoso.

    In merito al mio consiglio sulla PC… qui dipende molto da come ti senti a livello anagrafico perché sei troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per il mercato del lavoro (lo so, è assurdo ma è così). Se non riesci a reinserirti nella ricchissima realtà zurighese, cosa credi di riuscire a fare? Io rimborserei tutto quanto all’assistenza pubblica e poi dopo recuperei, se si può, il versamento fatto tramite la prestazione complementare. In meno di 10 anni avresti recuperato i soldi persi.

    La scelta finale spetta a te… sai quello che lasci non sai quello che trovi…

  649. un breve post OT sulla moneta (per Fabio) ….magari sono banalità, ma in un mondo che sa solo di keynes e non sa nulla di scuola austriaca di economia, non fa mai male una sana lettura economica….anzi, due:

    del mio amico Prof.Vernaglione
    http://www.rothbard.it/articles/riprendiamoci-la-moneta.pdf

    del mitico Ron Paul, senatore usa, libertario dal texas:
    http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=186:moneta-di-carta-e-tirannia&catid=53:traduzioni&Itemid=159

    saluti

  650. @Fabio:

    Ti ringrazio 🙂
    Conosco bene quel genere di lettura (è da oltre 20 anni che me ne occupo quotidianamente almeno 3-4 ore al giorno) e non solo 🙂

    Comunque, nonostante gli sforzi per capire il motivo che ti ha spinto a consigliarmi i due link, non sono riuscito a venirne a capo.

    Intanto ti ringrazio nuovamente e ti saluto in attesa di capirne di più.

    ciao

  651. altri punti di vista sulla svizzera: Più che il paradiso fiscale, si cerca il posto dove lavorare in pace. Piccoli imprenditori fuggono in svizzera
    http://www.youtube.com/watch?v=xKOPtK8RbpY&lr=1&feature=mhee

    ed il suo blog (svizzera ma non solo)
    http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.it/

    Come ho già detto, la mia simpatia va al cantone Zug, il cantone con una delle più basse tassazioni in svizzera:
    http://www.youtube.com/watch?v=DnmEUsCdToI

    qualche angolo caratteristico: http://www.youtube.com/watch?v=cr2n_BNwkik&feature=related

    riferimento on line per immigrati: http://www.zug4you.ch

    qualcuno si è ricordato della segnalazione che avevo fatto riguardo le fiere per l’imigrazione? spero di si e che abbia potuto cogliere questa splendida opportunità per visitare la fiera:
    http://www.expat-expo.info/Zug.html

    se non ci siete stati, girate nel sito comunque tra i link degli espositori, cercate di farvi un idea di cos’era l’expo. E preparatevi per l’unico appuntamento prima dell’estate, il 3 giugno a Basilea.

    —@ Fabio De Tata
    premesso che l’argomento moneta è OT qui, avevo avuto l’impressione che forse poteva esserti utile. A questo punto, se non a te, ne sai già, magari a qualcun altro dei frequentatori del blog.

  652. ovvio che in svizzera non sono solo rose e fiori, sarebbe davvero stupido affermarlo e pensarlo…. il fatto è che in italia siamo al 26esimo suicidio dall’inizio dell’anno.. mi ha colpito il corniciaio a centocelle, trovato dal figlio appeso ad una trave del laboratorio, cui il giornale che sfogliavo ha dedicato poco più di un trafiletto. Ormai non fanno neanche più notizia tragedie così gravi e profonde.

    e poi t’imbatti in queste cose http://www.net1news.org/le-iene-gli-imprenditori-vanno-in-svizzera.html

    …diversi imprenditori di Lombardia e Piemonte che, presi per il collo dalla crisi, non sanno più dove sbattere la testa….aziende familiari con pochi e fidati dipendenti…Il Canton Ticino ha predisposto interi distretti industriali…capannoni, le infrastrutture, una tassazione al 7% … efficienza, trasparenza e supporto. ‘Noi vi vogliamo’ dice la Svizzera…inizia l’immigrazione Nord-Nord. Un altro bel passo indietro del nostro devastato Paese.

  653. Salve ma qualcuno mi può spiegare come funziona in svizzera con i documenti vedo molti commenti con gente che dice mi sono trasferito ma come fa come funziona con la cittadinanza italiana si può andare quale via d’uscita c’è se qualcuno mi risponde e mi da un pò di informazioni ne sarei grata .grazie saluti. 🙂

  654. Sono quel genere di imprese che sarebbe utile non avere nemmeno sul territorio e la totale idiozia del governo nel perseverare in questa politica miope che ha causato alla Svizzera danni miliardari.

  655. La politica di “attrattività fiscale” causa alla Svizzera una perdita di mancati introiti di oltre 20 MILIARDI di Euro all’anno, calcolando che sono sovente aziende che danno un apporto insignificante di nuovi posti di lavoro e non creano innovazione.

  656. A Zugo ci andai una volta per metterci la residenza (ufficio) quando avevo la mia ditta. Dopo una sola mattinata cambiai idea. La residenza la lasciai dov’era prima.

    A parte che per arrivarci la strada non è delle migliori… resta il fatto che mi mise addosso una tristezza indescrivibile. Ma chissà, forse era solo personale suggestione.

  657. per Fabio: sui gusti personali, se non piace per qualche motivo, c’è poco da dire. Poi non che io abbia chissà che conoscenza delle cittadine svizzere. Comunque a me piacquero parecchio le cittadine di questo cantone, più per esempio della vicina Zurigo, seppure attraente molto pulita ed ordinata, o Bellinzona e Lugano.
    Cham l’ho trovata proprio deliziosa. Baar molto attiva, così piena di uffici e stabilimenti.
    Sulle autostrade avevi ragione, nel senso che ho trovato lavori in corso dappertutto per allargare le autostrade esistenti o per farne nuove. Il fatto è che, secondo me, per molti anni hanno puntato al massimo sulle ferrovie (facendo molto bene per il mio parere): sono collegati benissimo con tutta la svizzera. E col frecciarossa sono 7 ore ed un quarto da roma (compresa l’unica sosta a milano centrale).

    A Luca: penso di capire il tuo punto di vista. In italia è pieno di persone che preferiscono campare alle spalle altrui (la marea di dipendenti pubblici e forze armate) e che non fanno che dire, a chi produce e lavora sul serio, da ogni telegiornale o trasmissione TV ad ogni ora del giorno e della notte ‘dateci più dei vostri soldi, pagate più tasse’. Io mi ritrovo invece più nelle parole che ascolti in questa intervista del 4 aprile di Oscar Giannino a Giuseppe Bortolussi e Oscar Giannino http://www.youtube.com/watch?v=QsUUWwTqHt8

    un sito che vorrei consigliarti, se mi consenti e da parte mia con le migliori intenzioni, potrebbe essere quello del Mises Institute per la svizzera http://www.mises.ch/de/smi .

    Saluti
    Fabio (da roma)

  658. Fabio (da Roma), forse non hai capito. Il danno causato alle casse pubbliche da questa finta attrattività è notevole e a rimetterci è tutta la popolazione dei cantoni più “poveri” (dove si concentra la popolazione industriale).

    In Svizzera oltre ai parassiti pubblici (funzionari e militari, di cui i secondi sono addirittura una casta di nullità intoccabile), ci si accostano anche moltissimi parassiti privati…

  659. @Fabio (da roma)

    mhmm… ho il sospetto che ci sia qualcosa di molto più “radicato” a quella zona, da come ne parli. Sempre ammesso che il mio intuito non mi inganni su ciò che credo di leggere fra le righe 😉

    Comunque è ok 🙂

    Inerente ai miei gusti relativi a Zugo… Sono solo di orignie “generale”, da primo impatto insomma. Nulla in particolare o di definito.

    Gli “scassamenti” delle autostrade – ma anche strade locali & Co. – spuntano come funghi appena finisce l’inverno e gli operatori aziendali e comunali possono cominciare a LAVORARE (quindi a guadagnare milioni di Franchi in opere di costruzione ecc.). Il problema è che è ESAGERATO! Va benissimo sistemare le strade, ma qui il problema è di ben altro genere. Questo tipo di attività è tra le più convenienti in assoluto e genera un giro economico di miliardi di Fr. ogni anno. Quindi appena spunta il sole non si guarda più in faccia nessuno e si cominciano a piantare deviazioni e cantieri ovunque sia possibile… Non so se mi spiego!
    I disagi per la circolazione stradale sono notevoli! Ma a loro importa molto poco questo, la cosa importante è il GIRO ECONOMICO che ogni anno si viene a creare (e su questo non mi prolungo, perché credo che le conseguenze a livello di appalti & Co., siano facilmente immaginabili per tutti).

    Comunque va bene. È pur sempre meglio di quello che accade in Italia (a mio modesto parere).
    Intendo solo ribadire che non è tutto oro quello che luccica.

  660. . Saro breve e conciso .Ciao A TUTTI coloro che come me hanno deciso di trasrerirsi all estero .ho smesso di credere di parlare e di prendermela su tutto quello che riguarda l’Italia ., ho 43 anni e il tempo mi permette solo di agire velocemente. Dopo lunga e attenta riflessione, anche io per ovvi motivi ho scelto la Svizzera . Credo anche che l’ unione fa la forza . La prossima settimana andro in Svizzera per informarmi sulle possibili attivita’ da rilevare o avviare quindi, chiunque fosse interessato ad entare in squadra le porte sono aperte .Saluti Romani anche da parte mia

  661. cosa intendi per radicato?
    se ti riferisci a fondi neri ed evasione fiscale, non è purtroppo il mio caso essendo io impiegato in una ditta privata con stipendio minimo.

    il fatto è che, come tra un amministratore di condomini parco parsimonioso e corretto ed uno farabutto ladro e truffatore io preferisco il primo, così tra uno stato con bassissime tasse ed uno con altissime, io preferisco il primo. Ad un inferno fiscale preferisco un paradiso fiscale.
    Per me, basse tasse vuol dire rispetto delle persone, delle loro proprietà e libertà da parte di chi detiene il potere.
    in italia domina ormai la follia collettiva di caccia all’evasore…nessuno che pensi che 60mila dipendenti del comune di roma sono un pochettino troppi. nessuno che parli di seri tagli e licenziamenti della sterminata moltitudine di parassiti pubblici…

    spero ti piaccia: Interview mit Prof. Dr. Hans-Hermann Hoppe
    http://www.misesinfo.org/?p=1985
    …wir brauchen vielmehr ein Europa und eine Welt, die aus hunderten bzw. tausenden kleiner Liechtensteins und Singapurs besteht..

  662. – cosa intendi per radicato?
    se ti riferisci a fondi neri ed evasione fiscale, non è purtroppo il mio caso essendo io impiegato in una ditta privata con stipendio minimo. –

    No, no, intendevo che magari hai già delle conoscenze ed esperienze in quella zona. Nel senso che non vai allo sbaraglio. Tutto qui 🙂

    Comunque condivido la tua opinione.

  663. Mi scuso con tutti per il seguente “OT”

    @Fabio

    Ho letto l’articolo al link da te postato. Che dire?… È in parte condivisibile e in parte un po’ meno. Dico questo partendo da un pensiero simile a quello di Albert Einstein, secondo cui l’unico futuro possibile per il mondo sarà un Governo mondiale…

    Personalmente è un argomento che mi affascina fin da quando avevo 11 anni 🙂
    Ho sviluppato questa idea e la sto sintetizzando in un libro sotto forma narrativa (altrimenti rischia di diventare molto pesante). Un racconto “Fantasy” che mi permette di illustrare un mondo diverso da quello che conosciamo. Un mondo completamente unito, senza divisioni territoriali e senza sistemi monetari.

    Non è semplice immaginare una simile realtà, ma è comunque il frutto di oltre 30 anni di approfondimenti socio-economici, socio-psicologici e socio-culturali. Non si tratta, come in opere precedenti di altri autori, di una semplice ideologia demagogica, bensì di un “imbuto” che raccoglie l’evoluzione umana e tecnologica, filosofica e culturaale, imprenditoriale e di marketing, intrapersonale e comunicativa… e proietta il tutto “oltre l’imbuto” nella ristrutturazione di un nuovo insieme basato sulla concretezza del “vecchio” insieme.

    È un po’ come prendere tutti gli ingredienti che servono per fare la “solita torta di mele della nonna” per farne una nuova e apparentemente diversa. Dove nessun ingrediente viene tralasciato, bensì dosato diversamente.

    Il risultato è un mondo omogeneo (seppur diverso a livello locale), interconnesso, senza frontiere e basato su un sistema economico meritocratico dove il sistema monetario (limitato dai criteri del mercato globale) si trasforma in un “sistema a punti illimitati”, in cui la “ricchezza individuale” consiste nell’accumulo di “bonus” non trasferibili. Ovvero nella ricompensa individuale (relativa all’attività individuale sviluppata sulle qualità personali) che va a definire una nuova “scala sociale” non in base alla quantità di denaro accumulato, ma sulla quantità di “bonus” ottenuti dalla collettività per ciò che si fa di buono nella vita.

    È un concetto un po’ complesso per essere sviluppato in un post (da qui la necessità di narrarlo attraverso un libro), però è al contempo un concetto dovutamente approfondito in tutte le sfaccettature possibili e probabili. È una risposta chiara, dettagliata e approfondita a TUTTE le questioni o le problematiche che si potrebbero innescare qualora la società divenisse davvero “mondiale”.

    Il fatto è che quando ti metti a lavorare a un simile “progetto”, cominciano a delinearsi realtà che non sono concepibili se basate solo su qualche riflessione montata qua e la in un contesto dove la realtà resta quella che è. Un po’ come quando getti un pacco di stuzzicadenti sulla tavola e cominci a comporre figure nuove, per poi scoprire di essere riuscito a creare davvero ciò che prima era impensabile (solo perché non ci avevi mai provato seriamente).

    Il “segreto” (passami il termine) sta tutto nel mollare il condizionamento accumulato in una vita, e mettersi a costruire – SENZA PRECONCETTI – qualcosa di nuovo e più efficace partendo da ciò che già c’è. Poiché il problema che subentra quando si tenta di costruire qualcosa di migliore dipende essenzialmente dall’incapacità di “trasgredire” alle regole che la nostra mente si è creata allo scopo di catalogare e definire la propria visione della realtà.

    In sintesi: bisogna sbloccare la struttura sinaptica che genera sempre le stesse “fisse” nella testa della gente. La mente umana ha potenzialità immense, ma auto-condizionate e frenate dal processo cerebrale che tende a “marchiare una volta per tutte” ogni cosa su cui si imbatte. Ovviamente è una procedura utilissima quando si tratta di “automatizzare” azioni quotidiane, ma molto nociva quando si tratta di costruire qualcosa di veramente buono e innovativo.

    Ti scrivo questo allo scopo di rassicurarti sul fatto che quando leggo un intervento in un post (come per esempio anche quello in questione) lo faccio in modo approfondito e intensamente ragionato, e non così tanto per leggere qualcosa e spararne un’altra.

    Sicuramente sarà solo una QUESTIONE DI TEMPO, ma il mondo cambierà (com’è sempre cambiato tra l’altro), e questa volta si dirigerà verso una realtà più “globale” (da non confondere con la globalizzazione monetaria). Quindi ha poco senso remare contro corrente. È sicuramente vero il FATTO che bisogna affrontare soprattuto quei problemi della vita che si presentano nella quotidianità, ma a mio avviso è bene farlo tenendo ben presente la DIREZIONE in cui la società continua ad andare sempre più velocemente. Prendi l’Italia… Se dovesse “fallire economicamente” (cosa mooooolto probabile da qui a 2 anni, nel caso non si incrementi l’economia locale con una moneta complementare o sovrana), tutti quei capitali che oggi sono tali, diverrebbero “carta straccia” da un giorno all’altro. E se la società non si sarà PREPARATA AD AFFRONTARE UNA SIMILE EVENTUALITÀ, non potrebbe che derivarne un colossale disastro nazionale che sfocerebbe inevitabilmente sia in Europa che a livello globale (tramite un eventuale “fallimento europeo”).

    Il vero grosso problema consiste nel fatto che, così com’è strutturata la valuta dell’Euro, è una struttura destinata a collassare su se stessa. Potrebbe essere che chi ha avuto l’idea di creare un simile “furto organizzato” agli Stati europei abbia pensato ANCHE ad una soluzione con cui evitare il fallimento un attimo prima del collasso (e di essersi arricchito privatamente), ma è altresì probabile che non abbia “calcolato bene” gli effetti collaterali derivanti da un simile complotto sociale. Cosa che potrebbe seriamente compromettere la stabilità di PACE tra i popoli. Ora non è il caso di approfondire questo argomento poiché divenrrebbe qualcosa di molto lungo e controverso, ma per chi – come me – analizza e approfondisce da decenni questo genere di tematiche, diviene REALTÀ ciò che per molti resta pura e semplice demagogia.

    Che dire?… Speriamo che le mie valutazioni siano sbagliate. Perché se non lo sono, stiamo andando incontro a una crisi davvero seria. Svizzera compresa. Nonostante le piccole apparenti riprese economiche europee che scintillano qua e la…

  664. Ciao a tutti, sono un ragazzo di 29 anni, solo laureato in Informatica da quattro anni e mi sono inserito molto bene in questo settore, specializzandomi in diverse branchie di nicchia come le applicazioni per mobile Apple/Android, videogiochi e Animazione 3D.

    Ho lavorato e lavoro per aziende molto famose, percependo uno stipendio da fame per quello che faccio(come del resto i miei colleghi).
    La situazione è così in lombardia, anche in una città come Milano che ha molto da offrire come lavoro, ma poi il tuo stipendio te lo bruci in un attimo tra bollette e costo della vita che non è proporzionale al tuo stipendio.

    mi chiedevo avendo certificazioni e specializzazione in questo settore e fattibile trovare lavoro in svizzera?, dove dovrei cercare a Lugano o a Zurigo…?
    Ho provato a mandare qualche curriculum ma senza nessuna risposta…

    come posso provare ad inserirmi nel campo lavorativo svizzero?

    per vivere decentemente a lugano bastano 3000 franchi?..

    Lorenzo

  665. Salve a tutti! Mi chiamo Chiara, sono un’insegnante molto precaria della scuola dell’infanzia. Dai commenti che ho letto mi pare che la cosa fondamentale per iniziare sia avere un lavoro in Svizzera. Vorrei gentilmente sapere se nel mio campo (l’insegnamento nelle scuole materne) c’è possibilità a Lugano. Grazie di tutto. Chiara

  666. ti faccio i migliori auguri per il tuo libro.

    riguardo Zug, no non conosco nessuno. Mi piacciono i posti che garantiscano pochissime tasse ed una certa stabilità monetaria, ed altri fattori che trovi nell’index dell’heritage foundation http://www.heritage.org/index/.
    in modo molto rozzo se vogliamo (o lasciandomi guidare da coloro che reputo i massimi esperti in materia) rivolgo la mia attenzione alla top ten sicuro di non sbagliare. E vi ho trovato la svizzera. Ho poi scoperto che il federalismo fiscale hacreato competizione ed alcuni cantoni avevano tasse più basse. Solo a questo punto ho scoperto un posto chiamato Zug. Alla prima occasione (la fiera expat) ci sono andato e devo dire che le cittadine di quello stato mi sono proprio piaciute.
    Solo in questi ultimi mesi, mi ha molto deluso la violenta sterzata europeista e sto ripensando al tutto: la politica svizzera tutta prona ed arresa ai vicini della ue, il cambio fisso che cede sovranità monetaria a bruxelles, buttare immense quantità di franchi per comprare titoli ue, l’abbandono del segreto bancario, le tasse…. Mi comincia a stare stretta anche la svizzera.

  667. Messaggio —-> Francesco on 2 febbraio 2012 at 14:40 said:
    Caro Luca non volevo fare pubblicità al mio sito che é rivolto solamente alle Aziende e non ai privati quindi le eventuali informazioni mirate sono gratuite e frutto della mia esperienza nel settore .

    Ciao Francesco…. mi daresti il link del tuo sito per piacere…. grazie.

    Marina

  668. 1) Con tremila franchi a Lugano è impossibile sopravvivere
    2) Ci sono in circolazione troppe maestre d’asilo disoccupate

  669. Caro Luca, ti ringrazio per la franchezza con la quale mi avverti del fatto che vi sono in giro già tante maestre d’asilo come me disoccupate e che quindi sarebbe difficile trovare lavoro in questo settore a Lugano. Mi chiedo due cose: 1. In base a cosa affermi questo? 2. Devo allora fermarmi qui? Non serve nemmeno fare un tentativo per vedere se riesco almeno un pò a cambiare la mia vita ed avere un’altra opportunità? Proprio non c’è nessuna città in Svizzera in cui potrei fare la maetra? Sono ben consapevole del fatto che comunque anche in Italia il settore dell’insegnamento sia diventato quasi inaccessibile, purtroppo…

  670. Ciao Chiara, parlo con cognizione di causa perché sono cittadinano svizzero (ma di origine italiana) e disoccupato da ormai oltre 4 anni e credo di aver visto grosso modo i rami per un potenziale reinserimento.

    Le tue domande sono legittime e quindi meritevoli di una risposta.
    1) Affermo ciò in base al fatto che molte persone laureate in scienze della comunicazione e materie affini ad indirizzo umanistico riscontrano un alto tasso di disoccupazione e difficoltà ad inserirsi professionalmente al termine degli studi. Ciò vale anche per le maestre d’asilo (ricordo che ad una trasmissione dedicate alle inchieste passavano i messaggi di maestre d’asilo disoccupate)

    2) Non dico di fermarti dove sei ora, se ti può interessare nella Svizzera tedesca c’è una forte richiesta di personale qualificato nell’insegnamento elementare. Requisito indispensabile: conoscere a menadito il tedesco (meglio lo svizzero-tedesco). Però a livello di cantone Ticino il mercato è saturo ma se non hai proprio niente da perdere e con qualche soldo da parte, un tentativo io personalmente lo farei…

    Forse rischio di andare contro Fabio alienandomi la sua simpatia, ma la Svizzera tedesca (con la Germania) sta conoscendo un boom notevole di nuovi immigrati. Ogni anno entrano in Svizzera qualcosa come 70’000 nuovi stranieri (che per un paese così è qualcosa di notevole, per dare un’idea è come se l’Italia accettasse quasi il doppio degli attuali immigrati)

  671. Tra l’altro… negli scorsi giorni ho conosciuto una giovane coppia italiana (abbondantemente sotto i 30) che sta cercando tutte le vie per stabilirsi in Svizzera. Ma è così drammatica la situazione in Italia?

  672. un articolo di sabato scorso che commenta il comportamento delle agenzie di aiuto al ricollocamento italiane in questo momento di crisi: pare spingano al frontarielato: http://www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/682406/Cercano-lavoro-in-Ticino-poi-tornano–Il-mercato-e-saturo

    io sono dell’idea che si vuole davvero lavorare perché qui si è disoccupati, bisogna prendere e trasferirsi per periodo nonbreve (almeno 8 mesi?). Fare amicizie, corso di lingua tedesco, vivere il posto come si vivrebbe il territorio a casa propria…
    La penso così perché osservo la gente con cui lavoro e vivo abitualmente e mi chiedo: se avessi bisogno di una cosa qualsiasi, da un lavoretto alla selezione di un dipendente per l’azienda dove lavoro, cercherei tra i conoscenti qualche nominativo bravo e disponibile, o contatterei uno sconosciuto a centinaia di chilometri disperato che vuol-fare-qualsiasi-lavoro che neanche sa che vuol dire.
    Che poi rispecchia il modo in cui io stesso ho sempre trovato chi mi mettesse alla prova e poi mi accordasse fiducia ed il contratto fisso di lavoro.

    auguri di ogni bene
    Fabio (da roma)

  673. Chiara, questo magari ti interessa :
    Globegarden is a great place to grow – for children and for teachers. If you wish to grow ……if you love the idea of teaching the future, globegarden is definitely the right place for you….bilingual…..If you are looking for a new challenge and want to be part of us…..come on board and join the team!….our quality management with the certificate International Education Excellence…..

    For our childcare centers in Zug, Zürich and Basel we are as of now looking for Nursery nurses (m/f)
    Contracts between 60-100% possible

    http://www.xpatxchange.ch/employment/844-150212-nursery-nurses-mf-zug-zuerich-a-basel-

    ovviamente conoscere il tedesco è un must, se non subito almeno entro qq mese, tanto quanto io vorrei uno che mi capisca senza ombra di dubbio quando gli parlo nella mia lingua a casa mia. Se io pago allora sono il cliente, ed il cliente ha sempre ragione.
    ciao

  674. Per Luca,

    La situazione in Italia è delicatissima. Temo che sia il momento più drammatico dal dopoguerra, senz’altro molto più difficile degli anni di piombo e te ne parla uno che li ha vissuti.

    Ciao

  675. Cari amici di questo blog.

    È da un po’ che non intervenivo… perché mi è impossibile spiegare in modo logico ciò che mi suggerisce di consigliare il mio metro di valutazione prettamente personale a coloro che chiedono consigli. Ma ho deciso di farlo lo stesso. Il peggio che può capitare è che la mia valutazione non venga considerata.

    Dunque… sono certo che ci sarà un’improvvisa inversione dello scenario economico svizzero e italiano entro luglio 2012. Il mio intuito mi dice che la crisi in Svizzera aumenterà drasticamente, mentre in Italia partirà un nuovo boom economico.

    So che molti penseranno a un’eresia, ma non credo che lo sia. Per lo meno mi auguro che sia così, poiché sto preparando le valige per tornarmene in Italia.
    Quello che ho visto e constatato sulla mia pelle negli ultimi 3 anni qui in Svizzera tedesca, è impossibile da dire senza venir poi preso per scemo. Sintetizzo con una frase sola:

    “DELUSIONE TOTALE VERSO UN SISTEMA CHE PER OLTRE 30 ANNI DI LAVORO HO CREDUTO EFFICIENTE MA CHE SOTTO SOTTO NASCONDE UNA FACCIATA DAVVERO ASSURDA E MENEFREGHISTA”

    Auguro a tutti coloro che verranno in Svizzera di non inciampare nell’ipocrisia istituzionale in cui sono inciampato io.

  676. Mi dispiace Fabio ma non condivido nulla di quello che hai detto. La Svizzera è il secondo paese (se non addirittura il primo) che sta economicamente bene in Europa.

    Se te ora circoli in Europa o nel mondo trovi un sacco di gente che parla tedesco e c’è stato recentemente un boom di iscrizioni nella direzione di apprendere la lingua tedesca.

    L’Italia rischia veramente un tracollo…

  677. @Luca:

    Si, Luca, so cosa intendi, ed è perfettamente logico e condivisibile. Infatti ho specificato che ciò a cui alludo io è alquanto illogico e improbabile.

    Eppure la storia ci insegna che spesso accadono cose improbabili e illogiche. È proprio a queste che mi riferisco. Quindi so bene che non sei l’unico a credere in ciò che hai scritto, poiché è lecito pensare in modo logico e probabile più che il contrario.

    Non è che io mi sveglio la mattina e mi metto a pensare scemenze senza né testa né coda, è che nonostante ciò che ho scritto sembri illogico, si fonda su ragionamenti molto approfonditi e altrettanto leciti. provo ad essere breve perché questo forse non è il posto giusto in cui discuterne, a meno che non possa servire a qualcuno che intende riflettere in modo analogo prima di trasferirsi in Svizzera.

    È verissimo che la Svizzera è tra i Paesi che stanno meglio, se non addirittura quello in cui si sta meglio in assoluto in tutta Europa, ma questo sognifica solo che si sta meglio che negli altri e non per forza che si stia bene. In effetti non si sta più poi tanto bene come un tempo…

    È indiscutibile che l’economia globale stia attraversando una profonda crisi creata dal mercato globale istituito mondialmente dalla FED e dalla BCE (in Europa), ovvero che da quando il sistema monetario è passato alle banche anziché ai governi sovrani, i governi non possono che dipendere dalle banche (mercato, borsa, ecc.). È vero che anche prima ne erano dipendenti, ma in modo indiretto. Ovvero, prima si potevano stampare la moneta “a piacere” (più o meno), ora non più. Non voglio dilungarmi troppo su questo, perché sono certo che nel frattempo questa consapevolezza si stia diffondendo da se…

    Ed è proprio da *QUI* che nasce il mio ragionamento (che alla maggior parte della gente potrebbe sembrare illogico). Cosa accadrà al mercato e al sistema monetario globale nei prossimi mesi o anni?

    Se gli Stati possono solo prendere in prestito soldi (indebitamento) e il mercato globale MANOVRA i vari “spread” se mi consenti il termine, diventa MOLTO DIFFICILE immaginare che gli Stati possano arricchirsi. È molto più probabile che invece continuino ad indebitarsi con le banche (e istituti vari).

    Questo non può portare ad altro che a un INDEBITAMENTO GLOBALE degli stati, sia extra-europei che europei. La Svizzera non è un’isoletta indipendente che non dipende dagli altri. Al contrario. È indubbio che la Svizzera si muova comunque in modo molto ASTUTO nel mercato globale, ma questo non significa che non continui a subirne le pressioni dovute all’indebitamento suddetto. Al contrario! Più si indebitano gli altri Stati, più il Franco diventa “forte” e perde potere di compra-vendita. Quindi: CRISI anche in Svizzera. Nonostante la Svizzera abbia delle ottime carte per restare a galla rispetto ad altri Paesi che invece vengono inghiottiti da questo sistema globale.

    Ammesso e non concesso che la Svizzera sia “radicata” nel sistema bancario globale e che magari ne sia parte integrante, ecco che il ragionamento prosegue…

    Andando avanti di questo passo, alcuni riusciranno ad approfittare dell’indebitamento in questione, probabilmente la Svizzera e tra questi. Questo spiega anche il motivo per cui resta così bene a galla…

    Ma cosa succede se il sistema globale CROLLA perché gli Stati che continuano ad indebitarsi alla fine non avranno altra “via di fuga” che riprendersi la loro sovranità che ora questo sistema gli ha tolto?

    Per logica, succede che crolla Sansone con tutti i Filistei…

    …Ed ecco che a questo punto le parti si invertono, poiché crollando il sistema globale, quello che resta in piedi è il sistema locale sovrano.

    Più la gente capisce cosa sta realmente accadendo, più il sistema rischia di crollare. Logico no? Certamente non per i benestanti, ma per coloro che continuano ad impoverirsi. Finché c’è equilibrio fra ricchezza e povertà, il numero dei ricchi non permette al sistema di crollare, ma se aumenta il numero dei poveri, la storia cambia.

    Non sono un fan di Beppe Grillo, ma se ho capito bene cosa gli passa per la testa (che di certo non dice ancora a nessuno!), dopo aver sensibilizzato i “poveri”, se la cosa gli riesce, tenterà di rendere lo Stato italiano di nuovo sovrano (basta collegare l’evoluzione pensieristica di Grillo nel corso degli anni)…

    Se Grillo riesce a “radunare” politicamente tutti i poveri che ci sono in Italia, l’Italia rischia di trovarsi fuori dall’Euro prima che non si dica. Se ciò accade, altri Paesi faranno la stessa cosa. La BCE crolla. Lo pseudo-equilibrio mondiale attuale, collassa. Le banche collassano. Sansone con tutti i filistei collassa. Quindi chiunque è LEGATO AL SISTEMA MONETARIO ATTUALE, collassa.

    Ecco. Tutto qui il mio ragionamento “illogico”.
    E se il mio intuito continuerà a non ingannarmi come fino ad ora… nonostante il tuo disappunto, sarà meglio trovarsi in Italia, secondo me.

  678. caro Enrico, fai pace con te stesso, e’ non crearti tanti problemi per come si vive altrove. Cerca di vivere in pace con te stesso.

  679. @Ernesto:

    Comunque sono d’accordo con il consiglio di Ernesto…
    Vive in pace con se stessi è fondamentale per vivere serenamente in qualsiasi posto.
    Però è anche vero che non sempre si può vivere in pace con se stessi, nonostante la buona volontà e la tenacia nel cercare di poterlo fare.

    A volte agli esseri umani capitano situazioni paragonabili a quelle in natura… Per quanto una gazzella ci provi a vivere in pace con se stessa fregandosene dei ghepardi, se non impara a difendersi e a girare il collo costantemente a 360° per guardarsi bene intorno (e quindi non può vivere in pace come vorrebbe), rischia costantemente di essere sbranata e fare una brutta fine. E il più delle volte ci rimette la pelle sia che vive in pace, sia che stia sempre sul chi va là.

    Gli altri cosa vuoi che ne concludano?… Che così è la vita. Che ci vuoi fare?

  680. @Ernesto:

    – caro Enrico, fai pace con te stesso, e’ non crearti tanti problemi per come si vive altrove. Cerca di vivere in pace con te stesso. –

    Il consiglio è ottimo! Ma non sempre fattibile.
    Quando sei un pesce piccolo in balia degli squali, se vivi in pace con te stesso vieni mangiato prima del tempo. E alla fine fai una “morte da baccalà”…

    Ovviamente in base al carattere delle persone (che è diverso da persona a persona per questioni naturali), uno può scegliere che sia meglio sopravvivere meno a lungo ma con serenità, anziché vivere più a lungo ma in costante allerta.
    Però personalmente credo che – GIUSTAMENTE – spetta a ognuno di noi preferire l’una o l’altra cosa, senza la necessità di venire additati (e a volte giudicati) da chi la pensa in modo diverso.

    I consigli sono sempre bene accetti, a patto che siano consigli spassionati E NON una banale opportunità per giudicare chi la pensa in modo diverso.

    Personalmente credo che sia un po’ fuori luogo cercare di vivere in pace con se stessi quando ci si ritrova su una barca che sta per affondare, poiché anche se potrebbe rivelarsi inutile “dimenarsi” (tanto la barca affonda lo stesso), morire lottando per la propria sopravvivenza (personalmente) credo che sia più dignitoso che morire in pace cedendo alla rassegnazione.

  681. Caro Luca e caro Fabio, grazie per la vostra gentilezza, le vostre risposte e l’interesse nei miei confronti, nel volermi aiutare e suggerire la strada secondo voi migliore. L’ho molto apprezzato. Voglio dire che ho inviato il mio curriculum al globegarden…non si sa mai…ma il mio problema resta il non conoscere la lingua tedesca. Ho chiesto della parte italiana della svizzera per non dover esser costretta ad imparare il tedesco , perchè mi sembra molto difficile e come lingua non mi piace molto. Comprendo però che se si vuole davvero fare questo passo sarà inevitabile….vedrò cosa posso fare in questi mesi, se riesco a trovare il modo di avere almeno un’infarinatura di tedesco! Se, in ogni caso, avete ancora qualcosa da suggerirmi, magari qualche sito che trovate riguardante i bambini, vi prego fatelo ancora, vi ringrazio fin da ora con tutto il cuore! Chiara

  682. @Chiara:

    – Se, in ogni caso, avete ancora qualcosa da suggerirmi… –

    Se hai abbastanza soldi da “investire in un tentativo probabilmente inutile”, non ho consigli da darti, in quanto credo che sia difficilissimo che tu riesca a trovare lavoro in Ticino, e ancor meno in Svizzera tedesca se non conosci BENE la lingua. Certo, se alla fine del “tentativo” sarai riuscita comunque a conservare qualcosa per tornare in Italia, allora tenta pure. Ma se le tue risorse sono “contate” (cosa che presumo, ma non posso sapere), il mio consiglio è di lasciar perdere la Svizzera. Ti partono alemo 2’000 Franchi al mese solo per poterci stare!, senza calcolare il mangiare, vestire, benzina, ecc.

    Mi ripeto (per esperienza diretta di 45 anni!):
    Se non hai una retribuzione di ALMENO 4’000.- Fr. al mese, finisci per indebitarti mese dopo mese. Non sto scherzando! E dato che già è difficilissimo trovare un lavoro DURATURO E STABILE retribuito con 3’000-3’500.- Fr., figurati uno di almeno 4’000.- Fr.

    E poi… Una volta che sei stata assunta non è affatto detto che ti tengano (nonostante un eventuale contratto a tempo indeterminato), perché in Svizzera non ci sono le leggi italiane e i sindacati (che si possano definire tali), e RISCHI COSTANTEMENTE DI ESSERE LICENZIATA ANCHE SENZA VALIDO MOTIVO.

    Non ti voglio demoralizzare, te lo dico solo perché secondo me, se non hai un bel gruzzoletto da parte, la Svizzera è meglio lasciarla perdere. Solo al pensiero che potresti dover scoprire cosa si nasconde dietro alla “bella facciata” qualora perdi il lavoro o non lo trovi, mi mette in ansia e mi fa scrivere ciò che stai leggendo.

    Spero di non essere troppo “pesante” ai tuoi occhi. Il mio vuole essere davvero un consiglio BUONO. Nient’altro.

  683. Lavorare per le tasse: Ticino a metà strada, il peggiore Neuchâtel
    (22. 05. 2012)

    Quanto a lungo bisogna lavorare per guadagnare il denaro che serve a pagare le tasse? La situazione, afferma oggi uno studio di Credit Suisse, varia notevolmente da cantone a cantone e a seconda della tipologia delle economie domestiche. Una famiglia con due figli nel canton Zugo raggiunge il cosiddetto “Tax Independence Day” già l’11 febbraio. Per pagare imposte e contributi, una coppia sposata con doppio reddito e senza figli nel canton Neuchâtel deve invece lavorare fino al 3 maggio.

    I calcoli di CS sono stati effettuati sulla base di tre economie domestiche modello, ossia il “neolaureato” (individuo singolo, reddito 75’000 franchi, nessun patrimonio), la “coppia con doppio reddito” (sposata, senza figli, reddito 200’000 franchi, patrimonio 300’000 franchi) e la “famiglia” (coppia sposata con due figli, reddito 150’000 franchi, patrimonio 200’000 franchi).

    In gran parte dei cantoni, afferma lo studio, il raggiungimento del “Tax Independence Day” (TAX-I) avviene nella sequenza “famiglia”, “neolaureato” e “coppia con doppio reddito”. Sull’intero territorio nazionale la coppia con doppio stipendio è l’economia domestica più tassata.

    I migliori della classe – nelle tre categorie – risultano Zugo e Svitto, mentre Giura e Neuchâtel sono i fanalini di coda. Nei cantoni romandi, afferma ancora lo studio, si lavora più a lungo per lo Stato rispetto alla Svizzera tedesca, mentre il canton Ticino si colloca più o meno a metà strada.

    Una famiglia ticinese comincia a guadagnare per sé stessa e non più per le tasse il 7 marzo, un laureato l’11 marzo e una coppia con doppio reddito il 10 aprile. Leggermente più vantaggiosa la situazione nei Grigioni: le famiglie raggiungono la scadenza del TAX-I il 5 marzo, i neolaureati il 10 marzo e le coppie con doppio reddito il 5 aprile.

    Ticino e Grigioni, assieme a San Gallo, Vallese e Ginevra, si collocano tra i cantoni che sono nettamente più attrattivi per la famiglia modello rispetto agli altri tipi di economia domestica. Viceversa i cantoni di Obvaldo e Appenzello Esterno sono molto meno convenienti per le famiglie e molto più per i neolaureati e le coppie con doppio reddito.

    Fonte: ticinonews.ch/articolo.aspx?id=263374&rubrica=14

  684. Altro fattore da considerare (seppur “secondario”)

    La Svizzera sull’attenti, ma basterà?
    (Di Daniele Mariani, swissinfo.ch)

    Le organizzazioni criminali italiane, e in particolare la ‘Ndrangheta, sono in cima alla lista delle preoccupazioni del governo elvetico. Secondo alcuni, però, la Svizzera è poco attrezzata per lottare contro le mafie.

    «Il pericolo maggiore è costituito dalla ‘Ndrangheta». Nel comunicare a fine marzo 2012 le priorità della strategia di lotta alla criminalità per il periodo 2012-2015 il governo svizzero non poteva essere più chiaro. Anche se non sono stati registrati gravi fatti di sangue come quello accaduto a Duisburg nel 2007 (6 calabresi uccisi), le ‘Ndrine – le cosche – sono ormai bene impiantate anche nella Confederazione.

    Per tutti gli addetti ai lavori, il campanello d’allarme tirato dal Consiglio federale non rappresenta una novità. Da anni, infatti, magistrati, poliziotti e qualche politico sottolineano che le organizzazioni mafiose italiane stanno rafforzando la loro presenza in Svizzera. Una vera e propria presenza fisica, che si è accentuata con la crescente pressione a cui sono confrontate le mafie in Italia e con la ‘conquista’ del nord, attestata dalla recente ondata d’arresti in Lombardia.

    Numerose prove ed indizi

    Prove e indizi di questa presenza non mancano. Nel maggio 2011, ad esempio, un pericoloso ‘ndranghetista, che viveva indisturbato a Frauenfeld, nel canton Turgovia, è stato arrestato a Genova. Appena un paio di mesi prima, al termine dell’operazione Crimine 2, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria aveva messo in evidenza l’internazionalità delle cosche calabresi, con propaggini importanti in Germania e anche in Svizzera, in particolare a Frauenfeld e a Zurigo. «In queste località – scriveva il giudice per le indagini preliminari – è stato replicato il modello strutturale della ‘Ndrangheta calabrese».

    Le intercettazioni ritrascritte negli atti dell’indagine non lasciano spazio a dubbi. Ad esempio, in una conversazione dove si accenna a un sedicente ‘Ntoni dalla Svizzera’, che ha chiesto al capocosca Giuseppe Antonio Primerano, arrestato in Italia nel luglio 2010, di poter esercitare il proprio dominio anche in Germania oltre che nella Confederazione. Oppure quando Domenico Oppedisano – il capo dei capi arrestato anche lui nel luglio 2010 – parla di una «fideiussione di 20 milioni» da «scontare in una banca in Svizzera».

    Per ovvie ragioni geografiche, la situazione desta preoccupazione soprattutto in Ticino e in Vallese, come ha dichiarato Jean-Luc Vez in un’intervista rilasciata al giornale vodese 24 Heures. Il capo della polizia federale, responsabile delle inchieste che toccano la criminalità organizzata, non ha però voluto entrare nel merito di indagini in corso.

    Riciclaggio, traffici e investimenti

    La Svizzera è particolarmente apprezzata dai mafiosi per la «forza della sua economia e della sua piazza finanziaria, nonché per le sue infrastrutture», indica il Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

    Una sorta di piattaforma logistica, dove ripulire denaro, utilizzando non solo gli istituti bancari e fiduciari, ma anche investendolo, ad esempio nel settore immobiliare, come denunciato recentemente durante la sesta conferenza sul riciclaggio (vedi articolo correlato).

    Oppure un luogo dove impiantare traffici illeciti o cercare rifugio. Nel 2010, «molte persone appartenenti ad organizzazioni criminali italiane, tra cui la ‘Ndrangheta, sono state estradate nel loro paese d’origine, dove erano già state condannate a lunghe pene detentive», scrive nel suo rapporto annuale la Polizia federale. «Alcune di loro avevano compiuto reati anche in Svizzera, soprattutto trafficando stupefacenti. Altre invece avevano svolto per lunghi periodi un lavoro normale in Svizzera senza dare nell’occhio».

    Meglio tardi che mai

    Già 25 anni fa, il giudice Giovanni Falcone aveva avvertito i suoi omologhi svizzeri di fare attenzione, poiché dopo i soldi della mafia sarebbero arrivati anche i mafiosi. Non ci si è svegliati un po’ tardi? Il Ministero pubblico della Confederazione si limita ad osservare che è dal 1994, con l’introduzione nel codice penale del reato di partecipazione o sostegno a un’organizzazione criminale, che le azioni penali vengono coordinate a livello federale. E da ormai 10 anni la competenza della procedura è della Confederazione e quindi dell’MPC.

    «Meglio tardi che mai», commenta dal canto suo Nicolas Giannakopoulos, fondatore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata di Ginevra. «Finalmente si è deciso di prendere il toro per le corna. Bisogna ora vedere come affrontare il problema. Più si tergiversa, più è difficile risalire una pista. Il solo mezzo sarebbe di collaborare in modo molto più stretto con gli italiani, poiché tutto parte dall’Italia e ritorna in Italia».

    Mezzi sufficienti?

    Un primo passo in questo senso è stata la nomina di un coordinatore per l’azione antimafia, il procuratore federale Pierluigi Pasi, basato a Lugano. «Disponiamo di mezzi sufficienti», indica l’MPC, sottolineando che la creazione di questa nuova funzione «è un esempio concreto» che mostra la volontà di ottimizzazione delle risorse e di coordinare le indagini con le autorità inquirenti italiane. Una collaborazione definita «eccellente» dal procuratore nazionale antimafia italiano Pietro Grasso in un’intervista alla Tribune de Genève.

    Spesso, il sistema federalista viene giudicato poco adatto per combattere questo tipo di delinquenza. La precisa ripartizione dei compiti tra Confederazione e cantoni, che ad esempio attribuisce la responsabilità della lotta al traffico di stupefacenti alle polizie cantonali e delle inchieste per criminalità organizzata e riciclaggio alla polizia federale, costituisce senza dubbio un ostacolo. In genere però la cooperazione funziona, anche se tutto naturalmente dipende dalle persone coinvolte, ci dicono degli addetti ai lavori, che preferiscono mantenere l’anonimato.

    La difficoltà è soprattutto un’altra, sottolineano. Le inchieste, di per sé già molto complesse quando vi sono di mezzo organizzazioni estremamente impermeabili come la ‘Ndrangheta, sono rese ancora più difficili dalle restrizioni imposte per l’uso di certi metodi d’indagine. Come le intercettazioni telefoniche, i pedinamenti o la penetrazioni in sistemi informatici. Potere usare questi metodi solo dopo aver già raccolto prove serve a poco.

    Nicolas Giannakopolous condivide l’analisi: «È tutto molto complicato, con aspetti estremamente procedurali, come dimostrato dai fatti recenti (vedi di fianco). Dobbiamo ispirarci dall’Italia, ad esempio per quanto concerne provvedimenti come il sequestro dei beni, che funzionano molto bene, oppure la creazione di pool specializzati ed ermetici. La struttura giuridica svizzera non è adatta. Per lottare contro la mafia, i metodi che si usano contro i ladri di galline non funzionano».

    Un giudizio che alcuni riterranno sicuramente troppo caricaturale. L’MPC considera che l’attuale arsenale legislativo fornisca possibilità sufficienti per lottare contro la criminalità organizzata. Un compito che il suo nuovo responsabile – Michael Lauber, nominato nel settembre 2011 – conosce bene, essendo stato responsabile federale della lotta alla criminalità organizzata tra il 1995 e il 2000. Un altro segnale che, questa volta, il governo svizzero sembra veramente intenzionato a prendere il problema per le corna.

    – Daniele Mariani, swissinfo.ch –

  685. Ticino e Regioni | Cronaca – 24 mag 2012 14:12
    Tutti a casa alla Pramac
    Licenziamento cautelativo per i 130 dipendenti della ditta di Riazzino

    Licenziamento cautelativo per i 130 dipendenti della Pramac di Riazzino, messa ieri in liquidazione. La decisione è stata comunicata nel primo pomeriggio al personale dell’azienda, riunito in assemblea. In mancanza di investitori interessati a rilevare la società, gli impiegati sono già tutti a casa. Ieri l’assemblea degli azionisti aveva deciso la messa in liquidazione dell’ azienda di Riazzino messa in ginocchio dallo stralcio in Italia degli incentivi statali sugli impianti ecologici solari.

    Lo stabile di Riazzino della Pramac – società attiva nella produzione e commercializzazione a livello mondiale di gruppi elettrogeni per la generazione di energia elettrica, macchinari per la movimentazione logistica interna, moduli ed altri componenti per impianti fotovoltaici – era stato inaugurato nel 2009.

    24.05.2012 – 14:12
    Prisca Dindo | Aggiornamento: 25 mag 2012 00:20

  686. Salve, voglio dare un consiglio a tutte quelle persone che stanno, o anno gia deciso di andare a vivere in Svizzera, come prima cosa dovete trovare una persona del posto che vi da una mano a trovare un lavoro, non pensate di mandare domande tramite internet perche’ vi risponderanno sempre di no! Dovete sapere che in Svizzera ci sono piu’ di 1’800.000 stranieri piu’ della meta’ viene mantenuta dal governo senza fare niente, l’altra meta’ lavora sotto costo come gl’albanesi da noi in Italia. Sono per maggior parte esiliati politici, e profughi di guerra, ecco perche’ e’ difficile per noi Italiani trovare un buco libero capite????.Ritornando al discorso di prima , se qualcuno vi da un lavoro vi da anche un contratto che porterete al comune per avere un permesso che puo essere di 1 anno, o di 5 anni, con il permesso potete prendere casa altrimenti no.Ricordate se avete una persona di conoscenza e’ molto piu’ facile del previsto trovare un lavoro e’ casa, e’ non date piu’ tanta importanza a questa Svizzera, che si sta allarganto un po troppo!. ciao

  687. Non è ben chiara l’ascesa politica di Grillo, pare che dietro ci siano comunque delle banche a sostenerlo, a me pare uno specchietto per allodole ma non capisco a quale scopo, forse per poi fregare di nuovo gli italiani.Da notare che il grande trascinatore di folle ed ecologista vive in una lussuosa villa, ha la barca, auto di lusso ,ha un contratto di luce da 20 kw, predica bene ma fa la vita da vip.
    Anche Berlusconi predicava il taglio delle tasse e tanti posti di lavoro creati per gli italiani…Io non mi fido piu’ di nessuno, pure i comunisti sono complici nello strangolare il popolo.Neanche Di Pietro è onesto come vuol far vedere.Io credo che le persone perbene sono finite tutte sottoterra quando hanno iniziato a pestare i piedi a chi non dovevano, es. parlo di Moro, Falcone, Borsellino,ecc…sono morti tutti per mano dello Stato da sempre in combutta con le mafie..

  688. Non so per quale motivo mi sia stato negato l’accesso a questo post, se ho infranto qualche regola me ne scuso ufficialmente (ma mi piacerebbe sapere qual’è). Grazie.

    Sono al quanto sorpreso della cosa, perché non credo di aver scritto nulla di male, ma anzi, di aver dato sempre dei buoni consigli.

    Rinnovo le mie scuse nel caso avessi involontariamente violato le regole. Ne sono profondamente dispiaciuto. È un post a cui partecipo da tanto e a cui tengo.

    Ciao a tutti e grazie per la comprensione
    fabio gg

  689. io sono un papà di 5 bimbi, vorrei trasferirmi in svizzera…qui in italia non ho più un lavoro.qualkuno sa dirmi kome fare x trovare un lavoro in svizzera tedesca…e a ki rivolgermi x trovare cantieri edili in cerca di operai?? io voglio trasferirmi kon tutta la mia famiglia…e se qualkuno mi potrebbe dare delle dritte gli sarei molto grato…

  690. riguardo la forza dell’economia italiana, da una parte leggo cose rassicuranti, come sul blog del senatore Antonio MArtino: Il Foglio a dicembre ha pubblicato uno studio di un gruppo di ricercatori di Friburgo, quindi tedeschi, che hanno calcolato che il paese finanziariamente più solido è l’Italia, non la Germania (http://www.antoniomartino.org/)

    Dall’altra so che il nostro problema è nel numero dei dipendenti pubblici, dei loro stipendi, di stipendi e pensioni dei dirigenti strapagati, come raccontato nel libro ‘Sanguisughe’. Dichiarazioni, che ogni tanto si sentono,confermano solo che tale stock di spesa è intoccabile, inattaccabile ed incomprimibile.

    Penso che anche con l’economia migliore del mondo non riusciresti comunque a venirne fuori!
    Fabio(da roma)

  691. dalla calabria con furore :-): scolaresca di Amaroni (entroterra tra Capo Rizzuto e Locri) in visita a ZUG.
    http://www.zug4you.ch/teachers_and_pupils_from_calabria_visit_the_canton.html
    diciannove pischelli coi loro due professori, millequattrocentochilometri in venti ore per respirare una settimana l’aria di Zug…e quanti invece mooolto più vicini non hanno la forza di alzare il sedere e farsi qq giorno oltr’alpi?

    quest’altro tipo di evento invece mi lascia più perplesso: da quanto so, dovrebbe essere vietato sollecitare esplicitamente la raccolta di risparmio. E queste cose http://www.zug4you.ch/invitation_to_exclusive_swiss_life_event_especially_for_expats.html, organizzate da assicurazioni che pianificano le disponibilità finanziarie dei clienti, mi sembrano un modo di intercettare un mercato ora in fibrillazione aggirando la legge in modo molto soft. Magari mi sbaglio, ma anche nel miglior posto sulla terra ci saranno sempre ladri e farabutti (mica sono solo nel parlamento), quindi attenzione e prudenza.

    @ Fabio GG : ho letto di tutto (mamai insulti) e non mi sembra ci siano stati episodi di censura. E’ vero che ogni post va poi autorizzato, ma mi sembra che sia passato ogni punto di vista, anche il più severo verso la svizzera. Riprova, magari è stato un probl tecnico momentaneo.

  692. @Fabio:

    – Riprova, magari è stato un probl tecnico momentaneo. –

    No, Fabio, purtroppo se accedo a questo server con il mio IP “in chiaro”, mi viene negato l’accesso. Per accedere devo attivare la “navigazione anonima” del browser 🙁

    Non so chi sia stato nè perché. Ma che ci vuoi fare? A volte bisogna accettare anche le assurdità della vita.

    Vi seguo lo stesso, poiché mi arrivano le notifiche dei messaggi sull’indirizzo e-mai, quindi vedo se qualcuno scrive con riferimento a me (come tu ora).
    Eviterò di intervenire, perché se l’accesso mi è stato negato è segno che i miei interventi non sono benvoluti, e poiché so rispettare i diritti, rispetto anche quello del “padrone di casa” che mi ha negato l’accesso.

    Sono intervenuto ora, solo per precisare che se non interverrò (nonostante il desiderio di aiutare chi chiede informazioni sulla Svizzera), non è per mia scelta, ma per rispetto di chi ha deciso di negarmi l’accesso.

    Personalmente resto molto sorpreso di questo “provvedimento”, ma evidentemente se è stato preso, un motivo ci sarà.

    Ciao a tutti e BUONA FORTUNA!
    Con i miei più sinceri auguri di trovarvi bene ovunque andiate a vivere.

  693. ahhh, ora ho capito che volevi dire, non censura di un messaggio che non è stato autorizzaro da Enrico, ma difficoltà di accesso vero e proprio al server. Se ti può consolare ogni tanto capita anche a me. Ho risolto riavviando il pc. Al massimo do una pulita ai biscotti e roba temporanea col CCleaner.
    Spesso non mi trovo d’accordo con la severità dei tuoi giudizi, magari perché ho la realtà italiana a circondarmi, o meglio quella romana che in quanto a parassitismo, scansafatichismo, nullafacentismo, è il peggio del peggio, ma vedrai che li leggerò senz’altro ancora su questo blog 🙂 ciaooooo

  694. Buonasera, se non ho capito male come “padrone di casa” sono stato tirato in ballo. Vorrei ovviamente precisare alcune cose:
    1) Io mi sento assolutamente soddisfatto del livello che ha raggiunto questa discussione che ritengo essere tra le più interessanti di quelle lette in rete.
    Ovviamente il merito va a chi questa discussione l’ha sviluppata maggiormente e basta scorrere lo scroll un po’ più su per capire a chi mi riferisco.
    2) Non ho mai adottato attivamente delle politiche di filtraggio dei commenti che rispettano le regole indicate.
    3) Il mio sito gira su piattaforma WordPress e tra le funzionalità c’è quella di Akismet, per cui un plugin che automaticamente riconosce un commento di spam e lo elimina. Da Gennaio 2012 ha eliminato circa 6.000 commenti e non escluderei che tra essi ci possano essere dei falsi positivi. Non riesco ovviamente a spulciare commento per commento, mi manca il tempo 🙂
    4) Gestendo una piattaforma di hosting condivisa sulla quale gira anche il mio sito mi trovo spesso a cercare di arginare un sacco di sudamericani, asiatici e siberiani che non hanno molto da fare se non cercare di intromettersi dove non dovrebbero. Per questo motivo utilizzo mod_security, un valido modulo del server web Apache che cerca di “segare” in maniera proattiva eventuali tentativi di intrusione. Non escluderei come sopra la possibilità di falsi positivi che purtroppo non riesco a valutare caso per caso.
    5) Ho impostato WordPress in modo tale che una volta approvato il primo commento di un “follower”, l’accoppiata “nome”+”email” per me significa una provenienza garantita e non spam, l’unica eccezione è un commento con uno o più link all’interno del commento. In questo caso il messaggio non viene pubblicato in diretta ma deve essere approvato da me.
    Spero di aver chiarito ogni dubbio ed ancora una volta sottolineo che mai e poi mai ho cancellato volutamente un commento.
    Leggo con attenzione le vostre discussioni ed apprezzo i particolari e le considerazioni in esse contenuti.
    Sono anche disponibile a fare delle prove, magari possiamo collegarci su skype o gtalk una sera. Vi invio tramite email i miei riferimenti.

    Ciao,
    Enrico

  695. Condivido quanto detto da Enrico sul buon livello di civiltà raggiunto da questa discussione, un esempio per molti blog.
    Gradirei poi rivedere qualche commento di Fabio De Tata, se alla luce di quanto sta accadendo in Italia è sempre così ottimista da credere in un nuovo Rinascimento (lo dico senza ironia).
    Auguro a tutti una grande serenità.

    Paolo

  696. @Enrico:

    Ciao Enrico 🙂
    Ti ringrazio per la precisazione e per la stima riguardante i miei commenti.
    Purtroppo ancora oggi se voglio accedere a enrico.it (qualsiasi pagina del sito), il messaggio che viene visualizzato nel mio browser è il seguente:

    – Forbidden
    You don’t have permission to access /voglio-andare-a-vivere-in-svizzera/ on this server. –

    Premetto che uso Mozilla Firefox in modalità “non anomnima”.
    Con la “navigazione anonima” posso accedere.

    In seguito alla tua risposta mi è venuto il dubbio che possa trattarsi di un problema legato a Firefox (anche se non riesco ad immaginare quale), e quindi ho provato con Internet Explorer (un browser che non uso mai).
    Con Internet Explorer funziona senza problemi (e non mi risulta che le impostazioni siano “anonime”).

    Comunque… L’importante è che funzioni e che grazie alla tua conferma di “padrone di casa” non debba sentirmi “indesiderato” qualora volessi internenire nel blog. Per questo ti ringrazio di cuore 🙂

    Non so se sia il caso di provare a risolvere il problema tramite skype (non vorrei farti perdere tempo). Comunque se hai tempo e voglia, il mio ID Skype è questo: fabiodetata (Fabio G.G. De Tata). Ti ringrazio per la disponibilità e rinnovo i miei complimenti al tuo blog.

    Ciao

  697. @Enrico:

    Mi correggo… Ora non funziona più neppure con Internet Explorer.
    Sono riuscito ad accedere al blog senza problemi (solo la prima volta), ma quando ho tentato di inviare il messaggio precedente, mi ha dato ERRORE. Così sono ricorso alla navigazione anonima e ora vedo che nonostante l’errore, figura il messaggio che avevo tentato di inviare. Ma ha funzionato solo una volta, ora non mi lascia accedere al server neppure tramite Internet Explorer. Ci riesco solo tramite la navigazione anonima di Firefox.

    Non riesco a capire cosa possa essere successo.

    Scusa per il disagio. Ciao

  698. @Paolo:

    – Gradirei poi rivedere qualche commento di Fabio De Tata, se alla luce di quanto sta accadendo in Italia è sempre così ottimista da credere in un nuovo Rinascimento (lo dico senza ironia). –

    Paolo, ti ringrazio per la “stima” alle mie risposte, che traspare dalla tua richiesta 🙂
    Ti rispondo volentieri, e senza ironia.

    Si, credo ancora in quel “Rinascimento”. Tanto da tornarci in Italia, nonostante tutti gli avvenimenti recenti (e passati). Poiché sono certo che se c’è una metà di popolazione corrotta, imbrogliona, senza scrupoli, ecc., ce n’è anche un’altra metà davvero meravigliosa. È un po’ come Napoli… Una città fantastica, di gente fantastica, ma deturpata da una metà di popolazione criminale e senza scrupoli. Ma nonostante questo Napoli resta la più bella città del mondo! In assoluto. Ovviamente è un’opinione prettamente personale.

    Ti spiego perché secondo me dovrebbe avvenire presto questo nuovo “Rinascimento”…
    Il motivo principale è nascosto nell’Euro.
    Per ora sono ancora POCHI quelli che hanno capito che i soldi con cui si sentono ricchi e “padroni” (parlo di quella metà che ha ridotto in miseria l’altra metà e che ancora continua a farlo), non appartengono più a loro, ma alla BCE. Appena lo capiranno, non accetteranno la cosa e tenteranno di salvare i loro “patrimoni”.
    Il primo della fila già l’ha fatto qualche settimana fa, dicendo che se la BCE non stampa altri soldi (sapendo benissimo che non lo farà), se li stamperà da se. E ha parlato al plurale dicendo: Ce li stamperemo da soli!
    Il fatto che poi abbia “tirato indietro le mani” affermando che era una battuta, non è rilevante. Poiché anche una battuta è legata a un “ragionamento seio” prima di essere trasformato in battuta.

    Poi c’è un’altro FATTORE FONDAMENTALE: l’offuscamento delle notizie sempre più crescente, che viene comunque compensato sulla rete Internet. L’Italia è PIENA DI GIORNALISTI che si vedono sempre più recessi a marionette (saprai anche tu la novità sul nuovo presidente della RAI proposto da Monti, e da dove è stato pescato)… Quindi c’è da aspettarsi una FORTISSIMA ESPLOSIONE DELLE INFORMAZIONI TRAMITE WEB, che a sua volta scatenerà problemi sempre più reali nella realtà. Fino a spingere gli italiani a REAGIRE. Se prima la reazione dei “poveri” era ridicola per via dei loro mezzi a disposizione, la cosa cambierà, poiché avendo COLPITO anche i “ricchi” (soprattutto coloro che si sono arricchiti con i mas-media), e avendo stampato sui loro soldi il passaggio di proprietà alla BCE, questi ultimi non se ne resteranno con le mani in mano (specialmente se vengono “esclusi dai pasti”)… E i mezzi di cui dispongono questi ultimi sono molto più efficaci di quelli della “povera gente” che fino ad ora era l’unica a rimetterci.

    Riassumendo: Dato che ora a rimetterci saranno anche i benestanti, succederà il pandemonio.

    Tu magari ora dirai: – Ecco! Vedi! Succederà il pandemonio… – È vero, non saranno tempi molto belli quelli che seguiranno, ma non saranno neppure tempi destinati a durare a lungo come lo erano quando non si toccavano i soldi dei “potenti”. E se ci aggiungi che la stessa storia sta accadendo in tutti i Paesi europei e a tutti i “ricconi” europei, ecco che non avendo “investimenti esteri sicuri” su cui puntare in Europa (a parte la Svizzera, che per ora è fuori dall’UE), tutti coloro che non hanno i mezzi sufficienti per “puntare lontano” (Paesi emergenti extra-europei) si uniranno verso lo stesso traguardo comune: Riprendersi almeno la sovranità monetaria.
    Quindi… Riconfermo sempre più la mia personale “previsione”. E la espando anche agli altri Paesi europei. Secondo la mia personale logica, l’Europa si spaccherà in due. Una fatta di coloro che hanno i mezzi per puntare gli investimenti sui Paesi emergenti extra-europei, e una fatta di coloro che i mezzi li hanno ma non sono sufficienti.

    Inizialmente è probabile che puntando sui Paesi emergenti, coloro che ne hanno i mezzi tendano a non voler cambiare nulla (fidandosi del mercato generato dalla globalizzazione), ma così renderanno ancora più povera l’Europa (e indirettamente, seppur più lentamente, anche la Svizzera col franco forte). Così accadrà (presto) che gli Stati europei non avranno altra via di scampo che una NUOVA ricostituzione degli Stati Europei (Stati Uniti d’Europa) con poteri e mezzi sovrani.

    In parole povere, gli Stati europei “impoveriti” si dissoceranno (o verranno dissociati) dall’UE e fonderanno una “seconda Europa” inizialmente più debole. Gli Stati Uniti d’Europa, appunto. Da lì il nuovo “Rinascimento” sia italiano che europeo.

  699. Caro Fabio,
    Intanto ti ringrazio della risposta. Ho letto con molta attenzione la tua tesi. Non posso dirti di condividerla ma neanche di respingerla completamente. Certo, amando molto l’Italia spero che tu abbia ragione, quello che mi riesce difficile da comprendere è come un paese disorganizzato come il nostro possa riuscire meglio di paesi più strutturati ed ordinati come la Svizzera.

    Buona settimana.

  700. @Paolo:

    – mi riesce difficile da comprendere è come un paese disorganizzato come il nostro possa riuscire meglio di paesi più strutturati ed ordinati come la Svizzera. –

    La Svizzera non ha nessun interesse a ristrutturare il suo sistema economico per ora. Non sta neppure nell’UE. E ha la sua “moneta sovrana”… Non è mai stata confrontata con il suddetto problema e non so se saprebbe affrontarlo, nessuno lo sa. Proprio perché non l’ha mai dovuto affrontare. L’unica volta che l’ha dovuto fare è stato alla fine della 2° guerra mondiale e l’ha fatto con un gruppo di imprenditori di Zurigo che hanno fatto nascere i *WIR* per riuscire ad affrontare quella crisi. Nel frattempo anche il sistema *WIR* è cambiato. Il punto è che in Svizzera NESSUNO pensa di dover cambiare qualcosa, poiché la struttura creata ha sempre retto. Ovviamente è basata fortemente sui capitali esteri e il segreto bancario, il che prossimamente potrebbe diventare un grosso problema da affrontare. Vedremo come ci riuscirà.

    Ciò che dà “forza” al popolo italiano è la capacità di imporsi con ogni mezzo ai sopprusi o agli abusi, cosa che in Svizzera è molto meno marcata (poiché la popolazione svizzera non ne ha mai avuto la reale necessità). Quindi la domanda è: in caso di necessità reale, cosa accadrebbe?

    Il resto l’ho già scritto nel post precedente 🙂

    ciao

  701. @Paolo:

    Un’ulteriore brevissima analisi personale…
    La Storia d’Italia dice che quando è stato veramente necessario, l’Italia si è saputa organizzare. Un po’ come la “solita” nazionale di calcio… che arriva a stento alle semi-finali, e poi vince il campionato trovando improvvisamente una classe davvero invidiabile! 😉

  702. Ciao a tutti e complimenti per il sito e veramente favoloso. il mio caso e un po diverso rispetto a quelli che li ho letti qui,in quanto io sono romeno, vivo a Roma da 12 anni, ho la carta di soggiorno, mia moglie fa l’infermiera ed io autista sul camion.Vorremo tanto sapere se per noi sarebbe qualche possibilita di andare a vivere in svizzera (un po di tedesco e l’inglese parliamo tutti e due).grazie di cuore!

  703. Ciao a tutti,mi presento prima di tutto.Sono di Napoli e mi chiamo Alfonso,ho lavorato x 21 anni con lo stesso datore di lavoro,poi dalla sera al mattino sono stato licenziato,anche se con il dovuto preavviso.Cercherò di non allungarmi,e dare delle risposte ad alcune domande,restando con i piedi per terra.Premesso che ho letto tutto ma proprio tutto.Premesso che in gioventù sono stato emigrante in Germania.
    Dunque ricapitolando,sono 10 mesi che sono senza lavoro,non sono un esodato,ma mi fanno sentire una nullità,perchè a 58 anni e anche meno non vali nulla.Casualmente dato che mi sono tenuto in allenamento con il mio Tedesco,parlato e scritto,sono riuscito ad avere un’offerta di lavoro x Zurigo,a tempo determinato di 3 mesi,che potrebbero anche diventare di più.Badate bene solo dovuto alla conoscenza scritta e parlata del Tedesco.
    Quindi chi vuole andare in Svizzera cantone tedesco,è bene che sappi parlare il tedesco.
    A chi vuole andare a lavorare in Svizzera gli consiglio di fare come si è sempre fatto,anche per andare in altre nazioni.
    Primo avere una persona sul posto che ci possa aiutare con la residenza,e poi con il lavoro.
    Due mai partire tutta la famiglia insieme(esperienza personale)ma partire uno alla volta almeno all’inizio.
    Esempio una famiglia con figli,è bene che parta prima il capofamiglia,poi si fà raggiungere o dalla moglie o dal primogenito se questo è in età che può lavorare.E in ultimo il resto della famiglia.Sembra brutto ma se non si fà così si rischia al 90% il falimento.Perchè il tutto si svolge come una piramide,io la vetta lavoro e trovo lavoro al prossimo o ai prossimi e così via,fino a che poi si trova la casa adatta si hanno le idee chiare per quanto riguarda le scuole e tutto il resto,inoltre il primo o lui e la seconda persona mettono da parte i soldi occorrenti per una casa più grande e far fronte al vivere di una famiglia medio grande.
    Inoltre darei un consiglio spassionato,a chi vuole andare in Svizzera,nel cantone di Zurigo.Forse per imparare il tedesco è preferibile fare un anno di lavoro in Germania,ci sono più possibilità lavorative per ristoranti e gelaterie,che offrono anche l’alloggio,certamente non vi daranno lo stipendio che Vi spetta,ma se dovete pagare un corso di Tedesco,in loco,quanto Vi costa?Quindi 2+2 fà quattro,dopo un periodo di ca 1 anno,se vi applicate bene e ci mettete l’anima Vi garantisco che il Tedesco lo parlerete bene e lo potete scrivere discretamente,e non abbiate paura non è così brutto come sembra.Dovete sempre e solo ragionare in questo modo:Io mi devo integrare e non fare l’emigrante(gastarbeiter).Solo così potete essere vincenti.Altro consiglio che vi posso dare quando parlate il Tedesco all’inizio,non dite sempre sì,ma se non capite una cosa ditelo chiaro e tondo,non ho capito,me lo puoi ripetere,magari in modo più semplice e lentamente(verrete apprezzati),e solo dopo vi fate ridire la stessa cosa così come ve l’avevano detta,nel modo che Voi non avevate capito,così imparate sia il tedesco facile(maccheronico)sia quello difficile(Hoch Deutsch)che sarebbe il Tedesco grammaticale perfetto.Nella speranza di avervi potuto essere di aiuto anche di poco vi saluto e vi farò partecipi della mia esperienza a Zurigo,di tre mesi,e se la prolungo o se abbandono dopo tre mesi.Certo che se 32 anni fà mi avrebbero detto,Tu all’età di 58 anni dovrai emigrare in Svizzera,sicuramente non sarei rientrato dalla Germania,ma sarei diventato un crucco in tutto e per tutto.Ciao a tutti.

  704. Ah dimenticavo una cosa molto semplice,per tutti coloro che parlano di sindacati,articolo 18 e così dicendo.Solo per le medie e grandi industrie vale tutto ciò,ma se un ditta/impresa ha meno o giusto 15 operai/dipendenti,ti puoi scordare i sindacati e anche l’articolo 18.E vi parlo per esperienza,in più il datore di lavoro fà quello che vuole,tanto gli potete fare causa,a lui che frega?Io sono dieci mesi che mi hanno licenziato e aspetto da dieci mesi giustizia,facendo la causa di lavoro.
    Ma abbiamo avuto 3 termini per la causa,ma poi sono sempre stati rimandati vuoi x una cosa o x un’altra.<anche l'appello fatto al presidente del tribunale di Napoli è caduto nel vuoto,e x questo mi sono trovato a fare l'emigrante alla mia età.Meditate gente,anche per avere,i vostri diritti e doveri riconosciuti,tramite un giudice,dovete prima patire le pene dell'inferno di Dante.Saluti Alfonso.

  705. ciao a tutti, sono 9 anni che (purtroppo vivo in Svizzera) e vi assicuro che sto facendo di tutto per tornare il Italia. Ho un’attivita’ in propio e sono d’accordissimo con Fabio. Non ci vogliono e sarebbe bene non venire cosi possono tornare a mungere le vacche. Sono estremamente razzisti e la vita e’ molto molto piu’ cara. Io sono di Milano (ho sempre vissuto in centro) e vi assicuro che i prezzi sono nettamente inferiori (cibo, affitti, assicurazioni). ecc ecc infatti se andiamo tutti a Como (svizzeri compresi) un motivo ci sara’.
    Vogliamo parlare delle casse malati? Ogni mese per me e mio figlio paga circa 400 chf e la mia franchigia e’ di chf 2500. Cosa vuol dire? ve lo spiego subito. Ogni mese paghi 400 chf ma sino a quando non ne hai accumulati 2500 di spese mediche non hai nessun rimborso. Questo vuol dire che ogni anno paghi 400 chf per 12 mesi ma se ti ammali devi pagare tu sino a 2500 chf. Le scuole sono un disastro e ho dovuto iscrivere mio figlio in una scuola privata italiana (costa un capitale molto di piu’ delle scuole private italiane) piu’ del doppio. Se sei italiano cercano di non darti il lavoro e vi assicuro che vi fregano in tutti i modi possibili. Insomma di cosa da dire ne avrei non tante tantissime. Vi assicuro che l’Italia avra’ i suoi problemi ma se devo ingrassare uno stato preferisco ingrassare il mio!!! conosco un sacco di gente che e’ gia’ tornata o sta tornando il Italia. Io per prima!!! Un saluto a tutti

  706. Salve a tutti,
    sono Svizzera e sono incappata per caso in questo sito…ho letto un po’ di commenti (non tutti, sono davvero troppi).
    Scrivo solo per dire un paio di cose, senza rubare tempo a nessuno…
    Mi spiace che Raffaella qui sopra scriva cose del genere, io personalmente non mi permetterei di insultare in maniera così pesante, con parole tipo “Non ci vogliono e sarebbe bene non venire cosi possono tornare a mungere le vacche”, poi di svizzeri che vanno ad abitare a Como non ne conosco nemmeno uno, mi spiace.
    Sarò di parte, è vero, ma io trovo la Svizzera un bellissimo crocevia di culture diverse, ma è un paese in crisi, trovare lavoro è difficile per tutti. Anche per noi svizzeri. Il problema che ci troviamo ad affrontare qui è il fatto che i pochi posti di lavoro che ci sono qui, vengono dati ai frontalieri (per tutta una serie di motivi, a partire dallo stipendio), mi spiace, ma è davvero così che stanno le cose. Ed è chiaro che si guarda al frontaliero con sospetto, pensando che ci possa “soffiare il posto” (questi sono problemi che ci portiamo dietro da scelte politiche poco sagge e sinceramente imbarazzanti).
    Di cose da dire ce ne sarebbero, ma mi limiterò a queste poche parole, sperando di non aver offeso nessuno e chiarito il fatto che la Svizzera non è un’isola felice come spesso si crede. Che non siamo tutti banchieri e che guadagnamo milioni ogni mese. I problemi ci sono, come in qualsiasi altro posto, magari di entità o natura diversa, ma ci sono.
    E mi spiace per chi ha pensato di trovare il Nuovo Mondo ed è rimasto scottato. In bocca al lupo a tutti!

  707. Per Caterina,

    Sono italiano, felice di esserlo e condivido quanto scrivi. Il momento è critico oramai dappertutto e quando le risorse diminuiscono è ovvio che aumentino i contrasti e le reciproche diffidenze. Penso che comunque la Svizzera negli anni d’oro ha dato una possibilità a molti emigranti italiani e questo non bisognerebbe dimenticarlo. L’unica cosa che vorrei dire ai Ticinesi è di non rinnegare la loro cultura e le loro radici italiane. Un saluto a tutti.

    Paolo

  708. Faccio un giro qui dopo diverso tempo… il mio periodo di disoccupazione è ulteriormente aumentato tornando sempre al solito discorso trito e ritrito: quali sono le vostre aspettative?

    Io svizzero (di origine italiana) non lavoro da anni, voi italiani cosa vi aspettate in Svizzera?

  709. Ciao Luca sono Alfonso,ho risposto sopra a qualcuno che voleva sapere come organizzarsi per andare in Svizzera,da mia esperienza personale,anche se datata.
    Ti vorrei rigirare una domanda.
    Non sarà a causa delle agenzie di lavoro interinale,che collaborano sia in loco(Svizzera)con le loro associate in Italia,che magari molte persone già in Svizzera,non riescono a inserirsi di nuovo.Magari perchè le agenzie offrendo come nel mio caso(elettricista installatore,ca 32 franchi svizzeri ora Lordi)per ogni ora di lavoro,che per Noi che arriviamo freschi in Svizzera sono molti,anche se dobbiamo togliere le spese per vivere in loco e conservare i soldi per la famiglia?
    Facendo un pò di conti io avrei potuto guadagnare 176/180 Euro al giorno netti.
    E’ vero che dovevo vivere anche io e avere le mie spese,ma comunque avrei potuto mandare ca 1500/2000 euro al mese al resto della mia famiglia.E credimi sono una bella cifra,Poco prima ho scritto avrei,perchè avevo già il biglietto e tutto il resto organizzato.Ma una sciatalombaggia forte mi ha impedito la partenza.Ma mi ripropongo appena possibile di fare questa esperienza,anche se con contratto a termine.Sempre meglio questa esperienza,che restare a spasso altri 10/12 mesi.
    Ormai in Italia il lavoro te lo puoi dimenticare,a meno che tu non te ne inventi uno nuovo!!!!!!!!!!E ti vada bene.Ciao Alfonso.

  710. Ciao Alfonso, il mercato del lavoro svizzero è uno dei più liberali del mondo occidentale (credo secondo solo a quello degli Stati Uniti) e ciò praticamente da sempre, anche quando in altri paesi c’erano maggiori garanzie e tutele per i lavoratori.

    Per gli elettricisti ci sono dei contratti collettivi stipulati tra associazioni padronali e sindacati dove vengono fissati dei salari di base, ma c’è il classico escamotage di introdurre un intermediario perdendo continuamente parte di retribuzione a favore del lavoratore (te lo dico perché un mio amico è elettricista e continua a rimarcare una perdita di circa 580 Euro mensili e dell’intera tredicesima mensilità).

    Essendoci una robusta iniziativa privata, non si hanno tanti spazi di manovra e in caso di lamentela, anche dinnanzi a soprusi evidenti, si viene liquidati praticamente immediatamente (per legge lo si può fare). I sindacati in Svizzera sono di fatto inesistenti.

  711. Caro Luca come sempre le tue risposte sono molto esaudienti.
    Penso che comunque sia un fattore come dici tu,interno.
    Cioè mi sembra di aver capito,che io parto con un contratto di 32 franchi svizzeri x ora,lordi.Fin quì tutto in ordine.Ora non credo che quando arrivo li in loco,mi facciano dei tagli sù quanto concordato.
    Naturalmente io sono perfettamente cosciente che non avrò tredicesima o ferie maturate.Ma mi devi credere,piuttosto che fare la fame o andare a rubare,o fare rapine,io preferisco un contratto a termine(tre mesi),anche mal pagato,ma che mi permette di vivere a me e la mia famiglia.
    Sono stato un’emigrante partito per la Germania,alla fine degli anni 60,e avevo 15 anni,mi sono fatto un m…o così,per imparare il Tedesco bene sia scritto che parlato,ho iniziato a lavorare nei cantieri edili come sempre si fà all’inizio,per arrivare a lavorare alla Volkswagen,dalla quale mi sono licenziato,Io,per motivi familiari,e conservo ancora una lettera di benemerito,rilasciata dalla Volkswagen,nella quale oltre a ottime referenze,mi veniva assicurato un rientro al mio posto di lavoro se lo avrei richiesto,e lo conservo gelosamente.
    Io ho sempre pensato che se una persona và in un’altro stato a lavorare,si deve integrare,e non fare lo straniero(gastarbeiter).Altrimenti non si và da nessuna parte.
    E in Germania ci ho vissuto per ca 12 anni,trovandomi bene sù tutta la linea.
    Cosa che non potrei dire se vado in Svizzera,perchè già sò che andrei con una paga,al di sotto dello standard,non avrei diritto alla tredicesima ne tantomeno una maturazione delle ferie,nè altro,ma consapevole di quello che accetto e che non posso replicare,altrimenti mi mandano a casa prima dello scadere del contratto.
    Mia unica fortuna potrebbe essere,che parlando bene il Tedesco,potrei risparmiare sulla spesa di affitto di una stanza,in quanto ho riscontrato che le agenzie in loco,che ti aiutano a trovare un alloggio,sono in conbutta,con alcuni ristoranti o piccoli alberghetti,e che ci fanno la cresta pure loro.Di fatti ero riuscito a trovare una stanza,vicino al posto dove avrei dovuto lavorare,e a metà prezzo di quello che voleva l’agenzia.Questa la mia esperienza a tutt’oggi,ciao Alfonso e complimenti per come gestisci il tutto,il tuo è uno dei migliori siti.

  712. in ticino c’è un partito che si rifà alla lega nord e ce l’ha con i meridionali,che però in questo caso sono i lombardi !!
    Magari fanno solo finta di avercela con gli immigrati, come verrebbe da pensare sapendo che il politico che c’è dietro a questo sito è stato trovato con operai non svizzeri in neronelle proprie aziende, però il fatto che continuino a fare tante storie coi frontalieri fa pensare
    http://www.mattinonline.ch/10819/continuano-le-ricerche-di-lavoro-soli-frontalieri

  713. Ciao a tutti 🙂

    Mi fa piacere passare di tanto in tanto su questo blog, dove ho avuto modo di leggere moltissimi interventi e farne a mia volta 🙂 Rinnovo i complimenti al blog. Sicuramente molto utile e soprattutto frequentato da persone “a posto”.

    Come qualcuno già avrà letto, mi sono trasferito in Italia dopo 45 anni di vita all’estero (tutti nella Svizzera tedesca, a San Gallo). Non so quando potrò tornare in Svizzera (in vacanza), perché per ora sto cercando di costruirmi un futuro qui e come potete immaginare non è cosa facile (ma nemmeno impossibile). La Svizzera mi ha dato molto in 45 anni, cose belle e cose brutte come ovunque sul pianeta immagino; volevo esprimere un’impressione abbastanza personale che forse molti non condivideranno (altrimenti non starebbero a pensare di trasferirsi in Svizzera). Di primo acchito direi che è vero che in Italia le cose stanno prendendo una pessima piega, parlo del lato economico nazionale, ma è anche vero che ci sono “cose” che in nessun altro Paese del mondo sarà mai possibile trovare 🙂
    Per esempio il “sentirti a casa tua” è una sensazione insostituibile. Che poi è anche la cosa più “dolorosa” da sopportare per chi vive all’estero. Per quanto ci si possa integrare, a volte addirittura rinnegando le proprie origini, alla fine la natura umana ha sempre la meglio. Così può capitare che neppure dopo 45 anni di “adattamenti” (la cosa è perfino relativa se si arriva in Svizzera all’età di 1 anno come il sottoscritto), ci si riesca a sentire a casa propria…

    È verissimo che non si vive di soli sogni ed emozioni, ma che purtroppo servono I SOLDI per vivere dignitosamente, ma è anche vero che senza le belle emozioni e i bei sogni, la vita può diventare pura e semplice ROUTINE senza senso… Si perde la GIOIA di vivere.

    Magari all’inizio il tutto è “ricompensato” da un lavoro a tempo indeterminato e una paga dignitosa, ma col tempo ci si abitua anche a quelle cose e quello che resta è la costante insoddisfazione intima e profonda di non sentirsi a casa propria.

    Un tempo si andava all’estero per mettere da parte un po’ di soldi con la chiara intenzione di tornare poi a casa e costruirci qualcosa. Oggi l’intenzione è quella di “fuggire via” per trovare qualcosa di migliore altrove… Il che è molto diverso.

    È anche vero che la mente umana si evolve e va verso la multi-etnia, il che è positivo sotto certi aspetti, ma deleterio sotto altri.

    Il mio pensiero a tutti voi è questo:
    Ovunque vi troviate e qualsiasi progetto abbiate in mente, auguro a tutti voi di trovare tranquillità, serenità e armonia nella vostra vita, nella vostra famiglia e nella vostra cerchia di amici. E non disperate MAI! Ovunque si va a vivere c’è sempre un piccolo spiraglio di speranza anche nei tempi più “bui” 🙂

    TANTI AUGURI A TUTTI! E che la vita ci porti sempre verso un destino piacevole e vivibile.

    Fabio

  714. Ciao Fabio, sei andato via dalla Svizzera?

    Perdonami per la presunzione, ma credo che i nostri amici che seguono il blog non riuscirebbero a capire il concetto del sentirsi “a casa propria”…

  715. @Luca:

    (Ciao Fabio, sei andato via dalla Svizzera?)

    – Si. Già dal 1. Luglio

    (Perdonami per la presunzione, ma credo che i nostri amici che seguono il blog non riuscirebbero a capire il concetto del sentirsi “a casa propria”…)

    – Immagino! 😉
    Beh, posso solo augurare loro di non dovercisi mai imbattere troppo a lungo 🙂
    Comunque nonostante tutto, auguro a tutti TEMPI BELLI, ovunque si vada a stare. Perché credo che ce ne sarà molto bisogno per tutti.

    Un saluto a tutti i lettori 🙂

  716. corsi di tedesco per il prossimo inverno a roma a prezzi interessanti :
    http://www.oesterreichinstitut.it/corsi-tedesco-a-roma.html
    c’è quello con due lezioni a settimana neanche 120 euro al mese

    corsi estivi di tedesco in austria
    http://www.austriacult.roma.it/it/corsiestivi
    hofatto un giro in camper in austria un paio d’anni fa’,giusto qualche giorno, ma devodire che l’impressione è stata davveromolto bella. Piacevoli i luoghi anche lontano dalle principali attrazioni, persone precise e corrette (ho avuto noie meccaniche risolte con onestà e puntualità da lasciarmi alibito)…..mentalità così lontana dall’approssimatismo e dall’arrangiamose cui sono abituato…

    corsi di inglese invernali al mitico British Council (certo un po’ carucci ma molto validi)
    http://www.britishcouncil.org/it/brochure-adult-20122013.pdf

    ed infine l’upter, una volta mi sembra detta università della terza età, economicamadi unacerta qualità: http://www.uptergratis.it/guida25/lingue25.pdf
    trovo comodi i numerosi orari e sedi, un po’ per tutte le esigenze.

    Riguardo a Fabio che alla sua età è andato a vivere in italia (tornato non credo sia il termine corretto in questo caso), ne sono felice, è molto frequente che si vada in posti civilizzati ed all’avanguardia per crescere professionalmente ed ottenere risultati lavorativi, per poi andare a passare la terza età in posti solari e più tranquilli, l’italia in europa o la florida negli usa.
    Però un consiglio che do ai miei figli e che vorrei dare a chi ha oggi 20anni è di andare a formarsi, crearsi amicizie, esperienze all’estero, prima di affondare le radici qui. Oppure fare come tanti ed impegnarsi coi concorsi pubblici a vita fino a vincere il famoso posto garantito, perché quelli in italia di sicuro -purtroppo- non spariranno mai e sono gli unici che funzionano, premiando inettitudine e mediocrità!

  717. Fabio, consentimi se mi faccio ancora gli affari tuoi… ma hai depositato il permesso C per il periodo di quattro anni oppure hai rinunciato in via definitiva? Nel secondo caso mi sembra una scelta coraggiosissima!

  718. @Luca:

    – Fabio, consentimi se mi faccio ancora gli affari tuoi… –

    No problem 😉

    – …ma hai depositato il permesso C per il periodo di quattro anni oppure hai rinunciato in via definitiva? –

    Il permesso C si può “depositare in linea di massima solo per 6 mesi, con relativa richiesta è prolungabile fino a 12 mesi. Quattro anni non credo proprio, mi è nuova. Non risulta da nessuna parte e non conosco nessuno a cui sia stato concesso.

    Comunque… Ci ho rinunciato!
    Poiché mi sono sentito offeso dal “trattamento” ricevuto (DOPO 45 ANNI DI ONESTO LAVORO E COMPORTAMENTO ESEMPLARE) quando ne ho fatto richiesta.
    Avrei potuto infischiarmene e procedere con la richiesta, ma su “certe cose” sono un po’ permaloso (brutto difetto!).

    Ho semplicemente riflettuto sul fatto che COMUNQUE se hai un contratto di lavoro (o dimostri di poter aprire un’attività in proprio), in base agli accordi bilaterali sulla libera circolazione non si ha alcun problema a ricevere il permesso B. Che è praticamente la stessa cosa del C con l’eccezione che le tasse ti vengono trattenute alla fonte. Nulla di che, anzi! Pure meglio, così ti togli il pensiero. E poi se dovessi tornare in Svizzera non sarebbe di certo nello stesso comune (visto come sono stato trattato), e sicuramente nel nuovo comune risulterebbero sia i miei 45 anni di Svizzera che il mio comportamento esemplare.

    Tra l’altro avrei dovuto lasciare un RECAPITO in Svizzera (presso un parente o un amico) e la cosa mi ha seccato parecchio.

    – Nel secondo caso mi sembra una scelta coraggiosissima! –

    Più che altro è una scelta “impulsiva”, ma che non dovrebbe precludere nulla di che preoccuparsi 🙂

  719. @Luca:

    (chiedo venia per l’ OT)

    – Fabio, consentimi se mi faccio ancora gli affari tuoi… –

    Essendomi ormai abituato al ruolo di “personaggio pubblico” (mi riferisco al mestiere di musicista con tanto di interviste su giornali, radio e TV), mi fa perfino piacere se qualcuno si fa gli affari miei… 😉
    Quindi te ne sono molto grato! 🙂

    Ma per tornare al discorso “Svizzera”, voglio svelarti un mio piccolo segreto…
    Un piccolo sogno nel cassetto che ha preso forma nell’ultimo periodo prima di rimpatriare in Italia.
    Il mio desiderio è di tornare presto in Svizzera, ma stavolta come MUSICISTA a tutti gli effetti e non come operaio (nulla contro gli operai ovviamente). E di tornarci per un TOUR europeo. Come a voler “dimostrare” (consentimi il pregiudizio) che per fare il mestiere dell’artista la Svizzera non è il massimo. Senza nulla togliere all’affanno che molti si danno per coprire questa lacuna (ovviamente a mio avviso).

    …E in quel sogno nel cassetto c’è l’intervista di un giornalista di un prestigioso quotidiano elvetico in lingua tedesca, che mi chiede qualcosa a proposito del mio passato in Svizzera (i 45 anni che dicevo). Sempre nel medesimo sogno c’è il nocciolo del mio desiderio: FARE NOME E COGNOME di certi “elementi” del Comune dove ho abitato che mi hanno continuato a frenare per tutto il tempo anziché spronarmi. Idem per l’associazione culturale del posto, che anziché spronare il potenziale dei giovani artisti & Co., preferisce spronare solo se stessa sia come immagine che come *associazione*.

    In pratica una piccola “rivincita personale” che credo sia più che lecita e giusta!
    Ovviamente si tratta sempre solo di visioni personali della vita 😉

    Tutto questo per SOTTOLINEARE ANCORA UNA VOLTA che (secondo me) chi va in Svizzera è meglio che ci vada con l’idea di dedicarsi sostanzialmente al *LAVORO* e non ad altre attitudini in campo lavorativo. Se poi le altre “attitudini” sono solo un banale passatempo, allora vanno benissimo.

    Nella speranza di aver fornito qualche dettaglio in più sulla Svizzera (seppur basato su idee personali), rivolgo a te e a tutti i lettori di questo blog i miei più sinceri auguri e saluti 🙂

    ciao

  720. sig. Fabio, le chiefo velocemente e gentilmente un’analisi della ns situazione: io e la mia ragazza abbiamo intenzione di trasferisci in Svizzera a lavorare. Lei ha molti zii là, quasi tutti di nazionalità svizzera (nati lî) ma comunque ancora calabresi d’adozione, secmi passa il termine. Non parlando tedesco, nessuno dei due (io parloe comprendo quasi perfettamente inglese), avevo deciso di spostarci direttamente in CH tedesca per velocizzare le possibilita di apprendimento della lingua e perche i parenti abitano tutti in zona Canton Zurigo-Argau…tra pochi giorni andremo in vacanza esplorativa da loro. I lavori iniziali sarebbero i soliti come gia detto: secondo lei troveremo qualcosa? Io ad esrmpio non mi farei problemi a lavorare operaio per strada. Sono diplomato e lei si laurea a settembre col max dei voti. È vero che all’inizio ci verranno concesse solo le cosidette “baracche” degli immigrati? Oppure con qualsiasi impiego potremo affittare un mini appartamento x noi? Infine, secondo lei è fattibile oppure un azzardo tutto questo?
    grazie mille

  721. Salve,
    Ho letto con molta passione tutti i commenti e li trovo ricchi di informazioni.Svizzera e stato sempre un mio sogno pero la parte tedesca,e penso che fra picco faro questo passo con la mia famiglia.mi sono rotto di benzina a 1,88,spread che non si può vedere,passagio di proposta che per 1 panda costa 450€ bollo impossibile,sono solo un paio di cose elencate,e poi io che amo la neve.ecco le mie domande a voi esperti:

    1:ma se uno di lavoro e libero professionista come me,come fa a ottenere ibpermessi b e c per stare in svizzera

    2:secco di voi uno che a più di 500.000€ può vivere di rendita in svizzera????

    Grazie per le risposte,
    Saluto Paolo

  722. Ciao a tutti,

    rispondendo amichevolmente a qualcuno che mi ha scritto per email, mi sono reso conto che la risposta sarebbe stata comunque interessante per tutto il blog. Quindi ho pensato di pubblicarla. Eccola!… 🙂

    Ciao A…,

    permettimi la forma più amichevole del “Tu”. È molto difficile fornirti “informazioni sicure” sul vostro caso, poiché in Svizzera tedesca tutto dipende dai datori di lavoro (e da nessun altro).

    Non saprei perché il tuo commento non sia stato ancora pubblicato. Forse conteneva dei “LINK”. Di fatti è capitato anche a me che inserendo dei LINK, il sistema lo analizzasse prima di pubblicarlo.

    Grazie per la stima nei miei confronti, ma io sono solo un italiano che ha vissuto in Svizzera tedesca per quesi 45 anni e nulla di più. È vero che ho una spiccata qualità analitica delle cose, ma ovviamente si tratta sempre solo di impressioni personali dovute all’ambiente in cui ho vissuto. Perciò quello che per me potrebbe essere “così”, per altri potrebbe essere molto diverso.

    Comunque… La cittadinanza in Svizzera tedesca NON LA CONCEDONO se non conosci bene la lingua tedesca, quindi probabilmente è per quello che alla Signora in questione non è stata concessa ed è rimasta solo quella italiana (presumo).

    Se nessuno di voi due parla tedesco, sarà molto difficile trovare un’occupazione lì. Se non addirittura molto improbabile, poiché – sebbene la cosa venga taciuta – la crisi economica globale si sta facendo sentire forte anche lì, e trovandosi ai confini con la Germania e l’Austria (dove si parla ufficialmente il tedesco), la Svizzera tedesca è praticamente INVASA tutti i giorni da frontalieri e candidature tedesche e austriache. Ovviamente la scelta dei datori di lavoro cade inevitabilmente su queste persone. In primo luogo per la perfezione della lingua ed in secondo luogo per la similitudine culturale (decisamente diversa da quella italiana, sia essa del sud come del nord Italia).

    Parlo per esperienza diretta, in quanto lo scorso settembre la mia compagna si è trasferita in Svizzera dall’Italia per poter stare insieme e costruirci un futuro in Svizzera tedesca e non c’è stato verso di trovarle un lavoro “concreto” neppure grazie alle mie tantissime conoscenze in quella zona. Tra l’altro i CV non li hanno neppure letti, e se lo hanno fatto, l’hanno fatto in modo molto superficiale e sbrigativo solo come forma di cortesia nei miei confronti (lo so perché me ne sono reso conto contattando poi telefonicamente i datori di lavoro). Gli unici lavori che è riuscita a trovare in 9 mesi (nonostante l’insisteza quotidiana fortemente motivata dal trovare un lavoro) li ha trovati in 2 ristoranti italiani come “lavapiatti”, ma sempre grazie alla mia conoscenza dei gestori. Ovviamente sottopagata e sfruttata oltre ogni limite nonostante le sue qualità e l’ottimo CV presentato. In pratica sono stati 9 mesi in cui mi sono dovuto ricredere sul buon andamento dell’economia elvetica e sul senso di correttezza nei confronti di chi cerca lavoro. Al punto di dover rimpatriare anch’io insieme a lei in Italia, dopo 45 anni di vita lavorativa (esemplare) in Svizzera tedesca, poiché dopo aver perso il mio ultimo lavoro per via della crisi che ha fatto chiudere i battenti alla ditta in cui lavoravo, non c’è stato verso di trovare neppure per me un lavoro onestamente retribuito. Quindi per mancanza di un reddito minimo indispensabile abbiamo fatto entrambi i bagagli e ce ne siamo tornati in Italia.

    È ovvio che si tratta solo di una “procedura” adottata dalla Svizzera per liberarsi il più possibile di lavoratori stranieri. Quelli a cui invece srotolano il tappeto rosso sotto i piedi sono quegli stranieri che non vengono in cerca di un lavoro dipendente, ma che hanno un mucchio di soldi da investire in attività svizzere in quanto scoraggiati e preoccupati dei loro patrimoni depositati in Italia (o in altri Paesi del mondo). Praticamente la Svizzera sta cercando di LIBERARSI di tutti quegli stranieri di troppo (per esempio quelli che non conoscono bene la lingua e arrivano in Svizzera disperati), e al contempo di sfruttare la “crisi globale” per accaparrarsi i capitali e gli investimenti di quegli stranieri che hanno soldi da investire.

    È vero che lavorando in due, anche se sottopagati (mi riferisco a stipendi/salari da ca. 3’000.- Fr.) si può arrivare a fine mese, ma non è pensabile mettere da parte neppure un centesimo, e talvolta è quasi impossibile risparmiare perfino 2’000-3’000.- Fr. per andare in vacanza. Quindi non solo non si mette niente da parte e lo standard di vita cade decisamente in basso, ma non si ha più la possibilità neppure di “staccare la spina” per qualche settimana. Ciò significa che, nonostante le migliori intenzioni e deduzioni teoriche, dopo un paio d’anni passati a lavorare sottopagati, non se ne esce più e cominciano quasi nella totalità dei casi i problemi intrapersonali fra la coppia dovuti ai problemi economici. Problemi che stanno mettendo in crisi sempre più coppie e nuclei familiari. Perché in Svizzera lavorare è una sorta di “lavoro forzato”, seppur celato dalla cordialità e dal rispetto reciproco.

    Inerente ai periodi di assunzione, dipende tutto dal lavoro che si riesce a trovare.
    Partendo dal FATTO che di lavori discreti se ne trovano davvero pochi e che quei pochi che si trovano sono come lavapiatti o al massimo operatori di Call Center, diventano molto “precari” anche quelli a tempo indeterminato, perché si tratta di lavori che al massimo dopo 2 anni diventano fisicamente e mentalmente insopportabili (questo spiega anche il motivo per cui sia più facile trovarli rispetto ad altri). Si comincia con l’entusiasmo e si finisce con una semi-depressione quasi nella totalità dei casi. I datori di lavoro sono propensi ad assumere personale a tempo indeterminato, ma da qualche anno a questa parte è nato il “mercato delle agenzie interinali”… Ossia: PRIMA ti assumono a tempo determinato (con contratto di 3 mesi presso l’agenzia interinale), poi FORSE (se non fai storie e sei disposto ad accontentarti di una paga molto bassa) ti assume la ditta a tempo indeterminato. Da notare BENE che in Svizzera è diverso che in Italia e ti possono licenziare a piacere in qualsiasi momento anche in tronco! Al massimo ti pagano una mensilità per il mancato periodo di preavviso. Di solito però non lo fanno. Ti licenziano nei limiti di tempo prestabiliti (da 1 a 3 mesi) per non doverti pagare inutilmente e in quel periodo se stai zitto e buono vieni solo spremuto come un limone, altrimenti fanno in modo che sia tu stesso a mollare (ti accollano fortissime pressioni lavorative), in modo che te ne vai prima e che si trattengano anche i soldi perché non hai rispettato i termini contrattuali. Non è assolutamente come in Italia! Nessuno ti aiuta in casi di questo genere (neppure gli amici!), e i sindacati esistono solo a livello di “fantasmi” che, qualora dovessi rivolgerti a loro, rischieresti pure di finire nel torto pur avendo ragione.

    Non sto esagerando, se è questo che stai pensando. Ti sto illustrando la nuda e cruda realtà del mercato del lavoro in Svizzera tedesca. Sempre ammesso che riusciate a trovarne UNO! Ma tu speri addirittura di trovarne due… Cosa posso dirti? In bocca al lupo e che crepi il lupo una volta per sempre.

    Provare non è che non costa niente in questo caso.
    E di fatti COSTA! Costa almeno 2’500.- Fr. al mese!
    …E poi costa anche di dover ricominciare daccapo una volta rientrati in Italia qualora non abbiate avuto fortuna (cosa a mio avviso più che probabile), e di ritrovarvi punto e a capo, avendo solo perso tempo prezioso e molti soldi e pazienza. Sempre ammesso che i problemi economici non vi rovinino il rapporto e che quindi non vi costi pure quello.

    Fossi in te ci farei un pensierino molto molto più approfondito.
    Un conto è trasferirsi in un Paese “emergente” e un conto è in un Paese al centro dell’europa in declino.

    Magari ora penserai: ma allora tu mi vuoi proprio scoraggiare! BEH, SI! È prorio ciò che vorrei fare. Scoraggiarti. Per evitarti di ritrovarti dalla padella nella brace quasi nel 99% delle probabilità. Ovviamente vi resta pur sempre un 1%, e se davvero siete decisi a “provare”, provateci. Ma se dovesse andarvi male (sempre per via della crisi in continuo aumento), ricordati che “qualcuno” te lo aveva già dettagliatamente prospettato. Ovviamente non per augurare nulla di male a nessuno, ma per saggezza e messa in guardia, basata sulla mia personale esperienza.

    Un caro saluto a entrambi …e buona fortuna!

  723. @Alessandro:

    Vedo con piacere che il tuo post è stato pubblicato.
    In parte ti ho già risposto via e-mail, ma trattandosi di temi che possono interessare tutti è un bene che possano diventare di pubblico dominio 😉

    Ovviamente ti ho riposto solo in parte poiché sul blog non era visibile la tua domanda. Ora lo è.

    Vediamo…
    Suppongo che la “vacanza esplorativa” non sia delle più economiche, visto quello che COSTA stare in Svizzera tedesca, …quindi godetevela più che potete! 🙂

    Secondo me (sinceramente) non troverete nulla. Spero ovviamente di sbagliarmi.
    Inerente ai lavori “in strada”, appena spunta il sole in Svizzera tedesca cominciano a tutto spiano, e tutti già preparati e progettati accuratamente durante l’inverno, per sfruttare al massimo il breve periodo di “sole” che permette di lavorare in strada. Quindi… probabilmente troverai tutti i posti già occupati da tanto.

    Inerenti ai diplomi e lauree sono poco ricercati, in quanto la maggior parte dei lavori offerti sono “manuali” MA CON DIPLOMA! Per esempio idraulico diplomato, elettricista diplomato, muratore diplomato, ecc… per il sesso femminile trovarne uno è decisamente più complicato. Nel migliore dei casi si può trovare un posto come cameriera, lavapiatti, o con moltissima fortuna in qualche ditta di pulizia. Sempre ammesso che si conosca bene il tedesco!

    Inerente alle “baracche degli immigrati” non ne so nulla. Non mi risulta. Per quanto ne so, se presenti un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con un po’ di fortuna trovi un piccolo appartamentino in affitto, ovviamente ti costerà molto caro. Spesso approfittano della situazione. Spero che non debba capitarti neppure questo, ovviamente!

    Secondo me è fattibile anche se molto difficile, tutto questo. Di conseguenza, personalmente, lo trovo un po’ azzardato.

    La Svizzera sta spianando moltissimi “tappeti rossi” per chi vuole lavorare, ma a patto che arrivi in Svizzera con un “capitale da investire” e non con il bisogno di lavorare. Che tu ci creda o no, la crisi è NERA! Viene semplicemente “negata all’evidenza” poiché per la mentalità svizzera è inconcepibile essere in crisi. Sia a livello di Nazione che a livello di “mentalità lavorativa”.

    Ma la realtà è molto diversa dai sogni o dalle false consapevolezze.

    Un caro saluto e un augurio di buona fortuna 🙂

    Fabio

  724. salve,tutto quello che e’ stato detto sul parere degli svizzeri verso tutti i stranieri che vivono da anni o da mesi in svizzera e’ vero, non ci sopportano piu’ anche se, siamo noi stranieri a fare tutti i lavori piu’…. diciamo di m….. , che questi agricoltori rifiutano di fare, e’ se pensate di andare in agenzie lavoro un consiglio pagate quacuno e’ troverete lavoro. Tra non molto dovrete chiedere il lavoro a l’albanese no allo svizzero, e’ a scuola dovete imparare la loro lingua visto che qua nella parte tedesca hanno tutto loro in mano. E’cmq conoscere la lingua tedesca puo aiturarvi relativamente , qua secondo me sono messi piu’ o meno come L’italia, pero come si dice ..i panni sporchi gli lavano in famiglia, e’ non vado oltre.. Pensateci bene prima di fare questo passo a venire qua, anche per gl’investimenti , portate i soldi in altre nazioni tutti dovrebbero farlo, poi vorrei vedere la grande svizzera lavoratrice… ciao

  725. E’ questo che non capisco: come mai IO (italiano COMUNITARIO) non posso trovare lavoro, anche come muratore, ma un ALBANESE si??????
    Non mi capacito….

  726. @Alessandro:

    – E’ questo che non capisco: come mai IO (italiano COMUNITARIO) non posso trovare lavoro, anche come muratore, ma un ALBANESE si??????
    Non mi capacito…. –

    La risposta è elementare:
    Si aiutano fra loro.

    Quelli che avevano molti soldi sono arrivati in Svizzera e hanno messo in piedi le loro imprese, poi, un po’ alla volta, dandosi una mano tra loro, il cerchio s’è allargato un po’ dappertutto.

    Ma non è vero che “la fanno da padroni”.
    È che “uniti”, aiutandosi a vicenda, riescono a restare a galla dove altri “da soli” affogano. Tutto qui.

    È la stessa “storia” dei testimoni di Geova (non me ne vogliano, non è una critica), si aiutano fra loro. Così riescono a creare una struttura capace di restare a galla.

    Per esempio: gli serve un idraulico? Chiamano uno di loro, e a sua volta l’idraulico farà con gli altri.

    Gli italiani, invece, GENERALMENTE parlando, si sono un po’ individualizzati. Del tipo “chi fa da se fa per tre”. Così quando affondano, affondano tre volte.

    Secondo me, tutto questo è il frutto della globalizzazione, del campanilismo (con un buon tocco di razzismo) e dell’incapacità della gente di UNIRSI VERAMENTE TUTTI INSIEME per costruire un mondo migliore.

    In realtà OVUNQUE si potrebbe fare tantissimo! Non dipende dal POSTO, ma dalla mentalità della gente. …che però, purtroppo è parecchio plagiata dalla globalizzazione e dall’individualismo.

  727. Allora ci conviene andare direttamente dal suo zio americano…almeno li si spera di poter sopravvivere…ma che bella Italia di m***a ci hanno lasciato i nostri genitori….bah

  728. @Alessandro:

    – Allora ci conviene andare direttamente dal suo zio americano…almeno li si spera di poter sopravvivere…ma che bella Italia di m***a ci hanno lasciato i nostri genitori….bah –

    Non fraintendermi, Alessandro, ma davvero credi che in America la storia sia diversa?
    Il mondo intero è cambiato. Ed è cambiato in peggio, sotto l’aspetto economico.

    Non è una questione di “eredità”.
    Nessun genitore vorrebbe mai lasciare un mondo schifoso ai propri figli.
    Al contrario! I nostri genitori hanno cercato di creare un mondo di comodità e benessere economico da lasciare in eredità ai loro figli, oltre che per se stessi. Quello che però non avevano calcolato è che, facendo ciò, molta gente sarebbe diventata economicamente MOLTO POTENTE. Attraverso le multinazionali.
    E quello che non potevano sapere era che A CHI SIEDE SULLA POLTRONA DI UNA MULTINAZIONALE IMPORTA MOLTO POCO DI COSA ACCADE NEL MONDO, BENSÌ GLI INTERESSA SOLO QUELLO CHE ACCADE ALLA SUA “AZIENDA”. E così si è venuto a creare tutto questo scatafascio globale!

    Per generare RICCHEZZA MONETARIA da una parte bisogna PER FORZA DI COSE generare povertà dall’altra. Questa è la “legge” del Dio-denaro. Funziona solo così il sistema monetario. Poiché è un sistema SBALLATO E ANTIQUATO che non è più stato modificato. Anzi, al contrario, è stato amplificato!

    Se siamo in TRE e circolano 3000.00 euro, dovremmo averne ciascuno 1’000 per stare bene tutti e tre. Se uno dei tre ne arraffa 2’900, quanto resta agli altri 2???

    È il sistema che è sballato! Poiché si fonda sull’albero motore ricchezza-povertà.

    E più le multinazionali acquisiscono ricchezza, più gli altri diventano poveri.
    Se gli altri non diventano poveri, le multinazionali NON POSSONO accumulare ricchezza.

    Lo so, l’ho descritto terra-terra, ma l’ho fatto di proposito, poiché COMUNQUE la storia è molto semplice.

    Ora, visto che i “vostri” genitori non sono stati capaci di CAMBIARE questo sistema economico sballato ed ingiusto, perché non ci provate voi? 😉

    Io per quanto posso, sto tentando di farlo assieme ad alcuni miei amici economi (è anche per questo che ho scelto di rimpatriare anziché stare lì a guardare con le mani in mano, perché l’Italia ha immense potenzialità!), e spero che il progetto a cui stiamo lavorando possa realizzarsi ed espandersi. Lo spero per il benessere di tutti i nostri figli. E mi azzardo a dire: per il mondo intero! In quanto il nostro progetto è indirizzato a CAMBIARE le “regole” del sistema monetario attuale. Ovviamente dobbiamo andarci coi piedi di piombo.

    Ma sta tranquillo, Alessandro, non è colpa dei nostri genitori se il mondo è così, ma è colpa dell’avidità che si è generata da un sistema monetario ANTICO e OBSOLETO che tutti hanno sempre finto di non capire.

    Se davvero auspichi ad un futuro migliore, e sei giovane e pieno di energia, allora (a mio parere) è meglio se ci fai anche tu un pensierino su questa cosa. Tanto il sistema non reggerà più a lungo e se non ce ne sarà pronto uno nuovo, saranno casini grossi.

    Ciao 🙂

  729. L’amica della mamma della mia ragazza oggi per telefono ci ha detto che senza tedesco è difficile, però lunedi quando saliamo prende UN GIORNO DI FERIE per venuire con noi ed aiutarci! FINALMENTE una persona altruista! Appena gli abbiamo detto che faremmo qualsiasi lavoro (es. lavapiatti) ha detto: no, lavapiatti lavoro brutto! lavoro brutto!
    ahahah poverina! Speriamo che con il suo aiuto riusciremo un giorno a trovare qualcosa…anche se la vedo difficile.
    Comunque anche lei mi ha confermato che, se lavoriamo in due, qualsiasi stipendio abbiamo (anche i miseri stipendi agli italiani di 3000Frs) ce la facciamo a vivere e non sopravvivere…

    Lei abita a Frauenfeld (Turghau)

  730. Salve
    Sono un ragazzo di 33 anni e mi hanno proposto un’offerta di lavoro in svizzera italiana come operaio agricolo, ma il propietario mi chiedeva il mio salario, ma non essendo stato mai in svizzera ho risposto che Lui mi facesse la proposta del salario che mi vorrebbe dare. Praticamente io vivo attualmente in Italia e vorrei trasferirmi in Svizzera, ma considerando affitto, e altro volevo chiedere a Voi esperti una domanda:
    quanto puo’ guadagnare un operaio agricolo?almeno per sapere la convenienza prima di spostarmi.
    E per il permesso di lavoro in svizzera a chi mi dovrei rivolgere?
    Vi ringrazzio anticipatamente per le vostre risposte 🙂

  731. segnalazioni:
    http://blog.vanityfair.it/2012/06/dieci-domande-che-non-devi-mai-fare-a-un-expat/
    ho trovato assolutamente splendidi questi due commenti:
    j0sh giugno 21, 2012 at 11:56
    ‘Ma quello non è il paese tuo!’ Perché quello dove sei tu è tuo???
    Replica di Veruska Anconitano giugno 21, 2012 at 12:00
    ‘Certo, siccome paga le tasse presume di avere delle quote in compartecipazione con lo Stato! ‘

    http://eventiquattro.ilsole24ore.com/eventi-e-altro/ict/notizie/2012/07/23/la-grande-rete-degli-expats.aspx
    con parecchi link ed info interessanti

    altro, più o meno interessante:
    http://forum.expatclic.com/

  732. Ciao a tutti, sono nuovo del sito.

    Vi sarei infinitamente grato se potete darmi dei consigli pratici per risolvere alcuni probelemini.
    In pratica ho firmato un contratto di lavoro a tempo indeterminato tramite il quale andrò a vivere in Svizzera, al confine con Germania e Austria. La mia fidanzata (non siamo sposati per ora e non vorremmo accelerare la cosa) è bulgara e non è ancora cittadina italiana anche se è qua da molti anni, e vorrebbe venire con me.
    So che deve trovare lavoro in 3 mesi ma le domande pratiche sono:
    – lei si deve registrare appena arriva?
    – se scadono i 3 mesi e lei non trova lavoro come possiamo fare?
    – vivendo a casa mia (contratto indeterminato) non c’è possibilità che le diano un permesso di dimora per un pò?
    – e se facessimo i frontalieri da Austria o Germania cosa cambierebbe?
    – dopo che sono passati ei 3 mesi e lei torna, dopo quanto può tornare in Svizzera?

    Vi pregherei di aiutarmi!!!

    Grazie 1000.

  733. Daniele, come hai trovato il lavoro (se non sono inopportuno)? Io sono appena tornato da una prima vacanza esplorativa (la mia ragazza ha tanti parenti lassù)…saremmo MOLTO interessati ad andarci anche noi…

    Per caso parli tedesco?

  734. uno splendido video per tutti i ragazzi che, come i miei nipoti ventenni e spero tra pochi anni i miei figli, sono andati all’estero alla ricerca di un contesto migliore dove, magari, mettere radici

  735. Sono arrivato su questo blog per caso e faccio i complimenti per la sua ampiezza per i problemi trattati per tanta gente che cerca un strada in questa situazione di crisi brutta e infinita.Io volevo sottoporre qualche riflessione che tanta gente in questo momento si pone e dalla quale vorrebbe trarre qualche indicazione e modus operandi.Abbiamo io e mio figlio una Società in Italia di intermediazione di prodotti alimentari,io sono ormai in pensione ma sono socio finanziatore di questa società e mio figlio che ha circa 28 anni è l’amministratore.Ha una base buona e clienti in tutta Europa non in Svizzera.Abbiamo un ottimo fatturato ma chiaramente io nonostante pensionato mi succhiano il 41% di tasse e a mio figlio alla fine coi contributi IMPS quasi il 70%.Dunque cerchiamo una nuova strada che ci permetta alla fine di ritrovarci qualche cosa in tasca soprattutto per il futuro di mio figlio.Parliamo bene il Francese e anche un pò di Inglese.Potremmo anche prenderci una casa in proprietà vendendo una parte di quello che ho qui.Se quacheduno vorrà dare qualche consiglio o indicazione mi farebbe molto piacere.

  736. chiedo scusa se divago dall’argomento lavorativo, vorrei avere recensioni del Swiss holiday park, un posto trovato girovagando. Sapere da chi ci è stato com’è, attrazioni o comunque divertimenti. Ho trovato anche una possibilità di sosta per il camper qui: Ferienhof Rüti, Familie Schuler Irma & Richard, Rüti 4, CH-6443 Morschach.

  737. Aldo Mencaraglia ha analizzato i dati forniti dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro relativi al rapporto tra lavoratrici e numero totale di donne con età compresa tra i 15 e i 24 anni.

    Nella classifica che ha ottenuto l’Italia purtroppo si pone in fondo alla classifica (e lo ha sempre fatto negli ultimi 20 anni) quando analizziamo i dati relativi al 2010, ultimo anno per cui i dati sono disponibili, ed a pari merito con la Moldavia.

    Dovete imparare o migliorare la vostra conoscenza della lingua inglese e/o del tedesco: non domani inizio, effettivamente devo pensarci, sì è una cosa che prima o poi faccio….. da oggi, da subito!!

    Dovrete essere in grado (o avere il potenziale) di offrire competenze lavorative che il mercato del lavoro svizzero richiede.

    aspetti :
    Parlano una lingua straniera? Sì
    Il clima è più freddo? Sì
    I giovani sanno socializzare solo bevendo alcool? Molto probabilmente
    La cucina non è buona come quella di mamma? Quasi sicuramente

    Però sembra che le vostre coetanee abbiano maggiori opportunità di lavoro…..

    La classifica: (i numeri si riferiscono alla percentuale di donne tra i 15 ed i 24 anni che lavorano rispetto al numero totale di esse nella nazione presa in considerazione)

    – Olanda 63.3
    – Islanda 61.2
    – SVIZZERA 59.4
    – Danimarca 59.4
    – Norvegia 52.4
    – Austria 49.3
    – Regno Unito 47.3
    – Germania 44.8
    – Malta 42.8
    – Finlandia 40.
    – Svezia 38.9
    – Cipro 34.2
    – Irlanda 33
    – Slovenia 30.3
    – Ucraina 29.6
    – Francia 27.8
    – Portogallo 26.7
    – Lettonia 26
    – Spagna 24.6
    – Estonia 24.6
    – Belgio 23
    – Polonia 22.7
    – Croazia 20.5
    – Romania 20.5
    – Lussemburgo 20.4
    – Repubblica Ceca 20
    – Lituania 18.5
    – Slovacchia 17.4
    – Grecia 16.7
    – Ungheria 16.6
    – ITALIA 16.4
    – Moldavia 16.4

  738. Salve a tutti. Mi sono davvero divertito a leggere queste “quattro righe” del blog, e addirittura commosso non poco nel trovare molte persone che, come me, stanno provando disaffezione per la madrepatria. Disaffezione per via dello schifo che ormai caratterizza la nostra Italia. Perché “schifo”? Beh, basta guardarsi intorno per capire… Non occore certo il sottoscritto per descrivervi le bruttezze che lasciano l´amaro in bocca ad ogni italiano. Per raccontarvi lo scarso senso civico che ormai permea l´italiano, che come ci racconta Enrico, getta la spazzatura per strada, incurante del fatto che poi, quel pacchetto di sigarette, lo erediteranno i suoi e nostri figli. Non occorro io, per testimoniarvi su quanto il nostro paese sia ormai alle assi. E non vi nascondo che pure a me é balzata in mente l´idea di emigrarci. Svizzera, dunque, miraggio o realtà accessibile? Ebbene sí, si tratta di una realtà. E come tutte le realtà presenta aspetti negativi che, tuttavia, non hanno mai influenzato in alcun modo la volontà dell´ipotetico emigrante italiano di trasferirvici!:)

    Del resto l´italiano, con il suo senso pratico è sempre riuscito a fare bene ovunque è andato, Svizzera, USA o Brasile che sia! Perciò, cari connazionali, non speventatevi all´idea di emigrare! Non permettete a quei poveri frustrati timorosi di lasciare il proprio stagno di mandare in frantumi i vostri sogni di una vita migliore! Certo, potrete trovare difficoltà al vostro arrivo in terra straniera. Ma non ne ha, forse, pure l´italiano che in patria suda e sputa sangue per portare a casa 1400 dannatissimi euri per dare da mangiare a due figli nonchè mandarli a scuola, pagare le tasse, e per riuscire a mettere via, a fine mese, NIENTE??? Se le prospettive in Italia sono quelle di accontentarsi di uno stipendio da fame senza nessuna possibilità di crescita, per non aggiungere poi di restare in casa coi genitori fino all´età pensionabilea con un futuro migliore precluso, a che pro rimanere?

    Ho una sorella che due anni fa, a 28 anni, è emigrata nella Svizzera tedesca col marito e là ha avuto la possibilità di cominciare a VIVERE DIGNITOSAMENTE (non sopravvivere), cosa che qua nel “Bel Paese” non le era concesso di fare. Anzi, ha addirittura avuto modo di costruirsi una famiglia e ora ha due figli, motivo per cui ora é costretta a fare la casalinga. E sapete come mai può permettersi di stare a casa e non lavorare? Suo marito, ingegnere, che in Italia aveva uno stipendio da fame ed era sfruttato dai suoi datori di lavoro peggio di uno schiavo nei campi di cotone, ora porta a casa 130.000 CHF più un bonus del 20% sulla produzione. E non deve neppure imparare il tedesco perchè tanto là nella sua azienda basta l´inglese e TUTTI parlano italiano (ricordiamo appunto che la Svizzera è uno stato trilingue). Nel suo Cantone paga solamente il 15% di tasse, cosa che gli permette di mettere da parte qualcosa, e riceve dallo stato anche un assegno per il mantenimento dei figli. La ditta gli ha dato un´Audi A5, la carta di credito aziendale e, al bisogno, la possibilità di lavorare a casa quando i bimbi non stanno bene. Cosa non da poco, non trovate? Certo, c`è da pagare l´assicurazione sanitaria, il costo della vita è alto, gli affitti costano… Ma se contiamo che, contrariamente a quanto succede qua da noi, TUTTI i servizi funzionano… beh, cos`é che ancora ci trattiene nella patria di tutti i vari Schettino che stanno affondando il paese??? Certo, devo proprio ammettere che loro hanno avuto molta fortuna e non a tutti capita il treno che hanno avuto la possibilità di prendere. Ma i sogni esistono proprio perché hanno la possibilità di divenire realtà. Un mio carissimo amico è figlio di emigranti siciliani che hanno lavorato e vissuto in Svizzera per una decina di anni e, una volta tornati nella loro magnifica isola, hanno avuto la possibilità di prendere casa e avviare la loro attività commerciale(un negozio di alimentari). Se tutti loro son riusciti a dare una svolta alla loro vita, perchè non dovreste riuscirci pure voi? Se restate ad affondare con la nave Italia non avrete mai la possibilità di scoprire se avreste potuto cambiare il corso della vostra vita! “Memento audere semper”, scriveva D´Annunzio. Ed aveva ragione. W l´Italia. Ma se altrove si ha l´opportunità di stare meglio, diciamole pure “CIAO, Italia”!

  739. Infatti io e la mia ragazza, dopo una visita ai suoi parenti in Svizzera (Canton Zurigo), abbiamo visto che le possibilità ci sono. E ce ne sono tante,sicuramente niente di paragonabile all’Italia. Tutti i datori di lavoro cui ci siamo presentati, non avrebbero esitato a prendermi per le mie qualifiche nel settore del “verde”. L’unico problema per cui non potremmo essere assunti subito é il Tedesco: ragazzi fate come noi! Fate un corso intensivo di almeno 90 ore di tedesco e poi presentatevi in loco….vi prenderanno sicuramente, senza problemi. Se invece cercate senza il tedesco al 99% non troverete purtroppo. La Svizzera ancora offre tante possibilità che io e la mia ragazza vogliamo sfruttare e lasciare il Bel Paese al suo destino, che oramai non mi compete più. Sono stanco di pagare per tutti i raccomandati e criminali d’italia…
    Andremo la, lavoreremo sodo, ma alla fine potremo anche farci una famiglia e vivere tranquilli, senza tante preoccupazioni.
    Comincio oggi il corso e vedremo tra 3 mesi a che livello saremo di tedesco….
    Mit Freundlich Grüße…

  740. ciao ! Mi chiamo Iulia…Sono una ragazza rumena di 20 anni .Ho finito la scuola alberghiera con il massimo e adesso…vorrei partire in Svizzera, prima per lavoro e poi per continuare gli studi.. Per piacere mi potete dire qual’è il mezzo di trasposto più conveniente per arrivare li ?Io abito a Caserta… Vi ringrazio

  741. ciao mi chiamo Paola
    vorrei trovare lavoro in svizzera
    parlo oltre all’italiano un ottimo francese
    sono laureata in psicologia ma senza specializzazione
    spero possiate darmi info
    grazie

  742. Ciao a tutti,
    sono felicissima di aver trovato questo blog, infatti io ( laureata disoccupata precaria ) e mio marito ( tecnico informatico occupato, ma con 0 prospettiva di crescita all’interno dell’azienda in cui lavora ) abbiamo deciso, dopo diverse notti insonni, di mollare tutto e scappare in Svizzera.
    Siamo stufi dei furbetti Italiani, dello stato inesistente e dello schifo che ci circonda, vogliamo cambiare e siamo certi che la Svizzera sarà la Nostra nuova patria!
    Ovviamente l’ostacolo più grande sarà quello del lavoro. L’inglese lo mastichiamo, infatti abbiamo iniziato un corso intensivo di 30 ore per migliorarlo e portalo ad un ottimo livello, mentre con l’anno nuovo abbiamo intenzione di iniziare il corso intensivo di tedesco.
    Io, anche se sono laureata in lettere antiche, ho sempre lavorato nel settore dell’abbigliamento ( mi piace tantissimo) e non nego che mi piacerebbe continuare a lavorarci, mio marito è un ottimo tecnico commerciale ( vi dico solo che venderebbe il ghiaccio agli eschimesi).
    Vista la presenza di un numero elevato di giovani volenterosi come noi, ci sarebbe la possibilità di ricevere delle dritte…
    Per il momento grazie mille a tutti.

    Buon proseguimento.

    Giulia

  743. @ Iulia:
    di mezzi per arrivare in Svizzera ce ne sono parecchi. Alcuni sono ovviamente più costosi di altri e, a seconda della tipologia, il viaggio può risultare più o meno lungo nonchè comodo. Ora non so quanto tu voglia spendere, e neppure se hai preferenze, ma ancor piú importante non ho idea di quale città tu abbia intenzione raggiungere, ma posso comunque indicativamente elencarti le opzioni dal più economico al piú costoso fino a Zurigo:

    A) Aereo da Roma: a partire da 80 euro (www.edream.it)

    B) Car pooling (ossia condivisione dell´auto con persone che devono raggiungere lo stesso luogo in cui hai bisogno di andare tu: c`é un netto risparmio in quanto si ammortizzano i costi di viaggio. Su internet ci sono parecchi siti di car pooling): varia da chi offre il viaggio. In media da 100 euro.

    C) Treno da roma: 190 Euro

    D) Auto propria: 200 euro circa (autostrada italia/svizzera+carburante)

    A mio parere conviene andare a Roma in treno e da lì prendere l´aereo!;)

  744. @ AlessaNdro: In bocca al lupo!!! 🙂 So per esperienza personale che il tedesco non è così facile da imparare come potrebbe esserlo l´inglese, ma vedrai che con impegno e costanza riuscirai a padroneggiarlo!;)
    Su internet trovi molti audiocorsi utilissimi per far pratica di pronuncia, conversazione e ascolto! Ti consiglio anche di guardarti, se ne hai la possibilità, qualche film in tedesco con i sottotitoli in modo da cominciare già da subito ad avvicinarti alla cultura tedesca e a capire/dire qualche parola! eheh, è infatti curioso vedere l´equivalente tedesco del nostro “ma sei matto???”

  745. @ Paola Sorrentino:

    se dai una scorsa a questo blog, troverai una marea di link a siti di ricerca di lavoro nonchè dritte su dove andare e a chi (enti, agenzie etc) rivolgersi… Grazie a chi ha precedentemente scritto su questo blog, cui va un sincero plauso, si puó usufruire di consigli di prima mano da chi ha vissuto di persona l´avventura svizzera!;) Ad ogni modo, viste le tue conoscenze linguistiche potresti sicuramente metterle a frutto nella Svizzera Francese come pure in quella Italiana!;) Il che non è poco! In bocca al lupo!!!

  746. Salve,

    mi chiamo Paolo ho 23 Anni con Diploma volevo dirvi la mia idea di adnare in svizzera e nel modo in cui voglio affrontare questa Oportunita.
    La mia Idea e andare in svizzera a Zurigo per 3 giorno per girarmi le Agenzie di Lavoro e cercare di Trovare subito Lavoro.Una volta avendo il lavoro prendere un Appartamento e trasferirmi con la mia famiglia in Svizzera,per fare tutto questo Naturalmente ho un po di Capitale.Il Mio Tedescho direi PIU CHE PERFETTO visto che e la mia Madrelingua,sono nato e creschiuto in Germania.Cosa ne pensate del mio modo di procedere?????

    Saluto Paolo

    PS:Se vi posso essere di aiuto con il mio Tedescho scrivetemi senza Problemi.

  747. non preoccuparti che se conosci il tedesco non avrai problemi a lavorare. stai attento solo ad andare in posti “per bene”, dove a fine mese ti pagano. Evita ristoranti turchi o italiani se non conosci l’ambiente…per il resto buona fortuna.
    io sto facendo il corso di tedesco proprio in questi mesi. Non é facile ma un po’ alla volta vedremo…per impararlo bene devo comunque andare in Svizzera…

    Ci vediamo lassu ehehehe 😉

  748. @allesandro e si il mio vantaggio e di sapere il Tedesco Perfettamente.Io vorrei andare a Zurigo e come lavoro in Fabrica.Non mi intaressano Ristoranti perche sono al corrente di questo Problema che tu ai accenato,dei Pagamenti Ecc.Cmq ti laschio la mia Email:magari mi contatti cosi ci teniamo in contatto,ho se ai FB basta che mi scrivi in Privato nome e cognome 🙂 .
    Io Pultroppo prima devo chiudere una storia qui in italia perche sono con avvocati e sto aspetando un mio risarcimento 🙂
    saluto Paolo.
    PS:Ma appena ho la ressidenza li allesandro posso intestarmi una auto con targhe svizzere????come funziona con i permessi???

  749. vorrei dare un consiglio: valutate i cantoni che sono meno prarassiti verso chi produce ricchezza, quelli che tassano (rubano) di meno a singoli ed aziende.
    A questo proposito è interessante il referendum sulle tasse (non svenite, lo so che non siete abituati perché in italia è VIETATO, ma lì la democrazia -seppur non perfetta- è molto migliore di qui).
    Nei giorni scorsi al popolo è chiesto tramite il voto di esprimersi su temi cantonali o comunali. Ebbene nel canton Argovia la classe media e le imprese pagheranno meno tasse in futuro!!
    Gli sgravi fiscali sono stati approvati a netta maggioranza (69,81%). Si tratta della terza riduzione di imposte votata dal popolo dal 2007 nel cantone.
    Queste zone offrono il contesto migliore per le aziende e di conseguenza ci saranno le più occasioni per coloro che offrono la propria mano d’opera, no?
    ( parlano tedesco ! )

  750. Ciao a tutti, vorrei andare in svizzera a lavorare e stò cercando dei contatti di ditte serie, ce qualcuno che mi puo aiutare? Grazie. Sono sposato con 3 splendidi bambini e il mio pensiero e di portare anche l’oro e vivere in svizzera.
    ( Sono piastrellista esperto con esperienza ventennale )

  751. Ciao Enzo,anche io mi sto trasferendo,e io ho mandato semplicimente dei curiculum,loro ti risponderano al 100%.Vai su Lavorosvizzera.ch li troverai tutto quekllo che ti serve.Intanto ti posso anche consigliare di lavorare con le Agenzie di lavoro prendi un poccino meno di dtipendio,pero sei sicuro che troverai qualcosa.
    Io sto faccendo cosi e mi trovo benissimo.
    Il Tedesco lo parli???? Se non lo parli,ti consiglio prima di fare un corso.
    Sai anche io sposato con quasi 2 bimbe calcolo ogni mossa perche non si puo falire.
    saluto Paolo

  752. ciao vivo al confine e sono un lavoatore frontaliere quindi rientro in italia a vivere be ho letto alcune cose che non sono proprio veritiere poi x chi intende andare in svizzera a vivere direi prima prova ad andare li come frontaliere e poi decidi cosa fare altra cosa uno che pensa di essere un operaio in italia non e detto che in svizzera sia tale xche la manodopera in svizzera e tutta un altra cosa e molto piu mirata allo specifico ricordo che sono nato in svizzera e ho vissuto x 6 anni poi trasferito in un paese di confine

  753. @Paolo facci dei esempi dove abbiamo fatto dei ragionamenti sbagliati.
    Io sono stato quasi 1 mese a zurigo,e la mia impressione e quela che ho discritto.
    Perche dovrei stare sulla parte italiana e vedere litalia che affonda???ce senzo a se lavoro in svizzera di abitare in italia?????se uno si fa 2 conti e va in svizzera con un po di capitale dove puo sbagliare avendo un lavoro???Io sono nato e creschiuto in germania,e credemi anche li non scerzando con i essere preciso in modo di lavorare ecc.saluto

    PS:indicarci dove abbiamo sbagliato nel modo di pensare sulla svizzera,come ai scrito tu o anche solo sbagliato parzialmente,dicci almeno dove cosi ne possiamo fare ORO in futuro 🙂

  754. Nucleo famigliare marito, moglie e 1 bambino
    E’ corretto il mio esempio
    stipendio di 4500 +200 di assegno famigliare
    Tasse (cantonali federali) etc. 500 al mese (3600all’anno/12mesi)
    Cassa malati (x2 pers.) 600
    Affitto 1300
    Carburante auto 100
    Bollette 100
    Mangiare 400

    600+
    500+
    600+
    1300+
    100+
    100+
    400=
    3600

    4700-3600= 1100 da parte
    sono delle cifre verosimili?
    grazie

  755. ciao fabbio sei molto gentile
    sono qui a zurigo da 15 giornni e cerco un lavoro non lotrovo per mancanza dell tedesco , parlo italiano francese e inglese inpiu la madre lingua eritrea
    non riesco a trovare un lavoro a zurigo ce la possiblita anche un lavoro come fare pulizie ionella mia vita ho sempre fatto l imprenditore essendo l erede del mio padre avevo dei beni in eritrea ed uno di qesti beni era un hotel a 3 stelle che tutto nell 2000 e stato distrutto nella guerra tra l ethiopia eritrea ed io che per la prima volta l anno scors e quest ho fatto lo staggionale in un ristorante di un campeggio a ravenna non ho mai lavorato per altri nella mia vita non ho avuto ed non ci ho mai pensato di otenere un certificato ed sono venuto a zurigo come posso fare per trovare un lavoro? perche mie piaciuto tanto la vita sopra tutto il mantenimento di bambini che io neho 3 ed li voglio potare qui , e qui ho il mio zio ed momentariamente vivo con lui

  756. Ciao @Davide,

    io vivo e sono nata a Ravenna.

    Con mio marito abbiamo deciso il prossimo anno di trasferirci a Zurigo, sappiamo che l’ostacolo più grande da superare sarà quello della lingua, in quanto il tedesco lo chiedono tutti ed è per questo che stiamo facendo un corso base di tedesco, almeno da masticare due o tre parole giusto per farci capiere all’inizio.
    Parlando anche l’inglese, mi diceva una mia amica che vive a Zurigo, non dovremmo avere problemi a trovare un lavoretto per iniziare, ma da come la descrivi tu è quasi impossibile….quindi la domanda mi sorge spontanea, ” c’è possibilità di lavorare parlando Italiano, Inglese e qualche parola di Tedesco?”.

    Ciao a presto
    Giulia

  757. Non la Prendete a MALE ma volete patire senza saper parlare il Tedesco,Ragazzi non funziona,specialmente nella svizzera.Io sono stato in 2 agenzie di lavoro e lavoro lo trovato subito grazie ale mie qualifiche e al mio Tedesco(MADRELINGUA).

    @Paolo La tassa di malatia e per 2 persone 300FR 150FR a Persona.
    Il Affito ai essagerato molto,ci sono anche belli appartamenti a 800-900FR,pero comunque e come ai descrito tu,la vita e cara pero restano quasi 1500FR che poi metere da parte,poi se lavora anche la moglie AVOGLIAAAAA.

    Ma Ragazzi il Tedesco lo dovete sapere se volete andare in svizzera.

  758. @ julia
    cisono tante offerte di lavoro pero bizogna parlare il tedesco al minimo non come per esempio che io non ho una goccia dell tedesco e nel settore che io posso lavorarci
    diventa un dizastro cioe michedono difare l insalata e mimetto a riscaldare una lasagna purtroppo io sto chiedendo un lavoro dove imparo facilmente tipo pulizie etc opure qui quasi tutti i ristoranti e le pizerie sono italiane spero di trovare un italiano che risolve i miei problemi col lavoro pero voi due sembra che siete proppio al attaco
    se avete gia inisiato ad imparare il tedesco inboca al luppo sono sicuro che celafarete prego pervoi dio vi benedica

  759. Ciao

    sì stiamo studiano il tedesco, siamo al principio, ma mi piiace e sono sicura che a breve lo impareremo almeno da farci capire.
    Noi vorremmo andare a Zurigo.

    Ciao e presto

  760. ragazzi avete centrato il problema ci vuole la limgua e quella ci vuole anche almeno un annetto per impararla un poco,… e’ un poì’ostica all’inizio ma poi non esgeratamente difficile….un consiglio lavorate per catene svizzere……

  761. @Paolo

    – @Paolo La tassa di malatia e per 2 persone 300FR 150FR a Persona.
    Il Affito ai essagerato molto,ci sono anche belli appartamenti a 800-900FR,pero comunque e come ai descrito tu,la vita e cara pero restano quasi 1500FR che poi metere da parte,poi se lavora anche la moglie AVOGLIAAAAA. –

    Non sono cifre esatte!

    la cassa malattia più economica (in pratica è online) è di 220.- a persona!
    L’affitto è di almeno 1’200.- per 3 camere (appartamenti piccoli)
    Con 800.- non si trova NIENTE, solo con moltissima fortuna una catapecchia!

    Da parte non mettete NIENTE, neppure un centesimo, se non avete ALMENO una paga da 3’200.- (da soli) e 3’800.- (in due). Con 2 figli servono MINIMO 4’400.- (pagano anche loro la cassa malattia!)

    Saluti a tutti. …e in bocca al lupo!

  762. @Paolo

    – stipendio di 4500 +200 di assegno famigliare –

    corretto!

    – Tasse (cantonali federali) etc. 500 al mese (3600all’anno/12mesi) –

    sbagliato!
    le tasse cantonali sono MINIMO di 1 paga e mezza!
    Quindi: almeno 6’750.-/anno -> minimo 550.-/mese
    Ma a queste devi aggiungere anche quelle STATALI (federali).
    Non è molto, ma saranno all’incirca altri 1^000.-/anno

    – Cassa malati (x2 pers.) 600 –

    Giusto!
    Ma se la stipuli con casse “online” puoi scendere a 220.-/persona + ca. 60-100.- per il bambino.

    – Affitto 1300 –

    Giusto!
    Ma è facile trovare anche per 1’150-1’200.-

    – Carburante auto 100 –

    non so, dipende quanti km percorri.
    a me servivano ca. 350.-/mese

    Se hai l’auto devi pagare anche l’assicurazione
    ca. 1’000.-/anno

    …e la motorizzazione
    ca. 600.-/anno

    – Bollette 100 –

    sbagliato!
    Per le bollette mensili, come minimo spendi 500.-!
    ca. 100.- per il telefono
    poi c’è la tassa per la TV
    20.- ogni 10 sacchi dell’immondizia
    corrente, ecc

    – Mangiare 400 –

    sbagliato!
    Per una persona singola servono almeno 500.-
    Per un nucleo familiare almeno 800.-

    I calcoli rifalli tu, ma sono certo che non metterai granché da parte con 4’700.- al mese.

    – sono delle cifre verosimili? –

    Non molto. Solo in parte. Ovvero TI BASTANO 4’700.- al mese per un nucleo familiare, ma se riesci a mettere da parte un centinaio di Fr. al mese sei fortunato e devi tirare molto la cinghia.

    Ciao 🙂

  763. Dopo aver lavorato per 27 anni in Svizzera tedesca (a San Gallo), ed averci vissuto per più di 44 anni, lo scorso luglio me ne sono tornato in Italia. Nonostante la perfetta conoscenza (lingua madre) del tedesco e dello svizzero-tedesco (oltre che l’italiano e l’inglese)…

    Il motivo è presto detto:
    Dopo che la ditta dove ho lavorato gli ultimi 17 anni ha chiuso i battenti (prendevo 4^800.- Fr.), non sono riuscito a trovare un altro lavoro a più di 3’300.- nonostante tutte le mie qualità (informatica, maestro di musica, tecnico dell’audio ecc).

    E dato che se non prendi ALMENO 3’800.- da solo, non arrivi a fine mese e ti mancano ogni mese 500.- Fr. (nel mio caso specifico di una paga da 3’300.-), ecco che ti si accumulano 500.- al mese. Ossia 6’000.- l’anno.

    In pratica lavori al 100% ma non arrivi a fine mese se non hai almeno 3’700-3’800.-

    Ecco il motivo della mia decisione.
    Si, in Italia non si sta certo meglio (anche se nel mio campo riesco a cavarmela), ma se devi “fare la fame” in un Paese straniero, con tutti i sacrifici che questo comporta (e ritrovarti dopo pochi anni pieno di debiti), allora è meglio rimpatriare.

    Da qui posso comunque cercare un lavoro tramite internet (il tedesco e lo svizzero-tedesco mica me lo dimentico!) 😉 …E se ne trovo uno retribuito come si deve (almeno 4’000.-/mese), posso sempre tornarci in Svizzera. ma nel frattempo lo cerco da qui e mi RISPARMIO di fare debiti lì! 🙂

    Vuole essere solo un consiglio per chi pensa che basti anche solo un “lavoretto per cominciare”. A buon intenditor… 😉

    Ciao a tutti

    PS: torno spesso su questo blog, mi è sempre piaciuto. Complimenti a tutti!

  764. Per favore fatemi un paio di conti.
    Se per ipotesi gli zii della mia ragazza, ci trovano un lavoro nel campo della ristorazione (come stanno adoperandosi a fare tutt’ora)…facciamo un esempio come cameriere…il minimo sindacale mettiamo 3000.- Fr LORDI ciascuno:

    -quando ci viene NETTO al mese? (considerando che le tasse le paghiamo in busta paga mese per mese, visto che siamo nuovi…)
    -pagando tutto quello che c’e’ da pagare quanto ci rimarrebbe con questi due semplici lavori?
    -ce la facciamo se lavoriamo in due (anche con lavori pagati il minimo sindacale?)

    Tengo a precisare che stiamo facendo il corso intensivo di tedesco e che la mia ragazza ha gli zii svizzeri, di origine italiana, che lavorano ad alti livelli nella ristorazione….

    Vielen Dank für Ihre Hilfe!

  765. io sto pregando preghiamo tutti qanti insieme ed andiamo avanti. grazie a fabbio anche, dio ti benedica
    ascoltate questa cansone (un giorno credi di essere giusto e diesere un grande uomo e unaltro ti zvegli e devi cominciare da zero)
    si comincia da zero anche qui a quanto ho capito

  766. A Fabio De Tata,

    Ciao Fabio, complimenti per la tua grande umanità e disponibilità (come sempre). Da quello che dici la Svizzera è un luogo vivibile per chi ha redditi medio-alti. C’è da dire però che il valore aggiunto della Svizzera è la sua stabilità sociale e politica, non ti pare? Io che sono fiero di essere italiano e amo la mia Patria, a cinquant’anni suonati sono stufo di vedere la cancrena che corrode questo paese, la corruzione immensa, la mancanza di civismo, la superficialità di noi italiani che guardiamo solo le apparenze, come ci vestiamo, la macchina che abbiamo ecc. ecc.. Voglio morire in queste lande, ma capisco benissimo i giovani che se vogliono andare (anche se è meglio, come dici tu, fare la fame a casa propria piuttosto che in casa d’altri).
    Vorrei poi dire ai giovani di credere fermamente in loro stessi, ma di prepararsi ad un futuro che sarà molto, molto, molto difficile (sarebbe bello parlarne, ma sarei fuori tema.

    Buona serata!

  767. @Paolo

    …sono un compositore 🙂
    è da quando ero un ragazzino che la mia mente “crea”, anziché vivere il pragmatismo della routine quotidiana. Le realtà che percepiamo è reale per noi tutti solo nella nostra mente. Infatti entra attraverso gli “input sensoriali”, viene elaborata dal cervello e poi “vissuta” dalla mente (dentro la mente!). TUTTO avviene solo nella nostra mente. Qualora essa si fermasse, la nostra realtà cesserebbe di esistere all’istante. Come quando dormiamo… Non conta cosa c’è intorno a noi, bensì solo ciò che la nostra mente ci mostra nei nostri pensieri.

    Dato che ho abituato il mio encefalo a “creare” (anche ad occhi chiusi), è successo che dopo 34 anni di “creazioni” si sia abituato a “pensare creando”, anziché “creare pensando” 😉

    Quindi per me è decisamente RELATIVO come appare il mondo (in questo caso l’Italia) nella percezione pragmatica di chi non è compositore.

    Tanto alla fine è tutta solo immaginazione, anche quella che noi definiamo “realtà”.

  768. Sera a tutti…..

    Sono capitato su questo blog perchè sto pensando di trasferirmi a Saint Moritz per lavoroq!
    Ho ricevuto una proposta molto buona come direttore di boutique ma quello che mi frena è il dubbio se effettivamente la vita la migliore….

    i consigli sono bene accetti…..

  769. ciao a tutti!

    Da italiano che é cresciuta nel paese della ciocolata e dei gli orologi vorrei dare in contributo anche io…

    inanzi tutto non credo che sarebbe necessario sapere la lingua tedesca per pensare a vivere / lavorare qui certo se si sa parlare é meglio ma non indisbensabile. Credo che con pazienza e volontà seguendo dei corsi di lingua tedesca anche serali uno posso arrivare ed imparere questa lingua.. certo non é facile ma non impossibile.

    Certo che tra i due paesi Italia/Svizzera ce una differenza non vorrei dire abbisale ma quasi..
    Tipo:
    – persone “svizzere” sono piu’ silenzionse, si fanno piu’ i fatti probri, avvolte risultano un po’ piu educati e cortesi, un po’ freddi difficilmente si affezionano a qualcuno, amono la puntualità e l’ordine! 🙂

    città: molto meno rumerose, meno caos, piu ordine e pulizia

    mezzi publici: puntualissimi!! coencidenze impeccabili, prezzi piutosto alti

    lavoro: si lavoro molto, a dipendenza che setterore e che firma non si parla molto ma si lavora, normalemene sono bene oranizati, esigono puntualità e flessiblità, in cambio molto rispetto, serità e gentilezza.
    stipendi non male anche se bisonga dire che la vita in svizzera e molto piutosto cara!

    penso che avervi dato un buon spunto per chi aspire a vivere/lavorare in svizzara.

    Attenzione le mie parole non volevano essere offensive! io amo l’italia e mia sono italiani e ne sono felice! :))

    volevo darvi soltanto un suggerimento da persona “esperta”

    saluti

  770. e gia pasato unmese e continuo a cercare un lavoro neho dato tante di cv e altri in internet neho inviato una trentina e sto a continuare i lavori che io chiedo sono negli alberghi nei ristoranti come aiuto cuoco, e altre come operaio qui chiedono per primo il tedesco poi una professione ed etc sembra che in cucina ce un robot che aiuta il cuoco, non trovo un lavoro del genere ragazi pensaceti bene prima di venire qui , se non avete un alloggio le case sono care arrivano fino a 1200 fr come minimo
    per il cibo vi arrangiate non cisono problemi , vediamo sidice che civole molto pasiensa per trovare un lavoro in questo caso vorrei dei infos come trovare un lavoretto aparte l internet e i cv che liporto a mano

  771. salve vorrei porre una domanda a chi abita in svizzera . io da frontaliere se decidessi di trasferirmi in svizzera avendo già un buon lavoro con contratto indeterminato mi converrebbe ? mi porterei anche la moglie e tre figli minorenni :è vero che potrei attingere a detrazioni fiscali fino al punto da poter stare meglio che in italia?. parlando con un mio collega mi racconta che x le tasse e la cassa malati c’è da valutare la condizione familiare e che a fine anno avrei molto da scaricare dalle tasse e qualcosa anche dalla cassa malati al punto che mi converrebbe più trasferirmi in svizzera che lavorare da frontaliere. (come lavoro sono nel campo edile come operaio specializzato con un’impresa che nel canton ticino ha la sua importanza )

  772. ciao a tutti, leggo sempre i commenti e se non rispondo è solo perché non ho nulla da aggiungere o dire sulla specifica questione.
    Sperando che abbiate fatto il passo, vi segnalo il blog di una ragazza che vive in zona Zurigo
    www sposareunosvizzero com

    spero di leggere prima o poi parole del genere ancheda parte vostra:

    “..E’ trascorso un anno e mezzo e tutto è cambiato, e l’italiano per quanto lingua del cuore, non regge più in una realtà internazionale come Zurigo dove parliamo di tutto, tranne che italiano.
    Incredibilmente, le lingue che più parliamo qui sono inglese e spagnolo.
    Il tedesco quando ne abbiam voglia, il francese a tratti, come durante il film di ieri sera a Lucerna.
    Il nostro italiano è peggiorato, ma la nostra vita è nettamente migliorata.
    E non per un trasferimento nella svizzera tedesca. Certo, quello ha aiutato a digerire la paura, fare i conti con noi stessi e i nostri limiti, renderci conto che di internazionale non avevamo proprio niente, se non i sogni.
    La nostra vita è migliorata perchè nel frattempo abbiamo passato i trenta, fatto i conti, ci siamo trovati.
    Era ora eh, di diventare adulti.
    Con tutto il casino che abbiamo fatto.
    Era ora, di riuscire a darci una stabilità da soli. Ebbene quella stabilità è arrivata. E, incredibilmente, senza sposare uno svizzero.
    Che sorpresa la vita. ”

    di recente sono tornato a Luganoa trovare degli amici….come passi la frontiera già senti (feel) la differenza. Bastano pochi segnali, tipo il giallo del semaforo che preavvisa il verde, per avere subito la sensazione netta di efficenza, di benfatto, di rispetto, di cose realizzate usando il cervello e non solo perché è un appalto pubblico.
    Per carità non sarà tutt’oro quel che luccica e di difetti ne avranno a iosa, ma io vengo dall’italia (un NON impiegato pubblico di roma) e mi sembra il paradiso.

  773. Salve a tutti! Ho letto tutto il blog ogni singolo commento, e ho scoperto cose positive e negative sulla svizzera. Vorrei sapere se con un diploma di un istituto tecnico con la conoscenza di lingua tedesca (studiata per 5 anni con vari corsi di potenziamento) riuscirei a trovare lavoro in svizzera tedesca. (Sono stato a zurigo per 3 settimane e mi sono trovato molto bene). Mi sono rattristato molto vedendo che nessuno commenta più. Vorrei concludere complimentandomi con Fabio g.g. Dovrebbero esserci più persone come te! (Scusa se mi rivolgo in modo cosi informale)

    Ps.Ho 19 anni. Vorrei affrontare questa nuova vita in Svizzera. Attendo vostri commenti 🙂

  774. @Filip

    Ti ringrazio per i complimenti, fanno sempre piacere 🙂

    Ho notato anch’io che i commenti sono diminuiti (e forse posso immaginarne il motivo)… Personalmente non sono intervenuto più di tanto poiché, come avrai già letto, sono rimpatriato in Italia a Luglio (dopo aver vissuto quasi per 45 anni in Svizzera tedesca, nel canton San Gallo). Ormai sono passati più di 5 mesi e non saprei più dirti se le cose che conoscevo della Svizzera tedesca siano rimaste ancora tali (purtroppo immerso dai problemi italiani ho trascurato i media elvetici).

    Che dire?… A intuito è presumibile pensare che in soli 5 mesi le cose non siano cambiate più di tanto da quelle parti (e quindi che un TENTATIVO di trasferimento, in base alle tue prerogative e conoscenze specifiche, potrebbe valerne comunque la pena, tanto peggio di così…), ma non sarei pronto a metterci la mano sul fuoco visto l’andamento della crisi sia europea che planetaria.

    Non è certo mia intenzione infrangere i sogni di nessuno, e chi “avverte” il forte istinto di cambiare aria è giusto che lo segua (facendo però attenzione a non bruciarsi la possibilità di rimpatriare se dovesse andargli male).

    D’altro canto però, dato che ho scelto di rimpatriare nonostante tutte le EVIDENTI difficoltà, e dato che nonostante tutto qui mi sento molto più “a casa mia” pur avendo vissuto all’estero per 45 anni, mi sento di consigliare a chi è INDECISO di provare a resistere ancora un po’. Ovviamente è un consiglio personale che comunque esprimo a fatica, poiché non vorrei che potesse influire negativamente sul futuro di qualcuno che invece magari in Svizzera potrebbe comunque trovare la sua àncora di salvataggio…

    Quindi esprimerò solo un PARERE PERSONALE da prendere molto con le pinze 🙂

    A mio parere la crisi è globale, MA SOPRATTUTTO EUROPEA, e non credo che sia destinata a risolversi nell’immediato futuro. Anzi, sempre a mio modesto parere personale, sono propenso a credere che le cose tenderanno a peggiorare in tutta l’Europa, a partire dalla GERMANIA, ovvero uno dei principali Paesi europei su cui la Svizzera riesce ancora ad “appoggiarsi” (al punto da sottostare ad imposizioni scomodissime da parte dei tedeschi). A questo punto non saprei dire (né prevedere) se con il peggiorare della crisi si possa star meglio in Svizzera o a casa propria… Il mio istinto mi dice che in Svizzera sarà molto più dura, perché la Svizzera è un ottimo Paese in cui LAVORARE, ma un pessimo Paese in cui riuscire a sopravvivere in tempo di crisi. A tal proposito ci tengo a precisare che le strutture “sociali” elvetiche sono forse le migliori in Europa, ma sono anche abbastanza campaniliste verso gli stranieri (e soprattutto verso gli italiani che, se per decenni sono stati visti dagli svizzeri come i “migliori stranieri”, negli ultimi tempi ricominciano ad essere visti come i “pagliacci d’Europa”. Ovviamente in senso lato e non nello specifico contesto individuale di quegli italiani che sanno farsi valere in quanto a qualità ed affidabilità professionale).

    Detto questo… auguro a tutti voi (e a tutti noi) i migliori auguri per tempi migliori! 🙂

    Agli italiani che decideranno di restare in Italia (o di tornarci) per dare una mano a “ricostruire dalle macerie” un’Italia migliore e perché no, da imitare (in un prossimo auspicabile florido futuro), tanto di cappello in segno di patriottismo (se questo concetto ha ancora un senso), e un inchino di riverenza per il coraggio e la determinazione con cui dovranno (dovremo) affrontare il prossimo futuro.

    Un caro saluto a tutti! 🙂

  775. Come svizzeri ci sentiamo onorati per la considerazione che ci viene dall’estero, significa che la Confederazione è attrattiva e non è in crisi. Le previsioni per il futuro prossimo e medio sono positive grazie a una struttura istituzionale solida, a un’economia basata su piccole e medie industrie con elevato valore produttivo, a parecchie industrie “multinazionali” di livello mondiale e a un settore terziario molto importante. E’ certamente un altro mondo rispetto all’Italia. Gli stipendi (fra i più elevati del mondo) e la mancanza di problemi occupazionali sono un’attrazione per chi viene da sud (e non solo). Adattarsi non è poi complicato, meglio se ci si integra nella vita sociale del posto, come dire che la Confederazione non è il posto per ghetti nazionali. Può anche darsi che il Paese non piaccia: il forte senso di appartenenza allo Stato (comune, cantone, Confederazione), una malcelata superiorità degli svizzeri dovuta alla ricchezza del Paese e all’ elevato grado democratico, la diffusa xenofobia e le forti prevenzioni su tutto quanto sa di “Europa”, un modo di vivere apparentemente un po’ grigio, possono anche disturbare. Ma la maggior parte di chi è entrato in Svizzera per lavoro,… nella Confederazione è rimasto!

  776. Salve a tutti..io ho scoperto pochi minuti fa questo e altri blog e che dopotutto non sono sola. Ho 30 anni compiuti quest anno una laurea in ingua e trad.tedesca e diverse esperienze lavorative in Italia e all’estero. Dopo aver per un anno meditato mi son decisa a lasciare il mio ultimo lavoro, da ottobre e sto tentando di trasferirmi in Svizzera. La difficoltà più grande devo dire è il costo della vita, il clima di questi giorni a cui io personalmente farò fatica ad abituarmi ed il fatto che son sola …purtroppo vengo da una famiglia del sud Italia …che oltre a non avere possibilità di aiutarmi mi crea solo problemi …di ogni sorta. Non so dove riesco a prendere tutta questa forza. Attualmente mi trovo in Italia….vorrei risalire a Gennaio e provare a star li stabilmente un mese. Avrei bisogno pur non avendo il permesso di una stanza ammobiliata che non mi costi un patrimonio…se qualcuno può aiutarmi gliene sarei davvero grata. Un abbraccio

    • Ciao Miri, anch’io vengo dal sud e vivo a Zurigo, posso dirti dove abito anche io, per il momento, perchè è una sistemazione del tutto provvisoria…
      Si chiama BusinessHome AG, sono delle stanze ammobiliate ed hanno cucina in comune con altre stanze sul piano, bagni divisi in maschi e femmine, docce idem e la pulizia è compresa nel prezzo.
      è stata difficile trovarla per me, nessuno ti dice nulla e non conoscendo nemmeno una parola di tedesco pensa te che sacrificio che sto facendo.
      Magari puoi contattare il sito della BusinessHome e ti renderai conto di cosa danno.
      Io attualmente sono ancora la…

      • anche se ormai mi sto muovendo qui da me, giusto per essere informato casomai la pescheria che apriro non andra bene, toglimi una curiosita se puoi Fabrizio che spese hai per stare li, ma sopratutto per il lavoro? visto che anchio di tedesco non ci capisco nulla, lo trovi lo stesso oppure stai trovando difficolta, e se e facile trovare lavoro si guadagna abbastanza per mantenersi?
        Insomma un po di informazioni sula situazione perche fra 2 mesi apriro la pescheria, ma se non dovesse andar bene, posso sopravvivere al massimo 6 mesi, quindi dovro valutare sempre in anticipo tutte le soluzioni visto che 4 figli non e la soluzione migliore stare con gli ammortizzatori sociali. grazie in anticipo per le informazioni che mi darai.

  777. @mendris:

    Potrei contraddirti con facilità. Basterebbe qualche link dei più rinomati quotidiani elvetici per confermare che le cose in Svizzera sono cambiate parecchio negli ultimi 2 anni, e che se prima la crisi non c’era, ora c’è eccome! Nonostante l’attegiamento (più che lecito) dii chi ci vive a non volersene ravvedere. Non prenderla come una critica negativa, poiché è positivo in certi casi chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie, poiché (forse) in questo modo la spinta emotiva ad affrontare una crisi è sicuramente maggiore. Ma bisogna anche essere corretti nei confronti di chi legge e asserire che in Svizzera non c’è la crisi e non se ne risente, credo sia un tantino scorretto.

    È giusto sottolineare che gli svizzeri hanno il grande pregio rispetto agli italiani di “lamentarsi poco” (o niente) e di sapersi organizzare al meglio senza stare troppo a puntare il dito verso lo Stato e verso le istituzioni (o per lo meno non più di tanto, anche se ultimamente le “dita puntate” sono in crescita anche lì, basta leggere criticamente i quotidiani per farsene un’idea), ma da qui ad asserire che in Svizzera non c’è crisi ne passa parecchia di acqua sotto i ponti. Altrimenti, credimi, sarei ancora lì e di certo non sarei rimpatriato!

    Detto questo, ci tengo a sottolineare ancora una volta la mia stima per il popolo svizzero, ma forse un po’ meno per le sue istituzioni statali, cantonali e comunali, le quali vivono praticamente in una “bolla” tutta loro, completamente “al di sopra” della popolazione. Questo grazie al fatto che la popolazione non se ne preoccupa più di tanto, riuscendo comunque a soddisfare, nel peggiore dei casi, il fabbisogno mensile individuale. Ovviamente a condizione che si preoccupi di lavorare anziché di “polemizzare” sulle istituzioni.

    Di conseguenza, chi odia far polemica verso le istituzioni e preferisce lavorare per il proprio tornaconto personale (infischiandosene delle “ingiustizie sociali” e dei problemi seri che OPPRIMONO una piccola minoranza della popolazione), potrebbe trovare nella Confederazione un’opportunità che ormai in Italia non esiste più.

    Chi invece “soffre” nel dover vivere in un “contesto capitalistico” che EMARGINA NON POCO i più deboli “recintandoli in un ghetto studiato su misura”, tenendoli sotto stretto controllo (affinché non rovinino la bella immagine della Confederazione che si è “guadagnata” a livello internazionale), farà molta fatica a non inc***arsi.

    Non è necessario che sia io a dire tutto questo, poiché penso che tu stesso l’abbia già fatto (inconsapevolmente) nel tuo precedente commento 😉

    – Può anche darsi che il Paese non piaccia: il forte senso di appartenenza allo Stato (comune, cantone, Confederazione), una malcelata superiorità degli svizzeri dovuta alla ricchezza del Paese e all’ elevato grado democratico, la diffusa xenofobia e le forti prevenzioni su tutto quanto sa di “Europa”, un modo di vivere apparentemente un po’ grigio, possono anche disturbare… –

    In effetti basta “sintonizzare” questa parte del tuo commento precedente a quanto da me appena illustrato, e il quadro si fa decisamente chiaro ed evidente 🙂

    Il mio consiglio personale per chi è ancora indeciso se trasferirsi o no? Eccolo:
    Dipende molto dal proprio CARATTERE. Se la vostra indole è “capitalistica” non esitate a fare il passo, ma se la vostra tendenza è per il “bene comune” vi consiglio di fare un corso accelerato di “individualismo” prima di partire per questa avventura. Perché se è vero che in Svizzera esiste un forte “senso civico”, questo non nasce dal senso di “fratellanza”, ma dalla necessità di un “comportamento regolato” al fine di trarne il massimo beneficio a livello personale.

    A buon intenditor…

    PS: ri-sottolineo che la mia non vuole essere una critica, ma solo una personale opinione basata sulla mia esperienza personale di quasi 45 anni di serena e tranquilla permanenza in Svizzera, per tutti coloro che non hanno ancora un quadro chiaro in proposito. È ovvio che sono più che consapevole del fatto che la mia esperienza personale non debba per forza coincidere con quelle altrui. Trattandosi comunque di conclusioni derivate dalla propria sensibilità e non da un DATO che si possa fornire a livello “scientifico”.

  778. Ciao Fabio, spero che te la passi bene. Complimenti per l’ultimo intervento!

    Io sono ancora disoccupato, quinto anno di disoccupazione, chissà se danno i bonus per gli anni accumulati…

  779. Per Fabio,
    Forse è giusto così. La Svizzera fa i ponti d’oro alle eccellenze ed è subito chiaro qual’è l’ordine sociale che deve essere mantenuto a tutti i costi. Possiamo dire altrettanto dell’Italia? Il nostro è un paese in drammatica decadenza, complice la corruzione, l’ignavia e il menefreghismo dei suoi abitanti (tranne pochi ed incompresi eroi, come Falcone e Borsellino e altri). Paghiamo ora aver chiuso gli occhi per tanti anni. Scusami, ma penso che la Svizzera, anche se in crisi, abbia un capitale di civismo e di senso del dovere che noi, purtroppo non abbiamo mai avuto.
    E ora avanti, verso un “cupio dissolvi”…si salvi chi può.
    Comunque, complimenti. Ti leggo sempre con interesse. Ciao!

  780. @Luca

    Ciao Luca, grazie per il complimento (fa sempre piacere) 🙂

    Diciamo che me la passo “discretamente”. Un po’ meglio che in Svizzera (dopo che la ditta in cui lavoravo ha chiuso), ma non ancora come si potrebbe sperare.

    Insegno pianoforte (contemporaneo), tastiere, sintetizzatore (creazione di suoni) e workstation (per produzioni musicali tipo colonne sonore e spot pubblicitari). Ma ci guadagno poco e niente oltre la soddisfazione di poter fare il “mio” mestiere 🙂 e per arrotondare lavoro come rappresentante nella “vendita diretta” di prodotti RIGOROSAMENTE MADE IN ITALY. Inoltre quando capita vado ad esibirmi a cerimonie (matrimoni, compleanni, party, ecc.).

    Diciamo che per il momento <> 😉
    …ma è sempre meglio che essere di “peso” per il comune svizzero in cui vivevo prima, accumulando oltre alle “occhiate di traverso” pure 2’000.- Fr./mese di “debiti da restituire” (in pratica il loro “aiuto”).

    😉

  781. @Paolo

    Mah?… Chissà se è davvero “giusto” così!

    Forse dipende tutto dalla percentuale di STATALISMO con cui si intende “impregnare” la democrazia di un Paese. Non credi?

    Anche il “sistema militare” FUNZIONA (parlo in generale), poiché IMPONE DELLE REGOLE FERREE che lo fanno funzionare, e non certo perché “funziona da se”.

    A questo punto credo che “la cosa giusta” dipenda dall’opinione individuale delle persone. Ovvero quanta LIBERTÀ bisogna lasciare alle popolazioni e quanto STATALISMO bisogna imporgli affinché un Paese riesca a “funzionare”.

    Non è forse proprio questa la GRANDE DIFFERENZA fra Italia e Svizzera? …La libertà DI PENSIERO individuale. Quella NON auto-impostasi al fine di GIUSTIFICARE il funzionamento di un “sistema”.

    Che dire? A chi “sta bene” auto-infliggersi RESTRIZIONI di pensiero va benissimo la Svizzera, in quanto può ancora in qualche modo “garantire” una certa quantità di lavoro e quindi di sopravvivenza finanziaria, ma a chi NON STA BENE l’auto-imposizione (che io considero più un auto-plagio), di limitare la propria libertà di pensiero (indotta automaticamente dal dover “pensare per il sistema” in modo da pensare a se stessi), sconsiglio vivamente di trasferirsi in Svizzera.

    Non intendo certo paragonare la Svizzera alla vecchia “Russia”, in cui la dittatura dello stato era chiara ed evidente, ma in sostanza poco ci manca. Nel senso che la differenza sta tutta nel fatto che in Russia era lo stato ad imporla ai cittadini, in Svizzera invece sono i cittadini stessi che se la auto-impongono.

    Che sia giusto o sbagliato non sta certo a me dirlo. Però far presente anche questo aspetto, credo che sia importante per chi si accinge a trasferirsi in Svizzera pensando di riuscire a mantenere “libero” il proprio pensiero (senza auto-plagiarsi) e al contempo riuscire a vivere serenamente. Poiché non è così!
    Se ti trasferisci in Svizzera SENZA ADATTARE IL TUO MODO DI PENSARE alle “esigenze del sistema capitalistico”, stai certo che verrai discriminato e messo al bando da tutti. Dal più piccolo e insignificante fino al più alto “livello sociale”.

    Non intendo giudicare nessuno, ma solo far presente questo aspetto a chi ancora non l’avesse valutato. Perché col tempo può comportare non poco malessere per chi non è disposto ad adeguarsi.

  782. Per Fabio:
    Dipende dal temperamento dei popoli. Il popolo italiano è (in linea generale) incapace di un’autodisciplina, perchè cozza contro il suo carattere tendenzialmente anarcoide. L’obiezione che più spesso viene sollevata a questo riguardo è: no, il popolo è così perchè mancano gli esempi positivi. C’è del vero in questa affermazione, ma è anche una scusa. La maleducazione e il menefreghismo, per esempio, hanno attecchito così bene da noi, perchè probabilmente hanno trovato un terreno fertile. I tedeschi, che per altro non voglio esaltare, hanno i loro difetti fra i quali un eccessivo senso di superiorità, ma sono tendenzialmente molto, ma molto più affidabili e soprattutto, cosa che io apprezzo moltissimo, non raccontano balle, a differenza di noi italiani. Io credo che ogni società per esistere debba comunque reggersi su un patto tacito come per esempio un’autodisciplina perchè nessuno o quasi, se lasciato a se stesso, è in grado di trattenere gli istinti. Certo, si può domandare, chi è che fa la morale, cioè chi impone la disciplina? Bisognerebbe sperare che siano persone integerrime, di grande senso morale, ma, purtroppo non è quasi mai così.

  783. @Paolo

    Mah? …più che “dipende dal temperamento dei popoli”, secondo me dipende solo dal temperamento personale, ma anche ovviamente dalle situazioni che si vivono. Io per esempio per 43 anni ho sempre pensato che il “sistema svizzero” fosse il top. Poi mi sono dovuto ricredere negli ultimi due anni, quando avendo perso il lavoro non sono più riuscito a trovarne uno ONESTAMENTE pagato e quindi mi sono ritrovato in una situazione che non avevo conosciuto per 43 anni.

    Quindi, tutto è sempre solo “personale”, anche le situazioni vissute e non solo le percezioni. Chi asserisce il contrario non fa che alimentare banali luoghi comuni. Ho conosciuto tedeschi su cui poter contare, ma anche altri assolutamente da evitare. Così per gli italiani e per gli svizzeri, quanto per i turchi o gli slavi (e qualsiasi altra etnia).

    Secondo me invece è proprio una “questione personale”, strettamente legata anche alle differenti culture dei vari Paesi, che sono comunque sempre diverse una dall’altra e individualmente percepite.

    Infatti ho visto “extracomunitari” arrivare in Italia e comportarsi malissimo (e a loro volta trattati malissimo dagli italiani), che poi sono “saliti” fino in Svizzera e in pochi mesi “hanno messo la testa a posto” (e sono stati trattati di conseguenza molto meglio).

    Ma ho visto anche brava gente essere MENATA DI BRUTTO dalla polizia svizzera (per vero e proprio abuso di potere e complesso di superiorità), e altre volte poliziotti tutt’altro che “cattivi”. Ovviamente questo è così ovunque.

    Il problema è che ancora troppo spesso le diverse etnie vengono disprezzate (anziché apprezzate) per via della cultura che ovviamente è diversa da Paese a Paese.

    Però ti GARANTISCO che sto conoscendo persone in Italia che ragionano e si comportano onestamente, correttamente, in modo molto simile ad altri che fanno lo stesso anche in Svizzera (e sicuramente altrove).

    Non è affatto vero che gli italiani siano più “irresponsabili” e meno affidabili dei tedeschi o degli svizzeri. Hanno semplicemente una diversa cultura che, nonostante la diversità individuale (tipica di ogni essere vivente) li accomuna in quella cosa chiamata “italianità”. E credo che non abbiano nulla di che invidiare a nessuno . Anzi, spesso sono invidiati e per questo additati da chi si auto-infligge costrizioni auto-indotte che sfociano in “senso” di superiorità verso chi propende alla vera libertà e alla vera democrazia. Parlo ovviamente di tutti coloro che agiscono nei limiti del “giusto” e del buon senso, da ambo le parti. Tutti gli altri, per quanto mi riguarda, non meritano giustificazioni, né da una parte, né dall’altra.

  784. Concordo sull’andare in svizzera per lavorare, per via di opportunità/stipendi/internazionalità/multiculturalità/meritocrazia chedifficilmentetroveremmo qui, e poi andare in un paese più caldo per la pensione, che potrebbe essere la mediocre e modesta italia oppure tra i tanti sul pianeta: solo per fare qq esempio il Kenia (per restare in paesi da terzo mondo) o Florida (se volessimo restare in paesi del primo mondo).
    Purtroppo la banca centrale svizzera da qq mese ha bloccato il cambio franco/euro iniziando a distruggere così l’economia elvetica. La cosa ancora non mi sembra emersa nel quotidiano per via dell’immigrazione umana e di capitali. E scelte disastrose dell’italia come il divieto d’uso del contante aumenterà ancora per diversi mesi l’afflusso di montagne di soldi regolari (non di evasori) che non vogliono assolutamente essere rubati dai politici italiani.
    Il punto è che per chi volesse realizzarsi, forse anche la svizzera si sta rivelando una scelta non lungimirante perché guidata da politici troppo vili per scelte indipendenti dalla UE.

  785. Fabio, messa così, non si può non essere d’accordo, ma è come dire che tutti vogliamo la pace nel mondo perchè è scontato che in ogni popolo trovi persone buone e persone cattive. Secondo me, invece, dobbiamo guardare in faccia la realtà, constatando per esempio in quali abissi di incompetenza, corruzione e faciloneria è caduta la nostra capacità di amministrare la cosa pubblica e dirci chiaro e tondo una volta per tutte: ABBIAMO FALLITO.
    Cerchiamo di prenderci almeno questa responsabilità. E ritorniamo a scuola per imparare come si fa, magari dai tedeschi o dagli svizzeri, perchè quando si è scesi così in basso bisogna avere l’umiltà di chinare il capo e ricominciare daccapo prendendo, magari, lezioni da chi è più bravo. Ricominciare studiando duro e con costanza. Ma per fare questo bisogna avere le palle.
    Ciao!

  786. @Paolo:

    Su questo tuo ultimo intervento non sono molto d’accordo.
    Chi l’ha deciso che quello che fa la Germania (o anche la Svizzera e altri Paesi) sia davvero la cosa “più giusta”?

    Chi si può arrogare il diritto di dire che sia “corretto e giusto” arricchire un Paese creando INEVITABILMENTE l’impoverimento di qualche altro Paese?

    In effetti i soldi che finiscono per “arricchire” un Paese ARRIVANO INEVITABILMENTE DALLE TASCHE DI QUALCHE ALTRO PAESE CHE NE FA LE SPESE. Non è che i soldi crescano sugli alberi come pensava Pinocchio!

    E se ti dicessi che INVECE la cosa “più giusta di tutte” sarebbe quella di ELIMINARE DEFINITIVAMENTE tutto il sistema monetario dalla faccia della Terra per poterlo sostituire con un sistema economico strutturato SENZA DENARO?

    Probabilmente mi daresti del pazzo… Ma faresti male a farlo, poiché in realtà sarebbe proprio questa la “cosa giusta da fare” a livello locale, continentale e globale. E non sarebbe affatto difficile riuscirci se solo la gente la smettesse di CREDERE che una corretta economia (che genera a sua volta tutto il resto) è tale soltanto se fondata sul DENARO.

    Ti assicuro che esistono economie molto più corrette e giuste e che ancora tante se ne possono inventare! Basterebbe aprire gli occhi e la mente e cominciare finalmente a capire che il sistema monetario – QUALSIASI ESSO SIA – non può far altro che provocare DANNO! A partire dall’accumulo di armi e minacce belliche per l’equilibrio fra i popoli e fra gli stati di tutto il mondo.

    Quindi, ATTENZIONE a giudicare cosa è giusto e cosa no, e “chi” può insegnare qualcosa di giusto a qualcuno.

    Dovremmo cominciare a SMETTERLA di dimenticarci che per “mettere i soldi nelle nostre tasche” BISOGNA PER FORZA DI COSE toglierli a qualcun altro! Perché in effetti è proprio questo che continuiamo a fare tutti e poi a voler sempre giustificare in qualche modo!

    La verità è molto più semplice!
    Un’economia basata sul DENARO non può produrre altro che POVERTÀ a “qualcuno” in modo da arricchire qualcun’altro! Come potrebbe fare diversamente? Impossibile anche solo immaginarlo. Basta farsi un “giro di Monòpoly” per capirlo.

    Solitamente preferisco tralasciare questa tematica perché SONO CERTO AL 100% che il 90% della gente non sa manco di cosa sto parlando, e difficilmente può comprenderlo. Questo creerebbe solo INUTILI incomprensioni e errate valutazioni sulla tematica.

    Ma una cosa te la posso dire (sempre a livello prettamente personale): il giorno che l’umanità capirà quello che ho appena scritto qui su, farò di nuovo i salti mortali dalla gioia, proprio come facevo da bambino quando pensavo che la Terra fosse uno splendido pianeta su cui costruire il mio futuro!

    Altro che “piedi per terra!”… 😉

  787. Per Fabio,

    So benissimo di cosa stai parlando e non ti do del pazzo, ma del sognatore e consideralo un complimento. I sognatori però, è vero che possono cambiare il mondo, ma possono anche tragicamente perdere di vista la realtà delle cose. A mio personalissimo parere il sistema sta crollando non tanto per la turbo finanza che, secondo me, rappresenta la fase terminale del capitalismo, ma piuttosto perché il capitalismo è in conflitto con un mondo composto da risorse finite ed esauribili. Ma tornando alla nostra simpatica polemica, io penso che ragionare come fai te, per quanto nobile e indubbiamente seducente, sia una comoda scorciatoia per non prenderci le nostre responsabilità, come altre volte abbiamo fatto nella storia. Infatti, dico che, anche se fossimo nel migliore dei mondi possibile, noi italiani riusciremmo lo stesso a fare qualche pasticcio. Per questo parlo di una profonda analisi di coscienza collettiva prima di entrare nell’Italia dei nostri sogni e non di una assoluzione generale con benedizione urbi et orbi e conseguente scaricabarile sul conto dell’oggetto “denaro”, inteso come unico colpevole delle nostre immoralità. Troppo comodo. Come detto, pur trovando rispettabilissime le tue idee permettimi di dirti che non sono nuove. Il grande Ezra Pound aveva già capito tutto, ma con una piccola, ma grande differenza rispetto a te…che aveva capito com’era fatto l’uomo.
    Buona serata.

  788. @Paolo:

    Noto che dai parecchie cose per scontate 🙂

    Fai male (a mio modesto avviso).
    Innanzitutto fra le righe che hai scritto traspare una certa dose di caparbietà e presunzione, seppure in senso positivo, che sono sia lecite che comprensibili se si riflettono sul fatto che in realtà sono proprio queste TUE affermazioni ad essere sia una scorciatoia che una visione “troppo comoda”, a differenza di quanto invece altra gente come me (chiamali pure sognatori se preferisci) sta cercando di ATTUARE in modo concreto e non solo verbale.

    Mi spiego…
    Non è che “ora salta fuori Fabio De Tata e crede di aver scoperto la ruota”… La realtà è un tantino diversa. Ovvero, sto LAVORANDO SERIAMENTE ad un progetto reale e concreto da oltre 25 anni, con studi molto più approfonditi di quanto si possa immaginare a prima vista. Valutando TUTTO ciò che in passato è già stato tentato o accantonato a tal proposito. E se ORA COME ORA queste tematiche stanno affiorando un po’ ovunque sulla rete, un pochino lo si deve anche al sottoscritto che le sta diffondendo già da DECENNI! Ossia già da quando chi le leggeva 25 anni or sono, si schiattava dalle risate anziché prendersi la briga di approfondirne i contenuti.

    A tal proposito sto scrivendo un libro che propone una soluzione seriamente attuabile e concreta, alla luce di ciò che in passato ha delineato il fallimento di chiunque avesse provato ad affrontare ANCHE NEI FATTI soluzioni di questo genere, vuoi per MANCANZA DELLA NECESSARIA TECNOLOGIA (che ora non manca più), vuoi per colpa di ideologie stataliste o socialiste legate al contesto socio-politico di quei tempi.

    Ma non MI LIMITO a scrivere solo un libro MOLTO DETTAGLIATO sulla fattibilità di un così ambizioso progetto, bensì (a differenza di chi si limita a definire utopico un simile progetto) mi sto ATTIVANDO CONCRETAMENTE insieme ad altre persone (tra cui economisti, avvocati, ingegneri, tecnici, politici, sociologi, psicologhi, artisti, industriali, agricoltori, contadini, operai, scienziati, informatici, ecc) attraverso la fondazione di un’ASSOCIAZIONE che sta divulgando tale progetto sotto diverse forme di comunicazione e a più livelli. Quindi permettimi di ritenermi quasi “offeso” dalla tua superficiale conclusione personale nei miei riguardi. In fondo sto sacrificando una buona parte della mia esistenza nel tentativo di riuscire a DARE UNA SVOLTA SIGNIFICATIVA ai problemi che affliggono il mondo intero, grazie sia alla collaborazione e inventiva di collaboratori alquanto rispettabili e autorevoli, che a un personale Q.I. medio di 195! (di solito evito questo auto-elogio), ma non mi lasci scelta 😉 …visto che comunque non puoi saperlo.

    Aggiungo che attivarsi per questo genere di progetti in Svizzera è alquanto ridicolo (se non addirittura impossibile) visto e constatato il “meccanismo mentale”, permettimi di definirlo così, necessario all’adeguamento e all’adattamento in un Paese fondato principalmente su ideologie capitalistiche (ci tengo a far notare che non sono comunista, né mi riconosco in altre ideologie politiche conosciute); mentre attivarsi per simili progetti in Italia è molto più “idoneo”. Chiusa parentesi 🙂

    Il progetto a cui sto lavorando arduamente fin da quando avevo 21 anni, l’ho denominato : PROGETTO E-MON (nome comunque fittizio), e si basa su un sistema economico “multistrato” costruito in modo da ELIMINARE in modo definitivo qualsiasi tipo di sistema monetario. Trattandosi di qualcosa di decisamente complesso da trasmettere e da presentare, è stato necessario aderire alla fondazione della suddetta associazione di persone che vanno a “toccare” tutti i livelli necessari. Se la cosa ha suscitato il tuo interesse, puoi farti un “giretto” su rivoluzioneeconomica.com (probabilmente non è così per te, poiché la mia lunga esperienza mi suggerisce che chi si ritiene tanto “pragmatico”, al punto da non riuscire a concepire neppure lontanamente un’economia priva di denaro, solitamente non si lascia incuriosire abbastanza da prendersi la briga di approfondire la questione). Perciò ti anticipo che sarei seriamente sorpreso se tu invece andassi ad approfondire la cosa 😉

    Mi scuso con tutti gli altri lettori del blog per questo mio intervento un po’ OT, ma confido nella loro comprensione, in quanto mi sono sentito “attaccato” su un lato molto importante della mia personalità e del mio lavoro. E se è vero che solitamente sono molto comprensivo verso le opinioni altrui, è vero anche che non mi va di passare per “SOGNATORE” in senso lato, seppur addolcito da qualche “zuccherino” filosofico!

    Perdona la mia “irruenza” su questa tematica. Grazie!

  789. A Fabio,

    Innanzi tutto complimenti per il tuo quoziente d’intelligenza. Mi scuso anch’io con Enrico e gli utenti del blog se stiamo andando fuori tema, ma forse anche gli utenti sono interessati a quanto stiamo dibattendo. Se Enrico ritiene che queste discussioni siano inutili per il blog, farò di buon grado autocensura.
    Hai ragione, sono una persona molto pragmatica, ma non per questo non mi rimetto continuamente in discussione. Infatti, darò uno sguardo, anzi una lettura approfondita al tuo sito rivoluzioneeconomica.com. Tra l’altro, mi dispiace che tu abbia pensato che io non prenda in considerazione il tuo lavoro, al contrario, penso che tutti coloro che si impegnano a fondo per cercare di migliorare questo mondo difficile, meritano il massimo del rispetto. Quello che invece asserisco con convinzione è che te, come molti altri in questo momento, (i cui nomi si possono facilmente intuire) assumete comportamenti messianici con toni anche violenti (non è questo il tuo caso), pretendendo di avere soluzioni perfette a problemi complicatissimi (è questo il tuo caso). Se mi vedi un pò diffidente è perchè mi lasciano interdetto le tue previsioni di natura economica che mi sembrano basate su una buona dose di emotività, piuttosto che sul rigore dello studioso serio e, soprattutto prudente, il quale serio tu sei certamente, prudente non ne sono convinto. Alcuni esempi? Oltre a fare previsioni di boom economici prossimi venturi in Italia (nei vari post antecedenti l’estate) fissasti un mese preciso, quello di luglio dicendo che sarebbe successo qualcosa in Italia, tipo un nuovo Rinascimento. Le tue esatte parole furono: “Dunque… sono certo che ci sarà un’improvvisa inversione dello scenario economico svizzero e italiano entro luglio 2012. Il mio intuito mi dice che la crisi in Svizzera aumenterà drasticamente, mentre in Italia partirà un nuovo boom economico.”
    Ovviamente, niente del genere è successo, anzi la situazione si è andata degradando sempre di più. E quindi mi chiedo quanto posto abbia l’emotività nelle tue analisi, piuttosto che il ragionamento. Personalmente, in questa difficile congiuntura economica, di fronte alla disperazione di tanti disoccupati e di tante famiglie, ci penserei un attimo prima di fare certe previsioni. Abbiamo già avuto, noi italiani, qualche anno fa qualcuno che ha promesso mari e monti e sappiamo tutti com’è finita.
    Ovviamente il discorso richiederebbe un’analisi più approfondita a livello di economia politica, non è questa la sede.
    Comunque, al di là delle nostre divergenze, mi fa molto piacere discutere con te.

  790. @Paolo

    il piacere è reciproco 🙂

    Resto fermo sulla mia affermazione (di luglio 2012), aggiungendo solo che si tratta di uno slittamento non previsto di pochi mesi. Più esattamente entro marzo 2013. Non sto qui a spiegare il motivo di tale mia certezza poiché sarebbe sicuramente fuori luogo, ma ti assicuro che è FONDATA su FATTI concreti e non sull’emotività.

    Ovviamente non pretendo certo che tu cambi parere adesso, basandoti solo sulle mie parole. Lascio questa opportunità all’evolversi degli eventi entro il margine di tempo previsto.

    Se sei curioso e preferisci una “spiegazione razionale” all’attesa, potremmo parlarne su Facebook, così non usciamo fuori tema. In tal caso il mio URL è facebook.com/fabio.detata

    A presto 🙂

  791. Ciao a tutti ed auguri di buon anno!
    Vi leggo sempre volentieri e comunque con attenzione.
    Per me non ci sono problemi di ot, quando la discussione è comunque su livelli elevati va benissimo.
    Devo cercare di capire come paginare i commenti che stanno diventando davvero numerosi!

    Ciao,
    Enrico

  792. Intanto, dopo tutte queste discussioni:
    la mia ragazza sta per partire per la Germania (proveremo prima da li) per cercare un qualcosa…stiamo facendo il corso di tedesco gia da circa 3 mesi…due ore al giorno…
    Poi si sposterà per circa una settimana dai suoi parenti nel Cantone Zurigo, per vedere se si puo fare qualcosa per partire….

    A parte tutti questi commenti catastrofisti (…e abbiamo visto che anche i Maya si sbagliavano sul catastrofismo), credo che se troviamo due lavori qualsiasi (uno io ed uno lei) non avremo difficoltà a mantenerci…certo non sarà come guadagnare 6/700 euro al mese come commessa qui in Italia…

    • Commenti “catastrofici”??? 🙂 Scherzi?

      Scusa, ma vedi che anche i Maya non hanno mai detto che sarebbe finito il mondo. Solo il loro interessantissimo calendario! 😉

      Sono “altri” che hanno frainteso la fine del loro calendario con la fine del mondo.
      Allo stesso modo le mie opinioni (prettamente personali), con il catastrofismo.
      In fondo, neppure in Grecia, dopo tutto ciò che è accaduto e che ancora sta accadendo, si può parlare di “catastrofismo”… Visto che a quanto pare per molti sembra diventato “normale” non potersi permettere neppure più di PRETENDERE una giusta e corretta ricompensa per il proprio lavoro!

      SOTTOPAGARE CHI LAVORA… QUESTO SI CHE È CATASTROFICO!!!
      E stai certo che anche in Svizzera la maggior parte dei lavoratori è ORA COME ORA sottopagata.
      Che tu ci creda o no.

      Ma non lo dico per criticare una terra che mi ha comunque ospitato per quasi 45 anni, bensì solo per evitare a molti di ritrovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato (sempre a mio modestissimo parere!). E come ho già più volte PRECISATO, le mie sono sempre solo parole da prendere con le pinze, poiché LUNGI DA ME la voglia di assumermi una tale responsabilità di impedire a qualcuno di seguire il proprio istinto per andar a “far fortuna” dove meglio crede.

      Ciao.
      …un “quasi-maya” 😉

  793. Grazie Enrico. Buon anno anche a te e a tutti gli utenti del blog. Mi sono divertito a polemizzare con Fabio perchè è una persona che sento sincera e veramente impegnata in quello che crede. Inoltre, siccome giudico (per quanto si possa giudicare) le persone sul lungo termine, dirò che di Fabio ho sempre apprezzato la grande disponibilità e gentilezza nel corso degli anni. Direi che la sua partenza dalla patria di Calvino è stata una perdita per la Svizzera, ma un guadagno per noi. Ovviamente, mantengo sempre le mie riserve sulle sue teorie, ma senz’altro studierò a fondo il materiale presente nel suo sito rivoluzioneeconomica.com.
    Speriamo di farcela tutti insieme nel 2013 con onestà e tantissimo impegno.
    Paolo

    • Grazie Paolo.

      È mio dovere precisare che il sito in questione non è mio, ma dell’associazione di cui sono solo cofondatore. Il “proprietario” del sito è un mio caro amico che si chiama Enrico Adinolfi.

      Ti sono grato per il tuo interesse a questo genere di tematiche 😉

      A presto 🙂

  794. Credo che Fabio abbia dato un’ottima visione su cosa significa essere “assistiti” qui in Svizzera…

    Per quanto mi riguarda, io vi dico di ponderare attentamente le idee prima di trasferirvi qui, io ci sono nato e cresciuto, Fabio ci ha passato quasi tutta la sua vita, voi quali aspettative avete? Se qualcosa vi va male non potrete nemmeno protestare.

    Ci tenevo poi a dirvi che la Svizzera è uno dei paesi dove si lavora di più nel mondo occidentale (forse secondo solo al Giappone) e se non si accettano certe imposizioni la vita può divenire dura.

    Io (cittadino svizzero) sono disoccupato da cinque anni nel paese dei vostri sogni. Meditate gente, meditate.

  795. Ciao a tutti e Buon Anno!

    Io e il mio compagno stiamo valutando seriamente di andare a vivere in Ticino. Io avrei preferito andare in Svizzera tedesca, essendoci cresciuta, ma per via della lingua e pure la mentalità meno “crucca” per il mio compagno è più facile cosi. Devo premettere che io ho la doppia nazionalità (Italiana e Svizzera) e invece il mio compagno è italiano.

    Con i vostri commenti mi avete messo un po’ in “difficoltà”…!

    @LUCA : Scusami, ma mi puoi dire dove vivi, e dunque cerchi lavoro? Fai un lavoro particolare che è cosi difficile trovarlo?

    Anche perché io nella mia presunzione pensavo che fosse abbastanza facile trovare un lavoro (ovviamente avendo delle capacità professionali valide), ma ho molta paura del costo della vita li.

    Secondo voi una coppia quanto dovrebbe guadagnare per vivere senza troppe pretese in Ticino? Ossia non solo sopravvivere, ma avere un piccolo margine per degli extra.

    Saluti
    Laura

  796. PER CHI DICE CHE LA SVIZZERA E’ IL POSTO DOVE TUTTI SOGNANO DI VENIRE, VI DICO CERCATE DI SOGNARE ALTRO,TUTTO TRANNE CHE VENIRE IN SVIZZERA!!!!

  797. A tutti coloro che si vogliono trasferire,
    Sulla base delle testimonianze di vita di Fabio, Luca e altri penso che un trasferimento in Svizzera debba essere ponderato e valutato con calma. E’ importantissimo inoltre considerare che chi va in Svizzera in questo drammatico momento di crisi economica, ci va, volente o nolente con lo status di emigrante, eccezion fatta per chi è in possesso di elevatissimi profili professionali tipo medici chirurghi di fama, Chief Executive Office di multinazionali, artisti di fama mondiale (vedi il caso recente di Depardieu). Orbene, per queste categorie di privilegiati non esistono barriere oppure ostacoli, anzi, semmai viene loro steso il tappeto rosso perchè danno lustro alla nazione di nuova residenza. Tutti gli altri, invece, anche se ottimi idraulici, elettricisti, operai qualificati, ecc. ecc. saranno sempre di più visti di traverso. Basta guardare l’ostilità crescente verso i frontalieri italiani da parte del Canton Ticino.
    Per cui, come dice Fabio, se volete fare un’esperienza in Svizzera, fatela, ma tenetevi sempre una via di fuga aperta, non dimenticando che sarete considerati sempre degli “stranieri”, anzi peggio, degli “AUSLANDER” con tutti gli stereotipi del caso.

    Buon fortuna.

    • @Paolo

      Condivido tutto! Hai dato un quadro, a mio avviso, semplice ed ESATTO.

      Solo una “piccola cosuccia” non affatto trascurabile:
      Sconsiglio vivamente di scrivere AUSLANDER senza la “Ä” (AUSLÄNDER), altrimenti ti “squalificano” all’istante! 😉

      PS:
      in alternativa, per chi non sapesse come digitare la “Ä”, si può usare “AE”, quindi: AUSLAENDER, ma anche se corretto, andateci molto cauti! È sempre preferibile utilizzare la “Ä” 😉

      Ciao a tutti e un grosso in bocca al lupo per chi farà il passo
      (che muoia il lupo con tutti i suoi discendenti, ovviamente!)

  798. Giusto Fabio volevo fare la stessa cosa visto che parlo e scrivo un pò di tedesco,hai ragione a dire come si scrive e che è preferibile scriverlo con i due puntini,ma c’è il problema della tastiera Italiana del PC,che come sai è molta diversa da quella Tedesca.Tempo fà avevo un portatile della IBM,con tastiera Tedesca,e i miei amici di oltralpe non si accorgevano di nulla.Ciao Alfonso.

    • Puoi sempre usare i codici ASCII….. Tenendo premuto il tasto alt digita i seguenti numeri:
      129 per la ü
      154 per la Ü
      132 per la ä
      142 per la Ä
      148 per la ö
      153 per la Ö
      225 per la ß

      …per altri caratteri circa caratteri ASCII su google…. 😉

  799. Ciao a tutti
    Anche io come la maggior parte di voi sono mosso dalla volontà di abbandonare la mia terra d’origine e trasferirmi in svizzera; non riesco più a sopportare il nepotismo e il clientelismo, che in Italia, è divenuto preponderante sulla meritocrazia, ormai del tutto inesistente. Il mio problema è che tra qualche mese dovrei laurearmi in giurisprudenza (laurea magistrale – quinquennale), però non sto trovando alcuna informazione sulle possibilità che questo titolo mi possa riservare in svizzera; se è considerato valido o se devo integrare degli esami e conseguire una laurea anche in svizzera. Sarei aperto a qualsiasi offerta che tenga in considerazione il mio titolo (professione legale, forze dell’ordine, dipendente presso un ente pubblico, privato o una banca)
    Se qualcuno di voi può aiutarmi in merito a questo mio dubbio gliene sarei veramente grato.
    Grazie dell’attenzione

  800. Ciao Laura, io fossi al tuo posto non mi preoccuperei, saresti seguita ed assistita materialmente in caso di bisogno (te e il tuo compagno che potrebbe accedere a dei corsi di tedesco) Male che vada puoi sempre tornare a vivere in Italia. La cittadinanza svizzera a cosa serve se no dato che si sono messa a darla a cani e porci (più per speculazione politica che per altre ragioni)?

    Io ho due diplomi… e parlo italiano e francese, ma trovare lavoro ormai non è più una preoccupazione primaria come lo era in passato.

    • Grazie Luca
      mi hai ridato un po’ di coraggio.
      Pure io ho un diploma (svizzero) e parlo e scrivo italiano, tedesco, francese e inglese…
      Comunque per me il trovare lavoraro sarebbe “una preoccupazione primaria”, anche perché all’inizio sarei solo io a guadagnare…!
      Beh, sto ancora provando a capire meglio i costi della vita li, per poi prendere una decisione…
      Ti auguro una serena settimana.
      PS:Sicuramente non vado in Svizzera per aspettarmi dell’aiuto/assistenza materiale dalllo stato, a quel punto me ne sto in Italia!

  801. @ Fabio,
    Grazie per la precisazione. In effetti, avevo omesso la dieresi perchè non mi ricordavo più cosa digitare per ottenerla. Poco male, mi sono detto ma, dopo quello che tu hai scritto, farò ben attenzione a non dimenticarla la prossima volta.

    @ Enrico,

    Mi dimentico sempre di farti i complimenti per la nuova veste grafica del blog, che trovo molto più elegante. Bellissima la foto all’inizio. Si tratta di una scena presa da qualche film?

    @ Tutti,
    Riflessioni sul decadentismo attuale e sulla crisi economica. In un mio post precedente ho avvertito, sulla base dell’esperienza di vita di Fabio e di altri come lui, degli eventuali rischi che può correre chi decide di partire per la Svizzera o di andare all’estero in generale. Ovviamente, mi si può replicare: parli bene tu, ma se sei senza lavoro e nessuna prospettiva di impiego decente, cosa proponi di fare, allora? E’ una domanda legittima, alla quale non si può dare una risposta precisa e univoca, ma si può, per contro, cercare di spiegare qual’è potrà essere l’evoluzione della situazione sociale ed economica in Europa nel prossimo futuro e sulla base di questo probabile scenario prendere una decisione.
    Senza voler fare del facile catastrofismo, è evidente a tutti che siamo, molto probabilmente, in una fase di crisi irreversibile del capitalismo che avrà come conseguenze dei cambiamenti radicali nei costumi sociali e nello stile di vita di tutti noi. Il fatto che le cosiddette economie emergenti dei BRICS e il colosso CINDIA, apparentemente, scoppino di salute (in realtà, hanno dei problemi sociali ed economici enormi), non vuol dire che il capitalismo goda di buona salute, anzi, semmai rende ancora più evidente l’insostenibilità di un sistema economico basato non solo e non tanto sul concetto di profitto spinto all’eccesso, ma piuttosto sullo sfruttamento senza criterio delle risorse naturali. Premetto, a scanso di equivoci, di non essere comunista.
    Bene.
    Questo vuol dire che anche paesi ben strutturati e, comunque, (fino a prova contraria), ben amministrati come la Svizzera, (la quale, è giusto dirlo, ha dato da vivere a generazioni e generazioni di immigrati e per questo, secondo me, merita un grazie), avranno, se non li hanno già, (e Fabio dice di si) problemi di natura economica, ma soprattutto enormi pressioni politiche da parte dei paesi dell’Unione Europea, soprattutto sul fronte finanziario. La Svizzera non può permettersi, per la sua collocazione geografica, per la sua storia e per la sua struttura di mercato finanziario internazionale, di fare spallucce come l’Inghilterra e cioè di rifiutare tutte quelle misure antispeculazione e antievasione proposte da Bruxelles e Berlino, per cui è probabile che anche nel paese di Guglielmo Tell, la crisi economica si farà sentire e i semplici lavoratori stranieri, manuali e di concetto, faranno le spese di un fenomeno (la crisi economica) di fronte al quale gli stessi autoctoni svizzeri saranno disorientati, sorpresi e… spaventati, perchè non abituati. Sarà quindi interessante vedere le reazioni del popolo svizzero di fronte alla crisi e come i politici si comporteranno di conseguenza. Magari non succederà niente di grave, in quanto gli svizzeri accetteranno di buon grado le misure di austerità che imporrà la situazione contingente, con l’abnegazione che impone la loro fede protestante, ma è indubbio che i lavoratori stranieri, gli ultimi o quasi, nella scala sociale elvetica, soffriranno in misura maggiore della crisi economica.
    Mi scuso per la lunghezza del mio post. Il mio intento è quello di portare un contributo all’argomento di questo blog. Le eventuali critiche sono benvenute.

    Buona serata.

  802. vorrei un aiuto valido piu chiaro possibile cortesemente ora vi illustro la mia situazione prima delle domande: ho 46 anni sposato con 4 figli, titolo di studio scuola dell’obbligo lingua parlata e compresa solo italiana ho lavorato per 35 anni di cui 30 sregistrati con contributi, per 20 anni ho fatto il pescatore, munito di patente di motorista e capobarca, ma questo conta solose vorresti rifare il pescatore perche in svizzera non sarebbe possibile farlo (almenocche hanno un mare nascosto) da 10 anni lavoro in una azienda di accumulatori elettrci (batterie per trazione) adesso per il perdurare della crisi questa azienda da qui a qualche mese al massimo 2-3 a mio modo di vedere chiudera per fallimento e io mi ritrovero senza lavoro.
    Premesso a casa lavoro solo io, quindi famiglia monoreddito, Io rifiuto a priori di farmi mantenere con 800 euro al mese con la mobilita che per gli ammortizzatori sociali che abbiamo in italia mi spetterebbero, e cercare qualcosa di sporadico da fare in nero per 3 anni quali sarebbero adesso, visto che anche se dal 1 gennaio e andata in vigore l’ispe nuova legge in materia che portera in futuro molto vicino ad un solo anno la mobilita prima dei 55 anni, ma non voglio parlare di questo e solo per la chiarezza, dicevo avendo 4 figli 19-14-8-4 gli anni dei figli e moglie nessuna possibilita di trovare lavoro visto che qui al sud anche per fare l’operaio devi essere raccomandato, ma raccomandato come se cercassi un posto di lavoro che so alle poste o alle ferrovei ecc.ecc. quindi nella confusione piu totale ora cerco aiuto a voi che in maniera chiara vorreste aiutarmi, questa le domande, un mio cugino vive da 10 anni nella svizzera di lingua tedesca, e mi ha detto che se voglio ma devo essere davvero determinato a farlo li qualcosa da fare lo troveremmo visto che hanno una disoccupazione al 2,7% ecco le domande:
    e vero, anche tappandomi orecchie e naso per quelli che mi guarderebbero come uno straniero riuscirei a sopravvivere avendo un carattere davvero forte sarebbe difficile lo stesso, 2 domanda facendo un lavoro cosidetto umile oppure operaio se mi sara concesso potro sopravvivere tenendo la mia famiglia in italia, quando dovrei guadagnare per andare avanti sia io che la mia famiglia, quando spenderei per vivere solo in una stanza e mangiare senza eccedere in mulla visto che ho 4 figli, e in base agli stipendi dei lavori che si possono fare per gli stranieri riuscirei a far vivere in maniera dignitosa la mia famiglia (sarei disosto qualora me lo concedessero anche a fare lavori notturni visto che li tengo molto bene le notti essendo abituato o a fare 12 ore al giorno di lavoro) quali e quanti sono le spese che dovro affrontare per mantenermi)
    3 gli assegni famigliarti li prenderei ugualmente o quelli e una cosa che spetterebbe allo stato italiano?
    non e che non mi fido di cio che mi dice mio cugino, ma non vorrei che fosse troppo ottimista, visto che c’è una cosa seria da considerare, e cioe fra 2 mesi o 3 che rimarro senza lavoro 800 euro di moblita piu 300 di assegni per 3 anni li prenderei in italia, ma ve parto e le cose non andrebbero come spero perderei il diritto a quel vitalizio che prenderei per 3 anni ecco la mia perplessita ed e per questo che chiudo un parere chiaro sulla realta delle cose li in svizzera. premesso tanto per rendere chiaro che tipo di operaio sono stato in passato in 30 anni di contributi versati l’imps non conosce uno che sia uno solo anche di un giorno un certificato medico, mai fatto un solo giorno di malattia o di assenza ingiustificata sul lavoro, mai una lettera di richiamo, mai trovato problemi a lavorare 7 giorni su 7 mai trovato difficolta a lavorare durante i festivi, insomma come lavoratore sono sempre stato l’operaio che qualsiasi datore di lavoro avrebbe voluto, e nonostante tutto sto valutando di emigrare perche la mia anzi scrivo meglio la MIA partia mi sta voltando le spalle lasciandoni con un vitalizio per 3 anni che io rifiuto a priori. sono un onesto lavoratore e quello voglio fare e non essere mantenuto. Scusate se sono stato lungo, ma cosi vi e chiara la situazione e potete rispondere in base alle vosrtre esperienze e competenze con la maniera piu chiara possibile.
    Dimenticavo una cosa mi e stata proposta qui e cioe 1500 euro in nero e lavoro per me e mia moglie insieme per 16 ore al giorno non ciasuno ma insiene per la pulizia di condomini, cosa che e sempre precaria perche se a chi lo propone oggi non gli potrebbe piu stare bene domani, ma il problema e un altro 16 ore al giorno sia io che mia moglie, e i figli che fine dovrebbero fare abbandonati a se stessi? vi prego un consiglio urgente. Grazie sicuro che sarete piu sinceri possibili.

    • @Michele

      Ciao Michele 🙂

      Proverò a chiarire meglio un paio di *punti*, ma ti prego di prendere con le pinze tutto ciò che scriverò, poiché non è mia intenzione condizionare in alcun modo il tuo libero arbitrio e le tue personali scelte di vita.
      Perciò leggi il tutto come una banalissima “opinione personale” del sottoscritto. E se hai delle incertezze sulle risposte che ti darò (quelle di tipo lavorativo/burocratico) sarà meglio andare a cercare le relative documentazioni sui siti appositamente pensati. Magari potrò darti una mano anche inerente a queste “scartoffie”…

      Dunque:
      dal quadro generale che mi sono fatto in base a quanto da te scritto, mi viene spontaneo pensare che una delle poche probabilità (anzi l’unica) che hai, è quella di FARTI DARE UNA MANO DA TUO CUGINO che vive già da 10 anni lì.
      Ma presumo che se ancora non l’abbia fatto è proprio perché non è affatto facile e scontato che ci riesca.

      Non conosci la lingua… già questo è più che sufficiente a farti “SCARTARE” nel 99,9% di tutte le candidature che farai (che DOVRAI FARE! Non è certo una “variabile”. Senza candidature in Svizzera tedesca non arrivi da nessuna parte, manco tramite conoscenze)… Tenendo conto che le candidature dovranno essere RIGOROSAMENTE IN TEDESCO (e che poi al colloquio dovrai comunque rispondere in tedesco). E inoltre, dovranno essere impostate in modo “TIPICAMENTE SVIZZERO” e non come le candidature europee.

      Inerente agli assegni familiari:
      IN BASE AD UNA LEGGE BILATERALE, LA SVIZZERA TI VERSERÀ LA *DIFFERENZA* MANCANTE RISPETTO A QUELLO CHE DA LA SVIZZERA.
      Mi spiego:
      Se la Svizzera prevede 200.- Fr a bambino (in base al cantone in cui andrai a stare), e l’Italia te ne versa solo 100 a bambino (dico a caso, non so esattamente a quanto ammonti), la Svizzera ti da la differenza. In questo caso, secondo l’esempio ti darebbe 100, che è la differenza mancante. Dovrai semplicemente dichiarare tramite relativa documentazione ciò che ti da l’Italia).
      Per esempio se la Svizzera ti da 200/figlio e ne hai 4, ti spettano 800.- Fr. (ca. 650 Euro), dato che ne prendi 300 in Italia, la Svizzera ti darebbe i 350 Euro “mancanti”.
      Gli assegni te li danno anche se i figli restano in Italia!
      Questo a patto che hai un contratto di lavoro, senza il quale NON ti consiglio di spostarti in Svizzera se non per fartici un “giretto di ricognizione”.

      Inerente a ciò che “perderesti” se in Svizzera non dovesse funzionare, dipende!…
      Dipende da quanto tempo sei riuscito a lavorare in Svizzera. Ora non ricordo se sono 6 o 12 mesi, ma se puoi dimostrare che in Svizzera hai lavorato per il tempo necessario, NON SOLO NON PERDI I TUOI DIRITTI UNA VOLTA TORNATO IN ITALIA, ma addirittura potrebbe tornarti vantaggioso se lo stipendio svizzero è stato più elevato di quello italiano! Sempre per via dei soliti “accordi bilaterali” che spesso vengono ignorati o dimenticati.

      – – – – – – – – –

      Detto ciò vorrei illustrarti DUE quadri che mi suggerisce la mia personale esperienza. Comincerò da quello più positivo 🙂

      quadro 1.
      Tuo cugino parla con il suo datore di lavoro e lo convince a darti una possibilità. Pattuite un “periodo di prova” di un paio di mesi, dopodiché se non sei stato licenziato e inizi ad ingranare, ti cerchi un monolocale e cominci a tirare la cinghia per 3-4 anni (ammesso che ti diano almeno uno stipendio di 3’500.- Fr., altrimenti la storia si fa complicata).
      Ammesso che tutto ciò funzioni, poi comincerà un problema che molti italiani all’estero già hanno conosciuto, ma che la maggior parte degli altri neppure riesce ad intuire: quelli “familiari”!
      A prescindere dai vari caratteri delle persone (marito, moglie, figli), dopo un certo periodo di tempo vissuto “a distanza” cominciano i “casini”. Che non sono affatto da sottovalutare, perché sono di quelli che ti cambiano completamente la vita in modo del tutto inatteso! Nella maggior parte dei casi te la distruggono.
      Quindi comincerai a sentire la necessità di far venire in Svizzera almeno la tua Signora (sorvoliamo per un attimo le problematiche sui figli e sul cambio di scuola che poi inevitabilmente si presenteranno), ammesso che le concedano il permesso (dipende dalla tizia o dal tizio che trovi allo sportello del comune), con UNA SOLA PAGA da 3’500.- non arriverete molto lontano. Dovrà cercarsi un lavoro anche lei. A quel punto sarà necessario cominciare a pensare all’istruzione dei figli… soprattutto i due più piccoli. Ti sconsiglio vivamente di pensare di “lasciarli a qualcuno in Italia” mentre i genitori lavorano in Svizzera (ma su questo non mi dilungo altrimenti dovrei scriverci un libro)…
      Vedi da te che PERFINO NEL MIGLIORE DEI CASI quello che ti aspetta non è affatto così roseo come si è spinti a credere quando si è in cerca di soluzioni migliori.

      quadro 2.
      Tuo cugino ti da una mano come può (per esempio ti ospita per qualche mese), ma il suo datore di lavoro non ha bisogno di te, né conosce altre offerte di lavoro nella cerchia dei conoscenti. Quindi cominci a inviare CV a tutto spiano e a ricevere delusioni a tutto spiano. I pochissimi colloqui a cui riuscirai a presentarti (ammesso che tu abbia davvero molta fortuna) si riveleranno “catastrofici” per via della lingua, e anche ammesso che tu trovi un datore di lavoro che ti da una possibilità (perché magari gli sei simpatico) poco dopo comincerebbero i problemi con i tuoi colleghi di lavoro (neppure su questo mi voglio dilungare, mi limito al problema “linguistico”, ma quelli reali saranno ben più “pesanti”).
      Magari dopo diversi mesi e molteplici delusioni troverai un posto come lavapiatti in un ristorante italiano (presupponendo che tu non sappia fare il cuoco), dove ti daranno 2’800.- Fr + vitto e alloggio… (nel migliore dei casi)… Se poi sei IPER-FORTUNATO il connazionale che ti prende come lavapiatti, potrebbe assumere anche tua moglie (difficilmente assumono marito e moglie però). Portando le entrate a ca. 5’600.- + assegni = 6’400.-
      Se questo non accadrà, a mio avviso non resisterai più di 4-5 mesi. E tornerai in Italia completamente DEMORALIZZATO. Ancora meno motivato di adesso!

      – – – – – – – – –

      Un mio consiglio spassionato:

      Andare a cercar fortuna all’estero IN TEMPO DI CRISI è pura follia! A meno che lì dove andrai la crisi non ci sia. Ma dato che in Svizzera c’è!…

      Scegliere un “Paese emergente” al posto della Svizzera? Uhmm… peggio ancora! Un Paese emergente è un PAESE POVERO (CON LAVORI SOTTOPAGATI) che viene definito “emergente” solo perché le multinazionali ne sfruttano la manodopera a basso costo. Infatti appena quel Paese “emergerà”, la manodopera non sarà più a basso costo, e la “convenienza” sfumerà di conseguenza anche lì.

      Caro Michele… SEI DINNANZI A UN PROBLEMA GLOBALE!!!! Non si tratta più solo di un “problema italiano”. Capisci cosa intendo? OVUNQUE ANDRAI, troverai CRISI E DIFFICOLTÀ! Poiché questa è la realtà mondiale ORA. E il prossimo futuro non promette affatto bene.

      Il mio non è catastrofismo come molti asseriscono, ma CONSAPEVOLEZZA E LUNGIMIRANZA. Ovviamente ognuno ha il diritto di pensare e credere ciò che meglio desidera. Ma se vuoi prendere per “buono” il mio consiglio: NON ILLUDERTI.

      Ecco cosa ti consiglio (con me sta funzionando, sai che sono rimpatriato nel centro-sud lo scorso luglio):
      Lascia perdere la Svizzera (e qualsiasi altro Paese estero). Sono solo per lo più sogni e desideri. La realtà è spesso molto, molto più cruda della fantasia. Certo, molti ci riescono, ma sono solo una piccola percentuale di coloro che partono. La maggior parte di loro finisce per stare PEGGIO che in Italia, e per lungo tempo non lo dicono per non sentirsi additati come “falliti”.

      PER ORA DIMENTICATI IL POSTO FISSO! Nonostante tu abbia 4 figli a carico, e cerca di cominciare un lavoro nella VENDITA DIRETTA. Che non sia “porta a porta” o “network marketing” (tipo folletto, per intenderci). Io per esempio ho iniziato con Vitha Group (da un concessionario nella zona) E SONO RIMASTO LETTERALMENTE STUPITO DA QUANTO QUESTO TIPO DI LAVORO POSSA FARTI GUADAGNARE TUTTI I MESI. Oltre ogni aspettativa! Mi riferisco alla crisi ovviamente. Nel senso che in un periodo di crisi come quello attuale, portare a casa 3’000-4’000 Euro non è poco!

      Ti dico questo, perché credo che nonostante tu possa avere parecchie perplessità a riguardo, questo è comunque uno dei pochissimi settori IN CRESCITA! (L’hanno detto perfino nei recenti TG). Ti darebbe la possibilità di restare VICINO ai tuoi cari e magari di coinvolgere anche tua moglie in qualcosa di “nuovo” e positivo, anziché INFILARTI in un cunicolo stretto e buio di cui non conoscerai lo sbocco finché non ci arriverai. Magari trovandoci una pessima sorpresa.

      Purtroppo a volte abbiamo nella zucca un sacco di preconcetti e pregiudizi che ci condizionano la vita e ci impediscono di tentare a fare quei cambiamenti che invece potrebbero rivelarsi SERIAMENTE POSITIVI.

      Spero di esserti stato in qualche modo di aiuto.
      Credimi, se sentissi la spinta emotiva a invogliarti ad andare in Svizzera, NON ESITEREI A CONSIGLIARTELO, ma così non è. L’unica “intuizione” (chiamiamola così) che mi viene è di sconsigliartelo. Ma ripeto: prendi con le pinze TUTTO ciò che ho scritto. Si tratta di una MIA visione personale che non so quanto possa essere reale. Nel senso che, per me è sicuramente così! Ma potrei anche sbagliarmi.

      Intanto ti faccio i miei più sinceri auguri, qualsiasi scelta farai.

      ciao 🙂

    • Quasi dimenticavo una cosa IMPORTANTISSIMA!!!!

      Se andrai a prendere uno stipendio di 3’500.- Fr (ca. 2’900.00 Euro), NON CE LA FARAI A MANTENERE LA TUA FAMIGLIA IN ITALIA (con moglie e 4 figli), perché a mala pena ce la farai a sopravvivere tu in Svizzera tedesca.

      Quindi, parti come minimo da uno stipendio di almeno 4’500.- Fr (netti!), ca. 3’750.00 Euro.
      Se cerchi in qualche mio post precedente, ho elencato il “costo medio” della vita in Svizzera tedesca.
      Ma temo che avrai presto modo di constatare che se fino a 2-3 anni fa era uno stipendio medio, ora non lo è più. Questo per via dei 54’000 frontalieri italiani (in Ticino), quasi 60’000 tedeschi (in Svizzera tedesca), e quasi 30’000, se non di più (ora non ricordo bene i numeri esatti) nella Svizzera francese. Tutti prontissimi a lavorare anche a 2’500 Euro al mese!

      Capisci cosa intendo?

      – Un sacco di italiani, tedeschi e francesi (quelli austriaci un po’ meno) che letteralmente “invadono” la Svizzera da tutte le parti OGNI MATTINA, facendo scendere drasticamente gli stipendi e i posti di lavoro in tutta la Svizzera.

      – quindi un sacco di TEDESCHI (CHE CONOSCONO LA LINGUA!!!) pronti a lavorare per molto meno di quanto hai bisogno tu per mantenere la tua famiglia (poiché loro la sera se ne tornano tranquillamente in Germania, dove con 2’500.00 Euro al mese vivono discretamente).

      – in pratica dovresti avere UN VERO E PROPRIO COLPO DI FORTUNA che nulla ha a che vedere con le reali “aspettative del mercato del lavoro elvetico”.

      – Diversamente sarebbe se tu fossi un chirurgo (per esempio). Ovvero se il tuo lavoro andasse a “coprire” quei posti vacanti derivati dal fatto che in Svizzera solo POCHI prendono una laurea e quasi tutti si accontentano di un apprendistato.

      Spero di esserti stato in qualche modo d’aiuto per illustrarti un quadro più REALE di quello dettato dal desiderio di “scappare via dall’Italia”… 😉

      Ciao, e in bocca al lupo!

  803. @ MIchele,
    Capisco benissimo le ragioni e le motivazioni che ti spingono ad andare in Svizzera e noto che sei conscio del contesto umano e sociale in cui potresti, tuo malgrado, ritrovarti.
    A questo punto, visto che il tuo è soprattutto capire quali sono le conseguenze sulla tua eventuale busta paga svizzera, della legislazione elvetica e di quella italiana, direi che auspico un intervento del nostro Fabio che, sulla base della sua ultra trentennale esperienza nel Cantone di San Gallo (se non erro), può senz’altro darti un parere competente al tuo caso.
    Da parte mia, ti auguro veramente di cuore di risolvere i tuoi problemi nel 2013.
    Buona giornata.

    @ Fabio: Scusa Fabio, se mi sono permesso di coinvolgerti, ma penso che il tuo parere è quello che serve a Michele.

    • @Paolo

      Grazie per avermi “tirato in ballo” 🙂
      Per me è un onore, non certo una seccatura.

      Proverò a dare una mia opinione al nostro amico Michele, anche se non è affatto facile, poiché bisognerebbe avere la sfera di cristallo per riuscire a prevedere cosa ci riserva il futuro individualmente…

      Metti che per esempio domani prenda un biglietto della lotteria in Italia e vinca un bel gruzzoletto…
      …o che invece vada in Svizzera e trovi un buon lavoro come operaio, ma proprio per questo magari gli capiti un incidente (tocchiamo ferro!)

      Per questo ODIO fare previsioni. Quindi dare “certezze” alle persone. Niente è mai certo! Gli eventi si evolvono sempre, e spesso mai così come vorremmo. Comunque, proverò a rispondere a qualche sua domanda in base alla mia personale esperienza.

      Ciao e grazie ancora 🙂

  804. vi pergo ditemi anche se e vero che nonostante non conosca nessuna lingua inizialmente troverei lo stesso lavoro oppure e un sogno soltanto prima di perdere la mobilita che mi spetterebbe in italia anche se io la rifiuto per mentelita una cosa del genere, io voglio lavorare non essere mantenuto.

  805. Caro Michele,mi permetto di risponderti,perchè mi sono trovato quasi nella tua stessa condizione,solo che per me la differenza è:Licenziato,quindi non potevo nemmeno essere mantenuto dallo stato.Inoltre ti parla uno che quando era giovane ha fatto 12 anni in Germania,come Gastarbeiter,cioè lavoratore straniero,e anche allora non erano sempre rose e fiori,a meno che non ti integravi.
    Confermo quanto detto da Fabio,Enrico,Paolo ecc.
    Oggi non è così facile come 30 anni fà.Ti consiglio vivamente di tastare prima le cose facendo magari un viaggio di ricognizione da tuo cugino.Ma non illuderti.Ascolta me,fatti mantenere dallo stato come dici tu,anche se non è bello,lo hai ripagato con le tue tasse e contributi anche tu per tutti questi anni,ora sei tu che ne approfitti.Punto con quello che prendi tiri avanti ma nella tua patria nel frattempo,ti posso solo consigliare di dare ascolto a chi già ha messo in pratica alcune cose,come ti suggeriscono,le vendite online danno molto spazio.Se non sei portato,e vuoi provare con il commercio,ti posso dare alcune dritte.
    Non metterti in commercio nel ramo detersivi e nel ramo mono uso,a meno che non fai una affiliazione tipo”Solo mille lire””Solo 50 centesimi”Solo 1 Euro”,altrimenti soccombi.Se nel tuo paese o città,ci sono pochi negozi per articoli per cani e gatti e animali in genere,ti conviene optare per un’attività del genere,anche online và bene,basta un PC,un piccolo magazino e avere contatti con i grossisti,decidi tu il tempo e gli orari e i guadagni non si faranno aspettare,parlo per esperienza personale.Il negozietto che ho lo stò trasformando da,negozio per detersivi e monouso,in uno per accessori e mangime per animali,iprimis cani e gatti e a seguire gli altri.Ma mi sento di dirti non andare in Svizzera o altro paese estero la crisi stà ovunque,se ce la fai lo puoi fare anche in Italia.Ciao Alfonso.

  806. @ Michele,
    Permettimi di parlarti sinceramente. Non sono più i tempi di 50/60 anni fa. Allora si era in pieno boom economico e i lavoratori Gastarbeiter (come dice Alfonso) erano, dagli svizzeri e dai tedeschi, (volenti o nolenti), accettati, perchè era necessaria una grande quantità di mano d’opera per sostenere il boom economico. Addirittura ho visto, tempo fa, un filmato d’epoca, girato in una stazione ferroviaria tedesca, dei festeggiamenti per l’arrivo del centomillesimo lavoratore italiano. Festeggiamenti da parte dei tedeschi!!! Altri tempi. E già non era facile allora. Figuriamoci oggi.
    Oggi siamo in piena crisi. Anche in Svizzera (paese che tra l’altro stimo molto). E per di più ci sono masse di disperati che vogliono andare in Svizzera e che non sono altro che “carne da cannone” per datori di lavoro senza scrupoli. Inoltre, caro Michele (e spero che tu non ti offenda se te lo dico) da come scrivi e ti esprimi mi sembra di capire che possiedi una bassa scolarizzazione. E non parli nessuna lingua straniera. Hai senz’altro una grande voglia di lavorare e, giustamente, un grande orgoglio, ma andare in Svizzera così, (potrei anche sbagliarmi), mi pare un rischio e un azzardo. Io proverei a seguire i consigli di Alfonso che mi sembrano molto saggi e, credimi, è molto meglio fare la fame in casa propria mangiando pane e cipolla, ma almeno hai accanto tua moglie e i tuoi figli.
    Buona giornata.

  807. carissimi Alfredo e Paolo vi vingrazio della vostra sincerita perche e quella che io cerco, non illusioni, purtroppo il mio problema sta nel fatto che con 1100 euro che prenderei in italia farei piu che la fame con 4 figli, e mettiamoci pure che sasebbero per 3 anni, senza contare che questi 3 anni sarebbero contributi figurativi, e vero la mia ignoranza perche non ho studiato ma solo lavorato fin dai 13 anni, ed e per questo che il mio orgoglio si ribella al pensiero che io percepisca un vitalizio e dover lavorare in nero per tirare avanti, oppure accettare di lavare condomini il che la cosa non e che non mi piace, e un lavoro come chiunque altro, e almenocche non rubi non c’è mai da vergognarsi, ma solo da esserne fieri finche lavori con onesta e competenza, ma accettare 1600 euro come proposto dalle 4 di mattina alle 20 sia io che mia moglie penso che i miei figli non li vedrei lo stesso senza contare che sarebbero 800 euro cadauno per 16 ore lavorate, dal lunedi al sabato quindi se la matematica non e opinione 400 euro al mese con turno normale come sarebbe un qualsiasi contratto di lavoro. e vero sarei a casa mia ma a quali condizioni, lo farei da schiavo per questa la mia amarezza.
    Tre anni passano e poi? L’eta passa e sarei piu vacchio, e i figli piu grandi con nuove esigenze, e poi?
    Capite perche se ho speranze voglio essere incoraggiato, e se non le ho vorrei essere persuaso a restare fino in fondo.
    Dimenticavo per Alfonso, purtroppo io di pc e internet non ci capisco un granche, se non solo con i sistemi di sicurezza impiantistica per cui lavoro in azienda essendo capoturno di programmazione per carica e scarica degli elementi trazione da formare mi occupo io e il caporeparto.li il pc lo maneggio solo perche sono procedure standar da farsi e se qualcosa non va risolvere il problema intervenendo. per il resto 0 totale
    Grazie ancora per quello che mi direte. Credetemi lo aprezzo
    Dimenticavo di dirvi una cosa in quello che ho scritto nel mio prospetto iniziale del primo post: sono una persona di assoluta fiducia il mio parroco da anni mi a consegnato le chiavi della parrocchia dove ho accesso in tutto e per tutto, questo penso ne dica molto in fatto di onestà.

  808. @ Michele,
    Io direi: lasciamo comunque perdere la Svizzera. Come detto, quei tempi sono finiti. Esattamente, quali sono le tue mansioni nell’azienda dove lavori?

  809. sono un eletrochimico, per l’esatezza metto sotto carica elementi trazione spiego megio per i non adetti, da un reparto dell’azienda mi arrivano elementi batteria inerti, io li rienpio con acido solforico e gli do corrente e seguo il procedimento tramite dei programmi al pc dopodiche a fine carica li do il collaudo e do il via libera all’altro reparto affinche da questi elementi si formi la batteria per trazione. tutto questo facendolo da capoturno quindi pur essendo come si potrebbe dire non colto, le capacita lavorative in azienda le ho avute se sono riuscito a scalzare persone ben piu colte di me, esperienze nel passato 2 anni da eletrecista in giovane eta e 20 anni come sub e pescatore a strascico. E sorridete pure se volete lo detto nel primo mio post, mai un solo giorno di malattia in 30 anni di contributi 35 di lavoro totali, questo penso che e piu che un biglieto da visita, o almeno penso se la serieta nel lavoro conta ancora qualcosa in questa MIA e ripeto MIA patria.

  810. @ Michele,
    Io vivo al nord. Se vuoi, questa settimana dato che ho ancora un pò di tempo, provo a vedere nelle agenzie di ricerca lavoro se ci può essere qualcosa per te. Però, caro Michele, bada bene, non ti prometto nulla, assolutamente nulla, perchè anche qui la crisi batte duro. FACCIO SOLO UN TENTATIVO, non voglio assolutamente crearti illusioni, mi capisci, vero?

  811. ti ringrazio davvero tanto Paolo, non so se sulla email che mi e arrivato ho risposto a te o a qualcun altro, ma comunque se non era a te lo ripeto qui, in italia cìè una legge quasi perfetta, ma allo stesso modo imperfetta, e cioe avendo lavorato per almeno 12 mesi in un biennio con la stessa ditta avendo dai 40 ai 50 anni dopo la cassa integrazione che non ci sara perche la ditta chiudera sicuramente per fallimento,mi spetterebbero 3 anni di mobilita, almeno fino a quando la nuova legge in materia in vigore dal 1 gennaio prendera piede la cosidetta ispe, allora saranno 12 mesi comunque dicevo avendo diritto a questi 3 anni alle aziende che avrebbero bisogno farei gola perche risparmierebbero i contributi che li pagherebbe lo stato per loro in questi 3 anni, dopoche o finisce prima o farei almeno i 12 mesi in 2 anni tutto riprenderebbe alle stese condizioni di nuovo, anche se lavorassi solo un mese riprenderei la mobilita la dove e stata sospesa, perche dico tutto questo anche se sono sicuro che queste cose le sapete, il fatto e che io sono ancora occupato con questa azienda, pur non pagandomi da 3 mesi non ha ancora chiuso fer fallimento cosa che fara a breve credo, quindi se non mi licenziano niente mobilita e di conseguenza difficile per una azienda a mettermi alla prova, quindi mio malgrado voglia mollare tutto e lasciarli non sarebbe possibile usufruire di quei vantaggi che una azienda assumendomi li verebbe riconosciuto e quindi piu facile entrarvi. per questo bisognera attendere ancora un po. nulla toglie pero che cominciare a muoversi e non aspettare solo gli eventi futuri credo sempre che sia la cosa migliore.quindi grazie
    Solo a titolo informativo a Verona c’è la MIDAC azienda che lavoro nello stesso settore mio al quale sto preparando il CV e mandarlo prima per posta ed eventualmente prendere di persona contatti
    comunque mi convinco sempre piu che questo e un paese fantastico perche si e sempre pronti ad auitare gli altri, grazie davvero mi fate sentire un po meglio

  812. @Michele

    Se darai un’occhiata al LINK che ti posto qui in basso, forse ti farai una risata, forse penserai “questo è proprio scemo”, forse ti dirai “non fa per me”.
    Oppure forse, al contrario, potrebbe segnare un “nuovo futuro” completamente inaspettato e forse perfino mai sospettato.

    Comunque sia, può funzionare. Te lo dico perché lo faccio io stesso e funziona. Se funziona per me, funziona per tutti. L’importante è LIBERARE la mente dai soliti preconcetti (che anch’io avevo).

    Questo è il link. Il video dura 5 minuti (ma potrebbero essere 5 minuti capaci di cambiarti davvero la vita, nonostante lo scetticismo che ne conseguirà). Ricordati che PROVARE NON COSTA NIENTE! Nessun investimento e nessun rischio (in questo caso specifico mostrato nel video). E da parte mia sto constatando che funziona. A mio avviso molto più che tanti altri lavori e promesse o sogni.
    Guardalo e fanne TESORO. Poi agisci pure come credi che sia meglio (io al tuo posto un tentativo lo farei, prima di fare un passo così difficile e complicato come quello che hai in mente di fare)

    😉 🙂

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Uum_66bocew#!

    Buona visione 🙂

    PS: magari è interessante anche per altri che stanno ancora valutando cosa fare.

  813. @ Michele,
    Solo una cosa. Il curriculum vitae deve essere redatto secondo determinati criteri. Fatti consigliare da qualcuno e se non conosci nessuno, chiedimi pure, sarò felice di darti una mano.
    Ciao e buona settimana a tutti.

  814. Ho guardato iv video e sicuramente ritentero anche questa strada, solo dovro cercare qualcosa che qui da noi non esiste ancora, mia moglie ha gia provato varie volte la classica vendita porta a porta o vendita diretta come la vogliamo chiamare, con amuie ( credo si chiamasse cosi , srodotti per la pulizia della ca sa concentrati tipo stenol, credo anche questo nome non sia esatto,) contenitori e quantaltro tapperuei anche questo nome non so se e coretto ma credo che abbiate capito, adirittura con ill bimbi apparecchiatura per la cucina della ditta tedesca che produce le aspirapolvere foletto, prodotti avon e non so nemmeno cosaltro ha provato piu, ma purtroppo ha sempre trovato mercati saturi, gia sulla fase di declino, spero che gli venga proposto prima o poi qualcosa di appetibile che la nostra provincia non abbia ancora.
    Una delle strade che sto provando sinceramente e quella di una attivita commerciale, parlero con un amico commercialista nei prossimi giorni sperando che mi dia una dritta buona sui fatturati degli altri, lo so non ci spero molto che mi siveli una cosa del genere, non potrebbe farlo, ma spero che mi aiuti e mi dia una indicazione, potrei aprire l’attivita a favore di mia moglie utilizzando la domanda per l’imprenditoria femminile, mi darebbero 5000 euro a fondo perduto e 20000 euro da restituire in 10 anni con interessi irrisori, credo 0’5 % se mi hanno informato bene. Comunque grazie di tutto, non smettero mai di ringraziarvi abbastanza sopratutto perche mi state facendo ritornare la voglia di rimettermi le scarpe da ginnastica e correre di nuovo, comincio a pensare che potrebbe aprirsi un nuovo orizzone davanti a me.
    Dietro le nuvole cìè sempre il sole, spero solo che quando spiove non sia notte e che possa vederlo anchio il sole, ma anche se fosse notte avere la forza di aspettare che il giorno sopraggiunga per poterlo vedere.
    sarebbe tragico se prima dell’alba il cielo dovrebbe riannuvolarsi di nuovo, perche a quel punto non mi restera altra soluzione che mio cugino amesso che possa davvero aiutarmi.

    • @Michele
      (mi scuso anticipatamente per questo commento forse un po’ OT)

      Ottimo! Mi fa piacere che hai dato un’occhiata al video e che ti si sia riaccesa una piccola “lucina” in fondo al tunnel 😉
      Mi fa davvero piacere. Sinceramente credo che sia una valida alternativa ad “andare allo sbaraglio” in un Paese straniero (fra l’altro sempre più in crisi per il tipo di lavoro da te auspicabile). Tanto, come giustamente hai detto anche tu, c’è sempre tempo per fare quel passo, ma meglio provare a giocarsi prima tutte le carte a disposizione 😉

      Due parole sul “porta a porta” e sulla “vendita diretta”…

      Sono due tipi di vendita molto diversi. Il primo si basa sulla “faccia tosta” da presentare a persone sconosciute, il secondo invece si basa sul “passa parola”; ovvero, presenti i prodotti ai tuoi amici che inizialmente ti daranno sicuramente una mano (anche se magari non per comprare qualcosa ma solo per darti una mano a fare il tuo lavoro – e qui è importante che all’inizio le “demo” siano retribuite anche se non vendi nulla – e poi saranno loro stessi ad “annunciarti” ai loro amici. Ammesso che tu abbia fatto bene il tuo lavoro).

      Questo significa che, nel 1. caso la tendenza è quella di prepararsi a una miriade di porte sul muso, mentre nel secondo, l’esatto opposto.

      Ovviamente ti consiglio il secondo 😉
      …e non solo a tua moglie che già ha esperienza in questo settore, ma anche a te. Ora ti spiego perché:

      Non a caso ti ho consigliato Vitha Group!
      L’ho fatto perché ho avuto modo di lavorare anch’io per diverse società di vendita diretta (sia porta a porta che non) in passato, quindi conosco pregi e difetti di entrambe le tipologie.

      Vitha Group (CI TENGO A PRECISARE CHE NON È MIA INTENZIONE SPONSORIZZARLA QUI, MA SOLO FORNIRTI UN’ALTERNATIVA VALIDA E CONCRETA), ha le seguenti caratteristiche:

      1. Non prevede alcun acquisto del campionario (a differenza di tutti gli altri)
      – Quindi anche se dovesse andarti male non ci rimetti assolutamente nulla!

      2. Non prevede alcun “impegno minimo” (puoi lavorare in totale libertà d’azione, senza pressioni)
      – Ti organizzi il tuo lavoro DAVVERO come meglio credi opportuno senza nessuno che ti sta col fiato sul collo!

      3. Ha una vastissima gamma di prodotti non “superflui”, bensì che i clienti comunque già consumano
      – Il vantaggio rispetto al “mono-prodotto” è che non hai alcun motivo di “pressare” il cliente, poiché uno o l’altro dei prodotti, di sicuro sarà di suo interesse. Sta a lui (e solamente a lui) decidere comprarlo o no.

      4. La tipologia dei prodotti copre il settore “salute e benessere”
      – La gamma di prodotti scelti da Vitha Group riguarda prodotti che vanno REALMENTE a migliorare sia il benessere che la salute del cliente (senza “pozioni magiche e cavolate varie che si leggono in rete)

      5. Tutti i prodotti sono MADE IN ITALY!!!
      – non occorre che ti spieghi l’importanza di questa particolare scelta.

      – – – – – – – – –

      Dopo essere rimpatriato in Italia lo scorso Luglio, mi sono trovato costretto a cercare un lavoro, poiché in Italia non si può vivere di “sola musica” come facevo in Svizzera (a meno di non essere famosi, e io non lo sono). Le uniche opportunità che sono riuscito a trovare sono state o CALL CENTER (a 600 Euro/mese) o vendita porta a porta del tipo da te descritto.
      Quindi puoi immaginare la mia delusione…

      Poi PER PURO CASO ho conosciuto tramite un amico Vitha Group. Inizialmente non sapevo di cosa si trattasse (se l’avessi saputo, probabilmente non ci sarei andato al colloquio, e quindi mi sarei perso l’opportunità che poi invece si è rivelato essere).

      Che dire? …Da che mondo e mondo, i “venditori” se la sono sempre cavata. Pensa per esempio al medioevo… È una forma di commercio che funziona sempre (perfino nell’attuale Grecia, in grave crisi economica). Funziona per un motivo molto BANALE:

      ANCHE SE C’È LA CRISI, I SOLDI NON È CHE NON CI SONO PIÙ PERCHÉ VENGONO BRUCIATI, MA SOLO PERCHÉ FINISCONO IN “ALTRE TASCHE”…

      Ovviamente non si può sapere a priori chi è “in crisi” e chi no, quindi bisogna “girare”… Ossia lavorare (in questo caso). È verissimo che più c’è crisi e più bisogna “girare” per trovare chi ha i soldi per acquistare, però è anche vero che quando trovi “chi ha la disponibilità finanziaria”, avendo prodotti validi, utili e convenienti, trovi anche chi compra. Tutto dipende da QUANTO sei disposto a “girare” e da quanto sai “seminare”…

      Infatti anche se fai un altro lavoro, non è che ti metti a contare quanto guadagni giorno per giorno. Aspetti ovviamente la “fine del mese”. Se sai fare la stessa cosa anche con questo genere di lavoro (anziché credere di dover guadagnare giorno per giorno), alla fine del mese guadagni. Spesso parecchio più di quanto tu possa guadagnare con altri lavori …diciamo …”standard”.

      Che dire ancora? …PROVA! VISTO CHE È GRATIS. (Puoi farlo perfino “a piedi” se non vuoi spendere soldi in carburante).

      Non è che c’è chi è più portato e chi meno, per questo tipo di lavoro. In effetti i preconcetti e i pregiudizi li abbiamo TUTTI. La differenza consiste solo nel fatto che alcuni imparano ad ignorarli e altri no. Tutto qui. Di per se il lavoro è facilissimo. Devi solo conoscere il prodotto e presentarlo come una qualsiasi altra cosa che conosci. Si impara in poche settimane al massimo.

      Te lo posso solo consigliare. Dipenderà da te, saper “IGNORARE” i pregiudizi e darti da fare 😉
      Ma diciamocelo chiaramente, se “ci prendi la mano” avrai il futuro assicurato SEMPRE. Se invece resti VINCOLATO da un datore di lavoro, allora resterai sempre vincolato anche dai mercati a cui devono sottostare tutti i datori di lavoro.

      Ciao 🙂

  815. Ciao Michele, fossi al tuo posto mi butterei a pesce nell’edilizia proponendomi come manovale.

    Prova a contattate quei caporali di Adecco, qualcosa potrebbero fare.

  816. l’ho scritto qualche giorno fa che dietro le nuvole c’è sempre il sole,

    Sembra che sta spiovendo, le goccioline sono sottili adesso, e sul cielo si intravede uno cquarcio fra le nuvole dove sembra che trapeli una fievola luce che sembra essere la luce del sole.
    Forse, e dico forse le banche vogliono dare fiducia limitata nel tempo, e se vedranno che le cose funzionano continuare, sono indiscrezioni che sono arrivate per via informale, ma nulla di ufficiale ancora, ma una notizia informale di una grossa banca e quasi una certezza almeno credo.
    Quindi ci sono speranze ora che spero si concretizzano in realtà.
    Scusate, ma l’ho voluto condividere con chi in questi giorni mi e stato consigliere.
    Però una cosa voglio farla se tutto andra bene, in quest’anno che ci metteranno alla prova se siamo in grado di risollevarci mi iscriverò ad un corso di tedesco, spero che non mi servirà mai, ma almeno se dovesse andar male potro giocarmi una carta in piu.
    comunque mia moglie si e gia stata alla camera di commercio per richiedere la licenza per una pescheria, lavoro che so fare bene, anzi benissimo visto che se ricordate bene ho detto che ho fatto 20 anni il pescatore, certo mi costera tanto aprire una pescheria se mai lo faro, circa 100 euro, ma nulla sara risparmiato in questo anno di ossigeno che forse ci sara dato, tentero di tutto a casa mia,
    ese mai non avro i soldi per farlo, allora parlero con mio cugino in tedesco magari perche spero che in un anno riesca ad impararlo se ci dedico 2 ore al giorno.
    E se sara svizzera lo sara come tecnico montatore di centrali di batterie, visto che ho gia chiesto all’azienda di farmi fare esperienza in questo campo e si sono resi disponibili a farmi fare un corso con una breve esperienza sul campo, cosa che per me sara facile visto che le batterie le so gia formare. Come vedete fermo non sono stato pur di non emigrare, e ora che quel piccolissimo raggio di sole si intravede ho un po di ottimismo in piu perche ho tempo per muovermi diversamente.
    Grazie a chi mi e stato vicino, grazie davvero.
    L’italia e un paese magnifico,
    non offre lavoro, anzi lo toglie molte volte,
    non ha politici che fanno leggi in favore di una societa del lavoro, o della famiglia, e non diciamo altro,
    non offre tanto in materia di sicurezza, non tocchiamo neanche questo di tasto,
    ma ha gli ITALIANI, ripeto ha gli ITAGLIANI popolo magnifico che non ha eguali,
    nessuno di voi mi conosce, eppure ho sicevuto sostegno e disponibilita di aiuto
    Grazie

  817. @ Michele,

    Caro Michele,

    Sono molto contento che tu abbia dei progetti e che questo blog sia stato un buon consigliere. E’ molto importante per te, la tua famiglia e il tuo morale. Sei un italiano modello, onesto, corretto e gran lavoratore. E sono fiero di averti conosciuto, anche se solo tramite la parola scritta. Se dovessi avere bisogno di consigli non esitare a contattarmi a questa mail: metatrone@hotmail.it.

    L’ultimo paragrafo che hai scritto e che, se mi permetti, chiamerei “Inno all’Italia” è magnifico e suggerirei ad Enrico di pubblicarlo permanentemente sul suo blog.

    Inno all’Italia

    “L’italia e un paese magnifico, non offre lavoro, anzi lo toglie molte volte, non ha politici che fanno leggi in favore di una societa del lavoro, o della famiglia, e non diciamo altro, non offre tanto in materia di sicurezza, non tocchiamo neanche questo di tasto, ma ha gli ITALIANI, ripeto ha gli ITAGLIANI popolo magnifico che non ha eguali, nessuno di voi mi conosce, eppure ho ricevuto sostegno e disponibilità di aiuto”

    Ciao, buona fortuna.

  818. Salve a tutti,
    ho solo bisogno di avere informazioni e consigli pratici per dare sviluppo al mio progetto di un eventuale futuro trasferimento in Svizzera.
    Per motivi che non sto pedissequamente ad elencare voglio lasciare questo stupido e sciagurato paese e passare a vivere gli anni che mi restano in un paese tranquillo ancorché con alcuni problemi per noi italiani (sappiamo che la vita è molto cara).
    Io e mia moglie over sessantenni , non cerchiamo lavoro, siamo due pensionati il nostro reddito netto ammonta a 48/50.000 Euro annui. Possediamo fondi liquidi di ulteriori 60/70.000 Euro, siamo proprietari di un bell’appartamento in zona prestigiosa della mia città per un valore di mercato di 650/700.000 Euro che avremmo intenzione di alienare.
    Noi almeno inizialmente non vogliamo acquistare immobili in Svizzera (sappiamo che per gli stranieri ci sono alcuni ostacoli) ma affittare qualcosa di carino e confortevole in Canton Ticino dove trasferirsi a vivere. Vogliamo progressivamente tagliare ogni legame con l’Italia, (sperando che un giorno ci concedano la cittadinanza elvetica, dove pagheremo da subito ogni tributo richiesto) ma tornare nel paese di origine anche frequentemente come turisti (per vedere mio nipote e mia figlia). Da notare: la cosa non avverrà subito, ma stiamo parlando di una proiezione a tre/quattro anni (salute e crisi finanziaria permettendo). Intanto incamero dati e informazioni utili. Grazie a chi mi potrà e vorrà rispondere.
    Roberto

  819. @ Roberto,

    Le consiglierei di leggere i commenti precedenti, da qui ad un anno indietro, per farsi grosso modo un’idea, ma penso che il suo caso sia diverso, viste le sue possibilità economiche. Io le consiglierei di rivolgersi a dei professionisti che le sapranno senz’altro dare tutte le informazioni che cerca.

    Buona fortuna

  820. Per Roberto, secondo me non ti accetteranno. Senza offesa, ma a causa dell’età rischia di divenire un costo (in special modo per il sistema sanitario).

    Vengono accettate persone che hanno una rendita derivante da attività (e non da alienazione di beni) all’estero di almeno 120’000 Euro all’anno. Prova ugualmente a contattare un’agenzia di mediazione che si occupa di queste cose.

  821. Grazie delle risposte anche se Paolo é stato un pò evasivo. Quanto a Luca dico: Ma la sanità te la devi pagare (se vuoi quella migliore) ed anche in Italia se hai necessità di cure serie ti devi guardare in tasca (posso fornire varie testimonianze). La seconda parte delle tue affermazioni, mi sfugge….. che vuol dire accettano solo….. Al paese ospitate non chiedo niente del welfare, contribuisco solo ad incrementare i consumi ed alla circolazione del denaro, quindi non vedo cosa interessi la provenienza delle mie sostanze.
    Se hai voglia di spiegarti meglio, te ne sono grato.
    Roberto

  822. @ Roberto,

    Mi scuso se le ho dato l’impressione di essere evasivo. Quello che volevo dirle è che, secondo me, questo non è un blog adatto per gli interrogativi da lei posti, visto che cerchiamo di dare risposte (con tutti i nostri limiti), soprattutto a chi ha problemi di trovare un lavoro. Come già scritto, credo che lei dovrebbe rivolgersi a professionisti specializzati come commercialisti tributari, oppure le banche.

    Buona giornata.

  823. Per Roberto

    Il sistema della sanità in Svizzera è privato e di solito le assicurazioni sono alla ricerca dei “buoni rischi”, vale a dire persone giovani che sono dei buoni pagatori di premi e che non si ammalano mai. Puoi anche obiettare che sei una persona in forma, che non ti ammali mai, eccetera, eppure statisticamente parlando le persone “anziane” sono quelle che più fruiscono delle assicurazioni sanitarie.

    Non bisogna fare confusione perché solitamente le strutture ospedaliere svizzere sono pubbliche ma il loro finanziamento è privato (con una partecipazione del pubblico).

    Capisco che non chiedi nulla allo stato sociale, ma fin quanto ne so io si accetta chi vive di rendita proveniente da attività (su cui c’è un’imposizione fiscale forfettaria da dove ne è nata una profonda polemica con svariati Stati europei), non da alienazione dei beni. Metti caso (è un esempio, nulla di personale), che scialaqui il patrimonio, cosa fai? Senza offesa, con il reddito che hai dichiarato dalla pensione sommato a quello dell’alienazione dovresti essere fuori da quel ceto benestante ben apprezzato in svariati cantoni svizzeri.

    Inoltre ti rendo molto ma molto attento sul fatto che il costo della vita in Svizzera è esorbitante. L’unico modo per poter entrare senza particolari problematiche è quello di chiedere un ricongiungimento familiare.

  824. Per Roberto

    Dimenticavo di dirti che contrarre un’assicurazione sanitaria è OBBLIGATORIO per legge, questo per quanto possa dare fastidio dare i soldi a dei privati. Il costo annuo ammonta ad almeno 7800 Euro (per te e tua moglie al cambio odierno) all’anno, poi si sale a dipendenza delle prestazioni che vuoi metterci dentro. Se sono onesti, difficilmente per una persona anziana metteranno di mezzo una franchigia alta, ti dicono che rappresenti un rischio elevato.

  825. Luca la ringrazio sentitamente. Le notizie che mi riferisce sono poco confortanti per il mio progetto, ma tant’é…….. mi sta dicendo che, o sei un piccolo Marchionne o é meglio che tu lasci perdere e rivaluti l’Italietta natia. Certo che problemi non ho voglia di cercarne e visto i suoi consigli rivedrò il tutto. E pensare che con il mio reddito mi consideravo un fortunato.
    Saluto lei e tutti gli altri lettori con cordialità.

  826. Roberto, prima di abbandonare tutte le speranze farei un tentativo tramite un’agenzia di mediazione, non si sa mai cosa ne può uscire.

    P.S. quel parassita di Marchionne vive nel comune del Canton Ticino dove ci sono le tasse più basse e ha pure acquisito la cittadinanza svizzera…

  827. Ciao a tutti ho letto qualche commento tutti sono verande tanti comunque io sono nato e cresciuto a Roma trasferito in Svizzera da circa un anno e che dire non me ne pento affatto, certo la lingua è difficile ma frequentò una scuola serale e piano piano vado avanti. Ero un vigile del fuoco ausiliario e purtroppo non avevo futuro perché sempre per mancanza di soldi ci tenevano 6 mesi di servizio e 6 mesi disoccupati incredibile ma così. Qui al momento ho trovato lavoro in un ristorante la paga non è male e si vive veramente bene. Se avete possibilità venite qui non ve ne pentirete e l’Italia ve la godrete in vacanza che sicuramente è meglio ciao a tutti

    • Ciao,
      leggo il tuo commento e mi fa una gran bell’effetto! Anch’io sto pensando di trasferirmi in Svizzera, insieme al mio compagno e i nostri due bambini. Qulcuno sa darmi indicazioni sulla scuola ticinese? Esistono scuole paria quelle italiane statali e/o comunali? Vorremmo trasferirci nel cantone italiano, anche se ho una cugina nel canotne francese ed un cugino in quello tedesco, che potrebbero darci un input valido.
      Alessandra

  828. Ciao a tutti ho letto qualche commento non tutti perchè sono veramente tanti, comunque io sono nato e cresciuto a Roma e trasferito in Svizzera tedesca ( zurigo ) da circa un anno, e che dire , non me ne pento affatto certo la lingua è difficile ma frequento un corso serale e piano piano vado avanti. Voglio dare un futuro degno di vita a mia moglie e futuri figli. A Roma ero un Vigile del Fuoco ausiliario e purtroppo non avevo futuro perchè sempre per mancanza di soldi al ministero ci tenevano in servizio per 6 mesi e poi ci mettevano in disoccupazione per altri 6 incredibile ma così. Qui al momento ho trovato lavoro in un ristorante la paga non è male mi consente di vivere bene e conservare qualche soldino. Se avete possibilità venite qui non ve ne pentirete e l’Italia ve la godrete in vacanza che sicuramente è meglio. Ciao a tutti buona fortuna 🙂

  829. Alessandro per un paio di mesi ho avuto seri problemi di lavoro con la ditta per cui lavoro ora a quando sembra si sono risolti e dovrei essere sicuro per altri tre anni, nel frattempo pero sto preparandomi per cambiare prima che questi tre anni passino.
    La prima cosa che ho pensato quando mi sono ritrovato in cassa integrazione e stata: non c’è la faccio a stare con il contributo assistenziale voglio lavorare.
    Ho pensato subito alla svizzera e mi ero mosso per scappare dall’Italia.
    Puoi leggere i post precedenti, non hai idea della solidarieta che ho trovato da parte di persone che non conoscevo e che tuttora non conosco.
    ritengo che in questo l’Italia sia il paese piu caldo che esista, solidarieta che non a eguali in qualsiasi parte del mondo.
    Pero devo confessare che l’idea di mollare tutto e scappare verso una meta che dia piu prospettive per il futuro mi frulla ancora nonostante il lavoro e ripreso, ho 4 figli e al solo pensiero che quando entreranno nel mondo del lavoro ci servira la raccomandazione per poter entrare a lavorare come commessa in un supermercato, oppure come operaio metalmeccanico devo smuovere il sindaco e tutta la giunta comunale mi viene la rabbia addosso e allora mi dico : devo andare via di qua.
    Dimmi qualcosa : e difficile? Si guadagna abbastanza per vivere solo e lasciare la famiglia momentaniamente al paese visto che la casa che ho e di mia proprieta? la gente tollera il fatto di conoscere solo l?italiano? Il clima e accettabile per uno che viene dal sud quindi paese dove in inverno non si va mai sotto i 6-7 gradi?
    Vedi le mie perplessita sono tante, vorrei poter dare un avvenire migliore hai miei figli, ma non posso lasciare tre anni di lavoro sicuro a casa ora e andare nell’incertezza.
    Nel caso troverei lavoro, perdendolo avrei difficolta a trovarne un altro? Certo se lascerei questo dovrei avere la quasi certezza di lavorare per almeno 10 anni, (e quello che mi manca per arrivare ai 40 anni contributivi) non sono vecchio ho 46 anni e molto dinamico, molto portato verso i lavori notturni.
    Illuminami o scoraggiami, vorrei non avere dubbi ne ripensamenti, vorrei solo sapere dentro me stesso so sto facendo bene a riprendere a lavorare qui per questi tre anni e poi si vedra oppure non aspettere piu e scappare anche per i miei figli.
    Grazie aspetto la tua risposta.

  830. Ciao Michele, ti dico subito che non è facile qui se parli solo l’italiano, perchè quasi tutti i lavori richiedono lingua tedesca, almeno che non si va a lavorare dentro i ristoranti italiani e credimi ce ne sono molti. Gli stipendi ti permettono di lasciare per un certo periodo la famiglia a casa ( dico certo periodo perchè non è semplice stare lontano da loro io l’ho fatto per 8 mesi so cosa vuol dire ). L’unica alternativa per provare se ovviamente ti viene concessa, è l’aspettativa non retribuita io ho fatto cosi ed ho trovato un lavoro presso un ristorante italiano IL FARO a Dübendorf, da qui la sera quando ero libero ho iniziato un corso di tedesco intensivo non mi posso lamentare diciamo che le basi per trovare un’altro lavoro ci sono state e cosi ho fatto. Una volta che hai il permesso B ( libretto stranieri ) muoversi è un po piu facile. Cerca su Jobs.ch sicuramente trovi qualcosa cmq a Lugano penso dovrebbe essere piu semplice per la lingua ma gli stipendi sono piu bassi. Spero di esserti stato di aiuto e scusa per l’ortografia ma ti scrivo da un computer con tastiera svizzera qui mancano le lettere con l’accento 🙂 buona fortuna

  831. mi dispiace sia cambiata la grafica del sito, forse anche per questo si sono ridotti i post.
    Comunque vi penso spesso e non perdo occasione di incoraggiare chi ha voglia di partire, sopratutto per la svizzera se si vuole per forza restare in europa

    Che poi non è che debba tanto incoraggiare, i ragazzi sono svegli e si informano e si rendono conto da soli.
    e questi sono altri stralci di notizie prese da Repubblica .it

    del 6/4/2013
    …lo scorso anno l’emigrazione italiana ha fatto registrare un vero boom, con un aumento del 30 per cento….
    …la Germania è la prima meta di destinazione (10.520 italiani l’hanno scelta), seguita da Svizzera (8906), Gran Bretagna (7520)….
    ____________________________________________________________
    del 7/4/2013
    …La grande fuga dei giovani dall’Italia 80mila dicono addio, soprattutto al Nord….
    …Nel 2012 a dare l’addio al paese sono stati 79mila italiani, quasi 20mila in più rispetto all’anno precedente. A un’emorragia simile non si assisteva da decenni.
    …Una volta arrivati all’estero, i “giovani talenti” finiscono col trovarsi bene….
    …E il prezzo del biglietto per andare all’esteroè ampiamente ripagato dallo stipendio….
    ____________________________________________________________
    del 7/4/2013
    Vogliono essere valorizzati ecco perché vanno all’estero
    ….Altro che bamboccioni, gli italiani e i giovani in particolare sono sempre più mobili, pronti a mettersi in gioco anche all’estero…
    …Sono sempre più giovani, del Nord Italia e qualificati. Ma il flusso si sta talmente ampliando che a emigrare ora sono anche i meno giovani e i meno qualificati…

  832. Io devo dire una cosa io sono nato, cresciuto in svizzera, per precisione nel cantone di Basileà-Città e nella vità ho avuto solo sfortuna. Io siccome sono nato con doppia cittadinanza sono rimasto fregato. Problemi alla scuola, problemi sul lavoro , problemi con amici e anche la mia famiglia che non mi capisce. Sono rimasto con mezza pensione, da anni senza lavoro e mo sono costretto di fare l’esame di maturità in Italia, per precisione a Napoli. Se sei giovane, malato e disoccupato di trattano come un delinquente, perché non trovi mai lavoro e specialmente se non sei bravo alla scuola sei scartato . Devi avere diploma e esperienza, per poter lavorare. Quà la crisi c’è peggio che in Italia e quanto le ditte falliscono vieni buttato in mezzo la strada, anche se sei molto bravo e nessuno di aiuta. Ma se poi sei disoccupato, ma dopo due anni non trovi lavoro vieni scartato e rimani in mezzo la strada e vieni messo sotto pressione. Io la svizzera non lo consiglieri se non hai una testa dura come lo ho avuto io, senno di prendi la vità come lo hanno fatto in molti nella mia situazione.

  833. A volte passo su questo blog per vedere cosa scrivete, tempo fa anche io scrissi qui.Credo che i commenti siano pochi perchè poco invitanti le risposte di chi ha avuto esperienza lassù.Insomma gli svizzeri abbiamo capito non ci vogliono, la crisi c’è anche lì e d’altronde non è mai corso buon sangue.Molti si stanno guardando altrove, il tedesco è una lingua ostica.Secondo me bisogna guardare fuori dalla UE o da chi ne accetta e subisce le condizioni come la Svizzera ,incastrata lì dentro.No per me non è più appetibile, si sentono circondati e assaliti. Figuriamoci, hanno già dato un limite all’emigrazione, bhè se ne stiano pure chiusi lì dentro….A differenza di noi che abbiamo raccattato cani e porci e solo ora tiriamo fuori un minimo di intolleranza verso lo straniero. Perchè noi ora siamo col culo a terra. e noi italiano non danno case, lavoro niente di niente…

  834. Detto francamente provo molta tristezza non vedendo più nessuno che commenta chiedendo informazioni..Il perché è ovvio a tutti ( o quasi). Ho abbandonato anche io il sogno di andare a lavorare in svizzera…

    Spero che tutto questo finisca al più presto

    • Io sinceramente è un anno che mi trovo in Svizzera esattamente a Zurigo fortunatamente lavoro come autista sui mezzi pesanti, però devo dire che alcuni Svizzeri sono freddi come il loro clima, ma altri ti offrono da bere da mangiare anche se sei straniero ti aiutano in tutto, ovviamente per integrarti devi imparare bene il Tedesco e per avere più facilità a trovare lavoro. Io ho frequentato alcuni corsi di Tedesco e devo dire che in breve tempo sono riuscito ad imparare qualcosa. Cmq mi manca tantissimo la mia amata ROMA ma qui si vive bene e in breve tempo riesci a mettere da parte qualcosina che in Italia neanche in 10 anni di lavoro riesci. Se avete possibilità provate, a breve toglieranno i permessi B daranno solo i temporanei perchè ultimamente stanno arrivando flotte di persone dalla Spagna Portogallo Grecia Albania e tantissimi Italiani un saluto a tutti

  835. Non mi piace come è cambiata la grafica del sito, prima seppur più scomodo era molto lineare a livello di contenuto.

    Per chi ha intenzione di trasferirsi in Svizzera posso dirvi che io svizzero (di origine italiana) sono disoccupato da oltre cinque anni e ho avuto problemi occupazionali anche in fasi dove si sosteneva in pompa magna che l’economia tirasse. È un paese molto selettivo, venite solo se ve la sentite.

  836. Io sono infermiera e ho mandato curriculum e chiesto di partecipare a dei concorsi…mi hanno rimandato indietro tutta la documentazione,(chiaro segnale che non erano interessati a me) poi sul concorso l’anno successivo hanno aggiunto che si richiedeva l’iscrizione al loro collegio infermieri,infine escono concorsi solo per chi ha specializzazioni (che qui non esistono).Mi ci è voluto poco per capire che scelgono solo chi vogliono loro, poi l’età è importante, credo vogliano gente giovane, per pagarla meno, ho letto di un ‘infermiera svizzera licenziata perchè aveva troppe specializzazioni ed esperienza…insomma non c’è più trippa per gatti in Svizzera.

  837. Sinceramente Francesca mi chiedo quanto sia vero quel che dici… in Svizzera non esiste un’associazione di categoria dove chi esercita la professione di infermiere deve essere obbligatoriamente iscritto, caso mai se c’è qualcosa può dare una dritta inerente la formazione e può elargire dei corsi, ma praticamente tutti i rami professionali dispongono di un’associazione di riferimento.

    In Italia non esistono specializzazioni? Gli infermieri che operano nelle cure intensive non sono specialisti qualificati a questo scopo? Strano, detto da un’italiana per giunta… se c’è proprio una cosa che gli svizzeri contestano agli italiani è il fatto che esistono milioni di specializzazioni che alla fine non si riesce a comprendere quali sono le effettive abilità della persona che ci si trova di fronte.

    Non meno importante… in Svizzera c’è una fortissima richiesta di personale sanitario su tutti i livelli, gli ospedali della Svizzera tedesca funzionano grazie a medici e personale infermieristico proveniente dalla Germania.

    La grossa differenza tra un infermiere italiano ed uno svizzero è quella che lo svizzero si sporca più facilmente le mani rispetto al suo pari italiano (da quel che mi hanno raccontato i lavori più “brutti” li delegano ad altre persone) e c’è uno scarto di diverse migliaia di Euro al mese…

  838. Bhè tu forse non sei del campo.Ma s e apri il sito dell’EOC vedi che cercano infermieri con specializzazione che in Italia non ci sono.
    All’ospedale psichiatrico di Mendrisio ho mandato il curriculum mi hanno risposto che volevano l’iscrizione al “collegio” svizzero, cosa che ho fatto e pagato.(Fa capo alla red cross).
    Io in Italia da 20 anni faccio di tutto nelle mia professione, dal reperire una vena al fare lavori meno piacevoli come pulire una persona allettata , solo da poco stanno comparendo gli oss, che dovrebbero aiutare l’infermiere in queste mansioni, in pratica invece finirà che ci sostituiranno con loro.Mi fa piacere invece che dici che è una professione richiesta, forse ho sbagliato a chiedere solo in Ticino, ma il fatto è che non parlo il tedesco, l’inglese va meglio.Io ho il vecchio diploma di infermiere professionale, forse tu hai conosciuto i nuovi laureati infermieri che hanno un’istruzione un pò british del lavoro(in effetti nei paesi anglosassoni l’infermiere è molto considerato).Grazie invece per l’informazione che mi hai dato, io mi sono subito tirata indietro non ho insistito, ho pensato solo al Ticino ,certo che il problema è che non ci capisco nulla di tedesco.. ma se ci sono davvero queste possibilità lo imparo!

  839. Luca, è da tempo che seguo questi post, da quello che so io molti infermieri tedeschi vanno in Svizzera per le migliori condizioni di lavoro, non credi che sceglierebbero meglio loro che sanno la lingua rispetto ad un italiano a meno che non la parli benissimo?I miei colleghi giovani laureati freschi stanno andando in Germania per lavorare..insomma è tutto un giro, tutto uno scambio e vince il migliore.Mi sono informata per paesi extraeuropei, le possibilità ci sono, ma un mare di difficoltà, oggi non dico che ti devono pagare la nave come 40 anni fa ed aspettarti con il caffè pronto,ma è molto dura riuscirci.Tutto ciò è deprimente…deprimente sapere che ogni mese aumentano i beni di prima necessità e sapere che la tua paga se va bene rimarrà quella che è…e sapere di essere ancora fortunati per avere questo perchè ci sono milioni di gente quasi sulla strada, gente che si suicida in Italia ogni giorno.E’ tutto il sistema ad essere sbagliato.Pensare di emigrare con il timore di essere sbattuti fuori in ogni momento se non farai più comodo al governo svizzero, australiano o quello che vuoi non è esaltante .Siamo tutti carne al macello oggi.

  840. 1) Le specializzazioni sono qualcosa di recente apparse con i primi corsi di laurea. Fino a neanche tanto tempo fa, in Svizzera la formazione infermieristica era professionale

    2) Una lamentela che sento spesso tra gli infermieri svizzeri nei confronti dei loro pari italiani è quella che gli italiani non fanno i lavori “umili” delegandoli ad OSS e assistenti vari, questo per quel che riguarda gli operatori negli ospedali. In Svizzera l’infermiere si occupa di tutto, tanto che su molte mansioni non c’è una differenziazione tra infermiere, assistente e OSS

    3) Gli infermieri (ma anche i medici) tedeschi vengono solamente per i salari migliori pagati in Svizzera e alcuni dicono per rapporti gerarchici meno opprimenti. A tutt’oggi c’è un dibattito di natura etica sull’opportunità di accogliere personale sanitario (ma vale anche tante altre figure professionali) in Svizzera perché per la formazione di suddetto personale, il governo svizzero non ha sganciato nemmeno un soldo

    4) Il governo svizzero è succube di una certa classe imprenditoriale che chiede manodopera a basso costo, anche se spesso il tutto viene spacciato come necessità di avere personale specializzato. Questo ha prodotto una situazione dove i salari di buonissima parte delle imprese appartenenti al settore privato sono fermi al palo da oltre 20 anni. Ho avuto modo di conoscere certi ignoranti italiani senza nè arte e nè parte giunti negli ultimi 5 anni in Svizzera. Da quel lato lì fossi al tuo posto non mi porrei nemmeno il problema, tanto oggi i permessi di lavoro vengono dati con una facilità estrema… per tranquilizzarti, non siamo più nel 1960, gli italiani sono visti alla pari degli svizzeri

  841. Per quanto mi riguarda gli ignoranti sono diffusi in tutti i popoli.
    Di certo gli svizzeri però non sono coglioni come noi che abbiamo raccattato morti di fame, zingari ,clandestini, criminali e quant’altro che dall’Italia prendono solo e non danno nulla anzi hanno cominciato a picconare la gente per strada.Noi ci siamo sorbiti di tutto zitti zitti.La Svizzera prende ciò di cui ha bisogno evidentemente perchè se non gli serve ti rimanda al mittente.

  842. Ma te Francesca credi che i problemi siano esclusivamente italiani? È vero, a causa di una posizione geografica infelice e dalla malagestione politica, l’Italia si è trovata con della zavorra da mantenere. Ma credi che in Svizzera non esistano problemi di clandestini? In un paese così piccolo sono stimati fino a credo duecentomila clandestini (fatte le proporzioni, è come se l’Italia avesse 1.5 milioni di clandestini sul territorio) e una marea di rifugiati che non fanno altro che sbronzarsi tutto il giorno mostrandosi molto molesti.

    Chi ti dice che la Svizzera prende solamente quel di cui ha bisogno? È sufficiente solamente un contratto di lavoro per trasferirsi qui.

    • francesca
      ti sei dimenticato di cinesi l’ Italia nel 2030 sarà di cinesi non ci sarà un posto ne per gli italiani e ne per i clandestini sarà meglio imparare la lingua cinese i cibi col ingrediente di lucertole e merda di ucelli, e il pane fatto di legno le zanzare e i ragni a parte. e di accettare qualsiasi ordine roboticamente senza nemeno di perdere tempo per dire la parola si

  843. La Svizzera è il paese con il più alto tasso di rifugiati per ogni abitante residente, il 21% della popolazione è straniero (senza contare i “naturalizzati” che vengono considerati svizzeri a livello statistico seppur nella realtà sono stranieri alla pari di chi non ha il passaporto) e ha una proporzione elevate di clandestini.

    • non è vero ti sbagli, in Svizzera dopo un tot che sei lì a rigirarti i pollici ti sbattono fuori, la polizia svizzera è molto intransigente e ci tengono all’ordine e alla sicurezza nel proprio paese

  844. Io sto per andare a Schwyz. Quanto devo considerare in percentuale da togliere dallo stipendio lordo che riceverò?

  845. ho trovato questo articolo che parla di guadagnare in svizzera come croupier: http://casinosicuri.com/informazioni-casino/guadagno-di-un-croupier.html qualcuno ha idea di quali siano le strade per diventare croupier in italia? Credo che abbia senso diventare croupier in Italia e poi eventualmente trasferirsi (anche perchè in Italia ci sono solo 4 casinò, mentre nel mondo ce ne sono molti di più!)

    Solo risposte serie please, lo so che il gioco da casinò non è l’ideale per guadagnarsi da vivere, ma è comunque un settore che tira sempre…

  846. So che la mia è l’ennesima richiesta di aiuto su come fare per trovare lavoro in Svizzera, ma provo a lanciarla ugualmente.
    Come molti voi che lasciano commenti in questo blog anche io e mio marito siamo stanchi della difficile situazione che stiamo vivendo in Italia.
    Mio marito vorrebbe andare trovare lavoro nella Svizzera italiana.
    Lui è un barman professionista, con molti anni di esperienza alle spalle e la vittoria di svariati concorsi nell’ambito del bar, con una buona conoscenza della lingua inglese. Ha spedito vari curricula a bar e hotel nella zona di Lugano e dintorni, ma senza alcun riscontro per ora.
    Vorrei saper se per lui esistono concrete possibilità lavorative e sia il caso di smetterla con questi contatti telematici e andare direttamente in Svizzera, anche senza avere alcun contatto e appoggio. Qualcuno di voi sa illuminarmi in proposito e darmi qualche suggerimento?
    Grazie

  847. la Svizzera è piccola, non può accogliere centinaia di immigrati,per quello le sue regole sono molto severe con l’immigrazione, immaginatevi cosa sarebbe successo con l”anarchia che regna da noi
    per trovare lavoro non è semplice, non impossibile ma nemmeno facilissimo, devi essere proprio un’eccellenza nel tuo settore, ricordatevi sempre che in Svizzera quando si tratta di dare un posto di lavoro prima vengono gli svizzeri e poi gli stranieri

  848. ciao a tutti,sono un autista e mi sto informando per andare a lavorare a basile o freiburg essendo nato ha monaco di baviera il tedesco non e un problema avendo fatto le scuole devo riprendere un po l’allenamento nella conversazione ma lo so leggere ed scrivere ancora dopo tanti anni…. mi butto tentar non nuoce,peggio dell’italia non puo andare!!!

  849. Mi chiedo perché Mara parli per cose da dimostrare (prima gli svizzeri e poi gli stranieri, ma dove?) e oggi entrare in Svizzera è molto facile rispetto a solo 7/8 anni fa…

    Io sono disoccupato da una vita (quasi sei anni) nel paradiso da voi agoniato.

  850. Luca, ti spiego perché molti italiano sono tentati di provare a entrare in “Paradiso”.

    Siamo stanchi ormai di fare i salti mortali per arrivare a fine mese, quindi tentiamo di accedere a quel “Paradiso”.. Tentar non nuoce

    Siamo stanchi di vivere in un posto dove non funziona niente.

    Siamo stanchi di vivere in un posto dove non si conosce la parola meritocrazia

    (Questi sono i tre motivi principali per i quali tentiamo di entrare in paradiso.)

    Vi è un quarto motivo ( almeno questo vale per me) .. Non è possibile che la stabilità di un governo venga messa in difficoltà per colpa di un nano del cazzo.. Sono stanco di vedere che la legge non viene applicata su tutti in modo uguale per tutti. Uguale… che strana parola da dire in italia…

    • @ Filippo,

      Luca non ha senz’altro bisogno di un avvocato difensore, ma leggo i suoi post da oltre 2 anni e ha sempre illustrato con dettagli e informazioni precise le sue argomentazioni. D’altra parte mi sono sempre stupito che una persona come lui sia disoccupato. E ti dico un’altra cosa, l’Italia della quale tu, giustamente, ti scandalizzi è sempre stata così, dalla fine ottocento con lo scandalo della Banca romana ai giorni nostri. L’Italia è questa, chi può scappa. La Svizzera sta chiudendo, poco per volta, le sue frontiere, tranne alle “eccellenze”. Se sei un grande chirurgo, un CEO di una grande multinazionale, un attore famoso, oppure un cervellone, nessun problema. In caso contrario, niente.

      Un saluto a Enrico e a Luca.

  851. Allora Filippo… vuoi andare a lavorare sottopagato con il rischio abbastanza concreto di non arrivare a fine mese? Ho sentito proprio oggi dei conoscenti a cui vengono versati dei salari da fame pagati da grosse imprese che fatturano milioni ogni anno.

    Ben inteso che è giusto provare l’esperienza, ma non dite delle inesattezze perché puzza di scusa per scappare da alcune responsabilità e non volersi confrontare con il paradiso agoniato… 🙂

    Se ve la sentite, fatela questa esperienza, se vi piace rimanete qui in Svizzera.

    Ad esempio oggi è facilissimo entrare e vivere in Svizzera… basta soltanto avere un lavoro e sussiste un automatismo dove si riceve sin da subito un permesso annuale per poi prendere dopo il permesso definitivo (quello che paragona ai cittadini svizzeri). Le frontiere svizzere non sono mai state così aperte come ora…

    Io sono svizzero, sono disoccupato da una vita e ho poche possibilità di rientrare nel tessuto produttivo.

    Ricambio il saluto a Paolo… 🙂

  852. Opps! quasi mi imbrogliavo a scrive nella casella del “Sito web” [.ch] anziché [.it] 🙂

    Ciao amici è un bel po’ che non passavo di qua…
    Vedo con rammarico che è ancora tutto come una volta (quando stavo in Svizzera).

    Ormai è più di un anno che sono rimpatriato in Italia e un sacco di gente mi dice: ma chi te l’ha fatto fare??? !

    …Be’, è vero, qui i problemi non sono pochi (a chi lo dico!), ma ricordo che anche quando vivevo lì c’era poco da scherzare. Certamente erano problemi diversi da quelli che ho oggi a distanza di un anno, ma erano comunque problemi non da poco.

    Qui non ho “niente”, ma neppure ho “niente da pagare” (rispetto a quello che mi costava ogni mese stare lì). Io credo che molti italiani non hanno la più pallida idea di cosa significhi dover trovare tutti i mesi 3’000-4’000 Fr. per poter stare lì. E se non ci sono perché magari non si ha più un lavoro, sono “uccelli aspri” davvero.

    Stando qui (in Italia) dopo essere stato 45 anni in Svizzera, la prima cosa che ho subito notato è che qui le famiglie sono più legate e un piatto di spaghetti ci esce sempre, ma lì mica è così, sapete! Lì gli spaghetti costavano (e parecchio) e la mentalità è tale, per cui ognuno è tenuto ad arrangiarsi da solo anche nei momenti più difficili. Oddio! Neppure qui in Italia è come ricordo che era un tempo, però bene o male le spese sono davvero “irrisorie” rispetto a quelle svizzere. Cosa che pare che molti continuano ancora a ignorare o a sottovalutare un po’ troppo.

    Prossimamente verrò a farmi un giro in Svizzera, ma stavolta come turista 🙂
    (vabbè, casomai ne approfitterò per farmi anche una bella suonata musicale),
    perché tutto sommato, anche se italiano, lÎ c’ho vissuto per 45 anni, ed è giusto mostrare tutta la dovuta riconoscenza.

    Alcuni mi chiedono: Fabio, ma non vorresti tornare in Svizzera?
    Rispondo in modo sincero: A volte si, ma per nostalgia dei posti in cui ho vissuto per 4 decenni e mezzo, e non certo perché credo che i problemi italiani siano più gravi e pesanti di quelli svizzeri. Paese che vai …problemi che trovi! 😉

    Un carissimo saluto a tutti, e un abbraccio sincero, con la speranza che tutti riescano a trovare un po’ di gioia e felicità nella vita e non soltanto “stabilità economica” (che grossa parola che è diventata!)

    ciao a tutti

    fabio

  853. @ Filippo,

    Vorrei aggiungere al mio commento di ieri che, in Svizzera, c’è senz’altro un ordine e un civismo a noi sconosciuto. Ma non possono farci la morale, perchè, Jean Ziegler docet, la differenza tra noi e loro è che loro nascondono lo sporco sotto il tappeto, mentre noi i nostri affari li mettiamo in piazza. Certo che è bello andare a Ginevra e Losanna (che io prediligo) e vedere un ordine e una pulizia a noi sconosciuta, ma il marcio è anche li come da noi. Per quanto riguarda poi Berlusconi…se gli italiani lo votano, vuol dire che si riconoscono in lui e quindi pace e poi credimi ci sono centri di potere che fanno cose peggiori, ma di cui non se ne parla.

  854. come ho già detto spesso, quando si parla di destinazioni da valutare non solo per lavorare ma proprio per mattere radici e fare piani a lungo periodo per il proprio futuro, io tifo per Zug.

    Perquesto segnalo iniziative che misembrano interessanti come questa:

    2nd Job Fair Zug
    27 Sep 2013, 9:30 AM – 5:00 PM
    Location
    Kaufmännisches Bildungszentrum, Aabachstrasse 7, 6300 Zug
    Workshops:
    9:30 Permits and documents needed to work in Zug
    10:15 Startup; Introduction to Corporate Law
    11:00 How to write a modern Swiss CV
    1pm How to use Social Media in Job Hunting
    2pm Psychometric Testing

    More information & registration : http: // swisslinked. wildapricot. org/ Default.aspx?pageId= 1609940&eventId=728225& EventViewMode=EventDetails
    (ricomporre il link togliendo gli spazi)
    saluti
    Fabio

  855. A differenza di Fabio, sono stato anche io nel sud Italia ma solamente in vacanza. Ho trovato un calore non indifferente e posso assicurarvi che a differenza della Svizzera, se c’era una cosa che non mancava era proprio il mangiare (o forse sono solamente io che mi sono mosso in campagna?).

    Meditate tutte le possibilità prima di trasferirvi in Svizzera.

  856. beh, concordo assolutamente come penso chiunque. E’ infatti fuor di ogni dubbio che l’italia è davvero un gran bel posto per venirci in vacanza, come da anni vanno dicendo politici vari.
    Mangiare, rimorchiare, divertirsi, mare, paesini ameni…. Vi auguro di venire perché starete bene, e poi tornerete a lavorare in posti dove si fa sul serio, con meritocrazia riconosciuta (e chi merita meno avrà meno) una società meno immutabile con casta meno intoccabile, più mercato, più competizione.
    Per quanti difetti possa avere la Svizzera, ma conoscendo l’italia, non consiglierei di meglio a ragazzi che vogliano pianificare il proprio futuro.

  857. Ciao a tutti 🙂
    …Come avrete capito se avete letto qualche mio post precedente, ho fatto il passo inverso! Sono tornato in Italia dopo aver vissuto (bene) in Svizzera per 45 anni 🙂

    Sono più che mai convinto che l’Italia abbia BISOGNO ora più che mai di gente in gamba che cominci a rimetterla a posto! Non sarà facile, ma è inevitabile a questo punto.

    Capisco chi non ce la fa più, ma ancora una volta vorrei provare a “scoraggiare” coloro che pensano che la Svizzera (o qualsiasi altro Paese) sia la soluzione a tutti i problemi. Solo per evitare a chi non ha un carattere MOLTO FORTE di intascare amare sorprese.

    Un abbraccio a tutti 🙂

    • Egregi signori comincio col dire che 6-7 mesi fà ho scritto che mi frullava l’idea della Svizzera, avendon problemi di messa in cassa integrazione com seria possibilità che l’azienda chiudesse i cancelli, scrissi uno sfogo sul nostro bel paese tanto che qualcuno lo defini “inno degli Italiani” se si va indietro di qualche mese si puo leggere, e aggiungo che moralmente trovai tanta solidarietà.
      Vengo di tanto in tanto a leggere i vari commenti, e posso dire che la gran parte scoraggiano eventuali partenze di Italiani nel paese delle illusioni, (premetto per chi aveva letto i miei post precedenti , sono stato riassunto e da marzo lavoro di nuovo a tempo pieno anche se le cose non vanno ancora come dovrebbero. ”
      Adesso la mia domanda e una: ammettiamo per caso che la mia azienda non dovrebbe farcela, e chiudesse questa volta definitivanente, amettiano ancora che io sono l’unico a lavorare in un nucleo famigliare di 6 persone, ( per chi lo ricorda ho 4 figli), amettiam ancora che io ho sempre lavorato e rifiuto categoricamente eventuale sussidio della cassa integrazione (che finirebbe prima o poi) e che questa non mi basterebbe per vivere anche se sono un ottimo “terrazzano” si dice cosi da noi di quelle persone che nelle campagne sanno raccogliere un po di tutto cio che la natura ci concede, quindi anche arranciandomi a ragimolare qualche euro per la vendita di queste verdure non basterebbe perche da noi e pieno di persone che a fatica cercano di arranciarsi cosi, ora supponiamo ancora che io abbia un cugino nella Svizzera tedesca che mi dice ; non e cetto l’Italia, ma almeno qui non mi manca certo da mangiare e vestirmi, (anche se la vita non e fatta solo di questo),
      adesso la mia domanda: cosa dovrebbe fare un uomo quando se dovesse capitare di rimanere disoccupato portasse a casa 1000 euro di cassa integrazione, (quando te la danno dopo 3-4 mesi se si ricordano di te)
      con 4 figli che vanno a scuola quando ti chiedono un quaderno e devi risponderli figli cari o il quaderno o la pasta, cosa scegli per oggi?
      Cosa dici hai figli quando ti chiedono se puoi riparare quella cerniera che si e rotta e non si puo piu fare perche ormai e andata e dovresti comprarli un pantalone nuovo e allora questa volta devi dirli o il pantalone la cena di oggi,
      dovremmo forse per sempre chiedere aiuto economico ai genitori pensionati che a stento riescono loro a mangiare. Spesso qualche abito riesco a recuperarlo nel vestiario dismesso che ci arriva in parrocchia.
      Attenti io non sto parlando di pizzeria o di telefonini o altri lussi che chi li fa piu, ma dell’essenziale che si puo fare adesso che lavoro e ringraziando Nostro Signore sto lavorando e riesco a pagare le bollette e farli mangiare dignitosamente, ma con 1000 euro quando si ricordano di dartele come si farebbe con 4 figli.
      Capite perche prima di scoraggiare bisognerebbe valutare caso per caso?
      Ora ditemi voi nel mio caso se l’azienda dovrebbe chiudere cosa faccio?
      per questo io non me la sento di scoraggiare chi e disperato e voglia intraprendere questa opportunità se di opportunità si tratta poi.
      Per quando riguarda me oggi come oggi sto chiedendo un prestito in banca per aprire una pescheria visto che ho fatto il pescatore su un motopeschereccio per 20 anni e conosco bene il mestiere, pero in questo periodo tutte le banche ti dicono vedremo il progetto e valido, ripassa il prossimo mese.
      spero si possa concretizzare presto in modo di avere uno spiraglio nel caso l’azienda non c’è la farebbe, ma nel caso i soldi non si trovassero e mi trovassi col sedere a terra ve la sentireste voi di dirmi :resta a casa non tentare?
      scusate per lo sfogo, ma io penso che piuttosto che scoraggiare questo sito potrebbe servire per dire a noi tutti :non partire, ma se per caso devi proprio queste sono le difficoltà iniziali che troverai e queste sono le soluzioni per superarle, e ancora prima di partire fai questa cosa oppure quest’altra cosi da poterti trovare preparato a questa o a quella difficoltà.
      Un po lungo lo so e scusatemi, ma mi sono lasciato prendere la mano da uno sfogo.
      scusatemi di nuovo.
      Saluti Michele

      • Caro Michele,ho letto i tuoi post anche quelli precedenti,ti parlo come persona che conosce cosa sia essere immigrato,ho vissuto 11 anni in Germania,e non mi voglio vantare,nella regione del Niedersachsen ero l’unico Italiano che dopo 6 mesi parlava il Tedesco fluente e lo leggeva,e dopo 12 mesi lo scriveva,ho dato perfino un esame all’uffico di lavoro Tedesco per far valutare le mie conoscenze linguistiche,con una media del 7 su 10,ma lasciamo stare.Vorrei dirti poche cose che sono verità.°a prima è che se si và all’estero in un qualsiasi stato europeo,non bisogna fare lo straniero o l’immigrato,ma bisogna integrarsi nella vita,nel modo di pensare e di fare di quel popolo,altrimenti sono solo dolori.Superata questa fase che è difficile,ma che ti permette quasi di essere alla loro pari.Ti rimane comunque la difficoltà che ti devi trovare un buon lavoro,tu,tua moglie e almeno un’altro membro della famiglia,per poter vivere dignitosamente e allo stesso tempo di poter risparmiare qualcosa.Quando stavo in Germania ho visto intere famiglie che si sono beccate delle malattie perchè facevano un risparmio estremo,perchè volevano ritornare presto in Patria,ma a quale pro?Io con la mia famiglia stavo bene ma eravamo in tre su sei persone a lavorare abbiamo anche messo qualcosa da parte,che poi si è volatizzata al nostro rientro in Patria,he si,sai è molto difficile ritornare in Patria dopo tot anni,essere abituato ad essere regolarizzato sul lavoro con contributi e quantaltro,e poi quì magari non trovi nulla o mal pagato.La tua idea di aprire una pescheria la trovo ottima,perchè a quello che un Italiano non rinuncia mai è il mangiare,anche poco ma deve mangiare,magari non comprerà gli scampi L1,ma quelli L3 o invece di 1 kg ne compra la metà,ma lo deve comprare.Quindi il mio consiglio,hai due alternative,una rivolgendoti al prestito tra privati,è una novità per chi non lo sà,ma funziona.L’altra e di trovare un socio alla pari che subentra con te nell’attività,anche se non capisce una mazza di pesci,ma che ti porti almeno il capitale iniziale,e se permetti ti consiglio di farlo con un privato sconosciuto o al massimo un amico,lascia fuori i parenti,fate tutto in regola facendo tutte le scritture da un notaio o un avvocato.E ti auguro un in bocca al lupo,o come diciamo noi pescatori sportivi,in culo alla balena,scusate se mi sono dilungato,ma non potevo altrimenti.

  858. Ho mandato i miei curriculum a Zug-Zurigo-Lucerna e San gallo

    Ho avuto risposta da tutti e 4 i cantoni. Che sarebbero disposti ad assumermi a tempo indeterminato (Non ci credo nemmeno io)

    Non mi resta che scegliere la città nel quale lavorare e vivere. Anche se il distacco dalla mia Toscana sarà difficile.

    Consiglio a tutti di tentare l’avventura in svizzera

  859. Scusa, ma in che ambito ti sei proposto e che qualifiche hai? Perché stranieri direttamente dall’estero e difficile che vengano presi in considerazione…

  860. Ho studiato economia.

    Parlo inglese francese tedesco russo e spagnolo ( e italiano ma questo è chiaro)
    Forse un fattore che ha influenzato la mia “assunzione” è stato il fatto di aver lavorato in una grande azienda americana. (Dalla quale sono dovuto andar via per motivi personali)

  861. Ciao a tutti. Mi chiamo Andrea ed ho 28 anni, giusto oggi ho rinnovato la carta d’identità con l’intenzione domani di fare un giro in svizzera con l’intento di tappezzarla di curriculum. sono da 5 mesi in cassa integrazione e sembra pressocche impossibile trovare uno straccio di lavoro, la disoccupazione in italia sale sempre più ad oggi nemmeno 2 ragazzi su 10 lavora, ho letto post dove dite di rimanere in italia per provare ad aiutarla, che se i giovani vanno via ci sarà ancora più difficoltà per chi rimane….ma io penso….se nessuno sta facendo niente per aiutare noi giovani per quale ragione dovremmo farlo noi perchè ci sono persone che a fine mese si lamentano che il loro salario è al di sotto di 20.000 euro e io quando chiedo come mai dopo 5 mesi ancora non ho visto un soldo della cassa integrazione mi dicono che è normale aspettare così e che c’è gente in situazioni peggiori!!!!! basta non ce la faccio più voglio andare via da un italia dove un datore di lavoro tiene in ditta il lecchino di turno e gli altri a casa..voglio andare via da un italia dove le persone che posso fare qualcosa in realtà si addormentano in parlamento e non sanno nemmeno cosa sia la ”bce”….basta!! spero di trovare lavoro all’estero e qui di tornarci solo per trovare i miei.

  862. hai l’età giusta per fare il passo. Che sia Svizzera o Australia o USa o Canada, l’importante è farlo prima di buttare anni e fondi pensione in italia.

  863. Passo numero UNO assolutamente imprescindibile è un corso di tedesco (per la Svizzera, oppure di altra lingua secondo la destinazione che tu scelga).

    Numero DUE trasferirsi nel posto scelto (e per la svizzera io opterei per ZUG, fantastica tassazione bassa che attira imprenditori e quindi occasioni di lavoro): tu assumeresti più facilmente uno che abita nella tua città piuttosto di uno che scrive da Spalato? mettendosi nei panni dell’imprenditore svizzero, essere già sul posto gli dimostra che tu davvero faresti la scelta di emigrare, perché l’hai già fatta.

    Quindi, sapendo la lingua ed avendo una base, ancorché provvisoria, TERZO passo è cercare lavoro.
    Questo che ti segnalo potrebbe essere uno spunto, spero utile:
    http://www.migros.ch/it/offerte-di-lavoro.html
    http://www.migros.ch/it/offerte-di-lavoro/posti-di-lavoro-vacanti.html

    ===================================================

    Nel caso scegliessi ZUG, c’è l’accoglienza della comunità ad attenderti per conoscerti e provare a facilitarti ed aiutarti nel delicato momento d’arrivo e di primo impatto. Pensando a come vengono accolti gli immigrati in italia, trovo queste iniziative davvero carine.

    Learning to live in and love Zug
    Want to feel more at home here in Zug?
    Join us at Fachstelle Migration Zug for our Govt. subsidised evening course.

    Tuesdays 18:00 -19:30
    12th November until 10th December
    Sf. 120.
    1 12.11.2013 Leisure
    2 19.11.2013 Work
    3 26.11.2013 Education
    4 03.12.2013 Tenancy
    5 10.12.2013 Health

    Registration and more information:
    Cathy.newman@fmzug.ch
    Fachstelle Migration Zug
    Haus Zentrum
    Zeughausgasse 9
    6300 Zug.
    041 728 22 76
    http://www.fmzug.ch

    • ciao fabio e grazie per il bell’articolo… mi e’ sempre piaciuta zug attualmente vivo e lavoro nella ristorazione a zurigo ma mi piacerebbe spostarmi li a zug… per caso avresti qualche dritta da darmi per quanto ruiguarda la ristorazione… soo un sous chef di ristorante, ed anche pizzaiolo e la lingua la sto studiando… ti ringrazio anticipatamente,,

      • Mia cognata è di Zug una bella città tasse quasi inesistenti ma i prezzi degli affitti una cosa esagerata e gli stipendi non sono poi cosi alti come Zurigo. Io vivo a 10 km da Zurigo mi trovo benissimo e ti consiglio Carlo di rimanere da queste parti ciaooooooooo

  864. Ho gia chiesto il vostro aiuto lo scorso anno proprio di questi tempi, adesso devo di nuovo chiederlo, premesso che ho ricevuto davvero tanto calore lo scorso anno, oggi sono qui a farmi fare un po di conti in tasca,
    Se ricordate bene ho 4 figli e sono un operaio, l’azienda in cui lavoro lo scorso anno era in cattivissime acque, e furono licenziati 57 su 114 operai, io oggi lavoro ancora malgrado non e che siamo ancora salvi dalla bancarotta, ma si tira, allora chiesi ad un mio cugino che si trova in Svizzera se poteva aiutarmi,ebbene oggi mi trovo in grande imbarazzo, dovrò prendere una decisione, dovrò fare una scelta, ma questa spetta a me e alla mia famiglia, a voi chiedo oltre al consiglio un po di conti. Ebbene quella mia richiesta di aiuto a mio cugino oggi si e trasformata in risposta, mi ha chiamato e mi ha detto che a breve aprirà un ricovero per anziani e che quindi mi chiamerà per andare a lavorare. Fin qui la storia per la chiarezza, ora i conti, un operaio percepisce con 4 figli 1800 euro compresi gli assegni famigliari, io con lui non ho parlato di soldi, ha detto che farà un po di conti e mi farà sapere, so solo che come luogo e a 20 chilometri da Zurigo, ho letto i conti che qualche tempo fa sono stati elencati, ma ho bisogno di più chiarezza, perché io partirei solo per ora, non conoscendo la lingua 2 dei miei 4 figli frequentano le superiori, e vorrei almeno farli finire la scuola, quindi verranno eventualmente io parta fra 3 anni, quindi io sarei il solo a lavorare. Se devo partire e per dare una tranquillità di reddito alla mia famiglia e un tenore di vita almeno alla pari di quella che abbiamo ora, certo che non e che io li dovrei fare lo spendaccione, ma mantenere ciò che basta per una persona il resto far vivere i miei figli e mia moglie.
    Potreste dirmi cortesemente cosa spenderei e in base alle retribuzioni e cosa potrei mandare in Italia tenuto conto che li dovrò fare il classico portantino come si chiamano qui da noi?
    In base ha questo dovrò decidere se accettare ho meno quando mi chiamerà e mi parlerà di soldi, non vorrei ritrovarmi senza le 1800 euro di ora (compresi di assegni) e con un reddito che mi permetterebbe di vivere ancora più arrancando di come si fa già ora.
    Certo che se poteva partire già mia moglie con un altro reddito sarebbe stato diverso, ma e meglio far finire le scuole ai figli, uno diventerà cuoco e non avrebbe difficoltà trovare lavoro appena terminato.
    Come al solito sono stato lungo, ma a volte serve per dare un quadro sempre più chiaro delle cose.
    A chi mi darà del pazzo lasciare lo stipendio in italia per fare l’emigrante rispondo che ho 47 anni con 31 anni di contributi, se l’azienda dovesse fallire in Italia sei vecchio e mi toccherebbero 3 anni a 1150 euro di mobilità, e non solo vorrebbe dire essere giovani per la pensione e allungare ancora gli anni in cui maturerei il diritto di andarci, consideriamo che a me oggi servono 13 anni, andrei in pensione a 60 anni con 44 anni di contributi, questo dice la legge oggi considerato che la prossima riforma a quanto dicono avverrà nel 2050, vorrei strappare quei 13 anni di contributi e scappare in Italia al mio sole.
    Un po di conti per vedere se accettare o meno grazie.

    • essendo pensionata non avrai certo problemi di tempo, quindi hai il privilegio di poter fare un bel viaggio esplorativo. Se per lavorarereputomigliore la parte tedesca, per ritirarsi ho l’impressione che la parte italiana e francese siano preferibili.

      Potresti vedere Paradiso, è la prima frazione di Lugano arrivando dall’italia, e poi risalire verso San Gallo passando per Saint Moritz. E quindi virare in direzione svizzera francese, Losanna, Ginevra…
      Fossi io solo, farei il viaggio in treno, poco bagaglio, aquistando il poco che serve all’occorrenza, prenotando pensioni e camere col computer portatile, che ormai tutti penso sanno usare quanto sono semplici.
      Se non si è soli allora converrebbe pensare al giro in auto o addirittura camper.
      Riguardo imille euro mese, certo non sono molti ma girando e conoscendo meglio i posti forse riesci a trovare soluzioni convenienti. Da una parte con l’avanzare dell’età avrai bisogno di sempre maggiori e costose cure. Dall’altra dove avresti la qualità migliore a parità di costo, in un ospedale italiano (io sono a roma ed a fianco ad eccellenze ci sono anche esempi vergognosi e morti evitabili) o in un ospedale svizzero che a parità di prezzo da servizi che in italia ci sognamo??
      li sipaga ma ti curtano beneo almeno ciprovano, qui si paga lo stesso nonostante spaccino tutto gratis, ma è un miracolo ad uscirne vivi: dove è meglio?

    • Un consiglio? lascia perdere la Svizzera. Un popolo di ignoranti, e’ tarati.. e’ detto in indialetto ; Arraiati di soldi.. gente senza scrupoli, contadini, e’ senza cervello.!!

  865. domenica in svizzera hanno votato sull’immigrazione e l’esito è stato a favore di un freno.
    Quindi porte chiuse per chi volesse tentare un futuro in un paese che ha ben il 25% d’immigrazione (l’italia, con tutti i suoi problemi, solo l8%)?
    In realtà per tre anni non cambierà nulla, dopodiché le istituzioni elvetiche dovranno trovare tempi e modi per dare applicazione a quanto deciso dal popolo.
    ‘Il frontaliere che lavora in Ticino non deve temere, e’ fondamentale per la nostra economia. Cosi’ Paolo Beltraminelli, presidente del Consiglio di Stato del Ticino (il Governo locale), intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24, in merito al referendum: In tanti settori senza i frontalieri non abbiamo nessuna possibilita’ e lavorano anche molto bene. Ma fossero loro nella nostra stessa situazione, avrebbero reagito nella stessa maniera. Quindi dico loro: un po’ di pazienza, troviamo delle soluzioni, lavoriamo insieme. ….L’asticella dovrebbe essere posta in funzione al territorio, quello che il territorio puo’ permettersi e con diversita’ tra i vari settori.

    insomma per chi vuole tentare, possibilità ce ne sono ancora ma non c’è tempo da perdere.
    In ogni caso l’italia è segnata, la società è sempre più vecchia e di giovani sono sempre più in fuga vittime di leggi su lavoro e concorrenza fatte apposta per non dare fastidio ai vecchi che non vogliono rinunciare ai privilegi acquisiti.
    Qualcuno dice che forse ci sarà lavoro e futuro, in italia, tra 20/25 anni. Secondo me no perché i danni di tale statalismo non si saneranno col semplice ricambio generazionale, bisognarebbe cancellare tanti di quegliarticoli della costituzione, poi le strutture pubbliche fatte dalla casta per autogarantirsi, distruggere relazioni sindacali che proteggono grandi aziende morte da anni… Un lavoro titanico da fare a cura di persone che non esistono in italia perché la scuola pubblica non insegna certo a pensare a mettere in discussione le fondamenta stesse dello Stato Onnipotente. Tanto se le cose non vanno è sempre colpa di qualcun altro, a turno il negro, l’ebreo, l’evasore, i paradisi fiscali, e chi più ne ha ne metta. MAI della casta del pubblico (dalle forze armate ai ministeriali) onnipotente, estremamente esoso, capriccioso, vendicativo e dispettoso.

    • i commenti verso l’italia sono anche giusti, non funziona niente!!.ma non elogiate tanto questi Svizzeri, che qua tra pochi anni diventera’ un comune Albanese, cinese, indiano, cubano,
      rumeno!, slavo, ecc..ecc. il miglior fiore dell’europa..

      • Ciao, non sò se sei un tantino razzista. Ricorda che a questo mondo ci sono solo due tipi di persone: quelli buoni e quelli cattivi….E poi anche se la Svizzzera è multinazionale, vivono tutti con decenza, lavorano e non si danno fastidio. Ps. Comunque ti conviene rimanere in Italia ;D

  866. Ciao a tutti, ho 43 anni e’ sono un’infermiere professionale, lavoro a Roma a tempo indeterminato, ho una casa di propieta , una moglie e per ora una figlia, voglio andare via dall’Italia , molti di voi si chiederanno, ma questo ha un lavoro, ha una casa, che vuole dalla vita? Voglio che l’Italia ormai mi fa praticamente schifo, non sopporto piu nessuno , non ne posso piu di un paese dove chi e’ piu forte e furbo va avanti e chi e’ onesto deve soffrire in silenzio . E’ vero che ho uno stipendio fisso ma e solo quello , visto che mia moglie non ha mai lavorato perche non si trova veramente nulla , e vi posso assicurare che con un solo stipendio molto modesto in questo cavolo di paese sei praticamente povero , in piu ti tarassano di tasse e allora e’ arrivata l’ora di fare una scelta radicale.
    Ho cominciato a mandare qualche curriculum negli Ospedali in Svizzera tedesca ( Zurigo o Zug ) posti in cui mi piacerebbe vivere , ma l’ostacolo maggiore e’ la lingua , vogliono il Tedesco parlato e scritto Otiimo, io sono sicuro che se comincerei a lavorare massimo un paio di anni lo saprei parlare e scrivere, e’ difficile stare in Italia fare corsi di Tedesco ma poi sentire parlare sempre Italiano. Mi potete dare qualche consiglio , Grazie in anticipo delle risposte.

    • ciao, con il tuo lavoro è difficile trovare qualcosa nella svizzera tedesca (dove pagano meglio). Proverei a mandare i tuoi curriculum negli ospedali del canton Ticino (dove parlano tutti italiano) e poi pian piano ti sposti a nord. Ciao Antonio

      • XAntonio dalla Svizzera.ciao mi chiamo Fabrizio son Sardo e vivo in Sicilia,io come tanti ho deciso di fare le valige e recarmi in svizzera in cerca di un lavoro piu dignitoso,dopo 20 anni di lavoro nella stessa azienda ( ora ne ho 40 di anni) e 19 mesi che non riesco a trovare lavoro ma la cosa piu vergognosa di questo paese e che dopo aver inviato circa 300 cv + varie telefonate neanche una risposta,un si un no niente di niente x non parlare della discriminazione territoriale molto diffusa.comunque abbreviando la storia guardo i miei tre bimbi piccoli e non vedo un futuro x loro quindi ho deciso di partire con tanta umiltà e crearmi una nuova vita.Volevo chiederti si parla di un tasso di disoccupazione bassissima vale la pena provare?Da premettere che vengo dall’edilizia ma sono disposto a qualsiasi lavoro,intanto distribuirò i mie cv con mio fratello e cercherò qualcosa porta-porta.Se ci sia qualcuno x ulteriori info ve ne sarei grato.RICORDATE TUTTI,ci vuole piu coraggio a rimanere in ITALIA che a partire.ciao a tutti

  867. Sono anni che tento di trasferirmi in Svizzera,ma senza un appoggio è diventato molto difficile. Sono laureato in Economia se c’è qualcuno che può darmi un’imbeccata puo scrivermi a:dodaro2@virgilio.it

  868. I consigli del sig Fabio de tata sembrano saggi ma anche un tantinello catastrofici. Nel meridione d’Italia la disoccupazione è al 23% e quella giovanile supera il 60%. Nel Ticino la disoccupazione è al 3,8%. Sig tata…non è che lei abbia un pò esagerato? Probabilmente la svizzera non sarà il paradiso….ma se la disoccupazione è così bassa, è probabile che sia molto più semplice trovare lavoro lì che in Campania o in Calabria. Non crede?

  869. Salve sono un ragazzo di 24 anni…

    Quindi dopo il referendum del febbraio scorso è ancora possibile e conveniente trasferirsi in Svizzera???? io sto pensando ovviamente al canton ticino dove parlano italiano…sarebbe bello vivere li! Ma come si fa sostanzialmente? trovare lavoro è più facile? gli stipendi dei vari lavori come sono? hanno messo un blocco ai frontalieri o no…perchè non mi sembra sia così! Se vorrei lavorare come operaio in qualche fabbrica o in una azienza,o comunque un lavoro semplice…nel canton ticino,riuscirei a trovare un impiego…e quanto guadagnerei più o meno da operaio??? il costo della vita è molto alto rispetto al nostro?insomma vorrei valutare tutto nel complesso se conviene! mi piace come idea…anche poi stabilirmi li in maniera permanente! Hanno anche loro le liste protette in ambito lavorativo per curiosità?

    certo che il referendum passato con solo lo 0,3%… verrà attuato sicuramente o l’unione europea o chi per essa potrà intervenire in qualche modo anche se la svizzera non ne fa parte??? grazie!

  870. Salve a tutti! Mi chiamo Francesco e ho 26 anni. Anche io come molti di voi ho deciso di cambiare vita!!studiavo psicologia ma le restrizioni dettate dagli atenei non mi permettono di entrare alla specialistica, e fare la vita da studente in Italia non ti porta a molto purtroppo! Ora ho ho fatto un corso (presso un centro riconosciuto a livello internazionale) e sono diventato un Croupier. Volevo quindi sapere se qualcuno di voi sa se i Casinò svizzeri stanno cercando personale, o se poteste linkarmi qualche sito per trovare lavoro in svizzera come croupier!
    Vi ringrazio infidamente, vorrei trasferirmi con la mia ragazza in svizzera!
    Un saluto a tutti,
    Francesco da Torino

  871. Salve a tutti, sono un giovane medico.. la mia compagna è cittadina svizzera e vive e lavora a Zurigo. Spero qualcuno possa rispondere alle mie domande:
    1) Senza un lavoro, è possibile ottenere un permesso di soggiorno, vivendo a casa della mia compagna?
    2) ho discrete conoscere dell’inglese ma quasi nulla di tedesco, vorrei andare li ed iscrivermi ad un corso.. quanto ci avete messo per imparare la lingua in maniera accettabile?
    3) Le possibilità lavorative per un medico ci sono? Sono specializzato in medicina generale ma per i primi tempi accetterei anche un posto da assistente medico.. Grazie mille!

  872. Ciao a tutti, sono Titty,43 anni.
    Abito in Italia ma da un anno e mezzo sono entrata anch’io nella schiera dei disoccupati.
    Lavoravo come assistente in uno studio odontoiatrico ed il mio “capo” ha chiuso dall’oggi al domani tralasciando di pagare stipendi e contributi.
    Mi sono rivolta a destra e a manca ma in Italia non si riesce a trovare lavoro…a 40 anni si è considerati “troppo vecchi”.
    Da sempre mi piace la Svizzera e vorrei poterci vivere anche perchè in passato ero ancora più convinta di adesso.
    So che non sarà facile ma le sfide mi piacciono…e vorrei semplicemente rimettermi in gioco dato che in Italia mi sono sentita anche rispondere di prestare le braccia all’agricoltura…sono stanca di porte in faccia…quando fai colloqui vado sempre bene ma quando vedono la mia età anagrafica cominciano i problemi…qualcuno mi può aiutare?

  873. ciao Titty, un consiglio ricerca cliniche e ospedali, puoi guardare anche il foglio ufficiale del ticino per eventuali concorsi, auguri!!

  874. Ciao a tutti, ho letto con piacere questo blog che ho trovato molto interessante . Io ho vissuto per dieci anni nella Svizzera francese dove ho lavorato come insegnante e mi sono trovata abbastanza bene (con alti e bassi, a dir la verità). A luglio 2017 sono tornata in Italia per motivi famigliari e ora sto cercando di ricostruire la mia vita qua. Non è per niente facile soprattutto nel mio campo, quello dell’insegnamento, ma la vita ha voluto così… in questi giorni sto vivendo un momento di forte nostalgia per la Svizzera e uso questo blog per esorcizzarla un po… insomma mi metto a vostra disposizione per domande sulla Svizzera e, se vi interessa, sulla mia esperienza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *