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Elenco di differenze tra Matilde e Federico

Federico, a tre mesi di vita, è attratto notevolmente dalla televisione, Matilde a tre anni ancora non ha visto un cartone animato per più di dieci minuti.

Federico ride come un pazzo soprattutto quando fa la cacca; Matilde, da femminuccia posata, sorride al massimo e non perde occasione di far vedere quanto è carina con la maglietta nuova.

Federico dorme come un ghiro; Matilde, quando si sveglia alle 4 del mattino, ci fa capire che la notte è finita…

Matilde comanda ed a volte grida vendetta; Federico si allinea quatto quatto.

Matilde è davvero attenta ed acuta, le sue antennine ti ascoltano anche quando non te lo immagineresti ma il numero esagerato di neuroni che urtano fanno si che a volte non si riesca a parlarle ed a farsi comprendere; Federico, a tre mesi, già mi parla! Discorsi semplici eh, tipo “mmhhh”, “uuhhh”, “aahhh”, “eehhh” insomma gli stessi argomenti dei quali parleremo per il resto della nostra vita 😉

Ecco qua che il teorema è dimostrato, la solita differenza tra maschi e femmine!

Different fingers

Piccola sessione fotografica sotto casa

Matilde ubbidisce ed è  molto collaborativa ma come tutti i bambini ha una autonomia limitata; per cercare qualche scatto un po’ particolare devo sempre inventarmene una, ma questo sta assolutamente nel gioco delle parti.

Ora stiamo tutti aspettando l’arrivo del fratellino che ha già in serbo dei bei regali per lei: stanno tutti dentro la pancia di mamma, ecco perché è così grande!!!

Lunedì 9 Agosto, in pieno novilunio, il fratellino ci ha fatto il primo grande scherzetto, sembrava che volesse uscire e quando meno ce lo aspettavamo ci ha ripensato!

Comunque ogni giorno può essere quello buono, male che va aspettiamo il plenilunio attorno il 24 Agosto…riprovaci dai, bello de babbo! 🙂

Il canestro è ancora troppo alto

Matilde a cavallo

Matilde in posa sopra il tavolo

Il “valore” dello smalto sulle unghie

Sembrerebbe il titolo di un libro intrigante, invece è solo il tema di una riflessione un po’ particolare…

Qualche mese fa Matilde non si voleva più mettere i pantaloni; per andare all’asilo nido chiedeva sempre la “gonnellina”.

Pensavamo che fosse uno dei tanti capricci quando, parlando con le maestre, è venuto fuori che alcune mamme vestivano le bambine come super modelle pronte per la sfilata, ovviamente con la gonna: questo abbigliamento così lezioso creava una serie di complimenti a catena e le bimbe si sentivano già dive per cui le altre, come la mia, tendevano a chiedere perentoriamente la gonnellina.

Ora, è meglio che sorvoli sul contenuto dei miei pensieri, però questo è successo per cui mi sono dovuto adattare e, nella certezza che quando diventerà più grande potrò parlarci meglio e farmi (forse) capire, ho driblato ogni polemica.

Matilde ieri ha finito la frequenza dell’asilo nido, ormai il prossimo appuntamento è la scuola materna a settembre ma questo fine settimana c’è stato giusto il tempo di un piccolo scoop: domenica siamo andati al mare e guarda caso abbiamo trovato due amichette dell’asilo nido. Giocando con paletta e secchiello in riva al mare ancora gelido, ho visto che una delle due bimbe aveva lo smalto sulle unghie rosso fiammante.

Lo smalto sulle unghie! Si, anche questo è stato un tema “caldo”! Lo smalto colorato, metallizzato, luccicante.

L’istinto è stato quello di girarmi verso la madre e dirle “tana” (o meglio, “ma che cazzo fai”) però poi, per non fare la figura del solito rompicoglioni, mi sono trattenuto.

Ora, io non vorrei fare il bacchettone e neanche essere retrogrado, ma qualcuno mi vuole spiegare il valore “educativo” dello smalto rosso fiammante sulle unghie di una bambina di 2 anni e pochi mesi?

C’è un legame tra la gonnellina e lo smalto?

L’ambizione è un valore sempre positivo che va coltivato sin dall’infanzia o se preso a piccole dosi ed in età più adulta è forse meglio?

Tra tre mesi ci sarà un altro piccolo salto, la scuola materna…speriamo nel grembiule!