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Fascismo, Comunismo e mecojoni…

Finché in Italia continuiamo a parlare di Fascismo, di Comunismo così come di destra centro e sinistra ho l’impressione che non andremo mai troppo avanti.

Il mondo è radicalmente cambiato, possibile che non ve ne siate resi conto?

Se una volta assistevamo alla sudditanza di un Duce o alla dittatura del Proletariato (oddio, svengo dal ridere), oggi mi sembra che le cose siano un tantinino diverse…no?

Dunque quando vogliamo parlare di storia in un confronto non politico ma storico mettiamo in ballo questi temi ma quando vogliamo parlare di politica moderna per favore evitiamoli, non hanno più senso, sono anacronistici, obsoleti, completamente superati.

Oggi la libertà alla quale dovremmo anelare non è la libertà di pensiero o di parola, oggi la libertà chiave è la libertà dalla schiavitù della finanza che si attua mediante precariato del lavoro, tasse asfissianti, politici corrotti ed asservite, individualismo esasperato, fornitura di modelli del cazzo, annullamento del pensiero critico.

Dichiarazione di non voto

Amici, tutti o quasi sapete come la penso e vorrei condividere con voi alcune considerazioni che faccio abitualmente con le persone che frequento.

A voler proprio essere eufemistici, la situazione generale non è per niente buona, la casta della politica esagera ogni giorno di più e la tracotanza dei suoi “leader”, il signor B. in primo piano con tutti i giullari di corte, si fa sempre più pesante ed oppressiva.

Un tempo il tessuto sociale si suddivise tra patrizi e plebei, tra borghesia e proletariato, tra imprenditori e dipendenti; oggi c’è la parte sempre più evidente formata da politici, massoni, lobbisti contro il “resto del mondo” o meglio contro chi non fa parte di questi gruppi.

Ogni volta che accendo la televisione, anche quelle del gruppo Mediaset, ogni volta che consulto un sito di informazione su Internet, capisco sempre di più che la differenza si fa più netta e non c’è volontà alcuna di utilizzare lo strumento politico per il bene comune.

L’informazione è “chiara”, basta saperla decodificare.

La giustizia sociale è un concetto desueto, il pubblico dominio non riguarda più ambiti importantissimi come telecomunicazioni, energia, acqua, istruzione, sanità, trasporti etc…

In questa situazione non posso nè auspicare che ci sia una vittoria del PD (ancora non ho capito bene chi siano e cosa vogliano), nè tanto meno del PDL.

Votare il PDL significa darsi una mazzata sui maroni, significa appoggiare chi fa dei propri interessi personali l’unica ragione di stato ed in questo caso non mi riferisco solamente al signor B ma anche a tutta la folta schiera di persone che lo circondano e lo appoggiano a vario titolo.

In Italia non c’è più nessuna certezza, neanche quella della legge scritta, tutto si può modificare davanti alle esigenze di questo o quell’altro politico, di questo o quell’altro imprenditore “influente”.

Non riescono a presentare le liste in maniera corretta perché chi fa questo lavoro è un incapace? Dovrebbero essere esclusi tutti, tutti, la gente si deve rendere conto che ha a che fare con questo tipo di incompetenti, neanche la spesa per la famiglia riuscirebbero a fare!

Sul mondo del lavoro non riesco a dire nulla, non ho la forza, ma ribadisco solamente che lo stato ancora continua a dare una mano a chi delocalizza all’estero riducendo sempre più in povertà la nostra cara Italia, incredibile!

Abbiamo parlato per anni e continuiamo a parlare di cazzate atte a distogliere l’attenzione dai problemi veri ed allora ecco qua le veline, i fabrizio corona, il grande fratello, l’inter, la juve, le tette di carla bruni piuttosto che del duomo di Milano in faccia al “presidente”.

Tutte stronzate, fuck you all!

Per questi semplicissimi e banalissimi motivi io non andrò a votare e tale memo deve rimanere come ricordino a tutti i mendicanti del voto che mi contattano e mi contatteranno tramite facebook, tramite google, tramite posta di superficie ed elettronica.

Non so neanche cosa augurarmi, sto pensando a tutti gli scenari che potremo avere in futuro, ma quello migliore riguarda una botta di crisi e di miseria senza precedenti, solo dopo aver toccato il fondo (quello vero) potremo ripartire.

A chi penserà che sto solo scrivendo parole, parole e solo parole, posso solo dire “fanculo”!

Il voto utile per me

Dopo aver attentamente ascoltato Beppe Grillo oggi ad Ancona, ho capito che l’unico voto utile che potrò mai dare nell’immediato per me e per mia figlia è proprio ad una sua lista.

Qui si tratta di rivedere tutto, dal sistema dei trasporti, alle speculazioni edilizie, alla salute pubblica, al telelavoro, alle energie rinnovabili…l’acqua…dio mio…l’acqua pubblica!

Se al tempo di Mattei renderci indipendenti dalle sette sorelle e portare il metano in tutte le case era un progetto assolutamente ambizioso, oggi fare una casa a costo energetico zero è quanto di più rivoluzionario possa esistere.

Qua non c’è più estrema destra o sinistra che può sovvertire questo sistema marcio, qua l’unica soluzione, purtroppo,  si chiama Beppe Grillo o qualcosa del genere!