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Il mare (inquinato) di Numana

Eccolo il mare di Numana per il quale dobbiamo pagare parcheggio, navetta e quant’altro.

Ieri sera ho avuto la malsana idea di prendermi 2 ore di permesso per andare al mare alle 18:00 con Laura e Matilde.

Matilde in acqua fa ormai delle piccole apnee con la maschera e ad occhi nudi ed ero contentissimo di vederla in santa pace quando la riva è un po’ meno affollata.

Arriviamo al mare e cosa troviamo? Spazzatura, altro che bandiera blu!

Ma quando le fanno le campionature, a febbraio quando il mare è deserto?

Avevo solo il cellulare dietro e non i 20Mpx della 5D, ma credo che le foto siano più che sufficienti.

Mettete qualche vigile urbano a raccogliere i rifiuti in riva la mare piuttosto che utilizzarli come “cani da tartufo” per le multe!

Prima fornite un bene all’altezza e poi pretendete i soldi!

Alzataccia

Sabato mattina, ore 4:00, squilla la sveglia.

Ci si alza per andare a fotografare l’alba a Portonovo.

Siamo in tre, quasi i “soliti” tre, puntuali alle 5 in riva al mare assieme ad un paio di canoisti e un apneista che ci guardano un po’ stupiti: loro più avvezzi al posto con pagaia e fucile, noi un po’ più allogeni con fotocamere e cavalletti.

Per arrivare allo scoglio della Vela c’è da camminare un po’, ma la sensazione è ottima e l’assetto perfetto per i “coccoli” di Portonovo.

Arriviamo in fronte al nobile sasso al momento giusto, il mare è calmo e limpidissimo, la temperatura è buona e vien voglia quasi di un bagno.

Iniziamo a scattare, ma io con parsimonia visti i 25Mb di RAW…

Intanto il sole sorge e colora di arancione la nostra rarissima alba ma il Photoshop ci mette un po’ del suo nel rendere l’atmosfera ancora più intensa.

In riva al mare mi muovo sugli scogli alla ricerca del punto migliore quando noto che i piccoli granchi nati ultimamente stanno fuori dall’acqua a guardare l’alba con lo stesso nostro stupore: non siamo soli, abbiamo un sacco di amici che però al mio passaggio si tuffano repentinamente in acqua.

La sensazione è quella di pace, di tranquillità, l’impressione che ogni giorno che non ci alziamo presto ci perdiamo inevitabilmente qualcosa per sempre.

Di ritorno facciamo colazione a Camerano al bar dei “simpaticoni”, l’unico aperto a quell’ora.

Abbiamo fame e ci sembra mezzogiorno invece sono solo le 7.

No, amico mio, non portarmi a casa, tanto lì dormono tutti mentre io voglio sfruttare la situazione, lasciami in mezzo ad un campo, tornerò a casa a piedi, stanco e sudato ma soddisfatto.

Dopo il temporale a Porto Recanati

Dopo il temporale di questa notte (che ho sentito molto bene visto che dormo proprio nel sottotetto),  ne ho viste davvero tante.

Fiumi in piena che sono straripati, laghi “artificiali” al posto dei campi o di rotatorie, strade con buche enormi, pezzi di rupi completamente franati.

La situazione che però mi ha lasciato ammutolito è stata ancora una volta il mare, completamente marrone, onde altissime che quasi arrivavano sulla strada.

Andando da un cliente a Porto Recanati mi sono trovato nei paraggi  del Brigantino, guardate il mare dov’è arrivato.

Si tenga presente che tra lo stabilimento ed il mare ci sono c’erano diversi metri di spiaggia.